CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 31/A
AGUS – CADDEO – LOI – ORRU’ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA Massimo sull’organizzazione e situazione dei lavoratori precari con contratto a tempo determinato dipendenti del CRS4.
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I sottoscritti,
premesso che:
– il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna (CRS4 s.u.r.l.), costituito alla fine del 1990 come consorzio di enti pubblici e società private, è attualmente una società a responsabilità limitata a socio unico con capitale sociale pari a 2.110.300 euro e ha come socio unico l’Agenzia regionale Sardegna Ricerche;
– il Centro, inizialmente guidato dal Premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia, promuove lo studio, lo sviluppo e l’applicazione di soluzioni innovative a problemi provenienti da ambienti naturali, sociali e industriali. Tali sviluppi e soluzioni si basano sulla scienza e tecnologia dell’informazione e sul calcolo digitale ad alte prestazioni;
– il CRS4 è una società partecipata a totale controllo pubblico ed é soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Sardegna Ricerche, e deve soddisfare una serie di vincoli quali la normativa anticorruzione, la disciplina appalti pubblici, l’amministrazione trasparente e le selezioni di personale con procedure ad evidenza pubblica;
– il CRS4 è anche un organismo di ricerca secondo la definizione comunitaria: costituito dal pubblico per esigenze pubbliche;
– il CRS4 riceve annualmente dalla Regione Sardegna un contributo per il funzionamento e un contributo specifico aggiuntivo per attività di ricerca (prima legge regionale n. 37 del 1998, articolo 26, ora legge regionale n. 20 del 2015, articolo 9, comma 1, lettera c)) previa approvazione da parte dell’Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio del programma annuale delle attività del parco scientifico e tecnologico regionale predisposto dall’Agenzia Sardegna Ricerche. La somma di questi contributi rappresenta mediamente il 50-60 per cento del fabbisogno economico e finanziario del Centro. La restante parte di proventi (che permette di coprire tutti i costi ed avere un risultato economico di pareggio) deriva da fonti di finanziamento esterne che il CRS4 si procura attraverso la partecipazione a progetti di ricerca finanziati da privati, dalla UE, da altri enti e istituzioni pubbliche e private;
– i dipendenti del CRS4 sono inquadrati con Contratto collettivo nazionale di lavoro metalmeccanici industria privata; inoltre, viene applicato in azienda un contratto integrativo;
– Sardegna Ricerche, come pubblica amministrazione, è soggetta a limiti sul turn-over e sulla spesa per il personale che si estendono anche al CRS4, secondo quanto comunicato ai lavoratori dalla direzione della stessa azienda;
considerato che:
– nel corso degli ultimi anni i contratti dei lavoratori CRS4 con contratto a tempo determinato non sono stati trasformati in contratto a tempo indeterminato alla scadenza dei 44 mesi previsti dal CCNL, ma rinnovati di nuovo come tempo determinato;
– tale anomalia sembrerebbe essere stata motivata dagli organi direzionali con la necessità di contenere la spesa di personale richiesta dal socio unico Sardegna Ricerche;
– questa deroga da parte dell’azienda al contratto nazionale non è spiegabile come una mera esigenza legata alle differenti attività lavorative svolte da un centro di ricerca: infatti molti dei contratti a tempo determinato stipulati vedono protagonisti dipendenti che lavorano al CRS4 da anni e che continuano a svolgere le stesse mansioni nel corso dei differenti rinnovi contrattuali;
– negli ultimi 3 anni il rapporto tra i contratti a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato presenti al CRS4 è decisamente aumentato: attualmente tale rapporto è già ampiamente fuori dai limiti del contratto collettivo nazionale e, se si considerano solamente le attività di tecnologi e ricercatori, tale percentuale supera il 40 per cento;
– ci sono dipendenti del CRS4 che da tanti anni lavorano con contratti a termine e che hanno tutte le caratteristiche del precariato storico analogo a quello presente in enti di ricerca come CNR o INFN;
considerato, inoltre, che:
– gli enti del sistema Regione nel corso della XVI Legislatura hanno attivato le procedure per la stabilizzazione dei precari storici come previsto dalla legge regionale n. 37 del 2016;
– i lavoratori precari del CRS4 hanno presentato domanda per essere inseriti nella banca dati degli aspiranti alle stabilizzazioni prevista dalla legge regionale. A fronte di richiesta da parte del CRS4, Sardegna Ricerche ha inviato in data 22 settembre 2017 una comunicazione in cui precisa che i precari del CRS4 non potevano partecipare alla procedura di stabilizzazione in quanto dipendenti di società pubblica non facente parte del sistema Regione;
– i dipendenti del CRS4 sono stati ufficialmente esclusi dalle procedure per le stabilizzazioni per mancanza del requisito di servizio nella pubblica amministrazione, come comunicato dal CRS4 con nota prot. 58857 del 10 ottobre 2017;
– la politica contrattuale che da giugno 2019 il CRS4 sta applicando prevede, una volta raggiunti i 44 mesi di anzianità , come unica possibilità nella continuazione del rapporto di lavoro (precario) la sottoscrizione di un contratto di collaborazione co.co.co. Questo significa che già alcuni precari storici hanno avuto un nuovo contratto co.co.co. e che nel prossimo futuro questo numero diventerà sempre maggiore;
osservato che:
– a seguito dell’approvazione del cosiddetto “decreto dignità ” (decreto legge n. 87 del 2018) la società CRS4 ha richiesto un parere legale sulle modalità di assunzione a tempo determinato. Tale parere ha informato la società sulla irregolarità di riassunzione di chiunque abbia una anzianità di servizio di 44 mesi, portando di fatto al blocco dei rinnovi dei contratti a tempo determinato dei lavoratori precari storici;
– in base all’articolo 1, comma 403 (Deroga alla disciplina delle assunzioni a tempo determinato per le Università private) della legge di bilancio dello Stato 2019, il CRS4 è risultato fuori dal perimetro di applicazione del decreto dignità in quanto organismo di ricerca;
rilevato che:
– risulta paradossale che al CRS4 non si applichi il contratto collettivo nazionale per quanto riguarda le stabilizzazioni, perché ente soggetto alle regole della pubblica amministrazione (vincolo di bilancio sulle spese del personale legge n.135 del 2012), ma al contempo la pubblica amministrazione stabilizzi i suoi precari escludendo i precari del CRS4 perché non facenti parte del sistema Regione;
– la mancata stabilizzazione si protrae ormai da un decennio ed ha creato nel CRS4 un bacino di lavoratori (con tutte le caratteristiche dei precari storici) che sono ingiustamente privati dei loro diritti fondamentali di lavoratori;
– il CRS4 rischia di essere inadempiente nello svolgimento di diversi progetti per mancanza del personale competente, con il forte di rischio di pregiudicare le attività e l’equilibrio finanziario della società ;
– il CRS4, in virtù del turn-over applicato negli scorsi anni, avrebbe comunque la possibilità di assumere 6 dipendenti a tempo indeterminato;
constatato che:
– per fornire strumenti utili al superamento di ogni criticità ed avviare la stabilizzazione del personale sulla base del fabbisogno del personale, con deliberazione n. 9/59 del 22 febbraio 2019 la Giunta regionale ha dato mandato a Sardegna Ricerche, nella sua qualità di socio unico di CRS4 s.r.l., di valutare il fabbisogno di personale al fine del raggiungimento degli obiettivi annuali e/o pluriennali delle partecipate,
– a distanza di 5 mesi CRS4 e Sardegna Ricerche non hanno ancora stilato il piano del fabbisogno del personale; di conseguenza, il CRS4 non ha ancora avviato il reclutamento con contratti di lavoro a tempo indeterminato del personale necessario allo svolgimento delle attività del Centro di ricerca;
– allo sciopero nazionale dei metalmeccanici proclamato in data 14 giugno 2019 hanno aderito oltre 80 lavoratori del CRS4 per protestare contro la mancata trasformazione dei contratti a tempo determinato a indeterminato;
– le parti sindacali e le RSU del CRS4 hanno inviato in data 26 giugno 2019 formale richiesta di incontro urgente al Presidente della Regione, all’Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e all’Assessora degli affari generali, personale e riforma della Regione per discutere il problema del precariato nel Centro di ricerca, senza tuttavia ricevere alcuna risposta,
chiedono di interpellare l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione e l’Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per conoscere:
1) quali siano i motivi che impediscono al CRS4 il reclutamento con contratti di lavoro a tempo indeterminato del personale;
2) quali azioni intendono adottare per avviare e concludere urgentemente le procedure di stabilizzazione dei precari del CRS4 in linea coi principi che hanno ispirato le riforme approvate dal Consiglio regionale per l’eliminazione del precariato storico nelle pubbliche amministrazioni.
Cagliari, 17 luglio 2019