CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 95/A
MAIELI – COCCIU – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito al rischio della non spendita dei fondi del PSR 2014-2022 entro il 31 dicembre 2025.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– la Regione usufruisce dei fondi comunitari ed in particolare per lo Sviluppo Rurale della Regione Sardegna 2014/2020, approvato da ultimo con la Decisione C(2020) 354 del 20.01.2020;
– il Regolamento (UE) n. 2020/2220/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022 e che modifica i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le risorse e l’applicazione negli anni 2021 e 2022 e il regolamento (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la distribuzione di tale sostegno in relazione agli anni 2021 e 2022, ha permesso di aumentare le risorse e di spostare la scadenza della spendita al 2022;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 25/38 del 30 giugno 2021 (Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Sardegna. Estensione del programma 2014-2022 e programmazione risorse QFP ordinarie e Next generation EU) ha esteso il programma al 2014/2022, sia come risorse QFP (Quadro finanziario pluriennale) ordinarie e sia come Next generation UE;
CONSIDERATO che:
– a causa di una serie di ritardi di attuazione e di istruttoria da parte dell’Agenzia per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (ARGEA) delle istanze presentate, ma anche da parte dei beneficiari che presentano ritardi e problemi nella spendita delle risorse loro assegnate;
– lo stato di attuazione del Piano di sviluppo rurale (PSR) 2014/2022 presenta un evidente rischio di non spendita, entro il 31 dicembre 2025, pari a 310 milioni di euro in termini di spesa pubblica (Stato e Regione + FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale)), prevalentemente nell’ambito delle misure non rientranti nel Sistema integrato di gestione e controllo (SIGC) (ossia le misure strutturali);
– la non spendita comporterebbe il definanziamento della quota del FEASR non utilizzata da parte della Commissione europea;
PRESO ATTO che:
– attualmente l’Agenzia ARGEA ha un ritmo di spendita che si aggira intorno sugli 8 milioni di euro al mese, il che rende il rischio di definanziamento fortemente evidente e reale;
– moltissime misure del PSR presentano richieste notevolmente superiori alle dotazioni messe a disposizione nello stesso bando, come ad esempio la misura 4.1 1 a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole rispetto alla quale, a fronte di 12 milioni di euro stanziati sono state presentate domande per quasi 150 milioni di euro, con oltre 1.300 istanze presentate o la sottomisura 5.2, sulle calamità naturali, dove a fronte di una dotazione di 5 milioni di euro sono arrivate domande per quasi 50 milioni di euro, ammettendo solo 63 aziende a fronte delle 575 richieste;
VISTO che:
– ARGEA è l’Agenzia interessata alle istruttorie e che una loro accelerazione porterebbe ad un incremento importante della spesa;
– nulla vieta, se non l’Autorità di gestione del PSR, di definanziare alcune misure in forte ritardo nell’avanzamento della spesa e non più recuperabile e spostare i residui di misura ove ci sia una loro forte richiesta, per essere utilizzati nel territorio ed a favore dei sardi,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per evitare il rischio del definanziamento;
2) quali interventi si intendano porre in atto per incrementare il numero di aziende beneficiarie e permettere loro di usufruire di quanto richiesto.
Cagliari, 22 novembre 2024