CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 147/A
(Pervenuta risposta scritta in data 10/03/2025)
SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche inerenti la gestione dei contributi regionali per il terzo settore, la semplificazione amministrativa e l’accesso alle anticipazioni economiche.
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Il sottoscritto,
PREMESSO che:
– il terzo settore svolge un ruolo cruciale nel sistema di welfare, garantendo servizi essenziali e spesso sopperendo a lacune pubbliche in settori di interesse generale;
– la Regione gestisce direttamente contributi a favore degli enti del terzo settore, ma emergono criticità che ne limitano l’efficacia e l’accesso, ostacolando la realizzazione delle attività statutarie;
– la complessità del linguaggio amministrativo e l’imposizione di termini perentori spesso limitano la capacità degli enti di ottemperare agli obblighi documentali in tempi utili;
CONSIDERATO che:
– il linguaggio delle disposizioni amministrative è spesso poco chiaro, contravvenendo al principio di trasparenza e al diritto dei cittadini e degli enti di comprendere pienamente gli atti pubblici;
– nonostante la normativa vigente (decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106)) e le linee guida ANAC (n. 17 del 27 luglio 2022) incentivino forme di amministrazione condivisa (co-progettazione e co-programmazione), tali strumenti non vengono adeguatamente implementati;
– la richiesta di fideiussioni assicurative o bancarie per ottenere anticipazioni sui contributi, necessarie all’avvio delle attività progettuali, rappresenta un ostacolo insormontabile per molti enti del terzo settore, che spesso non dispongono di beni immobili da offrire come garanzia;
RILEVATO che:
– le difficoltà di accesso alle fideiussioni costringono molti presidenti di associazioni a impegnare i propri beni personali, penalizzando il principio di sussidiarietà orizzontale e scoraggiando l’impegno volontario;
– la mancata semplificazione del linguaggio amministrativo e l’assenza di adeguati strumenti di supporto compromettono l’efficienza e l’efficacia delle politiche regionali di welfare,
chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali azioni si intendano intraprendere per semplificare il linguaggio amministrativo e garantire la piena comprensione degli atti da parte degli enti del terzo settore;
2) se si intenda favorire un più ampio utilizzo della co-progettazione e della co-programmazione, promuovendo un modello di amministrazione condivisa in linea con le normative nazionali e regionali vigenti;
3) se si stia valutando l’introduzione di strumenti alternativi alle fideiussioni, come garanzie collettive o fondi di garanzia specifici per il terzo settore, al fine di facilitare l’accesso alle anticipazioni e consentire l’avvio tempestivo delle attività finanziate.
Cagliari, 10 febbraio 2025