MOZIONE N. 13

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 13

PILURZU – PIANO – DERIU – AGUS – COCCO – ORRÙ – PORCU – CANU – CAU – COZZOLINO – DESSENA – DI NOLFO – FRAU – FUNDONI – LI GIOI – MANDAS – MATTA – PISCEDDA – SERRA – SOLINAS Alessandro – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO Sulle disposizioni urgenti del Governo nazionale in tema di materie prime critiche di interesse strategico e il mancato rispetto delle prerogative regionali. Con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dell’articolo 54, commi 2 e 3, del Regolamento interno.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 31 luglio 2024 si è tenuta una seduta straordinaria della Conferenza unificata, convocata ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 (Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali.), per discutere la conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2024, n. 84, recante “Disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico”;
– il decreto-legge, deliberato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 20 giugno 2024 e trasmesso con nota protocollo DAGL n. 6148 del 28 giugno 2024, è stato oggetto di analisi e discussione da parte delle Regioni e delle Province autonome durante varie riunioni tecniche e di commissione;
– il decreto-legge definisce misure urgenti finalizzate all’attuazione di un sistema di governo per l’approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche considerate “strategiche”, in attuazione di quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1252/2024 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 aprile 2024 (che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche e che modifica i regolamenti (UE) n. 168/2013, (UE) n. 858/2018, (UE) 1724/2018 e (UE) n. 1020/2019). Le disposizioni si applicano anche alle Autonomie speciali, compatibilmente con i propri Statuti e relative norme di attuazione;
– a seguito della trasmissione della richiesta di parere sul disegno di legge per la conversione in legge, da parte del Dipartimento degli affari regionali e delle autonomie del 28 giugno 2024, il provvedimento è stato istruito dalle due Commissioni competenti Ambiente, Energia e Sostenibilità (CAES) e Sviluppo economico;
– il Coordinamento tecnico ambiente, energia e sostenibilità (CAES) ha trasmesso il provvedimento e avviato consultazioni il 1° luglio 2024 tramite i referenti regionali del Coordinamento rifiuti e bonifiche e del Coordinamento VIA-VAS, producendo un documento di proposte emendative e osservazioni agli artt. 4, 7 e 9;
– l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente, in veste di Coordinatrice della Commissione ambiente, energia e sostenibilità delle regioni, e l’Assessore regionale dell’industria, in sede di Commissione sviluppo economico delle regioni, hanno presentato osservazioni e proposto soluzioni emendative (articoli 2, 3 e 4 del decreto-legge, chiedendo il parere obbligatorio e vincolante delle Regioni) durante le riunioni tecniche e politiche che hanno preceduto la Conferenza unificata del 31 luglio 2024;
– la Regione ha espresso parere negativo, contestando la volontà prevaricatrice del Governo sulle competenze regionali e sottolineando la mancata accoglienza dei propri emendamenti ritenuti imprescindibili;
– il Coordinamento tecnico dello sviluppo economico dell’8 luglio 2024 ha condiviso le proposte emendative e le osservazioni delle Regioni Marche, Sardegna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, raccolte in un documento che evidenziava l’importanza di una condivisione con le Regioni e la necessità di un passaggio con la Conferenza delle Regioni;
– la Commissione CAES del 10 luglio 2024 ha espresso parere favorevole condizionato all’accoglimento delle proposte emendative condivise a livello tecnico, già trasmesse al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DAR) e all’Ufficio legislativo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE);
– in data 10 luglio e 19 luglio 2024, il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) e il MASE hanno trasmesso un testo a tre colonne del decreto-legge con i pareri di merito agli emendamenti formulati dalle Regioni, accogliendoli solo parzialmente;
– il Coordinamento tecnico Sviluppo economico del 22 luglio 2024 ha preso atto degli esiti del monitoraggio tecnico, rilevando che le materie prime critiche di interesse strategico individuate dalle normative regionali sono le stesse indicate nel regolamento (UE) n. 1252/2024;
– la Commissione CAES del 24 luglio 2024 ha espresso parere negativo al provvedimento, evidenziando l’assenza di forme opportune di coinvolgimento delle Regioni nelle procedure di rilascio di concessioni e autorizzazioni relative ai progetti strategici, in violazione del principio di leale collaborazione;
– la Commissione sviluppo economico del 24 luglio 2024 ha espresso parere favorevole condizionato all’accoglimento di tutti gli emendamenti presentati, mentre l’Assessore regionale dell’industria ha ribadito la necessità di una posizione forte contro l’esautorazione delle Regioni dai loro ruoli;
– la Conferenza delle Regioni del 25 luglio 2024 ha deliberato di chiedere il rinvio del punto per consentire ulteriori interlocuzioni con MASE e MIMIT e promuovere una posizione condivisa dalle Commissioni competenti;
– in vista del Gruppo Misto del 29 luglio 2024, il Direttore generale dell’Assessorato dell’industria ha trasmesso alla Commissione sviluppo economico un documento con emendamenti ritenuti condizionanti per la Regione, che non sono stati accolti dal MIMIT;
– la Conferenza delle Regioni del 31 luglio 2024 ha ribadito gli emendamenti del documento del 25 luglio scorso e si è dichiarata disponibile a proseguire il confronto con il MIMIT, esprimendo parere favorevole a maggioranza, con l’eccezione della Regione Sardegna, che ha ribadito il proprio parere negativo salvo l’accoglimento delle proposte emendative trasmesse alla Conferenza unificata;

CONSIDERATO che:
– la Regione, coordinatrice del Consorzio Assicurativo Etico Solidale (CAES) con il suo Assessore regionale della difesa dell’ambiente e rappresentata in sede di Commissione sviluppo economico dall’Assessore dell’industria, ha difeso con tutti gli strumenti a disposizione i diritti e gli interessi della nostra Regione, le proprie prerogative costituzionali e le competenze derivanti dalla sua autonomia speciale;
– l’azione del Governo è stata percepita come sleale e mortificante nei confronti delle Regioni e della Sardegna in particolare,

impegna il Presidente della Regione

1) a intraprendere tutte le azioni necessarie per difendere le competenze autonome della Regione e contrastare l’azione prevaricatrice del governo nazionale;
2) a intraprendere tutte le iniziative necessarie e opportune al fine di rafforzare le azioni già previste e annunciate dalla stessa Presidente, tra le quali il ricorso alla Corte Costituzionale attinente alla questione di legittimità del provvedimento approvato, ma anche valutare eventuali ulteriori altre azioni da promuovere in tutte le sedi necessarie e competenti per garantire una difesa efficace degli interessi e delle prerogative della Regione.

Cagliari, 7 agosto 2024

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