INTERROGAZIONE N. 86/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 86/A

SCHIRRU – MULA – RUBIU con richiesta di risposta scritta, in merito all’abbattimento delle liste d’attesa del Sistema sanitario regionale (SSR) per le prestazioni ambulatoriali in ambito di visite specialistiche, radiologia, FKT e laboratorio analisi.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la seconda grande riforma del Servizio sanitario nazionale (SSN) ha introdotto la possibilità per le strutture private, previo accreditamento istituzionale, di erogare prestazioni sanitarie in nome e per conto del Servizio sanitario, con l’obiettivo di sopperire alle numerose carenze nell’erogazione di prestazioni da parte delle strutture pubbliche nel territorio regionale;
– la Regione, con l’obiettivo di individuare le azioni necessarie per aumentare l’efficienza e l’appropriatezza nell’uso delle risorse disponibili, promuovendo il principio di appropriatezza clinica, organizzativa e prescrittiva per garantire l’equità d’accesso alle prestazioni ambulatoriali e ai ricoveri ha recepito l’Intesa Stato-Regioni sul Piano nazionale per il Governo delle liste di attesa (PNGLA) per il periodo 2019-2021 con deliberazione della Giunta regionale n. 21/24 del 4 giugno 2019 e, successivamente, ha approvato il Piano regionale di governo delle liste di attesa (PRGLA) 2019-2021 con deliberazione della Giunta regionale n. 62/24 del 4 dicembre 2020;
– la Corte dei conti ha recentemente evidenziato che il quadro emergente dalle consuete verifiche sulla sanità pubblica dimostra, da un lato, l’incapacità di fornire prestazioni adeguate sia per le tempistiche che per le modalità e, dall’altro, l’inutilizzo di una parte considerevole delle risorse destinate a tale scopo;
– la Regione, con deliberazione della Giunta regionale n. 5/43 del 23 febbraio 2024, concernente “Determinazione dei tetti di spesa per l’acquisto da parte dell’Azienda regionale della salute (ARES) delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie dalle strutture private accreditate per il triennio 2024-2026. Approvazione degli schemi tipo di contratto”, ha determinato i tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni dai privati accreditati;
– la deliberazione n. 5/43 del 23 febbraio 2024 oltre a stanziare risorse insufficienti per il 2024 (euro 64.434.472,42 rispetto al fabbisogno stimato in euro 72.435.515,71 da ARES nel piano preventivo del fabbisogno 2024/2026 per la specialistica ambulatoriale accreditata), definisce i criteri di ripartizione delle risorse tra le aziende socio-sanitarie locali secondo parametri predeterminati che, in gran parte, si discostano dalle indicazioni contenute nelle costanti pronunce dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato anche a tutela della libera scelta e della continuità assistenziale del paziente;
– in attuazione della delibera n. 5/43 del 2024, la S.C. Committenza ospedaliera e specialistica di ARES, – alla quale compete la gestione centralizzata della committenza inerente l’acquisto di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie da privati sulla base dei piani elaborati dalle aziende sanitarie, – ha recentemente trasmesso la proposta di contratti per gli erogatori privati accreditati del Sistema sanitario regionale per le prestazioni ambulatoriali in ambito di visite specialistiche, radiologia, fisiokinesiterapia (FKT) e analisi di laboratorio;

CONSIDERATO che:
– a causa delle insufficienti risorse stanziate dalla Regione e dei criteri di ripartizione indicati nella delibera n. 5/43 del 2024, alcuni territori, tra cui tutta la ASL 8 e il sud Sardegna, dovranno effettuare dei tagli sulle prestazioni sanitarie riguardanti pazienti già programmati su CUP per il 2024 (che in assenza di nuovi provvedimenti dovranno essere rimandati a data incerta);
– anche gli ulteriori fondi stanziati dalla recente deliberazione della Giunta regionale n. 38/12 del 2 ottobre 2024 e destinati all’abbattimento delle liste d’attesa della specialistica ambulatoriale (pari a euro 2.720.000 e dunque inferiori di circa 1 milione di euro rispetto allo stesso stanziamento del 2023 (pari a euro 3.794.872), sono da considerarsi, anch’essi, assolutamente insufficienti ed inidonei a risolvere il problema delle liste d’attesa;

ATTESO che;
– il Servizio sanitario regionale attraversa una crisi senza precedenti ed è indispensabile adottare misure volte a garantire prestazioni sanitarie a tutti i cittadini;
– gli erogatori privati accreditati svolgono un ruolo fondamentale nell’assicurare un’integrazione significativa al sistema pubblico, contribuendo a ridurre i tempi di attesa e a garantire un’ampia offerta di servizi;

EVIDENZIATO che è essenziale rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato, assicurando che la qualità delle prestazioni sia omogenea e accessibile a tutti, indipendentemente dalle risorse economiche o dal luogo di residenza, in quanto solo attraverso un sistema integrato e ben coordinato si potrà rispondere in maniera efficace alle crescenti esigenze sanitarie della popolazione,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali misure si intendono adottare e se si intende rivedere integralmente la deliberazione n. 5/43 del 23 febbraio 2024 che, tra l’altro, riguarda anche il 2025 e il 2026, come per altro previsto dal comma 2 dell’articolo 5 della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13 (Assestamento di bilancio 2024-2026 e variazioni di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e riconoscimento di debiti fuori bilancio) e in quali tempi per scongiurare l’impatto devastante del documento sopra citato sulle prestazioni sanitarie e sulla salute dei cittadini, nonché per garantire le prestazioni ai pazienti già inseriti nelle programmazioni;
2) quali azioni saranno intraprese per evitare il grave danno alle strutture accreditate che, da anni, supportano il Servizio sanitario regionale nella garanzia dei Livelli essenziali di assistenza (LEA).

Cagliari, 29 ottobre 2024

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