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Vertenza entrate, il Presidente del Consiglio ha incontrato i rappresentanti sindacali, imprenditoriali e dei comuni sardi

Data: 18/11/2005 – Cagliari

In un incontro promosso dal Presidente Giacomo Spissu, con i segretari Diana, Medde e Mereu, in rappresentanza delle OO.SS. CGIL, CISL, UIL, Biggio e Porcu per le associazioni delle imprese e la Presidente dell’ANCI  Linetta Serri, si è ripreso il tema del contenzioso fra la Regione Sarda e lo Stato in materia di entrate e di attuazione dello Statuto.
 Nella riunione sono state confermate le preoccupazioni derivanti dalla grande quantità di risorse sottratte negli anni alla Sardegna, oggetto di discussione in Consiglio regionale e nelle iniziative promosse dal Presidente Soru a Tramatza con i Sindaci e i Presidenti di Provincia, dalle organizzazioni sociali nella manifestazione dell’Hotel Mediterraneo il giorno 27 ottobre, con i Capigruppo in Consiglio regionale questa settimana e si è sottolineata la necessità, emersa nelle varie fasi, di una forte convergenza unitaria fra le Istituzioni, le forze sociali ed economiche, le forze politiche di maggioranza e di opposizione della Sardegna per conseguire un risultato di principio e di merito che consenta il risanamento del bilancio della Regione e adeguate politiche sociali, di sviluppo e di lavoro.
 Si è ritenuto quindi necessario richiamare l’attenzione e il coinvolgimento dei Parlamentari Sardi in primo luogo, e del Consiglio dei Ministri, perché nella finanziaria fra qualche giorno in discussione alla Camera, anche attraverso emendamenti, siano contenute risposte soddisfacenti alle richieste avanzate, ricercando il grado di unità e di coesione che si sta determinando in Sardegna.
 A questo fine continueranno a tenersi nei prossimi giorni le iniziative di incontro previste fra le forze sociali e i Gruppi consiliari regionali, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni degli imprenditori, dell’ANCI e dell’UPS, per rafforzare gli elementi di condivisione e le iniziative politiche, istituzionali e di mobilitazione popolare che devono svolgersi durante l’iter di approvazione alla Camera dei Deputati del bilancio dello Stato.
Alla luce del calendario dei lavori della Camera si valuta opportuno che la prevista manifestazione a Roma si svolga in una data che non vada oltre il prossimo 2 dicembre.


 

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