INTERROGAZIONE N. 94/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 94/A

MAIELI – COCCIU – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito all’erogazione di contributi per ogni figlio nato dal 2022.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– l’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale 9 marzo 2022, n. 3 (Legge di stabilità 2022) dispone la concessione di contributi sotto forma di assegno mensile, nella misura di euro 600 mensili per il primo figlio nato nel corso del 2022 e di euro 400 per ogni figlio successivo al primo, a favore di nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei comuni con una popolazione al di sotto dei tremila abitanti e viene riconosciuto, in proporzione ai mesi di resi-denza, sotto forma di assegno mensile da erogarsi fino al quinto anno di età;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 28/22 del 9 settembre 2022 (Linee guida per la concessione di contributi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2022 e anni successivi, a favore di nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti), in esecuzione della suddetta norma, ha approvato le relative linee guida;
– nel portale https://www.sardegnawelfare.it è esplicitato che possono presentare la domanda per l’assegno di natalità i nuclei familiari, anche mono-genitoriali, per ogni figlio nato a decorrere dal 1° gennaio 2022, se residenti in comuni con meno di 3.000 abitanti, o dal 1° gennaio 2024 se residenti in comuni con meno di 5.000 abitanti;

VISTA:
– La deliberazione della Giunta regionale n.19/80 del 1° giugno 2023 (Disposizioni in materia di con-trasto allo spopolamento. Linee guida per la concessione di contributi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2023 e anni successivi, a favore di nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti) che, in ottemperanza al dettato normativo, riconosce un assegno di natalità di euro 600 mensili per il primo figlio nato a decorrere da gennaio 2022 e 2023 e di euro 400 per ogni figlio successivo al primo;
– altresì, l’articolo 3, comma 3 della legge regionale 5 febbraio 2024, n. 1 (Disposizioni in materia di promozione turistica, sanità e su varie materie) con la quale è stata autorizzata la spesa di euro 3.093.600 per l’anno 2024, quale integrazione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 13, comma 9, della legge regionale n. 3 del 2022, al fine di estendere, a decorrere dall’anno 2024, ai comuni della Sardegna, aventi al 31 dicembre 2022 popolazione compresa fra i 3.000 e i 5.000 abitanti, la misura di cui all’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 3 del 2022;

PRESO ATTO che:
– la normativa è ben chiara e senza vaghezza interpretativa e precisa che i benefici sono concessi, con differente aiuto in funzione che sia o meno per il primo figlio, sin a partire dall’anno 2022;
– la legge regionale n.1 del 2024 estende, a partire dal 2024, ai comuni della Sardegna con popolazione compresa tra i 3.000 ed i 5.0000 abitanti, la misura di cui all’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 3 del 2022;
– è chiaramente indicato che ai nati nel 2022 e nel 2023, in comuni con popolazione tra 3.000 e 5.000 abitanti, potranno percepire gli assegni dal 2024, ma che non è loro assolutamente preclusa la possibilità di usufruire dell’assegno di natalità;

CONSIDERATO che in diversi comuni con popolazione tra i 3.000 ed i 5.000 abitanti si sta interpretando negativamente la norma in vigore, con un diniego totale dell’assegno ai nati nel 2022 e nel 2023, creando non poche discriminazioni,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per far applicare correttamente la legge regionale in questione;
2) quali interventi si intendano porre in atto per salvaguardare gli interessi dei nati negli anni 2022 e 2023 ai quali è stato negato un diritto loro spettante.

Cagliari, 22 novembre 2024

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