Un ordine del giorno da approvare in apertura della seduta pomeridiana del Consiglio, con il quale si chiede al presidente della Regione di seguire l’esempio delle province autonome di Trento e Bolzano per consentire agli ambulanti delle aree mercatali, che però non vendono prodotti alimentari, di poter ritornare ad occupare i loro stalli. È questa in sintesi la decisione della conferenza dei capigruppo che con il presidente del Consiglio Michele Pais e con l’assessore del Commercio, Gianni Chessa, ha incontrato una delegazione degli ambulanti mercatari, in protesta davanti al Palazzo in via Roma a Cagliari.
Mentre per quanto riguarda le cosiddette categorie atipiche (ambulanti, spettacolo viaggiante, torronai) – la cui attività è legata principalmente alle feste e alle sagre (la cui riapertura non sembra imminente, dopo la cancellazione di eventi come Sant’Efisio e i Candelieri) – si va verso una riproposizione dei sostegni economici che la Regione ha erogato per il periodo di stop ricompreso tra aprile e ottobre 2020. «Entro qualche giorno – ha assicurato l’assessore Chessa – sarà possibile comprendere la disponibilità e l’entità degli stanziamenti in Bilancio». La delegazione degli operatori del commercio, guidata dal segretario della Confederazione sindacale sarda, Giacomo Meloni, ha auspicato tempi certi e celeri, insieme ad una sufficiente dotazione di risorse, per fronteggiare la drammatica crisi del comparto.