CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 125/A
RUBIU – TRUZZU – PIGA – MELONI Corrado – CERA – FLORIS – MASALA – USAI con richiesta di risposta scritta, in merito alle problematiche causate dall’aumento incontrollato della fauna selvatica (cervi e daini) in Sardegna e danni conseguenti.
***************
I sottoscritti,
VISTI:
– la legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio);
– la legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna);
– l’articolo 7, comma 4 della legge regionale 21 novembre 2024, n. 18 (Variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie) con il quale si autorizza, per l’anno 2024, la spesa di euro 500.000 a favore dei comuni, destinata ad iniziative sperimentali di contenimento spaziale ed allontanamento della fauna selvatica e di mitigazione degli impatti, rivolte sia alla prevenzione degli incidenti stradali, sia alla tutela dei corridoi ecologici che consentano lo spostamento in sicurezza della fauna;
– la deliberazione della Giunta regionale 23 dicembre 2024, n. 52/42 (Contributo ai Comuni per iniziative sperimentali di contenimento spaziale ed allontanamento della fauna selvatica e di mitigazione degli impatti (art. 7, comma 4, L.R. 21 novembre 2024, n. 18). Criteri di utilizzo e di ripartizione delle risorse iscritte sul capitolo SC09.3192, missione 9, programma 05, titolo 2. Esercizio finanziario 2024) che dispone di programmare le risorse stanziate sul capitolo SC09.3192 del bilancio 2024, corrispondenti a euro 500.000, per realizzare interventi sperimentali di contenimento spaziale ed allontanamento del cervo sardo e di mitigazione dei potenziali impatti, rivolti sia alla prevenzione degli incidenti stradali, sia alla tutela dei corridoi ecologici che consentano lo spostamento in sicurezza dei cervi, secondo la seguente ripartizione:
Comune | Totale sinistri nell’ultimo quinquennio |
% sinistri nell’ultimo quinquennio |
Lunghezza tratto stradale interessato (km) |
% lunghezza tratto stradale interessato |
Totale Ente (euro) |
---|---|---|---|---|---|
Arbus | 29 | 16,6 | 2 | 15,4 | 79.890,11 |
Guspini | 10 | 5,7 | 3 | 23,1 | 71.978,02 |
Laconi | 20 | 11,4 | 2 | 15,4 | 67.032,97 |
Pula | 96 | 5,9 | 4 | 30,8 | 214.065,90 |
Siliqua | 20 | Â 11,4 | 2 | 14,4 | 67.032,97 |
ATTESO che:
– in Sardegna, l’eccessiva proliferazione di alcune specie di fauna selvatica rappresenta un problema significativo, sia per l’agricoltura che per l’incolumità pubblica;
– diversi selvatici, sia autoctoni che introdotti, stanno causando considerevoli danni alle colture agricole, agli allevamenti e agli ecosistemi locali, oltre a cagionare incidenti stradali e rappresentare un sempre crescente rischio per la sicurezza delle persone e la diffusione di malattie;
– le principali specie animali, appartenenti alla fauna selvatica, attualmente presenti in Sardegna sono: il cinghiale, il cervo, il daino, il muflone, la cornacchia grigia, la volpe e diverse specie di roditori selvatici come la nutria;
– attraverso il contatto diretto, la condivisione di habitat o il passaggio di vettori parassiti (zecche, pulci, zanzare), la fauna selvatica può essere talvolta portatrice di numerose malattie zoonotiche, trasmissibili agli animali domestici e in alcuni casi anche all’essere umano, quali ad esempio: Peste suina africana (PSA), tubercolosi bovina (mycobacterium bovis), influenza aviaria (H5N1, H7N9), trichinellosi, toxoplasmosi, echinococcosi, leptospirosi, anaplasmosi, rabbia (lyssavi-rus), brucellosi, leishmaniosi, malattia di Lyme, ecc;
– l’eccessiva proliferazione della fauna selvatica in Sardegna costituisce, peraltro, una minaccia reale alla sicurezza stradale, specialmente nelle aree rurali e nelle ore notturne, in cui il rischio di collisione con animali di grossa taglia, come cinghiali, cervi o mufloni, può causare gravi danni a veicoli ed alle persone, mentre anche animali più piccoli, stante il loro comportamento imprevedibile, possono provocare gravi incidenti;
– gli agricoltori e gli allevatori sardi, già messi a durissima prova da una serie di avversità , prima fra tutte la galoppante siccità , stanno subendo, attualmente enormi danni provocati dall’eccessiva proliferazione di fauna selvatica che danneggia le colture agricole primaverili ed estive, rovinandole irrimediabilmente e i cui danni nel corso del 2024, secondo le rilevazioni di Coldiretti Sardegna, ammonterebbero già a svariati milioni di euro rischiando, perciò, di compromettere definitivamente la sostenibilità economica e, quindi, la sopravvivenza di moltissime attività agricole sparse in tutta l’isola;
TENUTO CONTO che le risorse programmata dalla già citata deliberazione della Giunta regionale n. 52/42 del 2024 risultano interessare unicamente cinque comuni sardi, lasciando tutti gli altri territori senza strumenti né risorse per contrastare le problematiche connesse all’aumento incontrollato della fauna selvatica;
CONSIDERATO che:
– la proliferazione degli ungulati in Sardegna (prevalentemente cervi, daini e cinghiali) ha raggiunto numeri mai registrati prima e che tale dato richiede un’attenzione rafforzata e urgente;
– risulta impossibile programmare qualsivoglia politica di contenimento delle problematiche connesse senza avere una puntuale e precisa fotografia del fenomeno;
– tale analisi richiede un censimento capillare del fenomeno al fine di quantificare quali siano le specie maggiormente diffuse e quali siano le zone della Sardegna maggiormente interessate da un aumento incontrollato della fauna selvatica;
– tale censimento potrebbe coinvolgere oltre alle istituzioni (Corpo forestale, Agenzia Forestas, ecc) anche il mondo venatorio con le autogestite, le compagnie di caccia e i singoli cacciatori,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se vi sia consapevolezza della complessità delle problematiche legate all’aumento incontrollato della fauna selvatica in Sardegna;
2) se vi siano in programma nuove risorse da assegnare ai restanti comuni della Sardegna non compresi nella deliberazione della Giunta regionale n. 52/42 del 2024;
3) se vi siano in programma attività di censimento puntale di tutte le specie di ungulati presenti nel territorio sardo, al fine di verificare le situazioni di maggiore sovraffollamento e porre in essere ogni attività idonea al contenimento del fenomeno.
Cagliari, 21 gennaio 2025