CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 77/A
MELONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MORICONI – PIANO – PISCEDDA sulla imminente entrata in vigore della direttiva europea IMO-2016/802 e sui maggiori costi che interesseranno il sistema trasportistico della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che il 1° gennaio 2020 entrerà in vigore la nuova direttiva europea IMO-2016/802 sulla riduzione del tenore di zolfo in determinati combustibili liquidi, che prevede, anche per l’area del Mediterraneo, una riduzione della presenza di zolfo all’interno dei combustibili utilizzati nel caso specifico su unità navali.
considerato che:
– le compagnie di navigazione starebbero intraprendendo un processo di adeguamento e ammodernamento delle flotte, attraverso l’utilizzo di una serie di innovativi strumenti tecnologici, sia dal punto di vista di nuove costruzioni, sia da quello legato all’utilizzo di grandi filtri di depurazione, denominati scrubber, con lo scopo di limitare l’emissione di CO2 nell’atmosfera e allo stesso tempo raccogliere e smaltire i residui attraverso grosse casse di decantazione;
– spesso le navi sono datate e, in quei casi, inserire lo scrubber non risulta economicamente conveniente (si parla di un costo di circa 4 milioni di euro) al punto che le compagnie di navigazione preferiscono non sostenere il costo fisso della nuova marmitta ma, piuttosto, pagare un carburante più caro e meno inquinante;
– in tutti i casi il processo di ammodernamento di cui sopra comporta, pertanto, in capo alle compagnie di navigazione, l’impiego di importanti risorse economiche che le porterà , a decorrere dal 1° gennaio 2020, ad applicare un adeguamento tariffario che consisterà , per esempio, in un aumento medio di 100 euro a semirimorchio di trasporto merci sui listini oggi applicati nelle tratte da e per la Sardegna;
– nella nostra isola approdano e partono circa 400 mila semirimorchi l’anno, e pertanto l’impatto in termini di maggiori costi di trasporto sul traffico merci, conseguenti all’entrata in vigore di tale nuova normativa, si aggira intorno 40/50 milioni di euro.
ritenuto che:
– le imprese di trasporto dovranno con ogni probabilità scaricare gli aumenti tariffari di cui sopra alle imprese sarde/italiane che trasportano merci da e per la Sardegna;
– a loro volta le imprese che subiranno gli aumenti del costo del trasporto li dovranno scaricare sulle merci, e cosi i prezzi dei prodotti sardi saranno certamente meno competitivi rispetto a quelli nazionali;
– pur con la consapevolezza che la direttiva europea in parola abbia la giusta finalità di ridurre l’inquinamento prodotto dalle navi più vetuste che solcano i nostri mari, l’impatto negativo di questo nuovo provvedimento normativo rischia di ricadere esclusivamente sulle nostre imprese, non solo del settore trasporti in senso stretto, sui lavoratori e sui consumatori forali sardi che vedranno un inevitabile aumento del prezzo delle merci, dovuto al maggior costo per il loro trasporto o all’aumento del prezzo delle materie prime arrivate in Sardegna per la loro successiva produzione finale nell’isola;
– sia pertanto necessario un intervento urgente delle istituzioni pubbliche volto ad evitare che ad essere penalizzati dall’entrata in vigore siano i consumatori finali sardi e le imprese della Sardegna che operano, direttamente o indirettamente, nel sistema dei trasporti marittimi da e per la penisola;
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se siano a conoscenza della imminente entrata in vigore della direttiva europea IMO-2016/802 e come intendano procedere al fine di attenuare l’impatto negativo sul sistema economico sardo;
2) se non ritengano necessario intervenire urgentemente presso il governo centrale e i competenti organi europei al fine di introdurre puntuali strumenti normativi che consentano, sopratutto in occasione della imminente predisposizione del nuovo bando sulla continuità marittima delle persone e, come auspicato, delle merci, di “calmierare” l’impatto negativo che nuovi disposizioni come la direttiva in parola possano creare sul fragile sistema economico-trasportistico della nostra isola.
Cagliari, 9 dicembre 2019