CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 67/C6
CUCCU sui bisogni e problematiche delle strutture residenziali psichiatriche.
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La sottoscritta,
premesso che:
– la salute mentale è una componente fondamentale della salute dei cittadini;
– le strutture residenziali psichiatriche costituiscono una indispensabile risorsa per i Dipartimenti di salute mentale (DSM), dedicata al trattamento di pazienti affetti da disturbi psichiatrici che necessitano di interventi terapeutico riabilitativi o di interventi di supporto socio-sanitario, effettuabili in regime residenziale;
viste:
– la deliberazione della Giunta regionale n. 53/8 del 29 dicembre 2014 con la quale è stato recepito l’accordo Stato-regioni relativo alle strutture residenziali psichiatriche (REP. ATTI n. 116 del 17 ottobre 2013 e n. 138 del 13 novembre 2014), definendo le tipologie di struttura e la relativa programmazione regionale in termini di posti letto e posti paziente/die autorizzabili ed accreditabili;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 64/11 del 28 dicembre 2018, avente ad oggetto il sistema della salute mentale degli adulti, con la quale sono stati approvati il sistema tariffario e le schede dei requisiti generali minimi autorizzativi e requisiti minimi specifici autorizzativi delle strutture psichiatriche residenziali e semiresidenziali;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 64/22 del 28 dicembre 2018, avente ad oggetto il sistema regionale dei servizi per la tutela della salute mentale dei minori, con la quale sono stati approvati il sistema tariffario e le schede dei requisiti generali minimi autorizzativi e requisiti minimi specifici autorizzativi delle strutture psichiatriche residenziali e semiresidenziali;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 7/52 del 12 febbraio 2019 che ha disposto la rideterminazione dei tetti di spesa per la salute mentale per l’anno 2019 (per un totale complessivo di euro 14.861.588) riconoscendo un incremento di euro 3.174.788 del tetto di spesa 2018 pari a euro 11.686.800, rivelatosi insufficiente a coprire le reali necessità dei pazienti in carico presso i vari DSMD dell’ATS;
– la deliberazione del Direttore generale ATS n. 295 del 28 marzo 2019 inerente alla stipula dei contratti con le strutture private accreditate per l’acquisto di prestazioni di assistenza alle persone affette da disturbo mentale e alle persone affette da dipendenze patologiche per il triennio 2018-2020;
dato atto che:
– le strutture psichiatriche oggetto delle summenzionate deliberazioni della Giunta regionale n. 64/11 e n. 64/22 del 2018, al fine di garantire un costante equilibrio economico finanziario, così come specificato nelle stesse, devono assicurare un minimo di 10 posti letto; qualora dispongono di un numero di posti letto inferiore a 10, dovranno dare concreta prova della sostenibilità del proprio assetto finanziario;
– è prevista una capacità ricettiva complessiva non superiore a 20 posti letto distribuiti in moduli da non più di 8 posti letto ciascuna (requisiti minimi strutturali);
– l’équipe degli operatori deve prevedere la presenza di medici psichiatri, psicologi, infermieri, terapisti della riabilitazione psichiatrica, educatori, operatori socio-sanitari (requisiti minimi organizzativi);
– sono state incrementate le tariffe per l’acquisto delle prestazioni di salute mentale per adulti e minori;
rilevato che:
– la Società cooperativa sociale approdi (struttura residenziale psichiatrica per adulti a carattere intensivo), che gestisce dal 2012 la Comunità terapeutica Approdo, operante a Nuoro dal 2006, ha richiesto di essere audita dalla Sesta Commissione permanente (Salute, politiche sociali, personale delle ASL, igiene veterinaria, attività sportive, alimentazione, emigrazione e immigrazione) al fine di rappresentare alcune criticità del sistema della salute mentale e difficoltà che le strutture residenziali psichiatriche sono costrette ad affrontare;
– in data 16 luglio 2019 la Sesta Commissione permanente ha proceduto all’audizione della presidente della cooperativa sociale Approdi, che ha manifestato la necessità di interventi concreti per consentire alle strutture psichiatriche di continuare a svolgere la loro attività , rappresentando quanto segue:
1) insufficienza del tetto di spesa per la salute mentale per l’anno 2019 per l’acquisto di prestazioni di assistenza alle persone con disturbo mentale (con le risorse messe a disposizione è possibile pianificare azioni di “contenimento e di sorveglianza attiva, senza uno spazio concreto per la riabilitazione socio-educativa”);
2) incoerenza circa il numero minimo di posti letto da assicurare (8-10?);
3) necessità della copresenza di almeno due operatori per turno per garantire il servizio H24;
4) ritardo nei pagamenti da parte dell’ATS (diversi sono gli stipendi arretrati);
rilevato, altresì, che:
– nel caso specifico, sottoposto all’attenzione della Sesta Commissione, la Comunità Approdo in base al tetto di spesa assegnato per il 2019 potrebbe prendere in carico 5,8 pazienti nonostante la stessa possa ospitare fino a 8 pazienti con accreditamento istituzionale concesso per 7 pazienti e autorizzazione per 1 paziente;
– nel corso dell’audizione è emerso che:
1) non è possibile contingentare la presenza del personale in base al numero dei pazienti, soprattutto in una struttura che deve assicurare il servizio H24 erogando un servizio di qualità e garantendo le più idonee condizioni di sicurezza di operatori e pazienti;
2) non è possibile, in considerazione della variabilità delle situazioni cliniche o giudiziarie degli ospiti, assumere e licenziare gli operatori in base al numero dei pazienti presenti nella struttura;
3) i requisiti richiesti non rispondono alle reali necessità del servizio;
vista la risoluzione n. 27 della Sesta Commissione, approvata all’unanimità nella seduta del 12 aprile 2018, sulla rete di strutture che offrono servizi terapeutici nel campo della salute mentale e sulle specifiche difficoltà della Comunità terapeutica Approdo di Nuoro;
ritenuto necessario impegnarsi per il miglioramento continuo della qualità dei servizi e per il raggiungimento di standard assistenziali elevati,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se non ritengano necessario e urgente rideterminare ulteriormente in aumento il tetto di spesa per la salute mentale anno 2019 per far fronte al nuovo sistema tariffario, continuando a garantire una residenzialità funzionale ai percorsi individualizzati e strutturata sia per intensità di trattamento (dal trattamento intensivo al sostegno socio riabilitativo), sia per programmi e tipologie di intervento correlati alla patologia e alla complessità dei bisogni;
2) se si stia provvedendo a riesaminare gli atti adottati ed in particolare le summenzionate deliberazioni della Giunta regionale relativamente ai requisiti autorizzativi al fine di eliminare le incongruenze rilevate sul numero minimo di posti letto da assicurare;
3) se non ritengano necessario impartire gli opportuni indirizzi affinché i pagamenti per l’acquisto di prestazioni di assistenza alle persone affette da disturbo mentale siano effettuati entro i termini previsti per legge, nonché vigilare sugli stessi, considerato che la puntualità è indice di serietà e di buona amministrazione.
Cagliari, 16 ottobre 2019