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Resoconto della seduta n. 197 del 16/02/2022

Bozza provvisoria

CXCVII SEDUTA

Mercoledì 16 febbraio 2022

(POMERIDIANA)

Presidenza del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

indi

Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 16 e 29.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 22 dicembre 2021 (185), che �� approvato.

Congedi

PRESIDENTE. I consiglieri regionali Sara Canu, Giampietro Comandini, Aldo Salaris e Giovanni Satta hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 16 febbraio 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 538, 612, 1294, 1338 (risposte scritte pervenute in data 16 febbraio 2022)

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).

PRESIDENTE. Allora, riprendiamo da dove ci siamo fermati, siamo sempre nella fase di discussione dell'articolo 7, era iscritto a parlare l'onorevole Daniele Cocco.

È iscritto a parlare il consigliere Cocco Daniele. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, l'articolo tratta di un problema molto serio che attanaglia ancora una volta la nostra isola, l'agricoltura. I nostri allevatori sono di nuovo scesi in piazza a rappresentare le enormi criticità a cui in questo momento stanno andando incontro, moltissime criticità rispetto alle quali non si vede una via d'uscita, come si suol dire non si vede neanche una luce fioca in fondo al tunnel, così come è fioca l'attenzione di quest'Aula quando si parla e si affrontano problemi seri. Assessora, lei ha detto in risposta a quelle manifestazioni qualche giorno fa, forse ieri, che la Regione ha fatto di tutto e di più rispetto a quelle che erano le istanze ben rappresentate dagli allevatori e dagli agricoltori, però questo non risulta, perché noi tutti, me per primo, sia il Consiglio regionale che la Giunta regionale non si può far prendere i meriti dell'incremento del prezzo del latte, perché se il latte supererà il prezzo dell'euro, se supererà, sicuramente ci auguriamo superi bene il prezzo dell'euro, quei meriti dovranno essere ripartiti fra quegli stessi allevatori che con una durissima battaglia hanno imbiancato le strade della Sardegna qualche mese fa, subendone anche conseguenze abbastanza importanti, per cui per rispetto loro io credo che tutti noi su questo dovremmo stare molto attenti, con molto buon senso, a quello che diciamo.

C'è un brusio, Presidente, non si può parlare così!

PRESIDENTE. Effettivamente si sente un brusio di sottofondo, anche io non riesco a sentire, e normalmente Cocco ha anche un bel tenore alto.

COCCO DANIELE (LEU). No, perché se devo urlare urlo!

PRESIDENTE. No, no è necessario.

COCCO DANIELE (LEU). Allora, noi sappiamo che migliaia di famiglie sarde, con un indotto di oltre 100.000 dipendenti, persone che lavorano in questo momento hanno necessità di risposte. E queste risposte in qualche maniera devono arrivare a 360 gradi. Doveva essere a regime già da qualche mese l'ente pagatore, ebbene a me risulta che alcune misure non siano andate a pagamento, mi riferisco ai saldi non pagati del benessere animale, mi riferisco ai benefici per la difesa del suolo, mi riferisco al saldo per il Premio unico, per non parlare di lingua blu, rispetto alla problematica non credo siano stati fatti ancora neanche i bandi per presentare le domande per avere i sussidi di riferimento. Quindi credo che non stiamo facendo molto rispetto a quella che è la problematica che è sotto gli occhi di tutti, che è una problematica seria che mette a repentaglio quella che è la base importante di tutta l'economia di tutta la filiera economica agricola, zootecnica della Sardegna. Noi, Assessora, abbiamo presentato anche delle mozioni, abbiamo fatto anche degli incontri, questo si tratta della vertenza di cui parleremo sicuramente molto più a lungo in questi giorni, perché insieme…

(Interruzioni.)

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi! Io non do la parola nuovamente all'onorevole Cocco finché non c'è almeno un po' di silenzio, non dico di attenzione, ma almeno di silenzio.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io credo che dovremmo vergognarci, stiamo parlando di un problema serissimo che riguarda centinaia di nostri concittadini che sono in grandissima sofferenza e si parla del nulla, si continua a parlare. Si può andare benissimo fuori a parlare. Io vorrei interloquire con l'Assessora, non mi interessa se il Presidente della Commissione o gli altri non mi ascoltano, mi interessa che mi ascolti l'Assessora, perché poi andiamo a dire che tutti gli interventi delle opposizioni sono strumentali per fare polemica, non è così. Stiamo chiedendo delle risposte e stiamo proponendo delle soluzioni a problemi che sono sotto gli occhi di tutti. È vero che noi stiamo bene qui dentro e quindi non ci alziamo la mattina presto alle quattro e mezzo per andare a mungere le pecore, al freddo, al sole, o comunque in condizioni di estremo disagio, però qualche risposta a queste persone cerchiamo di darle, perché noi siamo qui delegati anche da loro per rappresentarli e per cercare di dare quello che possiamo dare, con proposte serie, con lavoro che dovrebbe essere fatto non solo dalla Giunta regionale ma anche dall'intero Consiglio, e quindi io credo che il minimo che possiamo davvero fare. Io dicevo prima, ho affrontato in piccolissima parte quello che è il problema che riguarda in questo momento tutta la filiera, e credo che abbiamo il dovere di parlarne molto a lungo in questi giorni perché io spero anche che l'Assessore ci dia delle risposte su quello che dovrà fare rispetto a quelle che sono le sue prerogative, le sue competenze e la sua funzione. Però noi ci siamo dimenticati, Assessore, troppo spesso, di dare risposte anche a tematiche importanti che ci sono state ben rappresentate in questo palazzo, mi riferisco ad esempio al problema, che anche quello è un problema molto serio della cannabis legale, noi abbiamo incontrato i rappresentanti di categoria, i rappresentanti dei lavoratori e anche lì si tratta di persone, di giovani che hanno intrapreso nelle campagne una nuova attività per crearsi una prospettiva e un futuro importante, però per diverse problematiche che appunto ci hanno rappresentato, e rispetto alle quali noi avevamo assunto l'impegno di farcene carico, e mi ricordo benissimo che in quella riunione col Presidente del Consiglio, con il Presidente della Commissione, avevamo detto che entro una settimana, dieci giorni, ci saremmo rivisti per fare almeno un tavolo tecnico e per vedere poi come procedere, anche se nel caso sarebbe stato il caso di proporre una norma comunque per venire incontro a quelle problematiche, e anche di tutto questo noi ci siamo dimenticati. L'altra problematica che da pochissimo abbiamo affrontato riguarda i raccoglitori di sughero, perché sappiamo bene quello che è successo, con un emendamento nazionale…

Va bene, Presidente, rinuncio!

PRESIDENTE. Onorevole Saiu! Non riusciamo a proseguire con i lavori, è chiaro che se si sente tutto questo brusio non si capisce niente.

Può riprendere, se vuole, onorevole Cocco.

COCCO DANIELE (LEU). No, grazie Presidente!

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, io esordisco dicendo che se è necessario acconsentire dieci minuti di sospensione per dare la possibilità ai colleghi di maggioranza di avere adeguata interlocuzione relativamente ai temi che evidentemente non possono aspettare di discutere, io suggerisco di prendere tutto il tempo di cui hanno bisogno, ci mancherebbe.

(Interruzioni.)

Non mi avete neanche fatto iniziare, come faccio a perdere il filo, colleghi.

COCCO DANIELE (LEU). Chiediamo il voto elettronico su tutti gli emendamenti eh!

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Mi sembra assolutamente una proposta condivisibile quella del collega Cocco, alla quale mi associo. Ad ogni modo io non ho la volontà di fare polemica…

PRESIDENTE. Onorevole Solinas, è naturale che quando si svolgono i lavori dell'Aula ci sia anche qualche scambio per i quali si accorciano anche i tempi dei lavori, però è chiaro che non si deve disturbare quando si interviene. Può continuare, anzi iniziare.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente. Quando si viene a parlare di agricoltura, per chi come me proviene dalla provincia di Oristano sicuramente l'elenco dei problemi…

Presidente, però, veramente io rinuncio, se non vogliono sospendere si prendano cinque minuti, Presidente!

PRESIDENTE. Ha chiesto scusa. Può continuare, onorevole Solinas.

(Interruzioni.)

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Per chi come me proviene dalla provincia di Oristano l'elenco dei problemi è molto lungo…

(Interruzioni dell'onorevole Oppi.)

Cosa c'entrano gli ospedali? Stiamo parlando di agricoltura. promette Veramente io volevo parlare di agricoltura.

E parleremo anche di Sanità, guardi, su quello sicuramente con noi sfondate una porta aperta, parliamone quando volete.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Interruzioni.)

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Posso iniziare, Presidente?

PRESIDENTE. Può, concludere!

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). No, Presidente…

PRESIDENTE. Può concludere, prego, può iniziare per concludere.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Fatto l'esordio, che non ho intenzione di ripetere, iniziamo dalla disposizione dei commi di questo articolo. Però vorrei, prima di tutto, visto che il collega Cocco ha lanciato un tema fondamentale, quello della cannabis legale che sull'agricoltura comunque rimane uno dei temi più importanti sul quale questo Consiglio, in particolare la Commissione agricoltura, ha portato avanti un lavoro ampiamente condiviso, che ha visto anche arrivare, come è già stato detto, i cannabicoltori sardi che a centinaia si sono trovati sotto questo Consiglio regionale, ma ancora non si è stati minimamente conseguenti come Consiglio regionale. La proposta di legge condivisa langue, per quanto siano state fatte delle promesse di trattazione immediata, e sotto questo punto di vista io mi rivolgo anche alla Presidenza del Consiglio perché il Presidente prenda in carico questa mia proposta e si impegni a rispettare le promesse che abbiamo fatto quel giorno a tutti i cannabicoltori.

Passiamo alla questione dei Consorzi di bonifica, in particolare sull'Oristanese abbiamo delle fortissime problematiche, come sapete. Cronaca degli scorsi giorni, è stata impugnata da parte dell'Assessorato la delibera di stabilizzazione dei Consorzi di bonifica, perché? Perché, come abbiamo sottolineato in tantissime occasioni, questa delibera di stabilizzazione non rispettava le direttive che l'Assessorato aveva dato ponendo come criterio fondamentale alla stabilizzazione dei corsi di formazione, che nella delibera non venivano minimamente menzionati. Cosa è successo? È successo esattamente quello che temevamo, il tutto a discapito tra l'altro di tutte le figure professionali che aspettavano, giustamente, la stabilizzazione. Quindi, sotto questo punto di vista io spero veramente che l'Assessorato si faccia parte diligente, per quanto fino ad oggi ha fatto quello che doveva fare, perché comunque sia nel momento in cui vengono fatte delle delibere che non rispondono ai criteri che l'Assessorato impone, giustamente queste delibere non sono adeguate e vanno in qualche modo affrontate, però il faro che ci deve guidare in questa azione è sicuramente la tutela delle professionalità, delle vite e della serenità dei lavoratori che devono essere stabilizzati.

Parliamo anche del prezzario regionale. Tante lamentele stanno arrivando che in questo periodo relativamente ai preventivi che vennero fatti per gli interventi di ammodernamento aziendale promossi dai Gal, dove gli agricoltori che presentarono un anno o due anni fa dei preventivi appunto di lavori, che adesso non possono essere rispettati perché i costi delle materie prime si sono alzati tantissimo, si trovano nella quasi impossibilità spesso e volentieri di poter usufruire di quei fondi. Quindi bisogna creare dei meccanismi che facciano sì che il prezzario regionale dell'agricoltura e delle opere pubbliche possa rispondere maggiormente ed adeguarsi in maniera meno farraginosa alle fluttuazioni del mercato e dei prezzi delle materie prime, diversamente tanti interventi rischiano di non potersi portare avanti, a discapito soprattutto degli agricoltori che non potranno usufruire di finanziamenti sui quali contavano, sui quali avevano fatto delle progettazioni, avevano programmato l'attività aziendale ed in ogni caso dai quali molte volte dipende anche il futuro della propria azienda.

Bene, devo dire, lo stanziamento di 3 milioni di euro per i contributi finalizzati alla redazione da parte dei Comuni interessati dei piani di valorizzazione delle terre civiche. Ora stiamo dando loro la possibilità di elaborare questi piani, bisogna per��, secondo me, creare più ampie, e popolate a livello di risorse umane, strutture all'interno dell'Assessorato, in questo caso, così che questi piani, dopo che vengono elaborati, possano anche essere recepiti, analizzati ed accolti, così che veramente si riesca a porre fine al problema delle terre civiche per il quale la norma nazionale, che abbiamo fatto approvare a Roma, ci ha dato la possibilità finalmente di porre un rimedio.

Presidente, io avrei concluso. La mia vicinanza sicuramente la voglio mostrare al mondo dell'allevamento e dell'agricoltura, che in questi giorni sta lamentando un'enorme sofferenza, in particolare il cosiddetto sistema Arborea, che ha sempre costituito una delle più fiorenti realtà agroalimentari della Sardegna e ora soffre pesantemente. Quindi è auspicabile che la Regione faccia la sua parte e che soprattutto si faccia parte diligente così da avviare col Governo tutte le interlocuzioni finalizzate a portare avanti azioni condivise, perché solo in questo modo si riuscirà a salvare quella realtà.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Io brevemente volevo intervenire, perché proprio in questi giorni ho potuto vedere quelle che sono le lamentele che stanno arrivando dal mondo delle campagne, un mondo che già da tanti anni patisce una crisi dalla quale non riesce ad uscire e vedere la luce. Ecco, a tutto questo si sono aggiunte le problematiche legate al caro prezzi, al caro energia, al caro carburante, al costo dei mangimi, che stanno veramente facendo sì che queste aziende arrivino ad uno stato fallimentare; ecco, su questi problemi logicamente io chiedo un'unità di intenti tra maggioranza e opposizione. Invito appunto l'Assessore e tutti gli uffici a fare squadra affinché si portino davanti al Governo tutte quelle esigenze e tutte quelle problematiche che stanno patendo le aziende agricole. In maniera più specifica però, mentre questa parte dei problemi di certo non sono imputabili a questa Assemblea e a questa amministrazione regionale, ci sono altri dove possiamo porre rimedio. Un problema che mi è stato segnalato proprio in questi giorni e che vorrei oggi, ne approfitto, segnalare all'Assessore è quello che riguarda le premialità per il latte prodotto nelle zone montane. Uno dei problemi che si sta verificando, e che quindi va ad aggiungersi e ad aggravare la situazione patrimoniale delle aziende agricole, è che molte di queste aziende, soprattutto quelle che sono collocate in questi territori montani, non stanno percependo questo tipo di aiuti e questo tipo di indennità, perché si tratta di premialità legate alla superficie indicata nel fascicolo aziendale. Bene, io volevo segnalare che però la realtà è che quando viene condotto il bestiame in queste aree montane prescinde effettivamente da quello che viene poi utilizzato nel fascicolo aziendale, e la produzione quindi non deve essere subordinata a quella superficie che viene indicata nel fascicolo, perché si tratta appunto di aziende che conducono il proprio gregge in aree molto vaste dove soltanto una minima parte viene loro concesso e inserito nel fascicolo aziendale. Non so, Assessore, se sono stato chiaro per il tipo di problematica però, purtroppo, soprattutto queste aziende che svolgono la loro attività nelle aree più disagiate della Sardegna, quelle aree poste al di sopra degli 800 metri, quelle aree dove è limitata la proprietà privata ma l'attività d'impresa viene esercitata nelle terre comunali, per così dire, sono proprio queste aziende agricole che stanno subendo questo pregiudizio economico, che va ad aggiungersi a tutte le altre cose. Lo dico in primis a me stesso, questa squadra di Governo regionale deve farsi carico e andare ancora di più ad essere incisiva sulla celerità di tutti i pagamenti di tutte le misure.

Altra problematica che mi è stata segnalata in questi giorni è quella che dal 2020 ci sono tutta una serie di aziende che aspettano che vengano liquidati gli importi che spettano loro per aver partecipato al bando per l'acquisto di riproduttori bovini maschi e femmine, siamo già nel 2022, pertanto un ritardo immotivato di una domanda di questo tipo, dove viene incentivato l'acquisto di determinati capi di bestiame, crea logicamente, non solo in quell'azienda, una aspettativa perché si è fatto un tipo di investimento per vedersi restituire o comunque rimborsare una certa percentuale di quello che effettivamente ha speso. Quindi, in questa situazione di disagio, quanto meno io qui chiedo all'Assessore che, in una situazione di difficoltà creata anche da fattori a noi non imputabili ma che sono generati da altri meccanismi, quantomeno dove possiamo porre rimedio, di farlo, ed accelerare l'istruttoria e il pagamento di tutte queste pratiche che oggi sono sospese.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli emendamenti.

Poiché nessuno domanda di parlare sugli emendamenti numero 115 e 422, di identico contenuto, li metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Poiché nessuno domanda di parlare sugli emendamenti numero 116 e 421, di identico contenuto, li metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Poiché nessuno domanda di parlare sugli emendamenti numero 117 e 420, di identico contenuto, li metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). I colleghi, compreso l'onorevole Talanas che è intervenuto dalla maggioranza, si sarebbero aspettati almeno una risposta sulla situazione generale da parte dell'Assessore all'agricoltura, poi se volete procedere facendo finta di niente vedete voi, però a me non pare il caso, sinceramente, per rispetto di chi è intervenuto, per rispetto di tutti i colleghi, di maggioranza e di opposizione.

PRESIDENTE. Guardate, siccome non è mia abitudine impedire il dibattito né gli interventi dell'Assessore, io faccio intervenire l'Assessore per sei minuti senza che da ciò si attivi dibattito o, insomma, richieste di interventi successivi, perché poi…

(Proteste dai banchi dell'opposizione)

PRESIDENTE. Io adesso faccio intervenire l'Assessore, anzi voglio sentire l'ordine dei lavori perché poi così decido se farla intervenire o meno.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIR�� (M5S). Guardi, Presidente, ho ascoltato quello che lei ha detto basita, però volevo farle una domanda. Lei in fase di bilancio ha fatto intervenire tutti gli Assessori, stamattina e oggi stiamo intervenendo su un articolo importantissimo, che è quello dei pastori e degli agricoltori che domani manifestano qua, come minimo per rispetto di tutti i sardi, non nostri Presidente, l'Assessore deve dare una risposta ai sardi, non ai consiglieri. Poi quello che verrà dopo, in base alle risposte dell'Assessore, mi auguro che lei, Presidente, conceda la libertà a tutti i consiglieri regionali di svolgere il proprio ruolo. Me lo auguro, Presidente!

PRESIDENTE. Onorevole Manca, lei si può augurare quello che vuole, gli auguri glieli faccio anche io. Detto questo, io faccio intervenire sempre tutti, dò massima libertà al dibattito però voglio che il Regolamento venga rispettato. Non introduca in maniera surrettizia argomenti che in qualche maniera adombrino il dubbio che io non faccia esprimere il Consiglio, i consiglieri e l'Assessore.

MANCA DESIRÈ (M5S). Non era un dubbio, l'ha affermato lei!

PRESIDENTE. Onorevole Manca, per cortesia.

Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (Lega). Intanto perché mi pare di capire che l'Assessore Murgia abbia la piena volontà di intervenire, quindi il problema non si pone. Aggiungo peraltro che in questo dibattito sulla finanziaria, pur nell'asprezza e nella durezza dei toni, le forze di opposizione si sono dimostrate corrette nel dibattito e nel confronto. Ieri sera è intervenuto l'Assessore alla sanità, per un tempo più lungo dei sei minuti e comunque sufficiente a dare quelle risposte che il Consiglio regionale si attendeva e chiedeva, quindi confidando nella prosecuzione di quell'atteggiamento che le forze di opposizione hanno conservato fino a questo momento, attendiamo anche noi le risposte che l'Assessore all'agricoltura darà su temi fondamentali come questi, e, rispettando il suo rigore che è garanzia di imparzialità, anche io a nome del Gruppo Lega, condivido l'invito dei colleghi del Consiglio regionale alla prosecuzione di un confronto che veda l'Assessore intervenire nei termini e nei modi corretti e nel rispetto delle istanze che sono state presentate in quest'Aula. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Semplicemente per dire che come Gruppo non siamo disponibili, qualora ci fosse l'intenzione, di aprire il dibattito e parlare dei problemi che riguardano l'agricoltura. Stiamo parlando di finanziaria, l'Assessore è venuto in Aula, risponderà, c'è la volontà, bene, ma non è che dopo dobbiamo aprire il dibattito qui e parlare di tutto per trovare il modo per far passare il tempo.

(Interruzione)

L'Aula, cara collega, poi lo dirà il Presidente, funziona in altro modo: stiamo parlando di finanziaria non stiamo parlando dei problemi dell'agricoltura, di suini o altre cose…

(Interruzione)

Sto dicendo che per quanto ci riguarda l'argomento che noi abbiamo in discussione è la Finanziaria, dove sono stati presentatai degli emendamenti, dove l'Assessore dirà la sua e noi diremo la nostra, non dobbiamo aprire il dibattito e stare qui tutta la sera a parlare della manifestazione, che domani ce ne occuperemo e andremo anche a sentire il mondo delle campagne.

Quindi io sto chiedendo al Presidente di far applicare quelle che sono le norme basilari che riguardano il Consiglio regionale, semplicemente.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Legge di stabilità regionale (legge finanziaria 2022) (301/A).

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale.

MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agropastorale. Io non voglio fare un intervento specifico e tecnico, perché, come ben sapete, questa legge è una legge finanziaria, non è una legge di assestamento nella quale avremmo dovuto di comune accordo inserire tutte le questioni che si sono rappresentate in questi ultimi mesi, quindi gli emendamenti, che sono peraltro pronti e sono anche agli atti, li rivedremo in sede di assestamento.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue MURGIA GABRIELLA.) Detto questo, condivido le parole dell'onorevole Cocco, nel senso che certamente il prezzo del latte non è grazie all'Assessore ma grazie a tutto un insieme di questioni che si sono, come dire, accavallate in maniera positiva. E' chiaro che questo lo dobbiamo ai pastori, perché hanno acceso la miccia necessaria perché la politica si facesse carico delle problematiche, di conseguenza io, con empatia devo dire, mi sono immediatamente mossa dal primo giorno del mio insediamento, il 16 maggio mi pare, e ho cercato di capire quali fossero le problematiche, una di queste per esempio ritenevo fosse l'applicazione di quel decreto attuativo sulla tracciabilità, perché la tracciabilità d�� la possibilità di evitare la sovrapproduzione che attiva tutta una dinamica che non sto qui a spiegare perché probabilmente qualcuno di voi la conosce meglio di me, è molto tecnica e molto specifica (se volete chiediamo al Presidente della Commissione agricoltura una convocazione nello specifico per capire qual è il problema), comunque tutte queste dinamiche, grazie ovviamente anche allo sversamento del 2019, quindi grazie a quella lotta dei pastori, siamo arrivati a questo. Purtroppo il rincaro delle materie prime e dell'energia, l'inflazione e tutte le questioni che conoscete hanno più o meno vanificato tutti gli sforzi che loro hanno fatto con le denunce e tutte le problematiche anche di tipo penale gravissimo che si sono portati dietro, quindi hanno vanificato tutti gli sforzi fatti un po' da tutti e anche devo dire dalla politica, ma non è la politica solo di destra, è tutta la politica perché è un problema che non ha partito perché ovviamente interessa a tutti, è il tessuto produttivo più importante della Sardegna, quello culturale anche radicato che noi rispettiamo credo, penso tutti. Quindi certamente non è l'Assessore che ha migliorato la questione, però ci siamo impegnati e devo dire che i risultati sono comunque agli atti. Quindi si tratta adesso di supportarli in maniera altrettanto importante. Come? È chiaro che il bilancio del Consiglio regionale non può sopportare un costo così alto, posto che dal punto di vista normativo ci sono dei limiti perché ovviamente questi giorni ci siamo impegnati con i direttori di servizio, con i direttori generali e i tecnici, ci siamo impegnati per capire come potevamo intervenire dal punto di vista finanziario, a parte le risorse, abbiamo dei limiti proprio normativi che non ci permettono di abbattere i costi di produzione, i costi di energia, ma ci vuole tutto un progetto e comunque una norma che ci permetta di contribuire all'abbattimento di quei costi. Quindi voi sapete che l'Assessore dell'agricoltura fa parte, come gli altri assessori d'Italia, della Commissione nazionale politiche agricole, è chiaro che il problema non è solo sardo, diciamo che il problema sardo è ancora più aggravato dalla questione dell'insularità, perché i nostri allevatori, pastori, agricoltori e quant'altro hanno anche la problematica del carico logistico che pesa rispetto alle altre regioni d'Italia. Però, comunque, il problema del rincaro dei costi delle materie prime, energia, è un problema italiano. Quindi tutti gli assessori insieme al coordinatore della Commissione politiche agricole hanno chiesto un intervento immediato del Ministro. Venerdì abbiamo una prima riunione per altre problematiche, ma il 24 comunque avremo una riunione sulla questione specifica. Quindi certamente il Governo immagino che si farà carico di questo problema con una normativa che ci permetta anche magari di intervenire con i contributi regionali, questo è quanto.

Rispondo all'onorevole Manca per il PNRR. La Regione Sardegna ha presentato, o meglio, l'Assessorato dell'agricoltura ha presentato ventuno progetti, ci sono varie misure, poi sono agli atti, ripeto non so se quando lei ha fatto l'accesso agli atti ha potuto verificare, però c'è tutta l'infrastrutturazione idrica, ci sono tutta un'altra serie di questioni strutturali che noi abbiamo inserito nel PNRR, cioè nella proposta del PNRR. Però sapete…

PRESIDENTE. Prego, può intervenire, Assessore.

MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. ���la regia del PNRR è nazionale, per cui il Ministero pubblica i bandi e noi partecipiamo a quei bandi. Ecco, ne abbiamo vinto due, altre regioni come la Regione Sicilia non ne hanno avuto manco uno, per cui non siamo fortunati però il Ministero ci ha assicurato che avrebbe pubblicato altri bandi, noi continueremo a presentare progetti che peraltro hanno progettato i Consorzi di bonifica con l'aiuto tecnico dell'Assessorato dell'agricoltura, ma anche dei lavori pubblici. Quindi ci sono diversi Assessorati che si occupano del PNRR. Per ultimo, proprio l'altro giorno il Governo nazionale ha delegato la Regione Sardegna, nello specifico l'Assessorato dell'agricoltura, sui frantoi oleari, questo è l'ultimo, quindi noi ci stiamo attrezzando con due tecnici peraltro indicati dal Ministero, ci stiamo attrezzando per presentare le domande. Quindi questo è quanto.

Altre domande. I pagamenti, sì, è vero, qualche pagamento è in ritardo, nello specifico è capitata purtroppo la questione del suinicoltore di Talana, lì c'è stata una mia leggerezza nel rispondere, nella comunicazione istituzionale, e questo perché? Perché probabilmente gli Uffici non avevano approfondito esattamente la questione, e quindi avevo dei dati di fatto che mi hanno portato a dire: "No, hai soltanto una determinata quota, tutto il resto…". Quindi mi sono anche umilmente scusata, ho chiamato la moglie dell'imprenditore agricolo, mi sono scusata, ho detto che assolutamente non era mia intenzione offendere la famiglia, ci mancherebbe, e poi in occasione di una convocazione delle associazioni di categoria ho avuto modo di chiarire le questioni anche burocratiche col signor Arzu. Per quanto riguarda alcune accuse dei pastori, io non voglio entrare nel merito perché legittimamente loro stanno chiedendo aiuto, legittimamente, ma nel merito onestamente qualche parolina dura e forse un po' maleducata se la potevano risparmiare. Quindi non voglio fare da cassa di risonanza, non ho neanche ascoltato le loro parole, di alcuni ovviamente, che erano palesemente strumentali, e di altri invece sì, ieri mattina ho ricevuto una delegazione del Movimento Pastori Sardi che, con molta dignità e con lo stesso rispetto li ho trattati anche io, hanno rappresentato le loro legittime richieste, il Presidente si è anche attivato per delle verifiche dal punto di vista programmatico rispetto alle risorse del bilancio regionale, quindi siamo in attesa di capire come poterli aiutare, ripeto, con delle basi normative che stiamo cercando di costruire. Questo è quanto.

Quindi ci rivediamo sicuramente subito dopo nella legge di assestamento per delle correzioni che necessariamente devono essere fatte. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie a lei, Assessore.

Metto in votazione l'emendamento numero 118 che è uguale al numero 419. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Metto in votazione l'emendamento numero 119 che �� uguale al numero 418. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Metto in votazione l'emendamento numero 120 che è uguale al numero 417. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Metto in votazione l'emendamento numero 121 che è uguale al numero 416. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Metto in votazione l'emendamento numero 313. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente. Io su questo emendamento, il numero 313, e quello che viene dopo, il numero 311, faccio notare che c'è una necessità relativamente agli stanziamenti previsti al comma 2 dell'articolo 7 in merito all'assegnazione dei contributi finalizzati alla redazione da parte dei Comuni interessati dei piani di valorizzazione e di recupero delle terre soggette ad uso civico. Noi riteniamo che le risorse stanziate siano insufficienti, ma non in quanto tali quanto piuttosto nei criteri attraverso i quali si intende destinare quelle risorse, nel senso che ci sono Comuni che hanno terre soggette ad uso civico in una misura decisamente limitata e altri che invece hanno migliaia di ettari sotto uso civico. E sarebbe il caso, stanti queste risorse o auspicabilmente in un importo maggiore, stabilire dei criteri di perequazione, perché altrimenti ad un calcolo sommario delle cifre destinate succede che per i circa 200 comuni della Sardegna che ancora non sono dotati di piano degli usi civici spettano a testa circa 10.000 euro. Voi capite bene che i 10.000 euro possono servire in una fase ricognitiva dei piani esistenti, ma non sono affatto sufficienti in una fase di costruzione e di programmazione che una pianificazione evidentemente contiene in sé. Quindi io invito, se non in questa sede in una sede di proposta legislativa prossima auspico, a considerare con serietà e decisione un'esigenza di questo tipo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente. Vorrei anche far notare che all'interno del provvedimento che abbiamo in Consiglio, appunto nella finanziaria, ci sono delle risorse che l'Assessorato ha posto per poter poi continuare gli accertamenti, stiamo parlando di usi civici, in quei Comuni dove l'accertamento ancora non c'è stato e comunque era stabilito che si doveva fare. È naturale che quello che dice il collega è di fondamentale importanza perché su tutti quei terreni che risultano poi essere gravati da uso civico, se non c'è un piano di valorizzazione delle terre civiche, non ci puoi fare nulla. Di fatto è un vincolo, infatti l'uso civico è considerato ai sensi della "42" bene paesaggistico, quindi sappiamo che non si può fare nulla. Io chiederei al collega, perché ne abbiamo parlato anche in separata sede, di ritirare l'emendamento, lo valutiamo in fase della omnibus perché avvieremo anche la procedura per quanto riguarda tanti di quei Comuni che sono sottoposti ad accertamento, perché sarebbe interessante anche capire quali sono i Comuni dove l'accertamento c'è già stato, dove è conclamato l'uso civico e capire invece quelli che sono in fase di accertamento per renderci anche conto di che cosa stiamo parlando e di quante risorse ci servirebbero. Quindi è un invito al collega a valutare un attimino per non andare al buio, perché sono 304 i Comuni in Sardegna che hanno problemi che riguardano l'uso civico. Noi ci stiamo lavorando, a breve speriamo di riuscire ad avere delle buone notizie da parte del Ministero perché naturalmente va concordato col Ministero per evitare che ci impantaniamo così come è successo col Piano casa, appena, ci auguriamo quanto prima, avremo notizie importanti e positive, allora sì che possiamo intervenire con una legge che poi metteremo all'attenzione un po' di tutti, di tutta quest'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Senz'altro ritiriamo gli emendamenti numero 311 e 313, ma non il numero 315 successivo che ha un'altra ragione, collega Mulas. Li ritiriamo facendo nostri gli auspici e le indicazioni che il collega appunto ora ha dichiarato all'Aula, alla quale voglio ricordare che il tema degli usi civici, ma l'ho fatto anche in sede di Commissione prima e quinta, non si può più rimandare. Dicevo stamattina che la Commissione paritetica è stata istituita e convocata, attendiamo di capire a che punto è questa interlocuzione necessaria. Siccome abbiamo una specialità statutaria, vivaddio, in questa Regione, quella specialità la dobbiamo far valere anche su questo tema andando a concordare gli istituti più adeguati alle esigenze che lei opportunamente e correttamente, collega Mula, poco fa richiamava, perché la gamma è varia, però ci sono Comuni che hanno necessit�� e urgenza di risposte. Quindi chiudo, Presidente, mi perdoni, è necessario che le Commissioni competenti e l'Aula tutta vengano quanto prima investite del tema se vogliamo dare risposte serie e certe in tempi rapidi. Poi sul prossimo emendamento mi riservo di dire due parole dopo, grazie.

PRESIDENTE. Grazie, chiarito questo aspetto passiamo quindi…

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Se posso, sempre sull'emendamento numero 113, sennò intervengo sul prossimo, ma la volontà è quella di fare una chiosa sulla discussione che si è appena tenuta, cioè sul tema degli usi civici. Io condivido l'atteggiamento del collega Corrias e quindi condivido anche il fatto che non sia il caso oggi di approssimarci ad una soluzione che non può essere definitiva, e invece condivido quanto proposto dal collega Mula e quindi di portare il prima possibile nelle Commissioni e affrontare il tema. Segnalo però un fatto, che alcuni comuni interessati dal tema stanno andando in ordine sparso perché ovviamente quando ci si trova di fronte al caso concreto a volte i tempi della Regione e anche quelli ovviamente dell'applicazione delle norme statali a volte non sono adeguati. Quindi direi che su questo tema è importantissimo il prima possibile e anche nei lavori di Commissione e che dovremo calendarizzare coinvolgere le associazioni dei comuni e i comuni più importanti gravati da usi civici per evitare che si facciano dei passi in avanti magari in direzioni poi opposte a quelle che saranno le sintesi che troveremo a livello regionale. Si tratta in alcuni casi di ragionare attorno alle permute, ma so per certo che ci sono Comuni che stanno lavorando invece sul fronte delle battaglie legali. Una volta che le cause arrivano nei tribunali, poi anche a fronte di normative regionali è complicato e rischiamo sempre di arrivare a una situazione che non è soddisfacente per le popolazioni, per i comuni e nemmeno per gli imprenditori interessati.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Agus. Quindi riteniamo ritirati gli emendamenti numero 313 e 311.

Metto ora votazione l'emendamento numero 451.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Questo emendamento che si potrebbe collegare benissimo a un emendamento che è fra due, il numero 452 sempre a mia prima firma e del nostro Gruppo, parla del mondo apistico, un mondo che comunque va tenuto in considerazione nell'ambito del tema dell'agricoltura. Purtroppo questi ultimi anni hanno segnato un po' una crisi del settore apistico sempre per problemi climatici, ma anche, facciamo anche l'esempio dell'incendio del Montiferru, dove sono stati bruciati 20.000 ettari di terra che appunto la sua biodiversità e ricchezza erano potenziali fonti di nettariferi, e sarebbe importante perché è un settore che comprende appunto circa 3000 apicoltori che allevano 60.000 arnie, e la produzione di miele sardo si aggira intorno ai 18-20.000 quintali, quindi un'importante produzione in campo italiano perché rappresenta l'11 per cento. Questi due emendamenti servono appunto per aiutare e rilanciare questo settore, e soprattutto promuovendo quelle politiche, così chiamate, di bee-friendly che aiuterebbero appunto a migliorare questo settore. A nostro avviso occorrerebbe innanzitutto incoraggiare le aziende agricole sarde a utilizzare tecniche di produzione che non minacciano l'apicoltura, anzi che propongono politiche di sfruttamento del territorio compatibili, come ad esempio regolamentare il taglio degli eucalipti, questo potrebbe aiutare ancora di più la produzione. Quindi spero che possano essere prese in considerazione queste nostre proposte. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento numero 451, pagina 297. Andiamo avanti, poi facciamo rispondere magari una volta che prendono cognizione del contenuto, e anche il 452, sono materie che riguardano penso agricoltura ma anche ambiente. Sospendiamo un attimo i lavori per due minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 25, viene ripresa alle ore 17 e 26.)

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale

MURGIA GABRIELLA, Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale. Certamente l'emendamento è meritevole, considerando anche le problematiche ambientali che porta la mancanza delle api, soprattutto in Sardegna ci sono pochissimi apicoltori. Anticipo anche che abbiamo appena istituito il Comitato apistico insieme appunto ai suoi componenti e stiamo verificando tutta la normativa vigente, che sicuramente è anacronistica e va rivista, perché non permette la partecipazione ai bandi regionali anche al di sotto mi pare di duecento arnie, quindi per incentivare nuove attività di apicoltura è necessario sicuramente variare quella legge regionale. Io direi che facciamo un approfondimento dal punto di vista tecnico e quindi magari la riportiamo nella legge di assestamento, in ogni caso il bando regionale non lo possiamo pubblicare perché, come sapete, le misure… no, però si chiama assestamento, poi se lo vogliamo chiamare omnibus, questa è la finanziaria… va be', omnibus, però è una legge di assestamento nella sostanza… volevo dire che intanto il bando non lo possiamo pubblicare subito perché deve essere prima pubblicato da normativa quello nazionale, gli Uffici stanno predisponendo il bando nazionale e secondo le direttive nazionali, invece dal punto di vista regionale evidentemente possiamo intervenire e possiamo anche creare quella base normativa per la quale si possano concedere contributi anche a tutti coloro che vogliono iniziare la nuova attività, quindi avere una base di arnie molto bassa, cosa che in questo momento non è possibile, quindi va variato. L'impegno c'è sicuramente, lo rimandiamo all'assestamento o alla omnibus, come ricordava l'onorevole Lai.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa . Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Visto l'impegno preso ritiro i due emendamenti e auspico che possano essere presenti nel prossimo testo omnibus che sarà al vaglio dell'Aula prossimamente. Grazie.

PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 451 e 452 sono stati ritirati. Emendamento numero 341, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione il testo dell'articolo. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento numero 311 è stato ritirato. Emendamento numero 315.

Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie. Questo è un emendamento per il quale noi abbiamo molta premura e cura che l'Aula possa, se siamo sufficientemente persuasivi, esprimersi a favore. Si tratta, in sostanza, di intervenire sulla legge 12 del 94, in particolare sull'articolo 17, con una finalità, che l'emendamento dichiara esplicitamente, che è quella di evitare soluzioni di continuità e di autorizzare la proroga o il rinnovo, temporanea, si intende, per 12 mesi della sospensione dell'uso civico in quei compendi nei quali esso uso civico insiste e che è diciamo campo di accordo tra i comuni e l'Agenzia Forestas, laddove le convenzioni, sottoscritte per lo più alla fine del 91, alla fine dello scorso anno, sono tutte scadute. Capite bene che è un passaggio necessario laddove lo stesso servizio competente dell'Assessorato all'agricoltura ha invocato un intervento normativo e noi non possiamo dichiarare il nostro "non possumus" come Assemblea, ma dobbiamo necessariamente a mio avviso esprimerci per fare in modo che in vista anche dell'articolo 9, che credo che discuteremo domani, i comuni interessati possano valutare non solo l'entità dell'indennizzo a favore dei cives per effetto appunto della sospensione dell'uso civico che qua si chiede nei terreni oggetto di concessione, ma di capire anche e soprattutto quale sarà la portata reale, e questo dell'articolo 9 credo che lo chiariremo tutti, delle ricadute occupazionali in ambito comunale; i comuni non possono prendere vuoto per pieno, ma devono necessariamente prendersi il tempo giusto e credo che questi 12 mesi di proroga della sospensione dell'uso civico possa consentire ai comuni di fare le loro scelte. Il senso dell'emendamento è questo, e parlo di comuni, a proposito di spopolamento, che hanno bisogno di un intervento di questo tipo, sono a conoscenza delle situazioni di Buddusò, del Comune di Urzulei, di Villagrande Strisaili, di Talana, di Gairo Sant'Elena, insomma, credo che in questa fase questa Assemblea debba intervenire. ed è tanto che ad Essa chiedo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Sì, Presidente, intanto per dire, perché il collega prima ha chiesto, che a breve avremo delle interessanti risposte per quanto riguarda la problematica uso civico che arriveranno dal Ministero, e quindi poi magari ne discuteremo quanto prima. Presidente, sull'emendamento 315, alla luce di quello che �� stato detto io proporrei all'Aula, se l'Aula è d'accordo, un emendamento orale per raggiungere "il rinnovo". Quindi praticamente all'ultimo rigo "è autorizzata la proroga temporanea", subito dopo "e/o il rinnovo della sospensione dell'uso civico per un periodo di 12 mesi", quindi da aggiungere da aggiungere "e/o il rinnovo"; mi sembra che potrebbe avere un senso l'emendamento.

Se siete d'accordo lo metto in votazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Solo per dire che a avrei chiesto, ma considerato l'intervento dell'onorevole Mula credo che ci sia l'accordo, avrei chiesto all'Assessore di dare parere positivo all'emendamento perché credo che sia un emendamento che assolutamente va approvato oggi perché si creerebbe un vuoto pericolosissimo, considerando anche che poi domani con l'articolo 9 andremo a parlare di Forestas e di turnover. Quindi assolutamente d'accordo e anche d'accordo sull'emendamento orale dell'onorevole Mula.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 315 con l'aggiunta dell'emendamento orale. Chi lo approva alzi la mano.

(�� approvato)

Emendamento numero 442. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Sull'emendamento numero 4 c'�� un invito al ritiro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Presidente, la ringrazio, io lo ritiro l'emendamento però avrei piacere di capire, in relazione anche agli interventi che sono stati previsti precedentemente nella legge omnibus, che stanziavano risorse importanti a due specifici Consorzi di bonifica mentre lasciavano praticamente indietro gli altri, quelli dell'oristanese e quelli della Sardegna Meridionale, che sono i Consorzi che producono maggiore attività in relazione alle esigenze del comparto agricolo, vorrei capire un attimino se è volontà della Giunta e dell'Assessore in qualche modo provvedere a quello che è il necessario riequilibrio all'interno delle risorse assegnate ai Consorzi di bonifica. Se mi è consentito… va be', poi parlerò per quanto riguarda gli altri emendamenti che ho presentato perché credo che questo sia di fondamentale importanza, non tanto per la funzione che il Consorzio di bonifica di Oristano svolge, che è quella di fornire la risorsa idrica, ma anche e soprattutto quando c'è la necessità di intervenire quando succedono le calamità naturali e anche in relazione alla prevenzione che lo stesso Consorzio fa nell'opera di bonifica, pertanto le risorse bisogna che assolutamente vengano ritagliate. Quindi vorrei capire un attimino se l'impegno dell'Assessore c'è, in modo tale da poterci ritrovare nel prossimo provvedimento finanziario che arriverà in Aula una congrua risorsa che riequilibri un attimino quelli che sono stati i finanziamenti precedenti.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale.

MURGIA GABRIELLA, Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale. Allora, è vero che nella omnibus sono state inserite delle risorse per il Consorzio di bonifica della Gallura del Nord Sardegna e della Nurra e non per quello dell'oristanese, però è anche vero che nel 2019 erano state inserite le risorse per il Consorzio oristanese e non per gli altri Consorzi, quindi abbiamo fatto questo tipo di valutazione e abbiamo diciamo riparametrato tutti i contributi in modo da equilibrare tutti i Consorzi. Vero è che è necessario sicuramente fare un'altra valutazione che è in capo all'ANBI, e quindi insieme all'AMBI faremo un conteggio di un eventuale contributo che si dovrà spalmare necessariamente per tutti i Consorzi della Sardegna, in maniera equa, così come è previsto dalla delibera, peraltro una delibera che è stata necessaria perché la Corte dei conti ci ha chiesto di inserire all'interno di quegli atti amministrativi dei criteri oggettivi in modo da evitare sperequazioni. Quindi valuteremo se è opportuno inserire ulteriori risorse solo per un Consorzio di bonifica o per tutti i Consorzi della Sardegna. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). No, dico che certamente non mi può soddisfare la risposta dell'Assessore ma lo ritiro comunque.

PRESIDENTE. Quindi l'emendamento numero 4 è stato ritirato e così anche il numero 382. Sull'emendamento numero 22 c'è un invito al ritiro. È stato ritirato. Emendamento numero 5.

Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Allora, l'emendamento numero 5 lo ritiro ma l'impegno lo voglio certo, altrimenti non lo ritiro. Giusto per far presente ai colleghi che nel 2017 la Regione pubblic�� un bando per finanziare la viabilità rurale ai comuni, abbiamo finanziato con i primi interventi finanziari e con i successivi scorrimento della graduatoria circa 300 comuni, ne sono rimasti miseramente 24 da finanziare, quindi mi sembra giusto dare risposta anche a questi ultimi 24 che sono rimasti, prima ancora che si proceda eventualmente a pubblicare un nuovo bando. L'emendamento era in tal senso, dare risposta anche a questi ultimi comuni che sono rimasti e che attendono queste risorse da tanti anni. Semplice. niente di più rispetto a quello che hanno ottenuto i comuni che invece sono stati finanziati. Ne risultano poi altri venti non finanziabili, quelli non sono finanziabili, ma quelli che sono rientrati nella graduatoria e non sono stati finanziati mettiamoli dentro con un provvedimento che accolga anche le loro istanze. Quindi qua l'impegno deve essere un impegno formale, altrimenti non lo ritiro.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale.

MURGIA GABRIELLA, Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale. Condivido con l'onorevole Cera che è necessario scorrere tutta la graduatoria perché giustamente sono rimasti fuori solo 24 comuni, però devo dire anche che lo può anche ritirare l'emendamento, perché l'aveva anche già preparato la Giunta insieme ai Capigruppo, non so, forse c'è stato un… comunque era previsto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io ho poca esperienza in quest'Aula, Presidente, però vorrei capire, il collega Cera presenta un emendamento per mettere in disponibilità delle somme per delle graduatorie di comuni idonei che non erano stati finanziati per mancanza di risorse, l'Assessore risponde che lei condivide l'emendamento dell'onorevole Cera che però lo dovrebbe ritirare perché c'è un altro emendamento della Giunta che già comprendeva queste risorse per lo scorrimento di questa graduatoria. Questo emendamento, Assessore, se c'è è nel testo della legge che noi non vediamo, ci dica dov'è, perché altrimenti…

MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. L'ho precisato prima per non creare polemiche, nel senso che condivido l'emendamento, però avevamo deciso di inserire tutti gli emendamenti correttivi nella legge di assestamento, per cui era previsto…

PRESIDENTE Assessore, non apriamo un dialogo fra di voi, prima di tutto vi devo dare la parola. Assessore, mi scusi, non aveva neanche concluso l'onorevole Cocco, attenda che le dia la parola, se vuole parlare mi faccia un cenno e io le do subito la parola. Prego, onorevole Cocco.

COCCO DANIELE (LEU). Io voglio capire perché l'Assessore già da due o tre ore che sta parlando di assestamento, io non ho capito cos'è questo assestamento. Dice che questo lo metteremo in assestamento, le api in assestamento, le cavallette in assestamento, le strade… cos'è questo assestamento? Io, Assessore, vorrei capire cos'è l'assestamento. L'assestamento di che cosa, mi scusi?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Un po' forse sull'ordine dei lavori, nel senso che noi stiamo intervenendo poco sugli emendamenti, però se deve iniziare, diciamo così, per ogni consigliere di maggioranza un'interlocuzione diretta con l'Assessore per garantirsi un emendamento all'interno di non si capisce ancora quale norma, diventa complicato, quindi secondo me intanto ovviamente quello che sta succedendo mette nero su bianco il fatto che manca una programmazione all'interno di questa finanziaria, che non c'è una programmazione all'interno del comparto agricolo, domani lo sentirete probabilmente urlato in piazza, visto che siamo stati invitati tutti ad una manifestazione che chiaramente vuole chiarire proprio l'assenza di una visione strategica, d'insieme, quindi penso che l'Assessora in questo momento dovrebbe prendere questo impegno, provare ad ascoltare, a porsi in una posizione di ascolto profondo e provare a risolvere le emergenze-urgenze ma soprattutto pianificare e programmare e rendere almeno leggibile e chiaro a tutti, soprattutto ai consiglieri, cosa è stato fatto all'interno di questa programmazione, se esiste, così come ha espresso. Perché questo ci manca, io personalmente non riesco a capire dove sta la competitività del sistema alimentare, dove si parla di produzione energetica da fonti rinnovabili, proprio per la riduzione delle emissioni, del miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi, dove sta il miglioramento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dal dissesto idrogeologico, insomma, potrei fare un elenco e starei qua fino a domani mattina. Ma è chiaro che non esiste un progetto chiaro, una visione d'insieme, una visione di futuro ed è quello che chiederanno domani in piazza, quindi magari si chiarisca un po' le idee stanotte, e provi a dare una risposta un po' più concreta che è per l'aula ma soprattutto per i sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Io vorrei invitare i colleghi al rispetto degli accordi che avevamo preso, del tipo che emendamenti non ne dovevamo presentare, quelli che dovevamo riportare, non all'assestamento come è stato chiamato ma sulla omnibus, che a brevissimo sarà portata in quest'Aula, dovremmo andare a valutarli, ma non stiamo qui a discutere e a dire che ho disponibilità, perché altrimenti continuo a dire che tutta questa disponibilità non c'è, perché ad oggi non ci sono soldi per poter pensare manco di presentare una omnibus. Mi corregga l'Assessore che dovrà andare a vedere e a rastrellare sull'eventuale avanzo di amministrazione, perché di quello stiamo parlando, per cercare di capire quante risorse avremo a disposizione per la omnibus. Quindi oggi poter prendere impegni che non possiamo mantenere un domani, io direi, teniamoci un attimino cauti, il problema dei Consorzi, credo ci fosse un emendamento presentato anche dal collega Ganau, ne avevamo anche parlato per quanto riguarda l'aumento dei costi energetici eccetera, però stiamo parlando di cifre importanti, perché se non sbaglio stiamo parlando di un aumento di circa 9 o 10 milioni di euro rispetto a quella che era la dotazione. Io dico, ragioniamoci un attimino per cercare di capire, abbiamo queste risorse, ecco, quindi un invito a tutti noi, atteniamoci a quello che era il concordato e gli altri emendamenti, chiedo ai colleghi di maggioranza, ritiriamoli e poi li affronteremo in sede di omnibus quindi nel prossimo provvedimento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Mi rivolgo a lei e all'Assessore.

Assessore, secondo lei l'assestamento che cosa assesta?

MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.Corregge.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Guardi allora, brevemente, l'assestamento di bilancio è un provvedimento obbligatorio che assesta il bilancio di previsione, cioè questo, in relazione a fatti sopravvenuti, oppure a correzioni in corso d'opera. Quindi il fatto di mettere quel che è stato chiesto dal collega Cera o da altri oggi non c'entra un fico secco col fatto di volerlo rinviare ad un documento successivo e cioè l'assestamento. Si poteva fare oggi oppure si può decidere nel reperire ulteriori risorse o comunque nei provvedimenti successivi, nella fase di assestamento, di introdurre e inserire questo oltre a fatti nuovi sopravvenuti rispetto al bilancio di previsione. Diverso invece è il concetto introdotto dall'onorevole Mula che dice: "Con un provvedimento a sé stante, non assestamento, a sé stante cioè autonomo, indipendente, prevedere delle risorse su alcune delle partite, fatta la verifica come da interlocuzione con l'Assessore sull'avanzo d'amministrazione, cioè il non speso dell'anno precedente che è una patologia, non è un beneficio e quindi introdurre in una legge a sé stante dei provvedimenti che rispondono alle richieste presentate con gli emendamenti che di fatto è una successiva manovra di variazioni di bilancio nel recupero poi delle risorse." Tecnicamente non è l'ultima variazione di bilancio che è un'altra cosa, tanto che viene definita ultima variazione, ma le variazioni di bilancio possono essere fatte nell'arco di tutto l'anno entro il novembre che mette un termine di legge in termini di ultima variazione. Quindi si dimentichi quello che le hanno detto, quello che le hanno detto con il termine assestamento è semplicemente: non lo facciamo ora, non lo facciamo oggi, lo facciamo dopo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Io devo essere sincero, mi ritengo assolutamente soddisfatto dell'impegno che ha preso l'Assessore, che ha anche detto, questo ne prendiamo atto, che era anche nell'intenzione della Giunta procedere allo scorrimento definitivo di questa graduatoria. E pertanto, nel ringraziare l'assessore Murgia per l'impegno preso, mi preoccupano un po' invece le parole del capogruppo Mula che invece mette in discussione anche la possibilità che ci possa essere una legge omnibus, tutti i ragionamenti che stiamo facendo li stiamo rimandando tutti all'omnibus mentre invece adesso diciamo che non si sa neppure se la legge omnibus ci sarà. E quindi dobbiamo un attimino chiarirci un po' le idee. Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 5 è ritirato ed è uguale al 383. Rimane il 187 che è uguale al 5 e vede come primo firmatario l'onorevole Oppi. Anche il 187 è ritirato.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Siccome, giustamente, l'onorevole Mula ha appena detto che qui c'erano degli accordi perché si ritirassero moltissimi emendamenti perché poi degli stessi si sarebbe discusso immediatamente con una legge omnibus 2, ci pareva di capire che questa legge, onorevole, sarebbe arrivata in Aula massimo entro un mese, se non abbiamo capito male, però adesso si è aggiunto un elemento in più. Lei parla di avanzo di amministrazione per cui l'Assessore dovrebbe relazionarci su quello che potrà essere l'avanzo di amministrazione. Io le ricordo, per gli scarni dati che ho io da ex Sindaco, che di un eventuale avanzo di amministrazione noi a rendiconto approvato, assessore Fasolino, potremo parlare massimo a settembre, non a marzo e neanche ad aprile, se di avanzo di amministrazione dobbiamo parlare e utilizzare l'avanzo di amministrazione per la omnibus. Questo lo chiedo non per fare polemica, ma per essere chiari con noi, fra di noi e anche con quelli che si aspettano delle risposte sugli emendamenti che avevamo presentato che poi non sarà possibile a marzo inserire in una omnibus 2 perché se la omnibus 2 avrà copertura finanziaria dall'avanzo di amministrazione sicuramente non sarà marzo e non sarà neanche aprile, solo questo.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Inizialmente si pensava di fare una omnibus utilizzando l'avanzo di amministrazione, ma per cercare di essere più celeri, più veloci, si farà una omnibus utilizzando una serie di economie che ci sono nei vari Assessorati, quindi si potrà fare entro un mese come si è stabilito.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 3 è ritirato, l'emendamento numero 189 è inammissibile, passiamo all'emendamento numero 248.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Ci sono delle questioni che non possono essere rimandate all'assestamento, ad una legge omnibus, ad un prossimo provvedimento che tenga conto dell'avanzo di amministrazione. Questo provvedimento riguarda la costituzione dei distretti rurali, i distretti rurali sono in fase di costituzione in tutti i territori della Sardegna, comprendono tutti i comuni, ci sono i bandi che verranno pubblicati da parte del Ministero, questi territori hanno necessità di organizzare tutta la fase di funzionamento, gestione, animazione, progettazione. Sono territori, quelli che sono coinvolti nel processo di partecipazione per l'elaborazione di piani di sviluppo locale che tengano conto di un coinvolgimento di imprese, quindi di tutto il nostro comparto primario che sta attraversando una crisi epocale e che attraverso queste risorse pone questi territori, queste imprese, il nostro tessuto primario, in condizioni di essere competitivo per le prossime sfide che abbiamo rispetto anche a quelli che sono i bandi che verranno pubblicati da parte del Ministero. La Regione Sardegna, Presidente e Assessore della programmazione, non vedo in Aula l'Assessore dell'agricoltura, la Regione Sardegna sta accompagnando questo processo di costituzione dei distretti rurali, vi è la necessità di avere dei fondi, sono 150.000 euro a distretto, contiamo in Sardegna di costituire 20 distretti rurali, abbiamo necessità di queste risorse e quindi chiedo all'Aula di fare una riflessione, visto che sui problemi di carattere generale abbiamo superato quelle che sono le divisioni di carattere politico che sono all'interno di quest'Aula, questo emendamento merita di essere valutato e approvato dall'Aula.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. L'informazione è la seguente. Come sapete, i distretti rurali sono finanziati dal Ministero attraverso un bando che la Regione Sardegna può cofinanziare, può, è una decisione politica ovviamente, si tratta di capire quali sono i distretti rurali che si vogliono finanziare. Non sono ancora riconosciuti dalla Regione Sardegna, riconosciuti dalla Regione Sardegna mi pare siano due o tre, adesso non ricordo, però tecnicamente ve lo posso dire, adesso non ho memoria, però sicuramente due ci sono.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Allora, siccome abbiamo dato una linea, non è che ci possiamo inventare degli emendamenti così che all'ultimo si possono approvare, anche perché rischiamo di fare più danno. Queste risorse si stanno prendendo dalla programmazione territoriale, cioè si stanno levando ai Comuni, quindi si fa bene da una parte e male dall'altra. Allora, le cose dobbiamo farle con calma, abbiamo detto che ci sarà successivamente l'opportunità di ritrovarci per capire le cose più importanti da inserire all'interno di un testo di legge che lo possiamo chiamare omnibus, lo possiamo chiamare Peppino, lo possiamo chiamare come volete, quindi vi pregherei di andare avanti, anche perché prima finiamo e prima riusciremo a dare delle risorse importanti che aspettano sia i Comuni, prevalentemente, che le attività commerciali.

PRESIDENTE. Onorevole Satta, lo ritira? Sì. Quindi l'emendamento numero 248 viene ritirato. L'emendamento numero 207 è inammissibile.

Passiamo all'emendamento numero 375.

Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Presidente, ovviamente faccio la premessa che lo ritiro, però l'ho presentato così come detto qualche settimana fa, quando abbiamo fatto quella leggina con la quale abbiamo prorogato lo stop alla pesca dei ricci, a quel punto siccome sembrava che ci fosse una consapevolezza piena di quello che stava succedendo e di quelli che erano i problemi per quella categoria in quest'Aula, come se la responsabilità di fare qualcosa fosse di altri, io ho fatto tre emendamenti: uno per costituire l'Osservatorio per i ricci, il secondo per inserire i ricciai tra coloro che rappresentano la categoria nel Comitato per la pesca e uno per continuare a finanziare Agris per l'attività che fa. Voi i primi due li avete resi inammissibili, questo non verrà approvato, anzi mi state invitando a ritirarlo, io lo faccio, però mettetevi d'accordo con voi stessi. Cioè se quel problema è così fondamentale che necessita di un intervento del legislatore doppio, primo nell'intervento legislativo, secondo nel correttivo dell'intervento legislativo, io do per scontato che voi vogliate far assurgere quel problema a un problema grosso, serio. E c'è l'occasione per istituire il Comitato, per metterci una sorveglianza, per metterci i soldi per finanziare AGRIS a fare quello che già sta facendo per la salvaguardia di quella specie, inammissibili e non finanziabili, come dicono in sardo, ponjasis di accordiu. Comunque è ritirato.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 381.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). L'intervento è coerente anche su questo, perché si occupa di pesca e mi consente di riprendere quanto detto poc'anzi dal collega Piscedda. È vero che probabilmente avremo altre occasioni, ma è vero che noi nell'ultima riunione prima della finanziaria di questo Consiglio regionale abbiamo deciso di posticipare di un anno l'inizio di quel provvedimento che appunto vieta in Sardegna la pesca del riccio, però un anno passa in fretta, anche perché i primi mesi sono già andati e quello che non era stato fatto nel mese di dicembre ovviamente nel mese di febbraio non è nemmeno abbozzato. E si tratta in alcuni casi di interventi che richiedono un finanziamento, per cui è inutile parlare di un potenziamento di quanto fa AGRIS se noi non inseriamo o in finanziaria, o in assestamento, o con una omnibus, o con un testo ad hoc delle risorse. Allo stesso modo è inutile parlare di un potenziamento della rete dei controlli se non c'è a monte uno stanziamento finanziario che possa permettere a chi oggi sta facendo altro di dotarsi anche di un corpo in grado di aumentare i controlli. Gli interventi che avremo di fronte, cioè i prossimi appuntamenti non potremo sprecarli, perché l'alternativa è vedersi concretizzare quello che purtroppo molti colleghi e colleghe hanno profetizzato, cioè il fatto di arrivare all'anno prossimo esattamente nella situazione che abbiamo visto quest'anno. Ecco, siccome il tema era serio, tanto da aver meritato da parte vostra un intervento nella Omnibus emergenziale, evitiamo ulteriori problematiche, prendiamoci il tempo necessario e studiamo anche come recuperare risorse affinché questa politica non venga decisa ancora una volta da un emendamento approvato in maniera emergenziale.

PRESIDENTE. Onorevole Cera, l'emendamento numero 381 porta la sua firma, ritirato? Quindi ritirato l'emendamento numero 381. L'emendamento numero 392 è inammissibile.

Emendamento numero 393, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 484, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 513.

Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo!). Presidente, fra gli accordi che sono stati presi, i Capigruppo si sono incontrati con i suinicoltori e praticamente i suinicoltori hanno fatto una proposta di 8 milioni, e si è detto 8 milioni non ci sono, e quindi si è fatto un emendamento che può essere di carattere generale per 4 milioni, visto che non ci sono le risorse, bisogna darglieli però, perché chi ha preso l'impegno poi fa una figura barbina. Io non c'ero, ma i Capigruppo che hanno preso cultori con i suinicoltori l'hanno preso per dare un contributo a questa categoria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, per chiedere una sospensione di cinque minuti.

PRESIDENTE. Cinque minuti di sospensione.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 09, viene ripresa alle ore 18 e 20.)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula. L'emendamento numero 513 è rinviato a fine documento.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma io credo che questo emendamento, il 513, vada votato e discusso adesso, non possa essere rinviato, non c'è accordo in Aula, si vota per scrutinio elettronico, per votazione elettronica. Chiedo che sia discusso e messo in votazione adesso e non rinviato. Non c'è nessun motivo per rinviarlo.

PRESIDENTE. No, allora il punto è questo, c'è la necessità di trovare copertura finanziaria.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, la copertura è indicata con precisione nell'emendamento. Non inventi scuse!

PRESIDENTE. Non è una scusa!

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, lo metta in votazione e in discussione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Alma Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' ALMA (M5S). Presidente, questo emendamento va discusso, non va rimandato, va discusso adesso. La copertura, Presidente, c'è perché se l'avete dichiarato ammissibile la copertura finanziaria c'è. Allora erano stati chiesti 8 milioni, è stato presentato questo emendamento per 4 milioni, la copertura c'è. La prego, Presidente, di fare il Presidente!

PRESIDENTE. No, allora lei non si deve azzardare a minacciare.

MANCA DESIRE' ALMA (M5S). Presidente, io non ho detto niente, cosa mi devo azzardare?

(Interruzioni.)

PRESIDENTE. Allora, il Consiglio è sospeso. così vi calmate.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 23, viene ripresa alle ore 19 e 20.)

Riprendiamo la seduta. Intanto comunico che l'onorevole Comandini è rientrato dal congedo, però è uscito dall'aula, non lo vedo più, non c'è, quindi per il momento teniamo fermala richiesta di congedo.

Quindi l'emendamento 513 lo rinviamo a fine testo.

Emendamento numero 268, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 290 è ritirato.

Emendamento numero 342, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 343 è inammissibile.

Emendamento numero 344, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 345, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 346, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 347, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 459, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 493.

Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Presidente, per comunicare il ritiro di questo emendamento, ma semplicemente approfittare venti secondi della presenza dell'Assessora per evidenziare come il premio oleario Montiferru, che ha una delle storie dal punto di vista dei premi oleari a livello regionale molto importante, avrebbe bisogno di un'attenzione da parte della Regione, ne abbiamo parlato anche con l'onorevole Maieli durante la precedente edizione, e credo che questa possa essere anche un'importante azione, indiretta, ma sicuramente importante, a supporto della olivicoltura come produzione tipica importante della Regione Sardegna, e che rappresenta la Regione Sardegna al di fuori del contesto evidentemente isolano, e possa essere anche un ulteriore sostegno e azione a favore del rilancio della olivicoltura nel Montiferru, e nel territorio più in generale, anche a seguito degli incendi. Quindi su questo spero che ci possa essere occasione di discutere.

PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 493, 521, 558 sono stati ritirati.

Emendamento numero 245, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 561.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, vorrei precisare che penso che questo emendamento scaturisca dal mutato assetto del sistema delle organizzazioni degli allevatori e io ringrazio i colleghi che hanno annunciato il sostegno a questo emendamento, e ringrazio anche l'assessora Murgia e l'assessore Fasolino per aver accolto i principi che sono alla base di questo emendamento, però c'è qualche problema tecnico da vedere nel dettaglio. Quindi, piuttosto che approvare una norma che rischia di essere non ottimale dal punto di vista del funzionamento, ritiro l'emendamento con la riserva di ripresentarlo alla prima occasione utile. Se ci sarà un provvedimento di manutenzione legislativa, sarà quella l'occasione, o comunque troveremo una sede.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 485 va invece a fine legge.

Prima di passare al successivo articolo 8, credo che l'onorevole Cera volesse proporre un emendamento orale aggiuntivo all'articolo 7.

Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Era giusto per condividere la possibilità di presentare un emendamento orale per semplificare l'attuazione della norma che, nella legge 17, ha previsto l'istituzione di un fondo rotativo finalizzato ad assicurare la gestione del rischio in agricoltura. Quindi, all'articolo 7 propongo un comma aggiuntivo che preveda l'inserimento delle parole "della Sardegna". La nuova formulazione che modifica il comma 10 della citata legge sarebbe quindi la seguente: "L'intervento di cui al comma 9 finalizzato alla concessione di finanziamenti a breve e medio termine è attuato dall'Agenzia regionale Laore Sardegna secondo i criteri e le modalità stabiliti dalla Giunta regionale per il tramite dei consorzi di difesa delle produzioni intensive della Sardegna". È un emendamento che assolutamente può essere condiviso da chiunque abbia piacere di volerlo sottoscrivere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il Assessore dell'agricoltura e riforma agropastorale. Ne ha facoltà.

MURGIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agropastorale. Condivido ovviamente l'utilità dell'emendamento, nel merito però ho paura che sia impugnabile, perché abbiamo sempre detto che non si possono porre limitazioni per la libera concorrenza. Magari chiederei ai dirigenti del Consiglio di verificarla questa questione, perché magari ci impugnano la norma.

PRESIDENTE. Allora, io rinvierei a fine legge l'emendamento.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Io vorrei intervenire a sostegno di questo emendamento perché mi sembra una cosa dovuta vista la situazione che si è creata, e chiederei all'Aula un momento di attenzione perché l'onorevole Cera mi ha raccontato da dove è nata l'esigenza di presentare questo emendamento e io vorrei chiedere all'Assessore di verificare con i suoi uffici se le cose stanno effettivamente così. Perché se è vero che chi deve applicare questa legge intendeva estendere l'applicazione della legge a tutti i consorzi di tutela d'Italia, perché non era precisato che riguardava i consorzi di tutela della Sardegna, in una legge regionale della Sardegna, che introduce una disciplina all'interno dell'ordinamento giuridico della Sardegna, per le competenze della Regione Sardegna, a me sembra una cosa surreale. Cioè, se effettivamente è così, io mi chiedo, Assessore: facciamo delle valutazioni sui funzionari, che tipo di studi hanno fatto i funzionari che si occupano di queste cose, sanno in quale Regione stanno operando? Perché, guardi, io sono veramente stupito che in Sardegna possa accadere una cosa di questo genere; cioè noi abbiamo approvato una legge con il rischio che questa legge possa andare a finanziare i consorzi di tutela della Lombardia o del Piemonte o della Sicilia? Se è così, Assessore, la prego di fare le dovute verifiche ed eventualmente di adottare anche i necessari provvedimenti. Sostengo ovviamente l'emendamento orale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIANFRANCO (Progressisti). A conferma delle ragioni esposte dai colleghi che mi hanno preceduto vorrei ricordare all'Assessora che i beneficiari sono le imprese della Sardegna, quindi io non capisco quali conflitti si possono creare rispetto a una cosa legittima, cioè questa discussione l'abbiamo ampiamente sviscerata nella Commissione competente. I beneficiari, ripeto, sono le imprese che hanno sede legale in Sardegna, quindi non stiamo evidentemente intervenendo su conflitti tra i consorzi di difesa della penisola, si tratta di individuare con precisione che i beneficiari sono i le imprese della Sardegna, quindi i consorzi di difesa della Sardegna.

PRESIDENTE. Sì, che una legge regionale vada a finanziare i soggetti sardi penso che sia un fatto…

(Interruzione)

La qualificazione "della Sardegna" mi sembrerebbe anche pleonastica, l'unica cosa che magari propongo, posto che siamo tutti quanti d'accordo è di rinviarlo, anche in questo caso, a fine legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, io direi, se l'Aula è d'accordo, per quanto riguarda il Gruppo del Partito Sardo noi siamo perfettamente d'accordo su questa integrazione proposta dal collega, ci mancherebbe altro, alla luce anche delle delucidazioni date dal collega Cossa, perché è veramente vergognosa questa situazione. Quindi io direi che se c'è volontà mettiamolo in votazione.

PRESIDENTE. Condivido, mettiamo in votazione, perché penso che sia un atto anche doveroso da parte del Consiglio regionale.

Metto in votazione l'emendamento orale proposto dall'onorevole Cera. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento è approvato all'unanimità.

Passiamo all'esame dell'articolo 8, al quale sono stati presentati diversi emendamenti, tra questi anche il numero 203 e 352 che sono però inammissibili.

Per esprimere il parere sugli emendamenti, ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore di maggioranza. La Commissione ha espresso il seguente parere: emendamento 122 e 415 parere negativo; emendamenti dal numero 123 al numero 411, parere negativo; emendamento numero 479, rimesso all'aula; emendamenti numero 299 e 547, invito al ritiro. Emendamenti dal numero 6 al numero 23, invito al ritiro; emendamento numero 24 rimesso all'Aula; emendamenti dal 26 al numero 31, invito al ritiro; dal numero 54 al numero 221, rimessi all'Aula; dal numero 172 al numero 177, invito al ritiro; dal numero 182 al numero 190, invito al ritiro; l'emendamento numero 203 è rimesso all'Aula; emendamenti dal numero 224 al numero 504, invito al ritiro; numero 289 rimesso all'Aula; sugli emendamenti numero 292, 305 e 306 c'è l'invito al ritiro; numero 307, rimesso all'Aula; numero 309, invito al ritiro. L'emendamento numero 312 è rimesso all'Aula; sugli emendamenti dal numero 349 al numero 351 c'è l'invito al ritiro; il numero 352, che lei ha appena dichiarato inammissibile, è rimesso all'Aula; per gli emendamenti dal 353 al numero 528, invito al ritiro; l'emendamento numero 535 è rimesso all'Aula; sugli emendamenti numero 185 e 495 c'è l'invito al ritiro e infine l'emendamento numero 471 è rimesso all'Aula.

PRESIDENTE. Per esprimere parere della Giunta sugli emendamenti, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Se siamo d'accordo rinviamo la discussione sull'articolo 8, che comunque sta procedendo abbastanza rapida, a domani. La seduta è tolta il Consiglio è riconvocato per domani alle ore 10 e 30.

La seduta è tolta alle ore 19 e 38.