CXLVIII SEDUTA
(ANTIMERIDIANA)
Giovedì 20 maggio 2021
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 10 e 54.
MELE ANNALISA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana dell'11 maggio 2021 (141), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Andrea Biancareddu, Angelo Cocciu, Giampietro Comandini, Roberto Deriu, Diego Loi, Alfonso Marras, Giuseppe Meloni, Andrea Piras e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 20 maggio 2021.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta all'interrogazione numero 868.
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107/A.
Siamo rimasti alla votazione degli emendamenti all'articolo 8.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.
CORRIAS SALVATORE (PD). Lo faccio ora prima di entrare nell'ordine dei lavori, perché ritengo necessario e urgente porre all'Aula una questione che all'Aula infine compete. Dal primo luglio non sarà più possibile prendere la nave da Arbatax per Civitavecchia e per Genova, io credo che questo sia un fatto molto grave che lede i diritti sacrosanti, costituzionali, universali degli ogliastrini e dei sardi tutti alla mobilità e alla civiltà. Il tutto è dovuto ad una gestione dei bandi probabilmente sbagliata e poco lungimirante, per responsabilità che certo non competono direttamente a questa Giunta, ma è dovuto anche al fatto che con ogni probabilità questa Giunta, in particolare chi ha competenze in materia, non ha vigilato a dovere con quella visione, quella lungimiranza necessarie affinché non si arrivasse a tanto.
Noi non possiamo affidarci nel nostro territorio d'Ogliastra, ma è un problema che riguarda tutti, ed è per questo che voglio che l'Aula venga investita di un problema così grave, così direi scandaloso, non possiamo affidarci alle gentili concessioni delle aziende che hanno altre vertenze da risolversi altrove e mi riferisco a chi appunto le tratte marittime le gestisce, noi ci dobbiamo affidare alle giuste garanzie che devono provenire ai cittadini dalle Istituzioni che noi rappresentiamo ed è quanto io oggi pongo all'attenzione dell'Aula, a prescindere dalle parti politiche alle quali noi appunto apparteniamo. Chiudo Presidente, ritenevo necessario e opportuno farlo per una ragione…
PRESIDENTE. Ci eravamo dati una regola, le devo togliere la parola, grazie.
CORRIAS SALVATORE (PD). Perché veramente è un appello che faccio all'Aula confidando che l'Aula questo appello lo accolga, nell'interesse degli ogliastrini e dei sardi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sull'ordine dei lavori per due questioni.
Intanto per capire se sia pronto il rendiconto del Consiglio regionale che se non erro dovrà essere messo in votazione entro giugno, inoltre sollecito, Presidente, la convocazione degli Uffici di Presidenza di tutte le Commissioni e della Conferenza dei Presidenti di Commissione per pianificare il lavoro delle prossime settimane. Non sarà sfuggito a nessuno il fatto che dal mese di dicembre di fatto ha lavorato principalmente l'Aula e non le Commissioni, perché tre leggi che hanno preso molto tempo ci hanno tenuto in Aula, credo però che ormai ci siano delle urgenze tali da dover essere affrontate in primo luogo in Commissione e senza avere tempi contingentati. Si tratta di discussioni che non si potranno esaurire in due ore o un pomeriggio, cito semplicemente quelle delle leggi che richiedono una correzione, Piano casa, la Poseidonia e le altre norme che sono state oggetto di intervento da parte del Governo e che quindi normalmente richiederebbero un intervento regionale ed è bene che lo facciano le Commissioni. Quindi, Presidente, io le sollecito questo intervento e poi in secondo luogo le chiederei di far sì che la seduta odierna inizi avendo chiaro gli emendamenti agli emendamenti presentati rispetto agli articoli oggi in discussione, sempre per il tema di cui parlavamo ieri, cioè garantire la possibilità per i consiglieri di affrontare anche i primi articoli avendo però chiaro quali saranno gli emendamenti che verranno discussi nella giornata.
PRESIDENTE. Per quanto riguarda il rendiconto l'Ufficio di Presidenza ha già provveduto ad approvare e naturalmente poi la Conferenza dei Capigruppo deciderà una data entro giugno per l'approvazione in Aula. Conferenza dei Presidenti di Commissione, sì, se c'è la disponibilità. già a partire da oggi o domani si può anche fare una riunione per definire un primo calendario. Sugli emendamenti, sono in fase di distribuzione, sono tre, vi verranno distribuiti, lo si sta facendo in questo momento.
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A)
PRESIDENTE. Quindi ritorniamo sugli emendamenti all'articolo 8, quindi quelli superstiti che abbiamo lasciato da ieri, l'emendamento numero 1078 a pagina 1073, primo firmatario l'onorevole Mula.
Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.
TALANAS GIUSEPPE (FI). Chiedo cinque minuti di sospensione per un incontro di Capigruppo di maggioranza.
PRESIDENTE. La seduta è sospesa sino alle ore 11 e 15.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 04, viene ripresa alle ore 11 e 49.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.
Emendamento numero 1078.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, non capisco, e qui probabilmente il firmatario o l'Assessore ci può aiutare a capire meglio, il senso di questo emendamento. Dove si parla di estinzione del rapporto di lavoro per limiti di età, e quindi del fatto che i dipendenti dell'Amministrazione regionale siano collocati a riposo il primo giorno del mese successivo al compimento del sessantasettesimo anno di età anagrafica, c'è da capire se questo tipo di normativa sia compatibile, o addirittura arrivo a dire sia la semplice applicazione in Sardegna di una normativa statale, oppure rappresenti qualcosa di nuovo. Perché non è un tema già trattato, però sappiamo che tutto quello che riguarda la materia previdenziale è una competenza esclusiva dello Stato, per cui scritta così, senza nemmeno il corredo di una relazione, io credo che vada oltre le nostre competenze. Ci riferiamo sempre a una legge, in questo caso una legge tratta da un bilancio regionale di 15 anni fa, però non abbiamo i mezzi per entrare nel merito di questa normativa. La collocazione in quiescenza è una competenza appunto data dalle leggi dello Stato, io non vedo in aula il firmatario, c'è l'Assessore al Personale però, Presidente, se ritiene prima di mettere in votazione questo articolo un chiarimento è d'obbligo. A meno che non sia legato semplicemente al primo giorno del mese successivo, quindi si tratti di una deroga di qualche mese, viceversa se fosse una deroga di qualche anno andiamo incontro a una sicura impugnazione, ed è bene che l'Aula lo sappia prima di esprimersi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io credo che arrivati a questo punto potremmo intervenire anche su altre materie non propriamente in capo alla Regione Sardegna, ma visto e considerato che con questo emendamento vogliamo anche modificare quelle che sono le prescrizioni introdotte da leggi nazionali, credo che potremmo con contezza e con diritto dire quello che non ci piace di altre norme nazionali, rispetto alle quali comunque dovremo e dobbiamo sottostare. Quindi io chiedo davvero a chi ha presentato l'emendamento che lo ritiri. Presidente, intervengo su questo emendamento per dire anche un'altra cosa, siccome ieri all'emendamento numero 1, quell'emendamento che poi è passato a voto segreto, stranamente dichiarato ammissibile, era collegato un emendamento all'emendamento, stranamente dichiarato inammissibile, quindi io continuo a non capire. Però vorrei chiedere, siccome c'era un impegno che proveniva dalla discussione in Aula della legge sugli enti locali e sulle province, sulla discussione del problema inerente la deficienza dei segretari comunali nei Comuni della Sardegna, problema che esiste, che tuttora crea seri e grossi problemi ai sindaci soprattutto dei piccoli Comuni, che si trovano impossibilitati a dover convocare giunte e consigli, io chiedo al Presidente e ai colleghi anche della maggioranza, quelli che avevano assunto impegni precedentemente, che su questo emendamento, che stranamente mi è stato dichiarato inammissibile, si possa tornare in brevissimo tempo o con un 102, o con una proposta di legge che venga iscritta immediatamente in Commissione. Io chiederei, se non chiedo troppo e se la mia richiesta non è troppo strana, che il Presidente e colleghi Capigruppo, almeno di maggioranza, su questo possano dare una risposta.
PRESIDENTE. Onorevole Cocco, ha perfettamente ragione, il senso è quello che c'è necessità per un problema così importante, e anche cogente, come quello della definizione della sostituzione dei Segretari nei Comuni più piccoli, penso che sia opportuno comunque un passaggio in Commissione per affrontare la materia in maniera compiuta, approvare un emendamento che poi rischia di non risolvere definitivamente, io penso che sia una materia urgente, chiederò anche al Presidente di Commissione di affrontarla immediatamente già a partire dalla settimana prossima, anche perché ci sono delle competenze di carattere statale, quindi è giusto affrontarla con urgenza ma col necessario approfondimento.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, ma intanto condivido la preoccupazione del collega Cocco, e io credo che anche nel prossimo strumento che sarà la variazione al bilancio io credo che dobbiamo farci un ragionamento per cercare di capire in che modo possiamo andare incontro a quelle che sono le esigenze di tanti Comuni. Presidente, io non voglio intervenire fuori luogo per quanto riguarda l'ordine dei lavori, non mi interessa la presenza qui dell'Assessora ma vorrei che lei si facesse parte diligente e garante sul problema che era stato sollevato in quest'Aula, e che fino a oggi non è stato fatto nulla, chiediamo che venga fatto un immediato sopralluogo per quanto riguarda diversi Comuni della provincia di Nuoro che stamattina ci hanno mandato le foto, le stavo condividendo anche con i colleghi, della situazione disastrosa che si sta verificando per quanto riguarda l'invasione delle cavallette. Praticamente ci sono solo gli agricoltori in ginocchio, si stanno mangiando pure le pietre, perdonatemi il termine. Quindi non ci interessa che venga in quest'Aula, chiediamo Presidente che lei si faccia parte diligente per invitare l'Assessorato immediatamente a disporre dei sopralluoghi. Io credo che questo veramente è un problema urgentissimo.
PRESIDENTE. Assolutamente! Provvederò oggi stesso a mandare una lettera all'Assessorato dell'agricoltura.
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Presidente, io intervengo perché, dopo aver sentito il collega Mula, francamente mi aspettavo che ci relazionasse sulle ragioni di questo emendamento, del 1078, e intervengo per rafforzare la richiesta avanzata dai colleghi Agus e Cocco relativamente proprio all'emendamento in sé. Cioè questa non è materia concorrente, questa è materia esclusiva statale, quindi io mi chiedo qual è la ragione per cui venga presentato un emendamento di questo tipo, se la ragione è solo ed esclusivamente quella di aprire dodici finestre, così si chiamano, all'anno, in modo tale che il primo di ogni mese sia aperta la possibilità dell'acquiescenza da parte di coloro che compiono i 67 anni, ma mi chiedo altrimenti che senso ha modificare una legge che, di fatto, anche probabilmente nel 2005 non aveva senso di essere approvata. Quindi chiedo ancora una volta al collega Mula di spiegarci le ragioni di questo emendamento, visto che l'Assessore si è allontanata.
PRESIDENTE. Poi adesso parlerà certamente l'onorevole Mula, ma ritengo che si tratti di una disciplina di carattere ordinamentale e non previdenziale, che attiene quindi all'ordinamento regionale, per questo assolutamente ammissibile, per come la interpreto io, per come la leggo io, dopodiché se la mia interpretazione è corretta. Ecco, prego onorevole Mula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, ma io vorrei aggiungere anche un'altra cosa per ricordargli, non ricordargli per carità alla collega, dove lei ha pienamente ragione per quanto riguarda le competenze. Noi abbiamo una carenza di organico che è terrificante, abbiamo alcuni settori dove le persone vanno in pensione e non possono essere rimpiazzate. Faccio un esempio per tutti, cito Siniscola, abbiamo chiesto a un medico che era in quiescenza, perché mancano i medici di igiene pubblica, di rientrare dalla pensione, e si sta apprestando a costo zero, se non sbaglio mi sembra ha 68 anni, è rientrato per farci, diciamo così, una cortesia perché siamo scoperti, mancano i medici di igiene pubblica e questo è rientrato dal congedo, sta operando gratuitamente perché non gli può essere riconosciuto nulla. L'emendamento, dovesse passare, sempre che non venga impugnato, sempre che le cose che lei ha detto, cioè abbiamo un problema serio, perché comunque la prestazione può essere solo gratuita, a meno che non intervenga una norma… il 1078, sì, stiamo dicendo di prorogare la data. No, stavo facendo sempre riferimento a quella persona che abbiamo richiamato. La sostanza dell'emendamento, lo ribadisco, è che noi siamo scoperti in alcuni settori della pubblica amministrazione e quindi, in attesa di poter fare i concorsi, aumentiamo il limite di età per comunque coprire questi posti che comunque rimarrebbero vacanti. Ecco, questo era lo spirito dell'emendamento, che più che altro ci è stato chiesto dagli Uffici, non tanto per scelte politiche.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma anche io per esprimere la perplessità su questo emendamento, così come è scritto diventa prescrittivo, nel senso che è obbligatorio arrivare all'età di 67 anni per andare in pensione, il che significa che non si può applicare neanche Quota cento, mi sembra una follia, onestamente mi sembra una cosa che va contro le norme nazionali per quanto riguarda il pensionamento. Quindi, cioè, io credo che sia assolutamente incongruo, così come è scritto, perché mi pare che vada in conflitto con norme che sono applicabili a tutta la pubblica amministrazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, ma se non ho capito male, dalla lettura dell'emendamento, oggi il limite è 67, e se non si vuole incorrere diciamo nella risoluzione del rapporto di lavoro invece è 65, bisogna fare semplicemente una domanda, qua si vuole cassare quell'aspetto, e quindi non derogare dai 65 e 66.
PRESIDENTE. Infatti ho detto è ordinamentale. Ho cercato di spiegare in termini più semplici possibili. Non è una modifica previdenziale, ma ordinamentale.
Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 1078, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'emendamento numero 1093.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Se non ricordo male su questi temi specifici siamo già intervenuti con votazioni precedenti.
PRESIDENTE. L'emendamento numero 1095 l'abbiamo introdotto all'articolo 4, ricorda perfettamente, però gli emendamenti numero 1093, 1094 e 1096 non possono essere sussunti nel medesimo articolo.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). No, non parlo di sussunzione, dico semplicemente che su questi temi il Consiglio regionale si è già espresso, per cui ammettendo che in un articolo successivo sia possibile tornare su temi già trattati negli articoli precedenti, occorre un minimo di tempo per verificare la coerenza rispetto a quello che è già stato approvato dal Consiglio, senza il nostro voto ovviamente. Cioè, sicuramente gli uffici speciali sono stati citati in un emendamento sostitutivo della maggioranza approvato, e non vorrei che come è già successo tra articolo 3 e articolo 4 la maggioranza approvasse tutto e il contrario di tutto a strettissimo giro. Per cui un minuto di sospensione, giusto per verificare il contenuto di quanto approvato.
PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso sino alle ore 12 e 15.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 06, viene ripresa alle ore 12 e 25.)
C'è stato un approfondimento sull'emendamento numero 1093 in termini di ammissibilità e coerenza al testo normativo, con esito favorevole.
Poiché nessuno altro ha domandato di parlare sull'emendamento numero 1093, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'emendamento numero 1094, che fa parte sempre della batteria di emendamenti a cui si riferiva l'onorevole Agus e per la quale è stato fatto un approfondimento circa la coerenza con il testo, verifica che ha avuto esito positivo.
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 1094, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
L'emendamento 1095 è decaduto perché è stato in qualche maniera assorbito dalla nuova riformulazione dell'articolo 4.
Passiamo all'emendamento numero 1096. Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo ora all'emendamento numero 1274, si tratta di un emendamento all'emendamento.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Allora, per essere molto chiari, la tabella che ci è stata mostrata sui conti non corrisponde ai conti veri, con questo emendamento si interviene sulla percentuale di Direttori generali esterni, estranei all'organizzazione della Regione, all'organigramma e a coloro che hanno superato un concorso pubblico per diventare dirigenti, e modifica la percentuale del 10 per cento con una percentuale del 20 per cento, che significa raddoppiare i costi, avendo dirigenti esterni non dirigenti della Regione, del doppio rispetto alla situazione attuale, quindi la tabella che ci è stata fornita, già non è veritiera e non corrispondente al vero perché non vengono indicate le cifre relative ad ogni singolo nominato e retribuzione, se in più modificate col 10 per cento che è in legge (perché è una previsione nazionale) inserendo addirittura il 20 per cento, avete raddoppiato i costi dei dirigenti esterni, e cioè di figure che non appartengono alla pubblica amministrazione, con attribuzioni temporanee che ovviamente determinano il fatto di raddoppiare i costi. È molto semplice: se oggi i dirigenti esterni sono il 10 per cento della platea di dirigenti nominati e voi nominate il 20 per cento rispetto al 10, avete raddoppiato i costi, in relazione al fatto che i dirigenti della Regione li dobbiamo pagare, in questo caso quell'altro 10 per cento viene pescato tra i dirigenti della Regione ai quali può essere attribuita la funzione di Direttore generale, quindi quel 10 per cento rimane in capo alla Regione e lo paghiamo come dirigenti, l'unica cosa che non paghiamo è indennità aggiuntiva come Direttori generali, ovviamente avendo un 10 per cento in più totalmente esterni pagheremo l'indennità fissa come dirigenti e in più l'indennità da Direttori generali, che va oltretutto oltre. Quindi all'incirca avremo i costi raddoppiati.
PRESIDENTE. È puramente potenziale.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). In realtà non è proprio così, perché questa norma autorizza lo svolgimento di funzioni da dirigente per i funzionari che hanno i requisiti ma che non hanno superato il concorso, sempre interni alla pubblica amministrazione, quindi non stiamo parlando dell'aumento della possibilità di estendere i Direttori generali esterni alla pubblica amministrazione, è una cosa completamente diversa, è un aumento di possibilità che è funzionale all'andamento e al servizio di gran parte del sistema Regione, che oggi è già in questa condizione ma è carente per via di un deficit che è il limite del 10 per cento di chi può svolgere le funzioni di dirigente ma non ha superato il concorso. Sappiamo tutti benissimo che l'obiettivo della Regione Sardegna è quello di avviare le fasi concorsuali per qualificare e avere direttori qualificati, ma le fasi concorsuali hanno bisogno di tempo e in attesa di superare quella fase lì, con questo emendamento si può agevolare tutto il sistema Regione con questa situazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Nell'Amministrazione regionale la sostituzione dei dirigenti dell'amministrazione è diventata la prassi, questo perché esistono in legge diversi modi per derogare alla normativa. La normativa, quella che non è solo regionale ma di tutte le pubbliche amministrazioni, dice che ai servizi devono essere preposti dei dirigenti dell'Amministrazione, quindi vincitori di un concorso per accedere alla qualifica dirigenziale; ci sono diverse deroghe, una riguarda la possibilità per esempio di attribuire degli incarichi di facente funzione circoscritti a quattro attività, salvaguardia dei luoghi, salvaguardia della salute, ci sono quattro casistiche inserite nella legge 31, a questa è stata aggiunta la possibilità di derogare alla normativa per quanto riguarda la Protezione civile, e questa è una norma fatta in questa legislatura, rimane poi la disposizione di cui all'articolo 28. Gli esterni però, cioè questo 10 per cento, è aggiuntivo rispetto a quelle altre deroghe, il risultato che noi abbiamo una Regione non solo in deroga, perché buona parte dei dirigenti anche senza questo aumento è già preso dall'esterno, ma la cui selezione sta avvenendo con criteri opachi, che cambiano a seconda del dirigente che bandisce la selezione. Scopriamo per esempio che lo stesso titolo ha avuto dieci valori diversi a seconda di dieci bandi diversi, banditi da dieci strutture diverse, che il centro non sta controllando e non sta facendo da regolatore di questa dinamica, e oggi quella che era una deroga diventa la prassi, perché il 20 per cento raddoppia la possibilità di dare questo tipo di incarichi. Ribadisco quanto già detto: si tratta di modifiche che non sono state discusse in Commissione, non sono state discusse negli articoli precedentemente approvati dal Consiglio regionale, non sono stati oggetto di dibattito con i sindacati e non faranno altro che creare un ulteriore cesura tra quello che quest'Aula, e questa maggioranza in particolare, decide, e quello che negli uffici si sta facendo per portare avanti in quest'anno complicato l'attività amministrativa. Diciamo che se questa legge voleva essere una dichiarazione di guerra a quell'apparato amministrativo, ci siete riusciti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco ho per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). L'ho detto altre volte e lo ribadisco, io avrei la necessità che il relatore di maggioranza, il presentatore dell'emendamento o l'Assessore di riferimento su alcuni emendamenti, che tra l'altro non sono stati trattati precedentemente né negli altri articoli né in Commissione, venissero spiegati, perché quando io leggo quell'emendamento è molto difficile capire perché si parla dal 10 al 20 per cento, e sappiamo che dal 10 al 20 stiamo raddoppiando delle situazioni.
Qui è un continuo violentare la meritocrazia, perché di questo si tratta, io vorrei davvero capire cosa significa questo emendamento e gradirei davvero che l'Assessora, che non c'è e non è una novità, o il relatore di maggioranza che forse riuscirebbe non a convincermi ma a farmi capire cosa significa questo emendamento, o il presentatore dello stesso…
Già questa legge non ci affascinava prima, non ci appassiona neanche ora… andava male prima e adesso aggiungete degli emendamenti per farla andare anche peggio, ma aiutateci, fatecela metabolizzare o digerire senza ulteriori traumi, senza ulteriori scompensi a livello anche organico nostro.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Siccome prima abbiamo trovato una soluzione grazie all'interlocuzione con il dottor Tack e il dottor Cocco, anche su questo, per capire bene dove si inserisce, perché ovviamente essendo stata riformata la "31" con gli interventi precedenti non si riesce a comprendere dove l'emendamento si inserisca esattamente, le chiederei cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. La seduta sospesa per il tempo strettamente necessario per fare l'approfondimento.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 37, viene ripresa alle ore 12 e 42.)
Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. L'emendamento, che è stato salvato assieme ad altri che impropriamente non erano stati discussi in seno all'articolo 5, grazie alla cortesia che ci siamo reciprocamente riconosciuti, insiste su un tema estremamente tecnico. A beneficio del collega Cocco che mi ha chiamato in causa e che a correttamente sollevato il tema della meritocrazia: il tema in questione non solo non va contro la meritocrazia ma va assolutamente a favore della meritocrazia, perché, non al di fuori del sistema Regione ma dentro il sistema Regione, in particolari circostanze, che sono strettamente previste dalla legge, consente di individuare dei funzionari che abbiano delle competenze specifiche e indispensabili alla sicurezza, all'ambiente a tutta una serie di circostanze, per ricoprire pro-tempore il ruolo di dirigente. Quindi quando vi fosse un funzionario che si è dimostrato particolarmente diligente nel perfezionarsi e nel specializzarsi, oltre che particolarmente diligente e disponibile nei confronti delle esigenze della pubblica amministrazione, assumendosi financo delle responsabilità, può assurgere al ruolo di dirigere e di Direttore di servizio per un periodo che viene stabilito con quell'atto amministrativo. Noi raddoppiamo questa opportunità per i funzionari del sistema Regione, ed è la ragione per cui non va contro ma va assolutamente nella direzione della meritocrazia.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESO (Progressisti). Sull'ordine dei lavori irritualmente, rispetto a quello che ho detto nel mio intervento, vorrei segnalare il fatto che oggi questa accezione che la maggioranza vorrebbe raddoppiare dal 10 al 20 per cento è prevista per tre categorie - salvaguardia della salute e dell'incolumità delle persone, approvvigionamento e distribuzione di beni e servizi di prima necessità, sicurezza dei luoghi -, rilevo, e credo che la prima Commissione dovrebbe essere pienamente investita della questione, che non da oggi queste tre categorie che dovrebbero circoscrivere lo spettro d'azione dell'articolo 28 siano state utilizzate in maniera molto estesa, quindi non sempre per nominare il dirigente del Servizio che effettivamente si occupa della sicurezza dei luoghi ma a volte, spesso, per nominare il dirigente di un Servizio che magari è dentro un Assessorato, dentro una direzione generale, dentro una struttura che si occupa di sicurezza, ma che non è direttamente coinvolto nelle questioni di sicurezza. Sarebbe ora che il Consiglio regionale, ho citato la prima Commissione che ne avrebbe competenza piena, verificasse come si sta applicando questa legge. Vi segnalo che sono stati nominati in questo modo, non da oggi, funzionari, che hanno una funzione temporanea dirigenziale attribuita ai sensi di questa legge, che si occupano di economato, di contratti, di buste paga, non sovrintendono alla sicurezza dei luoghi né delle persone e forse sarebbe il caso di metterci un taglio visto che in questo modo stiamo ledendo anche alcuni principi che questa stessa legge vorrebbe difendere.
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Intervengo perché non mi ha convinto l'onorevole Tunis, lo dico con molta franchezza. Il relatore di maggioranza prova a giustificare un qualcosa che anche lui sa che risulta essere indifendibile, perché ha ragione l'onorevole Cocco, a voi la meritocrazia non piace. Nella pubblica amministrazione si entra tramite concorso, e anche questo emendamentoprevede una deroga, voi andate ad aumentare la percentuale di deroga per la nomina di facenti funzioni. La verità è che in due anni non siete riusciti a fare un concorso pubblico, continuate a mandare in giro il povero assessore Nieddu a dire: i concorsi sono bloccati arriveranno le maxi assunzioni anche nella sanità. Però continuate a nominare facenti funzioni o direttori esterni o come ci state dimostrando all'interno di questa legge addirittura persone di estrema fiducia. Quindi non che abbiano vinto concorsi pubblici non che abbiano passato selezioni per meritocrazia ma che abbiano passato la selezione del politico di turno, questo è quello che state andando a dimostrare all'interno di questa normativa, quindi ha ragione l'onorevole Cocco che a voi la meritocrazia non piace, ha ragione l'onorevole Cocco e gli altri colleghi quando dicono che ci sono graduatorie vigenti per funzionari di categoria D che a voi non piacciono, perché probabilmente non sono nomine fiduciarie. Quindi continuare a provare a convincerci o a prendere in giro i sardi dicendo che è una cosa normale, che succede con tranquillità, non è vero, ed è per questo che io voterò contro questo emendamento, perché continuate nell'annosa pratica della scelta del facente funzioni secondo il politico di turno, non più secondo la meritocrazia, così come prevede la legge.
PRESIDENTE. In votazione l'emendamento 1274.
Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.
(È approvato)
Emendamento 1097, pagina 1082 "Avvocatura regionale". Se non c'è nessuno…
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Se ci può dare un minuto, Presidente, per poterlo leggere?
PRESIDENTE. In aula, sospendiamo e riprendiamo.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 49, viene ripresa alle ore 12 e 50.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, questo emendamento si inserisce su una vicenda che riguarda l'analisi tecnico normativa. L'analisi tecnico normativa era affidata fino alla sostituzione di colei che se ne occupava, al direttore dell'avvocatura che è un dirigente della Regione. Successivamente siccome l'analisi tecnico normativa cassava sempre le leggi che avete presentato, avete sostituito la competenza dall'Avvocatura portandolo in capo al direttore generale della Presidenza, e lì iniziano i problemi, perché l'analisi tecnico normativa dice che tutto va bene e poi si vede che invece va tutto male, perché vi vengono impugnate le leggi. Con questa norma voi volete addirittura sottrarre la competenza ad un dirigente della Regione dell'incarico di avvocato della Regione e governatore del Servizio avvocatura per indicare un avvocato qualsiasi tra i tanti avvocati iscritti all'ordine degli avvocati in Sardegna per dare, anche in questo caso, l'incarico di fatto di Direttore dell'Avvocatura ad un esterno, ad un avvocato esterno. Mentre la legge prevedeva che l'avvocatura, giustamente, a tutela della pubblica amministrazione fosse in capo ad un dirigente avvocato che ha superato un concorso e che è interno all'Amministrazione regionale. Quindi un altro aumento di costi, perché è un avvocato esterno, al posto di un dirigente interno, un avvocato esterno pagato come un direttore generale. Ma perché presentate quelle tabelle sui costi? Perché le presentate? Per prendere in giro i sardi? Se poi ogni emendamento prevede ulteriori costi. In questo caso è gravissimo che si sottragga a dirigenti della Regione la possibilità di difendere la Regione tenendo conto che l'Avvocatura nel caso in cui non abbia le competenze specifiche su una materia giuridica può essa stessa chiedere di potersi avvalere di un supporto esterno da parte di un avvocato competente nella materia. Voi invece volete introdurre un sistema per cui l'Avvocatura sarà governata da un avvocato esterno alla pianta organica della Regione ed esterno alla pubblica amministrazione della Regione, semplicemente per eliminare ogni sistema di controllo, così come è stato fatto con l'anticorruzione, oggi con l'Avvocatura, l'analisi tecnico normativa. Ma voi pensate veramente che andando avanti di questo passo poi la produzione legislativa sarà migliore? Non vi siete già accorti che sottraendole competenze a chi aveva competenze e professionalità…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, io mi chiedo come sia possibile che anche qui oltre che naturalmente nominando non solo un coordinatore che alla fine verrà chiaramente, poiché è previsto all'uopo, nominato al di fuori dell'organico regionale, ma oltre questo un Dipartimento la cui dotazione organica verrà definito successivamente dal Presidente della Regione, come sia possibile dire che abbasserete i costi di questa legge se con l'andare avanti della discussione si aumentano anche i posti in organico che verranno attribuiti a persone principalmente esterne. Oltre a questo il gioco al massacro che si sta facendo sul concetto di meritocrazia io lo trovo inaccettabile. Io provo veramente personalmente da parte vostra ogni qualvolta sostenete questa legge in qualche modo anche lontana, anche solo astratto possa premiare il merito, provo da parte vostra un senso di vergogna e di imbarazzo e che è impossibile pensare che un politico comprendendo quello che sta portando all'interno di quest'Aula possa in tutta onestà dire che questa legge, in particolare anche questo emendamento, premi il merito. La meritocrazia non è un concetto su cui giocare in questo modo, la meritocrazia è una cosa seria, la meritocrazia è uno dei fattori che definiscono anche la credibilità della politica, la credibilità di una nazione stessa, e chi vede noi approvare questo tipo di leggi e definirle anche un premio alla meritocrazia cosa vede? Vede delle persone che stanno mentendo alla cittadinanza, vede delle persone che non curanti di quello che stanno facendo e della disposizione, quantomeno disinvolta, che stanno facendo di risorse pubbliche, ora più che mai preziose, stanno dicendo ai cittadini delle cose non vere. Perché questo emendamento è uno dei tanti, oltre il contenuto della legge che stiamo approvando, che veramente è vergognosa. Si è presentata una tabella dei costi dove i costi sono quasi dimezzati, però qui istituiamo un nuovo Dipartimento la cui, ripeto, dotazione organica avverrà successivamente definite da parte del Presidente della Regione, come, perché, con chi? E secondo quali criteri, se non, come si diceva prima, come si è detto, e come ho detto anch'io, in tutte le occasioni in cui ho avuto modo di dirle e sono state tante visto che siamo qui dentro da due mesi, per l'affiliazione al politico di turno. L'unica diligenza colleghi, collega Tunis in particolare, che dovrà avere il funzionario che nominerete, mi riferisco anche…
PRESIDENTE. Comunico che l'onorevole Comandini è rientrato dal congedo.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente, ma guardi non volevo intervenire, però sentire alcuni commenti di alcuni colleghi. Siccome noi non ci sentiamo né delinquenti né ladri né disonesti. perché qui qualcuno fa dei ragionamenti che noi vogliamo nascondere. omettere di andare a verificare sull'anticorruzione e fare… Noi ci riteniamo persone oneste, sembra che stiamo facendo chissà che cosa per nascondere chissà che cosa, e chi ha fatto Pubblica Amministrazione, perché c'è gente quest'Aula che non riesce a capire la differenza tra determina e delibera, non riesce a capirla, io dico al collega Zedda che ha fatto il Sindaco, quando mai il Sindaco se ha bisogno di avvalersi di una competenza specifica su un avvocato non lo fa e non gli dà un incarico ad hoc? Come non lo puoi fare, certo che lo puoi fare, perché tu eri diverso…
(Interruzione del consigliere Massimo Zedda)
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Senza agitarti che stavo dicendo solo cose serie nei tuoi confronti, sto dicendo che assolutamente noi non abbiamo né volontà né voglia di nascondere nulla. Ci sentiamo delle persone oneste e lo siamo. Qui c'è gente, non stiamo parlando di Escolca e che ancora non abbiamo capito che cosa fate voi, stiamo parlando in generale, stiamo dicendo che qui ci sono delle persone oneste che non abbiamo nulla da nascondere e quando si parla di avvocatura, che si parla di difendere non è che dobbiamo difendere i nostri interessi, perché sembra che dobbiamo nominare i nostri amici e non è così. Adesso ci sta passando anche la voglia di sentire determinate questioni, certe accuse ve le restituiamo al mittente, cari signori.
TUNIS STEFANO (MISTO). Serve per nominare dirigenti gli avvocati già in organico.
PRESIDENTE. Va bene è stato chiaro, onorevole Zedda, ha espresso in maniera compiuta la sua posizione rimane agli atti nei resoconti, ogni Consigliere è libero di votare.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Presidente, dalla mia voce non è mai uscito che qualcuno dentro quest'Aula è ladro o disonesto. Dico solo che ci sono diversi modi di amministrare, c'è quello che privilegia la nomina esterna e c'è una parte politica che privilegia i concorsi pubblici, ossia la meritocrazia. Sono due linee naturalmente di pensiero che non stanno a significare che chi privilegia uno è un ladro o un disonesto, stanno solo a significare che c'è qualcuno che tiene alla pubblica amministrazione e alle normative che in questo momento sono in vigore, e c'è qualcun altro che invece privilegia le nomine esterne. Anche con questo emendamento, ed era anche per rispondere ulteriormente al relatore di maggioranza che talvolta è anche costretto a metterci la faccia su alcuni emendamenti, privilegiate la mancanza di meritocrazia rispetto invece al fatto della nomina tra gli esterni. Io poi non sto a dire che voi nominate solo persone incompetenti, per carità di Dio, ci sono tanti esempi da poter fare. Però neanche il Comune piccolo, e lo dico all'onorevole Mula perché ha fatto il Sindaco, però l'ha fatto qualche tempo fa, può nominare un avvocato di propria fiducia con delibera. non lo può fare. Perché le normative sono cambiate e vigono anche in quel caso le disposizioni relativamente alla trasparenza e alla pubblicità e alle normative sugli appalti e sulla fornitura di servizi. Quindi non veniteci a dire che nei Comuni funziona che il Sindaco si sceglie l'avvocato di turno, non è così! Perché altrimenti state andando a dire che sta commettendo un illecito! Voi invece non state commettendo un illecito ma state preferendo dire all'interno della norma che all'interno dell'Avvocatura regionale non c'è nessuno che è in grado di fare il coordinatore e che preferite invece nominare un coordinatore esterno. Presidente, e utilizzo gli ultimi secondi del mio tempo, per chiederle anche secondo il Regolamento, la relazione tecnico finanziaria rispetto alle coperture finanziarie, perché l'opposizione non è in quest'Aula e per far prendere in giro i sardi, perché gli aumenti di spesa ci sono, ci sono e sono chiari, un dipendente esterno non costerà mai la metà di quello che costa un interno, quindi andare a dire che quella relazione finanziaria è corretta, noi non ci stiamo, Presidente. Quindi si prepari una relazione tecnica che dettagli i costi, perché altrimenti sull'articolo della copertura finanziaria sarà scontro aperto, perché non ci stiamo che i sardi vengano presi in giro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Grazie Presidente, per dire che sono d'accordo col discorso appena enunciato dal collega Lai, infatti non mi ripeto esimio Presidente della Sesta commissione dottor Domenico Gallus, però volevo ripetermi su un'altra situazione, perché io davvero mi sento preso in giro, Presidente, ma molto preso in giro. Perché dopo una battaglia che abbiamo fatto unitariamente sulla vicenda che riguardava le stabilizzazioni sulla quale vicenda siamo venuti anche in Aula a fare una norma, poi finalmente viene partorita la determina, onorevole Mula, poi io sono stato Sindaco ancora non riesco a capire che differenza ci sia fra delibera, determina e risoluzione, non ci arrivo, non perché non ci vogliamo arrivare, perché ognuno la utilizza per quanto gli può convenire. Per dire questo, Presidente, e lo dico anche a tutti i colleghi della Commissione e a tutti anche qualche veterinario che è presente qui dentro, si fa finalmente questa manifestazione d'interesse, la chiamo io, per le domande, per le stabilizzazioni e guarda un po' ci sono tre aree, nelle aree in cui non c'è nessuno che abbia maturato quei requisiti si mettono dieci unità a disposizione, nelle aree dove ci sono 19 dirigenti veterinari che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge Madia e dalla norma che abbiamo recepito noi, guarda un po', ce ne sono su 19 solo dieci. Quindi io vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire se questo è un atto violento contro la meritocrazia, se dietro queste, perché non sto accusando i colleghi, e non sto accusando neanche l'Assessore, però che ci spieghino, perché un funzionario si prende e si assume la responsabilità di fare un atto di questo tipo? Perché credo che la pensiate tutti come me, leggetevi quella determina e poi andate un po' a vedere se a fronte di 33, 34, 35 e 27, quelli che sono, stabilizzandi con requisiti ne potremmo stabilizzare solo 10, 11 e 12 perché qualcuno sta facendo il furbo. Quindi io vorrei capire qual è la mia prerogativa e in base a questa prerogativa cosa ci sto a fare qui, perché non serve veramente a nulla a stare qui a proporre soluzioni a problemi seri se poi le nostre proposte vengono utilizzate così e veniamo quasi scherniti perché veramente non se ne può più. Io farò anche una mozione su questo e poi vorrò vedere l'Aula come voterà quella mozione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, qui ci sono diversi aspetti che avrebbero meritato uno studio attento in Commissione che ovviamente non c'è stato, per questo che si pensa male. Qualora fosse stato un provvedimento trasparente, lo si sarebbe affrontato con trasparenza, si arriva come un emendamento all'ultimo articolo di una legge che diventa una summa di istanze inaccettabili, è lecito, anzi è obbligatorio per chi la pensa così pensare che anche qui ci siano dei tratti quantomeno inaccettabili. La direzione generale dell'area legale diventa un'altra cosa, è rilevante il fatto che ci sia stato uno scontro politico con la direzione generale dell'area legale? Sì, è rilevante, c'è stato uno scontro politico, tant'è che la direzione dell'area legale è stata esautorata con legge o con delibera, non mi ricordo, credo con delibera dalla Presidenza della Regione rispetto a una competenza che aveva a inizio legislatura, perché l'area legale si è schierata in un certo modo. Poi l'area legale è quella che tra l'altro ha anche competenze fondamentali, per esempio esprime il parere obbligatorio sugli atti di transizione e rinuncia, decide per esempio di rinunciare a una causa e portare all'amministrazione qualche soldo in meno, magari qualche milione, magari qualche decina di milioni secondo la transazione o la rinuncia all'azione legale. Sino a ieri era una direzione generale e quindi era guidata da un direttore generale dell'area legale, domani stando a quello che volete fare voi sarà guidato da un coordinatore scelto tra gli avvocati in servizio, quindi un esterno. Sicuramente bisognerà quantificare la cifra, io non faccio un ragionamento attorno ai 120.000 o ai 150.000 euro che volete dare alla persona che guiderà l'avvocatura, perché in mano avrà potere e discrezionalità così ampi su cifre dieci, cento volte superiori al suo onorario. Quindi non mi piace guardare, non vorrei fare l'errore di guardare il dito visto che è la luna a preoccuparmi, anche perché conosco alcune vicende che oggi sono all'attenzione dell'area legale e mi spaventa il fatto che la persona che avrà l'ultima parola su queste azioni che riguardano decine di milioni di risorse pubbliche sarà scelto solo per l'estrema fiducia che riporrà in lui il Presidente della Regione. Detto questo, il voto non può essere che contrario e credo che se anche dalla parte della maggioranza ci fosse stata la volontà di un dibattito sereno e serio su questi temi, e non quello di un blitz, il metodo sarebbe stato ben diverso.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). L'emendamento in questione, Presidente, tratta la materia dell'avvocatura, scorrendo poi l'emendamento al punto 7 viene cassato il primo periodo dell'articolo 28, comma 3, della legge regionale numero 31 del '98. Sapete di che cosa parla? No, non solo area legale… perfetto… le funzioni di direttore generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale sono conferite a un dirigente appartenente al corpo medesimo che assume la denominazione di comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Cioè state eliminando il fatto che il dirigente e il comandante del corpo sia un dirigente del Corpo forestale. Cosa c'entra con l'avvocatura? Ripiombiamo nella stessa casistica della volta scorsa, dove stiamo intervenendo creando un vuoto normativo dove interveniamo sulle stesse figure del banchetto di Sardara?
PRESIDENTE. Onorevole Zedda, c'è da parte sua una piccola confusione, glielo spiego subito, ha confuso il "3" col "3 bis". Praticamente viene cassato l'incipit dalla "Direzione generale dell'area legale è preposto un avvocato abilitato al patrocinio davanti alle magistrature superiori". Però… ho dovuto leggerlo insieme a lei, però facciamoglielo vedere all'onorevole Zedda. Prego.
Metto in votazione l'emendamento numero 1097. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Abbiamo finito l'articolo 8. Le do la parola sull'ordine dei lavori, dopodiché concludo la seduta di Consiglio regionale.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente. Ogni tanto arrivano delle belle notizie, sembrerebbe, Presidente, uso il condizionale, che al Governo a livello nazionale sia passato un emendamento che dovrebbe essere fondamentale per quanto riguarda quella legge che ci è stata impugnata sulla Posidonia, se viene confermato senza dare merito a nessun partito, io parlo a livello generale, che di fatto è stata sclassificata… quindi oggi la legge ti dice: "Tu quando porti via la Posidonia è un rifiuto speciale". Se è vero, e credo che sia vero, che è stata sclassificata, quindi può essere trattata in altro modo credo e invito i colleghi anche dell'opposizione che secondo me un bel ragionamento in Commissione inizieremo a farlo per rivedere quella legge che ci è stata appunto cassata da parte della Corte costituzionale. Ecco, per dire che ogni tanto arrivano anche delle belle notizie. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Si tratta di un emendamento del Senato che è stato approvato definitivamente dalla Camera, e si capisce da chi è stato presentato.
Quindi è chiusa la seduta e il Consiglio è aggiornato alle ore 16 e 30 con chiusura alle 19, lo dico già.
La seduta è tolta alle 13 e 14.