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Sanità digitale e telemedicina, proposta di legge dei Riformatori Sardi.

Un nuovo modello di assistenza che superi la centralità degli ospedali e si concentri sui bisogni del paziente. A questo obiettivo punta la proposta di legge depositata in Consiglio regionale dai Riformatori Sardi e presentata questa mattina alla stampa. «Già nella scorsa legislatura avevamo presentato una proposta per ovviare alla carenza di personale medico – ha spiegato il consigliere regionale Aldo Salaris – ora non si può più aspettare. Occorre sviluppare la telemedicina per assistere i malati “cronici” in loco, in questo modo si riuscirebbe a decongestionare gli ospedali e i pronto soccorso cittadini. Altre esperienze in Italia e all’estero ci dicono che questa è la via giusta da seguire». La proposta di legge prevede la creazione di Centri di risposta territoriale dove collocare postazioni ad alto contenuto tecnologico per monitorare e trattare i pazienti cronici: «Proponiamo che questa strutture vengano ospitate nelle Case di Comunità o in altri presidi sanitari – ha detto il capogruppo dei Riformatori Umberto Ticca – il tutto in linea con la normativa nazionale e regionale in materia sanitaria». La proposta di legge prevede un impegno finanziario di 30 milioni di euro per il prossimo triennio: «Fondi che potrebbero essere reperiti dal Pnrr – ha aggiunto Ticca – non è un problema di risorse. Con questa iniziativa vogliamo offrire uno spunto di riflessione alla politica mettendo la proposta di legge a disposizione dell’intero Consiglio».

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