CXXXV SEDUTA
Giovedì 29 Aprile 2021
(Pomeridiana)
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 16 e 20.
CERA EMANUELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 20 aprile 2021 (128), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Cocciu, Carla Cuccu, Domenico Gallus, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Andrea Piras, Antonio Piu, Aldo Salaris e Giovanni Antonio Satta hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 29 aprile 2021.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione del DL numero 107/A.
Riprendiamo con l'emendamento numero 171. È aperta la votazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Sempre riprendendo il ragionamento, anche quello legato agli aspetti dell'articolo 3 sui dipartimenti al dibattito che c'è stato, a proposito anche di stabilizzazioni, grazie a un intervento nella precedente legislatura da parte dell'onorevole Piscedda sono state recuperate delle risorse che hanno consentito alla Città metropolitana di poter avviare una procedura concorsuale per poter soddisfare delle esigenze di carenze di personale in seno alla Città metropolitana grazie a un finanziamento poi votato dall'Aula ma presentato dall'onorevole Piscedda per quanto riguarda le lavoratrici e i lavoratori della Città metropolitana. Per fortuna, a differenza di quanto chiedevano altri soffiando sul vento della stabilizzazione, impossibile all'epoca in assenza di una legge di riferimento, per fortuna abbiamo poi percorso la strada dei concorsi perché nella giornata di oggi sono state stabilizzate molte persone, nel corso dei mesi prossimi verranno stabilizzate altre persone, che matureranno i requisiti, in relazione al fatto che la Madia che è stata applicata prevede la possibilità di stabilizzazione solo per coloro che sono entrati nell'ambito della pubblica amministrazione con concorso, per quanto a tempo determinato. L'altro aspetto più inerente alla legge in discussione riguarda ovviamente i dipartimenti ma, nello specifico, la parte sull'organizzazione. È chiaro che dotare i dipartimenti incardinati presso la Presidenza della Regione di ulteriori figure determinerà la possibilità, per molte di queste figure, di ottenere le indennità di Gabinetto, cosa che determinerà un aumento ulteriore di spesa rispetto ai 6 milioni previsti e che potrebbe determinare, avendo lasciato questa formulazione ampia, cioè la possibilità che molti ruoli vengano ricoperti sia da personale interno ma anche da personale esterno, ovviamente questo determinerà una crescita della spesa anche in relazione alle risorse stanziate, e nell'ambito della spesa, mentre è indicato il monte risorse per ogni dipendente che verrà assunto con criteri discrezionali, non sono previste le risorse per quell'automatismo di erogazione ulteriore di risorse a beneficio di alcuni che faranno parte degli uffici di Gabinetto; questo è in legge ma non emerge dalla relazione tecnica finanziaria e determinerà un'ulteriore spesa, che poi il testo attuale sia stato presentato in barba e contro addirittura i dirigenti della Regione che sono intervenuti tramite il sindacato da parte dell'Assessore regionale alla persona��
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente. Un emendamento presentato dai colleghi Progressisti che ci trova assolutamente d'accordo, anche perché cercano di apportare delle modifiche a un articolo che, così come è posta in essere in questo disegno di legge, è veramente improponibile, non si può neanche leggere, e in particolare in alcuni commi dell'articolo 8 dove cercano di togliere questo potere politico, ma io lo chiamerei sempre potere di vita e di morte da parte dei capi di dipartimento verso altre figure che lavorerebbero all'interno dei dipartimenti, quindi già solo in questo emendamento nel disegno di legge si stabilisce il numero dei dipartimenti, che non può essere superiore a tre e definisce, nello stesso disegno di legge, le funzioni e le materie ad essi afferenti, l'organizzazione e la dotazione organica necessaria, che è ben diversa da una scelta che farebbero assolutamente personale e a mio avviso soggettiva da parte dei capi di dipartimento. Perché nel comma B nella lettera 6) addirittura avrebbero la libertà di allocare le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili per l'attuazione dei programmi, secondo i principi di comune economicità, efficienza ed efficacia. Ma la cosa che mi lascia anche perplessa e che invece i colleghi cercano di cambiare è che la legge regionale, questa legge regionale, che istituisce i dipartimenti è efficace sino alla conclusione della legislatura nella quale è stata approvata, e non quanto invece è previsto nell'articolo da voi scritto così che può essere rinnovato almeno per una volta; quindi già solo questo cambia. Differenze sicuramente anche per il controllo, quindi nel comma C sempre della lettera 6) voi prevedete che "i capi di dipartimento adottano gli atti per l'utilizzazione ottimale del personale secondo criteri di efficienza, disponendo gli opportuni trasferimenti di personale all'interno del dipartimento"; Io questo comma C lo trovo quasi osceno, cioè secondo il capo di dipartimento, a seconda del suo personale criterio di valutazione e criterio di efficienza, può disporre gli opportuni trasferimenti, per cui anche lui, oltre al direttore generale, anche i capi di dipartimento avrebbero questo potere quasi illimitato
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Intanto per esprimere il mio parere favorevole all'emendamento numero 171 presentato dal nostro Gruppo che esplicita quanto segue: "Per la programmazione e l'attuazione di interventi in materie intersettoriali e trasversali, rispetto alle competenze dei singoli Assessorati regionali, entro 180 giorni dall'inizio della legislatura la Giunta regionale trasmette al Consiglio regionale il disegno di legge concernente l'istituzione dei dipartimenti per l'attuazione del programma di governo, definito nelle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione" eccetera eccetera, e poi al comma 3 dice "le funzioni di direttore del dipartimento possono essere conferite esclusivamente a persone in possesso della qualifica di dirigente pubblico, prioritariamente ai dirigenti dipendenti della Regione Sardegna. Il disegno di legge stabilisce il numero dei dipartimenti fino a un massimo di 3 e definisce le funzioni e le materie ad essi afferenti l'organizzazione e la dotazione organica necessaria", e poi continua. Perché? Intanto per valorizzare il lavoro e dare senso al lavoro che viene egregiamente effettuato da chi all'interno della macchina amministrativa conosce i procedimenti e poi anche per diciamo andare in direzione opposta rispetto a quanto esprimete voi, ovvero di incarichi fiduciari distaccati proprio dalla pubblica amministrazione e quindi ripristinare quella differenza tra la responsabilità politica e l'apparato amministrativo che, come volete presentarlo voi, rischia davvero di essere fortemente condizionato. Anche perché, come scrive anche la Segreteria nazionale dalla Federazione dirigenti e direttivi enti territoriali e sanità, il potere politico fissa gli obiettivi strategici di carattere generale mentre la dirigenza pubblica attua gli stessi, assumendo il ruolo di garante dell'imparzialità e terzialità dell'azione amministrativa, e rispondendo della propria attività in termini di responsabilità personale, amministrativa ed erariale. Il risultato dell'attività della dirigenza amministrativa è valutato tramite appositi organismi previsti per legge e con apposite procedure normativamente definite e non già dal singolo consigliere regionale di turno. Tali previsioni esistono proprio per evitare il rischio di intromissione della sfera politica in quella amministrativa, attraverso valutazioni da parte del potere politico che non siano adeguatamente documentate attraverso la produzione di atti…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU).Grazie, Presidente. Grazie, Presidente. Ci ripetiamo, io credo che l'utilità delle del discutere questi emendamenti ci sia soprattutto perché ci dà la possibilità di parlare di quello di cui noi vorremmo discutere, perché credo che abbiamo il dovere non solo politico, l'ho detto anche stamattina, ma anche morale di dare risposte urgenti rispetto a situazioni estremamente gravi. Mi riferisco in questo momento all'emodinamica dell'Ospedale di Nuoro, che praticamente è quel servizio che viene dato a tutte le urgenze che riguardano gli infarti del miocardio e non solo. Ebbene, io sto segnalando che lunedì rischiamo a Nuoro di non poter avere più questo servizio, perché dei quattro emodinamisti in servizio lunedì saranno solo in due, di cui uno il facente funzioni, per cui è chiaro, tra l'altro l'altro è in malattia, che un solo emodinamista non potrà in nessun modo garantire il servizio. Guardate, qualcuno si sta lamentando, io sono dentro l'ordine del giorno perché sto dicendo che questa legge non la voglio discutere perché voglio parlare di vita di persone! Persone che rischiano appunto la loro vita perché fra qualche giorno a Nuoro un bacino d'utenza, che non riguarda solo la provincia di Nuoro ma tutto il Centro Sardegna, non saranno più in grado di operare nella attività di emodinamica perché non ci saranno i medici o ce ne sarà solo uno. Ricordo solo che a dicembre 2020 quel servizio dava possibilità a mille pazienti in regime di urgenza di essere trattati, questo fra qualche giorno non sarà più possibile. E mi riallaccio a quello che ha detto l'onorevole Oppi stamattina; sarebbe urgentissimo, Presidente, se lei attivasse davvero la seduta del question time perché rispetto anche a questo noi abbiamo già fatto l'interrogazione, se l'Assessore venisse qui per dirci quello che è lo stato dell'arte, saremo e staremo tutti più tranquilli. Io vedo che su suggerimento degli Uffici si sta cercato l'inghippo per togliermi la parola, ma la parola tanto non me la toglierete comunque, perché non è possibile che qui si discuta di altro mentre le persone stanno morendo, lo dovete capire e io mi rivolgo anche agli commi Uffici, perché allora io nel momento in cui dichiaro nei miei tre minuti il voto, poi parlo di cose che comunque sono cogenti, perché sono riferite alla vita di coloro i quali ci hanno delegato a rappresentarli dentro quest'aula e io invito gli altri consiglieri, soprattutto quelli della provincia di Nuoro, di alzare la voce, di dire quello che pensano su questa situazione, perché è gravissimo!
PRESIDENTE. Onorevole Cocco…
COCCO DANIELE (LEU). Dovrebbe capitare ai nostri familiari, quelle situazioni dovrebbero capitare ai nostri familiari andare per vedere se poi togliete la parola!
PRESIDENTE. Onorevole Cocco, la invito a ritrovare la calma, il segretario e il dottor Cocco mi suggerivano l'articolo 123 riferito al question-time.
COCCO DANIELE (LEU). Vi chiedo scusa.
PRESIDENTE. Le scuse sono assolutamente accettate.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.
TALANAS GIUSEPPE (FI). Io apprendo questa notizia molto grave dal collega Daniele Cocco e siccome lo conosco che quando parla…
(Interruzioni)
PRESIDENTE. Prego, onorevole Talanas.
TALANAS GIUSEPPE (FI). Io sto apprendendo questa notizia dall'onorevole Cocco solamente in questo momento e siccome lo conosco benissimo e so che quando interviene e parla lo fa con cognizione di causa e pone dei problemi reali, siccome sono un consigliere regionale del territorio di Nuoro, io chiedo immediatamente che l'Assessore venga a riferire su questa grave situazione del reparto di cardiologia, altrimenti per quanto riguarda il mio Gruppo di Forza Italia… sulla base di questa informazione che do per certo sia esatta perché viene da fonte certa, io chiedo che l'Assessore della sanità sia chiamato con estrema urgenza in Aula per riferire questa situazione, altrimenti per quanto riguarda il Gruppo Forza Italia ci comporteremo di conseguenza.
PRESIDENTE. Onorevoli Talanas e Cocco, sarà mia cura contattare l'Assessore e richiedere la responsabilità.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Per accogliere la proposta del consigliere Talanas e per chiederle di sospendere la discussione sul DL numero 107 e chiedere all'assessore Nieddu di venire in Aula a relazionare sul tema.
PRESIDENTE. Così evitiamo ulteriori interventi sull'argomento, sarà mia cura contattare l'Assessore e chiedergli la disponibilità di riferire all'Aula.
(Interruzioni)
Onorevole Agus, questo è l'impegno, quindi se vogliamo procedere con la discussione nel frattempo io contatto l'Assessore.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Le ricordo che stamattina colleghi anche di altri partiti hanno ugualmente sollecitato…
(Interruzioni)
PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso, i lavori riprendono alle ore 17.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 41, viene ripresa alle ore 16 e 47.)
Riprendiamo i lavori. Riacquisiamo anche un minimo di tranquillità.
Sul tema ho sentito naturalmente come da impegno l'Assessore, si potrebbe programmare anche una seduta di Commissione sul tema specifico per lunedì.
Sull'ordine dei lavori… però l'Assessore non è compulsabile da un minuto ad un altro.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). In primo luogo non �� stata richiesta una riunione di Commissione anche perché personalmente non intendo più partecipare alle Commissioni visto che non servono a niente, è stata richiesta una riunione d'Aula. Per cui la richiesta è ai sensi dell'articolo 123 o di qualunque altra forma abbia in mente la Giunta per dare queste comunicazioni e accogliere queste segnalazioni in Aula, dopodiché oggi è giovedì, se il tema segnalato dall'onorevole Cocco è un tema urgente, l'urgenza in questo periodo non può essere assolta in tre giorni, è un'urgenza che richiede un intervento in ore, che non è pensabile non fare considerando che il Consiglio è riunito e considerando che c'è da parte nostra la massima disponibilità a stare in Aula anche stanotte pur di discutere questo tema. Per cui io le chiederei di far presente all'Assessore che è suo dovere essere in Aula e che a fronte dei temi segnalati, se non si trova fuori dal capoluogo, non è in riunioni che non possono essere rimandate, trovare mezz'ora per il Consiglio è un dovere.
PRESIDENTE. Va bene.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente. Giusto perché qualcuno non pensi che noi non siamo del territorio di Nuoro e che ce ne stiamo in silenzio giusto perché siamo compartecipi o quant'altro, è inutile che noi continuiamo in quest'Aula e Daniele Cocco solleva la voce giustamente perché anche lui ha a cuore, come ce l'abbiamo noi a cuore, ma non vuol dire che dobbiamo qui discutere o perdere tempo a discutere su una questione che riguarda Nuoro, che sappiamo tutti come è andata e qui la gente fa finta di nulla, e qui veramente arriverà il momento che chiederemo lumi a chi ha permesso tutto questo. Perché la cardiologia di Nuoro si è smantellata, perché hanno fatto andare via il primario di Nuoro, e il primario che è andato via da Nuoro si sta portando via i medici e se li sta portando a Sassari. Vorrei capire da parte di chi ha permesso tutto questo se sotto c'è qualche cosa perché non è pensabile, le ambizioni di tutte sono legittime, è successa una cosa molto grave e qualcuno dovrebbe rispondere perché si è permesso questo, da Nuoro stanno transitando altrove i medici, o volete che vi dica i medici che sono andati via dall'ospedale San Francesco e sono transitati al Brotzu? O chi è andato in Ogliastra? Volete che vi faccia l'elenco? Più che altro qualcuno dovrebbe rispondere… Piero, non mi interessa quando alzi la voce e non mi sta manco piacendo questo modo di fomentare l'Aula, non serve, perché altrimenti quello che stava dicendo il collega Satta, che non voglio né cavalcare né dire, ognuno si assuma le sue responsabilità e anche voi vi dovreste rendere conto degli errori che avete fatto, ma oggi non serve che noi stiamo a litigare a chi alza la voce, noi vorremmo capire perché c'è questo tipo di gestione perché sembra che ci sia sotto una manovra per smobilitare Nuoro, io parlo di Nuoro e ne ho cognizione, e ne ho cognizione. Quindi abbiamo capito che c'è intenzione anche di fare il question time e credo che sia uno strumento utile, credo che sia indispensabile…
PRESIDENTE. Va bene.
Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Per la parte di questo dibattito che è stata dedicata alla questione della sanità di Nuoro io non posso che essere d'accordo con i colleghi e rilanciare anche in quest'Aula l'appello a lavorare tutti insieme per difendere la sanità nuorese, un appello che va oltre le appartenenze politiche e che riguarda il territorio e concordo con la necessità di capire davvero cosa sta succedendo perché io non credo che si tratti di un problema a carattere politico, perché né l'onorevole Mula, né l'onorevole Cocco, né l'onorevole Talanas, né l'onorevole Fancello, né l'onorevole Deriu e nemmeno io, siamo disposti ad assecondare un progetto, però voglio vederlo, voglio capire chi è che si accusa e quando metteremo testa e attenzione alla sanità del Nuorese, lo faremo anche rispetto al deficit di organizzazione che c'è in quella ASL. Perché ci sono questioni di carattere politico e questioni di carattere organizzativo che non devono essere confuse e non si possono richiamare in quest'Aula questioni di carattere organizzativo per dipingere una narrazione catastrofista della sanità di Nuoro che ha dei problemi, è vero, che ha dei problemi, ma sui quali con senso di responsabilità tutti insieme dobbiamo lavorare per risolverli. Continuare a dire che è tutto allo sfascio o perfino che c'è un disegno per indebolirla, danneggia proprio la sanità che dobbiamo difendere. Allora cerchiamo di avere la consapevolezza dei problemi che ci sono e lavoriamo insieme per risolverli.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Ex articolo 82, vista l'importanza e la sensibilità che ha suscitato in tutto l'emiciclo l'argomento di intervenire sui lavori ex articolo 85 comma 7 e di favorire l'arrivo nella serata dell'Assessore alla sanità. E' un intervento sul Regolamento, se vuole illustrare che cosa ho chiesto, altrimenti lo faccio io.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.
DERIU ROBERTO (LEU). Io non alzo la voce e non mi interessa in questo momento coinvolgere maggioranza e opposizione, io mi rivolgo al Governo della Regione, con il presidente Cocco abbiamo da tempo, non è una materia di oggi, da tempo presentato atti di sindacato ispettivo per sapere dall'Assessore qual è la direzione che si vuole seguire. Non è possibile assumersi responsabilità corali qua, perché non stiamo chiedendo le leggi su Nuoro, stiamo chiedendo che la Giunta regionale dica cosa vuol fare di quella Azienda Sanitaria Locale, vogliamo sapere che cosa succede di quell'ospedale, per fare questo serve una iniziativa istituzionale della Giunta, non ci sono altri soggetti, tutto il resto è buona volontà e bei discorsi, qui serve che la Giunta intervenga. Lei ha detto, signor Presidente, che chiede alla Giunta di intervenire e di riferire, noi aspettiamo quel momento, perché alle nostre richieste formulate per tempo secondo il rito non è seguita alcuna risposta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Per mettere un po' di pace e ricordare agli amici alcune cose che sono importanti. Primo. Nella precedente legislatura, facendo una fotografia del 2014, si sono commessi anche degli errori, però è pur vero che c'era una battaglia costante, lo può dire qui la collega Pinna, dove un collega di Nuoro si batteva perché sapeva già che sarebbe successo questo, Usula. Per di più devo dire che si diceva: "È un potenziale, lo rafforziamo per diventare un DEA di secondo livello." Prima voce. Secondo. Hanno smantellato l'otorino, tant'è che Pelagatti, Loris Pelagatti, fratello del magistrato, ha ritenuto opportuno, visto che è scomparsa la struttura complessa di partecipare a Cagliari e venire a Cagliari e tante altre cose che si verificano. Quindi io sono d'accordo con quello che ha detto Tunis, siccome di fatto una struttura che era in Sardegna il terzo Polo sta costantemente diventando un polo di ottava categoria è giusto che su questo si apra un dibattito. Quindi se è possibile, come ha detto prima lui, noi siamo d'accordo a farlo. Ovviamente velocizziamo le altre cose, perch�� credo che sia corretto anche questo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Presidente, sull'ordine dei lavori, senza nulla togliere all'emergenza Nuoro, io vorrei segnalare, e lo faccio con molta prudenza e molto sommessamente, che di questioni aperte sollevate attraverso atti di sindacato ispettivo ce ne sono tante, ma tante questioni sulle quali non abbiamo mai ricevuto risposta, né abbiamo avuto nemmeno la possibilità di confrontarci né in Aula, né in Commissione. Una di queste questioni, e tralascio volutamente l'ospedale di San Gavino dove è in atto un processo di smantellamento e di depauperamento di tutti i servizi, una di queste questioni riguarda l'applicazione, la realizzazione e l'attuazione della rete ospedaliera che secondo l'Assessore e secondo il dirigente è una rete ospedaliera in pieno vigore, allora, se è pienamente vigente la rete ospedaliera qualcuno mi deve spiegare, e in particolare la Giunta, per quale motivo a distanza di due anni dall'insediamento di questa Giunta e quindi dalla presa d'atto, anche dall'attuazione della rete ospedaliera, ancora non si sia provveduto a dare attuazione a quanto previsto relativamente al centro di riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini, che ancora attende di avere un adeguato numero, un'adeguata dotazione di posti letto, così come previsto dal provvedimento della…
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Presidente, riprendiamo la discussione sull'articolo 3 e in particolare su questo emendamento 171, presentato dal gruppo dei Progressisti, a cui preannuncio il mio voto favorevole in quanto cerca di dare una veste perlomeno dignitosa allo stesso articolo 3, soprattutto in riferimento al comma 3, che dice che le funzioni di direttore del Dipartimento possono essere conferite esclusivamente a persone in possesso della qualifica di dirigente pubblico, prioritariamente ai dirigenti dipendenti della Regione Sardegna. E' quanto andiamo dicendo da giorni e giorni, è proprio quello che sarebbe la panacea di tutti i mali, sia pure dovendo accettare obtorto collo la creazione dei Dipartimenti, perlomeno avremo la possibilità con l'approvazione di questo emendamento che al loro capo ci siano persone veramente capaci, consapevoli del compito che viene loro affidato e allo stesso tempo in grado di portare avanti i compiti che il ruolo stesso a loro fa competere, questo perché si darebbe finalmente lustro alla competenza, alla meritocrazia, al fatto che deve essere appunto un dirigente pubblico a essere messo a capo di Dipartimenti di questo livello e, prioritariamente, dirigenti dipendenti della Regione Sardegna, appunto perché si vuole evitare quel corto circuito clamoroso di cui parlavo stamattina, che si verificherebbe inevitabilmente mettendo in contrasto soggetti esterni nominati su basi amicali, che nulla hanno a che vedere con la struttura di cui sono messi a capo e che quindi inevitabilmente andrebbero a cozzare contro le giuste rimostranze di chi ha competenze e si vedrebbe in maniera illegittima scavalcato e soffocato nel proprio operare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, per esprimere il voto favorevole all'emendamento numero 171, di cui sono firmatari i colleghi del gruppo Progressista. L'emendamento in qualche modo cerca di mettere in discussione tutti i ragionamenti che sono stati fatti questa mattina durante la discussione generale sull'articolo 3, e cercando di far capire ai colleghi di maggioranza l'importanza che c'è nel mantenere una struttura come quella che sino ad oggi ha funzionato in Regione non nel riportare modelli organizzativi verticistici che rischiano soltanto di creare una situazione di difficile gestione da un punto di vista di competenze, ma permettendoci di indicarvi un altro modello organizzativo che si fonda su quella che è la preparazione e la possibilità che i dipendenti regionali, a tutti i livelli, vengano favoriti nella possibilità di corsi di formazione, di migliorare la loro competenze e le loro volontà di poter lavorare all'interno dell'Amministrazione regionale. Per questo io credo che il voto favorevole a questo emendamento, che modifica il testo dell'articolo 3, va in direzione di rendere in qualche modo più efficiente e funzionale l'apparato regionale in un momento in cui è necessario dare risposte ai nostri cittadini.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma insomma su questo emendamento… intanto quello che è successo in Aula credo che sia l'esempio più eclatante dell'inopportunità di continuare a discutere questa legge, visto i temi che irrompono regolarmente in aula e che hanno delle caratteristiche di emergenza e su cui stiamo chiedendo di intervenire, di avere una discussione aperta in Aula, ma su questo dirò due cose a conclusione del mio intervento. Ovviamente c'è il voto favorevole di questo emendamento che prova a correggere un pochino le storture che sono presenti nel testo di legge, quindi prova a modificare intanto definendo anche qual è il numero dei Dipartimenti, definendo quali sono le caratteristiche di questi dipartimenti e le funzioni con una legge apposita e riferendosi a una qualifica di dirigente pubblico per quanto riguarda il coordinamento, che mi pare ovviamente il minimo.
Rispetto alla polemica che è scoppiata poc'anzi sullo smantellamento delle strutture ospedaliere, ma io vorrei dire al di là dello scarico delle responsabilità, vorrei ricordare a tutti che il trasferimento dei medici non si attuano sic stanti bus, ma richiedono un nullaosta da parte del responsabile della struttura, che evidentemente c'è stato, la possibilità di ritardare il trasferimento per mesi anche in caso di vittoria del concorso, anche in caso di vincita di un concorso di primario, che tengono fino a sei mesi nella stessa struttura la figura professionale, e vorrei sapere se sono state attivate le procedure per sostituire questi medici, che evidentemente sono stati autorizzati a spostarsi. Questo è il tema vero. Perché se non si fanno i concorsi, se non si attivano le procedure di mobilità interna ed esterna, alla fine certo che si smantella, perché si consente alle persone di spostarsi da una struttura all'altra senza prevedere la sostituzione…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Presidente, per annunciare il voto positivo a questo emendamento, entrerò successivamente sulle motivazioni, però per invitare la maggioranza e tutto il Consiglio regionale, al di là delle responsabilità che si possono cercare in un momento o nell'altro, ad aprire realmente una discussione seria sulla questione sanità. Noi crediamo che sia l'elemento indispensabile per uscire dalla pandemia, stiamo provando a dirvelo in tutti i modi, l'abbiamo detto anche chiedendo la convocazione della Commissione sanità, che è stata interrotta dopo meno di un'ora, e naturalmente i temi rimbalzano all'interno di queste discussioni, rimbalzano ancor di più quando si sta pensando di impegnare il tempo del Consiglio regionale naturalmente ad assumere figure esterne alla pubblica amministrazione, quindi a ingrossare le fila del bilancio invece che per la sanità, che è l'emergenza in questo momento, per posti di sottogoverno. E naturalmente, Presidente, è irricevibile la proposta che ci è stata fatta, noi crediamo che lei in prima persona debba sospendere il Consiglio regionale sul tema del DL numero 107 e convocare l'assessore Nieddu, perché naturalmente il tema non è solo Nuoro, il tema è Oristano, il tema è Ozieri, il tema è Alghero, che la riguarda anche, il tema è Isili, il tema è Bosa, c'è una situazione generalizzata che naturalmente non è sostenibile, il tema è, il Sulcis, certo, il tema è regionale e il tema è anche la questione che l'onorevole Oppi prova a dire in tutte le lingue in questo Consiglio regionale sui dipendenti che vengono spostati da una parte all'altra della Sardegna svuotando completamente i servizi, da dove vengono spostati naturalmente. Quindi prima di pensare a ragionare, discutere ed entrare nel merito delle discussioni…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Lai, altrimenti sembra che io non sia conseguente rispetto agli impegni. Ho chiamato l'assessore Nieddu, era ed è impossibilitato perché non sapeva di dover venire, all'ordine del giorno non è iscritto un argomento di competenza dell'Assessore della sanità, ci sono altre competenze e quindi naturalmente non è pensabile anche umanamente, l'assessore Nieddu non si è mai sottratto al confronto, quindi giustamente lui dice: "Perfetto, lunedì pomeriggio questo dibattito lo si può fare". Non stiamo parlando di un tempo biblico, stiamo parlando di poco più di 48 ore.
Continuiamo. Quindi per dire che gli impegni quando li assumo li mantengo sempre. Qualche volta mi è capitato che poi non mi siano stati consentiti di portare a termine, ma questo è, permettetemi, una parentesi.
L'onorevole Piras è rientrato dal congedo.
Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Anch'io intervengo sull'emendamento numero 171 per dichiarare il mio voto favorevole che, nonostante l'emendamento scritto dal Gruppo Progressista sia un buon emendamento, comunque l'impianto della legge rimane ancora veramente debole dal mio punto di vista o quantomeno irricevibile. Quindi io ribadisco che questo emendamento potrebbe andare a migliorare, ma non a sufficienza, è anche giusto ricordare che le maggiori sigle sindacali che del comparto Regione si sono espresse molto duramente in riferimento a questo testo, anche in riferimento al caso specifico dei direttori di dipartimento, tra le proposte che hanno avanzato le maggiori sigle sindacali c'è appunto di dare e destinare queste risorse alla sanità, e infatti il dibattito si è acceso su un tema così importante. Perché voto a favore su questo emendamento? Perché c'è la necessità di rivedere questo articolo 3, e appunto perché non possiamo dare in maniera cos�� forte un potere illimitato al Presidente che diventerebbe padre padrone comandando quasi di fatto anche l'amministrazione regionale. Quindi confermo il mio voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Dichiaro il mio voto favorevole a questo emendamento che contiene un elemento, quello che afferma la priorità ad incarichi su questo articolo per il personale interno alla Regione che mi sembra assolutamente necessario ribadire e affermare, e immagino che l'assessora Satta sia completamente consapevole del fatto che in un momento come questo, un momento particolare, quello che ci vede probabilmente alla vigilia di un impegno per tutte le amministrazioni pubbliche nella gestione dei piani di rilancio, il cosiddetto Recovery fund, e che nonostante la Sardegna sia in maniera imbarazzante assente dal Piano nazionale, io credo che comunque sarà destinataria di fondi previsti per tutto il territorio nazionale. Ecco, credo che l'Assessore Satta sia consapevole che gli organici degli uffici non sono sicuramente completi, ecco perché è necessario procedere ai concorsi, sono indispensabili e non più procrastinabili. Si facciano questi concorsi per tutte le categorie, compresa la categoria D, mettendo a bando tutti i posti vacanti, escludendo quelli per i quali ci sono graduatorie di idonei, e si proceda con urgenza…
PRESIDENTE. Grazie. Scusate un attimo, devo sospendere il Consiglio per cinque minuti, tra cinque riprendiamo la Seduta.
Il consiglio è sospeso per 5 minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 17 e 14, viene ripresa alle ore 17 e 20.)
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). In teoria forse sarei stato anche legittimato a intervenire sull'emendamento ma intervengo sull'ordine dei lavori, perché ritengo emblematico ciò che sta succedendo in quest'Aula oggi, e soprattutto tra le file della maggioranza, quanto in quest'Aula ci si stia allontanando dai veri temi, i temi reali, temi veramente problematici che ci devono tenere concentrati sulla loro risoluzione, e quando questi temi si ammassano e spingono così tanto sul muro che è stato eretto da parte della maggioranza dove non si fa entrare nulla che non siano problemi afferenti alla preservazione della propria vita politica fa succedere poi queste cose.
Io mi sento di familiarizzare con tutti i colleghi che hanno portato i problemi per esempio della sanità in quest'Aula, perché se è vero che a Nuoro il reparto di emodinamica rischia di scomparire, a Oristano le cose non vanno meglio, a Oristano le cose vanno peggio che da tutte le altre parti, e se non si può, a parere di alcuni, scorgere un piano sistematico di demolizione della sanità nuorese certo si può scorgere un piano sistematico di demolizione della sanità oristanese, la quale soffre di più e da più tempo e più di tutti, dove il pronto soccorso è stato chiuso per settimane - sto concludendo, Presidente -, dove non si può avere un infarto perché sennò si rischia la morte in maniera percentuale molto maggiore rispetto a qualsiasi altra zona della Sardegna, e con tutti gli altri problemi che si è cercato di portare in quest'Aula, ma si è trovata la maggioranza completamente sorda. Ma parliamo di "107", va bene.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Sull'ordine dei lavori, Presidente, volevo chiederle un'informazione. Lei ha sospeso la seduta del Consiglio per cinque minuti, per carit�� è in suo potere farlo e non entro nel merito, non mi permetto, Presidente, però l'ha fatto in un momento dove, magari �� una casualità e non lo metto in dubbio, in un momento in cui si è reso conto che non c'era la maggioranza per la votazione, ed è una sua prerogativa, io non metto bocca su questo, però volevo chiederle, Presidente, secondo lei in questo momento, dove davvero si respira un'aria quasi d'attrito, un'aria pesante in questo Consiglio regionale, dove tutti, mi permetto di dire veramente tutti, maggioranza e opposizione, destra, sinistra e centro stanno chiedendo di intervenire su un argomento importante e vitale, che è quello della sanità, le faccio una domanda: non sarebbe il caso di interrompere la discussione di questa legge per parlare della sanità, noi, noi consiglieri regionali, cosa ne pensa, Presidente?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, mi pare evidente che ci sono dei problemi in maggioranza, allora l'invito che io faccio è quello di chiarirvi i problemi, di sospendere la seduta e di rientrare in aula appena avrete chiarito i problemi, che sono evidenti e che traspaiono in maniera eclatante. Quindi l'invito che io faccio, anche per non perdere ulteriore tempo, è quello di sospendere la seduta, di farvi i chiarimenti che servono alla maggioranza e poi ci rivediamo con comodo e riprendiamo la discussione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Giusto per sfatare un attimino quello che sta dicendo il collega Ganau, non è una questione di problemi di maggioranza, è un problema, caro presidente Ganau, solito, perché non si inizia alle 10 quando non si è puntuali, perché la gente ha l'allergia di stare seduto in quest'aula, quando noi proviamo a dire le cose sembra che siamo chissà che cosa, quando proviamo a proporre idee tipo andare a toccare il portafoglio ai colleghi, scusate il termine, gli viene un po' l'orticaria. Io dico che noi in primis dobbiamo dare un segnale di serietà, non è un problema di maggioranza perché non ci piace o ci piace, è il solito problema, Presidente, non stiamo lì a nasconderci dietro un dito, è sempre il solito. Io la invito, Presidente, lei ha fatto un incontro in Ufficio di Presidenza, lasciamo perdere i messaggi che sono arrivati, secondo me se non iniziamo a dare anche delle regole noi non ne usciremo, che sia questa legislatura o un'altra è sempre il solito discorso, per chi in quest'Aula c'è stato… e serietà, perdonatemi, mi ci metto anch'io, è quella che un po' tutti stiamo dimostrando.
La seduta è sospesa per 10 minuti per una Conferenza dei Capigruppo di maggioranza prima, e poi in Conferenza dei Capigruppo generale.
(La seduta, sospesa alle ore 17 e 26, viene ripresa alle ore 17 e 53.)
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Metto in votazione l'emendamento numero 171, è stata chiesta la votazione elettronica palese.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 171.
(Segue la votazione)
Dalle operazioni di voto è risultato mancante il numero legale, il Consiglio è aggiornato alle ore 18 e 33.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 04, viene ripresa alle ore 18 e 35.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.
Ha domandato di parlare il consigliere Stefano. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Grazie Presidente, poco prima della pausa e acquisite le necessità e le impellenze giustamente pervenute da parte dell'opposizione e in larga parte condivise anche dalla maggioranza, ho chiesto alla Presidenza di valutare, ai sensi dell'articolo 82, l'applicazione dell'articolo 85 comma 7 del Regolamento. Mi pare che la cosa abbia anche accolto da parte dell'Assemblea un certo gradimento come ipotesi di lavoro, certamente non unanime, ma un certo gradimento e attendevo e attendo dalla Presidenza di comprendere se può essere una modalità di attività da prendere in considerazione, grazie.
PRESIDENTE. Tutte le opzioni previste nel Regolamento sono possibilità da prendere in considerazione. Il problema è che dobbiamo mettere in votazione; il problema è questo, nel senso che al di là degli emendamenti da scegliere, poi bisogna votarli e su quello il Regolamento non aiuta. Sull'ordine dei lavori.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Grazie per chiedere la votazione elettronica e per dire che l'assenza di prima dell'opposizione era un'assenza politica.
PRESIDENTE. Mettiamo in votazione l'emendamento 171.
Scusate sto verificando, non funziona.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 171.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
L'emendamento 180 è inammissibile. Adesso andiamo all'emendamento 182 a pagina 273. Quindi si va direttamente all'emendamento numero 1187, corretto? 1187. È aperta la votazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie. Presidente, il numero 181, quindi, è stato dichiarato?
PRESIDENTE. Lo facciamo dopo.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Lo facciamo dopo il "182". Qual è il motivo per cui l'emendamento si fa dopo?
PRESIDENTE. Nessun motivo, il motivo è che il Regolamento mi consente di andare direttamente al "182", e sto utilizzando le prerogative del Regolamento, tutto qui, è così.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Intervengo sull'ordine dei lavori, allora.
PRESIDENTE. Non è una follia, non è una follia.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Non mi risulta di aver…
GANAU GIANFRANCO (PD). Non esiste questa cosa.
PRESIDENTE. Esiste, è scritto nel Regolamento quindi esiste. Tutto quello che non esiste nel Regolamento non esiste, tutto quello che esiste, esiste. Sto facendo discutere. Chi vuole intervenire sul numero 1187?
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, stiamo dicendo che sull'ordine dei lavori, ai fini dell'economia o della chiarezza delle votazioni stesse, mi deve spiegare qual è il ragionamento che ha portato il Presidente a dire che ai fini dell'economia fosse meglio mettere in votazione prima il "182" rispetto al "181" che ha un contenuto normativo simile. Siccome non mi risulta che, ovviamente in caso di approvazione, essendo entrambi sostitutivi totali l'uno fa decadere l'altro, però in questo caso la prassi è quella di seguire la numerazione che né più né meno è quella rispecchiante l'ordine cronologico di presentazione degli stessi emendamenti. Quindi le chiederei, Presidente, di spiegare il suo ragionamento prima della mia dichiarazione di voto su un emendamento che a mio giudizio dobbiamo discutere più tardi.
PRESIDENTE. Il ragionamento è quello legato all'economia dei lavori, è un articolo del Regolamento non previsto da me, non scritto da me, non ho modificato il Regolamento, faccio intervenire tutti, applico però questo Regolamento che mi è stato consegnato da chi mi ha preceduto.
Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Presidente, parliamo del "1187", un emendamento che è stato scritto e voluto dal nostro Gruppo, è un emendamento sostitutivo totale, e anche in questo caso noi cerchiamo di apportare una modifica in questa oscenità di legge che continuate a portare avanti. Che cosa chiediamo? Noi chiediamo che i Dipartimenti istituiti ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 7, numero 1, con funzioni di impulso, programmazione e attuazione di interventi afferenti a materie intersettoriali di competenza degli Assessori sono strutture di livello dirigenziale generale, che consentono, c'è una notevole differenza rispetto a quello che è trascritto nel vostro articolo, il presidio di un'area ampia integrata di intervento collegata alle politiche dell'ente, che risponde all'attuazione degli indirizzi per le materie di propria competenza. E che cosa facciamo in questo emendamento? Stabiliamo le competenze dei dipartimenti. Partendo dal presupposto che noi siamo assolutamente contro questa legge, siamo assolutamente contro anche l'attuazione della vecchia legge del 77 per il riconoscimento dei dipartimenti, noi ricordiamo che sempre in questo articolo viene sempre menzionato il grande potere di vita e di morte dei capi di dipartimento, e quindi che cosa chiediamo? Chiediamo che in questi dipartimenti, che dovrebbero essere segnalati e anche descritti in questa legge essere al massimo tre, chiediamo che questi dipartimenti della programmazione comprendano le materie dei seguenti…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau . Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, sul Regolamento. L'articolo 85 comma 7 dice testualmente: "È altresì facoltà del Presidente modificare l'ordine delle votazioni quando lo reputi opportuno ai fini dell'economia e della chiarezza delle votazioni stesse"; le chiedo di spiegarci quale siano le ragioni dell'economia e quali siano le motivazioni della chiarezza.
PRESIDENTE. Intanto la congiunzione non è congiuntiva ma disgiuntiva, è una "o" e non è una "e", quindi non devono coesistere le due, l'ho ripetuto per economia dei lavori, è un Regolamento che mi è stato consegnato. Procediamo
(Interruzione)
PRESIDENTE. Sono emendamenti simili, sono emendamenti molto simili! Guardi, onorevole Ganau, proprio da lei, che è stato il mio predecessore…
(Interruzione)
Bravissimo! Continui a non farlo… ho capito, probabilmente non c'�� stata la necessità.
Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco . Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU).Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente. Io credo che così facendo si stia creando un precedente veramente pericoloso. Come ha appena accennato il Presidente Ganau, nei cinque anni precedenti, ma io sono in quest'Aula da più di cinque anni, non ho mai visto un'applicazione del Regolamento fatta in questa maniera, poi non spiegata, perché se lei ci convince sulle spiegazioni che dovesse darci può darsi pure che potremmo essere d'accordo.
PRESIDENTE. Allora cerco di spiegarlo.
COCCO DANIELE (LEU).Diceva l'onorevole Tunis che è stato sportivo l'onorevole Ganau perché non l'ha mai fatto, e ha detto anche "perché non c'è stata mai un'opposizione così", come la nostra, e ha perfettamente ragione, perché non abbiamo mai discusso una legge come questa, quindi l'opposizione non c'è mai stata. Veramente, noi le nostre prerogative ce le vogliamo tenere, e non è in questa maniera che potete negarcele. Tanto Presidente sa bene che se forza la mano in un modo, noi la forziamo in un altro e non si risolve comunque nulla.
PRESIDENTE. Ma non sto forzando, ce ne sono un sacco di emendamenti, guardate, abbiamo da discutere per tutta la sera, state tranquilli, non c'è problema, si tratta solamente dell'applicazione di un articolo che è previsto nel Regolamento, non è un precedente, non è la modifica di una prassi, gli emendamenti 181 e 182 sono simili, praticamente sono identici, ci sono molti emendamenti che assorbono gli altri, dell'emendamento 181, quindi per una ragione di economia, io non posso tenere a conto l'ostruzionismo, che è giusto e corretto, ma devo anche regolare i lavori secondo l'economia degli stessi. Quindi non c'è nessun problema, continuate a fare il vostro lavoro e io faccio il mio.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Per chiederle, sempre per l'economia del tempo, che l'emendamento 1187 sia votato per parti, e cioè la parte subito dopo la dicitura "articolo 3 dipartimenti", l'1 votato in un modo, il 2 votato in altro modo. Presidente, sempre per l'economia dei lavori, e perché i consiglieri possano approfondire la materia, le chiederei di votare per parti il punto 1, il punto 2, il punto 3, il punto 4, il punto 5, il punto 6, il punto 7, il punto 8 e il punto 9.
PRESIDENTE. Ne verifico la fattibilità.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 55, viene ripresa alle ore 19 e 01)
Riprendiamo i lavori. Sull'emendamento 1187, l'emendamento all'emendamento, la suddivisibilità per parti è ammessa in numero 3 per rendere coerenti la disciplina: i commi 1 e 2, la seconda 3, 4, 5, 6, 8 e 9, e la terza il 7. È aperta la prima votazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Il Regolamento all'articolo 85 comma 4 dice: "È sempre ammessa la votazione per parti separate, purché le singole parti abbiano contenuto normativo autonomo"; alcune delle parti accorpate hanno contenuto normativo autonomo, cioè il comma 3 che specifica che l'incarico può essere conferito a dirigenti di ruolo del sistema Regione con esperienza almeno quinquennale, è un contenuto normativo autonomo che è perfettamente in grado da solo essere norma
PRESIDENTE. Le spiego il ragionamento, ho verificato con l'ufficio; il comma 4 richiama il comma 3, il comma 5 parla dell'incarico, della durata, altrimenti non avrebbe senso, il comma 6 parla delle funzioni dei direttori, il comma 8 parla del trattamento economico, il comma 9 parla dell'assoggettamento al controllo dell'attività dei direttori, il comma 7 invece ha valenza autonoma, così come il comma 1 e il comma 2 sono interconnessi tra di loro. Nessuna forzatura, andiamo avanti così. Commi 1 e 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU).Presidente, sull'ordine dei lavori per preannunciare la richiesta di voto segreto per parti sull'emendamento 1188 e, in particolare, sul comma 1…
PRESIDENTE. Non lo può fare, però leggiamocelo il Regolamento, non può farlo.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Stiamo discutendo quindi il comma 1 e il comma 2, perché il è 3 a parte. Per quanto riguarda il comma 1 e il comma 2 riguardano in questi emendamenti, nel 1187, la parte legata alle funzioni di impulso, programmazione ed interventi, e così le competenze dei dipartimenti così come dettagliate al comma 2, tenendo presente che l'intento dell'emendamento è ripristinare una sintonia tra l'organizzazione della Regione in capo ai dirigenti che hanno superato un concorso e svolgono il ruolo in funzione dei titoli e degli esami a seguito del concorso, e non invece inserire nell'ambito della Regione Sardegna persone nominate con incarichi esterni in violazione delle percentuali di coloro che possono essere esterni rispetto al numero di interni, e che in ogni caso arrecherebbe un danno in relazione al fatto che le nomine senza una qualifica superiore, ma anzi avendo inserito nell'ambito dell'articolo una serie di criteri che poi appunto abbassano il livello qualitativo delle persone che possono essere nominate, questo rischia seriamente di determinare un danno non solo per la Regione in termini di organizzazione di apparato amministrativo, ma anche all'esterno, perché queste persone, queste figure avranno difficoltà, visti i pochi titoli, a coordinare ovviamente direttori generali degli Assessorati, e state creando un sistema di fatto di una Regione parallela per accentrare tutto in capo al Presidente della Regione, tanto che varrebbe la pena far scomparire gli Assessori e il resto delle strutture perché tutto viene accentrato in capo al Presidente della Regione che potrà, tramite il Segretario e il Direttore di dipartimento, decidere tutto tanto da avere ingerenze persino nell'ambito dei Direttori di servizio, che potranno ricevere o dovranno ricevere dal Direttore di dipartimento una serie di indicazioni puntuali circa il loro lavoro, che dovrebbe essere invece autonomo e indipendente, solo a beneficio della Regione e dei sardi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie, Presidente. Intanto a me spiace molto, Presidente, quello che sta capitando questa sera relativamente alla sua condotta in Aula, e mi dispiace molto perché noi gli riconosciamo chiaramente un equilibrio che ha sempre dimostrato e anche la difficoltà oggettiva di gestire l'Aula in certi momenti, non solo per colpa di questa parte ma anche per colpa della maggioranza che l'ha eletta, che molte volte non la aiuta assolutamente, soprattutto credo che se dovessimo indicare il numero delle volte che la sua maggioranza non l'ha aiutata sono sicuramente superiori a quanto noi facciamo ostruzionismo, quindi è un ruolo difficile, complicato, però nel momento che lei ha deciso di sobbarcarsi quest'onere deve in qualche modo anche essere consapevole e cosciente, lei lo è, di essere anche un po' super partes, in qualche modo verificare le situazioni. Per cui, guardi, a noi non è molto piaciuto, glielo dico con molta onestà, quando più che come Presidente lei svolge il ruolo di "Capogruppo d'ombra" della maggioranza, perché in alcuni momenti lei è il Capogruppo aggiunto di questa maggioranza: guarda nei banchi alla sua destra se c'è il numero legale, se non c'è il numero legale sospende lavori dell'Aula per rimettere insieme le fila, ruolo che questo non compete al Presidente del Consiglio, molte volte scende da quello scranno per concordare emendamenti, ruolo che non compete al Presidente del Consiglio, e poi si lancia a interpretazioni, alcune volte corrette altre meno, su come devono essere votati gli emendamenti. Allora, io le riconosco e la invito a rimettere la giacca da Presidente del Consiglio e avere quel ruolo e quella funzione da Presidente del Consiglio, non si aggiunga a fare il Capogruppo della sua maggioranza, ci sono già i suoi colleghi che fanno in maniera autorevole i Capigruppo, perché è ancora lungo il tempo in cui dobbiamo vivere insieme, e non è nella ricerca dell'ostruzionismo o in quelle che possono essere le minacce, Presidente, ma è il ricordo che noi vogliamo avere di lei come Presidente, e ora, proprio perché ritengo che la sua funzione debba essere superiore, non vogliamo più vedere, la invitiamo, quello che abbiamo visto fare oggi, che abbiamo visto oggi! Lei deve prima di tutto come uomo democratico, come eletto, rispettare e sostenere…
PRESIDENTE. Onorevole Comandini, peraltro le ho dato trenta secondi in più perché ho lasciato il microfono acceso, diciamo che la mia imparzialità penso sia indiscutibile però sono vincolato al rispetto del Regolamento, che piaccia all'opposizione o dispiaccia alla maggioranza; molte volte questa cosa piace all'opposizione, dispiace alla maggioranza ma, dura lex sed lex, purtroppo è il Regolamento che mi avete dato, che ho avuto in eredità.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per quanto riguarda l'economia e la chiarezza delle votazioni, i consigli dell'onorevole Comandini, a mio giudizio, possono esserle utili e possono essere utili anche a ripristinare in quest'Aula un decoro dei lavori e un rispetto non solo del Regolamento ma anche del lessico istituzionale e del comportamento istituzionale che spesso quest'Aula perde.
Ci può stare una fase conflittuale, in questo caso le parti non hanno un punto di caduta, noi siamo per il ritiro di questa legge, lo andremo a dire sino all'ultimo emendamento dell'ultimo articolo, utilizzeremo tutto quello che è previsto nel Regolamento, che come ha ricordato il Presidente abbiamo ereditato, per far sì che voi cambiate idea e anche un momento prima dell'ultima votazione possiate tornare indietro sui vostri passi, dedicarvi ad altre attività più care ai sardi e ritirare questo obbrobrio di legge. Viceversa voi avete un'altra idea, siete disposti a sacrificare tutto, siete disposti a ignorare il grido di dolore che arriva fuori da quest'Aula, siete disposti a far finta che questa Regione non abbia bisogno di un bilancio, non abbia bisogno di una politica sanitaria trasparente per il bene di tutti, pensate che si possa governare nel chiuso delle stanze lontano dagli occhi indiscreti del Consiglio regionale, degli organi di stampa, dei cittadini, e pensate che questo comportamento possa essere rovinato solo dall'azione di disturbo dell'opposizione. Noi non c'entriamo niente, noi qua stiamo facendo semplicemente il nostro lavoro di tener fede a un mandato elettorale ricevuto da cittadini che hanno deciso che dovessimo essere qui a fare opposizione, hanno scelto voi per governare, ma c'è una parte importante della cittadinanza che non ha votato nemmeno per noi, ma che non vi ha scelto e che ci ha dato il compito di controllarvi per cui assolviamo ruoli diversi…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Nell'annunciare il mio voto favorevole all'emendamento dell'emendamento numero 1187 che è emendamento al 182 e che quindi rafforza ulteriormente la volontà di questa minoranza circa il dare una migliore veste a questo provvedimento che riteniamo assolutamente inadeguato, io volevo far presente che durante uno degli innumerevoli intervalli di questo pomeriggio di fine aprile, chiacchierando amabilmente con alcuni esponenti della maggioranza, mi son permesso di dire: "Secondo me, e chiaramente non faccio neanche i miei interessi, vi converrebbe questa legge bloccarla, e magari ripresentarla in un momento in cui la situazione epidemiologica è migliore, la popolazione sarda è più tranquilla e quindi magari passerebbe anche, diciamo, in maniera quasi inosservata." E da parte degli esponenti di maggioranza con cui parlavo non mi è arrivata una risposta negativa perché evidentemente, ovviamente come è giusto che sia, ci sono persone cum grano salis sia da una parte che dall'altra che si rendono conto che state facendo una cosa antistorica soprattutto in questo momento devastante dal punto di vista sanitario che stiamo vivendo. Quindi è chiaro poi ricollegandomi a quello che ha detto l'onorevole Agus adesso, è chiaro che il nostro compito è quello di opporci in maniera strenua e regolamentare al vostro comportamento pedissequo e assolutamente irragionevole. Però volevo sottolineare l'esito di questa chiacchierata che mi sembra che sicuramente è veritiera, non mi sto inventando niente, e che comunque…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Anche io noto con dispiacere che alcune forzature regolamentari stanno venendo utilizzate, io ritengo non per economia dei lavori quanto per ledere le nostre prerogative delle quali non stiamo per niente abusando, a mio avviso, dato il forte disvalore che riconosciamo a questa legge e al modo con cui questa legge viene portata, ma soprattutto al tempo in cui questa legge viene portata. Ripeto, non stiamo abusando delle nostre prerogative, ritengo che ci dovrebbe essere concesso di esercitarle nella loro più totale pienezza, ma questo non sta avvenendo e non si riuscirà in questo modo comunque a fiaccare l'animo con cui stiamo affrontando questa discussione, se non altro perché non ci facciamo carico di nostri soli preconcetti ideologici, ma veramente di tutte le istanze che vengono dal di fuori di quest'Aula, da dove per troppo tempo siete stati lontani e per troppo tempo vorrete essere lontani, dal quale agendo in questo modo vi state allontanando sempre di più, istanze che vengono dal di fuori di quest'Aula e che devono essere affrontate, quelle sì con urgenza, urgenza che non si può non denotare da nessuno dei vostri comportamenti, perché la sbrigatività non è urgenza. Tornando all'articolo 3, all'emendamento numero 1187, rimanendo sul tema dei Dipartimenti e dell'impatto che la loro istituzione potrebbe avere sulla macchina regionale, continuo a dire che non se ne sta tenendo in conto la negatività appunto per quanto riguarda gli effetti che questi e soprattutto coloro che andranno a ricoprire i ruoli con questi istituiti porteranno all'interno del sistema Regione, dove lo continuerò a dire…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CIUSA MICHELE (M5S). Anch'io intervengo per dichiarare il mio voto favorevole all'emendamento, al punto 1 e 2 visto che c'è stata una richiesta di voto per parti. Un emendamento presentato dal mio Gruppo al quale troviamo, speriamo di trovare accoglimento anche perché anche se fosse accolto comunque la nostra rimane una posizione dura nei confronti di questa legge che stiamo cercando di spiegare in tutte le maniere che sarebbe una legge da ritirare visto anche il periodo storico che stiamo vivendo e non è certamente prioritaria in questo momento.
È necessario ricordare che siamo all'articolo 3, quello dei Dipartimenti, avallare tutto questo andrà a ricadere in maniera negativa, uno svantaggio su tutti gli Assessori, andrà a svilire le competenze e le funzioni delle direzioni generali degli Assessorati, cioè siamo di fronte a una legge che non certo migliorerà la macchina amministrativa, ma forse probabilmente la congestionerà proprio del tutto e avremo un'Amministrazione totalmente congestionata che non otterrà risultati. Io confermo il mio voto favorevole a questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Vede Presidente, sempre nell'ottica del riconoscimento del lavoro che è stato fatto da altri nel passato e che hanno lavorato intensamente per l'approvazione di questo Regolamento che regolamenta per l'appunto i lavori nell'aula, probabilmente il legislatore passato non ha tenuto conto della sua scalata allo scranno più alto di questa Assemblea, perché lei in questo caso non è certamente un arbitro e mi consentirà il collega Comandini anche di dissentire rispetto al suo ragionamento perché lei non si è mai tolto quella giacca e quindi non si è mai vestito da un arbitro corretto e leale in questa Assemblea, applica i regolamenti a discrezione…
PRESIDENTE. Questo non glielo consento, applico il Regolamento e le tolgo la parola.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Io entrerò nel merito dell'emendamento numero 1187 parte prima, innanzitutto dichiarando il mio voto favorevole alla prima parte e lo dico perché più volte in questa aula ho provato a parlare del fatto che questo errore che state andando a commettere oggi provando ad approvare i Dipartimenti, l'avete già fatto quando avete pensato brillantemente di superare l'ATS ma in verità non l'avete per niente superata, alcuni partiti della maggioranza e in particolare uno se ne sono accorti rispetto al fatto che non c'è l'autonomia desiderata rispetto alle ASL che avete votato. C'è un aggravamento della situazione burocratica, c'è un aggravamento della velocità o della lentezza con cui andate a rispondere ai problemi e la discussione in precedenza tra maggioranza e opposizione ha sviscerato anche alcuni di essi e oggi andando a votare l'articolo pensate di costituire dei Dipartimenti che saranno posti in maniera verticistica rispetto ai direttori generali. Quindi i direttori generali per qualsiasi decisione dovranno chiedere al Capo Dipartimento, il Capo Dipartimento dovrà chiedere a chi ha sopra fino ad arrivare al Segretario generale, c'è una piramide che non vede una semplificazione della vita amministrativa della Regione, non vede naturalmente la semplificazione e il riconoscimento anche dell'azione politica ma vede soltanto, solo ed esclusivamente un'implementazione dei costi per la nostra…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Io ormai sono anche in imbarazzo, lo riconosco, a ripetere le solite frasi, voi direte che ti puoi astenere dal dirle, ma invece sento anche il dovere di onorare il mandato che è quello di ragionare per la gente sarda e la gente sarda sicuramente non è interessata, in questo momento meno che mai a questo disegno di legge. E davvero, io chiedo all'assessora Satta e all'onorevole Tunis di verificare presso il presidente Solinas se davvero non sia opportuno, con un gesto più che nobile in questo momento anche se tardivo, di ritirare o sospendere la discussione di questo disegno di legge. Io mi chiedo se veramente è mai possibile che tra di noi siamo così diversi nell'affrontare la preoccupazione, l'ansia, e ripeto, come ho detto in quasi tutti gli interventi agli emendamenti, la disperazione della gente sarda. Perché qui non stiamo parlando solamente di alcune fasce, abbiamo potuto verificare da tutti gli interventi che la disperazione è per il lavoro, la disperazione è per la salute, la disperazione è per l'immobilismo che la gente vede da parte delle istituzioni. Noi stiamo rischiando veramente di lasciare con questa legislatura il peggior segnale, il peggior ricordo che potremmo mai lasciare appunto nella gente…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PISCEDDA VALTER (PD). Rinuncio.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1187.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1187, parte prima.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Parte seconda.
Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Intanto per esprimere un po' di solidarietà nei suoi confronti, nel senso che io capisco la difficoltà che lei prova in questo momento, intanto perché stiamo portando una legge che penso non condividano neanche gran parte dei suoi colleghi e perché in quest'Aula effettivamente c'è una difficoltà oggettiva sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista anche dell'educazione, poniamola in questi termini. Quindi l'appello in questo momento che vorrei rivolgere è verso i colleghi, perché io capisco che per alcuni può essere difficile, però il nostro è un ruolo abbastanza importante, l'onorevole Ennas sicuramente non lo capisce, ma è un ruolo abbastanza importante e più passano i giorni e più il ruolo viene svilito. Ha provato a ripeterlo e a dirlo in maniera eccellente l'onorevole Cossa l'altro giorno, ma poiché in quest'Aula se nessuno urla pare che non venga ascoltato, io penso che il nostro ruolo debba rientrare nei binari giusti, perché sta diventando davvero complicato. E poi d'altronde è una legge anche abbastanza difficile, perché già viene svuotato completamente sia per gli assessori, che per i consiglieri, la loro funzione quasi con questa legge, e quest'aula sta dimostrando proprio questo, che non conteremo più nulla, non avrà senso nulla, e che c'è qualcuno che ci guarda probabilmente da un monitor, che mando a 4 messaggini al capogruppo di turno per ricordargli che magari l'onorevole Solinas ha detto qualcosa che era scomoda, o l'onorevole Agus ha detto qualcosa che era scomodo. Io penso che questo non sia assolutamente un sistema democratico.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Mi conferma, Presidente, comma 3, 4, 5, 6, 8 e 9, il 7 no, giusto? Perfetto grazie, quindi questo lo ribadisco, essendo anche un nostro emendamento, abbiamo cercato in questo obbrobrio di legge, questa oscenità, in questa vergognosa legge di porre qualche pezza, improbabile, però ci proviamo. E lo facciamo cercando di intervenire in quello che è sicuramente il trattamento economico previsto per quanto concerne i Direttori dei Dipartimenti, noi chiediamo che il trattamento venga determinato dalla Giunta regionale in una misura non superiore a quello previsto per i direttori generali dell'Amministrazione regionale. Quindi questo credo che sia importante che venga comunque trascritto, anche perché come abbiamo già detto in varie occasioni, cioè da un mese a questa parte, questa legge costerà a tutti i sardi molto di più di 6 milioni di euro. Se poi lasciamo anche lo spazio come è contenuto nel vostro articolo, così come lo avete trascritto, anche al Capo di dipartimento di poter non solo allocare, avete usato un termine particolare, allocare le risorse umane, ma secondo il suo personale, l'avete proprio trascritto, un criterio personale, quindi è difficile poi no? Cioè io mi domando, ma nel momento in cui un capo di Dipartimento ha una valutazione di un criterio personale che non corrisponde non so a quella dettata dal buonsenso, io mi domando voi lasciate questa libertà proprio di azione al Capo di Dipartimento nei confronti di altro personale. Quindi se gli sta bene può andare bene, può continuare a stare all'interno…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (PD). Presidente, questa parte riguarda l'incarico di Capo Dipartimento che come sappiamo, ai sensi della vostra interpretazione successiva alla approvazione del testo in Commissione, diventerà con l'emendamento che discuteremo nei prossimi giorni, credo, l'unica innovazione inserite nell'articolo 3, di fatto non vengono creati dipartimenti, per cui serviranno nuovi atti, nuovi stanziamenti e nuovi concorsi, vengono creati i capi dipartimento. Daremo soddisfazione a tre persone, auguro più fortuna rispetto alle ultime nomine fiduciarie portate avanti dalla Giunta regionale, lo auguro per il bene della Sardegna perché credo che i recenti fallimenti siano ormai evidenti e innegabili. Ciò detto io credo che in questa discussione siano emerse in tutta la loro dirompenza i problemi che ha la nostra macchina burocratica amministrativa. A volte non riuscendo a trovare parole per difendere questa gestione si ricorre, come ha fatto ieri il Presidente della Regione, al fallo di confusione, si manda la palla in tribuna, si cerca il conflitto e lo si fa ovviamente ottenendo una piccolissima vittoria di Pirro, si rimanda di qualche ora la resa dei conti, si indebolisce ulteriormente una figura che mai era stata così logorata dopo appena due anni di legislatura… (manca audio) …che avranno effetti non nei prossimi quindici giorni o nei prossimi sei mesi, avranno effetti nei prossimi decenni. Le leggi che noi andiamo a modificare, o vorremmo andare a modificare sono vecchie di decenni, in alcuni casi sono arrivate ai giorni nostri esattamente come erano state partorite dal legislatore degli anni 70' o degli anni 90. È chiaro che una riforma occorre ed è indispensabile, però vi sarete accorti anche voi dei problemi che ci sono dentro quegli uffici, del fatto che alcune cose siano estremamente difficili, che a volte anche avendo una legge come ha ricordato l'onorevole Meloni ci vogliono due anni per fare il passo successivo perché devi fare i conti con la realtà che non sempre è pari alla tua volontà e alle tue idee. Ebbene, perché forzare la mano su un tema come questo, mi chiedo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, io credo che quest'Aula abbia certamente il senso del dovere rispetto ai sardi e non percepisce credo prioritaria l'approvazione, o meglio ancora, oggi, la discussione dopo un mese all'interno di quest'Aula che diversamente da quelli che sono i problemi dei sardi, in Piazza d'Italia abbiamo le nostre partite IVA che sono accampate, Presidente, e qua noi stiamo discutendo dei Dipartimenti, che tra l'altro andranno probabilmente in contrasto con la struttura amministrativa. Lei, Presidente, dovrà riflettere sul fatto che domani i Capi dipartimento nominati su un rapporto fiduciario potranno in qualche modo andare in contrasto anche con quella che è l'attività da parte dei dirigenti, e in questo caso cosa succede, Presidente? Il Dirigente può essere anche spostato ad altra sede, perché è in conflitto con quella che è l'attività del Capo dipartimento e, così come ha ricordato e ha più volte sottolineato l'onorevole Ganau, va assolutamente in conflitto con legge Bassanini, con la separazione dei poteri tra la parte politica e quella gestionale. E allora siccome credo nella buona fede di quest'Aula e dei consiglieri, fermatevi, parliamo di cose che necessitano le persone, le cittadine e i cittadini, le nostre imprese, non andiamo oltre, perdiamo in credibilità, lei Presidente, ma fa perdere la credibilità a tutta quest'Aula. E siccome il programma dei lavori è prerogativa del Presidente, è anche prerogativa del Presidente riportare quest'Aula a discutere di cose che riguardano la Sardegna, che riguardano i sardi, che riguardano le imprese, che riguarda la nostra attività all'interno di quest'Aula. Lei ne è cosciente, è che probabilmente a pressioni di diverso genere, certamente sempre di carattere politico, ma le riconosco, così come lei si è attivato per convocare anche un incontro per i lavoratori del Rizzeddu, mi auguro che in quel caso quest'Aula, i Consiglieri regionali del territorio siano coinvolti in una vertenza che ci ha visto tutti…
PRESIDENTE. Assolutamente sì!
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Assolutamente, e ha mandato gli inviti all'universo mondo e ai Consiglieri non ha mandato ancora niente.
PRESIDENTE. No, non è arrivato ancora, non ha avuto il tempo. Deve fare sempre il processo alle intenzioni, guardi!
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1187, parte seconda.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1187, parte terza.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
A seguito della mancata approvazione di questo emendamento, decadono gli emendamenti numero 1188, 1189, 1190, 1191, 1192, 1193 e 1196.
La prossima volta apriamo con l'emendamento numero1209.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). A proposito degli emendamenti che ha dichiarato decaduti avrei qualcosa da ridire. Posso capire il 1189 che ha un contenuto normativo molto simile, e anche di 1188, però il 1190 è profondamente differente, anche riguardo alle differenze con l'emendamento iniziale. Io le chiederei, come è già successo, di metterli da parte ai fini di una valutazione che possiamo fare la settimana prossima.
PRESIDENTE. Il 1190 lo mettiamo da parte, iniziamo col 1209.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). 1190, e poi a seguire vedremo dopo…
PRESIDENTE. Apriamo con il 1209 e poi mettiamo da parte il 1190.
La seduta è tolta, il Consiglio è aggiornato a martedì prossimo alle ore 15 e 30.
La seduta è tolta alle ore 19 e 53.