Vent’anni fa erano più di 1500 gli ettari dell’Oristanese destinati al vitigno della vernaccia. Nel 2019, invece, erano appena 181. Ma la vernaccia oristanese al VinItaly negli ultimi dieci anni ha preso il primo premio ben tre volte. “Sono queste le motivazioni che mi hanno portato a presentare una proposta di legge per la valorizzazione di questo vitigno e di questo vino di lunghissima maturazione”, ha detto il primo firmatario Francesco Mura, che condivide la proposta con i colleghi Mundula e Piga.
Il testo prevede le iniziative di promozione a carattere internazionale del vino “Vernaccia di Oristano doc” e “Vernaccia Igt Valle del Tirso”, inteso come patrimonio enogastronomico sardo e come porta per la conoscenza del territorio. “Un tema cruciale è poi la viticultura e il paesaggio rurale”, ha proseguito Mura, “ per gli evidenti riflessi sull’occupazione e sulla cultura secolare vitivinicola”.
I presentatori hanno caldeggiato poi l’istituzione del funzionamento dei consorzi di tutela del vino vernaccia, a fine di ottenere la denominazione di origine controllata e l’indicazione geografica protetta.
Ora il testo dovrà essere esaminato dalla commissione.