Il sottoscritto,

premesso che l’emergenza sanitaria in atto ha indotto le istituzioni nazionali e locali a disporre delle misure urgenti per prevenire e contrastare la diffusione epidemiologica da Covid-19, che hanno interessato in particolar modo le università e i loro studenti, disponendo la sospensione delle attività didattiche in presenza, esami, laboratori, tirocini, seminari e tutte le attività quotidianamente svolte dalla compagine studentesca universitaria, ivi inclusi la fruizione dei servizi mensa e di quelli bibliotecari;

considerato che:
– gli studenti fuori sede, in Sardegna ed extra Sardegna, per poter svolgere il naturale percorso accademico, stipulano dei contratti di locazione nella città sede dell’Ateneo di iscrizione;
– data l’emergenza sanitaria in atto e le misure di contenimento del virus disposte dallo Stato e dalle regioni, tra tutte quella di restare a casa, molti studenti fuori sede sono rientrati nella loro città di origine, lasciando di fatto i loro alloggi nella città sede di studio, non potendovi rientrare fino a nuove disposizioni;
– la maggior parte delle famiglie, in evidente difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in atto e delle conseguenti restrizioni, non percependo, a seconda dei casi, nemmeno più un reddito mensile, in quanto composte da lavoratori autonomi, non riuscirà a far fronte alle spese inerenti all’affitto mensile per i figli che studiano fuori sede, alla luce del fatto che le predette restrizioni si preannunciano estese rispetto a quanto inizialmente disposto dai decreti del Governo della Repubblica;

tenuto conto che l’alloggio è la spesa prevalente, per le famiglie, in tutti i paesi europei e rappresenta circa 1/3 della spesa media mensile totale (Eurostudent),

chiede di interpellare il Presidente della Regione e la Giunta regionale per sapere se, in che modo e in quanto tempo, intendano affrontare il problema inerente ai contratti di locazione degli studenti universitari in Sardegna ed extra Sardegna, allo stato attuale rientrati nella propria città di origine a causa dell’emergenza sanitaria in atto.

Cagliari, 25 marzo 2020