INTERROGAZIONE N. 8/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 8/A

URPI – PERU – TUNIS, con richiesta di risposta scritta, in merito alla grave emergenza sanitaria che sta investendo l’intera provincia del Sud Sardegna a causa della paventata chiusura, o quantomeno del drastico ridimensionamento orario, che rischia il reparto di pronto soccorso del Presidio Ospedaliero “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale, condizioni che qualora si verificassero, avrebbero un impatto devastante per tutta la provincia che comprende ben 107 comuni.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– è ormai sempre più preoccupante la situazione di sofferenza cronica cui è costretto ad operare il reparto di pronto soccorso del Presidio Ospedaliero “Nostra Signora di Bonaria”, che da oltre un anno ha subito una drastica riduzione dell’organico e nel quale i pochi medici rimasti non possono in alcun modo sopperire alle gravissime carenze di personale né, tantomeno, consentire una apertura del reparto H 24, tanto che, già a novembre dell’anno scorso era stata comunicata la chiusura del reparto nella fascia oraria dalle 14.00 alle 8.00 dei giorni feriali e festivi, situazione rimasta inalterata; a ciò si aggiunga il prossimo pensionamento della responsabile della struttura. Si evidenzia, invero, che il presidio di San Gavino costituisce un riferimento interprovinciale, considerato che la Provincia del Sud Sardegna, comprende ben 107 comuni che afferiscono allo stesso presidio ospedaliero e che nei mesi estivi la popolazione cresce esponenzialmente per il forte afflusso di turisti nelle zone costiere;
– di tale gravosa condizione, che peraltro non riguarda solo il reparto di pronto soccorso, ma coinvolge anche la chirurgia di urgenza e racchiude le criticità della medicina territoriale, è stata più volte data evidenza dai sindaci dei comuni afferenti al distretto socio sanitario di Sanluri e Guspini, i quali, già con nota del novembre 2023, avevano manifestato la loro grande preoccupazione, in particolare per la possibile interruzione del servizio di emergenza-urgenza del pronto soccorso; condizione, che avrebbe provocato necessariamente il trasferimento degli interventi di urgenza verso i presidi di Cagliari creando enormi problemi alla popolazione e ai presidi cagliaritani;
– a tali contestazioni, la precedente Giunta regionale, aveva dato riscontro con deliberazione di Giunta regionale n. 38/48 del 17 novembre 2023, con la quale, declinando la rete dell’emergenza urgenza in base al DM 70/2015, si era rappresentata la possibilità di attivazione di “Punti di primo intervento “anche per esigenze temporanee ed in occasione di manifestazioni di massa, gestiti funzionalmente e organizzativamente dal sistema 118 prevedendo, proprio su tale presupposto, l’attivazione temporanea di un centro di emergenza territoriale a supporto del presidio ospedaliero unico della ASL n. 6 del Medio Campidano nelle fasce orarie scoperte;
– le complessità si rilevano anche sul piano della medicina territoriale, laddove medici di medicina di base e pediatri di libera scelta, sempre più carenti, lamentano di non essere in grado di supportare la popolazione intera per l’intenso carico di lavoro derivante anche dall’aggravio di troppa burocrazia;

CONSIDERATO che:
– alla deliberazione di Giunta regionale n. 38/48 del 17 novembre 2023 non è mai stato dato seguito;
– a seguito di confronto in conferenza socio-sanitaria estesa ai Sindaci del Medio Campidano e la Asl di riferimento, sono state individuate possibili soluzioni per garantire la massima assistenza sanitaria alla comunità quali, a titolo esemplificativo, il ripristino delle indennità di segreteria per i medici di base che consentirebbe loro almeno di alleviare il carico di lavoro;
– si apprende dai giornali di una collaborazione che le Aziende sanitarie, tra cui l’Azienda Arnas “Brotzu”, avrebbero preannunciato in occasione di una recente riunione presso l’Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per tentare di coprire le fasce orarie scoperte così da evitare chiusure della struttura;
– non si comprende in quali termini e con quali modalità tale collaborazione possa essere concretizzata e cioè, se tale collaborazione preveda un prestito temporaneo di personale medico in pianta stabile o se lo preveda in misura oraria giornaliera;

ATTESO che:
– tutti i pronto soccorso dei presidi cagliaritani sono in forte difficoltà a causa della grave carenza di personale medico e infermieristico;
– l’Azienda Brotzu conta 42.000 accessi circa all’anno con aumenti notevoli nel periodo estivo per l’afflusso di turisti e, pertanto, quella che ancora è rimasta una eccellenza della nostra Sardegna sarebbe talmente sovraccaricata da finire per collassare anch’essa;
– pur pensando che questa possa rappresentare una soluzione, si tratterebbe comunque di ipotesi risolutiva di brevissima durata per le ragioni sopra esposte,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni intendano intraprendere nell’immediato per scongiurare il pericolo di chiusura del presidio Ospedaliero “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale e risolvere definitivamente una situazione che sta diventando sempre più critica con gravissime conseguenze sull’intera comunità;
2) se intendano dare attuazione alla deliberazione di Giunta Regionale n. 38/48 del 17 novembre 2023;
3) come intendano intervenire per incentivare i medici di medicina di base e i pediatri di libera scelta stante la loro cronica carenza;
4) con quali modalità intendano concretizzare l’offerta di collaborazione tra aziende sanitarie ed in particolare tra Brotzu e il Presidio di Nostra Signora di Bonaria.

Cagliari, 29 maggio 2024

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