Il Consiglio regionale approverà un ordine del giorno uniitario con cui si impegna il Parlamento a prendere in carico la vertenza dello stabilimento della RWM di Domusnovas e a salvare i lavoratori della fabbrica sulcitana.
Stamattina i Capigruppo, presieduti dal Presidente del Consiglio Michele Pais, hanno ricevuto i sindaci di Domusnovas (Massimiliano Ventura), di Iglesias (Mauro Usai), di Musei (Sasha Sais) e di Villamassargia (Debora Porrà). All’incontro ha partecipato anche l’assessore dell’Industria Anita Pili.
I primi cittadini hanno chiesto a tutti i gruppi politici presenti nell’Assemblea un’azione unitaria per salvare i circa 300 lavoratori e di attivarsi immediatamente presso i parlamentari sardi perché la vicenda non sia dimenticata dal nuovo Governo nazionale.
Proprio in questo periodo di attesa dell’insediamento dei nuovi ministri – hanno aggiunto – bisogna preparare un fronte comune per portare nuovamente la vicenda RWM all’attenzione nazionale in quanto è proprio lo Stato che deve assumersi le responsabilità e trovare una strategia di lungo periodo per mettere in condizioni la fabbrica di lavorare.
Da quando sono state sospese alla RWM di Domusnovas le commesse a favore della pace in Yemen e nel mondo,per un importo di 380 milioni di euro, la produzione è bloccata. Nello stabilimento lavorano alla manutenzione 50 lavoratori, 100 sono in cassa integrazione e gli altri sono disoccupati.
Una situazione insostenibile che rischia, se non risolta, di aggravare la già precaria situazione del territorio.
Se lo Stato toglie – ha detto Mauro Usai, sindaco di Iglesias – lo Stato deve dare. Quindi è necessario che provveda alla compensazione di queste commesse sospese.
Il Presidente Pais, a nome dei Capigruppo, ha assicurato che il Consiglio regionale, di concerto con il Presidente della Regione e l’assessore dell’Industria, porrà in essere tutte le azioni a sostegno dei lavoratori e del territorio: “Si tratta di una vertenza di carattere nazionale su cui è necessario aprire una interlocuzione immediata con il nuovo Governo nazionale”.