CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1051/A
(Discussa in Aula il 06/07/2021 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)
COSSA – CANU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di potenziare e salvaguardare gli uffici della motorizzazione civile presenti in Sardegna e di attivare le procedure per il trasferimento delle competenze in materia dallo Stato alla Regione.
***************
I sottoscritti,
premesso che la motorizzazione civile è un’articolazione periferica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che si occupa della gestione burocratico-amministrativa e tecnica delle pratiche relative al trasporto civile;
constatato che alcune competenze e relative funzioni in tema di motorizzazione civile sono state da tempo trasferite dallo Stato alle province di altre regioni, sia a statuto ordinario sia a statuto speciale;
considerato che la Sardegna è rimasta l’unica Regione a Statuto speciale a non avere ancora ottenuto il trasferimento delle funzioni della motorizzazione civile;
evidenziato che lo Stato, oramai, pare considerare residuale la sua competenza in tema di motorizzazione civile e tende, pertanto, a trascurare nella gestione quelle sedi regionali che ancora gli competono per assegnazione, determinando una serie di trascuratezze logistiche ed organizzative, che penalizzano l’efficienza del servizio reso e comportano inevitabili ricadute negative sul cittadino destinatario della prestazione;
tenuto conto che questa situazione rischia di depotenziare alcune importanti attività sussidiarie svolte dalla motorizzazione civile, tra cui quella di formazione nelle scuole e negli ambienti giovanili, finalizzata all’educazione alla sicurezza stradale e alla prevenzione dei sinistri;
rilevato che presso gli uffici provinciali della motorizzazione esistenti in Sardegna attualmente operano poche unità funzionali rispetto alla imponente mole di lavoro da svolgere, con centinaia di pratiche giornaliere relative a rilascio di patenti di guida auto, moto e nautiche, fogli rosa, nuove immatricolazioni e attività di collaudo e revisione;
sottolineato che le carenze di organico rendono inoltre difficoltosa la gestione delle attività abilitanti di esame, delle operazioni tecniche presso i privati e dei controlli sulle attività imprenditoriali correlate (autoscuole, studi di consulenza, concessionari per le revisioni, autolinee, ecc.) che rischiano di essere di qualità inadeguata, nonché la realizzazione di attività di consulenza e di supporto agli enti locali per la predisposizione dei piani del traffico, così come invece previsto dalle nuove norme dal codice della strada;
ritenuto che l’impossibilità di garantire con regolarità i servizi potrebbe causare la chiusura di sedi in Sardegna, con il conseguente rischio di rallentare o, addirittura, bloccare l’attività di operatori delle autoscuole ed agenzie automobilistiche e di far lievitare i costi per gli utenti che si vedranno costretti a recarsi presso altri uffici dislocati sull’Isola;
valutato che risulta pertanto necessario procedere al trasferimento delle competenze della motorizzazione civile dallo Stato alla Regione al fine di garantire il rinnovo degli organici, orari di apertura degli sportelli al pubblico adeguati e manutenzione delle sedi, garantendo immediate ricadute positive sugli utenti;
visto che nella seduta del 12 settembre 2019 il Consiglio regionale ha approvato una mozione che impegnava il Presidente della Regione e la Giunta regionale a sollecitare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad attivare, in tempi brevi, la mobilità del personale dagli altri enti verso gli uffici delle motorizzazioni civili di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari al fine di dare immediata risposta alle richieste degli utenti, delle imprese di autotrasporto, delle agenzie automobilistiche e delle autoscuole ed a porre in essere tutte le procedure necessarie per ottenere dallo Stato il trasferimento alla Regione Sardegna di tutte le funzioni facenti capo alla motorizzazione civile al fine di poterne gestire le attività e garantire all’utenza sarda la necessaria qualità del servizio;
constatato che a distanza di 20 mesi la situazione non appare modificata e permangono ancora gli stessi identici problemi, aggravati dalle difficoltà della situazione di emergenza dell’ultimo anno,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere quali iniziative siano state intraprese per dare attuazione alle esigenze rappresentate dagli operatori sardi e sottoscritte dal Consiglio regionale della Sardegna.
Cagliari, 20 maggio 2021