CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 59/A
CADDEO – STARA – LOI – AGUS – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo sulla mancata applicazione della legge regionale 14 maggio 2018, n. 15 (Norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)).
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I sottoscritti,
premesso che:
– le alunne e gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento che frequentano le scuole sarde di ogni ordine e grado sono circa 7.000, il 3,6 per cento della popolazione scolastica secondo i dati MIUR, anno scolastico 2016/2017;
– la legge n. 170 del 2010, all’articolo 3, comma 1, prevede che “la diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni, nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale, possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate”;
– la Regione ha promulgato la legge 14 maggio 2018, n. 15 (Norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)) che ha come finalità quella di adottare le misure necessarie ad assicurare alle persone con DSA uguali opportunità di sviluppo delle capacità personali, psicologiche, culturali e sociali. Per raggiungere questo scopo promuove interventi destinati a:
a) favorire la diagnosi precoce di DSA e percorsi didattici e abilitativi, definendo modi e procedure uniformi per la diagnosi e la certificazione tempestiva anche quando si manifestano in persone adulte;
b) favorire il successo scolastico-formativo, garantendo un apprendimento adeguato e promuovendo lo sviluppo delle potenzialità dell’individuo, riducendo la dispersione scolastica;
c) formare e sensibilizzare gli insegnanti, i genitori e gli operatori socio-sanitari in merito alle problematiche legate ai DSA;
d) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi socio-sanitari, favorendo la creazione di reti;
e) ridurre i disagi relazionali ed emozionali ed evitare che la condizione di persona con DSA si trasformi in una situazione di disabilità con conseguenti limitazioni nelle attività quotidiane e con complicanze psicopatologiche e disadattive;
f) promuovere i processi di prevenzione attraverso la diagnosi precoce;
considerato che:
– le strutture sanitarie pubbliche hanno liste d’attesa perfino di mesi;
– il numero di alunne e alunni caratterizzati da DSA aumenta di anno in anno;
– vi è una forte richiesta di informazione e formazione proveniente dal mondo della scuola e dalle famiglie,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) le motivazioni per cui il Comitato tecnico scientifico previsto dall’articolo 4 della legge regionale n. 15 del 2018 non si sia ancora costituito;
2) i tempi necessari affinché il Comitato tecnico scientifico diventi operativo, considerata l’urgenza di garantire una diagnosi tempestiva a chi la richiede;
3) i tempi necessari affinché prendano avvio le iniziative di informazione e sensibilizzazione previste dall’articolo 5, quelle di formazione degli operatori scolastici e sanitari previste dall’articolo 6 e quelle di ricerca previste dall’articolo 9 della legge in parola.
Cagliari, 1° ottobre 2019