CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 73/A
SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sui danni alle produzioni agricole causati dalla fauna selvatica.
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Il sottoscritto,
PREMESSO che:
– la legge regionale 11 maggio 2006, n. 4 (Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di viluppo) ha trasferito alle province la competenza per il paga-mento degli indennizzi per i danni provocati dalla fauna selvatica alle colture, alle produzioni zoo-tecniche e alle produzioni ittiche, così come stabilito dalla legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale);
– il 1° luglio 2014 sono stati approvati i nuovi Orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di stato nei settori agricolo e forestale nelle zone rurali 2014-2020 pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 204. Questi Orientamenti, disciplinano gli aiuti destinati a indennizzare i danni causati da animali protetti e indicano talune condizioni che tali aiuti devono rispettare per-ché siano considerati dalla Commissione europea compatibili con il mercato interno, ai sensi del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE);
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 44/21 del 25 luglio 2016 i danni da fauna selvatica sono stati inquadrati all’interno degli aiuti “de minimis”;
– la fauna selvatica costituisce bene ambientale della Regione ed è tutelata, insieme al suo habitat naturale, nell’interesse generale della comunità regionale, nazionale ed internazionale;
CONSIDERATO che:
– i danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole, zootecniche e ittiche rappresentano una problematica che ha un impatto sia sull’attività economica sia sulla stessa conservazione della biodiversità;
– il regime di ristoro riconosciuto alle aziende di produzioni agricole, zootecniche e ittiche è caratterizzato da una forte burocratizzazione che rende spesso difficoltoso l’ottenimento dell’indennizzo;
SOTTOLINEATO che:
– risultano fondamentali le attività di prevenzione che possono essere attuate con i piani provinciali di abbattimento;
– l’inquadramento dell’indennizzo all’interno del regime “de minimis” ha mostrato dei limiti e vincoli spesso penalizzanti per le aziende di produzioni agricole, zootecniche e ittiche che hanno subito danni da fauna selvatica;
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente, ognuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se ci sia una modalità unica di indennizzo tra le diverse amministrazioni e quale sia lo stato degli indennizzi per i danneggiati;
2) quali siano le azioni che si intende attivare affinché gli indennizzi siano più adeguati e più celeri per gli agricoltori;
3) quale sia lo stato di attuazione da parte delle provincie della Sardegna dei piani di controllo ed abbattimento della fauna selvatica;
4) quali azioni intende intraprendere nei confronti di quelle amministrazioni che non hanno redatto il piano;
5) se esiste un coordinamento da parte dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente dell’attività delle diverse amministrazioni provinciali per avere un’azione sinergica su tutta l’Isola;
6) se sia stato recepito da parte della Regione il decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 13 giugno 2023 (Adozione del piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica) che introduce l’articolo 19 ter della legge 11 febbraio 1992, n°157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) che disciplina in de-roga la possibilità che gli agricoltori direttamente o attraverso coadiutori possano operare il controllo in caso di manifeste problematiche rilevate nelle aziende.
Cagliari, 3 ottobre 2024