Data: 20/05/2019 –
Sanità: il presidente Pais, l’assessore Nieddu e il presidente della Commissione negli ospedali di Alghero, Sassari e Ozieri
Hanno incontrato i responsabili, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari dei presidi ospedalieri di Alghero, Sassari e Ozieri. Per capire le difficoltà, i problemi, i ritardi delle strutture che proprio non riescono a stare al passo della domanda sempre crescente di una popolazione che sta invecchiando e che ha necessità di una sanità moderna ed efficiente. Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, il Presidente della commissione Domenico Gallus, Guido De Martini, membro della commissione sanità della Camera dei Deputati, il capogruppo della Lega Dario Giagoni e il Presidente della commissione Attività produttive Piero Maieli hanno visitato stamattina gli ospedali di Alghero, Sassari e Ozieri per capire di persona cosa non funziona nella sanità sarda del nord dell’Isola. Nelle prossime settimane che sono in programma sopralluoghi in tutti gli altri ospedali sardi.
“Andando a constatare di persona riusciamo a capire le cause di inefficienza e, magari, a risolverle. Certo – ha detto il Presidente Pais – dobbiamo recuperare il tempo perduto, ottimizzare e creare una rete ospedaliera che sia in grado di dare un servizio di eccellenza ai pazienti sardi”.
Riferendosi all’articolo pubblicato oggi sul Sole24 ore che indica la Sardegna e la Lombardia come regioni dello “star bene” il Presidente Pais ha detto che non bisogna abbassare la guardia:
“Sono felice che un quotidiano autorevole come il Sole24ore abbia riscontrato che l’indice della salute in Sardegna sia al primo posto in Italia con la Lombardia. Si tratta però solo di indicatori che non fotografano esattamente lo stato della nostra sanità. Bene dunque le statistiche e i dossier ma quello che conta per il cittadino è essere curato in strutture che funzionano nella maniera migliore e nel minor tempo possibile. Purtroppo negli ultimi anni negli ospedali isolani è sempre più difficile”.