Bozza provvisoria
CXCVIII SEDUTA
Giovedì 17 febbraio 2022
(ANTIMERIDIANA)
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 10 e 49.
CADDEO LAURA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 12 gennaio 2022 (186), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. I consiglieri regionali Sara Canu, Eugenio Lai, Antonio Piu e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 17 febbraio 2022.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Discussione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 301/A. Eravamo rimasti all'articolo 8, le relazioni.
È aperta la discussione sull'articolo 8 e sugli emendamenti.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente, a costo di diventare antipatico, perché alla fine uno passa per antipatico, uno che sta lì a rompere le scatole, scusate il termine, io continuo a dire, Presidente, che serve rispetto, rispetto fra di noi per tutti quei colleghi che puntualmente alle dieci e mezza sono in aula per iniziare i lavori, qui la gente sembra al supermercato e arriva quando gli pare. Presidente, io sollecito ancora e continuo a dire, a costo di essere antipatico, di prendere dei provvedimenti e di cambiare qualche regola all'interno di quest'Aula, altrimenti noi non chiuderemo mai nessuna legge, ognuno si sentirà autorizzato a venire quando ritiene opportuno.
PRESIDENTE. Ha perfettamente ragione, peraltro ci sono le sanzioni per le assenze che vengono regolarmente applicate in caso ovviamente di mancata giustificazione. Chi deve intervenire sull'articolo 8 e sugli emendamenti?
È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente. Non c'è neanche il numero legale, Presidente, quindi veramente… facciamo così, Presidente, siccome non c'è il numero legale magari non interveniamo, lo mettiamo subito ai voti con votazione elettronica.
PRESIDENTE. Non posso mettere in votazione prima di dieci minuti.
MANCA DESIRÈ (M5S). Prima di dieci minuti, va bene. Allora sospenda, Presidente.
PRESIDENTE. No, prima lei intervenga.
MANCA DESIRÈ (M5S). No, non intervengo per adesso. Presidente, chiedo scusa, lei ha assolutamente ragione però lei…
PRESIDENTE. Se ho assolutamente ragione, se lei vuole intervenire può intervenire, se lei invece non vuole intervenire io non posso costringerla a intervenire. Prego, rimane a verbale, c'è il resoconto degli Uffici, quindi prego, onorevole Manca.
MANCA DESIRÈ (M5S). Non intervengo, Presidente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Secondo Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE SECONDO (LEU). Non voglio fare polemica, ma devo dire che mancano anche i colleghi dell'opposizione, non è che sto facendo polemica, non mi sembra corretto iniziare…
PRESIDeNTE. Se io inquadrassi l'Aula, se io facessi inquadrare l'Aula, lo spettacolo sarebbe poco decoroso per tutti, sarebbe poco decoroso per tutti. Siccome noi però penso che abbiamo un dovere di lavoro nei confronti dei sardi e della Sardegna, se vogliamo intervenire interveniamo, altrimenti io posso anche rinviare alla settimana prossima, ne prendiamo atto, questo è quello che mi chiede il Consiglio, possiamo anche farlo. Non iniziamo queste schermaglie, basta, anche io ho una pazienza che ha un limite, quindi chi vuole intervenire può intervenire, sto dando la parola serenamente, ho aperto la discussione, per cortesia chiedo che chi ha qualcosa da dire la dica, chi ha qualcosa da dire…
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Stara. Ne ha facoltà.
STARA FRANCESCO (UDC Cambiamo!). Grazie Presidente. Io penso che si debba continuare anche in maniera veloce perché qua la gente non può più aspettare. Se noi non acceleriamo su questa finanziaria, abbiamo le risorse bloccate per tutti. Quindi io penso che chiedere il numero legale per poi alla fine vedere che ci sono solo otto dell'opposizione, si debba andare avanti in maniera velocissima perché sennò siamo punto e a capo, più tardi avremo i pastori, dopodomani avremo gli imprenditori, poi avremo gli industriali, avremo i lavoratori, qua non se ne esce più, ragazzi. Quindi io dico di andare veloci.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.
TALANAS GIUSEPPE (FI). Grazie Presidente, io volevo chiedere, siccome c'è una manifestazione che noi sappiamo che coinvolge varie categorie organizzate, sino a che ora rimaniamo in aula, perché sarebbe opportuno che a chi di noi vuole partecipare sia data la possibilità anche di avvicinarci e non solo quelli che poi abbandonano l'aula e noi magari rimaniamo qua. Per capire come intende organizzare i lavori.
PRESIDENTE. La manifestazione mi dicono che è organizzata intorno a mezzogiorno, anche se è indicata alle ore 11. Noi potremmo continuare a lavorare sino a mezzogiorno, dopodiché decidere se mandare una delegazione per Gruppo, oppure aggiornare i lavori a questo pomeriggio. Detto questo, però, mi sembra un fatto di correttezza lavorare, io non posso censurare il comportamento dei colleghi di maggioranza e di opposizione che hanno deciso di non venire in Aula, non lo posso fare, però posso chiedere ai colleghi che sono presenti se hanno intenzione di intervenire o meno, questo posso fare. Altrimenti possiamo anche dire che non c'è la presenza, non c'è il numero che noi riteniamo essere sufficiente per giustificare gli interventi, ne prendiamo atto, prendiamo le assenze e le presenze e ci riaggiorniamo a questo pomeriggio. Io penso che non sia corretto questo atteggiamento. Qualcuno vuole intervenire?
È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Articolo 8. L'articolo 8 prevede le disposizioni in materia di beni culturali, sport e spettacolo. Su questo articolo che noi reputiamo importante come tutti gli altri, perché comunque è uno dei settori che ha sofferto di più durante la pandemia �� proprio quello relativo ai beni culturali e allo spettacolo, nonché anche allo sport, però reputiamo che per questo articolo sia stato stanziato veramente poco, Assessore, poco, poco, poco. Sono delle dotazioni che non potranno assolutamente soddisfare, ma neanche in minima parte, quelle che saranno le richieste che perverranno da parte di tutte le associazioni culturali, tutte le associazioni e le imprese che si occupano di spettacolo. Quindi è proprio per stare anche più vicino a chi in questi due anni ha sofferto maggiormente, proprio perché è stato negato loro il diritto proprio al lavoro, noi su questo articolo abbiamo presentato degli emendamenti, uno che reputiamo davvero importante e che a nostro avviso dovrebbe essere accettato, anzi dovrebbe essere firmato da tutti è proprio quello relativo all'autorizzazione e all'aumento del budget per gli anni 2022-23-24 di 2 milioni, 2 milioni e mezzo, 3 milioni per coloro che si occupano di spettacolo, quindi musica, teatro, danza e arti performative. Noi abbiamo in questi due anni, ma ne abbiamo parlato anche diverse volte con l'Assessore, che ha ascoltato le varie associazioni che si occupano di questo e davvero c'è un grido di allarme che ci viene segnalato e che ci arriva prepotentemente da tutte loro proprio perché molte, molte hanno chiuso e molte sono in procinto di chiudere perché effettivamente non riescono a rimanere aperte. Quindi quello che le chiediamo, Assessore, insieme all'assessore Fasolino, anzi mi rivolgo all'assessore Fasolino che è sempre presente e puntualissimo, questo glielo devo riconoscere, è di fare un ulteriore sforzo per cercare di stare più vicino a queste categorie che davvero sono fortemente in crisi. E quindi le chiedo, Assessore, di fare un ulteriore sforzo e di aumentare il budget previsto per le categorie che ho citato poco fa. Grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Secondo Cocco. Ne ha facoltà.
COCO DANIELE SECONDO (LEU). Grazie Presidente. Come da accordi, è chiaro che gli emendamenti che sono stati presentati verranno ritirati, soprattutto quelli che riguardano tra virgolette le cosiddette misure puntuali. Infatti vorrei che l'assessore Fasolino però mi ascoltasse perché gli emendamenti li ritiriamo dopo che l'Assessore, rispetto agli stessi, possa darci notizia su quello che potrà essere questa legge omnibus 2, o cosiddetto assestamento 3, come definita ieri da qualche Assessore. Assessore Fasolino, noi abbiamo presentato degli emendamenti importanti che erano stati già presentati nella legge omnibus e lei ci aveva chiesto gentilmente di rinviarli a questa legge finanziaria, in questa legge finanziaria poi si è deciso ulteriormente un altro rinvio per verificare che poi possano essere presi in considerazione nella legge che dovrebbe andare in Aula come da accordi a brevissimo, ci auguriamo il prossimo mese. Anche su questo vorremmo avere conferma da lei perché ieri non abbiamo capito bene perché, chi parlava di avanzi di amministrazione e chi parlava invece di economie, perché se si parla di economie la legge è chiaro che può entrare in Aula o in Commissione anche domani, se invece si tratta di risorse legate agli avanzi di amministrazione è chiaro che noi non potremo tornare in Aula prima di settembre, ottobre. Quindi da lei io, Assessore, vorrei un impegno rispetto agli impegni già assunti precedentemente, mi riferisco soprattutto a due emendamenti importanti, uno che riguarda lo stanziamento a favore del Comune di Bono, non per una marchetta, ma per l'acquisizione e la valorizzazione dell'edificio di elevatissimo valore architettonico e storico del Canonico Salvatore Frassu; conoscete la storia, è la storia legata a Giovanni Maria Angioy, siccome in quest'Aula… stiamo rincominciando Presidente, cerchiamo… dicevo, siccome di Giovanni Maria Angioy in quest'Aula parliamo spesso e troppo spesso ci riempiamo solo la bocca, io credo che sia arrivato il momento di dare un segno tangibile che la storia non va dimenticata, però per non dimenticare la storia dobbiamo fare anche qualcosa di materiale, perché la stessa appunto non possa essere dimenticata. Quindi su questo io chiederei, soprattutto su questo, a lei un impegno, perché nella famosa legge omnibus 2 possa venire preso in considerazione questo emendamento che, ripeto, non è una marchetta ad personam, o ad comune, ma è un atto che riguarda la figura del Canonico Frassu e di Giovanni Maria Angioy e su questo davvero che la sua attenzione fosse massima. L'altro emendamento è sul più antico Convento francescano della Sardegna, il Convento di Monte Rasu, tra l'altro, non voglio fare polemiche, però ricordo a tutti che nella legge omnibus sono state finanziate quasi tutte le Diocesi della Sardegna e miracolosamente, visto che parliamo di diocesi e di parrocchie, miracolosamente le parrocchie e la Diocesi di Ozieri non hanno visto neanche un centesimo. Io ho fatto questo emendamento per, non so se lei conosce quel convento, che è famosissimo, tra l'altro è inserito anche all'interno del percorso francescano nazionale, era stato visitato anche dall'Assessore del Turismo, che qui non è presente, Gianni Chessa, qualche tempo fa e credo che anche questo… tra l'altro non si tratta di risorse enormi, si tratta di (…) quel sito per poterlo rendere fruibile anche a livello di turismo religioso. La ringrazio.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Articolo 8: "Disposizioni in materia di beni culturali, sport e spettacolo"; è già stato detto quanto sia andato in sofferenza tutto il settore culturale, dello spettacolo dal vivo, dello sport, però, nonostante la consapevolezza che ormai all'articolo 8 di soldi ce ne siano molto meno di quei 200 milioni della massa manovrabile di cui ci ha parlato l'assessore Fasolino, però qualche considerazione sul grande assente, sulla grande assente in questo articolo sento proprio il dovere di farlo, e lo faccio tra l'altro sottolineando che in seconda Commissione l'assessore Biancareddu è stato sempre molto puntuale, molto, molto solidale con le nostre istanze e con le nostre richieste, ma mi rendo conto che storicamente l'Assessorato della Pubblica istruzione in quasi tutte le legislature è sempre un po' "la Cenerentola", quindi penso che sia nostro dovere come Consiglio anche sostenere questo Assessorato e fare in modo che la Giunta si ricordi un po' più spesso della sua esistenza. E si è parlato di importanza di edifici storici, di monumenti; stiamo tranquilli, perché se continuiamo a considerare la scuola come stiamo facendo finora, non ci sarà nessuno che li riconoscerà, che si renderà conto che sono importanti…
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Caddeo… per cortesia, possiamo abbassare…
CADDEO LAURA (Progressisti). era meglio quando non c'era nessuno, così si poteva parlare tranquillamente.
PRESIDENTE. Esatto, facciamo chiasso a bassa voce. Prego, onorevole Caddeo.
CADDEO LAURA (Progressisti). Sì, volevo dire che, naturalmente sto facendo un po' di ironia pessimistica, e cioè che tanto se continuiamo a non valorizzare la scuola e a non sostenerla anche a livello regionale quanto è necessario, e a mio avviso è possibile, dei nostri uomini e donne che hanno fatto la storia sarda probabilmente non si ricorderà più nessuno. Voglio anche precisare che, nonostante le risorse per questa finanziaria siano così scarse, possiamo almeno riflettere Assessore, e so che abbiamo iniziato in Commissione ma facciamolo anche in Consiglio, riflettere su quanto possiamo essere incisivi ed efficaci poi sui fondi che ci saranno mi auguro a disposizione dalla Next Generation EU, che poi costituisce il PNRR. Io spero che davvero non ci si dimentichi delle grandi urgenze della scuola sarda, a cominciare dall'edilizia scolastica per la quale sappiamo che non sarà mai sufficiente il progetto Iscola, perché ci sono i nostri edifici scolastici che necessitano di manutenzione straordinaria, nel senso proprio di grave e urgente, e penso a tutte le scuole, guardate, che sono moltissime, stiamo aspettando una ricognizione più precisa, che non hanno le palestre, e parliamo dell'importanza dell'educazione motoria per i nostri bambini e bambine fino poi all'adolescenza, che non hanno spazi come biblioteche scolastiche, punti di aggregazione degli studenti e studentesse, in modo particolare nelle superiori, e parliamo della valorizzazione delle intelligenze dei nostri giovani, e sono molte! Abbiamo avuto modo di incontrare gli studenti e le studentesse e, badate, farebbero mangiare la polvere a molti di noi qua dentro con la loro competenza e capacità di ragionamento politico sulla vita e sulla società. Allora, la mia è proprio una riflessione sulle prossime azioni che sono urgenti e necessarie per il mondo della scuola. Penso, per esempio, relativamente anche allo spopolamento, a una prospettiva di implementazione del tempo pieno almeno nella scuola di base, non parliamo dell'ammodernamento dei trasporti scolastici, esistono App che consentono perfino di ottimizzare la ricerca delle corse da parte degli studenti, guardiamo un po' al mondo nordeuropeo, che queste cose le ha già studiate, progettate e messe in atto, parliamo della infrastrutturazione digitale, perché nonostante tutta la polarizzazione "didattica a distanza sì, didattica a distanza no" noi quel territorio non lo dovremmo abbandonare dopo la pandemia, dovremmo mettere a frutto quel sacrificio che hanno fatto le scuole con tutto il personale in questo periodo di pandemia, per affiancare a una didattica cosiddetta tradizionale, una innovativa. Ecco perché, per esempio, sempre per i piccoli centri, attrezzare aree per la didattica all'aperto, quella che viene chiamata Education Doors, che nei paesi freddi viene applicata tutto l'anno, e noi col nostro clima potremmo sicuramente valorizzare al massimo. Ma, concludo veramente, l'auspicio è questo; se in questa Finanziaria la scuola è la grande assente, noi speriamo che abbia un ruolo da protagonista nel Piano nazionale PNRR.
PRESIDENTE. Benissimo, prima l'onorevole Comandini però, per dire, l'onorevole Li Gioi Si è prenotato fuori tempo ma in un'ottica di massima inclusività e partecipazione… no, anche per sfatare il mito negativo della mia rigidità.
È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). È solo un mito, Presidente, niente di più. L'articolo 8, come è stato ricordato dai colleghi che sono intervenuti, riguarda degli argomenti molto, molto importanti e strategici per la nostra Isola, che sono i beni culturali, Lo sport, lo spettacolo e, anche se non citato, l'istruzione. Noi siamo convinti che l'istruzione è sicuramente l'infrastruttura più importante di un Paese, perché riguarda la conoscenza, riguarda il sapere, ha la possibilità in qualche modo di costruire le future generazioni imprenditoriali, quelle che dovranno governare il domani, è per quello che in questo articolo il fatto che la scuola rappresenti veramente "la Cenerentola" di tutta la vostra manovra finanziaria, in qualche modo va contro quelle che sono molte volte delle vostre dichiarazioni nell'intendere che la scuola rappresenti il futuro e possa rappresentare veramente il settore su cui bisogna investire. E questo ci dispiace molto perché l'assessore Biancareddu più di una volta è venuto in Commissione e ha trovato in Commissione Commissari, tutti, di maggioranza e di minoranza, disponibili a instaurare un rapporto per trovare le modalità attraverso la quale la scuola debba avere e possa avere più risorse per rispondere ai bisogni di oggi e di un oggi che ha visto i nostri studenti, i nostri ragazzi in piena pandemia ad avere difficoltà di poter effettuare la Dad a distanza. In molti Comuni della nostra Isola i ragazzi erano privi di tablet e, purtroppo, ancora oggi più del 70 per cento dei comuni non ha la rete che assicura ai ragazzi la stessa possibilità di accesso alla didattica dei ragazzi più fortunati che vivono nelle aree urbane. Così come, Assessore, l'ha ricordato molto bene in Commissione, il problema dei trasporti degli studenti, cioè è impossibile, è impensabile, è ridicolo chiedere agli studenti, agli insegnanti, alle famiglie di mantenere quella che i presidi sanitari, la distanza nelle scuole, quando si va a prendere un caffè e poi si mettono i nostri giovani pieni nei pullman per poter andare a scuola perché mancano le risorse. È notizia di queste ore, non son state fatte le convenzioni con i privati che garantivano il trasporto degli studenti nelle scuole, e guardate, lo dico soprattutto alla parte più distratta, alla maggioranza, e sono molte volte quei bus, quei mezzi di trasporto delle zone interne che possono permettere di portare dai Comuni più dispersi della nostra Isola gli studenti nelle proprie scuole. Ecco voi, nell'approvare questa finanziaria con molta fretta, dovete sapere che i soldi per garantire i trasporti a quegli studenti dei piccoli comuni verso le scuole non ci sono, sappiatelo quando voterete il tastino verde o alzerete la mano per approvare questo articolo 8. E allora, Assessore, conoscendo la sua sensibilità noi chiediamo che su questo settore ci sia più coraggio, che mettiate più risorse per la scuola, perché altrimenti non abbiamo le condizioni per costruire un futuro migliore per i nostri giovani. Poi un capitolo particolare, la questione dello spettacolo. Lo spettacolo ha vissuto durante la pandemia la peggior crisi di natura economica e culturale che mai si è avuta, noi siamo intervenuti in coda con l'omnibus, nel primo omnibus che è stato fatto abbiamo rimesso i 2 milioni di euro che mancavano per arrivare a 9 milioni di euro, molte di queste imprese, di queste associazioni non hanno avuto neanche la possibilità di poter spendere quei soldi perché sono stati dati a fine 2021, beh, Assessore, vedere che oggi si ripete lo stesso errore del 2021 e quindi anche nella finanziaria 2022 vengono garantiti solo 7 milioni di euro per 124 imprese e 4203 lavoratori, significa non credere allo spettacolo, significa non sostenere tutte quelle impresen quelle associazioni dello spettacolo che garantiscono la presenza, il radicamento delle tradizioni nei nostri territori, costituiscono un volano importante per la nostra Isola nella diffusione della cultura e delle tradizioni più radicate; Assessore, rimettete i 2 milioni di euro! Colleghi della maggioranza, date una mano alla Giunta per rimettere i 2 milioni di euro e facciamolo oggi, perché consentirebbe la programmazione nel triennio e non possiamo lasciare 124 imprese, in qualche modo destinate soltanto a un emendamento volante di un omnibus che non sappiamo quando ancora arriva. Ultimo aspetto, è per noi è l'aspetto più delicato, più importante: i lavoratori. Lo abbiamo detto dal primo momento, i lavoratori sono per noi il faro del futuro di questa finanziaria e deve essere il faro per quanto riguarda le scelte politiche che dobbiamo fare insieme. Si è scelto anche in questo settore, sono troppi i lavoratori del settore dello spettacolo e dei beni culturali che lavorano, aprono le biblioteche, aprono i siti archeologici per tre euro all'ora, 3 euro all'ora quando sono fortunati. È una situazione insostenibile per questi lavoratori precari��� quelle biblioteche di cui tutti in qualche modo ci vantiamo a 3, 5 euro all'ora. Assessore, nei confronti di questi lavoratori noi chiediamo, l'abbiamo scritto anche nei nostri emendamenti, che si applichi definitivamente il contratto Federculture che dà dignità a quei lavoratori e riconosce la competenza, la professionalità e il radicamento nei confronti della diffusione della cultura nella nostra Sardegna.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie, Presidente. Io, il giorno in cui l'assessore Biancareddu ha esposto la parte di sua competenza della finanziaria ho sostituito la mia collega Desiré Manca in Commissione quindi ho potuto essere testimone del suo grido di dolore, perché ci aveva giustamente evidenziato come il suo budget fosse stato notevolmente ridotto. Ricordo che in quella circostanza sottoscrissi appieno anche la sua intenzione, che poi è presente anche in questa proposta di legge di finanziaria, il restauro della storica stazione di Tempio Pausania, dove sono contenute delle opere d'arte di inestimabile valore e, come in quella circostanza, ci tenni a dire che può essere fondamentale da un punto di vista turistico in quanto collegato al trenino verde che, come sappiamo, ha a Tempio Pausania una delle sue stazioni, e quindi con soddisfazione vidi l'inserimento in questa proposta di legge di quello stanziamento per la stazione di Tempio Pausania chiedendo, tra l'altro, come ricorderà, Assessore, che il finanziamento anziché all'ARST fosse dato direttamente se è possibile al comune di Tempio affinché ci fosse l'interesse immediato da parte del Comune di mettere a correre quelle somme per poi chiaramente determinare lavoro, che poi è quello che ci interessa maggiormente. Ecco, noi come Gruppo abbiamo presentato questo emendamento 395, ritenendo che la riduzione da 9 a 7 milioni di euro fosse un mero errore tecnico, diciamo così, e quindi in questa maniera noi vorremmo contribuire immediatamente alla ricostituzione di quel tesoretto che è di 9 milioni di euro che è per lo meno sufficiente, tra virgolette, per rimanere a galla, diciamo così, anche perch�� noi come i colleghi che mi hanno preceduto siamo fermamente convinti che non è vero che con la la cultura non si mangia, anzi, al contrario, la cultura è un volano fondamentale per l'economia in generale e, in particolare, per la nostra economia, che presenta in quel settore degli aspetti identitari unici, che quindi ci fanno sicuramente essere attrattivi qualora si investa in quel settore. Quindi io spero che l'assessore Fasolino tenga conto di questa nostra proposta, per dare la possibilità all'assessore Biancareddu di essere più determinante in un settore che lo vede barcamenarsi tra continue riduzioni, appunto, di budget. Quindi riteniamo che questo nostro emendamento 395 debba essere accolto perché fa nuovamente giustizia su un settore che potrebbe essere, anzi dovrebbe essere e potrebbero essere, sicuramente trainante per la nostra economia, nonostante tutto quello che stiamo vivendo anzi a maggior ragione, grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Gli interventi dei colleghi, e in particolare quelli onorevole Caddeo e dell'onorevole Comandini, mi consentono di evitare un'introduzione, perché i loro interventi in particolare sono stati esaustivi per quello che riguarda in particolare il settore della scuola. Si necessità di una legge organica, non di qualche intervento spot in Finanziaria. In questo caso l'unico appunto positivo che posso farvi è che non ci avete nemmeno provato, in questa finanziaria riguarda la scuola non c'è nemmeno lo spot. Ed è un atto di sincerità. Riguardo invece allo spettacolo mi preme sottolineare un fatto: i 9 milioni che finanziano i 124 enti attraverso l'articolo 56 della legge 1 del 1990, unico strumento che negli ultimi trent'anni ha consentito il finanziamento di quel settore, i 7 milioni non bastano, la spesa storica di quell'ambito è di 9 milioni. Se noi mettiamo 7 milioni in Finanziaria sappiamo per certo che nei prossimi mesi dovremo rimpinguare quel fondo e aggiungere quei 2 milioni che servono per tenere vive alcune imprese, che servono per tenere al lavoro alcuni dipendenti, che servono per tenere un settore importante come quello dello spettacolo tra i vivi e non tra quelli che, complice anche la pandemia, non ce l'hanno fatta. Servono 9 milioni, lo abbiamo detto in Commissione, abbiamo presentato degli emendamenti e ci attendevamo anche, vista la discussione in Commissione, di vedere degli emendamenti anche da parte della maggioranza e della Giunta, è chiaro che ci si trova invece di fronte a quella che potrebbe sembrare un'idea solo della minoranza. In realtà non è così, tant'è che sono moltissimi gli emendamenti che ovviamente verranno ritirati, perché puntuali, che riguardano i singoli teatri e le singole realtà, è ovvio che ci siano, ci sono questi emendamenti perché evidentemente quei 7 milioni non bastano. Però, visto che è una decisione che tanto dovremo prendere, conviene per tutti farlo subito, perché inserire subito le risorse consente a questi enti di accedere ai finanziamenti, di poter programmare la stagione per tempo e non all'ultimo momento e anche di poter decidere se rimanere in piedi o se chiudere. Badate, gli enti che più di altri rischiano di chiudere son quelli delle piccole realtà, il problema c'è anche in città, però in città ci son sempre altri sbocchi. Nelle piccole realtà invece, senza la possibilità di avere una programmazione sin dai primi mesi dell'anno, si rischia di chiudere. Allora noi non possiamo discutere tra poco dello spopolamento e dell'impoverimento dei piccoli centri e parallelamente a quest'articolo non fare niente per evitarlo alla radice, semplicemente dando a questi enti le risorse che storicamente servono per tenerli vivi. Anche perché sappiamo già come finirà, negli assestamenti di bilancio futuri, onorevole Fasolino, sappiamo che ci sono perché i bilanci così vengono fatti, sarà inevitabile rimpinguare quel fondo, gli unici che potranno spenderlo saranno quelli che non avranno ancora presentato i libri in tribunale. E allora a fronte di questa richiesta, che non viene da un territorio o da una parte politica, ma è realmente ovvia e oggettiva, io vi chiedo un'ulteriore riflessione, anche perché tutti noi siamo entrati in quest'Aula a discutere di questa legge dando quasi per scontato che ci sarebbe stato, come auspicato e detto in Commissione, un'unità di intenti su questo rifinanziamento, questa unità di intenti rischia di non esserci per il semplice fatto che la cultura e lo spettacolo sono stati inseriti all'articolo 8, se fossero state inserite all'articolo 2 avremmo potuto contare su tante risorse e probabilmente sarebbe stato più semplice destinare 2 milioni a questo comparto. Invece lo stiamo discutendo alla fine, questo ha fatto sì che l'approvazione di emendamenti saggi e puntuali, perché la stragrande maggioranza degli emendamenti approvati da quest'Aula sono state relativi a politiche positive, ha fatto sì però che la coperta arrivato il momento di discutere e di parlare di cultura sia inevitabilmente troppo corta. E allora, colleghi, io vi chiedo una riflessione, anche in vista della discussione dei prossimi quattro articoli, affinché la poca massa manovrabile rimasta sia realmente destinata alle politiche che servono a tutti e che sono care a tutti e che non ci sia, uscendo da quest'aula, qualche settore che giustamente e legittimamente si senta dimenticato da un Consiglio regionale che a parole dice di voler pensare a tutti e ricorda ogni emergenza compresa quella di chi, al pari di altre categorie, è stata la più penalizzata dalla pandemia. Perché siamo in una fase, lo ricordo ancora, in cui formalmente si è aperti, formalmente si può fare tutto, però manca in alcuni casi la risorsa più importante per chi fa spettacolo.
PRESIDENTE. Perfettamente d'accordo, onorevole Agus. Io adesso darei, se volesse dire due parole all'Aula, la parola all'Assessore.
Ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.
BIANCAREDDU ANDREA (UDC Cambiamo), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Signor Presidente, cari colleghi, intanto vi ringrazio come sempre per l'attenzione che prestate alle materie del mio dicastero. Io vengo sempre volentieri in Commissione e credo di avervi illustrato qual è il mio pensiero e credo che abbiate capito che io di parola ne ho una ed una sola, come dicono i giuristi. Per cui se posso iniziare dagli impegni presi in Commissione, e che adesso con l'Assessore e grazie ai vostri emendamenti abbiamo cercato di rispettare, perché tanti emendamenti che il sottoscritto ha presentato come Giunta, perché l'avrei fatto presentare anche al mio Gruppo che mi sostiene lealmente, saranno rinviati alla omnibus. Però siccome alcuni impegni li abbiamo presi e penso che qualcuno lo possiamo mantenere già da oggi, perché semplifica il lavoro a tutti e soprattutto perché credo che ci sia convergenza di idee e anche unanimità, partendo dal settore dello spettacolo, e quindi dall'articolo 56, abbiamo parlato con l'Assessore, col mio Gruppo che è d'accordo e con la maggioranza per cui io propongo che l'emendamento sia approvato a firma di tutto il Consiglio, non solo per il 2022 ma per il triennio, così almeno di questa materia non ne parliamo più, se non per migliorarla, e nonostante l'impegno fosse di portare da 7 a 9 milioni dello stanziamento, siccome ho visto che il Consiglio è ben disposto a dare qualcosa in più anche nel triennio, io propongo, ma siamo già d'accordo con l'Assessore, che ci siano 9 milioni per il 2022, 9 milioni e mezzo per il 2023 e 10 milioni per il 2024. Lo approviamo oggi e questo argomento almeno gli abbiamo dato una risposta come il Consiglio voleva e come le categorie hanno chiesto. Quindi credo che almeno questo è risolto.
Parlando invece un momento di pubblica istruzione, materia della quale abbiamo avuto modo di parlare a lungo, sappiate, come colleghi, che abbiamo chiuso un bando, dove ci sono tante domande, di 24 milioni che è il primo atto di attuazione del PNRR. Quindi 24 milioni per l'edilizia scolastica che non sono bruscolini e che tendono a dare una risposta, seppur non definitiva, perché quando io sono arrivato a fare l'Assessore, e naturalmente è una situazione oggettiva che va avanti da quarant'anni, solo il 30 per cento delle scuole aveva il certificato di prevenzione incendi, quindi diciamo che l'altro 70 per cento al momento era inagibile. E io ho ereditato una struttura operativa Iscol@, creata dal presidente Pigliaru, che ho apprezzato perché lavorava, ho fatto in modo, grazie al mio Gruppo, che ritornasse sotto l'Assessorato alla Pubblica Istruzione, l'abbiamo potenziata, addirittura stiamo pensando di trasformarla in servizio, ma funziona già bene così, e abbiamo speso quasi 200 milioni di euro. Il 29 per cento degli istituti scolastici ha una palestra, vuol dire che il 71 per cento non ce l'ha, il 28 per cento ha una mensa e vuol dire che il 72 per cento non ce l'ha, l'80 per cento degli studi son costruiti quarant'anni fa, quindi con le tecnologie di costruzione di 40 anni fa per cui son tutti vetusti. Alcuni istituti sono costruiti sul letto dei fiumi come tante abitazioni che per sbaglio sono state costruite. Su quelli, almeno su quelli, stiamo provvedendo a demolirli e farli ricostruire, linea A. La linea B invece è quella di recuperare il patrimonio esistente, perché abbiamo un enorme patrimonio scolastico che può essere adattato non solo alle nuove esigenze, diciamo fisiche e strutturali, ma anche alle nuove esigenze didattiche. Adesso quando noi andiamo a finanziare gli arredi scolastici siamo usciti dalla mentalità della scuola che abbiamo fatto tutti dove c'è l'insegnante sulla cattedra e la cattedra che sta sulla pedana, dove il rapporto è tra docente e discente. E invece no! Adesso i docenti devono imparare dagli alunni, perché ciascun alunno ha qualcosa da dare al professore e il professore deve interagire con lui, non un rapporto di sottomissione gerarchica quando il maestro aveva la bacchetta. La nuova scuola è così! Il professore deve stare in mezzo agli alunni, anche gli altri spazi della scuola bisogna che si utilizzino come spazio vivente e anche in un'ottica di distanziamento. Alcuni insegnano nei corridoi, alcune insegnano nella zona all'aperto. Piano, piano, onorevole Caddeo, si sta arrivando a questo, ma ci vuole tempo, ci vuole tempo e soldi. Però il nostro segnale… nella omnibus abbiamo messo altri soldi, noi facciamo bandi, mi sia consentito il termine "a nastro", cerchiamo di influire, di lavorare anche durante la pandemia noi abbiamo speso 40 milioni per l'edilizia scolastica e questi soldi, oltre a servire direttamente alle scuole, servono a chi le progetta, servono a chi li esegue, servono anche questi per l'edilizia, non serve solo il 110 per cento serve anche questo, perché movimenta anche le scuole. E poi abbiamo raddoppiato i soldi del trasporto scolastico per i comuni, c'erano 3 milioni quando sono arrivato ora ce ne sono 6 milioni. Quindi non si può dire che non ce ne sia per il trasporto scolastico dei comuni, è chiaro che poi c'è la parte prettamente dell'Assessorato ai trasporti, dell'ARST eccetera che va implementata lo stesso. Tenete presente che io ho fatto tre piani di dimensionamento scolastico, io e il Consiglio, dove non abbiamo tagliato una autonomia scolastica, nonostante noi abbiamo 3500 alunni in meno ogni anno, e questo non è perché c'è la guerra, perché c'è la denatalità. Quindi il mantenere le stesse classi avendo 3000 studenti in meno è un record, perché chi fa la scuola con la matematica ogni tre anni da dieci classi ne fa otto, da otto ne fa sei e quindi chiude. Facendo istituti in un posto dove a 17 chilometri passa il pulmino fa il Tour de France li porta nell'istituto principale in un'ottica di razionalizzazione che in un periodo si è fatta. Noi abbiamo fatto il contrario, vogliamo lasciare le scuole anche nelle frazioni. Mia nonna insegnava a Bonaita vicino ad Agius in una scuola elementare, ora questa frazione è fantasma perché prima erano gli insegnanti che andavano dagli alunni, non gli alunni che venivano caricati sul pullman e portati là a prescindere dal Covid. E poi, noi per l'istruzione intendiamo tutto noi finanziamo le borse di studio per i non abbienti, il buono libro, il fitto casa, gli ERSU, tutto, abbiamo finanziato milioni di euro anche per gli apparecchi tecnologici durante il Covid. Quindi è vero solo in parte che siamo assenti, la pubblica istruzione non si legge solo nell'articolo 8, si legge anche nelle tabelle, si legge anche nei fondi nazionali, si legge anche negli impegni che se io vengo in Commissione e vi racconto una cosa non me la sento di raccontarvi corbellerie, è chiaro che poi dovete avere fiducia perché se ho preso un impegno state tranquilli che nella omnibus quello che manca qua ci sarà e quello che riusciamo a fare ora lo facciamo ora.
Insisto sull'edilizia, sappiate, lo dico a tutta la nostra classe politica, che dalle condizioni in cui un'Amministrazione tiene una scuola, le condizioni fisiche, si vede l'attenzione che noi abbiamo per il futuro e per la cultura, è quello un segnale, non sono solo gli ospedali che soffrono, le strade… e anche l'istituto scolastico, l'istituto scolastico, soprattutto se costruito in una zona marginale, nelle periferie, di cui tanto si parla, nei quartieri degradati è rigenerazione culturale, sociale, scolastica ed economica, quindi bisogna investire su questo. Fare una palestra, dove si consente di fare sport, toglie i nostri ragazzi da altri abitudini, li toglie, per esempio domani abbiamo un convegno su cyber bullismo, che è dovuto all'eccesso, anche all'eccesso, di informatizzazione dei ragazzi. Se uno va a giocare a pallacanestro, si guarda un film al cinema, va in biblioteca, legge un libro eccetera si torna un po' alle sane abitudini, non dico antiche, ma che storicamente sono fonte di cultura, forse c'è una normalizzazione che ci può far tornare a vivere meglio. Invece dei terribili crimini cibernetici eccetera. E poi, io insisto sempre sull'edilizia, e non sono geometra, il grande pedagogista Loris Malaguzzi, che chi è della materia conosce, dice: che l'ambiente in cui mandiamo i ragazzi è il terzo educatore, assieme ai coetanei, che sono i compagni di scuola, e agli adulti che sono la famiglia e gli insegnanti. Quindi pensate che ruolo gioca anche il fatto di poter andare in una scuola decente, calda, con un'acustica diversa, con quel ricambio di aria che l'onorevole Comandini mi ha ricordato e che abbiamo inserito nel bando, perché anche questo serve non solo per il Covid, ma anche per il benessere generale. Perché è troppo facile dire ogni mezz'ora aprite la finestra, se aprono le finestre a Tempio volano via anche i banchi di inverno. Quindi è meglio fare queste cose. Quindi io concluderei dicendo che almeno questa questione dello spettacolo l'abbiamo risolta, dicendo che anche per lo sport, da quando io sono Assessore abbiamo stanziato 5 milioni in più, una volta 4 e mezzo, una volta 5 e mezzo per dare soldi a tutte le società, comprese quelle dilettantistiche, comprese le squadre di ultima serie e quindi non abbiamo finanziato solo l'élite dello sport sardo, siamo arrivati a tutti, è stato molto apprezzato perché a una società che non ha avuto mai niente se gli arrivano 3500, 4000 o 3000 euro per pagarsi la bolletta o l'affitto del locale è già un contributo. Nella delibera c'è scritto anche che una piccola parte va utilizzata per comprare un po' di attrezzature per i ragazzi che non se lo possono permettere, non potevo scriverlo come obbligo ma l'ho scritto come invito, quindi stiamo facendo anche un po' di sociale che non guasta, perché la scuola, siccome è obbligatoria e gratuita per Costituzione, e siccome la Costituzione dice che i capaci e meritevoli, anche se non abienti, devono essere messi in condizione di raggiungere i gradi più alti dello studio, io ci credo, perché sono favorevole a uno Stato sociale, a uno Stato che mette tutti in condizione di arrivare in alto, perché non è giusto che arrivino solo i ricchi o i figli di papà, tutti i meritevoli però, non tutti indistintamente, questa è la mia filosofia e credo e spero che la condividiate tutti. Quindi vi ringrazio e andiamo avanti.
PRESIDENTE. Grazie onorevole Biancareddu per il suo intervento dotto ed esaustivo.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, sono estremamente soddisfatto da quanto detto dall'Assessore riguardo in particolare del settore spettacolo e non posso non condividerne l'approccio. Questo è quanto di meglio si chiedeva ed è un fatto estremamente positivo che questa decisione appunto sia approvata con le firme di tutti i colleghi, perché si tratta realmente di una politica cara a tutti. La ringrazio per l'impegno…
PRESIDENTE. Su cosa stiamo intervenendo? Siamo a tema libero, mi sembra che sia una parte…
Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). È importante anche riconoscere la disponibilità di un componente della Giunta quando accoglie gli emendamenti su un importante settore come quello dello spettacolo e darne atto anche pubblicamente, perché credo che il suo impegno, l'impegno dell'assessore Biancareddu e dell'intera Giunta nei confronti di questo comparto meriti un riconoscimento pubblico, per aver raggiunto un obiettivo a cui noi credevamo molto. L'altra cosa, mi rivolgo a lei presidente Pais, probabilmente c'è l'esigenza tecnica di approvare un emendamento di sintesi o un emendamento aggiuntivo a quelli che abbiamo presentato, e quindi utilizzerei questi minuti, Presidente Pais, per fare l'emendamento di sintesi, per velocizzare anche i lavori dell'Aula e per evitare anche la discussione sugli emendamenti che abbiamo noi depositato e che andremo a ritirare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, sono stati presentati 4 emendamenti più o meno con lo stesso contenuto, credo ci sia necessità di rivedere la norma finanziaria, per cui ai sensi del regolamento i 4 emendamenti possono essere sintetizzati in uno, però forse per fare questo occorre una breve sospensione. Quindi quando sarà il momento magari cerchiamo di…
PRESIDENTE. Sì, quelli sono gli emendamenti che saranno oggetto di sintesi. Non li stanno ritirando, facciamo un emendamento di sintesi.
Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Alma Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Presidente, anche noi per complimentarci con l'Assessore. Bravo Assessore, ha davvero raccolto il grido di aiuto, la protesta, la richiesta di aiuto che è pervenuta in questi mesi da tutta la categoria e dal tutto il mondo dello spettacolo. Per cui da parte del nostro Gruppo le diciamo grazie, ma soprattutto grazie per loro, perché credo che avere la possibilità di poter vivere dignitosamente sia un atto dovuto. Per cui, sì, Presidente, aspettiamo l'emendamento di sintesi dei quattro emendamenti presentati dai vari Gruppi, per poi condividerlo con tutta l'Aula. Bravo, assessore Biancareddu!
PRESIDENTE. Intanto l'onorevole Lai è rientrato dal congedo.
Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). No, anch'io per complimentarmi e ringraziare l'Assessore per quello che ha letto però devo muovere un piccolo appunto, che non è piccolo ma è grande, ma non per sua responsabilità, noi da tanto tempo stiamo parlando del personale che lavora nelle biblioteche, anche nelle biblioteche dei piccoli Comuni, ha ben rappresentato il problema l'onorevole Comandini. Io le chiedo di mettere mano immediatamente a questa categoria di persone che da troppo tempo, pur svolgendo un lavoro importantissimo, rispetto al quale veramente dobbiamo dare merito a loro di riuscire in questa attività che tra l'altro non è neanche difficile nei piccoli paesi di dare loro quello che meritano perché, come diceva l'onorevole Comandini, spesso e volentieri queste persone lavorano tramite delle cooperative, ma hanno una retribuzione che veramente è ai limiti del vergognoso. Quindi io credo che dobbiamo mettere mano immediatamente su questa materia per cercare di dare un po' di dignità a un ruolo che, tra che tra l'altro, come dicevo, è importantissimo e oggi più che mai. Quindi vorrei che lei se ne facesse davvero carico, la ringrazio Assessore.
PRESIDENTE. Va bene, procediamo quindi con gli emendamenti, tanto dobbiamo arrivare all' emendamento numero 62 di prima di fare emendamento di sintesi.
Emendamento numero 122, uguale al 415, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, per quanto riguarda questi emendamenti o emendamento di sintesi, io chiedo a nome della maggioranza, tanto sospenderemo i lavori, in pausa pranzo, un attimino di consultarci, perché ci sono alcuni colleghi che ancora non sanno, non hanno capito e anche noi abbiamo esigenza di vedere di che cosa stiamo parlando. Quindi magari durante la pausa, insomma, ci fermiamo un minuto.
PRESIDENTE. Assolutamente sì.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Presidente, a seguito degli impegni presi dall'Assessore Biancareddu, per ritirare gli emendamenti soppressivi, a prima firma mia e dell'onorevole Cocco, e per fare anche una considerazione sul fatto che oggi la politica sta dando un ottimo segnale di unità su un mondo, quello culturale, che ha subito più di altri il fattore pandemia e il fattore crisi economica. Quindi dal nostro punto di vista naturalmente c'è anche l'emendamento a firma del gruppo di LEU, siamo perfettamente d'accordo, accogliamo anche lo spirito del collega Mula che è intervenuto poc'anzi, e io credo che ci sia da fare un emendamento a firma di tutti i Capigruppo, proprio per sottolineare l'importanza che tutti i Gruppi politici danno a questo tema. Quando arriveremo poi all'emendamento sul problema acqua, magari interverrò.
PRESIDENTE. Va bene. Quindi ritirato gli emendamenti numero 123, 125, 126, 124, 127.
Emendamento numero 414, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Emendamento numero 412, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Emendamento numero 239, uguale al 411, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Articolo 8, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Emendamento numero 582 è ritirato.
Passiamo all'emendamento numero 479.
Ha domandato di parlare il consigliere Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Presidente, si tratta di un emendamento che ha l'obiettivo di venire incontro alle problematiche delle società sportive, delle associazioni iscritte nel registro del Comitato olimpico nazionale italiano che gestiscono impianti natatori anche polivalenti. È un grido di dolore quello che noi abbiamo raccolto da queste associazioni che durante la pandemia si sono visti… un po' era quella situazione di cui parlavano ieri i colleghi, a proposito del settore del commercio, i colleghi Agus e Zedda. Cioè sono quelle attività imprenditoriali, attività economiche che erano aperte ma che di fatto non hanno avuto la possibilità di lavorare, di operare con una riduzione anche dell'80 per cento degli iscritti e degli introiti. Oggi si ritrovano addirittura a dover sopportare più di altri, perché hanno dei consumi effettivamente abnormi, si trovano a sopportare anche un incremento delle spese vive a seguito degli aumenti dell'energia elettrica e del gas. Allora la proposta è quella di autorizzare la spesa di 2 milioni di euro e di ripartire queste risorse con delibera di Giunta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Domenico Gallus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GALLUS DOMENICO (PSd'Az). Presidente, intervengo anch'io perché riguarda l'emendamento all'emendamento, per dire come le ho detto precedentemente che ritiro l'emendamento, però vorrei che l'Aula prendesse un impegno, adesso andrò a specificare i motivi di questo emendamento. Questo emendamento nasce in favore di quelle associazioni sportive e socio sportive che hanno organizzato degli eventi, partecipando appunto alla legge 17, e che l'hanno organizzata sotto la caratura di una manifestazione nazionale, a causa appunto dell'interruzione della continuità territoriale, dopo che hanno organizzato quindi spendendo ciò che dovevano spendere per fare un evento di tale importanza, si ritrovano che a causa appunto della continuità territoriale son rimasti senza atleti che arrivassero dal continente e di conseguenza hanno visto ridotto di tanto il budget della loro spesa. Quindi chiedo un impegno che ci sia anche da parte dell'Assessore, perché tra l'altro è a costo zero, perché le risorse sono allocate nella diciassette. Assessore, aspetto un suo impegno.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, ne avevo parlato già con il collega Biancareddu, avevo parlato con il Consigliere che ha proposto la modifica e questo emendamento, siamo d'accordo.
PRESIDENTE. Emendamento numero 479, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
L'emendamento numero 299 è ritirato.
L'emendamento numero 547 è ritirato.
Passiamo all'emendamento numero 6.
Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CERA EMANUELE (FI). Presidente e colleghi questo emendamento l'ho presentato per rispondere alle numerose sollecitazioni e richieste che anche in Commissione V ci sono state presentate e avanzate dagli operatori dell'artigianato artistico. Voler destinare risorse per una fiera che dava come dire spazio a questi operatori, a questi artigiani dell'artistico, significava poter concedere loro la possibilità di esporre in un arco temporale abbastanza limitato, ma con una partecipazione di circa 15/20 mila presenze alla Fiera del tappeto di Mogoro e dell'artigianato era una piccola risposta a questo mondo, che spesso e volentieri ha denunciato l'assenza della politica regionale. Tra l'altro è un emendamento cosiddetto a costo zero, perché non va ad incidere oltre a quelle che sono le risorse allocate la legge 7, quindi io credo che poteva essere assolutamente sottoposto all'approvazione dell'Aula, senza nessun problema. Quindi magari sarebbe utile che l'Assessore dicesse la propria, perché stiamo parlando di una cifra assolutamente modesta, che se condividiamo potrebbe essere allocata per dare una almeno una minima risposta come dicevo all'artigianato del mondo artistico.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore del turismo, artigianato, e commercio. Ne ha facoltà.
CHESSA GIOVANNI, Assessore del turismo, artigianato, e commercio. Sì, onorevole Cera, è un emendamento che può essere accolto, anche perché penso che la finalità sia nobile, anche quella di dare sicurezza nel triennio. Quindi stiamo dando questo investimento a Mogoro, che fa delle iniziative che sono sotto gli occhi di tutti e si dà anche continuità, quindi sono d'accordo, se poi il Consiglio accetta ovviamente va benissimo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Da parte nostra nulla osta a consentire l'approvazione dell'emendamento e farebbe particolarmente piacere anche perché l'artigianato artistico è stato al centro di una riflessione collettiva che questo Consiglio è stato in grado di fare, c'è l'impegno a discutere la legge organica in Commissione, e questo sarebbe un buon viatico, quindi non posso che dire questo.
PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso due minuti in Aula.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 04, viene ripresa alle ore 12 e 15.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Metto in votazione l'emendamento numero 6. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
GAIGONI DARIO (Lega). Sottoscritto da tutta l'Aula.
PRESIDENTE. Sì, tutta l'Aula.
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 9, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 10, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 16, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 21, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 23, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 24, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 26, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione nel numero 30.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). L'emendamento 30 e l'emendamento 31 trattano un tema particolare su cui quest'Aula si è impegnata sia nella legge omnibus sia nelle finanziarie precedenti, il tema della crisi delle piscine, che stanno subendo più di altri…
PRESIDENTE. No, non è quello, è del canonico Prassu… non è un nuotatore.
LAI EUGENIO (LEU). Allora intervengo dopo.
PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 30, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 31, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 54.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). L'emendamento numero 54 e l'emendamento numero 58 trattano un tema di cui quest'Aula si è occupata sia nella legge omnibus sia nelle finanziarie precedenti, il tema della crisi delle piscine. I gestori delle piscine sono in fortissima difficoltà, lo erano in precedenza e lo sono oggi a causa dell'aumento dell'energia elettrica. Non c'è bisogno che stia qui a sottolineare il ruolo sociale che svolgono, oltre che il ruolo naturalmente sportivo e di salute, io comprendo che in questa finanziaria le risorse a disposizione, la massa manovrabile sia veramente poca, però, Assessore c'è bisogno di attenzione nei confronti di questo mondo, perché lei sa benissimo che le piscine nella nostra Isola non sono in quantità illimitata, anzi sono ben circoscritte in alcuni poli, e c'è bisogno che almeno quelle vengano sostenute per evitare la chiusura da qui a brevissimo, soprattutto di quelle storiche che hanno svolto oltre che un ruolo sociale e sportivo anche un importante ruolo di sviluppo economico nella nostra Isola. Quindi da questo punto di vista le chiedo di intervenire, Assessore, per dire che intenzioni ha la Giunta su questo tema.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ne ha facoltà.
BIANCAREDDU ANDREA (UDC Cambiamo!), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. L'onorevole Pinna e l'onorevole Lai hanno toccato un tasto dolente, perché in mezzo alla sofferenza generale del mondo delle palestre, delle scuole di danza, adesso le piscine oggettivamente hanno un'ulteriore sofferenza dovuta anche all'aumento delle materie prime; le piscine consumano luce, consumano gasolio, consumano materie che sono salite alle stelle, quindi oltre a pagare il prezzo della pandemia e delle chiusure, pagano questo ulteriore prezzo, per cui è quanto mai necessario. È chiaro che adesso dobbiamo valutare assieme possibilità finanziaria di intervenire, ora o nella prima legge utile che sarà la omnibus, però credo che in una scala gerarchica dobbiamo iniziare da lì.
Quindi se ci sono, e credo ci siano, le risorse nella Omnibus per finanziare un settore, dobbiamo farci un esame di coscienza e capire che questo è oggettivamente quello che ha più bisogno, quindi sarà una priorità rispetto… spero di non dover intervenire per altri ristori, ma questo è un settore che sta soffrendo di più per le ragioni che vi ho detto. Quindi mi sento di prendere un impegno, naturalmente compatibilmente con le risorse, ma nel merito siamo perfettamente d'accordo.
PRESIDENTE. Quindi gli emendamenti numero 57 e 58 sono ritirati?
Perfetto. Adesso c'è la batteria di emendamenti che saranno oggetto dell'emendamento di sintesi, quindi li facciamo alla fine di questo articolo. Procediamo intanto con gli altri emendamenti.
Emendamento numero 172 uguale al numero 186, onorevole Oppi?
Sono ritirati. L'altro gruppo di emendamenti dell'UDC, il numero 174, 177, 182, 183, 188 e 190?
Tutti ritirati, perfetto. L'emendamento numero 203 è inammissibile.
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 223, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 224, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 225, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 226, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 227, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 233, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 240, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 241, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.
TALANAS GIUSEPPE (FI). Si sospende la seduta per andare, chi vuole logicamente, a quella manifestazione o se dobbiamo continuare con i lavori, solo per capire.
PRESIDENTE. Concludiamo l'articolo 8 e andiamo… abbiamo finito, l'articolo 8 è finito.
Metto in votazione l'emendamento numero 284.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Vorrei chiedere alle colleghe e ai colleghi di prestare attenzione all'emendamento 284, è un finanziamento minimo di 30.000 euro per tre istituti che hanno sede a Sassari a Cagliari e a Nuoro, sono istituti che svolgono la funzione di memoria sulla storia dell'antifascismo, e l'Istituto sardo per la storia dell'antifascismo e della società contemporanea svolgono una funzione importante di promozione nei territori e di diffusione della cultura del ricordo. A suo tempo - mi rivolgo all'Assessore - erano inseriti in un finanziamento per tutti gli istituti di questo tipo, poi nel corso degli anni vennero stralciati, e ovviamente si trovano in difficoltà come altri in relazione al blocco delle attività come in tanti casi è successo per il settore della cultura e dello spettacolo, e vi chiederei di sostenere l'emendamento. E'stato presentato un emendamento similare anche dai colleghi del Partito Democratico, quello successivo, per quanto sia assente in quell'altro emendamento l'istituto di Nuoro.
PRESIDENTE. Poiché nessuno altro domanda di parlare sull'emendamento numero 284, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 504, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
L'emendamento numero dei 289 è ritirato.
Passiamo all'emendamento numero 383. onorevole Oppi?
Ritirato. Emendamento numero 292, onorevole Fancello?
FANCELLO ELENA (PSd'Az). Lo ritiro con l'impegno di presentarlo con la omnibus.
PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 305, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 306, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 307.
Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Questo emendamento è la riproposizione di un emendamento già presentato sull'omnibus, che prevede la realizzazione dell'Orchestra dei Conservatori, quindi del Conservatorio di Sassari e quello di Cagliari, su cui c'era stato un impegno dell'Assessore di inserirlo in questa finanziaria. Quindi è stato riproposto con lo scopo di avere una risposta adeguata.
PRESIDENTE. Il problema è che non ce la facciamo con i fondi… lo mettiamo alla fine, tanto va con la batteria dell'emendamento di sintesi.
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 309 lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 312 lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 349 lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 350 lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 351 lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
L'emendamento numero 352 è inammissibile.
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 353 lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 369. Onorevole Oppi?
È ritirato.
È ritirato anche l'emendamento 370.
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 378, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 379, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Emendamento numero 380. Onorevole De Giorgi, è ritirato?
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, possiamo capire una cosa? Perché se è una vecchia tattica, che noi conosciamo già, nella confusione "il Consiglio approva", "non approva", sono passati agli emendamenti, con tutto il rispetto per chi li ha presentati, ma noi come Gruppo non ne conoscevamo l'esistenza e neanche se c'era accordo.
Senza fare questa faccia, Presidente!
PRESIDENTE. È l'unica faccia che ho.
(Interruzioni)
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Emendamenti che sono stati votati e di cui io non sapevo l'esistenza, perdonatemi.
(Interruzioni)
PRESIDENTE. Il 370 è stato ritirato, 378 e 379 invece approvati.
(Proteste)
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 32, viene ripresa alle ore 12 e 44.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. I lavori del Consiglio sono aggiornati alle ore 16 e 30.
La seduta è tolta alle ore 12 e 44.