La Quinta commissione, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha svolto una serie di audizioni in materia di Agricoltura.
I primi ad intervenire sono stati i rappresentanti del “Movimento Pastori senza bandiera” che con Fabio Pisu e Gianuario Falchi, hanno rappresentato le principali criticità e le emergenze che affliggono il comparto. Siccità e incendi (per il cui ristoro dei danni è stata avanzata la richiesta di istituire una cassa “pronta all’uso”, così da garantire i dovuti sostegni con tempestività alle aziende in difficoltà), sono stati i temi attesi, ma la delegazione del movimento pastori ha insistito anche sulla “irragionevole applicazione della mediana regionale pari a zero per l’utilizzo del farmaco antimicrobico come valore di riferimento per l’ecoschema 1”. In sintesi, ai sensi del D.M. n. 660087/2022, i beneficiari della misura, per ottenere il pagamento devono aderire ad un percorso di riduzione degli antimicrobici. «Con la mediana pari a zero – hanno affermato Pisu e Falchi – di fatto ci viene impedito di curare i nostri capi e tante aziende perdono il beneficio, con tutte le conseguenze che ne derivano». Sul punto, dopo le richieste di chiarimento da parte dei consiglieri Mula (As), Casula (Sf) e Cau (Oc), il consigliere del Misto, Gianni Chessa, ha avanzato la proposta di un emendamento ad hoc, da presentare in sede di discussione della variazione di bilancio, per garantire alle aziende i sostegni a rischio per l’applicazione della misura. La riapertura del tavolo sulla Pac, insieme con l’auspicio di una rinnovata attenzione per la crisi che investe il mondo delle campagne in Sardegna, sono state le richieste del Mpsb, che hanno caratterizzato la parte conclusiva dell’audizione.
Lo stato dei pagamenti in agricoltura sono stati, invece, al centro delle relazioni dei vertici di Laore e di Agris. Il direttore generale, Marcello Onorato, con i dirigenti Giuseppe Aresu e Tonino Selis, hanno illustrato le attività di Laore, rammentando che soltanto dal 2021, sono stati demandanti a Laore, compiti per il pagamento degli aiuti regionali. Per la velocizzazione delle procedure, i vertici dell’agenzia regionale per l’assistenza tecnica, hanno proposto un mirato programma di digitalizzazione, con l’impiego anche di un maggior numero di tecnici informatici, e la stipula di un protocollo con l’Inps, per superare le difficoltà legate alla irregolarità dei Durc delle aziende ammesse ai benefici. A giudizio dei dirigenti Laore serve però, in termini più generali, “che l’intero sistema regione funzioni al meglio”, così da superare o alleviare gli intoppi burocratici che, in molti casi, sono alla base della percezione del ritardo nell’erogazione, da parte di Laore, delle somme dovute agli operatori.
Un maggior numero di assistenti tecnici (agronomi e periti agronomi) soprattutto nelle sedi di Sassari e Nuoro, è invece la richiesta avanzata dai responsabili di Argea (il direttore Fabio Cuccuru e il dirigente Camillo Gastardini) che, seppur senza disconoscere difficoltà e eventuali ritardi, hanno ribadito la regolarità e buone performance nella spesa (1 miliardo e seicento milioni in quattro anni) per quanto attiene le cosiddette “misure a superficie e a capo”. Le criticità riguardano le “misure strutturali”, la cui istruttoria registra rallentamenti anche in conseguenza dello “scorrimentio e ampliamento” delle graduatorie dei beneficiari che comportano in alcuni casi, una serie di attività di aggiornamento dei progetti e delle stime (business plan e preventivi), rispetto ai tempi di pubblicazione dei bandi e di presentazione delle domande.