CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Mozione n. 19
(Discussa in Aula il 04/12/2024 – Approvato Ordine del giorno n. 19 il 04/12/2024)
FLORIS – CERA – RUBIU – TRUZZU – PIGA – USAI – MASALA – MELONI Corrado sulla necessità di promuovere in tempi brevissimi ogni necessario procedimento finalizzato al recepimento da parte della Regione della legge 24 luglio 2024, n. 105 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica) e conseguente adeguamento della modulistica SUAPE regionale.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che il decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024, noto anche come “decreto salva casa 2024”, è entrato in vigore il 30 maggio 2024 e che la sua conversione in legge è avvenuta con la legge 24 luglio 2024, n. 105 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 27 luglio 2024 e in vigore dal 28 luglio 2024;
VISTO che tale decreto fornisce una risposta concreta e immediata alla crescente domanda abitativa promuovendo e supportando il recupero del patrimonio edilizio esistente e la riduzione del consumo di suolo; che tutte le disposizioni contenute trovano le proprie ragioni di straordinaria necessità ed urgenza nell’esigenza di sbloccare l’attuale situazione di stallo in cui versano molti immobili vetusti da riqualificare, fortemente penalizzati dalle incertezze del quadro normativo di settore che difficilmente consente di dimostrare lo stato legittimo di un immobile, inibendo, conseguentemente, la valorizzazione economica del bene e la possibilità di interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico;
CONSIDERATO che il decreto introduce sostanziali modifiche al testo unico emanato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2021, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) fra le quali, a titolo meramente esemplificativo:
– modifiche delle attività di edilizia libera (possibilità di installare vetrate panoramiche scorrevoli anche su logge e porticati, tende da sole, da esterno, bioclimatiche, pergole);
– modifiche della documentazione amministrativa e dello stato legittimo degli immobili;
– modifiche della disciplina del mutamento di destinazione d’uso anche con esecuzione di opere;
– modifica della disciplina delle tolleranze costruttive ed esecutive (variazione dal 2 per cento al 6 per cento in ragione della superficie utile) per interventi realizzati prima del 24 maggio 2024;
– modifiche della disciplina del procedimento amministrativo, riducendo i tempi di attesa del cittadino;
– modifiche della disciplina degli accertamenti di conformità;
– introduzione delle tolleranze geometriche e delle tolleranze sulle misure minime;
– possibilità di regolarizzare varianti in corso d’opera realizzate prima del 28 gennaio 1977;
– possibilità di ottenere l’agibilità per immobili, realizzati prima dell’entrata in vigore della legge, con un’altezza minima di metri 2,40 e per monolocali con superficie di 20 metri quadri;
– possibilità di recupero dei sottotetti, al fine di incentivare e ampliare l’offerta abitativa ed evitare consumo del suolo;
– introduzione di deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati;
– modifica della disciplina sulle strutture amovibili realizzate durante l’emergenza sanitaria da Covid-19;
EVIDENZIATO che le misure previste non comportano oneri amministrativi aggiuntivi ma, al contrario, mirano a semplificare le procedure per le difformità, riducendo il già notevole carico di lavoro in capo agli uffici comunali;
APPURATO che i comuni, oltre a quelle già in essere, saranno destinatari di alcune, o parte, delle entrate derivanti dall’applicazione del nuovo regime sanzionatorio che potranno utilizzare:
a) per la demolizione delle opere abusive presenti sul territorio comunale;
b) per il completamento o la demolizione delle opere pubbliche comunali incompiute;
c) per la realizzazione di opere e interventi di rigenerazione urbana;
d) per iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale;
e) per il consolidamento di immobili per la prevenzione del rischio idro-geologico;
RILEVATA l’urgenza dell’intervento legislativo volto a fornire soluzioni ai problemi amministrativi evidenziati da molte realtà locali e alle problematiche segnalate dagli operatori di settore, in particolare relative alla difficoltà di dimostrare lo stato legittimo dell’immobile a causa della frammentazione della normativa e dei ritardi burocratici;
SOTTOLINEATO che le novità introdotte con la legge n. 105 del 2024, che interessano sicuramente tutti i comuni sardi, porteranno benefici immediati alla stragrande maggioranza degli immobili presenti in Sardegna ma che, a causa del suo mancato recepimento da parte degli organi regionali competenti, la “legge salva casa” non è ancora in grado di produrre i propri effetti in Sardegna con conseguenti, evidenti ed ingenti danni, anche di carattere economico, a carico dei proprietari degli immobili potenzialmente interessati;
OSSERVATO che, poiché la norma non opera nessuna distinzione tra regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale, anche per le regioni a statuto speciale valgono le stesse regole e più nello specifico che “le regioni adeguino la propria legislazione ai princìpi “della disciplina” che trovano in ogni caso applicazione diretta, fatta salva la possibilità per le regioni medesime di prevedere livelli ulteriori di semplificazione”, ossia la facoltà di introdurre ulteriori semplificazioni;
RILEVATA la necessità di armonizzare la normativa regionale con quella nazionale e di fornire indicazioni chiare e univoche su come queste nuove disposizioni si rapportano con le leggi regionali vigenti;
CONSTATATE le difficoltà riscontrate dagli uffici comunali e dai tecnici professionisti nell’utilizzo dell’attuale modulistica SUAPE e la conseguente esigenza di un necessario aggiornamento, conforme con le nuove norme,
impegna il Presidente della Regione
1) a promuovere con la massima urgenza ogni procedimento necessario per il recepimento da parte della Regione della legge di conversione n. 105 del 2024 del decreto-legge n. 69 del 2024, con l’eventuale introduzione di ulteriori livelli di semplificazione, al fine di stimolare l’economia regionale e affrontare la crisi abitativa, semplificando i processi edilizi a vantaggio della comunità sarda;
2) ad adeguare con urgenza la modulistica SUAPE regionale, necessaria per la presentazione delle pratiche edilizie in conformità con la nuova normativa, assicurando un processo rapido e trasparente per i cittadini e gli operatori del settore;
3) a elaborare una revisione della legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23 (Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatoria di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione delle procedure espropriative) adeguandola alle nuove disposizioni nazionali in maniera chiara, efficace e facilmente applicabile;
4) ad avviare una campagna di informazione rivolta ai cittadini e agli operatori del settore edilizio, finalizzata a illustrare i benefici e le modalità di accesso ai nuovi strumenti normativi introdotti dalla “legge salva casa”.
Cagliari, 2 ottobre 2024