CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 114/A
SATTA Giovanni Antonio – COSSA – MARRAS – SALARIS sulla necessità di consentire e disciplinare, nella prossima ordinanza del Presidente della Regione delle misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19, la vendita su aree pubbliche in forma itinerante.
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I sottoscritti,
premesso che oramai da due mesi il governo e le regioni sono stati costretti ad adottare misure volte a garantire il contenimento del contagio da Covid-19 e l’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea, con pesanti restrizioni sulle attività commerciali;
dato atto che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020, che decreta misure urgenti di contenimento del contagio valide sull’intero territorio nazionale all’articolo 1, comma 1, lettera z), laddove ha disciplinato le attività commerciali, ha omesso di citare la tipologia del commercio ambulante, nonostante il settore rappresenti una larga fetta del settore commerciale nazionale;
considerato che è opportuno ed indifferibile graduare le misure da adottare in base alla specificità del contesto territoriale interessato e nel rispetto del principio di ragionevolezza, proporzionalità ed adeguatezza al rischio effettivamente presente in Sardegna;
vista l’ordinanza del Presidente della Regione n. 20 del 2 maggio 2020, che intende contemperare l’esigenza di misure straordinarie di contenimento della diffusione epidemiologica del virus SARS-CoV2 con le ragioni di riespansione progressive delle altre libertà costituzionali di pari rango temporaneamente compresse, ove vengano meno le condizioni che hanno giustificato la loro adozione in altro periodo di maggiore esposizione al rischio;
visto, nello specifico, l’articolo 13 dell’ordinanza n. 20, con cui “È demandata ai sindaci la facoltà di consentire, con propria ordinanza, valutate le specifiche condizioni di sicurezza sanitaria e comunque nel rispetto delle regole di distanziamento e divieto di assembramento, l’apertura di mercati rionali nell’ambito del rispettivi territori comunali, avendo cura di adottare tutte le misure commisurate alle particolari modalità di svolgimento delle attività ed al controllo e contingentamento degli accessi. È fatto comunque obbligo di evitare assembramenti, prevedere l’uso di idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, di guanti e soluzioni idroalcoliche igienizzanti”;
considerato che il commercio ambulante consta, in Sardegna, di oltre 7000 operatori e rappresenta uno dei settori economici più importante, che, tra l’altro, supporta il sistema turistico, considerato che la maggior parte dei prodotti tipici sardi vengono valorizzati e venduti in questa forma;
tenuto conto che il commercio ambulante è stato tra i settori maggiormente penalizzati dalle restrizioni imposte dalle misure di contenimento dell’epidemia, in quanto ha dovuto sospendere ogni tipo di attività da oramai due mesi, con pesanti ripercussioni sul tessuto economico e sociale, sopratutto isolano;
apprezzata la sensibilità con la quale il Presidente Solinas ha dato ai sindaci la possibilità di ponderare le misure restrittive, consentendo l’allentamento delle restrizioni a seconda delle peculiarità dei singoli territori, ma escludendo, in questa fase, la forma di vendita itinerante;
ritenuto doveroso regolamentare la materia in maniera esplicita, dando la possibilità agli operatori del settore di riavviare gradualmente l’attività;
valutato che la possibile riapertura dei mercati rionali, demandata ai sindaci, rimane ancora oggi di difficile attuazione per la necessaria realizzazione di spazi e condizioni di operatività adeguati ad assicurare le misure di tutela della salute pubblica richieste anche in questa fase di ripresa;
preso atto che l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio ha avuto incontri con operatori del settore e rappresentanti di categoria, raccogliendo esigenze ed elementi che potranno risultare utili per la predisposizione della nuova ordinanza del Presidente della Regione, che entrerà in vigore presumibilmente a far data dal 18 maggio, dove, si auspica, verrà contemplata la possibilità si svolgere le attività di commercio ambulante, in forma itinerante, nel rispetto delle medesime norme di comportamento, distanziamento sociale e igiene che regolamentano il settore del commercio in strutture al chiuso;
sottolineato che il commercio su area pubblica, al pari del commercio al dettaglio in locali chiusi, non possa subire ulteriori limitazioni e penalizzazioni, che potrebbero compromettere la sopravvivenza delle imprese, già duramente provate dalla sospensione bimestrale;
considerato che gli operatori del commercio su area pubblica, assegnatari di posteggi nei mercati settimanali, possano comunque operare in aree pubbliche individuate dai comuni e secondo turni prestabiliti, nel rispetto del distanziamento interpersonale di sicurezza, del divieto di assembramento e dell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti),
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere:
1) se non ritengano di dover immediatamente valutare, già in fase di predisposizione dell’ordinanza presidenziale che entrerà in vigore il 18 maggio 2020, la possibilità di consentire il commercio ambulante in forma itinerante, net rispetto rigoroso delle medesime prescrizioni di distanziamento sociale, utilizzo di DPI e igiene che regolamentano il settore del commercio in ambienti chiusi, se del caso, con specifiche ulteriori prescrizioni a garanzia dello svolgimento delle attività in sicurezza;
2) se non ritengano inoltre di dover adottare in merito delle indicazioni per i comuni chiare ed univoche, al fine di uniformare sul territorio regionale le modalità di esecuzione delle attività di vendita degli operatori del commercio ambulante di alimenti e bevande.
Cagliari, 6 maggio 2020