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Resoconto della seduta n. 53 del 04/05/2020

LIII SEDUTA

Lunedì 4 maggio 2020

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 16 e 20.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 26 febbraio 2020 (48), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che la Conferenza dei Presidenti di Gruppo ha deliberato che la partecipazione alla seduta da parte dei consiglieri è limitata. Ciò a causa della pandemia in atto.

I consiglieri assenti sono considerati in congedo.

Gli Uffici prenderanno i conseguenti provvedimenti di carattere amministrativo.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 15, 147, 190, 211, 216, 221, 223, 224, 226, 231, 258, 293, 298, 339.

(Risposte scritte pervenute il 6 aprile 2020)

Numero 22, 389.

(Risposte scritte pervenute il 21 aprile 2020)

Numero 228, 334.

(Risposte scritte pervenute il 22 aprile 2020)

Numero 383, 397, 410.

(Risposte scritte pervenute il 27 aprile 2020)

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 19 marzo 2020 è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 43 del 29 gennaio 2020, nella quale si dichiara:

1) l'illegittimità costituzionale degli articoli 7, comma 2, e 59 della legge regionale 11 gennaio 2019, numero 1, concernente: "Legge di semplificazione 2018";

2) non fondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 4, comma 1, lett. a) e 5, comma 1, lett. a) della legge regionale numero 1 del 2019in riferimento agli artt. 97 e 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione;

3) non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 13 della legge regionale numero 1 del 2019 in riferimento all'art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione;

4) non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 53 della legge regionale numero 1 del 2019 in riferimento all'art. 117, secondo comma, lett. m), della Costituzione;

5) infine,si dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 61 della legge regionale numero 1 del 2019 in riferimento agli articoli 3, 117, commi secondo, lett. l) e primo (rectius: terzo), della Costituzione.

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i disegni di legge numero 126, 127, 139, 140.

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 125, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 139.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 339, 340, 341, 342, 343, 344, 345, 346, 347, 348, 349, 350, 351, 352, 353, 354, 356, 357, 358, 359, 360, 361, 362, 363, 364, 365, 366, 367, 368, 369, 370, 371, 372, 373, 374, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 383, 384, 385, 386, 387, 388, 389, 390, 391, 392, 393, 394, 395, 396, 397, 398, 399, 400, 401, 402, 403, 404, 405, 406, 407, 408, 409, 410, 411, 412, 413, 414, 415, 416, 417, 418, 419, 420, 421, 422, 423, 424, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 431, 432, 433, 434, 435.

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interpellanze numero 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le mozioni numero 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, 198, 199, 200, 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 210, 212, 213, 214, 215, 216, 217, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242.

PRESIDENTE. Signor Segretario, mi scusi, siccome il numero delle interrogazioni, interpellanze e mozioni è veramente importante, se non ci sono opposizioni io le darei per lette. Grazie, signor Segretario.

Una breve sospensione di cinque minuti per Conferenza dei Capigruppo. Il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 39, viene ripresa alle ore 16 e 54.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori del Consiglio regionale, prego i Consiglieri di riprendere posto. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, la discussione della proposta di legge numero 139.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori per ricordare a me stesso, a lei e all'Aula, e perché il mio intervento di oggi giunga al più presto al presidente Solinas, perché tutta quest'Aula, all'unanimità, l'8 aprile 2020 ha approvato la legge sulle misure straordinarie e urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l'emergenza derivante dalla pandemia Covid, ebbene, a oggi nessun comune o pochissimi Comuni sono riusciti ad erogare le indennità da 800 euro, e io vorrei rappresentare l'estremo disagio che vivono tutti questi comuni. Questo è avvenuto perché le fake della Regione anziché dirimere le problematiche, perché non era chiara l'applicazione della norma, hanno creato delle ulteriori confusioni, e io chiedo, e credo di interpretare il pensiero oltre che di tutta l'Aula anche di tutti i colleghi Sindaci, che il Presidente si attivi immediatamente per dare un'interpretazione autentica, con una circolare o anche con una norma da 102, che dia davvero un'interpretazione autentica della legge, perché, ripeto, da quel giorno i Sindaci non sono in grado di erogare le indennità, e può capire qual è l'estrema urgenza perché questo possa avvenire in termini brevissimi. Le chiederei la cortesia di informare il Presidente, che è già informato sia dall'ANCI sia da una interrogazione a firma collaudo Cocco-Lai, perché si proceda davvero immediatamente perché c'è estrema e indifferibile urgenza per procedere. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cocco, su questo tema l'Assessorato sta valutando la possibilità di emettere una circolare interpretativa, qualora il testo della legge non consentisse questo, naturalmente sarà compito nostro portare in Aula un'interpretazione autentica della legge stessa. Comunque, condivido la sua preoccupazione sul fatto che sia indifferibile intervenire su questa legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie, Presidente. In primo luogo, vorrei segnalare che in data 16 aprile ho presentato un accesso agli atti alla Presidenza della Regione, si tratta di un accesso teso a ottenere i pareri rilasciati dal Comitato tecnico scientifico costituito per fronteggiare l'emergenza Covid, citato più volte in diverse ordinanze. Ebbene, in venti giorni il parere ancora non è arrivato, ho sollecitato anche in Commissione il parere dell'Assessorato della sanità e correttamente ha detto di non esserne in possesso, o comunque di non avere in capo quel procedimento, io le chiedo di provvedere, per quanto in suo potere, affinché siano rispettate le prerogative dei Consiglieri. Io non immagino che si voglia andare oltre i trenta giorni, anche perché ricevere un accesso agli atti configura un atto d'ufficio nella risposta, e quindi io non voglio pensare che non si risponda ad atti d'ufficio, però credo che aspettare trenta giorni per un consigliere regionale in un momento di emergenza sia decisamente troppo, per cui le chiedo di salvaguardare le nostre prerogative. In secondo luogo, riguardo al tema sollevato correttamente dall'onorevole Cocco, la legge numero 12 era frutto di un iter di emergenza che ha visto anche la Presidenza del Consiglio impegnata nel ricercare la sintesi più ampia possibile, bene, io le chiederei anche di evitare che sia affidato a circolari e a fake, che non sono fonti del diritto, la possibilità o meno di erogare risorse pubbliche, perché i sindaci che in ultima battuta firmano i mandati di pagamento, o comunque non i mandati, ma firmano le delibere, e gli uffici comunali che firmano i mandati devono poterlo fare in un regime di totale sicurezza, che in futuro non può che essere data da una fonte legislativa e non da una fonte diversa, non prevista dall'ordinamento, ormai noi ci siamo abituati a considerare tutto come fonte in questo momento di estrema emergenza, però bisogna fare in modo che i sindaci e i comuni agiscano in serenità. Le segnalo poi diversi ritardi sui pagamenti di spettanze a vincitori di bandi regionali; sono società sportive, sono imprese, parlo della legge numero 7, parlo del bando sui centri commerciali naturali, non si capisce perché ma sembra che trasversalmente ai settori agli Assessorati dell'Amministrazione regionale ci siano diversi problemi di pagamento, io credo che questo debba essere oggetto di trattazione all'interno delle Commissioni consiliari. Ci stiamo riunendo troppo poco, su un tema di questo tipo probabilmente è necessario, anche trasversalmente alle Commissioni, e penso alla prima che alla Commissione attività produttive, per esempio, riunirci in presenza dei direttori generali e degli Assessori competenti e risolvere una volta per tutte questo problema. Sollevo il tema in Aula, e chiudo, evitando di utilizzare le prerogative tipiche dei Gruppi consiliari, dei Capigruppo, che consentirebbero la convocazione delle Commissioni su uno specifico ordine del giorno, in questo caso credo che sia utile, anche a margine di questa seduta, accordarci tra le forze politiche per risolvere un problema che penso essere caro a tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti).Presidente, volevo anche io sottolineare l'importanza del fatto che le Commissioni non si stanno riunendo e che invece proprio in questo momento, ora che siamo passati alla cosiddetta fase 2 dell'emergenza, io credo che sia importante che vengano convocate, ma l'onorevole Agus ha già precisato meglio. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, su questo tema volevo dire che si è tenuta prima del Consiglio regionale proprio la Conferenza dei Presidenti di Commissione per riattivare i lavori delle Commissioni, quindi consequenzialmente quello del Consiglio regionale; c'è necessità di ripartire, di ripartire in Sardegna, quindi anche noi in termini di lavoro dell'attività consiliare e di quella delle Commissioni è necessario che si riprenda i ritmi normali, mantenendo quelle che sono le prescrizioni in materia di sicurezza sanitaria, ma sono d'accordo anch'io e quindi questo è il senso della riunione di questo pomeriggio, che le Commissioni e quindi i lavori del Consiglio regionale riprendano a ritmi normali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Anch'io mi associo alle parole degli onorevoli Cocco, Agus e Caddeo circa le problematiche da loro sollevate, vorrei però soffermarmi un attimo, cercando di carpire l'attenzione degli altri colleghi, sulle questioni che tutti noi abbiamo sotto gli occhi quotidianamente.

All'indomani del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e dell'Ordinanza del Presidente della Regione si è creata una tale confusione nella popolazione per cui io immagino che tutti noi siamo sommersi di richieste, le più disparate, sul che cosa realmente si possa fare. Su questo stona abbondantemente il fatto che la presa di posizione delle regioni e delle opposizioni parlamentari sia stata rafforzata da questo argomento: il presidente Conte deve passare dal Parlamento. A mio modestissimo parere probabilmente, anche a beneficio dello stesso Governo, un passaggio parlamentare sarebbe stato quanto mai opportuno, è stato fatto all'atto della chiusura, probabilmente sarebbe stato molto utile per lo stesso Governo farlo all'atto della riapertura, per quanto parziale, ma sostenere l'argomento gridando alla vergogna, ai principi di eliminazione del diritto costituzionale, e calpestare questo per non aver coinvolto il Parlamento, e poi come Regioni… Presidente, io lo dico per aiutare…

PRESIDENTE. No, ma infatti…

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). …e poi - lo dico proprio a lei e a tutti noi - quattro secondi dopo adottare ordinanze, come Presidenti delle Regioni, lasciamo perdere l'aspetto della validità alquanto dubbia, ma senza coinvolgere il Consiglio regionale, è un elemento che noto solo io che sia esattamente la negazione dei principi affermati in Parlamento e che poi hanno determinato l'attivazione di ordinanze difformi su scala regionale, lo noto solo io, oppure probabilmente…

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, è chiarissimo nella sua richiesta in termini di ordine dei lavori. Perfetto.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Le ultime due questioni. Questo sta determinando una confusione, nel senso che vi lascio immaginare: Polizia di Stato che dipende direttamente dal Ministero dell'interno, Guardia di finanza che dipende dal Ministero dell'economia e delle finanze; Carabinieri che dipendono ovviamente dai settori dell'Esercito e della Difesa; Guardia costiera, Capitanerie di porto che dipendono da altri Ministeri. Secondo voi, in queste ore, quali provvedimenti stanno facendo rispettare? I provvedimenti con ordinanza del Presidente della Regione o i provvedimenti del Presidente del Consiglio scritti in accordo con i Ministeri competenti? Oggi a Marina Piccola c'è stato un grande imbarazzo - Marina Piccola è il porticciolo ubicato all'inizio del Poetto sul versante di Cagliari, perché l'inizio ovviamente può essere sia sul versante di Quartu che su quello di Cagliari - c'era la Capitaneria di porto che, ovviamente con forte imbarazzo, non sapeva come barcamenarsi sulle varie indicazioni "puoi andare a fare manutenzioni e puoi anche uscire a pesca subacquea, eccetera", "non puoi andare", tanto che il Ministero ha dovuto adottare un provvedimento dicendo "cercate di essere attenti a non esagerare", per quanto ci sia un DPCM che vieterebbe queste azioni. Penso che in questa fase l'unica cosa, per il rispetto della serietà con la quale la popolazione sarda e gran parte, la quasi totalità di tutti gli italiani hanno dimostrato nel rispetto di tutti i provvedimenti restrittivi e che impedivano la libertà di movimento, caso unico nella storia della Repubblica, non sia giusto nei loro confronti attivare confusione e invece farsi forti anche noi, come Istituzioni, di questo grado di attenzione e rispetto delle normative.

Gli ultimi due aspetti, ho veramente chiuso, Presidente, perché questi sono 162 …

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, lei introduce degli argomenti davvero interessanti e le consento sempre di farlo, però oggi lei sta intervenendo sull'ordine dei lavori.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ha ragione. Questi sono solo titoli. 162 cassa integrazioni in deroga, 800 euro, microimprese escluse quelle nate da meno di tre anni, ho terminato Presidente. Su queste cose invito l'Aula e le Commissioni a riprendere non un'attività ordinaria con quel che è depositato di leggi che saranno tutte urgentissime, perché non voglio mortificare il lavoro di nessuno dei colleghi, ma su questi aspetti, alcuni già citati dai colleghi, probabilmente è opportuno che le Commissioni da subito inizino a correggere alcuni elementi che stanno mettendo e potrebbero mettere in ulteriore difficoltà centinaia e centinaia, migliaia di sardi nella nostra isola.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente. Naturalmente, oltre a confermare e unirci come Gruppo alle richieste dei colleghi, ricordo che noi abbiamo votato con la massima urgenza una mini Finanziaria che sbloccava di fatto i fondi per affrontare questa emergenza sanitaria. Ricordo anche che abbiamo votato e portato le misure necessarie a sostegno delle famiglie, però, Presidente, ricordo anche che in occasione della mini Finanziaria che avevamo votato con carattere d'urgenza personalmente avevo posto proprio il problema delle imprese, e a questa domanda mi era stato risposto che a breve sarebbero arrivate delle proposte di legge da parte della Giunta a sostegno delle imprese sarde. Sono passati 48 giorni. Lei lo sa perfettamente perché le invio, non dico quotidianamente ma spesso, le invio dei messaggi per richiedere informazioni in merito, sollecito che arrivi questa proposta nelle Commissioni e naturalmente anche ai Capigruppo, come lei ci aveva indicato, dopo 47 giorni non è arrivato ancora niente. Le chiedo: ma l'intenzione di questa Giunta e di questo Governo è quella di portare una proposta di legge dopo che questa emergenza sarà passata, per cui molte imprese già non riapriranno, oppure c'è la volontà politica di risolvere e di aiutare magari prima? Perché son passati 47 giorni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Sì, grazie Presidente, ma semplicemente per fare due considerazioni veloci. Per quanto riguarda, e mi sembra anche legittima la richiesta, la legge sulle famiglie io vorrei tranquillizzare i colleghi nel dire che a brevissimo ci sarà un incontro dove, insieme anche alle opposizioni, discuteremo non solo su eventuali modifiche o correttivi, ma stiamo valutando, gli Assessori competenti stanno valutando, la possibilità non solo di incrementare le risorse, ma di vedere di aumentare lo spettro di quelli che potrebbero essere i beneficiari. Credo che meriti anche qualche ora in più di attenzione, quindi nessuna preclusione, a breve faremo un incontro congiunto anche con le opposizioni.

Per quanto riguarda, invece, un'altra questione, Presidente, mi faccio portavoce di istanze che arrivano anche da parte di alcuni colleghi. Vorrei ricordarvi che in Consiglio regionale, nonostante noi abbiamo ripreso i lavori, questo anche per confermare alcune considerazioni, cioè i lavori sono ripresi, giustamente un invito a riprendere immediatamente i lavori di Commissione, ma continuano a mancare i servizi, Presidente. Vorremmo capire da parte sua se si è adoperato in qualche modo per cercare di capire quando gli sportelli del Banco di Sardegna che noi abbiamo qui sotto possono essere fruibili perché mi sembra ancora impensabile che noi dobbiamo andare, soprattutto quelli fra noi che vengono da fuori, ma anche gli altri, presumo, debbano andare a chiedere appuntamenti vari in sportelli staccati, dove noi ci dobbiamo recare su appuntamento, "il signore verrà dopodomani compatibilmente con le file e con gli impegni". Mi sembra che sia abbastanza scandalosa questa cosa, Presidente.

Per quanto riguarda qualche osservazione fatta da qualche mio collega, fa specie un po' un attimino cercare di contrastare, minimizzare, criticare, perché sarebbe interessante andare a vedere anche articoli che sono usciti in questo periodo dove alcuni di voi sollecitavate da parte del Presidente della Regione un atto di coraggio per dire che la Sardegna merita un'attenzione diversa rispetto ad altre regioni che naturalmente sono state colpite più di noi, serve un po' di coraggio. Bene, arriva un po' di coraggio ma adesso c'è confusione totale. Noi diciamo che ben venga quello che è stato fatto, ben venga. Naturalmente ci sono delle cose che vanno chiarite, e su questo sono d'accordo con voi, perché per esempio potrei citarne una. Si è aperto un attimino, anche per lo svago chiamiamolo così, sul fatto che uno possa andare anche a pescare. Sapete, alla luce anche di quello che stava dicendo adesso il collega Zedda, ci sono alcuni comandanti, il Comandante di stazione dei Carabinieri, il Comandante dei Vigili Urbani che sostengono: "No, tu non sei residente in quel Comune dove c'è il mare, quindi tu non puoi andare a pescare". E come? Quindi è riservato soltanto al residente? Ecco, questo è un aspetto che io penso quanto prima debba essere chiarito, come altri aspetti, però sulla bontà di dire un po' di coraggio, e vorrei ricordare che questa è una Regione a Statuto speciale, ma quand'è che ci dobbiamo riprendere in mano la nostra autonomia? Quand'è? Dobbiamo continuare a farci prendere, scusate il termine, a calci … ? Allora penso che quello che ha fatto il Presidente, checché ne dica il mio collega Piero, io mi diverto ogni tanto anche sui social a confrontarmi con lui, quindi Nuoro o Cagliari va bene, per dire che serve anche un po' di coraggio. Ci abbiamo messo un po' di coraggio. Serve correggere qualcosa? Siamo disponibili a correggere qualcosa, ma Dio mio, andiamo avanti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). E' che Franco Mula ha chiamato, altrimenti non potremmo in qualche modo divertirci e sollevare l'attenzione in quest'Aula. Io devo dire che concordo molto con quello che il collega Franco Mula stava dicendo relativamente agli sportelli del Banco di Sardegna e anch'io reputo abbastanza vergognoso che all'interno di questo edificio gli sportelli del Banco di Sardegna non siano funzionali per quanto riguarda l'attività dei singoli consiglieri regionali. Però Presidente, nel suo altissimo incarico, veste, autorevole presenza, le posso anche chiedere a nome delle migliaia di cassa integrati che stanno aspettando la cassa integrazione in deroga che avete voluto votare in quest'Aula, che potevano tranquillamente con autocertificazione andare in banca e avere le anticipazioni, che oltre a occuparsi dei consiglieri regionali ci si può anche occupare di questi poveri disgraziati.

PRESIDENTE.Sarà mia cura certamente occuparmi prima delle persone, e me lo permetterete, che hanno questo tipo di esigenza, e immediatamente dopo i consiglieri regionali che naturalmente ritengo abbiano possibilità differenti.

Discussione e approvazione della proposta di legge: Giagoni - Agus - Satta Giovanni - Ganau - Ciusa - Oppi - Salaris - Lai - Mura - Caredda: Rinvio del termine per lo svolgimento ed indizione delle elezioni comunali previste per il 2020 (ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento) (139).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 139. Non c'è il relatore in quanto è portato in Aula secondo l'articolo 102 del Regolamento.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.

SANNA QUIRICO, Assessore tecnico degli enti locali, finanze ed urbanistica. Il parere sulla proposta è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). In questa legislatura il mese di ottobre è stata approvata la legge numero 18 che poi è stata impugnata dal Governo nazionale, e in quella legge, all'articolo 1 comma 2, è presente questo dispositivo che dice: "entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale con propria deliberazione, su proposta dell'Assessore degli enti locali, nomina gli amministratori straordinari delle province, i quali restano in carica fino all'insediamento degli organi provinciali che devono essere eletti entro il primo luglio 2020." Ora, è vero che questa norma è stata impugnata, però esiste ancora nel nostro ordinamento formalmente una data, quella del primo luglio, che stabilisce la data entro la quale devono essere eletti gli amministratori.

Ora, anche dal confronto avuto poco fa con gli Uffici del Consiglio, sarebbe utile, probabilmente agevolerebbe la lettura successiva della legge, il fatto che non ci siano incongruenze di questo tipo. Si potrebbe risolvere facilmente, semplicemente con uno spostamento di questa data, dal primo luglio al 31 dicembre, alla data che decidiamo. Non cambia niente, l'alternativa semplicemente è lasciare così, però ribadisco che da un confronto avuto con gli Uffici è apparsa migliore come soluzione la correzione del testo e l'evitare incongruenze di questo tipo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Innanzitutto ho capito che quello del collega Agus era un intervento sull'ordine dei lavori. Volevo sapere se ha presentato un emendamento… No, non c'è nessun emendamento orale? Allora, come ritiene, il collega Agus, di poter intervenire su un testo senza presentare un emendamento? Perché non mi è chiaro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Ha aperto la discussione sull'articolo 1, siccome l'articolo che stiamo per votare potrebbe presentare un'incongruenza, ho segnalato la possibilità, se c'è la volontà da parte di quest'Aula di correggere un errore, di presentare un emendamento orale che ovviamente non ho presentato perché è un problema che è sopraggiunto…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, mi scusi, io capisco le difficoltà dell'onorevole Tunis e nonostante l'onorevole Tunis abbia più esperienza di me, cerco di interpretare quello che lei dice.

Lei sta presentando un emendamento orale all'emendamento numero 2?

(Intervento fuori microfono del consigliere Francesco Agus)

PRESIDENTE. Sì, sull'articolo 1 e sugli emendamenti. Sono stati presentati due emendamenti, uno dei quali contempla l'argomento di cui lei ha trattato e quindi ascoltandola mi sembrava di aver capito che lei stesse presentando un emendamento orale all'emendamento numero 2.

(Intervento fuori microfono del consigliere Francesco Agus)

PRESIDENTE. No, però dico, mi sembra un problema reale. Va bene, perfetto.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). E' una fesseria, però credo abbia senso.

Mi è stato segnalato, giustamente, all'emendamento numero 1 quando noi diciamo che sono sostituite le parole "verificano entro il 27 luglio 2020 virgola" con "sono verificate" dopo il "con" credo che serva almeno il "due punti" è semplice punteggiatura, Presidente. Dopo "con" "sono verificate entro il settimo giorno" con, due punti, "sono verificate entro il settimo giorno".

PRESIDENTE. È un fatto stilistico. Dopo con, due punti, aperte virgolette.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.

SANNA QUIRICO, Assessore tecnico degli enti locali, finanze ed urbanistica. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo alla votazione finale del testo.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 139.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Con i Capigruppo eravamo rimasti d'accordo che avremmo un attimino sospeso il Consiglio.

Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI (UDC Cambiamo). Sì, qualche giorno fa, noi ci siamo incontrati con l'Assessore alla sanità per avere un'interpretazione più chiara, c'era anche Fasolino, per quanto attiene al provvedimento appena approvato, l'8 del mese, che aveva come obiettivo quello dell'aiuto alle famiglie. Ci sarebbe dovuto essere stamattina un incontro con le organizzazioni sindacali, ma soprattutto con i rappresentanti dei comuni, in modo che dipanassero questa matassa, perché i sindaci avevano delle difficoltà per quanto riguarda l'applicazione di questa legge. E' chiaro che gradiremmo, Presidente, che si faccia lei carico per avere una risposta, perché se rimaniamo in quella posizione nella quale non sappiamo niente, e nelle more c'è stato un provvedimento da parte del Governo che per esempio ha portato da 600 a 800, quindi verrebbe meno l'aiuto della Regione almeno per un mese, che già si caricava l'onere di incrementare da 600 a 800, insomma qui non si sa niente, i sindaci navigano al buio, si doveva fare anche una valutazione da un punto di vista economico per sapere se c'era una disponibilità superiore di fondi, perché secondo l'interpretazione data dall'ANCI i 90 milioni non erano sufficienti ma ne sarebbero necessari 135. Insomma, se questo non lo risolviamo, i Comuni che cosa fanno, continuano praticamente a navigare al buio, e i cittadini praticamente continuano a morire di fame? Quindi credo che fra le cose da fare stasera, si sarebbe potuto, con la presenza uno dei due assessori, avere comunicazione sull'esito di questo incontro. Anche perché il sottoscritto aveva proposto di portare avanti un'interpretazione autentica, contrapponendosi ovviamente a dei tentativi diversi che qualche assessore portava avanti. Io mi sto riferendo all'impegno che hanno preso, poi se non ne hanno discusso, allora risulta come succede per le altre cose che i provvedimenti devono sempre arrivare, ma al protocollo di questo Consiglio non sono ancora arrivati. Questa è una cosa importante, perché molti sindaci hanno dato un'interpretazione diversa, non solo, ma molti Sindaci sono in imbarazzo e non hanno neanche cominciato a dare il contributo. E quindi se c'è la fame oggi, praticamente la situazione è peggiorata in questi ultimi giorni.

PRESIDENTE. Onorevole Oppi, l'ho detto all'inizio della seduta, condivido, è necessario che si dia non solo univocità di interpretazione alla legge, ma che si dia applicazione ed esecuzione alla legge. Ci sono dei problemi, gli assessorati competenti stavano preparando una circolare interpretativa che se non dovesse essere sufficiente sarà necessario insomma intervenire con una interpretazione autentica della norma da parte…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, io concordo pienamente con l'onorevole Oppi, credo che la circolare che lei sta enunciando, già a seguito dell'intervento dell'onorevole Cocco, sia del tutto inefficace, perché qui si tratta di un'interpretazione autentica della legge, e la legge si interpreta solo ed esclusivamente tornando all'interno del Consiglio. Io credo che, come già proposto da diversi consiglieri regionali, dobbiamo calendarizzare una data, per noi può essere anche domani mattina, nella quale si rientra in quest'Aula e si dà un'interpretazione autentica della legge. Non è pensabile che 84 faq dell'Assessorato ai Servizi Sociali blocchino un intervento immediato a sostegno delle famiglie. Io credo che non siamo disponibili, ma credo che non sia disponibile tutto questo Consiglio regionale alla stessa questione che si è poi verificata sulla questione del REIS, dove l'assessorato alla sanità e servizi sociali, cambiando i criteri in maniera unilaterale, ha bloccato l'elargizione di queste risorse nei confronti di tutte le famiglie sarde. Noi pensiamo che attraverso una riunione dei Capigruppo si possa immediatamente rientrare all'interno di questo Consiglio e permettere a tutti i sardi, perché questo era l'intento del Consiglio, a tutti i sardi di beneficiare di quei contributi a sostegno delle famiglie e del reddito. Perché non dimentichiamo una cosa, l'hanno detto diversi consiglieri regionali, la variabile del tempo non è una questione indipendente, qui c'è bisogno di intervenire immediatamente, ogni giorno perso ad aspettare l'assessore alla sanità e ai servizi sociali è un giorno buttato all'aria per le famiglie che non riescono a fare la spesa in Sardegna.

PRESIDENTE. Onorevole Lai, però il mio intervento non è da ritenersi in contrapposizione al suo, anzi è complementare nel senso che se ci dovesse essere, come ritengo mi sembra di capire ci sia, si interverrà quanto prima possibile con una interpretazione autentica.

Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, uno degli ultimi atti di quest'Aula, prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus, è stato quello di approvare all'unanimità un ordine del giorno in data 19 febbraio, quindi, l'Aula compatta a sostegno dei lavoratori di Air Italy per quello che stava accadendo, quindi, per l'improvvisa messa in liquidazione della società Air Italy. Purtroppo è successo quello che un po' si temeva, cioè l'emergenza coronavirus ha oscurato quella che è la situazione Air Italy. E il rischio qual è, che quando passerà, e speriamo passi prima possibile questa emergenza noi rischiamo di trovarci in una situazione dove ormai non si può più far nulla. C'erano degli impegni precisi in capo al Presidente della Regione in quell'ordine del giorno, io chiederei, per suo tramite Presidente, ma ci sono anche autorevoli componenti della Giunta, di sollecitare il Presidente della Regione, e l'Assessore ai trasporti anche possibilmente, affinché vengano in quest'Aula nella prima seduta utile a riferire su cosa sta accadendo, su quali sono le risultanze di quei tavoli, se ne sono stati convocati eccetera, rispetto ad Air Italy. Perché ogni giorno ci sono novità in merito. Chiudo dicendo che per il prossimo 6, poi spostato al 7 di maggio, c'è stata una lettera indirizzata da parte dei liquidatori di Air Italy a tutte le sigle sindacali, ai ministeri, non alle regioni, non ho capito perché, Lombardia e Sardegna, per un incontro per fare il punto della situazione rispetto alla procedura di liquidazione, cioè per la serie stiamo andando avanti. Ora, sette consiglieri regionali, fra i quali due Capigruppo seduti qua, tre assessori, fra i quali due seduti qua, venerdì probabilmente si ritroveranno ad Olbia a dover discutere di questo tema qua. Ma non è una questione che si può discutere solo, questa è un'emergenza sarda, e io ritengo che debba essere trattata, non solo là, e va bene, da quest'Aula, come è stato fatto, e gradiremmo che il Presidente della Regione ci aggiorni in merito, così come da impegni.

PRESIDENTE. ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Condivido la necessità di dare un contributo ulteriore perché le norme che stiamo editando possano produrre il loro effetto nel modo più immediato ed efficace possibile, anche alla luce del fatto, ce ne dà atto oggi il Sole 24 Ore, che la Regione Sardegna è la prima in Italia per investimento pro capite ed è la prima in Italia per risorse proprie destinate ai cittadini e alle aziende per gestire la crisi. Questo credo, così come è stato dall'inizio, debba essere continuato attraverso uno sforzo comune, e mi permetto di dire però che nell'intervenire su una norma attraverso una interpretazione autentica andrebbe fatto con generalità e astrattezza, trovo complesso l'approccio che ho sentito sino a questo momento di intervenire caso per caso, perché significherebbe non fare una norma interpretativa ma una nuova norma che interviene su quei punti. Quindi occorre dire che nella modalità in cui è stato proposto sino a questo momento, anche dal collega Lai, non stiamo editando una norma interpretativa, stiamo editando una nuova norma sopra una norma che ha già avuto una sua copertura finanziaria e una perequazione all'interno di tutto quanto il sistema degli enti locali della Sardegna. E ci sono state anche, sulla base della norma all'origine, delle attribuzioni e financo delle erogazioni, quindi nel ragionare di questo io suggerirei, se proprio si vuole intervenire, di stare sulla norma interpretativa, ma per stare sulla norma interpretativa abbandonare l'approccio che c'è stato sino a questo momento "caso per caso" e concentrarci sul principio, casomai questo nella norma originaria (ho qualche dubbio) non fosse sufficientemente chiaro, e se invece fosse sufficientemente chiaro e fosse difficile renderlo più esplicito con una norma interpretativa, come è stato fatto in altre legislature e con strumenti consiliari, si intervenga sulla struttura amministrativa affinché si faccia parte diligente nei confronti della norma che è stata correttamente editata. Perché sono due cose completamente differenti, l'una e l'altra.

PRESIDENTE. Onorevole Mura, vuole sempre intervenire? Dopo l'onorevole Tunis?

MURA FRANCESCO (Fratelli d'Italia). Capisco che l'onorevole Tunis sia… però avevo da dire delle cose anche un pochino diverse rispetto a quelle dell'onorevole Tunis, però in parte me le ha anticipate, è vero, perché sulla necessità di ritornare sulla legge 12 ne siamo tutti convinti, però bisogna agire con molta attenzione, perché ci sono dei Comuni che quelle risorse le hanno anche già erogate, ci sono dei Comuni che hanno pubblicato i bandi, approvato delle graduatorie, erogato le risorse, perché a me sinceramente delle 84 faq della dirigente dell'Assessorato non me ne frega proprio niente, perché sarebbe un insulto a me stesso se dovessi farmi interpretare una norma che io ho contribuito a scrivere e a votare. Però questa fortuna di essere legislatore e anche attuatore ce l'ho solo io e pochi altri qua dentro, quindi ritengo doveroso ritornare sulla legge, ma nel ritorno bisogna verificare l'entità delle risorse e l'entità del fabbisogno, perché non si potrà andare a interpretare o addirittura a modificare la legge per restringere le maglie, perché se io nella mia interpretazione ho erogato quelle risorse non posso certo tornare dai cittadini a dirgli "ridatemi i soldi", oppure non posso certo assumermi una responsabilità per aver interpretato una legge, che tra l'altro ho anche scritto io, ma questo qui è il mio caso e, non come dice giustamente l'onorevole Tunis, non si ragiona nello specifico.

Pertanto, ben venga il ritorno in Aula per chiarire gli aspetti che hanno creato le difficoltà nell'applicazione della legge numero 12, ma prima verifichiamo fabbisogno ed entità delle risorse, per poter aprire la platea, come giustamente ha detto l'onorevole Mula. Grazie.

PRESIDENTE. Sospendiamo la seduta per qualche minuto.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 39, viene ripresa alle ore 17 e 47.)

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta. Quindi la seduta è tolta.

Il Consiglio verrà convocato a domicilio, se fosse possibile fare una Conferenza dei Capigruppo adesso a margine del Consiglio stesso, grazie.

La seduta è tolta alle ore 17 e 48.