CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Mozione n. 23
(Discussa in Aula il 04/12/2024 – Approvato Ordine del giorno n. 19 il 04/12/2024)
SALARIS – TICCA – FASOLINO sul mancato recepimento da parte della Regione del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, convertito con la legge 24 luglio 2024, n. 105 (Conversione in legge con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica).
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che il decreto legge 29 maggio 2024, n. 69 recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica (cosiddetto Decreto salva casa) e la relativa legge di conversione hanno modificato in diversi punti il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (TUE));
CONSTATATO che le disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica, approvate dal Governo ed in vigore da alcuni mesi, hanno:
– introdotto la conformità edilizia per le difformità parziali e le variazioni essenziali e per le difformità non gravi realizzate prima del 1977;
– elevato le tolleranze costruttive ed esecutive;
– semplificato l’ottenimento dello stato legittimo dell’immobile;
– blindato gli immobili che, pur presentando irregolarità, hanno ottenuto il certificato di agibilità;
– facilitato il cambio di destinazione d’uso con opere e il recupero dei sottotetti;
– abbassato le altezze a metri 2.40 e le superficie minime di abitabilità a metri quadri 20 per gli immobili realizzati prima dell’entrata in vigore della legge;
– allungato l’elenco delle opere realizzabili in edilizia libera;
– modificato la disciplina delle strutture amovibili realizzate durante l’emergenza derivante dall’epidemia di Covid-19;
RICORDATO che le disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica intendevano fornire un riscontro immediato e concreto al crescente fabbisogno abitativo ma, al contempo, favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e la riduzione del consumo del suolo;
TENUTO CONTO che è divenuta una priorità favorire la riqualificazione e la valorizzazione degli immobili, compresi quelli interessati da lievi difformità, per consentire la rigenerazione edilizia e l’efficientamento energetico delle unità immobiliari, oltre che stimolare il mercato immobiliare;
EVIDENZIATO che la cosiddetta legge salva casa introduce anche una disposizione sulle entrate derivanti dall’applicazione del comma 5, ultimo periodo dell’articolo. 31 (Interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali) e della lettera a), comma 5 dell’articolo 36 bis (Accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali) del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (TUE), prevedendo che tali entrate siano utilizzate, oltre che per la demolizione delle opere abusive, anche per la realizzazione di opere e di interventi di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e per iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale;
VISTO, in particolare, che la norma nazionale ha apportato modifiche alle disposizioni del TUE riguardo all’edilizia libera, al mutamento di destinazione d’uso delle singole unità immobiliari, alle tolleranze costruttive;
APPRESO che anche in Sardegna i cittadini e le imprese interessati al rinnovamento del patrimonio immobiliare sono impossibilitati ad utilizzare le nuove disposizioni legislative in quanto gli uffici comunali competenti hanno ravvisato l’incompatibilità con la normativa regionale in vigore;
VISTO inoltre che alcune regioni stanno provvedendo al recepimento della normativa nazionale con atti amministrativi e con norma regionale;
RITENUTO che anche la Regione debba provvedere in tempi ragionevoli ad adeguare le norme in materia di semplificazione edilizia e urbanistica, per venire incontro alle giuste aspettative dei sardi,
impegna la Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a provvedere al recepimento da parte della Regione del decreto-legge n. 69 del 2024 convertito dalla legge n. 105 del 2024 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” e a riferire al Consiglio regionale, sui tempi e sulle modalità con cui intenda procedere al fine di promuovere anche in Sardegna interventi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio, favorendo la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia per evitare il consumo del suolo.
Cagliari, 17 ottobre 2024