CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1102/A
(Pervenuta risposta scritta in data 27/07/2022 e in data 11/08/2022)
AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sulla nomina del direttore generale dell’ASPAL stabilita dalla Giunta regionale il 7 maggio 2021.
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I sottoscritti,
premesso che:
– con l’articolo 10 della legge regionale 17 maggio 2016, n. 9 e successive modifiche e integrazioni, recante “Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro”, è stata istituita l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL), quale organismo tecnico della Regione con compiti di erogazione dei servizi per il lavoro e la gestione delle misure di politica attiva connesse alle funzioni e ai compiti della Regione, nonché a tutti gli altri compiti in materia di lavoro affidati a essa dalla Giunta regionale;
– l’articolo 14 di tale legge regionale dispone, al comma 1, che “il direttore generale è il rappresentante legale dell’Agenzia e nei limiti stabiliti dallo statuto ha competenza in materia amministrativa, finanziaria e di bilancio. Egli svolge compiti di coordinamento, direzione e controllo ed è responsabile dei risultati raggiunti in attuazione degli indirizzi e dell’atto di cui all’articolo 10, rispettivamente comma 3 e 4. In particolare:
a) predispone il programma annuale di attività;
b) alloca le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili per l’attuazione del programma e ne definisce le responsabilità in relazione alle competenze e agli obiettivi affidati;
c) conferisce gli incarichi ai dirigenti, ne dirige, coordina e valuta l’attività;
d) propone alla Giunta regionale l’adozione della dotazione organica e del bilancio;
e) predispone annualmente una relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi assegnati, e ne dà comunicazione all’Assessore competente”;
– l’articolo 14 dispone, al comma 2, che il direttore generale è scelto, con procedura a evidenza pubblica, tra persone in possesso del diploma di laurea di comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive che abbiano svolto, per almeno cinque anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private;
ricordato che:
– con la deliberazione n. 29/22 del 31 luglio 2019, a seguito di specifico avviso pubblico per acquisizione di manifestazioni di interesse e previa valutazione dei requisiti da parte di un’apposita commissione, era stato nominato il precedente direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) con incarico sino al 31 dicembre 2019, successivamente rinnovato con la deliberazione della Giunta regionale n. 52/16 del 23 dicembre 2019 (proroga sino al 30 giugno 2020), con la deliberazione della Giunta regionale n. 33/32 del 30 giugno 2020 (ulteriore proroga al 31 luglio 2020), con la deliberazione della Giunta regionale n. 39/7 del 30 luglio 2020 (ulteriore proroga fino 31 agosto 2020), con la deliberazione della Giunta regionale n. 44/29 del 4 settembre 2020 (ulteriore proroga fino al 30 settembre 2020), con la deliberazione della Giunta regionale n. 49/14 del 30 settembre 2020 (ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2020);
– già con la deliberazione n. 33/32 del 30 giugno 2020 la Giunta regionale aveva rilevato l’esigenza di attivare una nuova procedura a evidenza pubblica per l’attribuzione delle funzioni di direttore generale dell’Agenzia, ma l’avviso per la nuova nomina di direttore generale veniva pubblicato solo il 13 novembre 2020;
– nel frattempo, con la deliberazione della Giunta regionale n. 53/31 del 28 ottobre 2020, veniva nominato un commissario straordinario per il periodo strettamente necessario alla predisposizione del Piano che avrebbe dovuto individuare i contenuti e le modalità di rivisitazione della legge regionale n. 9 del 2016 e della riorganizzazione dell’ASPAL, alla definizione delle procedure per la nomina del direttore generale dell’Agenzia e comunque non oltre il 31 dicembre 2020;
considerato che:
– con la determinazione n. 1964, prot. n. 35393 del 13 novembre 2020, veniva approvato l’avviso pubblico per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse per l’incarico di direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL), ai sensi della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31, articoli 28 e 29, e della legge regionale n. 9 del 2016, articolo 14, comma 2;
– con la determinazione del direttore generale del personale e riforma della Regione, prot. n. 38646/2114 dell’11 dicembre 2020, veniva nominata la commissione esaminatrice, prevista all’articolo 3 dell’avviso stesso, che si è riunita in data 18 dicembre 2020 al fine di verificare che i 17 soggetti che avevano presentato domanda avessero i requisiti di ammissione elencati all’articolo 2 dell’avviso;
– in tale circostanza, il Presidente ricordava che la commissione avrebbe predisposto un elenco di soggetti in possesso dei requisiti per l’attribuzione dell’incarico di direttore generale, senza formulare alcuna valutazione comparativa e/o graduatoria fra i partecipanti; tale elenco sarebbe poi stato trasmesso al competente servizio della Direzione generale del personale per procedere formalmente alla trasmissione all’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, a cui compete la presentazione alla Giunta regionale della proposta di nomina;
– in relazione ai requisiti, la commissione riteneva di specificare che “per comprovata esperienza e competenza in materia di servizi del lavoro e politiche attive si intendono le esperienze in strutture che si occupino di promuovere l’occupazione e l’inserimento e il reinserimento lavorativo”;
– la commissione, quindi, nel valutare il possesso dei requisiti previsti dalla legge da parte dei candidati, non si è riferita alla puntuale e tassativa definizione di “Servizi e politiche attive per il lavoro” dettata dall’articolo 18 del decreto legislativo n. 150 del 2015 (Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183); tale articolo, espressamente richiamato dalla legge regionale n. 9 del 2016, prevede tra l’altro:
“- le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano costituiscono propri uffici territoriali, denominati centri per l’impiego, per svolgere in forma integrata, nei confronti dei disoccupati, lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro e a rischio di disoccupazione, le seguenti attività:
a) orientamento di base, analisi delle competenze in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale e profilazione;
b) ausilio alla ricerca di una occupazione, anche mediante sessioni di gruppo, entro tre mesi dalla registrazione;
c) orientamento specialistico e individualizzato, mediante bilancio delle competenze ed analisi degli eventuali fabbisogni in termini di formazione, esperienze di lavoro o altre misure di politica attiva del lavoro, con riferimento all’adeguatezza del profilo alla domanda di lavoro espressa a livello territoriale, nazionale ed europea;
d) orientamento individualizzato all’autoimpiego e tutoraggio per le fasi successive all’avvio dell’impresa;
e) avviamento ad attività di formazione ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell’autoimpiego e dell’immediato inserimento lavorativo;
f) accompagnamento al lavoro, anche attraverso l’utilizzo dell’assegno individuale di ricollocazione;
g) promozione di esperienze lavorative ai fini di un incremento delle competenze, anche mediante lo strumento del tirocinio;
h) gestione, anche in forma indiretta, di incentivi all’attività di lavoro autonomo;
i) gestione di incentivi alla mobilità territoriale;
1) gestione di strumenti finalizzati alla conciliazione dei tempi di lavoro con gli obblighi di cura nei confronti di minori o di soggetti non autosufficienti;
m) promozione di prestazioni di lavoro socialmente utile, ai sensi dell’articolo 26 del presente decreto”;
– la commissione procedeva, quindi, all’esame del curriculum dei candidati e dell’elenco dei titoli valutabili e, al termine della valutazione, approvava l’elenco degli idonei a ricoprire l’incarico di direttore generale dell’ASPAL;
– con la determinazione del Direttore generale del Personale e riforma della Regione prot. n. 39558/2146 del 21 dicembre 2020, a seguito del verbale della commissione esaminatrice trasmesso in data 21 dicembre 2020, veniva pubblicato l’elenco degli idonei alla nomina a direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL);
– il 4 febbraio 2021, in una successiva riunione della commissione esaminatrice, al candidato Gianluca Filippi, risultato a giudizio della commissione non idoneo in data 18 dicembre 2020, veniva riconosciuta l’idoneità a seguito di istanza di riesame prot. n. 3143 del 28 gennaio 2021;
– con la determinazione del direttore generale del Personale e riforma della Regione prot. n. 4478/203 dell’8 febbraio 2021 veniva integrato l’elenco degli idonei;
– con la determinazione del direttore generale del Personale e riforma della Regione prot. n. 5069/231 del 12 febbraio 2021 veniva approvato l’elenco idonei a seguito di integrazione della graduatoria per la nomina di direttore generale dell’ASPAL;
posto che:
– con la deliberazione della Giunta regionale del 7 maggio 2021, n. 17/3 veniva nominato il direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL);
– in tale circostanza l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale evidenziava “che, ai sensi dell’art. 14, comma 2, della legge regionale 17 maggio 2016, n. 9, il Direttore generale viene scelto a seguito di procedura ad evidenza pubblica, tra persone in possesso del diploma di laurea e di comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive, che abbiano svolto per almeno cinque anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private” e che “l’incarico di Direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) è conferito con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale”;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 17/3 dava, inoltre, mandato alla Direzione generale del Personale e riforma della Regione di procedere alla verifica del possesso dei requisiti dichiarati dalla nominata in sede di partecipazione alla procedura e condizionava sospensivamente gli effetti della deliberazione alla positiva verifica dei requisiti richiesti per la nomina ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della legge regionale n. 9 del 2016 da parte della Direzione generale del Personale e riforma della Regione;
rilevato che:
– con la deliberazione n. 25/8 del 28 giugno 2019 la Giunta regionale aveva proceduto all’attribuzione delle funzioni di direttore generale della Direzione generale dell’organizzazione e del personale dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione alla stessa persona incaricata a maggio come direttore generale dell’ASPAL;
– a seguito delle verifiche effettuate dal Settore trattamento giuridico ed economico del Servizio gestione giuridica ed economica dei rapporti di lavoro, supporti alla trattazione e trasparenza, della Direzione generale dell’organizzazione e del personale dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione, sui requisiti per l’attribuzione delle funzioni di direttore generale dell’organizzazione e del personale dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione, era emerso che la persona nominata non disponesse dei requisiti imposti dalla legge regionale a chi ricopre funzioni apicali all’interno dell’amministrazione regionale, con particolare riferimento allo svolgimento per almeno un quinquennio di funzioni dirigenziali in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private;
– con la deliberazione n. 38/11 del 26 settembre 2019, la Giunta regionale, prendendo atto che, a seguito di comunicazioni intercorse con la Presidenza della Regione, la persona precedentemente individuata con la deliberazione della Giunta regionale n. 25/8 del 28 giugno 2019 come direttore generale della Direzione generale dell’organizzazione e del personale fino al 31 dicembre 2019 aveva rinunciato all’incarico per il quale aveva manifestato l’interesse nel mese di giugno, individuava un nuovo direttore generale per la medesima direzione generale;
rilevato inoltre che:
– in data 3 ottobre 2019 era stata trasmessa alla Direzione generale dell’organizzazione e personale dell’Assessorato agli affari generali, personale e riforma della Regione, formale richiesta di copia atti e informazioni ai sensi dell’articolo 105 del Regolamento interno del Consiglio regionale in merito alle procedure di conferimento delle funzioni di direttori generali esterni attribuite dalla Giunta regionale ai sensi dell’articolo 29 della legge regionale n. 31 del 1998, con la richiesta, in particolare, degli atti istruttori e dei pareri propedeutici alle decisioni della Giunta in merito a tali nomine;
– da un’analisi del curriculum dei dirigenti esterni nominati a suo tempo dalla Giunta regionale, ottenuti attraverso la procedura di accesso agli atti, alcuni tra i soggetti incaricati non sembravano essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa regionale;
– dai documenti ottenuti a seguito di una successiva richiesta di accesso agli atti dell’11 maggio 2021 sembrerebbe che il direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL), nominato con la deliberazione della Giunta regionale del 7 maggio 2021, n. 17/3, non disponga dei requisiti richiesti per legge, ovvero “comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive che abbiano svolto, per almeno cinque anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private”; la nuova direttrice generale, infatti, istruttore direttivo amministrativo D1 con assegnazione ed esercizio di funzioni dirigenziali dal 31 dicembre 2012 al 1° agosto 2020, sembrerebbe aver svolto alcune delle attività richieste per legge esclusivamente in riferimento a “politiche per il reinserimento lavorativo di soggetti deboli” quali progettazione del servizio civico comunale, progetti di reinserimento lavorativo REI, progetti regionali di reinserimento lavorativo legge regionale n. 18 del 2016 REIS “Agiudu Torrau”, Reddito di cittadinanza, predisposizione e gestione PUC a titolarità comunale, attivazione tirocini formativi e di orientamento ai sensi della legge n. 68 del 1999 e della legge regionale n. 20 del 2002, ovvero tutte attività normalmente svolte da funzionari amministrativi e non riconducibili ai servizi per il lavoro e alle politiche attive richieste per legge;
– sulla base del quadro normativo vigente in materia, e in particolare della legge regionale n. 9 del 2016, le competenze inerenti le politiche attive del lavoro e i servizi del lavoro sono infatti in capo alla Regione; precedentemente, le competenze relative ai servizi del lavoro erano state trasferite alle province con la legge regionale n. 9 del 2003, che recepiva le disposizioni contenute nel decreto legislativo 10 aprile 2001, n. 180, in materia di lavoro e servizi all’impiego; il comune, invece, ente nel quale il soggetto individuato per ricoprire l’incarico di Direttore generale dell’ASPAL ha maturato la sua esperienza lavorativa, non è stato né è titolare di competenze in materia di servizi per il lavoro e politiche attive del lavoro;
rilevato infine che:
– la nomina di figure non aventi i requisiti previsti dalla normativa espone l’Amministrazione regionale a rischi in termini di impugnabilità e di annullabilità degli atti adottati dalle direzioni, nonché a ogni altro rischio connesso con le responsabilità di nomina in capo alla Giunta regionale;
– non è chiaro chi, allo scadere della nomina del commissario straordinario, stia coordinando il lavoro dell’Agenzia, con il forte rischio di comprometterne la funzionalità;
– peraltro, in questa fase di enorme crisi dei settori produttivi e del mondo del lavoro a causa della pandemia da Covid-19, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) è chiamata a un lavoro importante e delicato, per cui occorre individuare figure di grande e comprovata professionalità;
– nonostante il 20 luglio 2018 l’Agenzia regionale ASPAL avesse avviato le procedure di selezione del personale con il bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 89 funzionari amministrativi di categoria D, livello economico iniziale D1, dalla cui graduatoria stanno attingendo tutti gli uffici regionali, l’Agenzia risulta essere ancora sotto organico,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) per quali motivi non si sia ancora concretizzato il conferimento dell’incarico di direttore generale dell’ASPAL al soggetto individuato dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 17/3 del 7 maggio 2021 su proposta dall’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale e se stiano valutando la revoca in autotutela della nomina per evitare di esporre l’Amministrazione al rischio di impugnabilità e annullabilità degli atti del nuovo direttore;
2) se ritengano che la commissione di verifica nominata dall’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione l’11 dicembre scorso abbia svolto adeguatamente i compiti assegnati per la verifica dei requisiti dei partecipanti all’avviso del 13 novembre 2020 pubblicato dallo stesso Assessorato o se abbiano richiesto, anche con riferimento alle definizione di “Servizi e politiche attive per il lavoro”, contenuta nella normativa statale in materia, un supplemento di istruttoria preliminarmente alla votazione in Giunta regionale della deliberazione n. 17/3;
3) se, propedeuticamente all’adozione di tale deliberazione, la Giunta regionale abbia esaminato il curriculum del soggetto individuato e abbia verificato la presenza dei requisiti previsti dalla normativa regionale in materia di personale e organizzazione degli uffici della Regione, oltre che quelli previsti specificamente per 1’ASPAL ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale n. 9 del 2016 ritenendo l’esperienza professionale documentata dal medesimo soggetto adeguata per lo svolgimento delle funzioni di direttore generale di un’Agenzia regionale che conta un organico di 835 persone (di cui 6 dirigenti e 448 funzionari) e un bilancio annuale di oltre 280 milioni di euro;
4) quali siano gli esiti della verifica prevista dalla deliberazione di Giunta regionale n. 17/3 in merito al possesso dei requisiti richiesti per la nomina ai sensi della legge regionale n. 9 del 2016 (articolo 14, comma 2) effettuata dalla direzione generale del Personale della Regione sulla base di quelli dichiarati dalla nominata in sede di partecipazione e se gli uffici della medesima Direzione abbiano ribadito le stesse argomentazioni/perplessità contenute negli atti istruttori (nota prot. 25800 del 16 luglio 2019 trasmessa dal Servizio gestione giuridica all’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione) sulla verifica dei requisiti posseduti dallo stesso soggetto, oggi nominato direttore generale dell’ASPAL, nel mese di giugno 2019 per l’attribuzione dell’incarico di direttore generale dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione;
5) se sia stato chiesto un parere alla direzione generale dell’Area legale, struttura competente in materia di assistenza e consulenza giuridico-amministrativa per le strutture dell’amministrazione regionale o se per tutelare gli interessi della Regione intendano esitare fino all’istituzione dell’Avvocatura regionale prevista dal disegno di legge n. 107 o richiedere un parere all’Ufficio legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione;
6) se ritengano che 6 mesi di proroghe mensili dell’incarico di direttore generale di ASPAL, il commissariamento straordinario dell’Agenzia per ulteriori 4 mesi, 5 mesi di ritardo per la pubblicazione di un semplice avviso pubblico per avviare la manifestazione di interesse, ulteriori 5 mesi per decidere il miglior candidato da nominare come direttore generale e, infine, 2 mesi a oggi senza che sia stato effettivamente conferito l’incarico, siano un tempo sufficiente perché la Giunta regionale prenda atto che la decisioni assunte su ASPAL siano state lente, contradditorie e consapevolmente dannose per la stessa ASPAL, Agenzia regionale chiamata a un lavoro determinante e delicato in una fase drammatica per la Sardegna che guarda al post-pandemia con forte preoccupazione rispetto alle previsioni economiche e occupazionali dell’Isola;
7) se il mancato conferimento dell’incarico di direttore generale dell’ASPAL abbia determinato un rallentamento delle procedure di assunzione di nuovo personale dalla graduatoria del concorso indetto da ASPAL nel 2018 per l’assunzione di funzionari amministrativi di categoria D, per il quale l’Agenzia beneficia di appositi stanziamenti e provvedimenti legislativi statali (decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4) che hanno consentito l’ampliamento della propria dotazione organica, graduatoria che, allo stato attuale, nonostante l’Agenzia non abbia completato le procedure di assunzione previste nel proprio piano di fabbisogno di personale, è stata utilizzata dall’Amministrazione regionale, da amministrazioni comunali e da altri enti regionali per prelevare e assumere a tempo indeterminato soggetti competenti e qualificati nelle politiche attive del lavoro, togliendoli definitivamente dalla disponibilità dell’ASPAL la quale, al contrario, ha bloccato le chiamate dal luglio dello scorso anno.
Cagliari, 30 giugno 2021