LVI SEDUTA
(POMERIDIANA)
Giovedì 4 Giugno 2020
Presidenza del Presidente Michele PAIS
Indi
del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA
indi
del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 16 e 39.
CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta dell'11 marzo 2020 (51), che è approvato.
Congedi
Per quanto riguarda i congedi, sempre per le norme sul distanziamento anti-Covid, chi è assente è posto in congedo d'ufficio. Se non ci sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Risposta scritta a interrogazione
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta all'interrogazione numero 440.
(Risposta scritta pervenuta il 4 giugno 2020)
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 493, 495.
Discussione dell'articolato e approvazione della proposta di legge: Maieli - Mula - Lancioni - Satta Giovanni - Schirru - Usai. Modifiche alla legge regionale 11 maggio 2015, n. 11 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998) (91/A)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione della proposta di legge numero 91/A.
Ricordo che eravamo rimasti alle dichiarazioni di voto di cui al comma 2.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.
MORICONI CESARE (PD). Presidente, sull'ordine dei lavori perché abbiamo appreso, neanche con stupore, che il presidente Solinas non parteciperà ai lavori di questa seduta, la quale prevede subito dopo questo punto all'ordine del giorno, dopo l'approvazione di questa legge, la discussione che chiamiamo per semplicità sulla fase 2, chiesta dalle opposizioni, per trattare un tema articolato e complesso che merita di essere trattato. Perché intervengo sull'ordine dei lavori? Perché stamattina le opposizioni hanno partecipato con grande senso di responsabilità per discutere un testo di legge che ha visto la Commissione impegnata con grande serietà, il Presidente della Commissione rappresentare la fatica della mediazione interna, esterna alla Commissione per portare a compimento un lavoro che rappresenta un contributo importante nell'intero sistema, ma è una goccia nell'oceano rispetto al problema di cui noi stiamo parlando in queste settimane, il problema della fase due, il problema inteso come il dovere da parte di questo Consiglio di discutere della fase due. Io penso che piuttosto che di certificati sanitari noi dovremmo cominciare a ragionare di certificati di idoneità istituzionale, del senso delle istituzioni, in questo senso, dell'adeguatezza che noi abbiamo, se ce l'abbiamo, di stare all'interno di un'Assemblea rappresentativa di questo tipo, che ha dei compiti, delle responsabilità importanti. A noi l'insensibilità che possiamo declinare in atteggiamento irriguardoso nei confronti del Consiglio, di responsabilità nei confronti del Consiglio da parte del Presidente della Regione dispiace, ci dispiace perché lo sforzo che le opposizioni hanno compiuto mettendo a disposizione quel punto all'ordine del giorno, la richiesta della convocazione del Consiglio, lo hanno fatto proiettando in avanti lo sforzo che insieme dobbiamo compiere non guardando all'indietro, finalizzandolo all'espressione dei giudizi. Arrivare in Aula a trascorrere l'intera mattinata sapendo che c'è quella discussione importante da trattare per poi scoprire che stamattina il Presidente non c'era perché non ci voleva essere, e di sera non aveva previsto di partecipare, dispiace per la percezione che noi abbiamo del senso di responsabilità del Presidente nei confronti del Consiglio, e la nostra impressione è che sia più impegnato e più interessato alla ribalta mediatica che deriva dal dibattito di questi giorni, più appresso a passaporti sanitari piuttosto che alle imprese, e noi invece che volevamo discutere oggi di quale fosse da parte della Giunta, di quale fosse da parte del Presidente, per realizzare in modo complementare anche l'attività che nelle Commissioni si sta svolgendo, di discutere il quadro complessivo delle entrate, di discutere quali analisi, quali decisioni, per quali strategie, di discutere quali simulazioni la Giunta sugli scenari, di discutere sulla riorganizzazione del sistema sanitario, per discutere di tutto questo avevamo bisogno di poterci incontrare col Presidente. Incontrare il Consiglio, quello che noi vogliamo dire a lei, Presidente, che rappresenta più di tutti quest'Aula, incontrare il Consiglio significa incontrare i sardi, significa incontrare i Sindaci, i rappresentanti delle imprese, significa incontrare gli studenti, le loro famiglie, gli operatori della sanità, e incontrare gli operatori dell'agricoltura, sfuggire al Consiglio significa non avere l'interesse per fare ciò. E allora per dirle, sull'ordine dei lavori, che noi siamo qui per completare un lavoro che con serietà abbiamo svolto anche stamattina, nonostante tutto, e per dire che siamo disgustati da un atteggiamento che produce certo visibilità ad un Presidente attento più alla ribalta mediatica, però la sensazione che abbiamo è che se non arrivano dei risultati concreti rispetto ad un lavoro che non ci sembra produca sino a questo punto risultati le conseguenze sul sistema economico e sul sistema delle imprese penso che diventino inversamente proporzionali alla visibilità che il Presidente avrà in questo suo peregrinare lungo le strade della ricerca della ribalta mediatica. Quindi il nostro disappunto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU).Presidente, il primo appello sull'ordine dei lavori lo vorrei fare a lei, questo Consiglio non merita che il Presidente della Giunta regionale lo snobbi in ogni occasione e in ogni discussione fondamentale per il futuro dell'Isola, in altri tempi questo Consiglio regionale, maggioranza e opposizione, si sarebbe ribellato a un atteggiamento del genere. È giusto e doveroso che il Presidente della Giunta venga in Aula e si confronti con tutta l'Assemblea, maggioranza e opposizione, per discutere di quale sarà il futuro di questa Terra, di quale sarà il futuro dei sardi. Non serve che i partiti di maggioranza vadano in piazza a urlare, serve a dare le risposte, e quelle risposte le volevamo sentire oggi dal Presidente della Giunta attraverso un confronto serrato con il Consiglio. Lo abbiamo chiesto più di un mese fa, questa Assemblea era convocata già da una settimana e oggi puntualmente il Presidente della Regione Christian Solinas si sottrae alla discussione. Non è pensabile che si continui in questa situazione, e a fronte di ciò vorrei chiedere a quest'Aula, perché tutti quanti abbiamo contatti al di fuori di quest'Aula, quante sono le risorse che sono arrivate alle imprese; vuole saperlo? Sono arrivati solo i 600 euro del Governo nazionale, niente di tutto quello che è stato sbandierato da quest'Aula. In questi mesi questo Consiglio regionale ha discusso leggi solo ed esclusivamente per la responsabilità dell'opposizione, che si è trovata a leggere, a studiare le norme solo con mesi di ritardo dopo le delibere che non vengono e non venivano mai pubblicate. Troviamo completamente irrispettoso, non nei confronti solo dei Consiglieri di opposizione ma nei confronti del Consiglio, il comportamento del Presidente. Continuare a rinviare una discussione che si sarebbe già dovuta svolgere più di un mese fa è deleterio per i sardi e per la Sardegna. Chiediamo più senso di responsabilità, la stessa che stiamo dimostrando noi ogni giorno a venire in quest'Aula per sentire anche le discussioni più sterili, quelle sulle spezie a cui abbiamo assistito questa mattina, e siamo stati in Aula responsabilmente, troviamo però che sia completamente irrispettoso e dannoso un comportamento del genere, perché a fronte di tutto ciò che si sta venendo fuori da questa da quest'Aula con imprese, attività commerciali, con protocolli che non esistono, a fronte di altre regioni che hanno già scritto tutto quanto noi siamo in netto ritardo; e cosa si fa? Si trova il tempo per andare nelle televisioni e non si trova il tempo invece intervenire per venire in quest'Aula. Quindi noi vogliamo sottolineare il fatto che questo atteggiamento non lo condividiamo, vi prendete la responsabilità di giustificare anche oggi l'assenza tra sorrisini e situazioni varie, e chiediamo che questo Consiglio regionale alzi l'asticella, al di là degli errori, al di là delle discussioni, e di questo si deve far carico lei, Presidente, perché nessuno può snobbare l'attività e il potere legislativo più alto in grado in questa Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Tutti noi avremmo voluto dare il bentornato al Presidente della Regione, nel senso che mi pare che non si presenti in Aula per discutere al netto della giornata di Sa Die, a ranghi ridotti per il virus, senza possibilità ovviamente di intervento sulle varie tematiche perché era una giornata di celebrazione per Sa Die de sa Sardigna, noi ci ritroviamo che a distanza di mesi e mesi, ormai dall'inizio dell'anno, il Presidente della Regione non ha mai trovato il tempo per un momento di confronto. Capisco e avrei capito, Presidente, se da parte nostra ci fosse stato un atteggiamento di opposizione, che pure c'è stato nel corso del dei mesi scorsi anche nelle Aule parlamentari, in Parlamento ricordo c'è stata la minaccia dell'occupazione dell'Aula in modo forte, quindi non è che si sia sospeso ovunque il ruolo delle opposizioni, noi, come testimoniato dagli interventi precedenti sia dell'onorevole Moriconi sia dell'Onorevole Lai, ma immagino anche dagli altri interventi che ci saranno, abbiamo dimostrato senso di responsabilità e uno sforzo di contenere i temi, gli argomenti, persino la le parole, perché avvertiamo che all'esterno ci sia una necessità di risposte, non tanto di litigi o scontri tra noi. E faccio appello anche alle colleghe e ai colleghi della maggioranza, e tre le colleghe e i colleghi della maggioranza anche a coloro che hanno un'esperienza di più lunga data di frequentazione del Consiglio regionale o di altre Aule; pensate che cosa sarebbe successo se con la Presidenza di Emanuele Sanna, alcuni di coloro che siedono in quest'Aula l'hanno conosciuto, facevano parte anche del Consiglio regionale, se in occasione della Presidenza di Emanuele Sanna Melis, Mario Melis, non altri presidenti, Mario Melis, per il profilo caratteriale e via dicendo, non si fosse presentato in una situazione drammatica e complessa come quella che stiamo vivendo in Consiglio regionale, e non era neanche l'atteggiamento sottrarsi al confronto di Bellieni, Lussu, anche di coloro ai quali una parte di voi dicono di volersi ispirare, i padri del sadismo. Cioè, non è un atteggiamento che era giustificabile e non veniva giustificato da coloro che venivano considerati quasi dei miti, all'interno delle aule e fuori, all'esterno. Questa cosa nuoce non all'opposizione, che non ha un'occasione di confronto, oltretutto i punti che avete visto sono quelli della richiesta di convocazione, possono essere riassunti, l'ha fatto l'onorevole Moriconi prima, ribadisco, un aspetto sanitario della salute che riguarda la riapertura ordinaria dei presidi ospedalieri, noi rischiamo di avere più vittime per l'assenza di controlli ordinari di quelli che ci sono stati in Sardegna per la presenza del Coronavirus. L'aspetto economico, anche per interloquire; ci sono imprese che non apriranno, all'interno di stessi settori imprese similari alcune aprono e altre no. Vi è poi un aspetto legato alla riapertura, come, e non è stato detto, si è perso probabilmente troppo tempo, e c'è l'aspetto istituzionale, sul quale ritorno per pochissimi secondi, che è quello che citavo prima. Bisogna avere senso di responsabilità e svolgere il ruolo, e chiudo. Noi non abbiamo calcato la mano, ma si tratta dell'unico caso in Italia di un Presidente di Regione chiuso a casa per mesi e che non ha avuto neanche la sensibilità di andare al di fuori di presidi ospedalieri impegnati, al di fuori, badate, senza codazzi, a portare solidarietà a coloro che mattina, sera e notte erano impegnati in una battaglia complessa e difficile contro il virus. Noi queste cose non le abbiamo dette, non abbiamo usato questi argomenti e sarebbe stato facile…
PRESIDENTE. Onorevole Zedda, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Sull'ordine dei lavori, Presidente, perché dopo che ho sentito un po' di paternali da chi dovrebbe, invece, tacere un attimino è doveroso poter dire due cose. Qui si è parlato di dove era il Presidente; potrei dire dove eravate voi, nel senso che noi non ci siamo fermati. Io vengo da Orosei, 250 chilometri, 500 chilometri, noi dieci giorni e poi eravamo qui in Consiglio a lavorare, a portare quella solidarietà che dice il caro amico Zedda, ma non si è risparmiato manco il Presidente. Poi non può essere di suo gradimento, ma questo l'abbiamo già capito perché non può essere di suo gradimento. Mi dispiace, non vorrei contraddire l'amico Cesare Moriconi quando parla senza stupore. Non vorrei deludervi: il Presidente stamattina era disponibile per venire in quest'Aula e non lo sto dicendo per dire fesserie.
(Interruzione)
Gianfranco, fammi finire, se te lo sto dicendo… non amo dire le cose giusto per dire. L'unico errore che ho fatto, e me ne assumo la responsabilità, stamattina una battuta di Francesco Agus, se ti posso chiamare Francesco, potevamo chiedere l'inversione del punto dell'ordine del giorno visto che ci siamo…
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Franco, non era una battuta, era una richiesta.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). No, non l'ha fatta la richiesta. Va beh, comunque, scusa, si poteva chiedere l'inversione dell'ordine, perché penso che né il Presidente e nemmeno noi ci volevamo sottrarre al dibattito per dire che cosa. Io penso che abbiamo dato il massimo di quello che potevamo dare. Il Presidente risponderà martedì in quest'Aula, perché se permettete siamo rimasti fino alle 2 stamattina, e qui concordo, a discutere in quest'Aula del nulla. Ci siamo fermati su un emendamento sì, un emendamento no, su una legge seppure importante, potevamo chiuderla prima e non stavamo ora a discutere del nulla perché all'una era programmato l'intervento del Presidente. Poi è naturale che ognuno prende degli impegni. Così come vorrei ricordare ai Capigruppo, il giorno che abbiamo accordato di portare in Aula l'argomento, qualcuno di voi, non fatemi dire i nomi, ha detto: "Va benissimo la presenza anche degli Assessori", correggetemi se sbaglio. "Va bene anche la presenza degli Assessori". Stamattina c'era l'assessore Fasolino, questo pomeriggio l'Assessore alla sanità aveva un impegno per poter essere presente. Abbiamo provato a mandare un messaggio di questo tipo… se disturbo abbasso il volume, non è un problema. Son tranquillo. Allora abbiamo provato a mandare un messaggio di questo tipo: sarebbe forse il caso, siccome se non siamo morti di Coronavirus in questi tre mesi non moriremo, se Dio vuole, da qui a martedì, il Presidente ha dato disponibilità di poter essere presente in quest'Aula e rispondere a tutte le domande che non solo voi, penso anche i colleghi della maggioranza, vorranno fare, ma sicuramente quando sento commenti del tipo "chiusa a casa, chiuso qui, chiuso là", io ho visto molti di voi che erano chiusi a casa e che non si son presentati manco un giorno in questo Consiglio regionale, io ne ho visto molti di voi di voi, ma non è che è obbligo della maggioranza, perché anche voi siete Consiglieri regionali, quindi prima di lanciare accuse di questo tipo ognuno dovrebbe farsi anche un po' un esame di coscienza. Noi in questo periodo abbiamo lavorato, abbiamo lavorato e anche il Presidente ha lavorato, poi se avete la bontà di voler aspettare a martedì, ripeto, noi non ci sottraiamo al dibattito, però sentire alcune cose che vengono dette in quest'Aula oggi come al solito fa un po' specie. Cesare, fammela passare, non era una cosa dovuta che lui oggi doveva essere presente, lui oggi era presente. È andata in modo diverso, ma ve lo posso garantire.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Grazie Presidente, l'onorevole Mula che ha appena parlato sicuramente ha detto cose che non pensava, lui sicuramente lo sa meglio di me. Io credo che non dobbiamo essere noi a dire "siamo stati qui, siamo stati presenti, abbiamo sfidato il Covid-19, che nel mentre è diventato Covid-20, ed eravamo qui senza paura" perché credo che tutti noi responsabilmente abbiamo agito con coscienza e abbiamo deciso di lavorare in un modo o nell'altro, con la presenza o anche senza la presenza. Il fatto che oggi il Presidente non sia presente in aula, mi consenta onorevole Mula, noi abbiamo chiesto tutti insieme questo incontro, non abbiamo fatto né un ordine del giorno, né una mozione perché volevamo discutere in maniera unitaria di un momento importantissimo che deve vedere la ripartenza della Sardegna. L'abbiamo chiesto circa un mese fa, finalmente siamo riusciti a calendarizzare l'incontro nella Conferenza dei Presidenti di Gruppo della scorsa settimana, quindi c'era una settimana di tempo per poter capire se il Presidente potesse venire o meno. Non è assolutamente vero che era prevista la presenza del Presidente stamattina perché noi, e mi ricordo benissimo, in quella Conferenza dei Presidenti di Gruppo abbiamo deciso di mettere al primo punto, e ricordi onorevole Mula, che io personalmente chiesi di mettere al primo punto, invece, la discussione sulla ripartenza sulla fase 2 e invece poi, senza bisticciare, abbiamo deciso di mettere al primo punto questa legge, che è una legge, adesso non esageriamo, sicuramente non passerà alla storia, però è una legge che abbiamo deciso di definire importante perché era l'unica legge approvata dalla Commissione all'unanimità e quindi tutti insieme abbiamo deciso di portarla in Aula. Se poi il Presidente stamattina poteva venire e non è venuto perché noi abbiamo finito alle due, lei non può girarsi da questa parte per dirci… deve girarsi da quella parte, perché se noi abbiamo finito alle due sicuramente noi non abbiamo nessunissima responsabilità perché lei sa benissimo che se fosse dipeso da noi quella legge in dieci minuti l'avremmo approvata e avremmo avuto tutto il tempo poi per iniziare la discussione sull'altro punto all'ordine del giorno. E l'altro punto all'ordine del giorno noi dobbiamo stare molto attenti e dobbiamo auto indurci tutti in riflessione perché il momento è veramente delicato, e lo sapete meglio di me, perché noi abbiamo situazioni che già citavano i colleghi, e soprattutto a livello sanitario, che abbiamo tutto l'ordinario che ormai è diventato straordinario perché noi abbiamo gli ambulatori specialistici non privati che sono chiusi, abbiamo tutti gli interventi ordinari di classe A e oncologici, non dappertutto ma in parte, che ancora non vengono effettuati, e dice bene qualcuno che prima ribadiva il fatto che se molti hanno scampato il contagio dal Covid potrebbero, invece, incorrere in altre patologie che probabilmente potrebbero essere ancora più letali. Quindi noi abbiamo il diritto-dovere di chiedere con forza che su tutto questo si faccia un'azione comune perché si possa ripartire, perché è vero ci sono dei protocolli e i protocolli vengono attuati in maniera difforme su tutto il territorio regionale e su questo ci ha dato ragione anche l'Assessore in Commissione. Noi abbiamo delle situazioni, lo denunciavo ieri in Commissione, di ospedali importanti, tra l'altro ospedali Covid come l'ospedale di Nuoro, che quotidianamente vengono spolpati delle loro risorse umane, con trasferimenti che sono incomprensibili. Perché io quando vedo una Radiologia che fa, che riesce a fare angiografia, TAC, risonanza, ecografia, breast unit, radiologia tradizionale con guardia attiva e pronta disponibilità e perde sette medici in sei mesi e si continua a trasferire gli stessi, io credo che un minimo di problemi dovremmo metterceli, dovrebbero metterseli soprattutto i colleghi che provengono dalla città di Nuoro, perché non dimentichiamo che Nuoro rappresenta il polo più importante sanitario del Centro Sardegna, in quell'ospedale si sta consumando un dramma e a poco a poco i dipendenti di quell'ospedale, i sanitari, i parasanitari, tutto il personale ausiliario sta venendo meno e non si capisce perché, noi non capiamo se ci sia una strategia o se il Covid ha annebbiato le idee a qualcuno che deve dare le risposte. E le risposte devono arrivare, perché non è più possibile continuare…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Quanto rimarcato dai colleghi non attiene al rispetto del Regolamento, attiene al rispetto delle Istituzioni. Non segnalare l'assenza reiterata del Presidente a riunioni importanti come quella di oggi sarebbe stato lesivo della dignità, non dell'opposizione o del singolo partito, ma del Consiglio regionale.
Io l'ho detto anche nella scorsa seduta avvenuta un mese fa, perché noi nel periodo di lockdown, lo ricordo a tutti i colleghi, ci siamo riuniti per 4 ore e 24 minuti, dall'8 marzo. Da un mese, buona parte delle attività economiche sono rientrate nel pieno della loro operatività, gli ospedali non hanno mai smesso di lavorare, i supermercati non hanno mai smesso di lavorare, le farmacie non hanno mai smesso di lavorare, quest'Aula è entrata in ferie e dalle ferie non si è ripresa nemmeno nel periodo in cui tutte le attività del Paese, per non parlare di quelle della Regione sono ripartite. Addirittura è possibile fare manifestazioni pubbliche che finiscono in ressa, ma non è possibile tornare alla piena operatività del Consiglio.
Tra l'altro, non vorrei smentire l'onorevole Mula che ha parlato poco fa, ma la maggioranza ha avuto difficoltà anche a mantenere il numero legale nelle Commissioni, anche su temi importanti come lo sono i diritti dei lavoratori e per molte riunioni, delle precedenti, il numero legale è stato mantenuto semplicemente dal buon senso dell'opposizione, lo stesso buonsenso che vi ha consentito di approvare la finanziaria nonostante il PRS sia arrivato con sei mesi di ritardo e nonostante il fatto che anche su questo ci siamo passati sopra, a suo tempo, che alcuni Assessori non sapessero nemmeno dell'esistenza del PRS e nemmeno del fatto che il PRS fosse atto propedeutico e necessario alla presentazione della Finanziaria.
Quell'approvazione qua doveva essere il viatico di tre mesi di lavoro in trasparenza e in chiarezza, l'esatto contrario di quello che è avvenuto.
Abbiamo presentato più accessi agli atti in questi tre mesi che probabilmente nei dieci anni precedenti, perché gli atti sono stati coperti da embargo e da segreto d'ufficio, ed è stato difficile anche recuperarli, perché in alcuni casi sono atti che si sono rivelati essere addirittura inesistenti, un caso raro. La riunione di oggi è stata convocata con la volontà di discutere mettendo al primo posto i temi, sennò avremmo presentato una mozione di sfiducia, avremmo presentato la mozione di sfiducia all'Assessore della sanità, ci saremmo divisi tra quelli che attaccano anche per partito preso e quelli che continuano a descrivere i magnifici vestite del re anche quando è chiaro che il re è nudo. Oggi si è andati oltre, abbiamo descritto la presenza del Presidente quand'era palese ed era chiaro a tutti il fatto che il Presidente stamattina fosse assente, perché il luogo dove deve stare il Presidente è quella sedia lì accanto all'Assessore dell'agricoltura, non mi risulta fosse presente stamattina in quella sedia lì. Altrove non lo so, ma non mi riguarda, perché il mio ruolo da consigliere impone di avere quell'interlocuzione. E allora evitiamo anche di fornire all'opposizione assist di questo tipo, il Presidente non c'era, noi saremmo stati disponibili a un'inversione dell'ordine del giorno, anzi abbiamo chiesto che venisse discusso l'ordine del giorno, è chiaro che il Presidente non è obbligato a stare in Aula, attiene al rispetto delle istituzioni, attiene al rispetto del Consiglio regionale, attiene al rispetto anche della sua maggioranza, perché il Presidente non è qui perché ha paura di sentire quello che gli devo dire io o quello che gli devono dire i colleghi dell'opposizione, non viene in Aula perché non vuole parlare con voi, non viene in Aula perché non vuole sentire le vostre richieste, sennò sarebbe qua, siccome altrove… non mi sono distanziato troppo, dalle facce dei tuoi colleghi, chiudo, i temi che noi vogliamo discutere urgentemente riguardano la ripresa della piena attività degli ospedali, questo è stato argomento di discussione delle ultime tre riunioni di Commissione sanità, ci siamo trovati tutti d'accordo, abbiamo detto tutti le stesse cose, l'abbiamo detto all'Assessore mille volte, dopodiché non c'è giorno in cui io e i colleghi non riceviamo messaggi di persone a cui vengono spostate visite urgenti ormai irrimandabili. Sul tema degli accessi turistici, siamo tutti preoccupati perché in quest'Aula non ci sono quelli preoccupati della salute e quelli preoccupati per la salute delle imprese, siamo tutti preoccupati per la salute dei sardi e per il fatto che molti sardi rischiano la disoccupazione in queste ore, c'è il fatto però che mentre sappiamo tutto delle 50 sfumature di passaporti che sono stati segnalati a livello televisivo e mediatico in queste settimane, sappiamo poco dei mezzi che la Sardegna ha per affrontare la presenza di soggetti eventualmente positivi, non residenti.
Purtroppo questa discussione sta avvenendo in un momento in cui i voli, i collegamenti col resto del Paese sono già ripartiti, voglio dire che…
PRESIDENTE. Onorevole Agus, non vorrei usarle scortesia perché non è mio costume, però vorrei invitare i colleghi consiglieri a non utilizzare il tema dell'intervento sull'ordine dei lavori per introdurre surrettiziamente delle pur legittime critiche all'Amministrazione, che per carità dalla vostra parte sono…
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, non è una critica, segnalo questo.
PRESIDENTE. Io richiamo me stesso e tutti quanti noi al rispetto di un Regolamento che è già di difficile interpretazione e applicazione…
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Chiudo con una frase, noi stiamo discutendo questi temi avendo già riaperto, sono temi invece che andrebbero discussi prima, rischia di essere tardi poi.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SATTA GIOVANNI ANTONIO
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.
DERIU ROBERTO (LEU). Signor Presidente, io penso che ci sia un equivoco grave, si è detto che noi vogliamo il Presidente in Aula per rispetto alle Istituzioni, che lo vogliamo perché è necessario un confronto con le opposizioni, ma non è niente di tutto questo. Noi vogliamo il Presidente in Aula per evitare che la sua maggioranza sbandi come sbanda normalmente senza di lui, noi abbiamo molta più stima del Presidente rispetto alla maggioranza perché noi pensiamo che l'unico con la testa sulle spalle sia effettivamente lui, non avrebbe mai consentito, se fosse stato presente, che due partiti essenziali della maggioranza, tra l'altro accomunati dalla stessa appartenenza nei gruppi parlamentari italiani sì insultassero come si sono insultati e rischiasse di mandare… Beh, vabbè, bugiardo e sleale e per me sono degli insulti, poi per voi magari sono dei complimenti, ma sarebbe opportuno che il Presidente venisse per tenere sempre la maggioranza nei binari del proprio programma. Per cui a noi fa un favore il Presidente se non viene da un punto di vista di fazione, ma noi siamo più preoccupati davvero per l'istituzione a iniziare dalla salute della maggioranza, fatelo venire, è più conveniente per voi, è utile per voi. Magari cercate di fissare le riunioni, visto che potete anche fare questo, fissate le riunioni quando lui è disponibile, è una cosa importante che ci sia il vostro Presidente in Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Alma Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Io non entro nel merito, come ha fatto un mio collega in precedenza, del lavoro portato avanti e svolto dai Consiglieri regionali di questa legislatura, che essi facciano parte della maggioranza o dell'opposizione. Non ho la facoltà e non ho questo dono di poter essere presente per verificare effettivamente qual è il lavoro che si porta avanti, però conosco quello che è il lavoro che portiamo avanti noi, e oltre il lavoro che portiamo avanti noi quelle che sono le rimostranze che ci pervengono quotidianamente dalla gente comune, dal popolo. Ed è una constatazione quella che faccio, ed è quella della presenza, e c'è chi la chiama un uno sgarbo istituzionale quello di non consentire la presenza del Governatore, c'è invece chi afferma che forse la presenza del Governatore servirebbe per tenere più unita la maggioranza. Io credo che invece la presenza del Governatore della nostra Regione sia un atto dovuto e di rispetto verso tutti coloro che hanno votato questa legislatura, questa maggioranza, tutti coloro che hanno voluto che il Governatore Solinas rappresentasse il popolo sardo verso coloro anche che non l'hanno votato, poteva avere anche una chance in più per far cambiare loro idea, per il lavoro portato avanti in questo anno. La realtà parla, io lo dico sempre, parla con dei numeri, su 72 consigli il Presidente della Regione sarda è stato presente…
PRESIDENTE. Presidente, io non ho interrotto nessuno e soprattutto anche i colleghi che fino adesso hanno parlato e hanno utilizzato l'ordine dei lavori, proprio per parlare di questo argomento. Quindi gradirei che questa cortesia fosse usata anche nei miei confronti. Posso continuare?
Ricordo all'aula che eravamo in dichiarazione di voto su un emendamento.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). No, io ricordo all'Aula e anche a lei Presidente
PRESIDENTE. No, lo sto ricordando io all'Aula!
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). No, Io ho parlato sull'ordine dei lavori Presidente.
PRESIDENTE. Allora faccia una richiesta!
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Ma allora non mi sta ascoltando, se vuole riprendo da capo. Fino adesso i colleghi che sono intervenuti, utilizzando l'ordine dei lavori, hanno parlato di questo argomento, avete dato la possibilità a tutti i colleghi di parlare, gradirei che la stessa possibilità fosse data anche a me. Quindi posso continuare?
Dicevo, Presidente, per cui nel momento in cui il governatore, il Presidente della Giunta non viene in questa aula, non solo uno sgarbo istituzionale a chi rappresenta il popolo, ma direttamente verso il popolo. Noi oggi volevamo solo avere l'occasione non solo di rivolgerci al Governatore come abbiamo fatto in questi due mesi, cioè solo tramite la stampa, perché ormai vedere il Governatore della Sardegna è diventato un'utopia, ma davvero un'utopia in questo Consiglio regionale, ma soprattutto avere delle risposte, e le risposte che noi chiediamo da tre mesi sono quelle sul lavoro. Ricordiamo che avete promesso, questa maggioranza, la Giunta ha promesso una proposta di legge a misura e a sostegno delle imprese con un fondo perduto, sono 90 giorni che io lo richiedo, ho anche presentato una richiesta ufficiale, istituzionale, scritta anche al Presidente del Consiglio, e dopo 90 giorni addirittura gli stessi Assessori hanno detto che non sapevano neanche di che cosa stessimo parlando, ma queste sono le vostre promesse. Parliamo di malati oncologici che davvero devono portare avanti, devono fare quelli che sono gli esami urgenti e importanti per la loro stessa vita e ai quali viene costantemente rimandato l'appuntamento. Parliamo dei lavoratori di Forestas, di una campagna antincendio che non è partita, e questo perché siamo noi che non stiamo lavorando, noi, tutto il Consiglio, compreso il Governatore che puntualmente però vediamo in tutte le trasmissioni televisive, lì ha tempo per essere presente, presso questa istituzione, la massima istituzione, non viene e non rappresenta mai quello che purtroppo è la volontà che i sardi hanno espresso. Ricordo, anche sul turismo, e chiudo, vado a concludere Presidente, la ringrazio per avermi lasciato parlare. Nel momento in cui si parla di turismo al Governatore della Regione Sarda, mi rivolgo direttamente a lui, dove ha cambiato idea ogni minuto, ogni istante, la mattina affermava una cosa e la sera cambiava idea e ne affermava un'altra, prima voleva i tamponi, poi tamponi non andavano più bene perché costavano troppo per cui erano a carico del turista, però il turista non poteva permettersi di acquistare tamponi, per cui i test ideologici sierologici, ma anche quello non andava bene perché non identifica la negatività o la positività, allora test rapidi, ma neanche quello andava bene perché i test rapidi non hanno la certificazione….
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma io non amo intervenire in ordine dei lavori per parlare di altre cose, però in questo caso mi sento tirato un po' per i capelli. Onorevole Mula, a me dispiace essere in disaccordo con lei ma avevamo tutti ben presente che la discussione sarebbe avvenuta questo pomeriggio e io ritengo particolarmente grave che il Presidente Solinas abbia comunicato soltanto oggi la sua indisponibilità ad essere presente alla discussione e di questo mi dispiace che non ci sia il presidente Pais, eccolo lì, è appena rientrato, credo che la responsabilità vada messa in capo anche alla Presidenza del Consiglio che evidentemente non ha concordato correttamente col Presidente la tempistica della discussione che avremmo dovuto affrontare. Mi sembra poi tra l'altro fortemente ingeneroso accusare l'opposizione di un assenteismo in questi mesi. Noi siamo stati sempre presenti, abbiamo garantito più volte con la nostra presenza il numero legale in Commissione e qualche volta anche in Consiglio, abbiamo accelerato tutti gli atti che sono arrivati all'attenzione del Consiglio proprio con spirito di grandissima responsabilità visto il delicatissimo momento, e la discussione che abbiamo proposto con questa iniziativa che doveva svilupparsi oggi era di dare un senso alto a questo Consiglio, un ruolo, in un momento delicatissimo per lo sviluppo e per il futuro della nostra Regione. Ci sono tantissimi temi che vanno affrontati e su cui il Consiglio deve intervenire, deve dire la propria, deve dare il proprio contributo, ad iniziare la partita delle entrate col Governo centrale, per non parlare del sostegno delle imprese e alle famiglie, per non parlare del tema sanità che richiede interventi immediati, perché la sanità è in ginocchio ed è in ginocchio non per quanto riguarda la gestione del Covid, ma per quanto riguarda le patologie ordinarie che sono completamente fuori controllo, hanno liste d'attesa inaccettabili e comporteranno un aumento della mortalità per queste patologie nei prossimi mesi in una maniera clamorosa. Sulla sanità abbiamo necessità di una riorganizzazione in tempi rapidi, perché su quella si misura la capacità di dare risposte al Covid eventualmente importato. Quindi anche lì
siamo in ritardo, abbiamo perso tempo con passaporti sanitari, autocertificazioni e scemenze varie, per arrivare a un momento in cui siamo totalmente impreparati ad accogliere i turisti che devono arrivare.
Abbiamo il tema della scuola, che va riorganizzata in funzione delle novità che questa pandemia ha generato, e anche lì siamo in ritardo perché a settembre dovranno riaprire le scuole e non sappiamo cosa fare e come organizzare gli istituti scolastici e la didattica nelle scuole.
Abbiamo ancora da parlare di turismo, ecco questo era il tema che noi volevamo sviluppare in quest'Aula, e credo che sia dare dignità al Consiglio poter intervenire su questi temi una volta tanto. Quindi io invito tutti quanti a tenere toni un pochino più bassi, accettare ormai questo rinvio a martedì prossimo e affrontare i temi con quella serenità che serve per trovare una serie di proposte che poi siano praticabili e portino ad avere un vantaggio e un benessere per tutta la popolazione e per tutta la Sardegna.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Sempre sull'ordine dei lavori, perché se altri lo hanno fatto lo faccio anch'io. Credo che sia opportuno fare alcune precisazioni e almeno ripristinare alcune verità. Io non entro nel merito del perché ma non è che i precedenti presidenti siano stati diversi da questo come atti di presenza, addirittura noi abbiamo avuto la sensibilità di non urtare il fatto che, per esempio, il presidente Pigliaru per un certo lasso di tempo era completamente sparito, non stava bene, e quindi mai si è alzata una voce di dissenso, sapevamo persino chi erano i tre medici che lo visitavano, quindi sapevamo tutto ma non l'abbiamo fatto, quindi sarebbe opportuno tener conto del perché, così come bisogna dire le cose che esistono ma anche le cose che sono positive e quelle negative. Io non mi sarei permesso di parlare del numero legale: quante volte voi nella passata legislatura non avevate il numero legale? Credo che questo sia davanti agli occhi di tutti, se lo dichiaravano gli assessori di quel periodo dicendo che grazie a noi si andava avanti, a partire dalla sanità. Non abbiamo mai fatto mica manifesti per dire che eravate convinti che la razionalizzazione della rete ospedaliera fosse vigente, era una frottola, addirittura c'è un falso perché quel deliberato del Consiglio regionale è andato a Roma in modo diverso. Se fosse vigente, avrebbero dovuto creare le condizioni per cui… qualcuno ha parlato di Nuoro, non basta dire che è un potenziale secondo livello, non è necessario che per Lanusei si dica che è un potenziale primo livello, tutti i posti letto che sono stati modificati non sono in quelle strutture, questo sempre per amore della verità. Così come credo che sia importante dire che alcune cose possono essere andate non bene… innanzitutto non è vero quando si dice che qualcuno ha parlato di passaporto, ha parlato di certificato, c'è stato un momento nel quale è stato il più bravo d'Italia, il Presidente, diciamolo pure, quando per primo ha chiesto di chiudere i porti e gli aeroporti da e per la Sardegna, e non bisogna dimenticarsene di queste cose. E la verità qual è però? Che bisogna sempre per un motivo o per un altro essere estremamente… io vi do atto che stamattina voi siete stati estremamente corretti, però il Presidente era presente e lo si sapeva, se poi il Presidente del Consiglio è distratto è un altro problema: era qui, aspettava perché nessuno ha chiesto l'inversione, voi siete stati corretti perché avreste potuto fare certamente un caos di fronte a questa azione un po' strana, che possiamo chiamare di alta acrobazia, perché noi siamo abituati, e lo dirò dopo in dichiarazione di voto, che quando in una Commissione ci sono le audizioni e ci sono i membri dei partiti e votano all'unanimità, conseguenza vuole che gli emendamenti si evitino, soprattutto da parte della maggioranza.
Quindi io credo che noi dobbiamo certamente esaminare i problemi, sappiamo che c'è stato il Coronavirus, siamo stati forse una Regione eccellente se è vero che c'è una sola persona in rianimazione, e però, diciamolo pure, noi abbiamo un pericolo, il secondo virus saranno le liste d'attesa, lo sanno tutti questo, ma non vi ho mai sentito per esempio parlare delle Case della salute, non abbiamo mai sentito parlare per esempio del problema fondamentale di tutte queste strutture che sono private che sono le RSA, che certamente hanno fatto scempio, lo sapevamo prima questo, e vorrei non sentire parlare di tamponi perché sui tamponi la responsabilità è del Governo: qui tamponi non ce n'erano. L'obiettivo del Presidente, io non ho l'opportunità di vedere e vorrei che fosse più presente, però devo dire la verità, il Presidente ha fatto una battaglia per determinate cose e ha chiesto che in tutta Italia, così come avviene anche in Sardegna e in altre regioni, ci fosse una struttura che potesse dare un certificato. Certo che, ne siamo arciconvinti, quelli che vengono dall'estero non hanno problemi per il certificato, è stato chiesto agli aeroporti ma quello di Cagliari ha detto no, gli aeroporti si sono rifiutati, tranne Olbia, è chiaro che in questa situazione noi avremo il grosso problema, in questa situazione però va detto che certamente noi riusciremo a fare una buona stagione.
Concludo, qualcuno dice che ci sarà una nuova ondata, tutte cretinate, perché questi "magnifici" 450 hanno detto tutto e il contrario di tutto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie Presidente, io ritengo che la vera mancanza di rispetto nei confronti di quest'Aula sia quella di chi ritiene che un dibattito sia qualificato solo se c'è la presenza del Presidente della Regione. Io credo che questa Assemblea, fatta di consiglieri regionali eletti, di rappresentanti del popolo maggiorenni, sia assolutamente in grado di discutere un tema importante come quello della Fase 2 senza bisogno del riconoscimento, dell'imprimatur di qualità della discussione dato dal Presidente della Regione o da qualunque altro rappresentante della Giunta, che vedo invece essere rappresentata qui dall'assessore Murgia. La vera mancanza di rispetto è quella di chi ritiene non adeguato questo Consiglio regionale in assenza del Presidente della Regione a discutere di un tema delicato come quello della gestione della Fase 2, o Fase 3 post Covid;del resto questo Consiglio regionale ha discusso e approvato provvedimenti importanti, penso alla legge 8 in materia di aiuti alle imprese del turismo, penso alla legge 9 in materia di Protezione civile, penso alla legge 10 con la quale sono stati destinati 60 milioni di euro a sanità e Protezione civile, penso alla legge 12 con la quale sono stati stanziati 120 milioni di euro per le famiglie sarde. E allora, anche a nome del mio Gruppo, io esprimo la disponibilità a discutere questa sera in quest'Aula della mozione che i rappresentanti del centrosinistra hanno chiesto di iscrivere all'ordine del giorno con la procedura che è stata indicata: noi siamo pronti a discuterne adesso in questa sede e in tutte le sedi che saranno necessarie, perché noi al confronto su un tema così importante non ci sottraiamo per nessuna ragione.
Un collega di maggioranza prima di me, ricordando i passaggi di questa mattina sulla proposta di legge in discussione, ha detto, forse in maniera superficiale, che si è discusso del nulla, beh, io credo che quando si discute della difesa delle produzioni delle aziende sarde non si tratti di una discussione sul nulla ma si tratti di una discussione importante e che il Gruppo della Lega e il nostro Capogruppo abbia fatto bene a portare il tema con questa forza in quest'Aula. Altre volte ho assistito a discussioni sul nulla, quelle magari su chi doveva essere il primo firmatario di una proposta di legge o meno, quelle sono discussioni sul nulla, non le discussioni sulla difesa delle produzioni delle aziende sarde, e ha detto bene il consigliere Cocco quando ha parlato dell'ospedale di Nuoro chiamando in causa i consiglieri regionali del territorio. Vede, onorevole Cocco, il presidio ospedaliero del San Francesco di Nuoro ha rappresentato nella gestione dell'emergenza Covid un presidio fondamentale per la gestione di quella emergenza ed è giusto che ottenga un riconoscimento adeguato anche da parte dell'azienda della tutela della salute da parte dell'ATS e non basta la passeggiatina, e non basta la passeggiatina di un paio di manager scortati da qualche consigliere regionale per fare di questo un presidio ospedaliero che ha l'attenzione che merita. Perché lei ha parlato di medici che vanno via, io le potrei ricordare, onorevole Cocco, che il San Francesco di Nuoro non è stato indicato fra le sedi da scegliere per gli operatori sociosanitari; Nuoro è stata dimenticata proprio dall'ATS. E allora forse su questo una riflessione insieme ai Consiglieri regionali del territorio è giusto che la facciamo, facciamola insieme maggioranza e opposizione. Io non ho problemi, io non ho paura di difendere il territorio, non ho paura di lottare e combattere per le battaglie nelle quali credo, però credo anche che sia arrivato il momento di dire basta all'utilizzo dell'Assessore alla sanità come scudo di tutti i problemi che sono stati affrontati in questa emergenza. Basta così! Noi siamo, e lo dico Presidente in conclusione del mio intervento, per ribadire la cosa che ho detto all'inizio sull'ordine dei lavori, noi siamo pronti a discutere di fase due, fase tre dell'emergenza Covid adesso, in qualunque momento e in qualunque sede sia necessario, grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, Presidente mi dispiace che ci sia lei presidente Satta durante il mio intervento, perché io avrei risparmiato al presidente Pais il richiamo a sé stesso, glielo avrei fatto io un richiamo, perché in sostanza questo pomeriggio, sono le 17 e 37, e abbiamo invertito l'ordine del giorno, perché la discussione che avremmo dovuto fare dopo l'approvazione dell'importante legge che per la quale abbiamo discusso tutta la mattina l'abbiamo fatto adesso, l'abbiamo fatta sbagliando, per una errata interpretazione dello strumento dell'intervento dell'ordine dei lavori. Pertanto secondo me è già ormai inutile discutere quella mozione, l'abbiamo già discussa, hanno parlato più o meno tutti i Capigruppo dell'opposizione, hanno parlato una gran parte dei Capigruppo della maggioranza e questo qui secondo me è un errore che non sarebbe dovuto accadere, posso, onorevole Cocco, sì? Perché di argomenti per trattare questo ne abbiamo tanti forse ne abbiamo più noi di voi per parlare della fase due, della fase tre del Covid e anche della fase uno e non abbiamo certo noi la paura di sottrarci a una discussione come questa, perché proprio oggi in questi minuti è uscito un articolo dell'Istat che certifica che la Sardegna nel mese di maggio è la seconda Regione meno colpita d'Italia, perché siamo la Regione che ha investito più risorse pro-capite per far fronte all'emergenza economica, pertanto non si può discutere la bontà dell'azione della Giunta regionale e ve lo dice uno che non ha problemi a fare delle critiche nei confronti del Presidente, non gliel'ho certo mandate a dire in passato in privato e anche in pubblico. Però questa volta no, perché questa volta ha agito bene ed è doveroso difenderlo al contrario di come invece ha agito il Governo nazionale, lui sì che è il grande assente della partita nella fase 1, 2 e forse anche nella fase 3 post Covid che si limita a fare delle conferenze stampa in stile Grande Fratello per poi far mancare tutto quello che ha annunciato in questi mesi, in queste settimane, di quello non ne parlate però, ce l'avete sempre col Presidente, con la sua assenza. Il Presidente è evidente che debba andare in tv, è evidente che debba lavorare per fronteggiare l'emergenza e lo deve fare nelle sedi che gli sono opportune, poi sul fatto che debba relazionarsi con il Consiglio lo condivido con voi e faccio un invito alla Presidenza affinché la prossima settimana ci possa essere il Presidente, possiamo discutere questa mozione se questo Consiglio la riterrà ancora necessaria visto che ne abbiamo discusso abbastanza già oggi, grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti).Certo Presidente, come i miei colleghi d'altronde, in questa fase della pandemia in cui la nostra Regione così come gran parte del Paese si riscontra un'attenuazione del virus dovuta anche alla stagionalità e alla suscettibilità… posso continuare? Alle alte temperature come molti virologi, anche nella fase iniziale, hanno sostenuto diciamo questo, quindi molti scienziati, molti medici. Invece di cogliere questa opportunità questa volta di essere un'isola perché abbiamo noi un nostro alleato che è quello del nostro clima, del nostro ambiente con l'estate alle porte invece di pianificare la riapertura in sicurezza con l'immediata disponibilità di personale, apparecchiature con un numero adeguato di dispositivi di protezione individuale, ventilatori, letti di terapia intensiva e medicinali, infermieri di comunità, aumento del numero dei tamponi sulla popolazione, invece di ricostruire legami e imparare dagli errori passati individuando le strutture di ospitale Covid Hospital, le App che vengano annunciate e poi non è possibile scaricarle, diffondendo e definendo i sistemi di protezione degli ospedali delle RSA, dove sono partiti contagi. E allora questo intervento è certamente un intervento costoso ma che è necessario per cercare di prevenire questo disastro economico, un disastro economico e sociale. Allora durante questa prolungata chiusura o l'apertura alle sole persone con passaporto, del vostro fallimento, questo è…
PRESIDENTE. Mi scusi, lei ha preparato il discorso per… stiamo parlando… non è che la voglia richiamare…
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti).Stiamo parlando sull'ordine dei lavori rispetto a quello che è l'argomento che vogliono sentire.
PRESIDENTE. Allora se vogliamo continuare in questo modo? Però lei sta leggendo il discorso che si è preparato per un altro intervento. Se lei fa un intervento sull'ordine dei lavori credo che non abbia bisogno di leggere… sempre sull'ordine dei lavori l'onorevole Orrù, se vuole intervenire, sull'ordine dei lavori la prego.
Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Sì Presidente sull'ordine dei lavori e tra l'altro chiederei di non essere interrotta come è stato fatto… come ha chiesto la consigliera Desiré Manca. ma per una questione molto semplice io vi ho ascoltato anche con molto dispiacere, devo essere sincera, perché in un momento importante come quello che stiamo vivendo mi pare assurdo, assurdo stare in questa situazione, in questa condizione. Onorevole Oppi, io capisco che lei debba difendere gli interessi del Presidente però se i suoi colleghi hanno affermato che il punto all'ordine del giorno di stamattina fosse talmente importante da doverci portare a discutere per tutta la mattina dalle 10 del mattino alle 2 del pomeriggio non capisco il motivo per cui il Presidente non si sia seduto ai banchi ad ascoltare un importantissimo punto all'ordine del giorno. Punto primo.
PRESIDENTE. Si rivolga alla Presidenza… Onorevole Orrù… si rivolga alla Presidenza, può citare chi vuole però si rivolga qua, non dialoghi con i Consiglieri.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Ha ragione, Presidente, però capisce che non è semplice, quando…
PRESIDENTE. Io capisco tutto però deve parlare col Presidente…
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Posso parlare io? Perché se deve parlare lei, parli lei, poi dopo quando ha finito parlo.
PRESIDENTE. No io non devo fare nessun intervento, però la invito…
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Ok allora le chiedo di non parlarmi sopra, perché diventa complicato se no, già facevamo fatica a capirci in italiano, per cui se sovrapponiamo più persone che parlano diventa ancora più complicato. Inoltre… ecco grazie onorevole Oppi, mi sembra assurdo tra l'altro, perché sono parole che sono uscite dalle vostre bocche, che in tempi non sospetti sono stati fatti riferimenti bellici al periodo passato del coronavirus, io non ho mai sostenuto la questione come una guerra ma l'ho sempre sostenuta come un'emergenza sanitaria. Immaginate se chi doveva ricostruire l'Italia o la Sardegna dopo le guerre che ci sono state si fosse trovato ad affrontare le situazioni come le stiamo affrontando noi. Io proverei soltanto a mettermi in quella di condizione, perché quando si vuole riscrivere e si vuole davvero provare ad andare oltre se stessi e provare davvero a riscrivere un progetto di Sardegna come si va in giro sbandierando per tutte le trasmissioni televisive, come ha detto anche l'onorevole Agus, qualunque cosa è stata detta tra cui le cinquanta sfumature di passaporti, che non sono qualcosa che non abbiamo sentito, siamo finiti sulle televisioni nazionali. Quindi noi dobbiamo provare a fare davvero un passo oltre, e rispetto per l'istituzione significa avere il Presidente seduto sui banchi che prova davvero a ricostruire un pezzo di Sardegna insieme, perché se no noi possiamo davvero chiudere i bagagli e bagaglietti e tornarcene a casa, perché in questa legislatura mi aspettavo qualcosa che soprattutto fosse qualcosa di più alto. Avete vinto e avete vinto col 50 per cento in più, e noi siamo esattamente al 26,6 periodico per cento della vostra legislatura, continuare a guardare indietro e agli errori che sono stati fatti in passato non ci porterà sicuramente a provare ad alzare l'asticella e ad avere un sistema di Regione capace di dare delle risposte alle persone che, se prima le attendevano, oggi le attendono ancora di più. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie, Presidente. Cari colleghi di maggioranza, io non so se vi siete resi conto, ma negli ultimi tre mesi siamo stati più noi col presidente Solinas nei momenti importanti, importantissimi per la nostra isola in questi tre mesi di emergenza sanitaria, che qualche suo Assessore che faceva dichiarazioni la mattina per poi essere ripreso la sera, di qualche altro suo Assessore che veniva ridicolizzato nel resto d'Italia partecipando a trasmissioni radiofoniche o televisive. Noi siamo stati molto col presidente Solinas, siamo stati molto con questa istituzione e lo abbiamo fatto già dal momento di approvazione del bilancio, quando per la prima volta il bilancio è stato approvato in minuti, lo abbiamo fatto quando tutti ci dicevano di evidenziare la ridicolaggine attraverso la quale si affrontava l'emergenza sanitaria con la mancanza dei DPI, con la questione della cassa integrazione in deroga che non arrivava. Noi abbiamo dimostrato quindi grande senso di responsabilità in questi tre mesi, però da qui a venirci a dire che la richiesta del Presidente della Giunta regionale a un dibattito alto, importante, di un'emergenza che purtroppo non è finita, perché noi dovremmo stare ancora molto insieme a dare risposte al popolo sardo, lo dovremmo fare sui temi economici, sui temi sanitari, sui temi sociali, perché guardate che la vera emergenza non è ancora arrivata purtroppo. Oggi la banca, la BCE ha fatto un'ulteriore iniezione di denaro, 600 miliardi di euro, si prevede una diminuzione del PIL di oltre il 7 per cento nel nostro Paese. Allora, noi crediamo di rimanere immuni a questa tragedia? Crediamo che non sia necessario unire le istituzioni? Credete di fare tutti da soli? Credete di continuare a darci lezioni sul nulla? Se volete fare questo andate avanti, se volete fare questo andate avanti, io se fossi Presidente della Regione non calerei la saracinesca sull'aiuto che questa parte del Consiglio, questa parte del popolo sardo vuole darvi. La richiesta di discutere di un ordine del giorno in termini costruttivi, perché tanta strada dovremo ancora fare, tanto aiuto dovremo ancora richiedere, anche a quel Governo che, purtroppo dovrete riconoscere con i numeri, ha dato molto di più di quello che voi andate a dire, e anche a quell'Europa che probabilmente, dovrete riconoscere, ha fatto il più grosso intervento dal dopoguerra in poi, e su questo siamo pronti a confrontarci quando volete, dove volete e con chi volete. Però oggi, cari colleghi, la richiesta di avere il Presidente della Regione a discutere su questi temi e su altri che i colleghi hanno esposto non è un capriccio, assolutamente, è un riconoscimento nei confronti di una parte importante di quest'Aula che in questi tre mesi ha dimostrato più alto senso istituzionale di responsabilità di qualcuno che ancora oggi da quella parte ha e non riconosce che l'emergenza e l'aiuto nostro deve essere ancora fondamentale, perché da soli, come è stato ricordato anche dalle più alte istituzioni nazionali ed europee, non si va da nessuna parte, soprattutto quando il nemico è invisibile, come ha dimostrato, e colpisce i più deboli.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Sull'ordine dei lavori, Presidente, e mi rivolgerò esattamente solo a lei, perché vorrei chiederle, Presidente, se è possibile di riferire al Presidente della Regione e della Giunta che la sua assenza è stata certamente molto più pesante per il fatto anche che sono assenti quasi tutti gli Assessori della Giunta. Vorrei anche che dicesse al presidente Solinas che c'è una parte della popolazione sarda che è coinvolta in un problema che investe poi a cascata tutto il resto della popolazione sarda, ed è quello della scuola, dell'educazione, dell'istruzione, della formazione. Perché io sono sicura che per il presidente Solinas sia chiarissimo, ma mi piacerebbe che lei gli ricordasse, appena lo vedrà, che se non riparte la scuola, se non riparte il mondo dell'educazione, si ferma e si fermerà quasi tutto. Le chiedo quindi cortesemente di ricordare che se attraverso tutti i suoi Assessori non vengono creati… perché per la scuola non serve solo l'Assessore della pubblica istruzione, perché riparta e riparta a pieno regime la scuola sarda occorre che si siedano intorno al tavolo anche gli altri Assessori, in modo particolare quello dei trasporti, perché ci sarà tutto un problema sulla mobilità, sull'organizzazione dei tempi della città e dei paesi delle province, e per questo servirà l'Assessore degli enti locali, e servirà che gli Assessori diventino punto di coordinamento con gli enti locali appunto, con le direzioni scolastiche, con l'Ufficio scolastico regionale, con le famiglie, con l'associazionismo e anche col terzo settore. Le chiedo cortesemente quindi di ricordare al presidente Solinas che se noi siamo qui, se noi siamo qui, esattamente noi consiglieri, l'assessore Murgia, e tutti quelli che poi lavorano qua dentro, è perché è esistita un'istituzione che si chiama scuola. Allora penso che sia necessario ricordare questo al presidente Solinas, chiedergli cortesemente di tornare qui, ma di tornare insieme agli Assessori, perché, effettivamente, personalmente mi piacerebbe rapportarmi con tutti loro e dare voce anche agli Assessori per dimostrarci il lavoro che è stato fatto in questi mesi di sospensione, di tragedia anche per molti e di preoccupazione. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie onorevole, mi farò portavoce delle sue pacate riflessioni e richieste.
Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas. Ne ha facoltà.
ENNAS MICHELE (LEGA). Grazie, Presidente. Visto che la situazione si è evoluta in questo modo, per dare qualche chiarimento perché ritengo che sia doveroso, viste le cose che sono state dette, riportare un pochettino la situazione alla verità perché ho notato, ormai da un anno a questa parte, che dall'altra parte qualcuno tende a distorcerla a suo uso e piacimento. Dunque, occorre ricordare quello che è successo durante questi mesi, il fatto che, come ha ricordato qualche collega, per esempio la situazione dei tamponi non è dovuta al fatto che la Regione Sardegna non volesse occuparsene, ma al fatto che puntualmente il Governo nazionale diceva di fare delle cose e queste cose non avvenivano; noi siamo rimasti senza dispositivi di protezione che doveva mandare la Protezione civile nazionale e non li ha mai mandati, ci sono state delle dichiarazioni del Commissario all'emergenza che ha detto che i dispositivi di protezione, è scritto sui giornali, sarebbero arrivati a conclusione della fase più critica dell'emergenza, e questo è uno degli esempi di come questo Governo nazionale ha voluto gestire questa emergenza. E potrei continuare anche su tutte le bagarre relative ad aperture, chiusure, conferenze stampa, Conte che dice una cosa… non ho mai sentito uno di voi appartenenti ai partiti che sono la colonna portante del Governo nazionale dire una parola su tutto quello che questo Governo è riuscito a fare in questi mesi; ha fatto delle oscenità! Laura Caddeo ha citato la scuola, c'è un Ministro che è riuscito a non presentarsi in Aula in Parlamento per la discussione del decreto della scuola; vergognoso! Il Ministro Azzolina si dovrebbe dimettere e invece qua si viene a parlare e a chiedere a noi, che guarda caso quando le cose vanno male il torto è nostro, quando le cose vanno bene sono capaci anche di citare il caso: "E no, va be', quella è stata la fortuna che ha voluto che non succedesse questo e quest'altro"; no, questo è merito del lavoro fatto da questa Giunta, da ognuno dei componenti, se in Sardegna siamo riusciti a governare questa gravissima crisi. Entriamo sull'aspetto economico, non è vero, perché se un giornale come il Sole 24 Ore riconosce che la Sardegna è la Regione che ha fatto più passi rispetto agli aiuti alle famiglie, potevamo e possiamo fare di più, certamente, abbiamo fatto tanto, si può fare di più tutti insieme, ma che questa cosa venga, ripeto, da chi non ha neanche mai sollecitato pubblicamente un parlamentare dei vostri Gruppi a occuparsi della Sardegna, anche arrabbiato, rispetto a quello che faceva e sta facendo il Governo nazionale, questa cosa è inaccettabile, è l'ipocrisia di chi come l'onorevole Comandini riesce sempre a stare "con la ragione e mai col torto", come diceva in una canzone qualcuno. Quindi su questo bisogna fare una riflessione. Non entro nel merito di quello che ha detto l'onorevole Agus, da cui mi aspettavo almeno un appunto, visto che facciamo tante battute sull'aspetto legato a passaporti e quant'altro, incostituzionale; lei sostiene un Governo che la Costituzione se l'è messa sotto i piedi in questi mesi, sotto i piedi! Violandola tutta, completamente, e non ha mai detto niente, e questa cosa qua noi non l'accettiamo, non la accettiamo, noi abbiamo fatto tutto mantenendo un rispetto dei diritti delle persone, loro no. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Io non amo intervenire sull'ordine dei lavori, non lo faccio quasi mai perché mi piace che questa prerogativa, questa possibilità venga utilizzata per i casi appunto tipici rispetto al quale si interviene appunto sull'ordine dei lavori, lo faccio questa volta non entrando nel merito di quello che sarebbe stato un dibattito che non c'è, non c'è perché manca il Presidente della Regione e non c'è perché mancano gli Assessori di riferimento. Onorevole Saiu, non manca semplicemente il Presidente della Regione, che sarebbe ed è grave, mancano anche gli Assessori di riferimento, mi è sembrato di sentire che l'Assessore Nieddu non sarebbe stato presente stasera, io non capisco che idea si sono fatti tutti di questo dibattito, ma credo che l'importanza di questo dibattito avrebbe dovuto far pensare che ci sarebbero state delle ore da dover discutere su un tema così importante, non liquidarlo con una chiacchierata di fine mattina e chiudere tutto nella seduta antimeridiana. E allora oggi ho anche scoperto, dopo sei anni di presenza, oltre sei anni di presenza in quest'Aula, che il Presidente della Regione per poter presenziare in Aula deve essere chiamato, occorre usargli la cortesia appunto di chiamarlo e chiedere una cortesia affinché lui presenzi in Aula, pur presente nel Palazzo, ed è ancora più grave il fatto che lui fosse presente nel Palazzo e non si sia affacciato in Aula, almeno affacciarsi! Io capisco che uno continui a lavorare nell'ufficio dedicato alla Giunta, ma in Aula è un consigliere regionale, non succede nulla di grave se si affacciasse e venisse anche solo a interloquire in modo anche informale con noi, probabilmente la sua presenza avrebbe evitato tutto quello che è accaduto, bene ha detto in questo senso il collega Deriu. Quindi mi riservo di intervenire martedì, io spero che possa essere martedì, però voglio dire solo una cosa, a lei, Presidente, ai colleghi e in particolare all'onorevole Mula, e cioè che non è vero che fa poca differenza qualche giorno, sei giorni, cinque giorni, fa tanta differenza rispetto a quello che avremmo voluto dire e che diremo su certi temi, perché ci sono temi rispetto ai quali quello che avremmo voluto dire in quest'Aula e al Presidente sono di una tale urgenza che la risoluzione sarebbe stata necessaria e sarebbe necessaria in queste ore, uno su tutti, e ripeto non entro nel merito perché poi lo farò martedì, spero, la questione dei trasporti, quanto è stato disposto, secondo me erroneamente, da parte del Governo in merito agli arrivi in Sardegna per navi e per aerei. Ecco, non ritiene il Presidente della Regione di tornare indietro rispetto alla richiesta che la Regione ha fatto e che sta generando tanto caos rispetto agli arrivi in Sardegna dal 3 al 14 di giugno? Io credo che su questa roba non si può aspettare il martedì e poi martedì vedremo cosa accadrà, praticamente arriviamo a metà giugno, io credo che occorra intervenire subito, e quindi chiedo a lei, Vicepresidente, chiedo a lei di farsi carico di interpretare questa richiesta verso il Presidente della Regione affinché intervenga immediatamente per chiedere al Governo che riveda quella decisione che è una decisione chiesta dalla Regione per mezzo del Direttore generale dall'Assessorato dei trasporti. Oggi sono assenti, è assente anche l'Assessore dei trasporti, non solo oggi per la verità, quindi non possiamo chiedere nemmeno a lui. Io credo che questa sia una cosa rispetto alla quale occorra intervenire urgentemente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie, Presidente, colleghi. Chiedo scusa, non sono il Solinas che volevate ma quello che vi meritate, nel bene eh… comunque, chiedo scusa, vorrei poter intervenire senza essere disturbato come hanno fatto i miei colleghi prima di me. Intervengo alla fine di questo dibattito, che si è consumato in maniera magari un po' inusuale con tutti gli interventi sull'ordine dei lavori, riassumendo quella che è stata la giornata di oggi, il contenuto della discussione odierna, e vi devo dire la verità senza mezzi termini, io provo un po' di vergogna. C'è chi ha detto, forse con buona ragione, che abbiamo passato la mattinata a discutere del nulla, o chi invece ha voluto dipingere la cosiddetta guerra delle spezie come se fosse un evento epocale che ricorderemo, per chi é esperto di storia americana, il nuovo Boston Tea Party, in ogni caso mi rendo conto che quando dalla maggioranza, nella mia breve esperienza ho imparato che quando dalla maggioranza arrivano attacchi al Governo, bene, la voglia di fare attacchi al Governo è direttamente proporzionale alla voglia di cercare di nascondere quelle che sono, sono state tutte le manchevolezze, enormi, abissali, che questa maggioranza ha dimostrato fino ad oggi, mi riferisco soprattutto al cercare, in maniera del tutto sterile e inutile ai fini del dibattito odierno, di far sembrare quella che è stata l'azione fino ad oggi portata avanti dalla maggioranza di governo della Regione Sardegna più o meno incisiva dell'azione portata avanti dalla maggioranza di governo che noi come minoranza qui rappresentiamo. Bene, questo atto è sempre stato un atto fatto a senso unico, e lo ripeto, sempre e solo per nascondere le proprie manchevolezze. In ogni caso a forza di nascondere la polvere sotto il tappeto, colleghi, questo tappeto sta diventando una sorta di collinetta, si potrà per poco ancora cercare di nascondere queste mancanze e il modo in cui lo fate veramente genera in me, lo ripeto, un po' di vergogna, anche perché in tutti questi mesi, in cui praticamente il Consiglio regionale e le Commissioni non hanno lavorato, le persone venivano a chiedermi: "Cosa state facendo? Come va il lavoro?"; e io: "Il Consiglio è chiuso praticamente, ci stiamo riunendo poco". "Va beh vi vedrete online, userete delle piattaforme informatiche". No, neanche quello. Non si è arrivati neanche a concepire la possibilità di riunire uno straccio di Commissione utilizzando una piattaforma informatica, ma questo ormai voi direte che è acqua passata. Quello che manca oggi secondo me, ed è quello che la minoranza fino ad oggi ha dimostrato, è il senso di responsabilità. Oggi più che mai siamo chiamati a mostrare senso di responsabilità e coraggio con azioni che ci definiranno non solo come politici, ma come donne e uomini delle istituzioni quali siamo, nel nostro spessore, nella nostra moralità e nell'attaccamento alla nostra terra. Le scelte che avete fatto fino ad oggi, in cui noi responsabilmente siamo intervenuti nel modo più costruttivo possibile - vi ricordo che la minoranza ha fatto sì che in ritardo, in ritardassimo, si potesse approvare il bilancio regionale in due giorni, anziché in due mesi - e qui continuiamo a sentire attacchi inutili, sterili, vergognosi nei confronti di chi, come tutti i presenti da questa parte dell'emiciclo, fino ad oggi in tutti i modi ha provato ad agevolare la vostra azione perché vi vedeva in difficoltà.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS
(Segue ALESSANDRO SOLINAS.) Ha detto bene il collega Deriu prima: non è che noi vogliamo il Presidente per noi in Aula, noi lo vogliamo per voi, perché davvero se ci fosse stato io non penso che avrebbe mai permesso il dibattito vergognoso che si è consumato internamente alla maggioranza oggi tra i due partiti maggiormente rappresentativi che all'interno della maggioranza siedono. Il mio invito semplicemente è un invito alla responsabilità e a farsi un esame di coscienza veramente quando si cerca di nascondere le proprie mancanze con i soliti sterili e inutili annunci propagandistici che vanno contro un Governo che contro la Sardegna non ha mai fatto nulla, anzi, ha fatto di tutto per agevolarla.
Discussione dell'articolato e approvazione della proposta di legge: Maieli - Mula - Lancioni - Satta Giovanni - Schirru - Usai. Modifiche alla legge regionale 11 maggio 2015, n. 11 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998) (91/A)
PRESIDENTE. Quindi siamo all'emendamento numero 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.
GIAGONI DARIO (LEGA). Grazie signor Presidente. No, onorevole Cocciu, oggi io sono tranquillo, ho lasciato lo spazio ai colleghi Saiu ed Ennas che hanno riportato il sentimento leghista in Aula.
Ritiro l'emendamento numero 2, signor Presidente, però proponendo, ripeto però proponendo di contro, un ordine del giorno domandando, quindi, ai colleghi Capigruppo di maggioranza, con i quali mi sono già interfacciato, di apporre la loro firma, quindi la firma è già sul documento. Riguarda un ordine del giorno dove si impegna la Giunta regionale, in particolar modo l'Assessore all'agricoltura, a predisporre un decreto contenente una tabella con i vari tipi di spezie ed ingredienti in cui nel finale dell'ordine del giorno sarebbe "a tutelare, quindi, nel caso in cui non esista una produzione o sia limitata di tali prodotti", giusto, come è stato rimarcato stamattina, a tutela del prodotto tipicamente sardo. Per concludere mi rivolgo a qualcuno dei presenti, soprattutto all'onorevole Deriu, ma mi sa tanto che è andato via… ah no, è là, la vedo. che ha confuso la politica come luogo di scontro, mentre in realtà è fatta di confronto costruttivo, anche di capacità di mediazione, ciò che è avvenuto oggi. Mi dispiace che da tale dibattito si sia colta l'occasione per fare puro sciacallaggio. Ripeto, voglio ritornare all'ordine del giorno, che l'intento nel muovere tale passo è quello di andare oltre le discussioni emerse quest'oggi senza però snaturare la vera essenza della nostra proposta, ossia la tutela e la valorizzazione dei nostri prodotti locali made in Sardegna. Grazie signor Presidente.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 01. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 1. Voto elettronico.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 02. All'articolo 02 e stato presentato l'emendamento numero 5 e il 4 è stato ritirato.
Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore.
MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore. Parere favorevole.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 5.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 5.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'articolo 02.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 02.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 1 e del relativo emendamento.
Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore.
MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Parere conforme a quello del relatore.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 3.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'articolo 1 bis.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1 bis.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'articolo 1 ter.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1 ter.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'articolo 2.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'articolo 3.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno numero 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, più che per dichiarazione di voto per chiedere una delucidazione ai proponenti in modo che poi possa essere espresso un voto cosciente diciamo così. Io vorrei chiedere cosa significano nel dispositivo le parole "non caratterizzanti il preparato lavorato e trasformato", perché sinceramente non riesco a comprenderlo. Quando è caratterizzante quand'è non caratterizzante. Sicuramente c'è una motivazione che non conosco e quindi chiedo per poter esprimere un voto cosciente di poter sapere.
PRESIDENTE. Onorevole Meloni, però lei ha approvato l'articolo 01 che ripete le medesime parole, quindi è lo stesso.
MELONI GIUSEPPE (PD). Uguale? Va bene, ecco, comunque siamo sempre in tempo per saperlo prima dell'approvazione finale dell'ordine del giorno e anche dalla legge.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Piero Maieli. Ne ha facoltà.
MAIELI PIERO (PSd'Az). È caratterizzante, per fare un esempio, il mirto, l'alcol è un ingrediente che non viene prodotto in Sardegna e quindi rientra in quel famoso dibattito di stamattina, il mirto di per se stesso invece l'elemento caratterizzante, perché è il sapore, la bacca e la tradizione. Tutto qua.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, per dichiarazione di voto, quindi il mio voto sarà di astensione in quanto in questo ordine del giorno non si tiene conto delle fattorie didattiche, delle fattorie sociali, delle attività di pesca turismo. Quindi tiene conto di alcune attività considerate nella legge e non tiene conto di altre che sono considerate nella stessa legge. Quindi è un ordine del giorno parziale, mirato esclusivamente alle attività di agriturismo e di ittiturismo, e non tiene conto invece nel complesso della legge.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Per dire che io personalmente, siccome, come ho detto prima, è stata una giornata un po' particolare, nella quale noi abbiamo perso ore e ore senza giustificati motivi, bastava dare un input all'assessore e avremmo raggiunto la stessa conclusione. Peraltro ho sempre detto che sono contro le bande armate, quindi se fosse stato un ordine del giorno in cui ci sono tutte le rappresentanze ha significato, qualcuno invece vuole la visibilità, a me la visibilità non piace per cui io voterò contro questo ordine del giorno.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, io devo dire ritengo questo ordine del giorno fondamentale, concreto, preciso, puntuale, necessario e via dicendo. Do solo un consiglio, proprio per dare poi efficienza alla legge che stiamo approvando qui in Consiglio regionale che cambierà le sorti della Sardegna nei settori importantissimi, se se è possibile mettere un tempo alla Giunta. Cioè perché dire "predisporrà un decreto", entro quanto tempo? Una settimana, un mese, due mesi, o l'intera legislatura per approvare la tabella. Quindi consiglierei ai proponenti di chiedere alla propria Giunta se possibile in qualche modo definire un termine temporale entro il quale questa famosa tabella può essere predisposta.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della Proposta di legge 91/A.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
La seduta è tolta. Il Consiglio verrà convocato a domicilio.
La seduta è tolta alle ore 18 e 32.