CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 57/A
PIGA – USAI – TRUZZU – MASALA – CERA – FLORIS – RUBIU – MELONI Corrado con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di intervenire in aiuto del comparto vitivinicolo sardo al fine di scongiurare la revoca dei contributi di cui alla Misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti della Sardegna – Reg. (CE) 1308/2013 – campagna 2022/2023.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– il comparto vitivinicolo in Sardegna è un settore agricolo di grande importanza, caratterizzato da una varietà di vitigni autoctoni e da un terroir unico che contribuisce alla produzione di vini distintivi e di alta qualità;
– la Sardegna conta attualmente diverse DOC (Denominazione di origine controllata) distribuite nelle regioni storiche del Sulcis, dell’Ogliastra, della Barbagia, della Planargia e del Campidano di Oristano mentre, nella regione storica della Gallura, è presente l’unica DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita);
– il comparto vitivinicolo sardo è caratterizzato da aziende di piccole e medie dimensioni, che stanno guadagnando visibilità sui mercati, grazie alla loro vivacità, qualità, unicità ed autenticità. È dunque un settore dinamico, con una forte identità territoriale e un potenziale di crescita significativo, sia a livello nazionale che internazionale. Nel corso delle ultime edizioni del Vinitaly le cantine sarde si sono distinte per qualità dei vini proposti ottenendo i più alti riconoscimenti in campo nazionale;
– la regolamentazione comunitaria in ambito europeo ha previsto una misura che sostiene la riconversione e ristrutturazione dei vigneti; tale misura si pone come obiettivi prioritari quelli di aumentare la competitività dei produttori vitivinicoli regionali, favorendo la valorizzazione delle produzioni di qualità e certificate e l’adeguamento della composizione ampelografica dei vigneti ai nuovi orientamenti dei consumi;
– gli interventi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti perseguono pertanto diverse finalità quali:
– adeguare la produzione alle richieste del mercato;
– migliorare la qualità delle produzioni;
– valorizzare la tipicità dei prodotti legata al territorio ed ai vitigni tradizionali di maggior pregio enologico o commerciale;
– migliorare le tecniche di gestione dei vigneti;
– ridurre i costi di produzione attraverso l’introduzione della meccanizzazione parziale o totale delle operazioni colturali;
DATO ATTO che:
– le modalità e le condizioni per l’accesso all’aiuto comunitario per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti in Sardegna, per la campagna 2022/2023, sono state definite all’interno delle disposizioni per la presentazione delle domande di sostegno e pagamento per la Misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti – Annualità finanziaria 2023 – a cura dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale;
– nelle istruzioni operative N. 22 del 4 marzo 2022, nel paragrafo 22.1 “Iter presentazione domande base di rendicontazione” si specifica che l’Ufficio regionale territorialmente competente, ricevuta la rendicontazione delle spese sostenute al 15 ottobre 2023, nei successivi 45 giorni dovrà eseguire i controlli finalizzati ad accertare che almeno il 30 per cento della spesa ammessa sia stata effettivamente sostenuta entro il 15 ottobre 2023 e che l’operazione sia stata parzialmente attuata. Nel paragrafo 23.2 “Norma transitoria” si precisa che i requisiti fondamentali sono: sostenere entro e non oltre il 15 ottobre 2023 almeno il 30 per cento delle spese delle operazioni, con fatture regolarmente quietanzate e aver parzialmente attuato le operazioni;
OSSERVATO che:
– di recente sono stati recapitati ai beneficiari di contributi, le comunicazioni da parte della Argea di revoca del finanziamento concesso e di restituzione dell’eventuale acconto ricevuto;
– l’operazione di rendicontazione entro il 15 ottobre 2023 è stata applicata solo per l’annata 2023 mentre nei bandi precedenti e successivi non è più stata utilizzata visto la farraginosità di tali operazioni;
– per la Regione sono risultate 21 aziende vitivinicole le cui domande sono state inizialmente accolte e sono pertanto risultate beneficiarie di contribuzione, per un totale di euro 878.675,60, salvo poi vedersi revocato, a seguito di ricognizione da parte di Argea, lo stanziamento inizialmente riconosciuto e per cui i destinatari hanno regolarmente eseguito i relativi interventi, a causa dell’esito negativo in sede di verifica della rispettiva rendicontazione;
CONSIDERATO che, l’eventuale revoca dei finanziamenti in oggetto causerebbe un evidente danno economico, la cui entità potrà superare di gran lunga il milione e mezzo di euro, con inevitabili e gravissime conseguenze negative su tutto il comparto vitivinicolo, mettendo in seria difficoltà tutte le aziende coinvolte e che hanno interamente realizzato gli interventi proposti;
SOTTOLINEATO che, a tale riguardo, le associazioni di categoria, la federazione regionale dei dottori agronomi e dottori forestali della Sardegna, hanno più volte sensibilizzato l’Assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale auspicandone l’intervento;
EVIDENZIATO che oltre agli effetti negativi diretti, si rischia di vedere disimpegnate le somme precedentemente allocate con ulteriore e generale danno per il comparto vitivinicolo regionale;
ACCLARATO che, per la particolarità di questi strumenti finanziari, in caso di revoca definitiva dei finanziamenti concessi, andrebbero definitivamente perdute ingenti risorse in quanto non più rimodulabili;
RILEVATO che, la Regione, nonostante la perdurante crisi idrica in atto, non ha ancora proclamato lo stato di calamità naturale da cui deriverebbe la possibilità, per le aziende sarde, di accedere ai fondi nazionali. Inoltre, in virtù della proclamazione dello stato di calamità naturale, in altre Regioni italiane è stata concessa in passato una moratoria, sia dei termini che delle percentuali di rendicontazione, per la misura di cui trattasi. In particolare nell’annata 2023, di cui in questa sede si discute, le aziende viticole sarde hanno subito un calo, documentato dalle rispettive denunce di produzione, che mediamente si è attestato tra il 30 per cento e il 40 per cento causato dalle avverse condizioni meteorologiche, che ben avrebbero giustificato la dichiarazione di stato di calamità naturale;
RITENUTO che, sia quanto mai doveroso e necessario, da parte della Regione, sostenere un comparto strategico come è quello vitivinicolo il quale, nonostante le difficoltà e le criticità causate delle condizioni meteorologiche avverse, sta dando prova di grande capacità di innovazione e valorizzazione delle produzioni enologiche autoctone,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se la Regione sia o meno a conoscenza del problema qui sollevato e sulle ripercussioni negative per l’intero comparto vitivinicolo Sardo;
2) se la Regione, a tale riguardo, sia o meno intervenuta in conferenza Stato Regioni ed abbia mai sollevato il problema in questione davanti agli organismi competenti;
3) quali siano le iniziative portate aventi dalla Giunta regionale, per contrastare e correggere quanto sta irrimediabilmente accadendo in danno degli imprenditori agricoli sardi, che comunque hanno realizzato per intero gli interventi finanziati e a rischio di revoca;
4) quali azioni, da parte della Regione, si ritenga di dover eventualmente intraprendere nell’immediato per risolvere definitivamente le gravi criticità su esposte.
Cagliari, 28 agosto 2024