INTERROGAZIONE N. 138/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 138/A

(Pervenuta risposta scritta in data 10/03/2025)

CERA Emanuele, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione della Blue tongue in Sardegna e sulla necessità di programmare interventi mirati volti ad arginare una nuova proliferazione nel territorio regionale.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Sardegna è alle prese con una delle peggiori epidemie di lingua blu degli ultimi vent’anni. La Blue tongue (BT), detta anche febbre catarrale, è una malattia infettiva dei ruminanti trasmessa da insetti vettori ematofagi appartenenti al genere culicoides e alla famiglia dei ceratopogonidi, che costituiscono i vettori della malattia;
– la malattia infettiva, non contagiosa per l’uomo, colpisce i ruminanti, sia domestici che selvatici, sostenuta da un virus del genere orbivirus e, attualmente, se ne conoscono ventisette sottospecie (dette sierotipi), non tutte presenti nel territorio nazionale e regionale;
– la Blue tongue rientra nella lista delle malattie da notificare all’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) e l’eventuale conferma della malattia è seguita dall’applicazione, nei territori in cui è accertata la presenza del virus, del provvedimento di zona di protezione con blocco delle movimentazioni degli animali, unitamente all’attuazione di un piano di profilassi diretta alla lotta all’insetto vettore, alla vaccinazione immunizzante, alla biosicurezza presso le aziende zootecniche coinvolte ed alla sorveglianza sierologica, così come previsto dalle norme vigenti;
– l’emergenza sanitaria, durante l’ultimo anno, è stata alimentata in particolare dalla diffusione dei sierotipi 3 e 8. In alcune parti dell’isola, come l’oristanese, le rilevazioni dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna hanno fotografato una prevalenza del sierotipo 8. In questa zona, inoltre, si è registra l’incidenza maggiore della malattia con un drammatico incremento dei casi, mentre le aziende zootecniche hanno dovuto fare i conti con le gravi perdite economiche e patrimoniali che ne sono derivate;

RILEVATA la drammaticità della situazione, in cui versano le aziende zootecniche della Sardegna, con particolare riguardo alla Provincia di Oristano, così come emerge con chiarezza dalla lettura degli ultimi dati, pubblicati dall’Istituto zooprofilattico regionale, consultabili all’indirizzo: https://www.izs-sardegna.it/CdSE-OEVR_blue-tongue.cfm;

CONSIDERATO che:
– l’epidemia di Blue tongue preoccupa sempre di più gli allevatori ma, inevitabilmente, preoccupa anche gli Amministratori locali e gli operatori sanitari, in particolar modo in alcuni territori, fra i quali la Provincia di Oristano, dove le perdite economiche sono sempre più evidenti a causa della mortalità degli animali e delle riduzioni nella produzione di latte e di carne, oltre che per le restrizioni nella loro movimentazione e commercializzazione, imposte per contenere la diffusione;
– in data 6 dicembre 2024 si è tenuto a Ghilarza un convegno promosso dall’Unione dei Comuni del Guilcer al fine di affrontare le problematiche connesse alla diffusione della febbre catarrale negli allevamenti del territorio e condividere azioni efficaci e tempestive per fronteggiare il dilagare della Blue tongue. In quella occasione, sono emerse forti preoccupazioni per il futuro del comparto e per il rischio che si possa presentare una nuova epidemia;
– non è più tollerabile che, di fronte a un fenomeno ciclico come quello della Blue tongue, che si manifesta ogni anno con focolai diffusi tra le aziende di tutta l’Isola, la risposta istituzionale si limiti a interventi frammentari e insufficienti;
– la precedente amministrazione regionale aveva predisposto un efficiente piano di sorveglianza sierologica, mediante l’utilizzo di animali sentinella, dislocati in vari quadranti del territorio regionale, presso aziende zootecniche ospitanti, il quale si era rivelato piuttosto utile ed efficace in chiave di controllo preventivo e di puntuale contrasto alla diffusione della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue);
– gli allevatori, già provati dalla crisi economica generale e dalla siccità, stanno vedendo sgretolar-si il loro lavoro, mentre aumentano i costi per la gestione delle epidemie e le perdite legate alla moria del bestiame. Le ripercussioni economiche e sociali, che questa emergenza sanitaria sta causando alla Sardegna e ai sardi, sono molto importanti e serve un’azione rapida, incisiva e strutturale;

SOTTOLINEATO che:
– l’incremento della popolazione di culicoides rappresenta una minaccia seria per il settore zootecnico della Sardegna;
– appaiono indispensabili degli interventi capillari di disinfestazione massiva nelle campagne con particolare riguardo ai siti maggiormente a rischio per la riproduzione degli insetti. L’adozione di misure di controllo mirate, come la gestione ambientale, l’uso di insetticidi sicuri e sostenibili e il potenziamento delle campagne di vaccinazione, risultano fondamentali per prevenire e spezzare la catena di trasmissione della malattia. Solo attraverso un approccio integrato, basato su monitoraggio costante, ricerca scientifica e strategie di prevenzione, è possibile limitare la proliferazione dei culicoides;
– intervenire efficacemente per debellare questi vettori non è solo una necessità sanitaria, ma una priorità strategica per la tutela della zootecnia e della sicurezza alimentare in Sardegna oltre che per l’economia della nostra Regione;

VALUTATA la necessità e l’opportunità di dare vita ad una struttura inter-assessoriale che, attraverso uno specifico provvedimento del Presidente della Regione, individui chiaramente la ripartizione dei compiti e dell’impegno finanziario tra i vari assessorati coinvolti e consenta la più puntuale e mirata gestione delle azioni di prevenzione e di contrasto alla proliferazione della Blue tongue in Sardegna;

RITENUTO pertanto necessario che gli assessorati regionali competenti per materia operino in maniera coordinata tra loro, unitamente alle aziende sanitarie locali territorialmente interessate, con il coinvolgimento dei sindaci e delle amministrazioni locali, e si adoperino tempestivamente per mettere a punto una strategia unitaria in grado di fornire una risposta adeguata sul piano della profilassi e della disinfestazione preventiva e del successivo contrasto alla diffusione del virus della febbre catarrale dei ruminanti nel territorio regionale, mediante una capillare vaccinazione;

chiede di interrogare con urgenza per quanto di rispettiva competenza l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quale sia lo stato aggiornato circa l’attuale situazione sanitaria derivante da Blue tongue in Sardegna ed in particolare in Provincia di Oristano;
2) se siano stati programmati, in via preventiva, gli opportuni interventi volti a contrastare, con efficacia ed in modo capillare, la piaga della Blue tongue in tutto il territorio regionale, andando ad anticipare la proliferazione degli insetti culicoides e limitando così la diffusione del virus, al fine di scongiurare il ripetersi della drammatica situazione emergenziale dello scorso anno;
3) che fine abbia fatto il piano di sorveglianza sierologica, messo a punto con successo dalla precedente amministrazione regionale, mediante l’utilizzo di animali sentinella per il più puntuale controllo preventivo dei focolai e la più efficace somministrazione del vaccino in base al sierotipo del virus rilevato;
4) se siano attivi eventuali protocolli di collaborazione con i paesi da cui notoriamente proviene la malattia, al fine di anticipare la diffusione del virus e programmare, per tempo, gli interventi di contrasto alla diffusione della Blue tongue, sulla base dei potenziali sierotipi che si prevede possano diffondersi in Sardegna;
5) se siano previste azioni preventive di lotta anti larvale, stante il ritardo già accumulato e la necessità di agire con estrema rapidità affinché tali interventi possano risultare efficaci;
6) se sia già stata pianificata e a che punto sia l’organizzazione della campagna vaccinale 2025 e se sia stato previsto un metodo di approvvigionamento del vaccino che consenta di agire con rapidità ed efficacia;
7) se sia stata valutata l’ipotesi di dare vita ad una struttura interassessoriale che, attraverso uno specifico provvedimento del Presidente della Regione, individui chiaramente la ripartizione dei compiti e dell’impegno finanziario tra i vari assessorati coinvolti al fine di ottenere una più puntuale e rapida gestione delle azioni di prevenzione e di contrasto alla proliferazione della Blue tongue in Sardegna;
8) se ci sia l’intendimento di destinare risorse finanziarie a favore delle singole aziende per l’acquisto di repellenti in grado di coadiuvare ed integrare l’azione di disinfestazione e di contrasto alla proliferazione dei culicoides, posta in essere dal competente assessorato regionale.

Cagliari, 5 febbraio 2025

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