CLVI SEDUTA
(POMERIDIANA)
Martedì 15 giugno 2021
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 16 e 28.
MELE ANNALISA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 20 maggio 2021 (149), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Laura Caddeo, Angelo Cocciu, Roberto Deriu, Michele Ennas, Eugenio Lai, Antonio Mario Mundula e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 15 giugno 2021.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. A rettifica della mia precedente comunicazione per quanto riguarda la convocazione della quinta Commissione, la stessa è convocata non più per giovedì pomeriggio, bensì martedì pomeriggio alle ore 15 e 30 prima del Consiglio regionale. Seguirà comunque comunicazione.
L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 98/A e del disegno di legge numero 240/A.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Sempre per il solito motivo, noi vorremmo capire qual è la programmazione dei lavori, perché stamattina noi ci siamo lasciati con l'intento e con l'accordo di tornare qui alle 16 per approvare il DL numero 240/A, vorrei capire se rispetto a questo è cambiato qualcosa. Perché alcuni colleghi non sono venuti proprio, qualcuno si è messo in congedo perché questo era l'accordo che avevamo stamattina, quindi vorrei capire se è cambiato qualcosa rispetto a questo.
E ribadisco ancora una volta, Presidente, senza polemica, che se stabiliamo un orario, quello deve essere, qui continuiamo a venire e non riusciamo mai una volta, una che una, ad iniziare rispetto all'orario previsto. Veramente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Semplicemente per rinnovare l'invito che era stato fatto la settimana scorsa, Presidente, a parte che manca la Giunta, io penso, spero che siano stati avvisati gli Assessori che devono essere presenti, però a noi non basta che siano presenti gli Assessori, ci servirebbe anche quando arriva qualsiasi Assessore, che dobbiamo discutere di un provvedimento di legge, ci serve che venga accompagnato perlomeno dal Direttore generale. Nel senso che capita spesso che dobbiamo fare delle modifiche e poi dobbiamo andare lì a telefonare all'organo tecnico in modo che ci dia quel supporto necessario per poter fare appunto queste modifiche. Quindi, Presidente, l'invito sarebbe quando presenziano gli Assessori e dobbiamo discutere di un provvedimento, chiediamo che partecipi anche l'organo dirigenziale, in questo caso il direttore generale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.
GIAGONI DARIO (LEGA). Noi adesso probabilmente discuteremo o la PL relativa alla questione caccia o il DL numero 240 sul nuovo comitato pesca e acquacoltura, sarebbe bene che sia presente l'Assessore di competenza. Io ringrazio l'assessore Biancareddu che è sempre qua, però giustamente è cosa buona e giusta che sia presente l'Assessore che dovrà rispondere poi alle domande che arriveranno sia dalla maggioranza che dalla minoranza.
PRESIDENTE. Onorevole Giagoni, ha perfettamente ragione, sto provando a contattare l'Assessore di riferimento.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Visto e considerato che anche io condivido quello che dice l'onorevole Giagoni, visto che non ci sono gli Assessori potremmo ragionare sul fatto di poter rinviare i punti all'ordine del giorno a un altro momento, magari quando ci sono gli Assessori.
PRESIDENTE. No, la Giunta è comunque rappresentata.
Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). A volte mi viene il dubbio e mi chiedo: "Ma sono io in opposizione oppure è qualcun altro in opposizione?" Cioè, chi sta governando la Regione Sardegna, a volte si rende conto che sta governando la Regione Sardegna o pensa di essere all'opposizione? Perché sa, Presidente, è la terza o la quarta volta che io sento un collega di maggioranza chiedere la presenza degli Assessori e del direttore generale. Io vorrei ricordare al collega di maggioranza che è in maggioranza, se non potete voi far venire i vostri Assessori, immaginiamo che cosa può fare l'opposizione. Detto questo, Presidente, a meno che l'assessore Biancareddu che io stimo e rispetto possa rispondere di acquacoltura e di pesca, io mi auguro che lei possa rispondere, Presidente, è il minimo che sia presente durante la discussione di una legge l'assessora Murgia, visto che non viene quasi mai, almeno questa volta vogliamo sperare che parlando di una legge che la riguarda e riguarda il suo Assessorato sia presente e così anche Lampis relativo alla caccia. Noi ci auguriamo che gli Assessori non siano presenti solo nei comunicati stampa che li riguardano, ma anche in quest'aula nel confronto politico con l'opposizione e la maggioranza. Quindi rinnovo la richiesta che è pervenuta dalla vostra parte politica di aspettare che siano presenti gli Assessori, a meno che Biancareddu, con tutto il rispetto, non risponda anche per i suoi colleghi.
PRESIDENTE. Entrambi gli Assessori stanno naturalmente arrivando, c'è stato probabilmente un difetto di comunicazione, però stanno arrivando.
Discussione e approvazione del disegno di legge: Istituzione del Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca e l'acquacoltura. Abrogazione della legge regionale n. 14 del 1963. (240/A.)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 240/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore di maggioranza.
MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Il disegno di legge in oggetto è finalizzato a rivedere in maniera organica e funzionale l'assetto organizzativo del sistema Regione. Il precedente Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca è istituito nella legge regionale 5 luglio del 1963, la precedente normativa infatti è superata e non più adeguata alle odierne esigenze del settore della pesca e quello in via crescente dello sviluppo dell'acquacoltura. Pertanto il Comitato viene istituito presso l'Assessorato regionale attualmente competente in materia di pesca, acquacoltura, molluschicoltura, ovvero ad oggi l'Assessorato dell'agricoltura e riforma agropastorale. La proposta prevede che il Comitato sia nominato da parte del Presidente della Regione su proposta dell'Assessore regionale competente e che i relativi membri permangano in carica per cinque anni e comunque per un periodo non eccedente i 180 giorni dal termine della legislatura regionale. Il disegno di legge inoltre aggiorna la compagine del Comitato prevedendo un'adeguata rappresentanza di tutti gli enti e i soggetti coinvolti a vario titolo nella gestione delle tematiche dei settori pesca e acquacoltura e a quelli strettamente connessi o relazionati. È previsto che i componenti nominati dal Comitato svolgano i loro compiti a titolo gratuito e senza rimborsi spese, pertanto dall'applicazione e attuazione della legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico dell'Amministrazione regionale.
Viene infine abrogata la legge regionale numero 14 del 1963 che istituiva il precedente Comitato tecnico consultivo.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Salvatore Corrias, relatore di minoranza.
CORRIAS SALVATORE (PD), relatore di minoranza. È doveroso che anch'io dica la mia, che noi diciamo la nostra. Il disegno di legge, discusso in Commissione, riguarda l'istituzione del Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca e l'acquacoltura, laddove ci si propone di revisionare in maniera organica il precedente Comitato istituito con la legge numero 14 del 1963 in funzione del nuovo assetto organizzativo del sistema Regione. Concordiamo sulla necessità di rivisitare la norma di istituzione dell'organismo dopo quasi 58 anni dalla sua approvazione, ma non crediamo che tale disegno di legge possa rappresentare addirittura, come dichiarato dal presidente Solinas, un'ulteriore tappa nel processo di modernizzazione della macchina regionale, tema questo di questi tempi abbastanza attuale e a noi consueto. Sarebbe utile comprendere, a questo proposito, perché aumentare di oltre dieci unità il numero dei componenti del Comitato possa tradursi in un efficientamento della macchina regionale. I componenti del Comitato infatti passano da 17 a 28 con un numero variabile di rappresentanti dei sindacati di categoria. È vero che rientrano nella composizione del nuovo organismo anche i rappresentanti di aziende che si occupano di molluschicoltura, piscicoltura e pesca del corallo rosso, ovvero di realtà imprenditoriali aventi ciascuna delle specificità che meritano di essere portate all'attenzione della Regione, ma non si comprende perché per le categorie individuate i rappresentati debbano essere due o addirittura tre. Perché allora non figurano tra i componenti i rappresentanti dei professionisti della pesca ai ricci, di quella pesca cioè oggetto anch'essa di regolamentazione da parte della Regione e per la quale, considerata la sofferenza della risorsa, sono state annunciate nuove misure per la sua tutela e salvaguardia? In ogni caso, nonostante questi rilievi minimi ma comunque necessari, valutiamo positivamente l'intento di abrogare la legge numero 14, vista la necessità di supportare due settori vitali per l'economia sarda, quali appunto la pesca e l'acquacoltura.
PRESIDENTE. È aperta la discussione generale.
È iscritta a parlare la consigliera Desiré Alma Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Presidente, all'inizio di questo intervento volevo fare i complimenti al collega Maieli, perch�� ho notato che le leggi che tutti i Gruppi consiliari protocollano in Consiglio non arrivano mai nelle Commissioni competenti. Noi, Presidente, abbiamo circa 200 leggi presentate da tutti i gruppi consiliari presenti in questo Consiglio e di questi 200 leggi da due anni e mezzo a questa parte, a parte i disegni di legge osceni che presenta la Giunta, che poi naturalmente vengono sempre impugnati dal Governo, quelli che arrivano in questo Consiglio regionale sono sempre quelli del collega Maieli. Per cui io faccio i complimenti a Piero Maieli perché, evidentemente, la sua Commissione, la V Commissione, sta lavorando bene e soprattutto, caso strano, arrivano solo ed esclusivamente le sue. Complimenti, veramente! Mi raccomando, cari colleghi, se dovete presentare qualche legge, in V Commissione perché c'è il Presidente che le discute subito. Se poi dobbiamo aspettare invece di discutere qualche altra legge nelle altre Commissioni, da noi si dice "Campa cavallo che l'erba cresce", due anni e mezzo che non arriva niente.
Bene, detto questo, parlando proprio di leggi ferme, vorrei essere al posto del collega Maieli, noi siamo assolutamente a favore di questa modifica, anche se insomma le parole utilizzate dal Presidente, il governatore Solinas, sono sempre delle parole che noi definiamo azzardate. Parlare di un processo di modernizzazione della macchina regionale con questa legge, io veramente, cioè vorrei capire che cosa significa, qual è il suo pensiero sul processo di modernizzazione in generale, perché insomma per quanto può essere corretta questa proposta di legge, parlare di modernizzazione veramente mi sembra quasi assurdo. Detto questo, proviamo a migliorare questa legge con due emendamenti che il nostro Gruppo presenta, sono degli emendamenti di buon senso. Io mi rivolgo alla maggioranza, sono degli emendamenti che in teoria non dovrebbero scaturire nessun gioco politico tra opposizione e maggioranza, ma sono di buon senso, invito i colleghi della maggioranza a leggere gli emendamenti.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1. All'articolo 1 sono stati presentati gli emendamenti numero 1, 2, 3 e 4.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore di maggioranza.
MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Favorevole… o che cos'era?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, le chiederei la sospensione di 5 minuti, per evitare che continuiamo a fare ridicoli…
PRESIDENTE. È assolutamente opportuna!
Il Consiglio è sospeso per 10 minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 53, viene ripresa alle ore 17 e 07.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Ridarei la parola al Relatore, peraltro segnalando che tra i membri del Comitato pesca verrebbe previsto anche un rappresentante dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore di maggioranza.
MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Allora, parere favorevole sull'emendamento numero 1, contrario sull'emendamento numero 2, 3 e 4. Il parere è favorevole anche all'emendamento che prevede l'ingresso invece nel Comitato di un rappresentante dell'Istituto Zooprofilattico della Sardegna.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
MURGIA GABRIELLA, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.Parere conforme.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 3. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Passiamo all'articolo 1, così come modificato dall'emendamento orale.
Poiché nessun domanda di parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 4. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Passiamo all'articolo 2.
Poiché nessun domanda di parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'articolo 3.
Poiché nessun domanda di parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'articolo 4.
Poiché nessun domanda di parlare sull'articolo 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
E' stato presentato l'ordine del giorno stato numero 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GAIGONI DARIO (LEGA). Presidente, sì, un ordine del giorno che riguarda la questione caratterizzata dal fermo pesca, come previsto dal regolamento UE, che garantisce quella che è la fauna marina. In poche parole si chiede all'Assessore di sentire, intercedere, presso il Ministero e sollecitare affinché mettano subito in campo quelle risorse necessarie per il pagamento del fermo pesca dal 2018, 2019, 2020.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
MURGIA GABRIELLA, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.Parere favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Intervengo per dichiarazione di voto sull'ordine del giorno Giagoni e più, a proposito delle imprese armatrici e della liquidazione del premio dell'interruzione temporanea per la pesca, anno 2018-2019, rappresentando naturalmente la volontà e la disponibilità, anzi l'urgenza, e condividendo la necessità appunto che la Regione si faccia interprete della necessità, del bisogno e del diritto di questo comparto di vedere appunto soddisfatte la liquidazione delle spettanze. La cosa che ritengo però assolutamente singolare è anche l'espressione, in un ordine del giorno ufficiale, e l'utilizzo del termine "intercedere" presso il Ministero delle politiche agricole, perché guardate noi non dobbiamo chiedere la grazia a nessuno, è un dovere dell'Assessore, è un dovere della Giunta, è un dovere del Presidente chiedere con forza che ciò che spetta ai Sardi venga liquidato. Scusate, ma io un ordine del giorno che riporta la parola "intercedere" che significa nella lingua italiana "pregare", "chiedere la grazia", scusate, ma non posso votarlo. Toglietelo!
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'ordine del giorno numero 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo alla votazione finale del DL 240.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, dopo un pomeriggio che ci ha visti impegnati su questo disegno di legge, che in qualche modo sicuramente accelererà quello che è tutta la politica regionale in materia di pesca e acquacoltura, non si può non motivare il voto favorevole che sicuramente riguarda, come ha detto il relatore di minoranza, il collega Corrias, nel ricostituire un Comitato pesca importante soprattutto per quanto riguarda le politiche in materia. Probabilmente all'Assessore questo non interessa, perché credo che la maleducazione ormai regni in quest'Aula, e credo che se la maleducazione regna in quest'Aula, Presidente, dovrà farsi due domande, perché io non ho mai visto che per quanto ricordi che gli Assessori vengono completamente distratti da colleghi ed è una mancanza di rispetto nei confronti dell'oratore di turno. Questo mi ricordo che i Presidenti di una volta riprendevano subito il Consigliere che disturbava, però probabilmente sono ricordi romantici e che non riguardano assolutamente la nuova…
PRESIDENTE. Onorevole Comandini, non posso lanciarmi sul consigliere né sull'Assessore per…
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Ma lei ha la autorità!
PRESIDENTE. Io ho l'autorità, ma ci sono gli assistenti che intervengono immediatamente, di default, quando i Consiglieri si avvicinano al banco della Giunta, naturalmente ci deve essere un tempo congruo all'avvicinamento.
Prego, può continuare.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io mi auguro però, brevemente Assessore, che il Comitato possa funzionare. Lo ha già detto il collega Corrias, il problema di questo Comitato è l'ampiezza che adesso da 28 sono passati a 29. Sappiamo benissimo che altri comitati, vista l'ampiezza, il numero dei rappresentanti, non hanno mai potuto funzionare. Probabilmente era meglio un Comitato più snello, più funzionale a quelle che sono le esigenze e le competenze che possono rappresentare i designati dalle varie associazioni. Per cui ci auguriamo che soprattutto lei, Assessore, possa brevemente, ma dico brevemente, dare attuazione a questo Comitato, non solo nella convocazione, ma anche nel dare a questo Comitato la possibilità di operare in un settore delicato, importante e strategico per la nostra Isola, che soffre ampiamente non soltanto l'aspetto della pandemia, ma soffre anche altamente a quello che riguardano le politiche europee che, con il fermo pesca e con le quote, stanno danneggiando moltissimo una categoria come quella dei pescatori e degli armatori che, soprattutto in un'isola, dovrebbero vedere prioritaria l'attività di pesca, così come l'attività agricola, e che invece per una politica debole a livello regionale, ma purtroppo anche a livello nazionale, vedono la pesca sarda e soprattutto la marineria sarda debole nei confronti delle altre marinerie nazionali ed europee.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, del DL 240.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Discussione della proposta di legge numero 98.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca ora la discussione della proposta di legge numero 98.
Ha facoltà di parlare il consigliere Andrea Piras, relatore.
PIRAS ANDREA (Lega), relatore. Obiettivo primario della proposta di legge n. 98 è l'esigenza di adeguare la cura del patrimonio faunistico modernizzando i metodi di gestione delle zone di protezione della fauna selvatica. A tale proposito, le "Linee guida per l'immissione di specie faunistiche" dell'Istituto nazionale della fauna selvatica evidenziano che, quando i soli sistemi di conservazione non raggiungono i risultati sperati, la reintroduzione programmata è l'unico modo per ripristinare le densit�� ottimali delle specie di fauna selvatica in diminuzione. Il "Documento orientativo sui criteri di omegeneità e congruenza per la pianificazione faunistico-venatoria" dello stesso Istituto precisa, inoltre, che la fruizione delle risorse faunistiche delle zone di protezione non deve essere riservata solo a fini culturali e scientifici, ma deve considerare tali aree come realtà aperte e funzionali ed auspica il coinvolgimento del territorio nella politica di gestione.
L'introduzione di nuove scelte gestionali della fauna, soprattutto nelle zone interne ad economia esclusivamente agro-pastorale, diventa un fattore strategico primario per la crescita del territorio e delle attività turistiche e ricreative. In particolare, la fruizione programmata delle Zone temporanee di ripopolamento e di cattura anche per attività di turismo cinofilo-agonistico può offrire importanti ricadute economiche per le comunità interessate.
Il riordino delle Province della Sardegna, di cui alla legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2, ha modificato assetti e competenze territoriali e rimodulato l'assegnamento delle risorse, determinando incertezze gestionali per le zone temporanee di ripopolamento e cattura che, unito a altri fattori quali la siccità e l'aumento incontrollato delle specie nocive, ha causato, in riferimento a diverse zone di ripopolamento, la rarefazione delle specie, tanto da non consentirne la riproduzione naturale, come emerge dai dati non sempre confortanti dei censimenti condotti in questi mesi dalle province. Ristabilite densità ottimali con efficaci piani di ripopolamento e di reintroduzione realizzati mediante l'utilizzo di soggetti allevati, di genetica certa e certificata, diventa possibile prevedere che le risorse faunistiche presenti nelle zone di ripopolamento possano essere fruite, oltre che dal mondo scientifico e culturale, anche da quello delle attività produttive del turismo in generale e da quello cinofilo-agonistico in particolare. Come è noto, migliaia di appassionati cinofili ed allevatori agonisti italiani si recano più volte all'anno nei paesi dell'est Europa per addestrare i propri cani per le gare nazionali ed internazionali. Queste molteplici attività sportive si svolgono in zone di protezione destinate a tale scopo, senza abbattimenti né danni ai selvatici. Oltre all'alto costo delle licenze, questo fenomeno produce un forte apporto di risorse ricadenti sulle strutture ricettive ed alberghiere del territorio, soprattutto nei periodi di bassa stagione, a tutto vantaggio dell'occupazione e dei bilanci aziendali del settore. Nell'ambito della gestione del patrimonio faunistico, rivestono, inoltre, grande importanza anche le "Zone in concessione per l'esercizio della caccia autogestita", in relazioni alle quali, al fine di incentivare la valorizzazione delle specie pernice e lepre sarda e del coniglio selvatico, si ritiene opportuno consentire ai concessionari lo svolgimento di appositi piani di ripopolamento per incrementare il patrimonio faunistico del territorio affidato loro in concessione. Il naturale irradiamento verso le zone libere della selvaggina immessa nelle "zone autogestite", garantirà, inoltre, il miglioramento naturale ed equilibrato delle densità di fauna selvatica, a tutela e garanzia del benessere di tali specie.
La Quinta Commissione ha avviato l'esame della proposta di legge n. 98 "Modifiche alla legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia in Sardegna)" nella seduta del 5 agosto 2020. In tale occasione la proposta è stata illustrata dal primo firmatario il quale ne ha evidenziato le finalità con particolare riferimento alla necessità di modernizzare i metodi di gestione delle zone di protezione della fauna selvatica.
Nel corso della successiva istruttoria sono state audite le associazioni venatorie, che hanno espresso il proprio parere sostanzialmente positivo sul contenuto della proposta, e l'Assessore regionale dell'ambiente, il quale ha evidenziato alcune criticità a cui la Commissione ha ritenuto di fare fronte attraverso una parziale rivisitazione degli articoli del testo in esame.
Nella seduta del 27 gennaio del 2021 la Quinta Commissione ha completato l'esame degli articoli della proposta di legge e ne ha sospeso la votazione finale in attesa di acquisire il parere della Terza Commissione, ai sensi dell'art. 45, comma 1, del regolamento interno. Successivamente, nella seduta del 25 febbraio 2021, la Quinta Commissione, preso atto che il parere della Terza Commissione non era ancora pervenuto e che, comunque, era scaduto il termine per l'espressione del medesimo, ha proceduto all'approvazione finale, a maggioranza, della proposta di legge n. 98, composta di 6 articoli, di seguito esplicitati.
L'articolo 2 prevede la possibilità che le Zone temporanee di ripopolamento e cattura interessate da piani di ripopolamento e reintroduzione di fauna pregiata possano avere una durata differenziata rispetto a quella comunemente prevista.
L'articolo 3 stabilisce che nelle zone temporanee di ripopolamento e cattura con basse densità di selvaggina nobile stanziale e di coniglio selvatico, nelle quali per cause diverse non si possono o è difficile rimuovere le cause della rarefazione, il ripopolamento può avvenire con la reintroduzione di soggetti allevati di genetica certa e certificata, provenienti dai centri pubblici e privati di riproduzione di fauna selvatica e che, una volta ristabilite le densità ottimali di presenza del selvatico, la fruizione del patrimonio faunistico delle zone temporanee di ripopolamento e cattura possa essere indirizzata anche alle attività turistiche in generale e cinofilo-agonistiche in particolare.
L'articolo 4 prevede che il contributo di partecipazione alle spese di cui alla lettera d) dell'articolo 22 della legge regionale n. 32 del 1978, versato annualmente da ciascun cacciatore, sia interamente destinato alla copertura delle spese di ripopolamento venatorio faunistico.
L'articolo 4 bis prevede la possibilità che anche i concessionari delle zone di caccia autogestita possano programmare piani di ripopolamento e reintroduzione delle specie nobili stanziali e del coniglio selvatico, utilizzando soggetti allevati, di genetica certa e certificata.
L'articolo 4 ter dà atto che dall'applicazione della presente legge non deriverà alcun nuovo o maggiore onere a carico del bilancio regionale.
L'articolo 4 quater disciplina l'entrata in vigore della legge.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Piero Maieli. Ne ha facoltà.
MAIELI PIERO (PSd'Az). Chiederei dieci minuti di sospensione per un confronto di maggioranza.
PRESIDENTE. La seduta è sospesa per dieci minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 17 e 29, viene ripresa alle ore 18 e 06.)
PRESIDENTE. Comunico all'Aula che è rientrato dal congedo l'onorevole Aldo Salaris.
È aperta la discussione generale…
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Giusto per capire se è vostra intenzione farci tornare tra mezz'ora o rinviare la seduta alla settimana prossima, perché mi sembra evidente che l'Aula in questo momento non è in numero legale. Mi sembra evidente che la pausa di dieci minuti si è protratta per più di dieci minuti, e questo denota quanto meno la necessità da parte vostra di verificare meglio. Vi chiederei semplicemente, se cio è, di renderci partecipi anche dei tempi che avete in mente di imporre all'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Volevo cogliere la opportuna considerazione da parte del collega Agus, che ragionevolmente, così come la maggioranza, può avere necessità di un maggiore approfondimento, e credo che sia opportuno cogliere il suggerimento di rinviare alla prossima settimana.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Mi pongo solo una domanda, e la pongo anche a lei, Presidente: quando arrivano le proposte di legge e i disegni di legge in Aula, li discutete prima? Cioè, siete consapevoli che arriva una proposta di legge in Aula, che tutti i consiglieri sono convocati al Consiglio per discutere la proposta di legge… siete consapevoli che nel momento in cui arriva (in teoria, perché in pratica non è così) in teoria dovreste già aver raggiunto, almeno tra di voi visto che siete maggioranza, un accordo? Ogni volta ci convoca nel Consiglio regionale ci convoca per un'ora, poi ci fa aspettare un'altra ora perché ci chiedete la sospensione di dieci minuti, e puntualmente questa sospensione è di un'ora o un'ora e mezzo, poi ritornate in Aula dopo un'ora e non vi siete neanche messi d'accordo tra di voi. Quindi una continua perdita di tempo, che i sardi naturalmente pagano perché magari in questo momento potremmo portare delle altre leggi che stanno aspettando nel cassetto da due anni e mezzo, e invece in modo continuativo voi portate le leggi, non siete d'accordo, ci fate aspettare ore per poi rimandare al Consiglio successivo. Questa è una prassi consolidata, Presidente, stiamo lavorando così!
Guardi, ho sentito il suggerimento di un collega della maggioranza: un circo così non l'ho mai visto!
PRESIDENTE. Non le consento di utilizzare questi termini, abbiamo appena approvato una legge, quando il Consiglio regionale ha esigenza di discutere deve discutere, per trovare magari degli accordi che non sono stati trovati precedentemente. Quindi non c'è niente di eccezionale, la democrazia funziona così.
Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.
CERA EMANUELE (FI). Grazie Presidente, intanto io ero favorevole all'approvazione di questa legge, non fosse altro perché regola un po' quelle che sono le zone di ripopolamento e cattura. E inoltre, e mi appello all'Aula e soprattutto a chi chiede il rinvio, perché mi pare che i numeri non ci siano per continuare ad andare avanti, e mi appello all'Aula, soprattutto a lei Presidente, affinché questa legge possa tornare nella prima sessione utile in approvazione. Perché come dicevo oltre a governare i processi di ripopolamento e cattura mi ero permesso di presentare un emendamento, che si agganciava alla sentenza della Corte Costituzionale la 116 del 2021, per cercare di affrontare un problema annoso, un problema che ci vede assolutamente distanti dalla risoluzione, quello dei piani di controllo e di abbattimento dei nocivi, che stanno cagionando innumerevoli danni al sistema produttivo delle pianure di Oristano in modo particolare ma anche del Campidano e della Nurra. L'amministrazione regionale finirà denunciata dagli operatori agricoli per inadempienza, quindi io questo ci tengo a sottolinearlo, perché il grido delle campagne è inascoltato da noi legislatori. Pertanto oggi mi sa che non facciamo niente, ma, Presidente, l'appello mi creda è quello di calendarizzare questo provvedimento di legge e soprattutto prendere atto della sentenza della Corte costituzionale e normare in funzione di quella sentenza nella modifica alla 23 contemplare quello che la Corte ci chiede. Credetemi questo è un appello veramente per far sopravvivere chi opera nel mondo delle campagne. Ne è stata dimostrazione pochi minuti fa di una telefonata di un'organizzazione professionale agricola che abbiamo sentito con l'assessore Lampis che veramente sono allo stremo, grazie.
PRESIDENTE. Onorevole Cera, preghiera accolta. Il punto all'ordine del giorno sarà trattato nella prossima seduta del Consiglio regionale che si terrà martedì. Ricordo che martedì mattina è prevista per la prima volta la seduta dedicata alle domande a risposta immediata da parte della Giunta, dopodiché il pomeriggio alle 16 il Consiglio proseguirà in seduta ordinaria, mattina question-time, pomeriggio… giustamente mi ricordano che alle 15 e 30 c'è la Commissione, quindi il Consiglio proseguirà alle ore 16 e 30 alla fine della Commissione.
La seduta è tolta… la mattina, question-time, martedì. Il pomeriggio alle 16 e 30 prosegue in seduta ordinaria con gli ordini del giorno calendarizzati odiernamente. La seduta è tolta.
La seduta è tolta alle ore 18 e 15.