INTERROGAZIONE N. 133/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 133/A

(Pervenuta risposta scritta in data 19/02/2025)

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi criticità derivanti dall’adozione delle deliberazioni della Giunta regionale n. 54/8 del 30 dicembre 2024 e n. 4/23 del 22 gennaio 2025 e conseguente paralisi del sistema sanitario convenzionato.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con deliberazione n. 54/8 del 30 dicembre 2024 (Nomenclatore e Catalogo delle prestazioni specialistiche ambulatoriali erogabili nell’ambito del Servizio sanitario regionale) la Giunta Regionale ha approvato il nuovo nomenclatore tariffario regionale senza un’adeguata fase di transizione, determinando notevoli difficoltà per le strutture sanitarie convenzionate e per i cittadini;
– la suddetta deliberazione ha introdotto tariffe che, per numerose prestazioni, risultano inferiori al costo reale di esecuzione, mettendo a rischio la sostenibilità economica di molte strutture;
– la successiva deliberazione n. 4/23 del 22 gennaio 2025 (Disposizioni transitorie in materia di accreditamento delle strutture sanitarie per le prestazioni di specialistica ambulatoriale a seguito dell’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario regionale) ha imposto alle strutture sanitarie l’obbligo di rimodulazione degli accreditamenti per le prestazioni di nuova introduzione senza prevedere un regime transitorio, causando di fatto il blocco dell’erogazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA) da parte delle strutture convenzionate;

CONSIDERATO che:
– la procedura di rimodulazione degli accreditamenti può richiedere dai quattro ai sei mesi per ciascuna struttura e, attualmente, oltre duecento strutture dovrebbero affrontare contemporaneamente tale iter;
– l’assenza di un periodo transitorio impedisce alle strutture convenzionate di erogare le nuove prestazioni, obbligando i pazienti, anche esenti, a sostenere i costi degli esami che in ospedale vengono invece garantiti gratuitamente;
– le regioni più virtuose come Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia hanno adottato misure di transizione che hanno evitato il blocco dell’attività delle strutture convenzionate;

RILEVATO che:
– la Giunta regionale non ha fornito alcuna linea guida per supportare le strutture sanitarie in questa fase di transizione;
– l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale non ha ancora predisposto misure operative adeguate per garantire l’accesso uniforme ai servizi sanitari tra strutture ospedaliere e convenzionate;
– la situazione attuale rappresenta un grave danno per il sistema sanitario regionale e per i cittadini, con ripercussioni sulla qualità e sulla tempestività delle cure,

chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali misure urgenti intenda adottare per garantire la continuità delle prestazioni sanitarie da parte delle strutture convenzionate, evitando che i pazienti siano costretti a pagare di tasca propria esami previsti dai nuovi LEA;
2) se non ritenga necessario predisporre un regime transitorio per consentire alle strutture convenzionate di continuare ad operare fino al completamento della procedura di rimodulazione degli accreditamenti;
3) per quale motivo non siano state fornite in via preventiva le linee guida necessarie per gestire il passaggio al nuovo nomenclatore tariffario;
4) se intenda intervenire per uniformare l’accesso alle prestazioni sanitarie tra strutture pubbliche e convenzionate, evitando discriminazioni tra pazienti;
5) se non ritenga doveroso rivedere le modalità di applicazione delle deliberazioni in oggetto, al fine di evitare ulteriori disagi e paralisi del sistema sanitario convenzionato.

Cagliari, 29 gennaio 2025

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