Interrogazione n. 1040/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1040/A

SOLINAS Alessandro, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata vaccinazione anti-Sars-CoV-2 di tutti gli studenti tirocinanti dei corsi di laurea in infermieristica e professioni sanitarie delle università della Sardegna.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– il Piano strategico nazionale della vaccinazione anti-Sars-CoV-2 del 12 dicembre 2020 prevedeva, nell’ambito della Fase 1, la vaccinazione prioritaria degli “operatori sanitari e sociosanitari” al fine di garantire la tenuta del sistema sanitario in quanto gli operatori, sia pubblici che privati accreditati, presentano un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da Covid-19 e di trasmetterla a pazienti vulnerabili in contesti sanitari e sociali;
– a sua volta, l’ATS Sardegna, con un documento del 30 dicembre 2020 (Piano Vaccinale ATS Sardegna emergenza Covid-19: Indicazioni ad interim) precisava che, considerata la disponibilità iniziale di un numero limitato di dosi di vaccino, nella prima fase della campagna di vaccinazione si sarebbero concentrate le risorse sulla protezione del personale dedicato a fronteggiare l’emergenza pandemica e sui soggetti più fragili, sicché, in coerenza con il Piano strategico nazionale, individuava le categorie prioritarie destinatarie della vaccinazione gli operatori sanitari, sociosanitari e socioassistenziali e i residenti delle strutture per anziani socio-sanitarie e socio-assistenziali;
– scendendo nel dettaglio, l’ATS indicava il seguente schema di priorità di somministrazione:
“1. reparti ospedalieri Covid pubblici e privati (convenzionati);
2. servizi ospedalieri che assistono pz. Covid (aree grigie, pronto soccorso, radiologia etc);
3. servizi territoriali di contatto Covid (Trein, USCA, Cure dom. Covid), personale direttamente coinvolto nelle pratiche di vaccinazione e/o tamponamento massivo e personale ed ospiti strutture Residenziali sanitarie assistenziali (RSA); 4. MMG, PLS, CA, specialisti ambulatoriali (convenzionati);
5. personale sanitario ospedaliero completamento (pubblici e privati convenzionati);
6. personale ed ospiti strutture res. socio san. e sociali (Com. integrate anziani e riabilit. DSMD);
7. restante personale ospedaliero (pubblici e privati), anche fornitori e ditte esterne;
8. tutto il personale territoriale aziende sanitarie (non solo sanitario)”;
– l’8 febbraio 2021 il Piano nazionale di vaccinazione è stato aggiornato con la finalità di individuare l’ordine di priorità delle categorie di cittadini da vaccinare dopo quelle della fase 1, sulla base del criterio del maggior rischio di letalità correlato al Covid-19;
– nella deliberazione del commissario straordinario dell’ATS n. 86 del 17 febbraio 2021 di adozione del Piano di vaccinazione regionale si legge che l’Azienda prevedeva di completare la somministrazione della prima dose dei vaccini all’interno delle strutture sociali e socio-sanitarie entro il mese di febbraio;
– nel Programma operativo di vaccinazione anti Covid versione 19 febbraio 2021, l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale scriveva che nell’ambito della Fase 1 la scelta strategica adottata era stata “quella di inoculare i vaccini e rendere potenzialmente immune la popolazione operante presso i presidi ospedalieri, sia pubblici che privati, quindi quella operante presso il sistema dell’emergenza urgenza e contemporaneamente quella attiva presso le strutture sanitarie pubbliche e private territoriali” e che “per il tramite degli ordini professionali si era “proceduto a costituire gli elenchi degli ulteriori operatori sanitari” destinatari della vaccinazione;

considerato che:
– nonostante le indicazioni massimamente inclusive contenute nel Piano vaccinale e nel Programma operativo di vaccinazione regionali, il 12 febbraio 2021 con una nota inviata all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, denunciava il fatto che le aziende sanitarie sarde non avessero ancora provveduto alla vaccinazione anti Covid-19 degli studenti tirocinanti dei corsi di laurea delle università della Sardegna in infermieristica e in ostetricia;
– in effetti, era stata accordata preferenza a categorie di dipendenti delle aziende sanitarie che non si rapportavano né con i pazienti né con l’équipe sanitaria;
– il sindacato chiedeva, pertanto, che gli studenti delle professioni infermieristiche fossero vaccinati al più presto, nell’ottica della tutela sia del paziente che della salute degli studenti stessi, delle loro famiglie e degli operatori sanitari con i quali essi turnavano regolarmente;
– tra gli esclusi dalla vaccinazione, in quel periodo, c’erano anche i circa 300 tirocinanti del corso di laurea in infermieristica dell’Università di Sassari, studenti del secondo e terzo anno chiamati a lavorare nelle corsie d’ospedale, che in quei giorni avevano deciso di dar vita a un’azione di protesta per far valere i loro diritti;
– inoltre, in data 8 marzo 2021 veniva pubblicata l’accorata lettera di una studentessa di infermieristica dell’Università di Cagliari, che lamentava una disparità di trattamento tra i tirocinanti presso l’Azienda ospedaliera Brotzu e i tirocinanti presso l’AOU di Cagliari-Policlinico di Monserrato, dato che soltanto i primi erano stati sottoposti a vaccinazione, nonostante le rassicurazioni del Rettore circa l’avvenuto inserimento di tutti i tirocinanti del corso di laurea nell’elenco delle figure sanitarie da vaccinare insieme agli strutturati;

rilevato che:
– il 20 marzo 2021, dopo due manifestazioni studentesche, la Regione ha autorizzato la vaccinazione dei tirocinanti della Facoltà di medicina e chirurgia e della Facoltà di biologia e farmacia;
– il 23 marzo 2021 l’Università di Cagliari comunicava ufficialmente che nel corso della precedente giornata erano stati sottoposti a vaccinazione i primi 38 studenti tirocinanti “iscritti a Medicina, Scienze infermieristiche e Assistenza sanitaria” e forniva rassicurazioni circa l’imminente completamento delle vaccinazioni in favore dei rimanenti tirocinanti;

evidenziato che:
– nonostante le vibranti proteste degli studenti e l’impegno del rettore precedentemente in carica, alcuni giorni or sono, più di 120 studenti del corso di laurea triennale in infermieristica dell’Università di Cagliari, in vista dell’inizio del loro tirocinio nei reparti del Policlinico di Monserrato, hanno denunciato la loro mancata sottoposizione al vaccino anti Covid, chiedendo, giustamente, di essere equiparati sul piano vaccinale ai lavoratori in quanto quotidianamente affiancano gli infermieri nell’assistenza ai pazienti e svolgono le loro stesse attività;
– tra l’altro, sin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica, i tirocinanti hanno lavorato al fianco del personale sanitario offrendo il loro prezioso contributo per la salvaguardia della salute pubblica ed esponendosi ai medesimi rischi;

ritenuto che:
– pertanto, ricorrano le medesime esigenze sottese alla scelta, risalente al Piano strategico nazionale della vaccinazione del 12 dicembre 2020, di vaccinare immediatamente gli “operatori sanitari e sociosanitari” al fine di garantire la tenuta stessa del sistema sanitario, in quanto i tirocinanti, al pari dei lavoratori intraospedalieri, sono particolarmente esposti al rischio di contrarre l’infezione da Covid-19 e di trasmetterla ai pazienti che assistono,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della problematica sopra esposta;
2) se non ritengano necessario e urgente intervenire immediatamente al fine di garantire, con tempistiche certe e ben definite, la sottoposizione alla vaccinazione anti Covid-19 di tutti gli studenti tirocinanti dei corsi di laurea in infermieristica e professioni sanitarie delle Università della Sardegna.

Cagliari, 14 maggio 2021

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