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Resoconto della seduta n. 224 del 29/11/2022

CCXXIV SEDUTA

Martedì 29 novembre 2022

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

Indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

Indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 16 e 18.

ENNAS MICHELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 5 luglio 2022 (213), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. I consiglieri regionali Elena Fancello, Rossella Pinna e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 29 novembre 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata le proposte di legge numero 362.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Nell'augurare buon lavoro ai nuovi componenti della Giunta regionale neo nomina mi fa anche piacere vedere che sono i neo nominati ad essere puntuali il primo giorno, sono assenti coloro che dovrebbero dare il buon esempio già da anni.

Siccome ho sempre a cuore questa istituzione, che ogni volta qualcuno cerca di demolire dalle fondamenta, suggerirei, per non dare uno spettacolo non esattamente opportuno, mettiamola così, per i ruoli, i compiti e gli impegni che dobbiamo assolvere, di fare qualche telefonata, chiedere alle persone di essere presenti e poter riprendere la seduta, non dico con tutte e tutti, ma con una parte consistente. Grazie.

PRESIDENTE. Peraltro manca anche il relatore della mozione, quindi io se mi consentite faccio una sospensione in aula di qualche minuto.

La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 22, viene ripresa alle ore 16 e 42.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, le chiederei di verificare attentamente la presenza del numero legale in Aula, anche perché - lo ricordo - la seduta di oggi si tiene principalmente per il fatto che le minoranze hanno rinunciato alla possibilità di prendere il tempo necessario per la stesura della relazione di minoranza, credo non sia un buon viatico per la discussione il fatto che la stessa inizi senza che la maggioranza sia in grado di garantire autonomamente il numero legale.

In secondo luogo, Presidente, le chiederei di apportare due verifiche. Dalla data di sabato è stato annunciato il decreto di azzeramento della Giunta regionale: capiamo tutti il valore politico di quell'atto ma nell'atto pubblicato ieri sul sito della Regione appaiono dei profili incompatibili con il nostro Statuto. Ricordo a tutti che Consiglio, Giunta e Presidente sono i tre organi costituzionali della nostra Regione, non è pensabile che uno azzeri un altro con decreto. Il Presidente ha potere di cambiare la Giunta, come ha fatto (auguro buon lavoro agli Assessori neo nominati), non ha potere di cancellarla o di azzerarla, tant'è che erroneamente nel decreto si parla di deleghe assessoriali, mentre sappiamo benissimo che la nostra legge regionale non prevede l'attribuzione di deleghe.

Il profilo di incostituzionalità è cessato con la nomina degli Assessori, però credo sia opportuno che questo Consiglio vigili affinché non si sia creato un precedente.

Segnalo un altro fatto, è stata attribuita - lo si legge nei comunicati stampa - una delega al Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, credo sia opportuno procedere a una verifica attenta, in particolare riguardo ai profili di inconferibilità, perché ci sono pareri illustri dell'ANAC che affermano come questa non si applichi ai ruoli interni ai Gabinetti, quindi al ruolo di consulente e ancor meno di Capo di Gabinetto, purché non siano attribuite deleghe dirigenziali, altrimenti si ricade nelle fattispecie previste dalla cosiddetta legge Severino riguardo il periodo (2 anni dopo l'aver svolto incarichi di governo oppure incarichi all'interno di un Consiglio regionale) prima di poter essere idonei a ricoprire incarichi dirigenziali. Lo dico per evitare che nel prossimo futuro si verifichino delle problematiche e anche per far sì che le gestioni commissariali bloccate da più di un anno (perché da quando sono state attribuite dal Presidente della Regione gli uffici dei commissari, in particolare per quello che riguarda le strade, non sono mai stati nemmeno costituiti) e appunto al fine di evitare ulteriori rallentamenti, chiederei Presidente di fare tutto quello che è in suo potere per evitare errori facilmente evitabili.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Sono sicura che lei sa già che cosa voglio ricordare a lei e all'Aula: siamo ancora senza le figure di Garante per l'infanzia e di Garante per le persone private della libertà personale, gradirei davvero, Presidente, che lei oggi ci dicesse quali sono le intenzioni della Presidenza, o se ci sono quali sono i motivi per i quali si sta decidendo di non intervenire.

PRESIDENTE. Ha Ragione, a strettissimo giro è necessario nominarli e quindi prendo l'impegno di nominarli a brevissimo termine. Grazie.

CADDEO LAURA (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Definisca "a brevissimo", Presidente.

PRESIDENTE. Nel più breve tempo possibile, certamente non un mese, non una settimana, ma veramente ad horas.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Intanto, dopo l'intervento che ha fatto il collega Francesco Agus, per ringraziare e riconoscere naturalmente non solo il contributo ma la disponibilità che hanno dato le opposizioni, perché senza il loro assenso oggi non saremmo in Aula. Questo lo vorremmo ricordare a noi stessi, per cercare in prospettiva futura di organizzarci un po' meglio e per cercare anche noi di dare una svolta, ma mi sembra che i segnali Presidente li stiamo vedendo: non è che deve essere l'opposizione a garantire il numero legale. Sollecito per l'ennesima volta l'Ufficio di Presidenza di adottare quelle procedure necessarie affinché tutti i colleghi siano responsabilizzati al senso civico, perché questo non è un dopolavoro dove si viene quando non si ha nulla da fare, perché sembra che uno venga in Consiglio regionale se non c'è altro da fare! Quindi, lo dico in primis a me stesso, siccome noi veniamo e cerchiamo di essere sempre puntuali, è possibile che non riusciamo a dare una svolta? Quindi invito le opposizioni (non nel senso che l'hanno fatto fino ad ora) di fare non barricate, dateci una mano sulle cose che abbiamo più o meno concordate per chiuderle, perché sono quanto mai urgenti, poi possiamo fare tutto quello che vogliamo. E, ripeto, se ci sono delle cose che non risultano essere concordate per le quali ci potrebbe essere motivo di… sediamoci e vediamole immediatamente, però vi chiedo, con senso di responsabilità (ce lo siamo già detti, ci prendiamo le nostre responsabilità) però questo provvedimento è quanto mai urgente.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Mula. Possiamo passare all'ordine del giorno della seduta, che reca la continuazione della discussione della mozione numero 625.

Continuazione della discussione e non approvazione della mozione Moriconi - Ganau - Comandini - Corrias - Deriu - Meloni - Pinna - Piscedda - Lai - Cocco - Caddeo - Orrù - Li Gioi - Ciusa - Manca Desirè Alma - Solinas Alessandro - Agus - Loi - Piu - Satta Gian Franco - Zedda Massimo sullo stato di attuazione della legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (omnibus 2021) e sull'efficacia degli strumenti adottati dalla Regione per contrastare gli effetti negativi sull'economia regionale, enunciati dal Presidente della Regione nella conferenza stampa del 7 ottobre 2022 (625)

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente, non rubo tempo all'Aula sull'ordine dei lavori ma mi riferisco a quel che è stato detto da alcune colleghe e colleghi, in particolar modo dal mio Capogruppo Francesco Agus, sulla vicenda della Giunta, perché è una materia anche interessante per molti di noi che fanno i legislatori, e su questo la neo Assessore Andreina Farris, per i compiti che ha svolto, potrebbe darci una qualche lezione, oltre che molti dei funzionari e dirigenti del Consiglio.

Lo Statuto è del 1948. La riforma che ha introdotto l'elezione diretta del Presidente della Regione, come tutti sanno, nasceva in un periodo (vale per i Consigli comunali ovviamente anche per le Regioni) dove un consigliere regionale veniva eletto Presidente della Regione. I Sindaci fino al '94, fino alla riforma sull'elezione diretta, erano consiglieri; il padre della neo Assessora Ada Lai fece il Sindaco di Cagliari da consigliere comunale, era un primus inter pares, cioè una persona che nella scelta in seno all'Aula. Lo Statuto, che non è mai stato aggiornato se non per prevede pochi aspetti, prevede che tre siano gli organi: Presidente, Consiglio e Giunta non dice lo Statuto che la Giunta è qualcosa che sta sotto il Consiglio o sotto il Presidente, non vengono definiti come prioritari né l'uno né l'altro nell'altro ancora, ma stanno e si reggono insieme. Il Presidente della Regione non ha la possibilità, non è data dalle leggi, dallo Statuto di attribuire a se stesso 12 interim se ha adottato un atto del genere, è anche vero che il tempo non è stato così lungo, ma da un punto di vista della valore dell'atto adottato l'atto è nullo o in violazione di legge e Statuto, quindi di rango costituzionale. L'altro elemento interessante è il caso di scuola, dando per buona un'ipotesi del genere il Presidente potrebbe tenere per sé 12 interim sine die ma la chiudiamo qua, diciamo, gli altri aspetti che sono stati detti dal collega Agus, mio capogruppo, andranno ovviamente dipanati e risolti almeno sulla forma degli atti in relazione all'attribuzione di incarico a coloro che probabilmente non possono avere deleghe assessoriali, non essendo Assessori, non essendo componenti della Giunta.

Per quanto invece riguarda la mozione e cioè l'intervento che è stato fatto nel corso dell'illustrazione da parte dell'onorevole Moriconi non aggiungo altro, perché i numeri, i dati, le argomentazioni portate alla nostra attenzione dall'onorevole Moriconi le sottoscrivo così come ovviamente ho sottoscritto quella mozione, quindi sarebbe una negazione della firma posta nel documento, nella mozione. Ma i numeri sono testardi, i numeri per quanto li si voglia tirare, la mancata spesa di risorse per un ammontare di decine e decine, centinaia di milioni di euro, 100, 300, una cassa che è arrivata a 2 miliardi e mezzo vado a memoria, mi correggerà l'assessore Fasolino, la puoi tirare quanto vuoi, puoi argomentare quanto voi, due e mezzo fanno sempre due e mezzo. Attenzione il Presidente della Regione ha dichiarato qualche settimana fa che un'agenzia che valuta la salute dei bilanci pubblici ci avrebbe attribuito uno stato di salute ottimo, è dovuta intervenire la Presidente della Corte dei conti Cabras che di fronte a una domanda dei giornalisti ha spiegato la differenza che è questa: un conto è tenere i conti in ordine diverso è dire, così come è accaduto e descritto nella relazione della Corte dei Conti, citata dall'onorevole Moriconi, che la Regione aveva una capacità di spesa per 100 e ha speso 50. Noi abbiamo, essendo una Regione in disavanzo, opera per noi una norma, un vincolo che è diverso rispetto alle regioni o alle amministrazioni dei comuni che non sono in disavanzo, nel momento in cui la Regione è in disavanzo tutto ciò che non è speso nel 22 non diventa avanzo d'amministrazione per il 23 e quindi non ritroviamo quelle risorse nel 23, diventa per legge obbligatoria l'altra strada quella del ripianare il disavanzo. Noi abbiamo ripianato il disavanzo della Regione, cosa che le altre Regioni faranno in vent'anni, in tre esercizi, in tre esercizi. Potevamo spendere centinaia di milioni di euro a beneficio del settore economico produttivi… ma questo è il tema. Noi non abbiamo speso per centinaia e centinaia milioni di attenzione, chiudo, il Presidente della Regione cita in occasione di quell'intervista la spesa europea e cosa cita il Presidente della Regione? Solo il fondo sociale, perché? Perché sul fondo sociale sulle deroghe Covid è stato consentito, non solo a noi alle regioni, al sistema Italia, di utilizzare il fondo sociale per aiutare il settore economico in crisi, le persone in difficoltà, non cita FSC, non cita infrastrutture, non cita i fondi per la ricerca, non cita il complesso di risorse ingenti europee che noi abbiamo, potremmo spendere che non abbiamo speso nel corso degli anni. Non basterà sostituire qualche Assessore, e chiudo Presidente, è la guida, il vertice che non può venire a mancare nell'ambito delle sue funzioni e dell'indirizzo che deve dare alla nostra Regione, è il Presidente che deve dar forza alla Giunta, argomenti, leggi da discutere, se non proposte dal Consiglio, ma formulata dalla Giunta, perché altrimenti mi sa che non basterà un cambio di assessori per nuovamente correggere la rotta che ci sta portando verso gli scogli e le secche, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Ciusa. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente, innanzitutto buon lavoro alla Giunta che si è insediata, sarà un compito arduo, e secondo me la discussione di questa mozione doveva essere fatta alla presenza della vecchia Giunta, dai vecchi componenti, perché stiamo andando a toccare un tema di spendita di risorse e di impegno di risorse e siccome tutta la Giunta precedente era coinvolta e meritava con loro fare questa riflessione. Perché la capacità di spesa certifica quanto meno l'azione politica di una Giunta in termini di resa e davanti ai numeri, i numeri che ha ben rappresentato il collega Moriconi, viene facile affermare un fatto che la Giunta precedente ormai ha fallito, ha fallito nei tempi, nei modi, in tutto secondo me. Ancora una volta è emersa la vostra incapacità di programmazione delle risorse regionali e questo non è accettabile, soprattutto perché a farne le spese è tutta la nostra Regione che aspetta da tanto una risposta da questo Consiglio e da voi, voi maggioranza soprattutto in questo caso non riesco a riferirmi ai nuovi Assessori, che aspettavano appunto un indirizzo chiaro. Son stati dettati secondo me solo propaganda, fumo negli occhi sardi ma all'atto pratico non è arrivato niente, niente di concreto immediato, proprio per dare quelle risposte che si attendono i sardi. I numeri sono chiari, avete impegnato poco meno del 40 per cento di quelle risorse messe in quella omnibus ormai dell'anno scorso, un fatto impietoso che dovrebbe appunto farvi riflettere su questa situazione, sulla vostra capacità di azione politica. Secondo me si può anche definire in due parti questa vostra responsabilità, la possiamo definire con due motivi, il primo secondo me sta anche nel fatto che voi avete scelto di fare una finta riforma dell'Amministrazione regionale, solo per allargare lo staff del Presidente, degli Assessori aggiungendo qualsiasi tipo di figura dirigenziale senza mai ragionare sul fatto che l'amministrazione pubblica regionale soffre di ben altri problemi, problemi che sono ancora lì su quel tavolo e devono essere risolti, a mio avviso è necessario avere dotazioni organiche adeguate e competenti in modo da non dover ricorrere a ricorrenti chiamate di personale in altri enti, pratica abusata come quella di chiamare dai comuni che poi vengono puntualmente sguarniti. Il secondo motivo a mio giudizio è il tempo, in questa legislatura siete arrivati sempre fuori tempo massimo, non avete mai programmato nulla nei tempi richiesti per consentire alla Regione di utilizzare appieno le risorse e le opportunità che erano nelle vostre facoltà. Perché le risorse devono essere impiegate nei giusti modi e nei giusti tempi soprattutto e lo sappiamo tutti e fra poco ci apprestiamo a un'altra legge che dovrebbe essere appunto fatta nei giusti modi e dovremmo farlo insieme alla Finanziaria, perché stiamo anche lì procrastinando, si procrastina sempre in questo Palazzo. Esempio lampante è sempre il comparto agricolo, siamo in tanti a riempirci la bocca sia dal punto di vista produttivo, identitario ma poi all'atto pratico i ritardi in agricoltura sono enormi non si parla né di settimane o di mesi, si parla sempre di anni, non è accettabile! Quindi vediamo appunto che la nave Sardegna non ha un timoniere, anche oggi constatiamo l'assenza del Presidente, che è venuto per nominare la nuova Giunta, ma poi in Aula non c'è, dovrebbe prendersi carico di questa situazione. È possibile accettare tutto questo? No non è possibile accettare tutto questo, non è possibile continuare a dare schiaffi ai sardi in maniera deliberata senza dare mai una risposta, non capiamo qual è il motivo, il senso di tutto questo. Avete sulle spalle anche voi nuova Giunta che vedo qua davanti a me una grande responsabilità cercate di cogliere le opportunità, il tempo stringe. E aggiungo anche un altro fatto, io trovo veramente grave che la Giunta si sia vantata di non aver speso milioni di euro e di averli tenuti in pancia anziché metterli a disposizione delle nostre comunità e di spacciare questo fallimento come una buona azione di governo. Io su questo veramente non capisco come si possa fare una cosa del genere, la situazione appunto è sotto gli occhi di tutti, prendetevi le vostre responsabilità perché gli unici responsabili di queste situazioni siete voi, nessuna corresponsabilità, noi lo abbiamo sempre detto voi avete il timone di questa nave voi la dovete portare in porto, se riuscite a farlo, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, visto che i lavori dell'Aula sono andati un po' a rilento ultimamente devo ammettere che era da tanto che non avevo modo di intervenire ed è sempre un'emozione di un certo tipo, quasi come quella che ho visto negli occhi dei nuovi Assessori, dei nuovi consiglieri regionali che sono entrati oggi, ai quali faccio auguri di buon lavoro. Premettendo che il mio non sarà un intervento come si può dire dolce o comunque di contenuti confortanti. Sembrerebbe che siamo una Regione virtuosa, una Regione talmente virtuosa da essere riuscita ad azzerare il proprio disavanzo, se non fossimo in una delle aree economicamente più depresse d'Europa, del mondo occidentale per esempio se fossimo in Norvegia, questo sarebbe un risultato ottimo, un risultato veramente notevole, un risultato del quale attribuire tutti i meriti al nostro caro Governatore e alla Giunta regionale uscente ed in parte rientrante. Si è provato, e questo veramente va stigmatizzato, da parte del Governatore, a mascherare come un risultato positivo il più negativo dei risultati per un'amministrazione pubblica che operi in un territorio, ripeto, così economicamente depresso, che nel momento in cui vi sono delle contingenze economiche così negative da contrastare non essere capaci di spendere ingenti risorse a nostra disposizione non è un risultato positivo, non è un merito è una vergogna, colleghi! Ed è anche una rappresentazione plastica del modo di fare politica che fino ad oggi, e devo dire permettetemelo ho seri dubbi che questo possa cambiare, che fino ad oggi è stato utilizzato per portare avanti l'azione politica da parte del Presidente della Regione, da parte della Giunta regionale e dai partiti di maggioranza, che in quest'Aula siedono. Venendo ai contenuti della mozione li abbiamo analizzati in varie sedi, non ultima una conferenza stampa dove l'abbiamo descritta, e ringrazio il collega Moriconi per il grande lavoro fatto, questo va detto, dove abbiamo descritto la plasticità della rappresentazione che questa mozione fornisce, che quest'atto fornisce. Su più di 500 milioni stanziati con la scorsa omnibus è stato impegnato nemmeno il 40 per cento e ripeto in una Regione dove siamo tra gli ultimi in quasi tutti gli indicatori di spesa, sia di fondi propri, che di fondi statali, che di fondi europei soprattutto, per non parlare delle ingenti risorse, oramai lasciate, sul famoso tavolo della contrattazione della cosiddetta vertenza entrate, che oramai sono rimasti allo Stato. Quella vecchia, come questa omnibus come tante altre leggi, sono entrate in aula grazie solo, grazie, al senso di responsabilità delle opposizioni, questo senso di responsabilità, però non fa mai male sottolinearlo, non vuole e non sarà in alcun modo complicità, in quello che, lo ripeto l'hanno detto, l'abbiamo detto innumerevoli volte lo ridiremo, è un vostro, tutto vostro, solo vostro fallimento politico. Con una larga maggioranza come quella che avete tenuto alle scorse elezioni, che avete vinto, avreste potuto fare al netto delle contingenze, abbiamo avuto il Covid, abbiamo avuto la guerra in Ucraina quello sicuramente avrete anzi dovuto fare molto, ma molto di più e di questo vi verrà chiesto conto non solo in termini di spesa finanziaria, ma anche in termini di incisività, inesistente, della vostra azione politica, che si è rappresentata in tutti i modi possibili, sempre negativi, in qualsiasi tipo d'azione avete portato avanti. Siete stati azzoppati da un'operazione iniziata qualche giorno dopo l'ingresso in aula di questo Consiglio e che si è conclusa stamattina, ho visto fare questo famoso rimpasto, ventilato, minacciato, utilizzato in tutti i modi possibili e immaginabili che vi ha azzoppati, vi ha azzoppati nella vostra azione politica e ha danneggiato la Sardegna in definitiva ed i sardi molto più del Covid, molto più della guerra, verso i quali finirà presto il tempo in cui riuscirete ad essere credibili nell'attribuire loro responsabilità. In un'altra dichiarazione quanto mai improvvida il presidente Solinas ha avuto anche l'ardire di scaricare sulle opposizioni la responsabilità della scarsa spendita delle risorse stanziate con la scorsa omnibus, ebbene oggi siamo qua ad un giorno dalla scadenza perentoria per poter approvare questa legge riuscire ad impegnare la minima comunque parte delle risorse che riuscire ad impegnare e siamo qua solo ed esclusivamente grazie al senso di responsabilità delle opposizioni che non sono e non saranno mai…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Grazie Presidente, intanto auguro ovviamente buon lavoro ai nuovi assessori, alcuni dei quali chiaramente ereditano un lavoro svolto da altre persone, più o meno bene, noi abbiamo avuto modo di dirlo e sottolinearlo molte volte quanto effettivamente su alcuni assessorati sicuramente si sia fatto un lavoro un po' più importante, su altri ci siano state delle carenze notevoli e recuperare in un anno più o meno alcune problematiche che sono delle problematiche serie è un percorso arduo. Quindi sappiate che c'è tutta la nostra solidarietà per provare davvero a ricucire alcuni strappi che sono stati pesanti non tanto per gli Assessori di per sé ma per l'intera Isola. Quindi davvero un augurio di buon lavoro. Su questo tema il giudizio politico è un giudizio politico negativo, l'ha espresso molto bene l'onorevole Moriconi nella sua mozione e vorrei sottolineare alcune parti perché ha scritto un testo molto articolato rispetto all'omnibus dello scorso anno, approvato ad ottobre del 2021, e si possono notare come sui 3 milioni a disposizione per gli imprenditori agricoli che hanno subito danni alle scorte, a seguito degli incendi sviluppatisi nell'oristanese, solo tra l'altro recentemente con la delibera della Giunta regionale del 22 settembre 2002 sono state adottate le direttive di attuazione, le cui competenze attribuite all'Agenzia Laore attendono ancora di essere espletate, e questo è un dato. Dopodiché possiamo continuare, su 10 milioni a disposizione come contributo straordinario da destinare a favore delle società sportive soltanto 2 milioni sono stati spesi. Su 150 mila euro da destinare agli enti locali per l'avvio e la realizzazione di progetti di promozione e valorizzazione degli archivi storici, ricordo che i Comuni stanno facendo uno sforzo importante per cercare di digitalizzare i loro sistemi, e quindi dematerializzare gli archivi, compresi gli archivi storici, quello che è stato speso sono 39 mila euro. Per quanto riguarda l'attività di supporto tecnico e la funzione di controllo sui programmi finanziati con risorse europee da attuare nelle scuole sarde, sono state spese anche qua, non risultano anzi spese e nessuna risorsa. Potremmo continuare, ma non voglio continuare ad elencare anche se sono davvero dati molto importanti e sensibili. Ma lasciatemi ripetere quello che ho provato a dire sui miei canali social, ma sicuramente con dei comunicati stampa, una cosa gravissima è accaduta. Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato fatto uno sforzo grandissimo da parte dell'azienda ospedaliera universitaria e quindi dai ricercatori per un progetto sull'Alzheimer, e la cosa scandalosa, e qua lo voglio dire, è che la Regione non ha trasmesso come ultimo tassello il progetto al Ministero, e noi siamo l'unica Regione che non ha avuto i finanziamenti su questi importanti progetti, mi risultano tre i progetti, due a Sassari e uno a Cagliari, io ho parlato solo di quello di Cagliari, ma mi sembra che questa sia una cosa gravissima. E quando accadono queste cose accadono perché non c'è una guida, e la guida che è rappresentata dal presidente Solinas non c'è e non c'è stata, ed è inutile che oggi veniamo in Aula il 29 di novembre ad approvare una variazione di bilancio sapendo esattamente che queste risorse non potranno essere spese, perché nessuno potrà spendere le risorse entro il 31.12, non è pensabile dare i contributi ai Comuni che oggi, entro domani, dovranno fare le ultime variazioni di bilancio, e mi dovete spiegare come fanno a introitare queste risorse, come fanno, che il 15 di dicembre chiudono esattamente le tesorerie dei Comuni. Quindi esattamente non riesco a comprendere quale sia il motivo per cui noi oggi siamo in Aula, se non per scrivere dei grandi titoli sui giornali e prendere per l'ennesima volta in giro i sardi. Io questo lo voglio dire con forza perché mi sembra, dopo quattro anni, che non è pensabile continuare in questa direzione. Mi auguro che l'ingresso dei nuovi Assessori, l'ingresso dei nuovi consiglieri porti in quest'Aula una serietà maggiore e si provi a dare una via che sia una via differente, perché quello che abbiamo visto in questi anni è una cosa molto grave e immagino che lo sforzo di ogni Assessore sia anche vanificato quando poi le fila che devono essere tirate dal Presidente sono complicate e molto difficili anche da vedere. Io chiudo qua e proseguirò sicuramente durante la discussione, grazie.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente. Inizio col fare gli auguri ai nuovi Assessori, ai nuovi colleghi consiglieri di maggioranza, e faccio gli auguri specialmente agli Assessori perché non vorrei essere nei loro panni. Loro oggi si ritrovano ad essere dei nuovi Assessori in un discorso politico, in un percorso politico che è iniziato quasi quattro anni fa, e quindi avrete un grandissimo compito, che è quello di portare avanti il progetto per la Sardegna del governatore della Regione Sarda, cioè il nulla, voi porterete avanti il nulla. E con questa consapevolezza io davvero vi faccio i miei migliori auguri. Allora parlando proprio del Presidente della Regione Sardegna, che per l'ennesima volta non è presente in quest'Aula, nella massima istituzione sarda, è venuto stamattina perché era costretto a venire perché doveva presentarvi a tutta la stampa, i vostri nomi, i vostri volti dietro il nulla che rappresenta il governatore della Regione Sardegna, però giustamente toccata e fuga. Viene in Consiglio, conferenza stampa, vi presento e via, fugge, fugge perché a volte ci vuole coraggio ad ascoltare la verità che viene riportata in quest'Aula. Oggi stiamo discutendo una mozione, una mozione che è stata presentata dal collega Moriconi e che è stata firmata da tutti i Gruppi di minoranza. In questa mozione, se avrete avuto modo di leggerla, sono menzionati alcuni numeri, alcune cifre, e allora vorrei discuterle insieme ai nuovi Assessori, alcune cifre: 10 milioni di euro, 10 milioni di euro che sono stati promessi, venduti dal vostro governatore che vi ha nominato, nel 2021, incendio dell'oristanese, Montiferru, dovevano servire per dare sostegno alle imprese agricole, alle aziende agricole che sono state promesse, vendute a tutti i sardi, ad oggi non è stato, non solo stanziato, non è stata pagata una sola azienda agricola. Continuiamo a parlare di soldi, di importi, di cifre: 7 milioni di euro, fondo da destinare agli enti locali, all'agenzia forestale regionale per il rimboschimento e soprattutto per la difesa del territorio, per il rischio idrogeologico. Allora, cari Assessori, che dovrete portare avanti quella che è la visione programmatica e le continue balle che il vostro governatore continua a vendere a tutti i sardi, sappiate che ad oggi non risulta pagato neanche un euro rispetto a questi 7 milioni che ha venduto alla stampa e a tutti i sardi. Continuiamo sempre a parlare di cifre: 3 milioni di euro, perché dovevano servire questi soldi che ha continuato a vendere a tutti i sardi per dare sostegno a tutti gli imprenditori agricoli sempre per quanto riguarda l'incendio dell'oristanese, Montiferru. Ad oggi, dopo un anno e mezzo, non sono state, addirittura data di sette, otto giorni fa, sono state trasferite solo le direttive in dotazione all'Agenzia Laore, quindi neanche impegnati, neanche stanziati, nulla, ecco perché io definisco nulla il governatore. Però volevo condividere con i nuovi Assessori anche una cifra molto importante che fa ottenere alla Regione Sardegna un triste primato, che è quello dei 3 milioni di euro non spesi negli ultimi tre anni per la prima volta, per la prima volta nella storia dell'autonomia sarda. Cioè voi rappresentate un Presidente della Regione Sardegna che è il primo che detiene questo primato, è bravissimo, è riuscito a far ottenere alla Regione Sardegna un triste primato, che è quello di non essere riuscito a spendere 3 miliardi di euro, non è riuscito a spenderli. Quando parliamo di cifre, quando io vi faccio gli auguri, cari Assessori, pur non conoscendovi, io sono certa che voi cercherete di portare avanti un ottimo lavoro mancando però di un'ottima base, perché per portare avanti un lavoro ci deve essere qualcuno che indirizza e con una visione politica…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Grazie Presidente. Onorevole Manca, non è che manca una visione politica, non è che manca la visione politica, sinora è mancata la visione, totalmente la visione. Io faccio i miei migliori auguri ai nuovi Assessori e ai nuovi consiglieri che sono arrivati sperando che qualcosa possa cambiare in questo anno che manca alla fine di una legislatura che di fatto è già terminata. Perché è già terminata? Hanno detto bene, io ringrazio l'onorevole Moriconi perché oggi vi ha dato un assist, soprattutto alla maggioranza, che vi dice come sono state impegnate quelle risorse, e quelle risorse andavano programmate immediatamente per la spendita entro i termini previsti. Purtroppo questo non è avvenuto, e il primo giudizio sull'attività della Giunta, dite sempre, ce lo daranno gli elettori, per adesso ve l'ha dato la Corte dei conti, ed è un giudizio che è inappellabile. Abbiamo un bilancio a posto perché purtroppo le risorse che sono dentro quel bilancio non sono state spese. Dispiace ancora una volta l'assenza… fa piacere che l'Assessore e il Presidente sorridano sulle tragedie dei cittadini, sulle macerie dei cittadini sardi… dicevo, dispiace ancora una volta la non presenza del Presidente in una mozione che non è una mozione qualsiasi, è una mozione costruttiva, se chi di dovere l'avesse letta per come è stata scritta e per quello che propone, per gli impegni che propone al Presidente, ma purtroppo non è così, sicuramente non è stata neanche letta, e lo dimostra l'attenzione dell'Aula rispetto a questi argomenti. Quindi noi potremmo parlare di quelle che sono le criticità, le emergenze ataviche, strutturali e congiunturali della nostra isola: sanità, agricoltura, trasporti, lavoro, oggi caro energia. Ci sono oggi tutti i nuovi Assessori e anche i vecchi Assessori, e io chiedo loro di mettere mano immediatamente per quello che si può fare, per il poco tempo che rimane rispetto a queste criticità. Perché la mia paura è questa, che da parte vostra, da parte del Presidente non ci sia percezione di quello che davvero avviene al di fuori di quest'Aula. Quando parliamo di sanità noi in maniera quasi pedante, monotona riproponiamo sempre gli stessi problemi e rappresentiamo sempre gli stessi problemi, proviamo a fare proposte di soluzione, ma non veniamo mai ascoltati, perché è vero che il problema della sanità non è solo un problema della Sardegna, ma è pur vero che su certi settori della sanità si poteva, si può intervenire, qualche soluzione si può trovare. Assessore Doria, bisogna mettere mano immediatamente a quella che è la sperequazione insopportabile fra territori, perché non è possibile che nel 2023 esistano ancora pazienti cittadini di serie A e pazienti cittadini di serie Z, perché questo sta avvenendo. E purtroppo devo fare un'amara considerazione anche oggi perché ho visto i nuovi atti aziendali, quei nuovi atti aziendali non hanno per nulla preso in considerazione quel parere che la Commissione sanità all'unanimità aveva espresso, perché vedo strutture tagliate in territori e in Asl che invece hanno necessità urgente di quelle strutture, e strutture che invece rimangono dove c'è ridondanza delle stesse strutture. Quindi noi su questo dobbiamo mettere mano, non solo l'Assessore, ma tutta l'Aula e tutta la maggioranza, perché altrimenti non siregge, la legge numero 24 di cui parlava lei, Assessore, ho visto alcune interviste, quella legge numero 24 per come è scritta non può dare le risposte che noi ci attendiamo, perché se noi continuiamo ad accentrare su aree, su quelle che potrebbero essere prerogative e competenze delle singole ASL noi non risolveremo i problemi. I nuovi concorsi, le nuove selezioni continueranno a dare priorità a coloro che vi partecipano di scelta a dotazioni organiche che hanno coperture già al 90-95 per cento, e quelle dotazioni organiche di presidi ospedalieri, di territori, di strutture ospedaliere che hanno coperture, ahimè, che sono sotto il 50 per cento continueranno a non essere appetibili per portare quelle percentuali di coperture a livelli medi rispetto ad altri. Su questo noi dobbiamo intervenire e dobbiamo farlo subito, dobbiamo intervenire sulle liste d'attesa in maniera seria, in maniera concreta, cercando di non confondere le prestazioni aggiuntive con i progetti obiettivo, facendo lavorare i medici al di fuori degli orari a regime, dell'attività lavorativa delle 36 ore settimanali, o delle 38, o delle 40, perché altrimenti non si arriva da nessuna parte, e ci sono le possibilità perché se pensiamo che abbiamo ospedali che hanno due TC e due risonanze, e di questo ne hanno tre ferme perché non c'è personale, è chiaro che impostando il lavoro in maniera diversa probabilmente qualche risorsa vorremmo… sta finendo il tempo e devo purtroppo saltare una serie di cose… mi riferisco, non c'è più l'Assessore dell'Ambiente, quindi non mi riferisco, perché volevo parlare con lui. Un'altra cosa, le agenzie regionali tutte sono in gravissima difficoltà, faccio un esempio: AREA. AREA non ha nessuna persona che possa rispondere, a Sassari se un cittadino chiama per riscattare un alloggio che paga da cinquant'anni e ha i requisiti per riscattarlo non può farlo perché non c'è nessuno che possa rispondere al telefono, ma non per negligenza, perché non esistono fisicamente quelle persone. Noi abbiamo delle graduatorie di personale che possono andare a scorrimento, ricoprire quei vuoti immediatamente, persone che hanno vinto dei concorsi con titoli, con diritti acquisiti e questo non si fa, e questo vale anche per la sanità, vale per le agenzie regionali che hanno fatto selezioni, e vale per il per tutto il sistema Regione. Quindi mettiamoci davvero una mano sulla coscienza e cerchiamo di utilizzare un attimino i principi meritocratici e probabilmente con quelli riusciremo a risolvere anche una parte dei problemi atavici della nostra isola.

PRESIDENTE. Iniziamo con i Capigruppo.

È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie Presidente. Io volevo rivolgermi agli Assessori già stasera quasi tutti presenti nei loro scranni, già stasera, per ricordare loro che la foto di stamattina, la foto di gruppo col Presidente al centro sarà forse l'ultima o forse la penultima di questa legislatura, perché sarete lasciati soli, come è stato per quasi quattro anni di legislatura, perché avete l'onere e la disgrazia di avere un Presidente della Regione che non ci mette mai la faccia.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue LI GIOI ROBERTO.) Quindi questa mia raccomandazione la faccio soprattutto poi all'assessore Fasolino, che ha anche il compito di Vicepresidente, e quindi si deve dotare di giubbotto antiproiettile per cercare di trovare delle risposte che il suo Presidente non darà mai, perché anche oggi, dopo i fatui scatti di flash, ha pensato bene di tornare nel suo eremo a Villa Devoto e dentro la campana di vetro che c'è all'interno di Villa Devoto perché si eremizza al massimo, magari per preparare col suo addetto stampa un prossimo comunicato dove racconterà di pianeti da favola e di grandi risultati raggiunti che non stanno né in cielo né in terra, mentre fuori dal Palazzo c'è un urlo di dolore straziante, pastori, agricoltori, sindaci e chi più ne ha più ne metta. Noi con la mozione dell'onorevole Moriconi abbiamo indicato un metodo, vi abbiamo addirittura dato l'ultima ancora di salvezza per fare arrivare i soldi ai sardi, ma voi siete andati avanti cocciutamente per la vostra strada e, come ha sottolineato il mio collega Solinas, soltanto per il senso di responsabilità della minoranza siamo qua oggi, un giorno prima della scadenza, a parlare di soldi che poi però purtroppo non arriveranno ai sardi, perché la omnibus l'anno scorso è stata approvata il 27 ottobre e ai sardi non è arrivato neanche il 40 per cento, domani saremo, perché domani arriveremo al 30 novembre, immaginiamoci cosa succederà. Questa è la verità, questa è la storia, è il metodo del presidente Christian Solinas non metterci la faccia, lasciare 3 miliardi di euro non spesi, raccontare che è solo un trionfo mentre è solo una vergogna, vergogna sentenziata anche dalla Corte dei conti, mica da Roberto Li Gioi. Quindi, cari Assessori, buon lavoro, ve lo faccio dal profondo del cuore, perché sono consapevole che il vostro lavoro, non avendo la minima guida, sarà praticamente impossibile da svolgere. Grazie

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Grazie, Presidente. Nel fare gli auguri ai nuovi Assessori, nella speranza che non siano come chi li ha preceduti, naturalmente da un punto di vista politico, per la nostra Isola, vorrei provare a raccontarvi una piccola storiella di una famiglia sarda, una famiglia sarda con un padre facoltoso che ha un figlio, il figlio gli chiede: "Papà, babbo, io ho fame, comprami del cibo", e il padre: "Figlio mio, aspetta, ci sarà tempo, arriveranno tempi migliori, stiamo vivendo una grossa crisi"; "papà, io voglio andare a studiare", "figlio mio, però non abbiamo i soldi per farti studiare, devi avere pazienza, non ci sono gli alloggi, l'Ersu non ha abbastanza alloggi, non abbiamo le risorse per comprarti e per pagarsi gli studi". "Papà, babbo, ho bisogno di essere curato, ho bisogno di fare una visita medica"; "sai, la sanità pubblica per quella determinata visita medica ci mette non meno di un anno e non abbiamo le risorse per mandarti a fare questa determinata a visita medica in privato, perché te la farebbero quasi il giorno dopo. "Papà, babbo, ho voglia di andare a fare sport, i miei amichetti vanno, mi sento escluso"; "ma noi non abbiamo le risorse per farti andare a fare sport, devi rimanere a casa, magari ti possiamo comprare un piccolo pallone per giocare nel nostro cortile". Voi come giudichereste, e lo dico a tutti voi nuovi Assessori, lo dico al Presidente del Consiglio, lo dico ai colleghi dell'Aula, voi come giudichereste questo padre sapendo che poi in banca invece a milioni di euro non spesi? Badate, questo è quello che sta succedendo in questa Regione, con il presidente Solinas che prova ad arrampicarsi sugli specchi dicendo: "Abbiamo fatto un buon lavoro", conservando tutte le risorse, non sapendole spendere, non sapendole programmare e dall'altra, invece, il dato impietoso che è stato pubblicato qualche giorno fa, oltre 110.000 famiglie sono scese nella nostra Isola al di sotto della soglia di povertà. Come si fa a giustificare il fatto che la Regione Sardegna ha incassa milioni di euro, miliardi di euro e non riesce a dare nessun tipo di risposta ai sardi, non riesce a darle sul tema dell'energia, che è il tema in questo momento più importante per le famiglie sarde, è più importante per le imprese o per le attività commerciali che quotidianamente abbassano le serrande, è più importante per i comuni, che si trovano a eliminare, cancellare servizi per poter chiudere il bilancio comunale a fine anno, per non mandare il proprio bilancio in disavanzo. Come si può giustificare un'azione politica del genere davanti alla crisi di lavoro che vive quest'Isola? Come si fa a giustificare una situazione del genere, con miliardi di euro in tasca, davanti alla penosa situazione della continuità territoriale che sta vivendo la nostra Isola, senza posti in aereo e con i prezzi che stanno andando alle stelle. Come si fa a giustificare questa situazione davanti a tanti bambini, tanti ragazzi che non possono studiare, che non possono andare a giocare a pallone con i propri amici, che non possono andare a curarsi, che non possono neanche immaginare di andare dal dentista. E allora questo è quello che stanno vivendo i sardi di fronte invece a quello che quotidianamente il presidente Solinas fa e dice con comunicati stampa, addirittura ha avuto, e l'ha detto questa mattina il relatore di questa mozione, il coraggio di dire che le mancate risorse le risorse non spese nella omnibus 1 sono pienamente responsabilità di questo Consiglio regionale, e io se fossi un consigliere di maggioranza mi chiederei che cosa il mio Presidente della Regione sta facendo per tutelarmi oppure che cosa sta facendo il mio Presidente della Regione per dare quelle risposte che quotidianamente questo Consiglio regionale invece pretende dalla Giunta, e se ci fosse stato, e lo dico a chiare lettere, un Presidente del Consiglio regionale avrebbe chiesto lumi al Presidente della Giunta regionale sul perché si permette di attaccare il Consiglio regionale quando le inefficienze sono tutte in carico al Presidente della Giunta regionale, sono tutte in carico a chi guida la macchina regionale, oggi stanno cambiando i nomi degli Assessori, il tema è che se non cambierà invece la velocità nel dare risposte, la velocità nel programmare la risorsa, la capacità di vedere la Sardegna del futuro, i nomi possono cambiare ma l'azione politica resta deleteria per le famiglie, per le imprese e per tutta l'economia sarda, ciò che qui fuori sta accadendo è totalmente lontano da ciò che viene detto all'interno di quest'Aula e da ciò che viene detto dal Presidente della Giunta regionale. Bene avrebbe fatto a rimanere in Aula questa sera, a confrontarsi, a capire anche dove ha sbagliato fino a oggi e ad invertire immediatamente la rotta, perché la barca ormai sta affondando.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, la prima parte della discussione di oggi è incentrata sul passato, è un'ottima idea, è stata un'ottima idea quella di dividerla in due parti, una mozione a cui poi seguirà la discussione generale della omnibus, questo consente di dividere i discorsi ed evitare che l'analisi del passato impedisca tra qualche ora di ragionare di futuro. Parto dai dati, non mi dilungo sul tema degli impegni perché riguardo agli impegni ci siamo resi conto di come, in particolare per quello che riguarda la spesa legata al Covid, legata ai sussidi, Covid, quelli che più volte in quest'Aula vi siete vantati di aver stanziato come nessun'altra Regione in Italia, credo che ormai il basso volume di spesa sia innegabile, lo certifica la Corte dei conti, è sufficiente entrare in qualunque attività pubblica che avrebbe dovuto beneficiare dei fondi del bando resisto per capire quale sia stato il grave ritardo di spesa che ha contraddistinto l'erogazione di quelle risorse. C'è però un dato che secondo me deve essere verificato nella giornata di oggi e riguarda le risultanze di cassa. L'ultimo rendiconto ci dice che nella cassa della Regione, primo gennaio 2022, giacevano 2 miliardi 326 milioni, l'anno prima in cassa, primo gennaio 2021, c'erano 1 miliardo 432 milioni, è sempre successo? È qualcosa di normale? Nel 2018 il 31 dicembre in cassa vi erano appena 318 milioni, perché? Perché in cassa a fine anno si lascia il tanto che serve per pagare le spese obbligatorie del mese successivo, in un momento di crisi non si possono tenere le risorse imprigionate nei forzieri della Regione, in Banca d'Italia o nella Tesoreria della Regione, è un peccato, perché le stesse risorse erogate oggi ha un'impresa in difficoltà sono oro, tra due anni si vanno a pagare i curatori fallimentari delle stesse imprese, non servono più, chi doveva resistere lo ha già fatto con le sue forze, chi non era in grado di resistere ha chiuso bottega ed è andato a rivolgersi da qualche usuraio, 2 miliardi 326 milioni, nel 2018 318 milioni e nel 2017 487 milioni; questa è la normalità. La domanda che dobbiamo porci oggi in questa fase è questa: ci troviamo di fronte a una patologia del sistema? C'è qualcosa all'interno di questa Amministrazione regionale che rende impossibile spendere le risorse nei tempi utili? Proviamo! Proviamo a esaminare i dati. A inizio legislatura la maggioranza ha portato un programma e ha detto: uno dei problemi di questa Regione è la burocrazia regionale, però il 21 giugno 2021, dopo due mesi di discussione in Aula, la maggioranza è riuscita nel suo intento, ha approvato una legge: "Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale", legge 10 ex Dl 107 su cui abbiamo diviso la nostra visione di Sardegna, noi abbiamo chiamato quel DL "legge poltronificio", voi avete invece detto che quella legge avrebbe sbloccato la burocrazia regionale, avrebbe consentito di spendere le risorse, avrebbe consentito alla politica, e questo è un diritto sacrosanto di chi ha vinto le elezioni, di portare avanti il proprio programma; la legge l'avete fatta un anno e mezzo fa! Il risultato è che quella legge ha ulteriormente peggiorato la già scarsa capacità di spesa che avevate, ha tenuto nelle casse 1 miliardo in più, il più delle volte perché quel sistema burocratico che vi siete inventati, con i direttori generali sottoposti ai Direttori di Dipartimento, sottoposti a un Segretario generale, mamma santissima, che avrebbe dovuto decidere tutto in Regione e di cui si è persa la traccia, anzi, si sa che proprio per l'assenza del Segretario generale oggi non è possibile, a voi Assessori neo nominati, nemmeno nominare subito i Direttori generali, perché in assenza di Segretario Generale nessuno può istruire quelle nomine. Ebbene, se non è la burocrazia qual è il problema che blocca la spesa? Seconda ipotesi, vi do qualche dato, data anzi; nel 2019, Giunta appena insediata, il Covid non c'era, perché l'emergenza non c'era, a dicembre era circoscritta in qualche inconsapevole laboratorio cinese, o non laboratorio, però c'era già qualche caso ma tutti noi eravamo ignari di quello che stava per succedere di lì a poco, non c'era il Covid ma non c'era nemmeno il bilancio in quest'Aula, perché a dicembre il bilancio non c'era, a gennaio 2020 il bilancio non c'era, a febbraio il bilancio non c'era, è arrivato a marzo insieme al PRS, Piano Regionale di Sviluppo, che alcuni ex Assessori confondevano col Piano di sviluppo rurale, sono stati approvati entrambi in un quarto d'ora da questo Consiglio regionale perché e sino a quel momento la Giunta regionale e la maggioranza non avevano trovato un accordo sul bilancio. L'anno dopo, 2021, la finanziaria fu approvata con due mesi di ritardo ed era una finanziaria tecnica, corretta a fine anno, a dicembre, da un assestamento di bilancio, nel 2022 ugualmente fu approvata con tre mesi di ritardo, a marzo, ugualmente una finanziaria tecnica che rimandava tutto alla omnibus, che poi come abbiamo visto non ha funzionato perché approvata in ritardo. Quest'anno, è finita. Lo dico ai nuovi Assessori, per quanto riguarda la finanziaria del 2023 siamo già in ritardo, noi stiamo discutendo l'ultima variazione di bilancio quando in realtà quest'Aula sarebbe dovuta essere già impegnata nell'approvazione della finanziaria, e allora io vi dico, per il bene dei sardi: fate in fretta, e ve lo dico anche per il vostro bene, perché a voi è stata chiesta un'impresa impossibile, vi chiedono di entrare nei minuti di recupero con la squadra in svantaggio ma non possono chiedervi di giocare con una gamba sola, se anche questa volta la finanziaria fosse approvata nel mese di marzo o aprile, o rimandato a una variazione di bilancio, a questo punto da fare durante la campagna elettorale, la vostra impresa, già difficile di per sé difficile, diventerebbe impossibile con appena sei mesi, sette mesi per concretizzare la spesa. La spesa, anche quella per attuare politiche che magari non condividiamo, deve svilupparsi in dodici mesi, per farlo il bilancio deve essere discusso da quest'Aula, e non rimandato a future legislazioni, già nelle prossime settimane.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Mah, mi sembrava quanto mai doveroso da parte della maggioranza dire due cose senza mettersi a difendere nessuno ma volevo fare due considerazioni, alla luce delle cose che sono state dette anche dai colleghi, dicendo anche che se la nostra barca non è ben messa non mi sembra che anche da quella parte la barca stia funzionando molto bene e quindi in assenza di una barca che funzioni bene forse è il caso che iniziamo a capire che cosa possiamo fare insieme per tenere su almeno il sistema Regione in attesa poi di vedere altro, ma soprattutto di dare risposte ai nostri concittadini, perché è pur vero una parte di quello che voi dite, nel senso che ci sono dei soldi che non sono stati spesi, ma io vi vorrei ricordare che l'anno scorso, durante la relazione della Corte dei conti che ha ammesso candidamente che la Regione Sardegna è la Regione in assoluto che a livello nazionale è quella che ci ha messo più soldi per l'emergenza Covid, non l'ho detto io, l'hanno detto loro, il problema è perché non arrivano nelle tasche di chi ne ha bisogno? E questa non è una colpa né del Presidente, né dell'assessore Fasolino, né di Franco Mula. Io vorrei capire, nel sistema Regione, quando noi facciamo il nostro dovere facciamo delle scelte, anche dolorose, stabiliamo dove devono andare le risorse, vorrei capire perché queste risorse non arrivano; io continuo a fare questo ragionamento! Vi ricordate anche nell'ultima omnibus, sempre all'ultimo minuto, sono d'accordo con voi, colpa nostra e l'abbiamo sempre detto e ci prendiamo le colpe, ma tanti di quegli interventi che noi abbiamo previsto in quel provvedimento a oggi non si è vista luce, andiamo a capire perché quel Direttore generale non ha potuto impegnare, perché c'è stato un problema, perché poi se l'hanno scaricata tra un Assessorato e un altro Assessorato non è di mia competenza perché pur essendo un emendamento che parla della ristrutturazione di un edificio però il senso dell'emendamento era da ritenersi che non era di quell'Assessorato ma di un altro Assessorato. Questo è successo. Ora, io direi, mettendoci tutti quanti insieme, perché tanto ne va del beneficio dei sardi, non nostro, vogliamo capire che cos'è che non sta funzionando anche in termini di macchina burocratica regionale e perché le somme stanziate deliberate non arrivano dove devono arrivare? Qualcuno dovrebbe pur prendersi le responsabilità, che non sono sempre della politica. E quando io dico che un dirigente, per chi ha fatto il sindaco, bisogna avere anche il coraggio, se quello non è capace bisogna metterlo da parte, però qui siamo in un sistema in cui se tu provi al dirigente appena appena a forzare la mano subito vieni denunciato, perché bisogna anche non dire nulla, perché non bisogna mischiare l'attività legislativa con quella amministrativa. Allora io vorrei capire, ma noi che cosa ci stiamo a fare in quest'Aula? Tu hai voglia di mettere i soldi, ma se non arrivano! Io vorrei capire dove è che abbiamo sbagliato noi per apportare i correttivi, ma, Dio mio, mio bisogna fare anche un'analisi seria e avere il coraggio di cambiare chi non funziona

Su questo sistema, oggi, continuo a dire, l'ho fatto prima e lo faccio un'altra volta, vi abbiamo chiesto e avete risposto, devo dire la verità, voi vi siete messi a disposizione per darci una mano, non a noi, ma ai sardi, ma naturalmente noi abbiamo ammesso le nostre colpe, dateci una mano per approvare questa proposta di legge, che comunque contiene non le classiche, detto volgarmente, "marchette", ma va veramente a vantaggio di tutte quelle categorie che oggi sono in sofferenza, tante di quelle categorie che oggi non hanno visto una lira. Quindi le colpe noi ce le prendiamo per intero, però proviamo a ragionare insieme a voi anche quello che non sta funzionando al di fuori della parte politica, al di fuori delle responsabilità della Giunta e da parte naturalmente del Consiglio. E parlando di Giunta, naturalmente, colgo l'occasione nuovi per augurare alla nuova Giunta di fare un buon lavoro, perché sicuramente ne trarremo beneficio soprattutto non solo noi, ma sicuramente l'intero popolo sardo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma inizio anch'io a fare gli auguri ai nuovi Assessori e ai nuovi colleghi che sono qui in Consiglio. Ma io il mio intervento lo l'articolo sul testo della mozione. La mozione è una analisi del dell'Omnibus 21, che è stato approvato con legge regionale il 22 novembre del 2021, una legge che è arrivata con nove mesi di ritardo, approvata dopo 75 giorni dalla sua trasmissione al Consiglio e pubblicata 21 giorni dopo sul BURAS. Quindi quando l'onorevole che mi ha preceduto, l'onorevole Mula, dice dove abbiamo sbagliato? Abbiamo sbagliato sui tempi, perché al 30 di novembre chiudono i bilanci degli enti pubblici, e allora i Comuni non possono iscrivere a bilancio quello che tu stai approvando il 30 di novembre, questo è il primo errore clamoroso. Dove sbagliamo? Sbagliamo nel produrre finanziarie che arrivano 3 mesi dopo, 4 mesi dopo il termine utile, quindi blocchiamo la programmazione di quelle risorse per 3, 4 mesi. Ecco dove sbagliamo. E su questo di chi è la responsabilità? Beh, non certo di questo Consiglio, come ha cercato di far credere il presidente Solinas, che mi dispiace non sia qui, perché avrei voluto sentire da lui come fa a scaricare sul Consiglio responsabilità che evidentemente questo Consiglio non si può assumere. Io cito semplicemente dei dati. La manovra del Omnibus 2021 complessivamente era di 629 milioni, 353 nel 2022 e 629 appunto nel 21, per un totale di 983 milioni, la manovra finanziaria più importante dall'inizio della legislatura. La verifica che è stata fatta, grazie ad una assunzione di responsabilità e dal lavoro certosino fatto dall'onorevole Moriconi in primis, è stata fatta utilizzando i compiti, le prerogative del Consiglio, circa la verifica dell'adeguatezza della propria attività politica e legislativa, mediante il controllo dell'efficacia dei provvedimenti adottati, cosa che dovrebbe essere fatta regolarmente e che, purtroppo, viene spesso tralasciata. Bene, quello che è venuto fuori, è che la verifica fatta su 533 milioni di euro, di cui 339 nel 21 e 193 del 22, risultano spese complessivamente solo 192 milioni di euro, pari al 39,7 per cento del totale della spesa. Cosa dire? È evidente che questa legge non ha funzionato, non si è dato ristoro a quei settori che ne avevano assoluto bisogno, alle famiglie, alle imprese e a tutte quelle situazioni che erano state individuate, in maniera peraltro criticata da noi, perché mancava un'analisi di base che stabilisse quali erano i reali fabbisogni e quali fossero le priorità per indirizzare le risorse. Ancora una volta si faceva un ragionamento quasi a pioggia, dove tutte le emergenze dovevano essere compensate in qualche maniera, e anche questo è un modo di procedere che noi indichiamo come sbagliato, errato, che crea poi problemi, perché laddove ci sono troppe risorse rimangono ferme, laddove ce ne sono insufficienti non si dà ristoro a chi effettivamente ha bisogno, col dato di fatto che soltanto il 39 per cento delle risorse totali sono state spese, e questo comporta dei residui che vanno a fondo cassa, è già stato denunciato dai colleghi che mi hanno preceduto, ma quest'anno abbiamo certificato dalla Corte dei conti 2 miliardi e 469 mila di fondo cassa, con un incremento di quasi un miliardo nel 2021, ancora quest'anno accantoniamo un altro miliardo, andando a oltre 3 miliardi, che ricordo è quasi la metà di una finanziaria, quindi una cifra spaventosa, che non viene spesa, che non si è capaci di spendere e di mettere a disposizione di quei settori, di quei comparti che hanno necessità e che sono in sofferenza oggi. La Corte dei conti l'ha detto chiaramente, che siamo di fronte ad una inefficace programmazione e pianificazione delle risorse da erogare nel corso dell'anno, con un incremento che si ripete negli anni. Questa è una patologia dell'amministrazione pubblica, è una patologia che va corretta immediatamente. I provvedimenti dove la Regione si è assunta la responsabilità, le obbligazioni verso terzi che non sono state trasformate, in corso del dell'anno vanno a decadere, a costituire appunto questo avanzo di amministrazione che poi deve essere riprogrammato negli anni successivi, e anche questo non viene fatto. Ecco, io credo che siamo di fronte a delle responsabilità clamorose che non possono essere, ripeto, scaricate su questo Consiglio regionale. Consentitemi alla fine di esprimere la piena solidarietà all'onorevole Moriconi sulla base di quanto denunciato dalla mozione, che col suo gesto ha inteso sicuramente sottolineare l'inadeguatezza ancora una volta fuori tempo massimo del provvedimento che andremo a discutere tra poco, il cosiddetto Omnibus 2, è la condizione in cui questo modo di operare, sempre fuori tempo massimo, costringe e sottrae anche le prerogative proprie a disposizione delle minoranze. E alla fine vi invito a non confondere il nostro senso di responsabilità, con una corresponsabilità nelle vostre azioni, assumetevi fino in fondo la responsabilità di quanto stiamo denunciando oggi e di quanto continueremo a denunciare d'ora in poi.

PRESIDENTE. Prima di dare la parola all'assessore Fasolino, comunico all'Aula il rientro dal congedo dell'onorevole Aldo Salaris.

Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, un saluto a tutte le consigliere e i consiglieri, e un ringraziamento per gli auguri che avete rivolto nei confronti della Giunta. Ma devo dire che una cosa è la mozione, altra cosa sono stati poi gli interventi che si sono susseguiti sulla mozione stessa. Dovremo fare due ragionamenti.

Un ragionamento è legato alla condizione generale. Allora discorsi come quelli che abbiamo affrontato in quest'Aula oggi si potrebbero e sono uguali a quelli che vengono affrontati quotidianamente in tutta la nostra nazione, perché è un problema italiano quello della burocrazia. E infatti in tutte le competizioni elettorali, all'interno di tutti i programmi elettorali, di tutti i partiti, troviamo la parola sburocratizzazione, perché è un problema italiano. Ed è un problema italiano fino al punto che la Commissione europea, il Parlamento europeo, ha stabilito che l'Italia all'interno del PNRR per avere le risorse avrebbe dovuto, entro dicembre di quest'anno, modificare il codice degli appalti. E questo per dirci che cosa? Per dirci che non abbiamo avuto da soli noi la forza, non dico la capacità perché tutti quanti ce lo riconosciamo in continuazione, e lo abbiamo fatto anche oggi, ma non abbiamo avuto la forza di modificare una regola, di modificare alcune norme, che abbiamo capito che stavano creando ancora più burocrazia all'interno delle nostre strutture, delle nostre amministrazioni. Allora questo è un aspetto politico importante ed è un'analisi che, secondo me, in maniera cosciente tutti noi dobbiamo fare. Però vorrei partire dall'intervento dell'onorevole Mula, perché è un aspetto fondamentale del ruolo e del dovere della politica. Noi dobbiamo prendere decisioni, dobbiamo programmare e dobbiamo impegnare quelle risorse, questo la politica deve fare. La politica deve impegnare, decidere, prendere le decisioni e impegnare quelle risorse. E se guardiamo bene all'interno di quella mozione, molte, la maggioranza di quelle risorse sono impegnate, non sono arrivate, non sono state erogate, ma sono impegnate. Questo per dire cosa? Per dire non che va bene, non vorrei essere frainteso, non vorrei spiegarmi male, non sto dicendo che va bene, sto dicendo che però un aspetto fondamentale della politica è quello di decidere e di impegnare le risorse, e su quello noi possiamo avere la maggior parte della responsabilità. Altri aspetti che sono stati toccati durante gli interventi, guardate, quando una società di rating come la (…), che quindi è una società terza, riconosciuta a livello internazionale, fa un apprezzamento o da una valutazione a quello che è la situazione economica e al bilancio della Regione Sardegna, non lo fa solo in funzione a una fotografia del bilancio, lo fa in funzione alla fotografia del bilancio e in funzione ai provvedimenti che sono stati adottati all'interno di quel bilancio, e a come questi sono calati nel tessuto socio economico di quella regione che per il quale analizza il bilancio. Ripeto, questo non vuol dire che tutto va bene, questo non vuol dire assolutamente questo, però un terzo ha analizzato quelli che sono stati i provvedimenti e ha detto che il bilancio, che la situazione dell'economia regionale ha una valutazione, che è quella superiore a quella dello Stato. Poi ci sono tante cose che dobbiamo migliorare, però questa è una fotografia che un terzo ha fatto. E questa fotografia però l'ha fatta, e non dobbiamo scordarci in che ambiente, in che situazione è stata fatta. Noi dobbiamo fare una fotografia di quello che abbiamo vissuto in questi tre anni e mezzo, perché non possiamo far finta che non è successo nulla, perché io capisco gli interventi politici, e capisco che all'interno di questa mozione sono state ricordate tutte quelle cose che non funzionano, ed è giusto. Onorevole Lai, mi dispiace che non c'è, anche io sono d'accordo con lei quando dice che non tutto quello che viene detto in quest'Aula è il vero rispetto a quello che poi è la realtà, anch'io sono convinto di questo. Ognuno di noi ha un ruolo politico e in funzione al proprio ruolo politico fa degli interventi e analizza delle situazioni, anche condizionato da quello che è il ruolo politico che deve portare avanti. Noi dobbiamo riconoscere alle opposizioni, e l'abbiamo sempre fatto, l'abbiamo fatto dall'inizio perché è la realtà, e l'ha fatto giustamente l'onorevole Mula, grande senso di responsabilità, e non lo voglio confondere con altro, perché devo dire che avete avuto sempre grande senso di responsabilità. Ogni qualvolta noi dovevamo portare un provvedimento in quest'Aula per far sì che si potessero mettere a correre delle risorse per poter risolvere qualche problema, anche emergenziale, come tutti quelli che abbiamo avuto in questi anni, abbiamo ritrovato nell'opposizione il dialogo e la possibilità di accorciare i tempi per fare arrivare queste risorse prima. E allora questa è l'analisi generale. E invece vorrei ripartire dall'intervento dell'onorevole Ganau. Altra cosa è quella della Omnibus. E se io dovessi, come ho fatto, analizzare bene la mozione, devo dire che i suggerimenti che sono arrivati dal proponente della mozione sono suggerimenti costruttivi, sono suggerimenti costruttivi che ci fanno una fotografia in base ai risultati di quella che è la situazione e ci dicono che cosa secondo il proponente bisogna mettere in campo e attuare per cercare di non rifare lo stesso errore. E questo lo vedo come una mozione, ripeto, dove c'è da prendere l'aspetto propositivo della stessa e farne tesoro. E così abbiamo cercato di fare in parte con il provvedimento che è diventato una variazione di bilancio, come ha giustamente sostenuto l'onorevole Moriconi, all'interno della stessa. Abbiamo cercato di portare quei provvedimenti che non necessitano di una serie di impegni diversi, o piccoli impegni numerosi, come è successo nella precedente variazione di bilancio, nella Omnibus 1, ma bensì macro argomenti, in maniera tale che si possano impegnare entro la fine dell'anno, ma soprattutto che si individui un unico soggetto pagatore per il macro intervento in maniera tale che poi possa arrivare in maniera più veloce al beneficiario stesso dell'intervento. Questo abbiamo cercato di fare con questa legge. Cosa c'è da migliorare? C'è da migliorare la velocità, non ci possiamo più permettere di arrivare ad approvare le finanziarie 2 mesi in ritardo, non ci si può più permettere di arrivare ad approvare una variazione di bilancio il 28, il 29 di novembre come abbiamo fatto negli ultimi due anni, ma dobbiamo fare dobbiamo farlo prima, perché questo ci consentirebbe di poter per avere più libertà anche nella decisione di spendita delle risorse e ci darebbe l'opportunità di avere la certezza di poter spendere queste risorse. Quindi anche questo aspetto che è inserito all'interno della mozione lo vedo come un Consiglio propositivo che viene fatto e per il quale io faccio tesoro a nome anche della Giunta, e che cercherò di riproporre e di migliorare con i tempi che ci siamo dati. Altro aspetto è quello dell'analisi che viene fatta dalla Corte dei Conti. La Corte dei conti ha detto anche tante altre cose positive. Per la Corte dei conti l'azzeramento dell'avanzo, che politicamente viene considerata una cosa negativa, per la Corte dei conti invece è un aspetto positivo ed era negativo lo stato del bilancio in disavanzo della nostra Regione. Quindi ci sono degli aspetti che politicamente dobbiamo valutare in maniera diversa, perché noi sappiamo come funziona la macchina amministrativa della nostra isola, come la fotografia che viene fatta alla cassa. La fotografia che viene fatta alla cassa è legata a una serie di fattori, non è una fotografia soltanto perché non si sono spese delle risorse. Voi considerate che, vi do un dato, che è emerso nella giornata della verifica della Corte dei conti, noi abbiamo speso rispetto all'anno precedente, nel bilancio che abbiamo analizzato, abbiamo speso 600 milioni in più. Perché per la Corte dei Conti noi non abbiamo speso abbastanza? Perché erano molti di più gli incassi che è la Regione è riuscita a portare avanti durante lo stesso esercizio. Allora in proporzione, rispetto a tutti gli incassi maggiori che noi abbiamo avuto durante il 2021, abbiamo speso in proporzione di meno rispetto a quello che avremmo dovuto spendere, ma abbiamo speso 600 milioni in più, questo vuol dire che 600 milioni in più sono arrivati a destinazione. Questo è un altro dato importante che è emerso durante la parifica della Corte dei conti. Io non so adesso questa Giunta a che punto della partita entra in campo, e non so neanche se effettivamente stiamo perdendo, questo non lo so, questo ce lo diranno gli elettori in futuro. Io sono convinto che questa squadra che è stata messa in campo dal Presidente, che molto spesso diventa un parafulmine e si assume anche delle responsabilità che non sono sue, questa squadra che è stata messa in campo a me dà fiducia. Io son convinto che anche se per caso adesso questa squadra è in svantaggio, sono convinto che durante il periodo che manca, durante il tempo che manca fino alla fine della partita questa squadra sarà capace di ribaltare il risultato e alla fine della partita di finire vincitori, ma non soltanto per noi ma perché finire vincitori vorrebbe dire essere riusciti a dare quelle risposte che la nostra Isola, che i nostri concittadini aspettano.

PRESIDENTE. Ha domandato di replicare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.

MORICONI CESARE (PD). Io penso che questa mozione e questo dibattito abbia dato un utile contributo al Consiglio regionale che ha rappresentato quelle condizioni di difficoltà che vive nel dibattito e nel confronto nella elaborazione della sua attività e quindi nell'azione legislativa. Una difficoltà che appartiene a tutti, appartiene ai colleghi della maggioranza, appartiene alla Giunta, appartiene alle minoranze; le difficoltà non consentono al Consiglio di ben operare e in certi momenti si rappresentano attraverso i disagi nello svolgimento delle funzioni a cui ognuno di noi è chiamato, così come ha ben rappresentato il mio Capogruppo. Penso che le espressioni e le riflessioni dell'Assessore certifichino ancora una volta da parte dell'Assessore un approccio con l'Aula con le sue responsabilità ma anche con la consapevolezza delle difficoltà che in tutti i modi proviamo a rappresentare per condividere il percorso più adeguato nell'interesse generale che noi rappresentiamo, e ha provato anche a rappresentare le ragioni per le quali quelle difficoltà si sono sostanziate nel merito della questione che la mozione ha voluto raccontare. Perché la mozione ha rappresentato elementi di carattere oggettivo, dettagliando stanziamenti e dimostrando che su quegli stanziamenti c'era un ritardo nell'impegno, e non abbiamo detto poi della liquidazione perché è veramente complicato farlo, ma sugli impegni non è stato… per quanto il lavoro sia stato immenso perché verificare tutti gli atti di concessione, di sovvenzioni, di contributi, stiamo parlando di migliaia di atti, e questo ci ha permesso di ragionare su dati reali, sui dati certificati, per cui quel dato se non è 39,7 è 40, è 41, cambia poco, e non è molto dissimile dal dato che ci ha raccontato la Corte dei Conti.

Io penso che sia vero che c'è una burocrazia che in Italia frena lo sviluppo del Paese, ma è altrettanto vero che le leggi scritte male aumentano la difficoltà di attuazione dei provvedimenti, e noi con la mozione abbiamo provato a fare questo, e abbiamo provato anche con altre iniziative e con altri contributi che abbiamo offerto al Consiglio, abbiamo provato a tendere la mano per provare a scrivere bene le leggi, perché scriverle in una manciata di ore con una montagna di emendamenti, noi lo abbiamo verificato e non è un'esperienza circoscritta a questi mesi ma è un problema che ci trasciniamo dalla notte dei tempi e penso che sia uno degli elementi più dirimenti, nel senso cioè che scrivere male le leggi, svolgere male l'attività legislativa, implica un aumento delle difficoltà di attuazione e quindi l'aumento della burocrazia, ed era collegata la mozione con la "Omnibus 2", nel senso cioè che scrivere come stiamo scrivendo "Omnibus 2" significa scrivere male le leggi e i tempi sono sbagliati. I tempi sono sbagliati perché se noi approviamo anche questa volta la legge a poche settimane dalla conclusione dell'esercizio, è vero che qualche risorsa probabilmente sarà impegnata (noi ce lo auguriamo e abbiamo fatto di tutto perché per gli agricoltori e gli artigiani ciò succedesse) ma è altrettanto vero che, così come è successo con la precedente, una parte di quelle risorse andrà a finire nelle maglie delle economie di bilancio e poi a concorrere alla determinazione del risultato di amministrazione, che produce avanzo di amministrazione. Noi abbiamo proposto una cosa, infatti il dispositivo finale della mozione era questo: piuttosto che utilizzare una manciata di ore per fare ciò che sta succedendo, e discutere 70 pagine di emendamenti e aggiungerne altri, abbiamo detto, vadano approvate le norme urgenti che già dispongono delle autorizzazioni di spesa perfezionate e poi apriamo subito la sessione di bilancio, che tanto è imminente, e in collegato con quella legge di stabilità costruiamo un vero piano di sostegno al sistema economico e produttivo della Sardegna, in maniera tale che le risorse non fossero determinate, o gli stanziamenti o le misure non fossero determinati privi di alcuna analisi e di alcun criterio ma fossero all'interno di un progetto condiviso con l'Aula, per la parte che riguarda l'Aula, e soprattutto con i rappresentanti delle organizzazioni sociali di categoria, i sindacali, le istituzioni, e in collegato con la legge di stabilità anche un piano di sburocratizzazione. Abbiamo detto solo questo, per fare in modo che approvandolo in tempi rapidi poi, all'interno delle stesse consultazioni, si arrivasse a poter offrire alla Sardegna, ai sardi, alle imprese, alle famiglie, una legge finanziaria con dodici mesi di tempo per poterle spendere quelle risorse, e un piano di sostegno al sistema economico che fosse in grado di rappresentare veramente l'ambizione che sta nel titolo di quel provvedimento, e un piano di sburocratizzazione che funzionasse per ridurre le difficoltà che hanno gli uffici nell'attuazione delle leggi che spesso scriviamo male perché le scriviamo in questo modo.

Allora la nostra sfida, la nostra proposta all'interno di quella mozione era semplicemente questo, e non era un tema disgiunto dal provvedimento che sta immediatamente dopo ma era esattamente collegato a quello, e io penso che noi non ci dobbiamo intestardire a tirare su la bandiera del giudizio piuttosto che… se no c'è anche la Corte dei conti e noi lo sappiamo come il parere, la pubblicazione del rating da parte di (…) sia opinabile, tra l'altro noi non disponiamo neppure della relazione e saremmo anche curiosi di poterla leggere, ma sappiamo benissimo che vale, e vale anche un po' di più se vogliamo, il giudizio che hanno espresso i magistrati della Corte dei conti, e lo hanno fatto dicendoci, certo, che l'azzeramento del disavanzo costituisce un elemento… ma c'è "ma" immediatamente dopo e il "ma" collegato al parere positivo rispetto all'azzeramento del disavanzo è che questo non corrisponde esattamente con un virtuosismo dell'azione di governo, perché non spendere delle risorse, che spesso sono finalizzate a sostenere l'emergenza post pandemica o della crisi generale che è esplosa, non è un'azione di buon governo, e noi non avremmo voluto che ciò succedesse e stavamo proponendo tutto quanto doveva essere fatto per evitare che questi errori si ripetessero. Il senso della mozione era questo e la ragione per cui era collegata alla legge immediatamente dopo è perché non volevamo commettere gli stessi errori. Se il Consiglio vuole, ma mi è sembrato di aver capito che lo stesso Assessore in Commissione ha anticipato il fatto che nelle intenzioni della Giunta c'era la calendarizzazione dell'approvazione in tempi rapidi del disegno di legge, l'apertura della sessione, se il Consiglio vuole impegna il Presidente e dice che in tempi rapidi, possibilmente entro quest'anno, nel senso che entro la settimana prossima il disegno di legge di stabilità, l'apertura della sessione di bilancio immediatamente dopo e l'apertura dell'iter che porterebbe all'approvazione di questi tre provvedimenti collegati tra di loro i primi giorni di gennaio.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Io non ho motivo di dare responsabilità all'assessore Fasolino, non ho nulla da aggiungere o da sottrarre alle argomentazioni perché il tema non è colui che è il depositario della cassa formalmente, in quanto Assessore alla programmazione e al bilancio, o del bilancio tutto, compresa la cassa, il tema è un altro e mi riferisco a quel che diceva l'onorevole Mula e al riferimento fatto, in relazione all'intervento dell'onorevole Mula, da parte dell'Assessore.

Ci sono due questioni, la prima è che noi produciamo leggi non realizzabili, e sistematicamente gli uffici, in Commissione e in Consiglio, suggeriscono di correggere le cose ma per testardaggine e cocciutaggine si va avanti in violazione di legge e non c'è un dirigente della Regione che poi metta la firma per spendere quelle risorse.

Secondo elemento. Tardiamo tantissimo, una volta che ci siamo accorti del problema, addirittura impugnato da Governi di centrosinistra, di centrodestra, dove ci sono tutti tranne due, dopo sentenze della Corte Costituzionale, pensiamo addirittura di modificare l'ordinamento internazionale, abbiamo violato in alcuni casi accordi internazionali tra Stati, e ci mettiamo mesi, anni per comprendere che se esiste l'Onu, il Parlamento europeo, le regole, i rapporti tra Stati, quelli non sono modificabili da noi in Consiglio regionale, e non correggiamo nulla.

Altro elemento. Ad aprile avevate una bozza di questo assestamento (perché definirlo omnibus non significa nulla, perché vorrebbe dire risolvere tutti i problemi a beneficio di tutte e di tutti, ed è impossibile, quindi togliete questo termine "omnibus" perché è un errore), l'altro tema è che, fatto il bilancio previsionale, avremmo dovuto avere l'assestamento, correzioni con variazioni, oggi l'ultima possibilità, con l'ultima variazione di bilancio, per correggere le poste perché potessero essere spese entro il 31 dicembre… non è colpa di un dirigente della burocrazia, scusate. Scaricare sulla classe dirigente le responsabilità… in questo caso, da aprile a oggi, qual è il dirigente che vi ha impedito di portare questo testo, vale ovviamente per gli Assessori che c'erano ma in particolar modo del Presidente della Regione? È una patologia del sistema politico non di quello amministrativo, questo è il vero dramma; e, guardate, è un errore in particolar modo per chi governa e per chi sta in maggioranza. Un apparato amministrativo che si sente dire ogni giorno che è colpevole sapete che fa? Si ferma, involontariamente, inconsciamente, non perché venga meno al suo ruolo e al suo compito ma sentirsi dire ogni giorno, per colpa nostra, della politica, che la responsabilità è di coloro che svolgono la funzione pubblica, che avendo superato un concorso pubblico sono funzionari, dirigenti, direttori generali della Regione, dopo tre anni determina qualche seccatura. Ed è una cosa che lede in particolar modo coloro che governano, perché non siamo noi che stasera o domani mattina interloquiamo con i nostri direttori generali, con i nostri dirigenti di servizio, siete voi, quindi dimenticate questa cosa qua.

Avere una cassa di 2 miliardi e mezzo a non aver speso nulla è colpa della politica per i ritardi nell'aver portato questi atti, queste leggi, questa manovra così in ritardo!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Solo per dichiarare il voto contrario da parte di tutto il Gruppo del Partito Sardo d'Azione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Il mio voto è favorevole e vorrei dire all'onorevole Mula che ci si lamentava della difficoltà di spendere però noi abbiamo più volte suggerito di intervenire con dei regolamenti, i regolamenti in questo nostro sistema statutario li fa il Consiglio. Voi volete davvero accelerare la spesa o verificare i meccanismi di spesa? Impegniamoci a fare dei regolamenti, avete la possibilità di dare mandato alle Commissioni, credo alla Prima Commissione, proviamo a verificare lo spazio di un regolamento che ci consenta di accelerare questa spesa e di condurre l'Amministrazione ad attuare i vostri indirizzi.

Come ha fatto l'onorevole Agus anch'io dubito del fatto che sia completamente estraneo chi guida l'amministrazione rispetto ai risultati dell'amministrazione, non so se un Assessore posto a capo di un'amministrazione possa dire che non c'entra nulla col fatto che l'amministrazione non risponde, è difficile, però diciamo che tutte le regole sono contro di noi, però siamo noi facciamo le regole. Quindi, vogliamo intervenire con dei regolamenti anche in questo momento? Su questo, come su tutte le altre materie, ci trovate disponibili, ci dispiace non vedervi disponibili sulla nostra mozione perché è una mozione di grande buon senso, che vi indica una strada a vantaggio, come dite voi, della Sardegna ma anche a vantaggio della produttività e dell'efficienza dell'azione della Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Intanto per esprimere il mio voto favorevole alla mozione e per poi dire al Vicepresidente della Giunta, all'assessore Fasolino, parafrasando un po' la sua descrizione come di una migliore squadra del nuovo Governo e degli Assessori (a cui faccio gli auguri), che l'assessore Fasolino continua a essere un buon mediano, cioè quello che in una squadra recupera i palloni e cerca di far ripartire il gioco, lo sta facendo da tre anni e mezzo nella sua funzione di Assessore al bilancio e alla programmazione, però ahimè ormai questo pallone è bucato; ogni volta, sia che parliamo di finanziaria che di Omnibus ci rendiamo sempre di più conto che il pallone è sgonfio. Ormai il pallone è sparito dal campo, Assessore, lei continuerà a fare il mediano di regia ma purtroppo per i sardi questa favola che è colpa della burocrazia non è più sufficiente, perché la burocrazia fa quello che dice la politica; e anche qui, Assessore, cerchiamo di non confondere i ruoli: una cosa è la politica e una cosa è la maggioranza. La mozione non è una mozione contro la politica o contro la burocrazia, la mozione era, e rimane, una presa di responsabilità in capo alla maggioranza, che ha gli strumenti, che ha il potere, che ha i ruoli e le funzioni per cercare di far cambiare le cose e su questo che c'è la nostra analisi critica e il rispetto di una responsabilità che voi avete fallito, perché il problema non è l'agenzia che vi ha detto che non spendiamo perché in soldoni ha detto questo, che abbiamo i conti migliori degli altri, viva Dio è chiaro che se noi non spendiamo i soldi abbiamo i conti migliori degli altri, il problema è spendere i soldi, soprattutto nel momento in cui il Paese, ma la Sardegna che voi governate si è trovata a vivere una delle crisi peggiori dal punto di vista sanitario ed economico. Allora, Assessore, io credo che l'aspetto politico più negativo oggi sia uno noi ci saremmo aspettati una cosa dopo una discussione alta, dopo un senso di responsabilità richiamato nelle sue parole e nelle parole di chi è intervenuto oggi da parte della maggioranza nel riconoscere i suggerimenti e l'importanza di una opposizione che ancora una volta vi ha detto noi siamo disponibili a superare le criticità che ancora impediscono di velocizzare la spesa da parte vostra ci troviamo un no a votare una mozione. Io credo che questa sia la sconfitta maggiore che faccia cadere il velo di ipocrisia che si è mantenuto anche oggi in questa discussione in cui tutti siete d'accordo però quando c'è poi da esprimere un voto su una mozione che poi avrebbe in qualche modo rappresentato tanto quel voto favorevole, perché sarebbe stato in qualche modo un impegno politico a fare qualcosa, non sarebbe stato votare una legge, un emendamento sarebbe stato un impegno politico credo che questo sia la sconfitta maggiore di questa serata, di questa discussione, di questa mozione, di questo lavoro che voi vi volete sottrarre anche ai nostri suggerimenti. Per cui una cosa vi chiedo, e vado a conclusione, non chiedeteci in qualche modo più senso di responsabilità, perché io divento dopo oggi, dopo questo voto il più irresponsabile di questo Consiglio regionale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Io innanzitutto desidero ringraziare il collega Moriconi per lo stimolo che ha dato al dibattito oggi attraverso questa mozione, ne avevamo discusso a margine dell'assemblea e ho potuto verificare anche i sani propositi che erano alla base e sono contenuti nel dispositivo. Comprensibilmente, siccome tutti noi facciamo politica, ci sono dei contenuti, ci sono delle premesse, c'è uno svolgimento che tende a dare un'impronta e che naturalmente tende ad essere recepito con maggiore difficoltà rispetto alla bontà del dispositivo. E quindi vorrei sospendere per un attimo questa posizione radicale, che non appartiene normalmente ai toni del collega Comandini, per valutare eventualmente se la parte contenuta nel dispositivo, la raccomandazione possa essere oggetto di un ordine del giorno, magari sì condiviso da tutta quanta l'Assemblea, al termine della discussione della legge omnibus per esempio. Perché poi alla fine la discussione si è articolata, ognuno ha dato la sua opinione, possiamo ragionevolmente prendere la parte del dispositivo vedere di dare, magari va già bene così o una minima limata, e condividerla tutti quanti assieme al termine della discussione, naturalmente sentita la Giunta, se dovesse apprezzare questa tipologia di approccio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, non mi permetto di dare la risposta all'onorevole Tunis per rispetto del primo firmatario che è l'onorevole Moriconi, mi permetto invece, su quel che ha detto l'onorevole Tunis, di dare un suggerimento sulla possibile idea di stesura di un qualcosa ulteriore. La Giunta neo nominata vede al suo interno, scusatemi perdoneranno altri che non conoscono in relazione alla non conoscenza della biografia di tutte e tutti, un'alta funzionaria dirigente pubblica nella figura della dottoressa Ada Lai, un'alta funzionaria dirigente pubblica nella figura della dottoressa Andreina Farris, mi perdoneranno i maschietti se inizio dalle gentil donne, un alto funzionario pubblico nell'ambito sanitario il vertice dal punto di vista della professionalità nell'ambito della medicina l'assessore Doria, l'intervento del collega Tunis, un nostro collega consigliere regionale, alto funzionario pubblico dell'Amministrazione regionale, nel dire che la burocrazia è il dramma si fa un torto ad alcune persone che sono in quest'Aula e cioè che la colpa è stata solo ed esclusivamente in capo a loro e persino ad alcune ne ho citato solo uno, nostre, nostri colleghi, quindi i termini se hanno un significato vanno usati, perché la lingua italiana ne ha tanti, senza per forza di cose scaricare responsabilità o chiamare in causa altre e altri che forse responsabilità non hanno in molti casi, grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì in merito alla proposta dell'onorevole Tunis per me nulla osta quindi a nome anche della Giunta se ci vorrà essere un ordine del giorno perché, come ho già detto, io penso che alcuni aspetti della mozione volevano essere un suggerimento su alcuni aspetti che possono essere modificati. Prima ho dimenticato di dire un aspetto molto importante, io ho analizzato molto non soltanto la mozione ma soprattutto le proposte e ho cercato di capire con gli Uffici se si potesse portare avanti la proposta che era alla base o quantomeno alla fine della mozione, però era impraticabile perché rischiavamo di perdere troppe risorse, quindi si sarebbe potuto portare avanti solo una parte ma non tutta e quindi eravamo in una fase avanzata, ne abbiamo fatto una riflessione con gli Uffici, perché, ripeto, ho riflettuto sulla possibilità per una volta di un senso di responsabilità al contrario nei confronti dell'opposizione di una proposta dell'opposizione di buon senso ma non poteva essere applicata, altrimenti volentieri l'avrei fatto, l'avrei proposto quanto meno alla maggioranza, ma abbiamo avuto visto una serie di difficoltà per poterlo applicare. Poi vorrei precisare una cosa perché ci tengo, non so se era riferito al mio di intervento o eventualmente ad altri interventi, lungi da me dare la responsabilità agli Uffici, assolutamente. Se io ho nel mio intervento ho per caso fatto capire una cosa del genere chiedo scusa perché non era assolutamente mia intenzione, io quando parlo di burocrazia, ho parlato di burocrazia nel senso più ampio e ho parlato di una nazione parlavo dell'Italia, del problema che abbiamo in Italia della burocrazia e di alcune norme che non sono neanche di carattere regionale, sono alcune norme nazionali che comunque non aiutano la spendita di risorse, questo io volevo dire, assolutamente lungi da me perché ci tengo molto a questa precisazione, perché io sono uno che si prende le responsabilità, quindi all'interno di quella mozione c'erano alcune responsabilità che erano politiche me le prendo tutte cercando di migliorare quello che è il mio operato, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente, io non sono intervenuto prima perché credo che il primo firmatario di questa mozione… Presidente, scusi…

PRESIDENTE. Un attimo, riusciamo a far intervenire l'onorevole Corrias?

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente, sì volevo dire che la bontà e la portata della mozione sono tali per cui credo che non sia necessario apportare ulteriori elaborazioni utili a mettere d'accordo quest'Aula. Questa mozione, come è stato abbondantemente illustrato dal primo firmatario, nasce dalla necessità di verificare l'adeguatezza di quel provvedimento finanziario ovvero la legge 17 del 22 novembre del 2021 il primo omnibus, soprattutto in vista della adozione dei prossimi provvedimenti quello che domani, credo già da stasera ci apprestiamo a discutere, secondo lo stringente dettato normativo che non può essere l'alibi alla inadeguatezza dell'apparato regionale che è innanzitutto politica mica amministrativa. E questo peccato originale era già stato messo in luce in sede di discussione dell'allora disegno di legge 107, la legge poltronificio, e fu allora, onorevole Tunis, lei era relatore di maggioranza, fu allora che provammo a segnalare a voi maggioranza e a voi Giunta che il peccato originale non sta nelle deficienze, nella inadeguatezza della struttura amministrativa ma nelle deficienze e nella inadeguatezza di chi dà indirizzi, di chi coordina, di chi gestisce, di chi organizza. Il risultato è, e questa mozione lo mette in luce in tutta la sua drammatica evidenza, io faccio i migliori auguri a questa Giunta che interviene in zona Cesarini, è una difesa rispetto a un contrattacco legittimo e sacrosanto che deve stimolare la vostra azione non inibirla, ci fosse un'opera di regia con mediani di spinta capaci di darvela quella motivazione. Ebbene questa mozione è una sollecitazione, devo finire Presidente, utile a che, visto, e lo ribadiremo domani, che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, non si continuino ad impegnare le risorse stanziate per poi arrivare a scoprire che solo il 40 per cento di quelle risorse così come è accaduto sull'omnibus uno è stato speso. Perché in questo modo si perpetra una prassi di inefficienza, altro che efficienza ed efficacia, che dovrebbe contraddistinguere l'azione politica nei tempi e nei modi, sbagliati i primi, i tempi, non coordinati i secondi, i modi. Ecco questa mozione se l'Aula la condividerà e questo lo auspichiamo deve servire ad evitare di incorrere negli stessi errori a partire dalla prossima legge che andremo a discutere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, per annunciare il voto favorevole del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle a questa mozione. Ora c'è un dato, forse più emblematico, della omnibus uno chiamiamola, che è quello che va a prendere nel merito le risorse che sono state erogate, chiedo scusa, sono state assegnate per i disastri del Montiferru, di tutte queste risorse quanto effettivamente è arrivato ai cittadini? Quanto effettivamente è arrivato alle aziende, quanto effettivamente è arrivato alle amministrazioni. Vedete corre una sottile ma significativa differenza tra essere vittime realmente della burocrazia e prendere per i fondelli i cittadini sostenendo di essere vittime della burocrazia quando invece si è vittime di se stessi, ma purtroppo le vittime reali dello scarsissimo lavoro che viene portato avanti all'interno di quest'Aula non siamo noi, ma sono i cittadini sardi. È inutile dire che ci si mette tanti soldi sulle misure se questi soldi non li spendi, è inutile chiudere i bilanci a marzo, i riaccertamenti a giugno, non riuscire a spendere niente e poi dare la colpa alla burocrazia. Tutte le riforme che avete fatto, l'avete detto voi, trattavano di governance perché migliorando tra virgolette la governance poi si sarebbe riusciti a far pervenire dei migliori servizi ai cittadini. Ebbene tutto questo non è successo, ed è sbagliato, è un delitto prendere in giro i cittadini, dando la colpa alla burocrazia, perché se è vero che l'azione politica dipende da noi, anche il miglioramento di quell'apparato burocratico, tanto vituperato, che voi accusate opportunamente per nascondere delle vostre mancanze, anche quello dipende da noi.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Solinas, io attendevo che ci fosse un risultato, Assessore, io sono costretto a sospendere un minuto la… si vota? C'è stata una proposta e siccome non conosco, ho visto che fra di voi stavate anche parlando, se non c'è… si vota…

LAI EUGENIO (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Chiedo la votazione nominale con procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Allora vi chiedo di prendere gli strumenti necessari per poter votare in modo elettronico. Invito i consiglieri segretari, gli onorevoli Deriu ed Ennas, di raggiungere i banchi della Presidenza.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della mozione numero 625.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Discussione del documento "Bilancio consolidato della Regione Sardegna per l'esercizio 2021. Art. 68 del decreto legislativo n. 118 del 2011 e smi" (46/XVI/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del Documento numero 46 dalla Giunta regionale, il bilancio consolidato della Regione Sardegna per l'esercizio 2021, articolo 68 del decreto legislativo numero 118 del 2011.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Abbiamo all'ordine del giorno il bilancio consolidato se non sbaglio, e il disegno di legge numero 360. È chiaro che l'inizio e la relativa conclusione della discussione attorno al DL numero 360 chiuderebbe con il passaggio agli articoli la possibilità di presentare emendamenti e quindi rinvierebbe in Commissione il testo per la verifica e per il parere sugli emendamenti. Non so come ci si è accordati, perché noi avevamo pensato di fare oggi la discussione generale del numero 360, però ovviamente questo ha senso se si chiude oggi la possibilità di presentare emendamenti, se rimane aperta quella possibilità a quel punto anche la discussione generale può iniziare domani. Io non so questo quindi se l'intenzione è, come ci siamo detti, quella di procedere spediti, di non utilizzare tutte le ultime ventiquattro ore per chiudere questo testo arrivato in zona Cesarini, chiedo a lei, Presidente, di verificare questo e di darci anche una tempistica certa per la discussione del numero 360. Intanto si potrebbe iniziare con la discussione del consolidato e chiudere almeno questa vicenda.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Intanto per rassicurare che noi abbiamo preso l'impegno e lo manterremo che gli emendamenti entreranno in Aula, quelli che sono stati concordati in Conferenza dei Capigruppo, e credo che abbiamo avuto modo di vederli e rivederli. Poi era nostra intenzione ora votare il consolidato e poi fare in modo, siccome ci sono, credo, alcune cose da definire, magari ne avremmo parlato in Conferenza dei Capigruppo, è stato chiesto da voi di rinviare per approvarla domani, il numero 360, ora votiamo il consolidato, poi possiamo iniziare, oppure possiamo rinviare a domani, magari lo decidiamo, però volevo ricordare che da parte nostra c'è l'impegno, non voteremo emendamenti che non saranno concordati, questo lo possiamo tranquillamente preannunciare.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue MULA FRANCESCO.) Quindi non c'è gioco di nessun tipo, noi voteremo tutto quello che è stato concordato insieme a voi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io credo che probabilmente, forse è un consiglio gratis che voglio dare alla maggioranza, parte di questa discussione probabilmente sarebbe più utile farla in Conferenza dei Capigruppo. Quello che ritengo io importante guardandoci negli occhi è una cosa, siamo stati irresponsabili sino a questo momento, c'è il testo uscito dalla Commissione, i tempi sono stati in qualche modo anche aiutati da questa minoranza, io vorrei capire, non è che domani da parte della Giunta saltano fuori cinquanta, sessanta emendamenti, cioè da parte della Giunta questo è il testo e rimane questo il testo, non vorrei che domani da parte della Giunta con questo senso di responsabilità saltassero fuori emendamenti ulteriori che modificano parti integrali del testo, perché in questo caso non sarebbe più un patto fra gentiluomini.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Una proposta, colleghe e colleghi, una proposta, faccio riferimento all'intervento dell'onorevole Mula e all'intervento dell'onorevole Comandini. Discuterei ora il consolidato perché il consolidato rispetto al passato, l'abbiamo visto in Commissione, fidatevi dei componenti, ognuno per il Gruppo di appartenenza, il consolidato rispetto al passato ormai ha tutta la documentazione trasferita dagli enti… l'onorevole Cocco mi stava dando ragione, questa volta l'onorevole Cocco non ha colpe.

PRESIDENTE. Procediamo con l'approvazione del consolidato.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). L'altro elemento è questo, non agganciamoci anche qua a numeri e termini, il ragionamento dell'onorevole Comandini, mi permetto di portarlo avanti, non è cinquanta emendamenti che sono tecnici per correggere due virgole, quattro parole, otto zeri, perché dove andava scritto Regione Sardegna qualcuno ha pensato di scrivere Lombardia, va bene? Il ragionamento è un altro, domani abbiamo ventiquattro ore, anzi meno perché non ci riuniremo all'alba, per approvare entro il 30 novembre l'ultima variazione di bilancio. Si arrivi puntuali, subito dopo il consolidato venga convocata, mi permetto semplicemente di dare un consiglio, la Capigruppo per dipanare la matassa che non risolviamo in sessanta, e domani si dia il tempo congruo all'opposizione e a tutti noi di poter intervenire laddove nei tanti argomenti presenti all'interno del testo si voglia dire qualcosa senza caricarlo di un milione di emendamenti che, invece, snaturano o cambiano totalmente il testo che giustamente l'onorevole Comandini ha indicato come il testo deve essere quello che è stato presentato.

PRESIDENTE. Sospendiamo il Consiglio per cinque minuti, Conferenza dei Capigruppo… Il consolidato? Va bene, la risposta dell'Assessore la diamo in Conferenza dei Capigruppo. Allora andiamo avanti col consolidato e poi nel caso facciamo una Conferenza dei Capigruppo.

Discussione e approvazione del documento "Bilancio consolidato della Regione Sardegna per l'esercizio 2021. Art. 68 del decreto legislativo n. 118 del 2011 e smi" (46/XVI/A)

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Grazie Presidente. Intanto, prima di dare lettura della relazione di maggioranza, l'occasione è gradita per fare i migliori auguri di buon lavoro alla rinnovata Giunta. Quindi bilancio consolidato all'esame del Consiglio, un documento contabile a carattere consuntivo diretto a rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico del gruppo bilancio consolidato, inteso come unica entità economica distinta dai singoli enti o società componenti il gruppo. La redazione del bilancio consolidato si inserisce nella più ampia riforma normativa relativa al consolidamento dei conti per il controllo della finanza pubblica. La normativa di riferimento è costituita al decreto legislativo numero 118 del 2011, in particolare l'articolo 68 prevede che il bilancio consolidato delle regioni sia approvato dal Consiglio regionale entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello cui il bilancio si riferisce secondo le modalità previste dalla disciplina contabile della Regione. Tuttavia anche per l'anno in corso il decreto legislativo numero 17 del primo marzo 2022, convertito in legge ad aprile 2022, stabilisce il termine di approvazione al 30 novembre. Il principio contabile applicato di cui all'allegato 4 del decreto legislativo numero118 disciplina in modo specifico le operazioni propedeutiche alla redazione del bilancio consolidato, prima fra tutte la definizione del perimetro di consolidamento. La Giunta regionale, con delibera numero 12/29 del 7 aprile 2022 ha approvato l'elenco provvisorio del gruppo amministrazione pubblica, l'elenco provvisorio del gruppo bilancio consolidato per l'esercizio 2021, con deliberazione 34 dell'11 novembre 2022 confermando tali elenchi la Giunta poi ha approvato il bilancio consolidato della Regione Sardegna per l'esercizio 2021, detto documento è stato trasmesso al Consiglio in data 14 novembre 2022 e assegnato il successivo 16 novembre alla terza commissione permanente per il relativo esame. Il documento è stato prontamente inserito all'ordine del giorno della seduta della terza Commissione tenutasi il 17 novembre 2022 e approvato dalla medesima seduta con il voto favorevole dei Gruppi di maggioranza e quello contrario dei Gruppi di opposizione. Nel suo insieme il bilancio consolidato è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla relazione sulla gestione comprensiva della nota integrativa, non include invece la relazione del Collegio dei revisori dei conti in quanto non ha ancora attuato il recentissimo decreto legislativo numero 3 ottobre 2022, numero 160, con il quale sono state approvate le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna per l'istituzione di tale organo di revisione. Come previsto dalla vigente normativa ai fini della redazione del bilancio consolidato, è stata effettuata la riconciliazione delle partite reciproche infragruppo e sono state effettuate le rettifiche nei casi di disallineamenti. Il documento chiude con un risultato dell'esercizio complessivo, comprensivo della quota di pertinenza di terzi, positivo per euro 1.337.304.383, ed un patrimonio netto comprensivo della quota di pertinenza di terzi anch'esso positivo per euro 3 miliardi 437.000 e rotti. Il bilancio consolidato 2021, benché ancora non sia in grado di offrire una visione completa delle consistenze patrimoniali finanziarie della Regione comprensiva di tutte le sue articolazioni organizzative e società partecipate ricomprese nel perimetro di consolidamento, nonché del risultato economico della complessiva attività svolta dal gruppo, segna un ulteriore miglioramento rispetto all'anno passato, invero il numero dei soggetti del gruppo bilancio consolidato che non ha trasmesso in tempi utili la relativa documentazione contabile e si è ridotto a 2, ciò non toglie che ancora devono compiersi degli sforzi per arrivare alla redazione di un documento che consenta una lettura complessiva dei dati dei soggetti rientranti nel perimetro di consolidamento, stante l'importanza che l'approvazione del documento riveste, se ne auspica una celere e condivisa approvazione da parte dell'Aula.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Alessandro Solinas, relatore di minoranza.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S), relatore di minoranza. Grazie, Presidente. Ringrazio i colleghi della terza Commissione che mi hanno scelto come relatore di questo provvedimento, che dà una visione ancor più plastica rispetto a quella che possiamo aver fornito con la già compiuta e puntuale… Presidente, però è possibile intervenire con questo rumore, mi stanno impedendo di intervenire…

PRESIDENTE. Non le stanno impedendo di intervenire però prego i consiglieri regionali che vogliono parlare di trasferirsi al bar, abbiamo un bar bellissimo dove si possono prendere tanti caffè. Prego, onorevole Solinas.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S), relatore di minoranza. Offre, questo documento, una visione ancor più plastica rispetto a quella che è la situazione della Regione, e indipendentemente da quanti dati positivi possono desumersi forse l'unico inopinabile è il fatto che quasi tutte le partecipate, tranne una o due, come ci diceva l'Assessore, abbiano consegnato i bilanci in tempo, il resto ci dà il modo di comprendere come la Regione, che spende sia tramite le proprie branche dirette come gli Assessorati che anche e soprattutto in determinati ambiti con i propri bracci operativi, immaginiamo sui trasporti o sull'acqua, la visione plastica di quello che non si sta spendendo, di quello che non si sta investendo, di quello che non si riesce a spendere per investire sul miglioramento dei servizi che questi bracci operativi, così importanti per le funzioni che sono loro attribuite, dovrebbero fare. Ora, continuare su questa relazione sarebbe un ripetere cose che abbiamo già fatto, i dati che abbiamo detto prima e i dati che esporremo dopo nell'analisi politica più compiuta della legge finanziaria, legge finanziaria con la quale, ricordiamo, poi noi effettivamente dotiamo, al netto delle delibere con cui questi soldi poi vengano distribuiti tra i vari enti, questi enti delle risorse necessarie per operare e relativamente ai tempi di approvazione delle quali poi la possibilità di questi enti di spendere le risorse dipende, quindi è tutto collegato, il bilancio consolidato ci fa capire che l'azione della Regione non può muoversi a compartimenti stagni ma deve essere, partendo da quest'Aula, un coro all'unisono di attività finalizzate a garantire un servizio all'utente ultimo, che è il cittadino. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Segnalo un aspetto, l'ho detto nel precedente intervento, questa volta il lavoro, in questo caso di comune accordo, con il coinvolgimento dell'assessore Fasolino ha determinato che finalmente tutte le società partecipate, che finalmente non violano più gli obblighi di legge, abbiano trasmesso i loro bilanci. Problema; nel consolidato precedente 19-20-21, segnalato più volte dalla Corte dei conti, perché poi non c'è stata solo un opera in Commissione e da parte dell'opposizione, ma era stato siglato un patto tra l'assessore Fasolino e la Corte dei conti, Regione Sardegna, in relazione alla soluzione di questo aspetto specifico, e cosa faceva? Faceva emergere ovviamente, nel trasferimento del dato di tutto il sistema delle partecipate, degli enti, fondazioni e via dicendo, una cassa di livello basso, sono arrivati i bilanci di Abbanoa e ARST e noi abbiamo una cassa che non contiene più come spazi fisici, se avesse una sua dimensione, le risorse che quelle società hanno in pancia e non hanno speso, mi rivolgo in particolar modo all'Assessore dei trasporti, sanità, essendo la metà del bilancio della Regione meriterebbe un approfondimento a parte, e poi l'Assessore dei trasporti per quanto riguarda ARST e l'Assessore dei lavori pubblici per quanto riguarda Abbanoa. Ci sono centinaia e centinaia e centinaia di milioni di euro di progetti - le condotte idriche, le strade, le reti, le infrastrutture, il rinnovo della flotta mezzi - non spesi, centinaia e centinaia di milioni! Su questo aspetto non è sufficiente che abbiano trasferito i dati, i conti, è indispensabile che si faccia qualcosa, perché alle problematiche segnalate nella mozione, presentata come primo firmatario dall'onorevole Moriconi, si aggiungono tutti i problemi di tutto il mondo articolato delle partecipate, delle società, delle partecipate delle partecipate, dove ricordo che l'unico problema che voi avete posto all'attenzione di quest'Aula, il Presidente, non è stato mettere a Sassari la popolazione nelle condizioni di poter bere l'acqua potabile nella seconda Città della Sardegna intervenendo su i sottoservizi, ma è stato raddoppiare, triplicare, quintuplicate i Consigli di amministrazione, noi ci siamo occupati di partecipate e di società pubbliche perché in barba alla legge, anche lì amministratore unico, revisore unico, avete proposto, e vi siete divisi, scontrati, perché li avevate già distribuiti, sui consigli di amministrazione e i collegi dei revisori, che sono in violazione di legge, e di reti e pullman, tubazioni e dighe non ne abbiamo mai parlato, con un capolavoro, e chiudo: "Grande battaglia della Sardegna per l'Autonomia, strappiamo gli invasi e le centrali dall'ENEL e portiamole in capo alla Regione Sardegna", li abbiamo trasferiti in capo alla Regione Sardegna, prima erano di una società controllata dal Ministero dell'economia, le abbiamo date all'esterno a società private, un capolavoro! Non sarde, gruppi non sardi. Perché uno dice, "beh, ma ci sono intraprese economiche, imprenditori", gruppi non sardi, "il capolavoro dell'autonomia e delle battaglie per l'autonomia", strappate al pubblico e portate in capo al privato residente nella penisola, controllate, e ho fatto solo questi esempi per non farla lunga, almeno questi due aspetti perché sono società come sapete corpose ma che determinano per quanto riguarda l'acqua e il trasporto due elementi fondamentali per la vita delle persone nella quotidianità. Non parlo di sanità, l'ho detto, perché meriterebbe un discorso a parte, e lo dico perché ovviamente la sanità (…) riguardi la vita e la sopravvivenza delle persone. Grazie.

PRESIDENTE. Metto in votazione il Consolidato. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

PRESIDENTE. Scusate ma comunico un'errata corrige per quanto riguarda il risultato di esercizio di gruppo è risultato esercizio e pertinenza di terzi, il nuovo valore del risultato di esercizio di gruppo è di 929 milioni 181 mila 585 euro in luogo di 926 milioni 940 mila 775 euro, mentre invece il conto economico, sempre risultato esercizio di pertinenza di terzi il nuovo valore è di 14 milioni 806 mila 484 euro in luogo di 17 milioni 47 mila 294 euro, questa è una correzione che ci ha inviato la Giunta, gli uffici.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). presidente, sta dichiarando chiusa la seduta? È solo una domanda, abbiamo ancora da votare…

PRESIDENTE. Allora, io ho riferito quella che era la decisione della Conferenza dei Capigruppo, avremmo dovuto continuare con il disegno di legge…

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sì, le faccio una domanda semplice, le chiederei di poter intervenire sull'ordine dei lavori prima della dichiarazione di chiusura della seduta, se fosse possibile. Grazie

PRESIDENTE. Certo, va bene. Però, siccome sono state fatte delle proposte contrastanti e diverse da quelle fatte alla Conferenza dei Capigruppo, io o vado avanti con quanto deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, perché altrimenti ogni volta modifichiamo, oppure sospendo e facciamo Conferenza dei Capigruppo. Sospendiamo e facciamo Conferenza dei Capigruppo. il Consiglio è sospeso, Conferenze dei Capigruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 19 e 25, viene ripresa alle ore 20 e 09.)

PRESIDENTE. Scusate, giusto per organizzare i lavori di domani; il Consiglio regionale è convocato per domani alle 10, ora in cui scade anche la presentazione degli emendamenti, quindi gli emendamenti devono essere depositati, a pena di inammissibilità, entro le 10 di domani, dopodiché il Consiglio lavora, fa la discussione generale, si sospende, si fa la Commissione e si ritorna in Aula. Termini per la presentazione degli emendamenti domani mattina ore 10. il Consiglio regionale è convocato sempre domani mattina alle ore 10. La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 20 e 16.