CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1050/A
SATTA Gian Franco, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di istituire un punto vaccinale comunale presso la città di Porto Torres.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– ad oggi la Sardegna continua ad occupare l’ultimo posto in Italia per numero di vaccini somministrati, infatti, dall’ultimo report pubblicato sul sito del Governo risulta che al 20 maggio siano state somministrate 713.000 dosi delle 898.000 consegnate in totale, con una percentuale di appena il 79,4 per cento rispetto ad una media nazionale che si attesta all’89,5 per cento;
– molti ottantenni e soggetti fragili, ad oggi, non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino e spesso questo accade per la difficoltà che riscontrano a raggiungere gli hub vaccinali dislocati a distanza di diversi chilometri dai luoghi di residenza; questi casi si registrano sia perché talvolta si tratta di persone sole e impossibilitate a raggiungere i centri con i mezzi di trasporto o ad essere accompagnate, sia perché talvolta si tratta di soggetti con capacità motorie ridotte o comunque di persone fragili che non possono materialmente raggiungere i centri vaccinali;
– in molti centri della Sardegna le persone fragili e anziane che non hanno ancora ricevuto neppure la prima dose di vaccino costituiscono percentuali ben più alte della stessa media regionale e questo potrebbe determinare seri problemi sia per la salute di queste persone che per le riaperture programmate dal Governo che sarebbero certamente messe in discussione su base locale qualora dovessero riscontrarsi dei nuovi focolai di infezione;
considerato che:
– per le persone anziane e i soggetti fragili, il primo riferimento a livello medico e sanitario è sicuramente il proprio medico di famiglia il quale conosce le patologie dei propri pazienti e instaura con essi un vero e proprio rapporto di fiducia reciproca pertanto, sarebbe fondamentale coinvolgere queste figure nelle operazioni di vaccinazione prevedendo la possibilità di istituire dei centri vaccinali in prossimità dei luoghi di residenza dei loro pazienti al fine di ridurre al minimo la percentuale di “non vaccinati” almeno tra le categorie fragili e tra le persone più anziane;
– l’ATS ha aperto le prenotazioni per gli over 40 prevedendo degli Open day già a partire da questo fine settimana che coinvolgono gli hub di Cagliari, Sassari, Olbia, Alghero, Ozieri e Tempio Pausania, mentre ancora non risulta che sia stata sottoscritta una convenzione a livello regionale che coinvolga i medici di medicina generale nella fase di vaccinazione dei soggetti fragili e degli anziani che non hanno ricevuto il vaccino;
preso atto che:
– risultano operativi alcuni Punti vaccinali comunali (PVC) istituiti in alcuni comuni della Sardegna tra cui Bonorva e Thiesi, grazie alla stretta collaborazione tra amministrazioni locali e la preziosa disponibilità dei medici di medicina generale che si occupano delle prenotazioni e della somministrazione dei vaccini ai soggetti fragili e anziani non ancora vaccinati presenti nel proprio territorio, i quali operano in stretta collaborazione con l’ATS che ha fornito le linee guida;
– da notizie di stampa apprese oggi risulterebbe che anche Sorso, a seguito della richiesta operata dall’amministrazione comunale in collaborazione con i medici di base che esercitano in loco, abbia ottenuto il via libera da parte di ATS a proseguire l’attività di vaccinazione nei locali di via Dessì adiacenti alla Casa della salute, in modo da proseguire con la campagna vaccinale nel rispetto delle priorità e delle indicazioni attualmente vigenti;
tenuto conto che sarebbe opportuno coinvolgere tutti i comuni che abbiano la volontà e la disponibilità di locali e mezzi e che possano contare sui medici di medicina generale che operano nel proprio territorio per proseguire con la campagna di vaccinazione, attraverso la pubblicazione di un avviso trasparente rivolto alle amministrazioni locali, in modo tale da poter istituire più punti vaccinali comunali e accelerare con la somministrazione delle dosi ricevute mostrando un riguardo particolare verso i più anziani e i soggetti fragili non ancora vaccinati;
rilevato che:
– già da aprile il comune di Porto Torres che conta oltre 22.000 abitanti, avendo la disponibilità di locali e dei medici di medicina generale, ha sollecitato l’ATS affinché acconsentisse all’apertura di un punto vaccinale comunale, nello specifico è stato individuato il poliambulatorio Andriolu, in modo da poter accelerare sulla campagna di vaccinazione che nel centro turritano risulta essere molto indietro rispetto alla stessa media regionale;
– Porto Torres, oltre ad avere un alto numero di persone non ancora vaccinate, ha delle caratteristiche che lo espongono più di altri centri al rischio di diffusione di nuove infezioni, infatti, con la presenza di un porto commerciale dove quotidianamente transitano centinaia e, a breve, si spera migliaia di passeggeri, con la presenza dell’area industriale che occupa attualmente circa 1.500 lavoratori e con i relativi traffici commerciali di mezzi e merci, evidentemente si presta ad una maggiore rischio rispetto ad altre località;
appurato che:
– l’ATS Sardegna, ad oggi, non risulta aver dato riscontro alle diverse richieste avanzate dal Sindaco della città di Porto Torres e da alcune indagini effettuate da associazioni operanti in loco parrebbe che il numero di vaccinati in città sia realmente molto basso anche tra gli anziani e i più fragili;
– questa situazione, se perdurasse, aumenterebbe notevolmente il rischio di diffusione di nuovi focolai con possibili gravi problematiche sia per la salute che per la ripresa dell’economia di questo centro, anche in considerazione del ruolo strategico che esso riveste nell’ambito dei trasporti e dei collegamenti con la penisola a ridosso dell’imminente avvio della stagione turistica;
ritenuto che sia fondamentale intervenire immediatamente per dare seguito alle richieste avanzate già da tempo dal Sindaco di Porto Torres al fine di potenziare la campagna di vaccinazione nella città recuperando il ritardo che parrebbe esserci e allo stesso tempo garantire le condizioni di sicurezza in un centro che, per via del porto, più di altri si presta ad essere affollato da passeggeri provenienti da tutta Italia e non solo,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza dei fatti descritti;
2) se non ritengano prioritario accogliere le richieste avanzate dal Sindaco di Porto Torres in modo da garantire una maggiore sicurezza in posti sensibili e ad alto rischio di diffusione di nuove infezioni come questo, che a causa del porto si presta più di altri al traffico di persone da ogni parte della penisola;
3) se non ritengano opportuno intervenire presso l’ATS Sardegna affinché attraverso la pubblicazione di un avviso trasparente, valuti le disponibilità dei comuni che hanno mezzi e risorse necessarie per dotarsi di punti vaccinali comunali a supporto della campagna vaccinale regionale anche attraverso l’ausilio dei medici di medicina generale presenti in loco.
Cagliari, 20 maggio 2021