Interpellanza n. 196/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interpellanza n. 196/A

COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – CADDEO – MANCA Desiré Alma – STARA sull’approvazione dell’avviso pubblico “CunSonoS – Interventi a sostegno della musica popolare e tradizionale. Anno 2023”. Legge regionale n. 64 del 1986.

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I sottoscritti,

premesso che:
– le bande musicali in Sardegna sono radicate all’interno della cultura e della musica sarda già dalla fine del XIX secolo e di fatto costituiscono una delle forme di cultura più prestigiose attraverso le quali, tantissime persone in Sardegna, hanno potuto affrontare lo studio della musica, e in particolare, di uno strumento musicale;
– alcuni di questi, inoltre, sono diventati affermati professionisti del settore ricoprendo ruoli di prestigio in orchestre nazionali e internazionali, bande militari, etc.;
– il punto di inizio dello studio di uno strumento musicale, all’interno di una comunità, è e rimane la banda musicale;
– da non dimenticare, inoltre, che grazie alle bande musicali sarde, alla fine degli anni 80, si è svolto un totale rinnovamento del settore delle bande musicali in Italia e che sulla scia di questo importante risultato, nel 1986, la Regione decide di dedicare le dovute attenzioni alle bande sovvenzionandole con una legge ad hoc: la legge regionale n. 64 del 1986;
– la Regione, in attuazione di quanto previsto dalla la legge regionale n. 64 del 1986, assegna contributi a sostegno delle attività musicali popolari a favore delle associazioni musicali bandistiche, corali polifoniche, gruppi strumentali di musica sarda e gruppi folcloristici isolani;

vista:
– la deliberazione della Giunta regionale n. 17/29 del 4 maggio 2023 “Legge regionale 18 novembre 1986 n. 64, art. 2 e art. 8. Semplificazioni e correttivi per annualità 2023. Indirizzi per l’assegnazione dei contributi, anno 2023”;
– la determinazione del Servizio Lingua e cultura sarda n. 1130 dell’8 giugno 2023 di approvazione dell’avviso pubblico “CunSonoS – Interventi a sostegno della musica popolare e tradizionale – Anno 2023”;

appreso che l’avviso pubblico CunSonoS, come evidenziato da esponenti del settore, che si riportano integralmente, presenta importanti criticità, oltre allo stanziamento alquanto esiguo, per l’anno 2023 risultano stanziati solo euro 700.000 a fronte di un fabbisogno di circa 1.400.00:
“- al punto 3 risultano soggetti beneficiari non contemplati nella legge regionale n. 64 del 1986 che, all’articolo 1 sostiene le attività delle associazioni e dei complessi musicali bandistici, dei gruppi strumentali di musica sarda, dei gruppi corali polifonici. L’inserimento di ulteriori beneficiari ha comportato negli anni ad una graduale diminuzione dei contributi assegnati a sfavore delle Bande Musicali che, vedendo il contributo notevolmente ridotto, non riescono ad affrontare determinate spese atte al miglioramento delle attività e delle dotazioni utili alla realizzazione degli scopi sociali;
– al punto 7 il riporto della dicitura richiesta spesso non risulta possibile in quanto non tutte le attrezzature, e in particolare gli strumenti musicali, si prestano all’inserimento di una possibile etichetta che potrebbe sfavorire inoltre l’effettivo funzionamento della strumentazione e una possibile diminuzione del valore stesso;
– al punto 8 riteniamo inadeguati i tempi di erogazione del contributo in quanto quest’anno, le Bande Musicali, resteranno senza alcuna sovvenzione da parte della Regione dovendo anticipare interamente dei costi per la realizzazione delle attività istituzionali che oltretutto, al mese di luglio, sono state in gran parte già realizzate. L’esigua dotazione finanziaria preesistente e il mancato ricevimento nell’anno in corso dei suddetti contributi, comporterà dover richiedere agli associati delle contribuzioni straordinarie per la mera sopravvivenza;
– il punto 10 riguarda il riporto della dicitura CunSonoS 2023 — LR 64/1986 art. 2 in quanto essendo ormai nel mese di luglio 2023 ed avendo le Bande Musicali già sostenuto importanti spese durante l’anno per la realizzazione delle attività statutarie, risulta impossibile riportare all’interno dei bonifici la suddetta dicitura in quanto spese già sostenute.
– al punto Al riteniamo che sia inadeguato basarsi sulle spese di un anno già concluso, in particolare dell’anno 2022, se le spese da rendicontare riguardano l’anno 2023;
– il punto A3 riguarda le spese ammissibili e in particolare la frase acquisto di strumenti musicali nel limite di 516,46 euro a strumento:
– Gli strumenti musicali adoperati nelle Bande Musicali hanno un costo decisamente superiore, alcuni strumenti, con una qualità adeguata al fine di poter eseguire concerti o altre attività musicali, non costano meno di € 600, altri strumenti, quali il Basso Tuba o strumenti a percussione quali i timpani sinfonici o lo xilofono, considerata sempre una qualità di fabbricazione adeguata, non costano meno di € 1.500;
– ancora al punto A3 – Il soggetto beneficiario del contributo e i fornitori di servizi non dovranno avere tra loro alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario e/o rapporti di parentela entro il terzo grado:
– Le realtà bandistiche annoverano infatti, tra i loro componenti, lunghe tradizioni familiari che sono maggiormente diffuse nei piccoli paesi. Questo rimarca che la cultura musicale viene trasmessa di generazione in generazione;
– Il punto B2 Articolazione dei corsi – I docenti prescelti devono essere diplomati al conservatorio per l’insegnamento ai corsi di tipo bandistico e corale, “esperti di chiara fama” e in possesso di specifica professionalità per l’insegnamento ai corsi di musica sarda strumentale e di ballo.
Per tutti i corsi, le classi dovranno avere un minimo di 15 allievi; unicamente per i corsi gestiti dai cosiddetti circoli di poetas improvisadores e/o cantadores e/o tenores e /o cantadores a chitarra che, per la particolare forma espressiva musicale spesso è coinvolto un numero ridotto di allievi, il limite dei frequentanti è abbassato a 3:
– All’interno delle Bande Musicali sarde sono presenti spesso professionalità e competenze indiscusse che possiedono un titolo conseguito in scuole altamente specializzate per l’insegnamento di determinate materie che spesso non fanno parte dei corsi di studio previsti dai Conservatori di Musica. Inoltre all’interno delle Bande Musicali spesso sono presenti, tra i Docenti, studenti laureandi dei Conservatori di Musica altrettanto idonei all’insegnamento;
– inoltre, è impensabile imporre il numero minimo di quindici allievi all’interno dei corsi di musica ad indirizzo bandistico. Il ridotto numero di allievi partecipanti ai corsi di musica spesso scaturisce da un non semplice reperimento degli studenti tra i cittadini dei paesi dove è presente una Banda Musicale. In particolare nei paesi con popolazione inferiore ai 3000 abitanti.”;
appreso ancora che, si legge nella nota della Federazione bande musicali della Sardegna:
“- risulta impensabile poter sostituire un docente, che magari per impegni non può più collaborare nei corsi ad indirizzo bandistico, con uno di qualità uguale o superiore. Innanzitutto ci chiediamo da cosa scaturisca questa qualità e da dove si possa evincere ma soprattutto valutare. In secondo luogo ci chiediamo per quale motivo una associazione debba ricevere il benestare da parte della Regione verso un cambio di insegnante, cosa che talvolta accade alla fine degli anni scolastici (che coincidono con il calendario scolastico regionale). Riteniamo che sia decisamente più corretto lasciare tale decisione alle Bande Musicali e far provvedere alle stesse di effettuare, in caso di modifica, una eventuale comunicazione via PEC. La scelta dell’insegnante e del suo profilo deve restare di competenza della Banda Musicale e del suo Direttore Artistico e/o degli organi statutari presenti e non di competenza di persone terze. Non comprendiamo inoltre su quale base è stato attribuito il costo di € 42,00 quale importo orario di realizzazione del corso (UCS) e per quale motivo tale costo sia il più basso rispetto alle altre categorie. Si richiede un adeguamento idoneo di tale costo portandolo a € 93,00 orari con contributo massimo ammissibile di € 70,00;
– Relativamente alla commissione di valutazione restiamo abbastanza perplessi in quanto in Sardegna pochissime professionalità possono valutare in maniera oggettiva e coerente i progetti proposti dalle Bande Musicali;
Pertanto chiediamo che si tenga conto di inserire all’interno della commissione almeno un elemento individuato dalla Federazione Bande Musicali della Sardegna quale esperto in materia, al fine di tutelare le Bande Musicali sarde di fronte a valutazioni non consone o di carattere soggettivo;
– Relativamente ai parametri di valutazione non ci riteniamo soddisfatti in quanto, allo stato attuale ci chiediamo secondo quali parametri debbano essere attribuiti i punteggi. Se si vuole effettuare una valutazione oggettiva, al fine di migliorare l’ambiente bandistico sardo, sarebbe corretto rendere trasparenti i parametri di valutazione con l’auspicio che questi non si limitino esclusivamente alla valutazione della quantità dei titoli artistici dei docenti o della quantità degli allievi corsisti. Una idonea valutazione andrebbe riscontrata da una commissione artistica competente nell’ambito delle Bande Musicali al termine del percorso didattico, in modo da valutare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi volti al continuo miglioramento delle Bande Musicali dal punto di vista qualitativo.”;

considerato che:
– il termine di scadenza per la presentazione delle domande di contributo per il bando CunSonoS, era lo scorso 17 luglio;
– per le motivazioni esposte è necessario verificare le criticità su riportate,

chiedono di interpellare l’assessore della Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se non ritenga opportuno ed urgente procedere alla sospensione immediata del bando CunSonoS 2023, organizzare, con la massima urgenza, un incontro costruttivo con i rappresentanti delle bande musicali sarde al fine di discutere le su esposte criticità e apportare le modifiche necessarie.

Cagliari, 26 luglio 2023

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