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Resoconto della seduta n. 130 del 21/04/2021

CXXX SEDUTA

Mercoledì 21 Aprile 2021

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giampietro COMANDINI

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 16 e 34.

CUCCU CARLA, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 14 aprile 2021 (123), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Cocciu, Michele Ennas, Domenico Gallus, Diego Loi, Andrea Piras, Aldo Salaris, Giovanni Satta e Giovanni Antonio Satta hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 21 aprile 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 14 aprile 2021 è pervenuta alla Presidenza una petizione: "sull'emergenza rifiuti in Sardegna e in particolare nella discarica della discarica di "Serra Scirieddus" nel Monte Onixeddu".

Ricordo che, a norma l'articolo 103 del Regolamento interno, il fascicolo relativo a detta petizione è a disposizione dei consiglieri presso la Quarta Commissione.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Abbiamo preso, come Capigruppo, con le persone che abbiamo audito, quindi gli esponenti delle organizzazioni di riferimento del commercio ambulante e dei giostrai, l'impegno di portare in Aula un testo…

PRESIDENTE. Sì, sono arrivato in ritardo proprio perché stavo lavorando su questo fatto.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Le chiederei, appena c'è una bozza, di farla circolare tra i Gruppi, in modo che si tenga fede all'impegno.

PRESIDENTE. Assolutamente sì.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attivit�� di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107. Siamo arrivati alla discussione sull'articolo 2 e sui relativi emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). L'articolo 2 è stato dalla Commissione modificato nel senso dell'aver posticipato gli aspetti riguardanti i Dipartimenti e introduce la figura del Segretario generale della Regione, o meglio ripristina, perché il Segretario generale della Regione esisteva negli anni passati, diverse legislature fa, ed erano alti funzionari che svolgevano un ruolo importante. In questo caso il Segretario della Regione, però, a differenza di quello che è stato comunicato con delle slide poi inviate alla stampa e pubblicate nei social, non è vero che non va a sovrapporsi con la figura del Direttore generale della Presidenza, in quanto nella comunicazione istituzionale, che dovrebbe essere sempre improntata alla massima trasparenza impersonale e dovrebbe riportare cose reali, in quella comunicazione… dove anche alcuni Assessori si sono immediatamente prodigati nel comunicare una legge che prevede 6 milioni di spesa, ma stranamente nella comunicazione istituzionale veniva detto che si sarebbero fatti risparmi di spesa pubblica. Come si possa prevedere una maggiore spesa per 6 milioni, moltiplicati per tre anni, quasi 20 milioni, e allo stesso tempo dire che lo stesso provvedimento che prevede spesa possa determinare risparmi, è cosa che attiene ad incontri ravvicinati del terzo tipo, ma non con intelligenze superiori. E nell'ambito del Segretario generale, mentre un tempo erano figure che avevano un profilo molto alto, intanto al comma 2 viene previsto che debba essere per forza di cose estraneo alla dotazione organica della Regione. Cioè, pur avendo un dirigente di lungo corso stimato e apprezzato da tutti che potrebbe svolgere il ruolo di Segretario generale, noi per legge diciamo che il dirigente, il direttore generale, o ex direttore generale, o l'alto funzionario pubblico presente all'interno del nostro organico non possa svolgere quel ruolo e debba invece essere ricercato all'esterno tra enti pubblici o privati, che abbia svolto appunto un incarico dirigenziale, poi iscritti per almeno un quinquennio negli albi o ordini professionali di ogni ordine e grado senza indicare neanche materie economico-giuridiche, quindi chiunque può svolgere il ruolo di Segretario generale che, come sapete, nei comuni è il notaio e svolge una funzione molto importante per quanto riguarda la certezza degli atti. E poi si arriva addirittura a sostenere che possa essere un avvocato o una persona proveniente, c'è sempre una o, e quindi può essere anche alla fine un giovane ricercatore senza un requisito legato agli anni o all'esperienza, oppure dalla docenza universitaria, qualsiasi, quindi chiunque vincitore di concorso come associato o vincitore di concorso come ricercatore potrà svolgere l'incarico di Segretario generale della Regione Sardegna. Questo è scritto in legge, altro che alti requisiti, e tutto questo per attribuire un incarico fiduciario, cosa che viene indicata poi al comma 3, e che scorrendo poi ancora la legge questa figura che non dovrebbe avere secondo voi competenze di alto profilo dovrebbe: attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo, sovraintendere la gestione amministrativa del sistema Regione, svolgere tutte le funzioni finalizzate ad assicurare l'unitarietà e l'integrazione dei dipartimenti e delle direzioni generali, coordinare la pianificazione strategica, dirigere, coordinare e controllare l'attività dei dirigenti, istituire le procedure per il conferimento degli incarichi di Capo di Gabinetto, direttore generale, gli incarichi di direttore di servizio, da affidare a soggetti esterni all'amministrazione regionale. Istituisce, non so se vi siate soffermati su questo periodo: "la procedura per il conferimento degli incarichi di capo di dipartimento, di direttore generale e per gli incarichi di direttore di servizio da affidare a soggetti esterni all'amministrazione regionale". Perché vale la pena soffermarsi su questo? Perché ogni articolo e ogni comma prevede sistematicamente il rinvio a ulteriori procedimenti…

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Proseguo sul solco tracciato dall'onorevole Zedda perché anche a me colpisce moltissimo che si precisi che questa funzione va individuata al di fuori della dotazione organica, come a dire che seppure avessimo un geniaccio nell'organico della Regione non lo sfrutteremmo, e questo naturalmente alla faccia dell'efficienza, dell'economicit�� e dell'efficacia. Ancora una volta resto abbastanza meravigliata per queste scelte. Stamattina l'onorevole Piscedda diceva che ci dobbiamo arrampicare sugli specchi per continuare a ragionare su questo disegno di legge, devo dire la verità che per una volta non concordo, perché abbiamo talmente tanti appigli a cui arrampicarci dati da questo provvedimento che certamente non abbiamo bisogno degli specchi. Gli argomenti sono stati enumerati abbondantemente, sono validi, solidi e anche drammaticamente cogenti perché li possiamo confrontare a un'economia che è decisamente al tracollo, a una sanità che è al collasso, a una disoccupazione in aumento. In questa nostra Regione possiamo dire che l'unica crescita che possiamo considerare è quella della disoccupazione, della dispersione scolastica, delle persone che ogni giorno e sempre più ricorrono alla Caritas. Ragioniamo su questi aspetti perché non è populismo come si fa facilmente ad accusarci, io penso che sia la realtà, altrimenti passa per populismo occuparci davvero delle cose importanti, passa per populismo leggere i fatti che ci circondano, io penso che questo disegno di legge sembra e forse è concepito in una stanza ovattata senza conoscere i problemi che stanno fuori da una determinata porta. E la scelta, per tornare all'argomento dell'articolo, di un Segretario Generale che è pagato in un certo modo, anche se qualcuno ogni tanto dice che stiamo sbagliando, che i costi non sono quelli, io ho provato semplicemente a confrontare con le altre regioni e davvero il compenso che spetterebbe al Segretario nella Regione Sardegna è di molto superiore anche a regioni apparentemente più ricche della nostra. Per cui continuo a insistere, è un disegno di legge che va ritirato se abbiamo ancora una parvenza di dignità, di onore e di rispetto per i sardi.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. È chiaro che questa riforma, che poi riforma non è, questo disegno di legge doveva partire da una riforma dell'assetto istituzionale e dell'organizzazione generale aprendo un dibattito che nel rispetto chiaramente delle varie posizioni, quindi coinvolgendo tutte le forze che nella pubblica amministrazione lavorano, e non solo, fosse stata in grado di approvare ad una proposta innovativa nei contenuti e anche concreta in un'eventuale applicazione. Questo invece non è stato perché un po' come accade ultimamente e come voi avete fatto diventare quasi una prassi state agendo in solitudine, avete agito in solitudine e continuate a portare un disegno di legge che appare palesemente inadatto allo scopo dichiarato, e ovviamente all'azione dell'amministrazione regionale. Per tutte le persone tra l'altro che lavorano nella pubblica amministrazione questa è una grande offesa, anche perché è evidente che chi ha prodotto questo testo non ha la minima dimestichezza con i problemi e le difficoltà che ci sono nell'operare in una macchina abbastanza vecchia che necessitava davvero di una riforma puntuale, e ciò poi tra l'altro di cui l'amministrazione regionale ha realmente bisogno per essere più sollecitata nei confronti e per rispondere anche alle esigenze dei cittadini non era certamente questo disegno di legge. Tra l'altro non c'è in nessun articolo di questo testo un qualcosa che possa essere realmente salvato, è l'intero impianto della legge che è concettualmente sbagliato, invece di semplificare accorciando la catena di comando e controllo, vengono create sovrastrutture inutili e costose chiaramente per le casse pubbliche, con l'unico scopo di controllare attraverso fiduciari; l'ha espresso bene l'onorevole Zedda. È chiaro che poi c'è anche un altro problema; questo disegno di legge, che è la sintesi di come appunto questa maggioranza e questo Governo regionale vedono i lavoratori dentro la pubblica amministrazione, e anche per questo che personalmente mi associo alle note dei vari sindacati e respingo con forza questo atto di accusa gratuito e senza fondamento nei confronti della dignità e dell'onore dei dirigenti e di tutti i dipendenti della Regione Autonoma della Sardegna. Ma, tra l'altro, c'è una cosa ancora più grave; questo è un vero e proprio attacco, senza precedenti nella storia dell'autonomia, al principio cardine della distinzione tra la responsabilità politica e la responsabilità amministrativa, penso che tutto questo non può essere per noi tollerato ed è per questo che voteremo, perlomeno personalmente, ma anche il Gruppo, contro questo articolo e l'intero impianto di questa norma.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Semplicemente per ricordare a noi stessi e ai colleghi che abbiamo fatto l'incontro con le persone che stanno manifestando fuori dal Palazzo e si è comunque addivenuti a fare un ordine del giorno che il Presidente ha avuto cura di poter preparare, e credo che sia anche alla vostra attenzione, per quanto ci riguarda l'abbiamo già sottoscritto e firmato perché i signori che noi abbiamo audito ci hanno detto chiaramente che non avrebbero mollato finché non c'era qualche documento anche di impegno da parte del Consiglio. È un ordine del giorno e io direi, se siamo d'accordo, gli diamo uno sguardo, chi non ha avuto modo lo faccia quanto prima, Presidente, così evitiamo di tenerli ancora giù, perché poverini sono giù da stamattina.

PRESIDENTE. Condivido assolutamente le parole dell'onorevole Mula.

Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Sempre sul tema introdotto dall'onorevole Mula, perché ovviamente anche noi come opposizioni siamo pienamente in linea sull'esigenza manifestata da quelle persone che abbiamo audito, e lo stesso assessore Chessa si è fatto parte diligente. Noi ovviamente non ci tiriamo indietro dal firmare un documento, il problema è il contenuto, quindi in quel documento, che è una bozza e ringraziamo il Presidente per avercela proposta, sicuramente manca la parte degli indennizzi di cui non si tratta minimamente, quindi vorremmo proporre una modifica in tal senso, da concordare, ovviamente, ci mancherebbe altro. E poi la cosa che dobbiamo assolutamente evitare è che ricapiti quello che è successo per la questione delle discoteche, cioè, attenzione a non accollarci, a non scrivere cose che poi non siamo in grado di mantenere, perché quello sarebbe un boomerang, sarebbe peggio.

PRESIDENTE. Esatto, quest'ultimo passaggio è fondamentale. Io penso che questo ordine del giorno invece abbia dei tratti di semplicità ma anche di concretezza che il Consiglio può assumere, senza travalicare in…

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). No, mi perdoni il collega Piscedda, io ho tenuto a precisarlo anche quando abbiamo incontrato questi che son venuti a manifestare che abbiamo due generi di problemi, alcuni lamentano il fatto di poter avere delle autorizzazioni e dicono "noi vogliamo lavorare e non vogliamo ulteriori soldi", alcuni invece dicono "i soldi che noi abbiamo ricevuto ad oggi" e, ripeto, non vogliamo fare nessun tipo di polemica, "li abbiamo ricevuti da parte della Regione"; 6 mila 720 euro, se non ricordo male, per sette mesi li hanno ricevuti, però loro dicono "questi non ci bastano e vorremmo avere altre rassicurazioni". Io vorrei anche ricordare che ci sono delle altre categorie che comunque ad oggi ancora stanno aspettando di ricevere qualche altro riconoscimento, quindi stiamo attenti oggi a poter prendere impegni di tipo economico nel dire "domani vi daremo x", sicuramente secondo me possiamo integrare il documento impegnando la Giunta, e noi stessi, per dire "vediamo compatibilmente eccetera eccetera eccetera, vediamo di trovare anche delle soluzioni per voi". Invece sul secondo caso, chiamiamolo così, dove chiedono di poter lavorare, perché ci hanno raccontato delle cose che sono veramente incredibili, però non stiamo qui a polemizzare, vorrei ricordare che una parte dipende dal Governo perché è prevista all'interno del DPCM quello che si può fare e non si può fare, poi andare a obbligare un sindaco che rilasci delle autorizzazioni rientra nella sfera di competenza diciamo del comune, però se noi diciamo che ci impegniamo, che faremo, che convocheremo l'ANCI, anche per sollecitare la questione, credo che abbiamo fatto tutto quello che è nelle nostre possibilità.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Io condivido gli interventi che hanno fatto i colleghi, anche perché stiamo parlando di necessità di agire subito, quindi se questo ordine del giorno deve essere approvato, deve essere approvato subito. Io però credo, Presidente, siccome sembra che ci aspetti almeno un'altra settimana di zona rossa, e tra l'altro non sappiamo come evolverà la pandemia, io credo che noi abbiamo un problema di carattere generale da affrontare, che credo che la Conferenza Stato-Regioni debba affrontare, cioè, oggi le norme sulle zone rosse sono in gran parte incardinate sulla essenzialità delle attività, cioè si dice "siccome c'è la pandemia, siccome il virus si sta diffondendo eccetera chiudiamo le attività non essenziali", questo crea situazioni paradossali. Per esempio, all'interno dei mercati rionali possono aprire gli alimentari, quelli che hanno i furgoni con gli alimentari, e non possono aprire quelli che vendono abbigliamento, con conseguenze devastanti sul reddito di queste piccole imprese, perché quell'abbigliamento o lo vendono adesso o se no cosa fanno, se lo tengono fino all'anno prossimo? Allora cosa voglio dire, Presidente, voglio dire che è necessario che si ribalti l'approccio passando dal concetto di attività non essenziali, che io ritengo a un anno e tre mesi dall'inizio della pandemia una cosa che non si può sentire, ad attività che comportano un rischio di diffusione del virus e attività che comportano un rischio di diffusione del virus molto limitato. Cioè, un collega mi parlava l'altro giorno della toelettatura per i cani, che può anche essere considerata un'attività non essenziale, ma è essenziale per quelli che traggono un reddito da questa attività e che non comporta nessun tipo di rischio, perché uno va lì, lascia il cane, non vede e non tocca nessuno, torna lì, paga col bancomat, quindi non c'è neanche uno scambio di banconote, si riprende il cane senza che ci sia nessuna possibilità di rischio, e questo vale per moltissime attività, e mi permetto di dire che forse vale anche per i ristoranti e forse vale anche per i bar, che un'altra settimana di zona rossa non possono sostenerla, perché tutte le attività commerciali sono in ginocchio. Quindi, colleghi, io vorrei dire questo, approviamo questi ordini del giorno perché dobbiamo anche dare un segnale a chi manifesta la sua disperazione qui davanti, però io credo che il Presidente della Regione, in sede di Conferenza Stato-Regioni, dovrebbe portare avanti questa battaglia, eliminare il concetto della non essenzialità delle attività, che è una cosa inaccettabile dopo un anno e tre mesi, e passare a un concetto diverso, perché ormai…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Noi prima insieme abbiamo audito, maggioranza e opposizione, alla presenza del Presidente del Consiglio, le persone che stanno manifestando fuori e hanno rappresentato la loro situazione, che è veramente una situazione drammatica, e quindi rispetto a questo abbiamo assunto, tra virgolette, degli impegni per poter dare delle risposte. Gli ordini del giorno, ha detto bene adesso l'onorevole Cossa, diciamo sempre che un ordine del giorno non si nega a nessuno, se l'ordine del giorno davvero può servire a dare risposte immediate ai problemi gravissimi di queste categorie. Loro però ci chiedevano anche altro, se non ricordo male. Loro volevano capire, rispetto anche al DL approvato ieri dei 73 milioni, in che maniera loro potevano beneficiare di queste somme, perché da quello che dicono loro rifacendosi a quella che era la griglia riportata dal bando vecchio loro non dovrebbero rientrare. Loro questo dicono. I 73 milioni approvati nel DL di ieri prevedono uno scorrimento di graduatorie pregresse. Questo significa che noi che siamo fermi da agosto non abbiamo possibilità di beneficiare per niente di queste risorse, quindi loro chiedevano di implementare ulteriormente queste risorse, di ampliare la platea dei beneficiari, che potesse ricomprendere loro, perché una parte di loro, erano - mi corregga, Assessore, che lei ha i dati più aggiornati di me - circa 500 e gli altri non mi ricordo bene quanti fossero, sicuramente un po' di meno comunque. Quindi loro volevano capire perché loro di fatto, se noi andiamo a scorrimento di graduatorie, questi sono quelli che hanno preso i 600 mensili in riferimento al bando scorso e in questo momento non prenderebbero altro. Oltre a questo, ha detto bene l'onorevole Mula, hanno posto diverse problematiche; ci sono quelli che dicono "noi non vogliamo nulla" o meglio "noi vogliamo da domani cominciare a lavorare" perché "io - diceva il signore che piangeva, che veramente fa piangere tutti - ho il mio furgoncino dentro il quale devo mettere 50 euro di gasolio al giorno e dentro il quale ci sono 100 mila euro di calzature che ho comprato e se non le vendo la prossima settimana, non le vendo più e la mia attività è rovinata per sempre". Quindi, loro l'hanno ben rappresentato, non si capisce, e questo è dovuto anche alle discrasie contenute all'interno dei vari DPCM, non si capisce come mai una palestra debba rimanere…

PRESIDENTE. Però, scusate un attimo, il tema delle chiusure e aperture ci porterebbe davvero lontano perché è veramente un problema gigantesco che stiamo vivendo tutti, che stanno vivendo i sardi, che sta vivendo l'intera Italia. È stato presentato un ordine del giorno. Se dobbiamo aprire la discussione su questo ordine del giorno continuiamo con la legge e lo facciamo a fine seduta, altrimenti se vogliamo dare una risposta di…

(Interruzioni)

Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Grazie Presidente. Io leggo qua che è una mozione, prima di tutto. Seconda cosa, abbiamo incontrato delle associazioni che la prima cosa che ci hanno chiesto…

PRESIDENTE. È sbagliato, è un ordine del giorno, scusate.

GIAGONI DARIO (LEGA). Non è un ordine del giorno è una mozione.

PRESIDENTE. No, lo scriviamo, è un ordine del giorno, lo modifichiamo come ordine del giorno.

GIAGONI DARIO (LEGA). Leggo qua "mozione"!

PRESIDENTE. Sì, il nomen iuris è sbagliato.

GIAGONI DARIO (LEGA). Quando abbiamo ascoltato dico quei poveri lavoratori, perché come ha detto bene l'onorevole Cocco, avevano le lacrime negli occhi, chiedevano di aprire come prima cosa, seconda cosa chiedevano i ristori, però ristori immediati, ma la prima cosa che chiedevano è riaprire. Ed è giusto anche quello che ha sottolineato prima l'onorevole Cossa, che ci sono tante altre attività che potrebbero essere eventualmente non dico inserite con nome e cognome, ma nel dispositivo finale "avviare con la massima urgenza le necessarie interlocuzioni con il Governo nazionale affinché sia consentita l'immediata ripresa delle attività di commercio" lascerei queste ed eventualmente anche altre attività, come i toilettatori, le agenzie di viaggio, ce ne sono tante altre, potrei fare un elenco. Secondo me si potrebbe allargare così perché diamo la possibilità anche eventualmente al Governatore Solinas di intervenire in un unico atto, in un unico documento. Grazie Presidente.

PRESIDENTE. Se non siamo d'accordo sull'ordine del giorno sospendo, ci vediamo, perché dare la parola a 60 consiglieri, cioè…

Do la parola all'onorevole Lai, all'onorevole Agus e poi però…

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, il mio intervento è sull'ordine dei lavori. Gli interventi precedenti dei Capigruppo hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, che è necessario approfondire il tema della crisi economica. Noi da due settimane stiamo chiedendo di sospendere questo disegno di legge e di entrare in Commissione per studiare elementi che consentano alla nostra economia di sopravvivere. Quindi la proposta è questa, Presidente, perché a me non piace prendere in giro nessuno, perché un ordine del giorno, che siamo anche disponibili a votare, non risolve nessun tipo di situazione.

PRESIDENTE. Onorevole, io capisco la considerazione politica, lo ripetete tutte le volte…

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, solo per ripercorrere in breve quello che è avvenuto in Capigruppo e anche per spezzare una lancia in favore delle posizioni espresse anche dai colleghi. C'erano due necessità che abbiamo affrontato oggi. In un caso, i secondi che sono stati auditi, la riflessione unanime della Capigruppo, perché unanime è stata, era semplicemente un ragionamento attorno agli effetti che avrebbe avuto sui livelli di contenimento del contagio, e quindi di contagio, consentire la prosecuzione delle attività merceologiche nei luoghi che oggi sono aperti, perché i mercati, come tutti sappiamo, sono aperti, esattamente come sono aperti i supermercati e i centri commerciali. Nei centri commerciali si trova un po' di tutto; nei mercati, per via dell'applicazione del dettato nazionale, abbiamo invece merce che si può vendere e merce che non si può vendere. Questo, probabilmente nelle intenzioni di chi ha scritto materialmente quei testi, era fatto per evitare i grandi assembramenti, penso a Porta Portese a Roma. La nostra Regione ha una situazione diversa…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, però stiamo riprendendo…ce lo siamo detti in Conferenza dei Capigruppo.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, però l'Aula è qualcosa di diverso.

PRESIDENTE. Allora facciamo così: vi leggete l'ordine del giorno, continuiamo con la legge, apportate tutte le modifiche e quando siete pronti…

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Le sto dicendo però che… anche perché non deve sembrare un apriamo tutto, diamo ragione a chiunque bussi qua. È stato fatto un incontro, si è convenuto sul fatto che altre regioni e altre province avessero già fatto un'autonoma ordinanza non impugnata, per cui è stato detto anche all'Assessore, che era disponibile a interagire con il Presidente perché fosse firmata un'ordinanza, per portare avanti questa riflessione.

PRESIDENTE. Allora io mi sono prestato a redigere una bozza. È nelle vostre disponibilità. Sono pronto immediatamente a metterla in votazione, avvisatemi quando siete pronti. Ci si comporta così.

Onorevole Comandini, e così sono intervenuti tutti i Gruppi.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, sono d'accordissimo con lei per l'economia dei lavori dell'Aula che noi in qualche modo riusciamo a redigere una bozza che sia la pi�� condivisibile possibile, però manca un dettaglio sul quale è necessario sentire la Giunta, e soprattutto l'assessore Zedda, per quanto riguarda una parte dei ristori. Perché noi possiamo scrivere qualsiasi articolo aggiuntivo a questo ordine del giorno, però se non sappiamo se da parte della Giunta, di chi detiene i borsoni della Giunta, c'è la disponibilità o la possibilità di arrivare a dei ristori nei confronti di queste persone che stanno protestando giù, rischiamo di fare un buco nell'acqua. Quindi credo che sia necessario, a completezza dei ragionamenti, sapere che relativamente a quello che abbiamo fatto ieri o a quello che potremmo fare oggi, da parte dell'Esecutivo c'è la possibilità di mettere a disposizione delle risorse, altrimenti rischia di essere una discussione con intenti e solo intenti.

PRESIDENTE. Allora il testo è a vostra disposizione, quando siete pronti me lo dite.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Presidente, solo un'informazione, nel momento in cui noi stiamo discutendo questo articolo, proprio sull'ordine dei lavori, lei ci chiede di confrontarci e di discutere su un ordine del giorno, a meno che non ci possiamo sdoppiare, fare una cosa e fare anche l'altra, lei così non ci mette nella condizione di lavorare…

PRESIDENTE. È un testo elementare.

MANCA DESIRÈ (M5S). Mi faccia finire, per lei potrà essere un testo lamentare, per noi il testo va naturalmente discusso tra di noi e magari se ci sono anche delle modifiche da proporre e da apportare, lei ci deve lasciare il tempo per farlo. Allora, quello che le chiediamo è di lasciarcelo questo tempo, visto che stiamo parlando di persone che poco fa sono venute da lei, si sono messe a piangere perché sono disperate. E allora davanti a questa disperazione le chiedo, caro Presidente, di fermarsi dieci minuti, quei dieci minuti che voi stamattina avete preso visto che il Consiglio regionale iniziava alle 10…

PRESIDENTE. Non le consento di dare lezioni a nessuno, legga l'ordine del giorno e mi dica dove va cambiato, quindi non dà lezioni di morale e di etica a nessuno, cara onorevole Manca, non dà lezioni a nessuno e le tolgo la parola!

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Secondo me avremmo fatto bene a discutere adesso del punto di cui stavamo discutendo estemporaneamente, sarebbero stati minuti ben spesi e probabilmente avrebbero aiutato anche a trovare una sintesi, anche perché le posizioni, soprattutto dei colleghi Comandini e Piscedda, volevano semplicemente fare luce sulla reale possibilità di avere un ulteriore ristoro per i soggetti coinvolti. Capisce bene, Presidente, che per noi è estremamente facile promettere risorse regionali, doppiamente facile anche perché ieri abbiamo anche indicato dove andare a prenderle e anche in questo testo potremmo indicare facilmente dove andare a prenderle, però siccome la coperta…

(Interruzione del consigliere Francesco Mula)

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Onorevole Mula, io però non posso non ricordarle che al Governo, eccezion fatta le persone che in quest'Aula non hanno un partito di riferimento perché ancora non è stato costituito formalmente, c'è buona parte dei presenti in quest'Aula, tolto l'onorevole Mura forse, tutti gli altri più o meno. Per cui considerando che la colpa ai governi passati è un vizio che quest'Aula non riesce a perdere, eviterei di fare questo tipo di ragionamento. Il ragionamento da fare riguarda il fatto che in questa fase occorrerebbe capire dove prendere le risorse, dove tagliare la spesa superflua e dove eliminare ogni sacca di spesa improduttiva che invece in questo momento andrebbe destinata alle attività produttive e ai lavoratori. Questo lavoro non si sta facendo, si sta facendo l'esatto contrario. Quanto decidiamo oggi, e arrivo a discutere dell'articolo 2, è l'esatto contrario. L'articolo 2 istituisce il segretariato generale della Regione, ma di fatto, così come è successo per gli enti locali, si istituisce l'ente, l'ufficio in questo caso, ma lo si fa con l'idea di nominarne solo il vertice, il commissario, nel caso delle neonate province, il segretario generale della Regione posto a capo dell'ufficio, in questo caso. Prima che arrivasse dalla Giunta, sei mesi dopo l'arrivo della legge, la norma finanziaria, il nostro gruppo aveva quantificato i costi molto superiori rispetto ai 6 milioni poi certificati dall'Assessorato del bilancio, li avevamo considerati superiori perché ovviamente l'istituzione di un ufficio nuovo, cioè un nuovo organo della Regione, una nuova struttura, non può non necessitare dell'assunzione di nuovo personale. Scorrere le graduatorie, fare concorsi ad hoc, tutte le direzioni generali oggi sono senza personale, tutte dichiarano di avere carenza d'organico per tutte le fasce funzionali e per tutte le qualifiche. Creare una nuova struttura equivale a dire creare domani nuovo personale che dovrà occupare quegli uffici, d'altronde sono stati anche liberati gli spazi, quindi qualcuno dovrà per forza andare a lavorarci.

Considerato che in questa legge nulla si dice di quello che dovrebbe accadere alle direzioni generali, il pensiero è ovviamente al fatto che quegli uffici e quel segretariato generale andrà riempito di contenuti, con spese, con nuovi dirigenti, con nuove indennità, con nuovi uffici, e nuove ramificazioni degli stessi. Però in questa breve fase l'intento è quello di nominare un Segretario generale, anche in questo caso non avevamo la minima idea quando è stato presentato il testo della retribuzione che avrebbe avuto, anche questa ce l'ha data il documento sottoscritto dall'Assessore del bilancio e dal Presidente della Regione e anche su questo ovviamente non abbiamo potuto che rimarcare il fatto che si trattava di qualcosa ben al di là del di quello che le norme consentono. L'altra parte totalmente fuori dalle norme, non so se il sostitutivo totale canguro presentato dalla maggioranza abbia modificato questo aspetto, di certo questo aspetto è già di per sé causa di impugnazione del testo, al di fuori della dotazione organica tutti possono fare il segretario generale, era pensato come qualcosa appannaggio magari di qualche consigliere di Stato, di qualche magistrato di grande esperienza, di qualche dirigente, magari di società private sì, ma con caratura internazionale, è diventato un ruolo che qualunque titolare dirigente di una piccola attività, oppure qualunque iscritto a un ordine professionale, sia esso anche quello degli psicologi o dei farmacisti che nulla ha che vedere con la pubblica amministrazione, per più di cinque anni può occupare questa carica, tutti meno i dipendenti e meno i dirigenti dell'Amministrazione regionale. È chiaro che il vulnus diventa evidente. Se aveste voluto sottolineare con una penna rossa la legge, non avreste potuto farlo meglio che utilizzando questi termini nel testo che stiamo discutendo. Per il resto le parole dell'onorevole Zedda sono state pienamente esaustive riguardo al fatto che su una rivisitazione complessiva della macchina non ci sarebbe mai stata una nostra…

PRESIDENTE. Intanto sollecito veramente di andare a leggere l'ordine del giorno per poterlo mettere in votazione.

È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Ritengo che prima di approfondire l'analisi dell'articolo 2, del testo che è venuto fuori dalla Commissione, che mette giustamente tra virgolette prima il Segretario generale rispetto ai Dipartimenti, rispetto a quello che è il testo del proponente, ritengo che bisogna necessariamente sottolineare il fatto che quanto accaduto oggi con la riunione dei Capigruppo con questi cittadini disperati è proprio la cartina di tornasole di quello che da giorni noi come minoranza andiamo dicendo. E cioè che discutere di questa legge numero 107 è un obbrobrio ed è assolutamente distaccata lontanissimo da quella che è la realtà che si vive fuori da questo Consiglio regionale e che oggi ci risulta anche dentro il Consiglio regionale, perché queste persone sono legittimamente venuti a chiederci aiuto. Ritengo che non presentare un ordine del giorno che abbia un contenuto reale costituisca una ulteriore presa in giro per queste persone, perché a mio parere non si possono zittire portandogli un foglio di carta dove c'è un semplice impegno a fare qualcosa, senza sapere con che soldi eventualmente si deve fare quel qualcosa, perché le persone che sono là fuori stanno aspettando un sostegno morale innanzitutto, oltreché economico con i due concetti che sono profondamente interconnessi. E presentare un ordine del giorno praticamente vuoto di contenuti economici risulta uno schiaffo ulteriore a persone che non hanno neanche più le lacrime per piangere. Questo volevo dirlo perché ci credo fermamente ed è la conferma che da questa parte della staccionata si ha ragione. E questa di oggi è soltanto la prima manifestazione così forte e sicuramente se continuiamo ad andare avanti ne seguiranno delle altre. Per quanto riguarda l'articolo 2 parla del Segretario generale, che è praticamente il vertice di questa piramide del faraone "Christiankhamon", vertice di una piramide che sarà ricoperta nel momento in cui questo obbrobrio di legge verrà votata dai vostri numeri da un soggetto che, come giustamente ha detto l'onorevole Agus, sulla carta dovrebbe essere un un'eccellenza del nostro Paese, o perlomeno della nostra Regione, ma che poi potrà con tutti questi "o" presenti nell'articolo 2 potrà essere ricoperto da una qualsiasi persona che si sia semplicemente laureata e da cinque anni faccia parte del proprio ordine professionale. Questo a dimostrazione che non c'è nessuna qualità in questa proposta di legge, è una proposta di legge ad "personas", dove già le "personas" sono già state indicate, c'è già un elenco delle stesse, o meglio questo elenco probabilmente deve essere modificato sulla base dei fatti di Sardara. E comunque questo elenco è lontanissimo da quello che ci stanno chiedendo i giostrai, gli ambulanti, ed è vergognoso che si continui ad andare avanti, non si sia interrotta per mezz'ora questa seduta consiliare per parlare di persone e cittadini che hanno veramente bisogno, mentre noi stiamo qua parlando di cariche anche da 240 mila euro l'anno. Mi vengono i brividi solo a pensarle queste cose. E voglio capire in che modo questa legge risponde ai criteri di efficacia, efficienza, economicità che sono imposti dalle nostre leggi statali. Vorrei saperlo, vorrei sentire da quella parte, da Consiglieri che chiaramente siedono solo per fare numero e per non far mancare il numero legale, che cosa veramente ne pensano, che cosa ci sia di semplificazione, di snellimento dell'attività, ditecelo perché veramente noi che siamo "tonti" evidentemente non l'abbiamo capito. Questo è veramente un altro momento bassissimo di questa legislatura, si sta scendendo sempre più in basso, si ignorano i problemi fondamentali, le urla di dolore della popolazione al di fuori di questo Consiglio, per andare avanti pedissequamente, in maniera testarda ad approvare una legge vergognosa, che vede avere il primato in Italia, non penso ci sia nessun Consiglio regionale che in questo momento sta discutendo una cosa del genere. E purtroppo chiaramente da fuori fanno di tutta l'erba un fascio e siamo tutti noi che stiamo discutendo questa legge, non siete voi che l'avete proposta, ci siamo anche noi che addirittura veniamo accusati di perdere tempo, perché non ve la stiamo facendo fare in quattro e quattr'otto. Questa è ulteriore vergogna che stiamo vivendo, guardatevi allo specchio per favore, fermatevi in questo atteggiamento che veramente è vergognoso, contro la storia. Fermatevi, siete ancora in tempo!

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, non avevo dubbi che andava a finire in un certo modo. Intanto vorrei rimarcare che eravamo veramente in pochi quando abbiamo incontrato le persone che sono lì fuori…

LAI EUGENIO (LEU). No, però Presidente, a me ha interrotto!

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Scusa eh! Non mi interessa se ti ha interrotto, io non ti sto interrompendo.

Scusa che devo dire operativamente che cosa sto chiedendo, perdona, poi quando ti chiederemo il parere interverrai.

Chiedo una sospensione, Presidente, di cinque minuti perché se non riusciamo a trovare il modo chiederò all'Aula e alla maggioranza di votare noi l'ordine del giorno, perché non possiamo tenere ancora questa gente qui fuori e sentire tutto quello che si sta dicendo, che noi siamo maledetti, che stiamo approvando leggi mentre la gente sta fuori. Quindi se questo è il modo di affrontare il problema, noi non ci stiamo, Presidente, quindi le chiedo la cortesia di sospendere cinque minuti, per capire se ci sono le condizioni….

PRESIDENTE. È quello che avevo proposto all'inizio per evitare una discussione in Aula per 60 consiglieri. Peraltro io nel frattempo mentre si interveniva abbiamo portato delle ulteriori modifiche, che intendo leggervi, come Conferenza di capigruppo, in maniera tale che possiamo leggerlo assieme.

Il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 26, viene ripresa alle ore 18 e 09.)

PRESIDENTE. Comunico gli esiti della Conferenza dei Capigruppo, che, al fine di adottare un provvedimento che dia immediata soddisfazione alla richiesta dei lavoratori, degli ambulanti che oggi abbiamo incontrato, ha deciso di superare lo strumento dell'ordine del giorno decidendo di portare in Aula, con le procedure semplificate dell'articolo 102 del nostro Regolamento, un provvedimento legislativo che tenda a trovare le risorse necessarie per poter erogare le indennità ristoro anche a queste categorie che sono state fortemente penalizzate dalla pandemia, quindi ambulanti, mercatari e tutti coloro che hanno visto le loro attività ferme per via del Covid, quindi un provvedimento che trovi immediatamente le risorse per erogare queste indennità ristoro.

OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Lunedì col "102"!

PRESIDENTE. Certo, lunedì, magari lunedì sera, entriamo in Consiglio con il provvedimento.

(Interruzioni)

Appena il provvedimento sarà pronto, io mi aspetto tra lunedì e martedì.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, le ho chiesto la parola sull'ordine dei lavori perché inizio, e con me altre colleghe e colleghi del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, ad esprimere una qualche preoccupazione. Noi stiamo chiedendo da mesi e mesi, l'ha ribadito l'onorevole Moriconi nel corso della discussione nella seduta di ieri, una analisi puntuale su chi è rimasto indietro, chi ha ottenuto qualcosa, chi è bene che ottenga qualcosa di più. Se noi non abbiamo questa analisi che stiamo chiedendo�� dicevo prima all'assessore Zedda, oggi abbiamo incontrato una categoria che soffre ed è in difficoltà perché chiusa da mesi, il primo incontro è stato con queste categorie a marzo dell'anno scorso, avevamo detto agli Assessori che sarebbero state categorie colpite più di altre per una chiusura di anni, perché ormai stiamo raggiungendo un anno di chiusura e più, e non apriranno domani, o noi facciamo quell'analisi e abbiamo questi riscontri, oppure noi interverremo sistematicamente con testi per rincorrere le esigenze non avendo noi la conoscenza delle…

PRESIDENTE. È chiarissimo. Comunico che l'onorevole Andrea Piras è rientrato dal congedo.

Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Presidente, io faccio questa domanda, non a lei ma a me e a tutta l'Aula, per sapere quando potranno riprendere anche i lavori delle Commissioni, ma soprattutto lo chiedo all'opposizione, perché vogliamo capire anche la programmazione dei lavori. Siccome si stanno accumulando provvedimenti e pareri che dobbiamo esprimere, quando veramente possiamo iniziare a lavorare anche su altre materie, perché va bene questo provvedimento col "102" però volevo capire anche quando potremo iniziare la programmazione anche su tutte le altre materie, quando entreranno in Aula anche altri provvedimenti, e quindi quando potremo concludere questa legge, perché va bene l'opposizione però non è che possiamo rimanere tre mesi a discutere di un provvedimento di legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Per chiarire il punto espresso dall'onorevole Talanas e dire che comunque sono passate tantissime settimane in cui le convocazioni delle Commissioni non sono state fatte, nonostante ci fossero delle richieste specifiche su alcuni temi, e poi, sono d'accordo, magari si interrompe la discussione sul DL 107 e si può iniziare anche domani mattina un discorso in Commissione. Faccio un esempio, in Commissione trasporti c'è un problema gravissimo sui trasporti marittimi che dovrebbe essere affrontato nell'immediato, e anche rispetto alla continuità territoriale aerea sembrano prioritari, quindi interrompiamo anche subito e andiamo in Commissione.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. Procediamo con la discussione sull'articolo 2 del disegno legge numero 107.

È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Io davvero a volte mi sento un extraterrestre, perché ascolto, e sempre con molta attenzione, anche gli interventi dei colleghi, e ho ascoltato in questo momento l'intervento del collega Talanas il quale chiedeva, anzi sollecitava, la convocazione delle Commissioni. Io sono assolutamente d'accordo con lei, che è anche Presidente di una Commissione, è una richiesta che io pongo sempre anche al Presidente della Commissione lavoro. Tenga presente, onorevole, che è particolare che questa richiesta venga dalla maggioranza; le ricordo, caro onorevole, che le Commissioni vengono sempre convocate da voi, sempre.

Come Gruppo noi abbiamo presentato 28 leggi, la prima legge che abbiamo presentato e protocollato risale ad aprile-maggio del 2019 e non è mai arrivata neanche in Commissione, una Commissione sanità che si è riunita tantissime volte e per la prima legge che da noi è stata protocollata in qualità di Capogruppo, perché allora ero anche Capogruppo, ho reiterato per almeno quattro volte, scrivendo anche al Presidente del Consiglio Michele Pais, la richiesta di convocazione per la discussione della legge. Sono 28 leggi che giacciono nei vostri cassetti, mai arrivate in Commissione. Le ricordo, caro collega, a lei che fa parte della maggioranza ed è anche Presidente di una Commissione, che il nostro Gruppo ha protocollato 160 mozioni, di queste centro 160 mozioni ne è arrivata in Consiglio regionale una sola, 159 giacciono nei vostri cassetti, quindi mi perplime ascoltare questa sua dichiarazione, quando poi siete voi che dovete convocare le Commissioni e magari portare sia le proposte di legge che le mozioni, e magari sono proposte di legge che trattano anche argomenti importanti, non questo obbrobrio di legge dove regalate 6 milioni ai vostri amici, ma sono proposte di legge che magari trattano argomenti quale la sanità. Noi personalmente, io personalmente ne ho presentato tre riguardanti la sanità a mia prima firma, ma il nostro Gruppo ne ha presentato ventotto, e magari in quelle proposte di legge si parla di azioni concrete per cercare di salvaguardare la vita delle persone, e magari nelle mozioni che noi presentiamo e che giacciono nei vostri cassetti, perché avete l'urgenza di portare questo obbrobrio di legge dove comunque regalate 6 milioni di euro a tutti i vostri amici, non a tutto il popolo, perché se fosse stato così, a tutto il popolo, l'avrei firmato subito, ma avrete 6 milioni di euro per le nomine di chi vi è vicino. Questa è la verità, questa è l'urgenza che avete di trattare argomenti così importanti e così urgenti. Io mi sarei aspettata, caro collega, che magari lei facesse un intervento per chiedere la sospensione di questo obbrobrio di provvedimento per parlare della probabilità molto elevata che la Sardegna continui ad essere nella zona rossa per la prossima settimana, perché questo era un argomento importante, perché, vede, rimanere chiusi per un'altra settimana per tutti i commercianti, per tutte le imprese, per le stesse famiglie sarde non è una cosa da poco, ma una settimana in più significa una settimana di impoverimento in più, significa una settimana in cui nella gente cresce ancora di più un sentimento che è quello della disperazione che nessuno di noi capisce. Allora, caro collega, quando facciamo gli interventi ricordiamoci che voi state governando, siete voi che scegliete, voi, non noi, se io avessi la possibilit�� di scegliere in questo momento interromperei tutto, tutto, e vi direi di incontrarci nelle Commissioni per parlare di salute, per parlare di provvedimenti per i diabetici, per parlare di un fatto gravissimo che mi è stato segnalato. Lei lo sa, caro collega, che nel momento in cui lei sta male, è un anziano, è un disabile e deve fare il vaccino, ed è allettato, lei lo sa che può andare nel centro vaccinale solo ed esclusivamente con l'ambulanza? E lei lo sa che l'ambulanza la deve pagare? E se non ha i soldi che fa? Me lo dica perché questa è una domanda che io ho fatto all'Assessore, e sa cosa mi ha risposto l'Assessore: "Cara consigliera, l'ambulanza io credo che abbia la possibilità" - ce l'ho scritto - "io credo che l'ambulanza abbia la possibilità di poter affrontare anche le spese per effettuare un trasporto per il vaccino". Per cui la spesa a carico delle associazioni di ambulanze quando invece lo stesso diritto di quella persona che non può deambulare, lo stesso diritto, perché ha lo stesso diritto di quell'altra persona che può camminare, questo è un provvedimento di cui mi sarei aspettata di parlare. Ho detto: "Assessore, ma con tutti i provvedimenti, 6 milioni di euro perché non li mettiamo nelle ambulanze, perché non li mettiamo nei trasporti e garantiamo…".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Presidente, non convochi più i Capigruppo perché noi abbiamo parlato, si è trovata una convergenza, si è detto di accelerare al massimo, si è pensato alla fine di arrivare anche ad un "102" veloce, il più rapidamente possibile ovviamente trovando una convergenza, dando a chi non ha avuto le risorse, verificare eventualmente alcuni dati, però se i Capigruppo che vanno alla riunione e sono d'accordo poi non informano gli altri e continuiamo a parlare di tutto il resto, io vorrei parlare di sanità, ma non parlo per cinque minuti di sanità, ho presentato interpellanze, ho presentato interrogazioni, ho fatto l'accesso agli atti. Quindi, a questo punto giunti, su questo argomento c'è una convergenza? Benissimo, allora si stabilisca con la minoranza il giorno in cui facciamo il "102" per rendere giustizia a queste persone che sono giù e che tutti hanno detto che stavano piangendo, che sono disperati, e di questo dobbiamo parlare, non di altro, del sesso degli angeli non ci interessa. A questo punto giunti, c'è una legge in discussione, andiamo avanti fino al secondo articolo, così è stato deciso, e poi si facciano le Commissioni, si faccia tutto quello che si voglia, però l'importante è che rimaniamo sempre nell'ambito del… e la inviterei anche a fare una cosa, più autorevolezza, Presidente, mi consenta, e chiedere sempre sull'ordine dei lavori, io posso capire uno da una parte e uno dall'altra, ma che ci siano cento persone, venti persone che parlano per far perdere ore credo che sia una cosa meschina.

PRESIDENTE. Solamente per dire che l'onorevole Manca è intervenuta sull'articolo, non sull'ordine dei lavori, sull'articolo, non sull'ordine dei lavori.

È iscritto a parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, colleghi. Ora che ci addentriamo maggiormente nell'analisi del testo giungiamo all'articolo 2 dove si prevede la figura del Segretario generale della Regione. Questo è uno degli articoli che durante tutto l'iter della legge all'interno della Commissione è stato tra i più dibattuti, tra i più dibattuti proprio perché varie osservazioni di varia natura, tutte più che legittime, anzi doverose non solo da fare, ma anche da affrontare e risolvere, sono state poste da tutti i colleghi di minoranza di cui anche io faccio parte. Anzitutto è stata opposta e non risolta la questione dell'eventuale conflitto di attribuzioni e funzioni intercorrente tra l'istituendo Segretario generale della Regione e il direttore generale della Presidenza. Inoltre una cosa, la cosa che forse fa più scandalo, per quanto a livello comunicativo, sempre a parole, sia stato detto essere un elemento da cambiare, è il costo annuale di questa figura del Segretario generale che prende più o meno quanto il Presidente della Repubblica italiana. Fosse anche accettabile dare quanto il Presidente della Repubblica italiana al Segretario generale, utilizziamo l'attrattiva di questo lauto stipendio per attrarre da noi le figure più competenti sul tema: si è parlato di magistrati, si è parlato di consiglieri di Stato, dico io giudici di Cassazione e chi più ne ha più ne metta, figure di vertice, figure apicali, figure dotate di esperienza. Ma il combinato disposto tra questa legge e tutte le altre che vi siete cucite addosso con la sola ed unica finalità di poter sistemare quante più persone possibile non certo guardando alle competenze, ma alle tessere di partito, ai voti portati alla lista, tutte quelle belle logiche che vi stanno portando ad avere così tanti litigi, così tanti patemi d'animo, e non riuscire neanche a ricoprire le poltrone che avete trovato quando vi siete insediati in Consiglio regionale, e su quelle poche che avete coperto ci sarebbe da discutere sulla qualità. Cosa possiamo dire su questa figura? Sono svariate le funzioni che vengono adesso attribuite. Un elemento che sicuramente va indicato, che andrebbe rubricato in maniera migliore, anzi che andrebbe rubricato in tutto e per tutto, è la dotazione organica degli Uffici del Segretario generale, perché, vedete, non solo in questo articolo, ma anche in altri viene lasciato aperto e demandato al Presidente della Regione, che con proprio decreto stabilisce l'organico degli Uffici di servizio del Direttore generale, ma anche di altre figure. In questo senso voglio dire io, non sono solo quelle calcolabili dal testo della legge le poltrone che si stanno andando a istituire, ma anche altre. Ma torniamo sulla qualità, così come concepito il combinato disposto di tutte le norme che avete fatto farà sì che chiunque, anche persone prive di qualsiasi tipo di esperienza, possa ricoprire un incarico al quale sulla carta si vogliono dare così tante prerogative, e se poi la persona che viene nominata per logiche di partito e non per logiche di merito si dimostra inadatta a ricoprire le qualifiche che gli vengono attribuiti cosa succederà? Ci troveremo un esautorato prezzolato passacarte, le cui funzioni saranno assolte da altri organi della Regione, magari da organi amministrativi di ruolo aggravandone ancor di più la il lavoro, per il solo fatto che questo prezzolatissimo passacarte, per logiche di partito, non lo si potrà rimuovere fino magari ad un eventuale rimpasto, cosa che molto probabilmente succederà, ma sarò io che sono malfidato. Ma veniamo alle funzioni: sovraintendere alla gestione amministrativa del sistema Regione; svolgere tutte le funzioni finalizzate ad assicurare l'unitarietà e l'integrazione dei dipartimenti; coordina la pianificazione strategica; questo sarà praticamente una sorta, passatemi il termine, di capo bastone, il quale avrà sì il comando sui direttori di dipartimento e sui direttori generali degli Assessorati, ma dipenderà sempre e solo dal Presidente della Regione, il quale avrà potere su di lui non di direzione, ma davvero di vita o di morte; puoi tenerti questo incarico prezzolato, tu magari passacarte inadatto a ricoprire il ruolo? Firma tutto quello che ti dicono, fai esattamente tutto quello che ti dico e come te lo dico; che tipo di indipendenza si sta lasciando agli organi amministrativi della Regione? Come si può continuare a dire che si vuole agevolare il loro lavoro con questa legge. Si creerà un corto circuito, si creeranno delle rivolte, si creeranno dei blocchi che…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie, Presidente. È quasi imbarazzante dover rincorrere, su sollecitazione anche nostra o di chi suona i tamburi sotto il Palazzo, la necessità conclamata di intervenire in loro favore e di dare quel ristoro atteso. Noi invece imperterriti e indifferenti, voi, imperterriti e indifferenti, perseverante nel voler necessariamente continuare con questo dibattito inutile, che porterà a una legge inutile, perché questa è una legge sbagliata, è una riforma che non riformerà nulla, ma semmai ribadirà tutto ciò che esiste, che finora è rimasto sopito che voi volete riesumare per ragioni vostre. Così è all'articolo 2 la figura del Segretario generale, è un articolo disgiuntivo questo, giocato sul "o", "oppure", "sull'aut-aut", e tutto ciò che genera ulteriore vaghezza e confusione, insomma, deve essere una figura che abbia svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati, con funzioni dirigenziali per almeno un quinquennio, qui forse risiede l'esperienza, collega Solinas, ma ho qualche dubbio, oppure che siano stati iscritti per almeno un quinquennio negli albi o ordini professionali, non si capisce quali, qua in Commissione abbiamo anche chiesto di circoscrivere il campo delle competenze all'ambito giuridico economico, altrimenti si può attingere da qualsiasi albo in altro campo, e questo credo che non serva. Oppure ancora che abbia conseguito, si intende, come minimo, un esame di Stato o diploma di Laurea o che provengano dalle magistrature, dagli ordini degli avvocati, o dai settori della ricerca e della docenza universitaria; insomma, di tutto e di più. Ma cosa fa questo Segretario Generale? Fa ciò che a noi non piace. Io penso per esempio a quello che fa un City manager in una città di 15 mila abitanti, penso a quello che fa un segretario in un comune di medie e piccole dimensioni. Qua, al comma 4 lettera f), che ha richiamato prima il collega Zedda, addirittura il Segretario istruisce la procedura per il conferimento degli incarichi di capo dipartimento, di direttore generale e per gli incarichi di direttore di servizio, da affidare a soggetti esterni all'Amministrazione regionale. Già vi abbiamo detto a più riprese che questo dover attingere al di fuori di un campo che dovreste coltivare, che è quello dell'apparato esistente, è senz'altro un grave errore, nel senso che si svilisce la possibilità di formare i dirigenti, di valorizzare le risorse umane esistenti, e magari di valutarli a dovere, secondo crismi di modernità, volti a valutare l'efficienza e l'efficacia proprio nell'ottica aziendale che voi vorreste in qualche modo inserire. E infine, alla lettera 7 dell'articolo 2 "la dotazione organica e l'articolazione degli uffici del Segretario generale sono approvati con decreto del Presidente della Regione su proposta del Segretario generale" che si propone come longa manus, e si ribadisce qua, e perseverare è diabolico… scusi Presidente, però… Presidente, scusi se la distolgono… in curva Nord si chiacchiera…

PRESIDENTE. Mi scusi, allora, senza facile ironia…

CORRIAS SALVATORE (PD). Non sto facendo ironia.

PRESIDENTE. No, lei sta facendo facile ironia, perciò continui con il suo intervento, continui se a voglia di continuare, non la stanno disturbando, è un diritto dei consiglieri anche non ascoltarla, va bene! È un diritto dei consiglieri anche non ascoltarla, continui con il suo intervento.

CORRIAS SALVATORE (PD). Allora guardi, mi perdoni però, si può ascoltare anche nell'indifferenza, che equivale al silenzio, il silenzio per me è rispetto, il chiacchiericcio neanche nelle peggiori aule scolastiche…

PRESIDENTE. Continui col suo intervento.

CORRIAS SALVATORE (PD). A questo punto guardi… comunque, cercheremo le motivazioni altrove evidentemente, e non le troviamo in questo approccio, mi perdoni, comunque. Dicevo che all'articolo 7 si ribadisce un ruolo, che è quello della longa manus, che il Segretario incarna rispetto al ruolo del Presidente, e allora dico, si insiste nella confusione perpetrata e dichiarata tra competenze dell'apparato amministrativo e poteri di indirizzo della classe dirigente, o meglio, del Governo politico che la classe dirigente di turno deve rappresentare. Di fatto si sottopone tutto al sistema canonico e confermato dello spoil system. Non si può modernizzare l'apparato amministrativo della Regione ricorrendo esclusivamente a criteri di fiducia, perché altrimenti, come ha detto prima il collega che mi ha preceduto, di moderno non c'è nulla, ma si perpetra e si conferma un sistema organizzativo di stampo feudale, e questo non serve alla Sardegna e non serve ai sardi che hanno ben altro a cui pensare ora. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Mentre l'intero sistema economico è in sofferenza, la disperazione sociale presto o tardi vi travolgerà, e purtroppo travolgerà probabilmente tutta la politica regionale e quindi questa Assise, e la disperazione è perfettamente probabilmente con un buon pranzo da organizzare in una località non distante dal Capoluogo, da Cagliari. Noi stiamo discutendo di una legge che già altri colleghi hanno ricordato, riguarda più che altro poltrone, la ricerca di persone, di uomini e di donne di buona fede. L'articolo 2 che stiamo discutendo su questo Dl 107 istituisce, come ha ricordato il collega Corrias, istituisce il cosiddetto Segretario generale, una sorta di City manager di un comune al di sopra di 15.000 abitanti, e ha funzioni di verifica e di coordinamento ed il controllo dei dipartimenti e della stessa direzione generale del sistema Regione, in pratica, così come già detto in precedenti interventi, di fatto commissaria l'Assessore e i dipartimenti, oltretutto poi, secondo direttive impartite dal Presidente della Regione, quindi anche dirigendo e coordinando l'attività dei direttori di dipartimento e dei direttori generali. Diverse sono le criticità legate all'istituzione di questa figura. La prima è di carattere normativo. La proposta di legge nulla dice riguardo alla composizione della segreteria di cui disporrà poi il Segretario generale della Regione, né tanto meno ne disciplina le modalità e i poteri con i quali potrà e dovrà relazionarsi con il direttore generale della Presidenza della Regione. Il Segretario, quindi, e i segretari che poi faranno parte dell'Ufficio del Segretario generale, i cui poteri si sovrappongono a quelli afferenti agli Assessori, agli Assessorati, i quali di fatto verranno sostituiti nelle scelte di organizzazione del proprio Assessorato dall'attività gestita dal Segretario generale. Non di meno l'attività dei direttori generali e dei dirigenti degli stessi Assessorati verrà in qualche modo commissariata e contestualmente condizionata da questa figura, facendo venir meno l'autonomia gestionale che è propria della pubblica amministrazione. In questo nuovo quadro organizzativo non si comprende quale sarà il ruolo evidente che assumerà il direttore generale della Presidenza della Regione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIAMPIETRO COMANDINI

(Segue GIAN FRANCO SATTA.) La seconda criticità è di carattere economico. Infatti nella relazione finanziaria, è già stata sottolineata da altri colleghi dell'opposizione, nella proposta di legge si stabiliva il compenso del Segretario generale, un compenso lordo di 285.000 euro, che probabilmente è sufficiente anche per ristorare alcune figure che stanno qua fuori dal palazzo e stanno protestando perché giustamente chiedono ristori rispetto a un'attività che non ha potuto essere esercitata per più di un anno, e in sede di formulazione del proprio parere anche la Commissione ha evidenziato questo contrasto con il decreto legge numero 66 del 2014, secondo cui il limite retributivo non può superare la cifra di 240.000 euro. Tale previsione penso che sia ovviamente modificata perché è evidente che questa si presta anche, tra le altre cose, ad essere impugnata da parte del Ministero. Non è certamente solo quell'aspetto che si presta ad essere impugnato, ma sarà anche l'intero corpo di questa legge. Ad esempio la figura dal Segretario regionale previsto dalla Puglia è un Segretario generale che, così come disposto dalla legge approvata, può percepire un massimo un'indennità di 120.000 euro. Io non riesco veramente a capire come si possa proporre, ancorché poi…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente per la sensibilità, non ero fuori per altre ragioni, se non per problemi amministrativi. Io volevo intervenire riguardo all'articolo 2 naturalmente, con un po' di imbarazzo, così come tutta l'Aula, perché sentire colleghi della maggioranza che chiedono la convocazione delle Commissioni, addirittura gli stessi Presidenti, o sentire altri colleghi che ci richiamano come opposizione al senso di responsabilità per dare delle risposte un po' mi imbarazza perché noi siamo da circa tre settimane che diciamo che questo disegno di legge va sospeso e che bisogna occuparsi di problemi ben più seri della nostra isola, e badate non possiamo pensare di andare avanti con 102 o con toppe che si mettono da una parte all'altra. Quando abbiamo chiesto anche ieri, e l'ha fatto l'onorevole Moriconi in più circostanze e l'abbiamo fatto anche noi all'interno della Terza Commissione e della Seconda Commissione, un report preciso e analitico di tutti i ristori che stiamo andando a dare alle imprese e degli effetti che hanno prodotto era naturalmente indirizzato su queste situazioni che si stanno venendo a creare, perché l'opposizione non può fare miracoli, vi può dare la disponibilità naturalmente, come stiamo facendo con responsabilità, per�� vi stiamo anche dicendo che andare a parlare di Segretari generali che percepiscono più di 200.000 euro all'anno, che mortificano anche la classe politica, perché vorrò vedere anche qualche gruppo di maggioranza quando si accorgerà che votando questa legge e nominando un Segretario generale anche gli Assessori avranno molto minor peso all'interno della Giunta e anche le linee che diranno gli Assessori avranno molto minor peso all'interno della Giunta, così come è già successo nei confronti delle ASL, noi andremo a capire in un secondo momento, magari come fa l'onorevole Oppi, in più circostanze di andare a dire: "modifichiamo la legge sulle ASL". Questa è la stessa situazione perché se andate a leggere gli incarichi che date al Segretario generale sono quelli che spettano di natura alla Giunta, e in più che cosa dite al Segretario generale? Dovrà nominare i dirigenti, verificare che le linee dei dirigenti siano corrette in base alle impostazioni del Presidente della Regione, i dirigenti si dovranno prima di ogni decisione interfacciare con il Segretario generale. State creando un caos! Altro che sburocratizzazione, altro che semplificazione! Questa è la legge del caos e degli sprechi naturalmente, perché con 6 milioni di euro avremmo indennizzato per circa due anni tutti i soggetti e tutti gli imprenditori che sono qui sotto, tutti i giostrai, tutte le persone che a gran voce chiedono ristori. Allora cosa vi stiamo dicendo? Provate a fare un ragionamento anche all'interno della maggioranza. Naturalmente per noi questa legge sarebbe da stracciare e da riportare alle origini, ma vi stiamo suggerendo, almeno questo, sospendete questo disegno di legge. L'ha detto l'onorevole Talanas: occupiamoci di problemi più seri della nostra isola, entriamo nelle Commissioni, ragioniamo dei ristori alle imprese, ragioniamo della campagna di vaccinazione. Oggi, e lo dico qui, Presidente, di fronte a lei, al Brotzu c'era una marea di persone, altro che assembramento, e stavano tutti a fare il vaccino. Tutti! Una marea di persone! Ci sono arrivate, penso anche ad altri Consiglieri, fotografie che sono scandalose rispetto all'organizzazione vaccinale e invece siamo qui a discutere di Segretario generale, siamo qui a discutere di personale esterno, perché naturalmente voi dite che all'interno della nostra Regione non ci sono figure professionali che sono in grado di svolgere il ruolo di Segretario Generale, quindi per forza dobbiamo andare a pescare all'esterno perché all'esterno naturalmente possiamo trovare qualcosa di meglio. E allora come pensate di trovare qualcosa di meglio se mettete tra i requisiti del Segretario generale che deve essere solamente iscritto agli albi professionali, senza neanche specificare quali albi professionali, perché naturalmente non è che tutti gli albi professionali possono pensare di poter fare il Segretario generale in una pubblica amministrazione. Per voi sì, per voi tutto è possibile e naturalmente la qualità dei dirigenti che avete scelto dall'esterno è sotto gli occhi di tutti, non fosse altro per le ultime questioni che stanno accadendo.

Il Segretario Generale cosa fa per voi? "Dirige, coordina e controlla l'attività dei dirigenti preposti ai dipartimenti". È questo che vi dico: controlla, coordina e dirige l'attività dei dirigenti preposti; non sarà più l'Assessore di riferimento, sarà il Segretario Generale a fare tutto questo. "Istituisce la procedura per il conferimento dell'incarico di capo dipartimento"; non sarà più l'Assessore che nominerà i propri dirigenti, sarà il Segretario generale, "e per gli incarichi di direttore di servizio", perché naturalmente non è che può controllare solo i direttori generali degli Assessorati, bisogna controllare anche i direttori di servizio, "da affidare a soggetti esterni all'Amministrazione regionale". Quindi per voi i direttori generali e i direttori di servizio saranno solo ed esclusivamente esterni, questo ci state andando a dire, però naturalmente anche in questo caso l'appello rimane…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Ciusa. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Intervengo anch'io in discussione generale su questo articolo 2 di questa legge che ci trova fortemente contrari alla sua approvazione. Una legge che non è sicuramente la priorità che chiedono i sardi, infatti stride dover parlare di Segretario generale quando le difficoltà fuori da questo palazzo le sentiamo vicine come è successo oggi. Insomma, iniziamo quindi ad addentrarci su questa legge che veramente non migliorerà la nostra macchina amministrativa, anzi la renderà molto più pesante e farraginosa, lo renderà probabilmente anche tutto l'iter amministrativo. E iniziamo con la figura del Segretario generale, la prima di tante figure che saranno istituite con questa legge che creeranno sicuramente un rallentamento della nostra macchina. Questo lo stiamo denunciando da molti giorni, che si sta andando a creare un sistema piramidale, col Presidente padre padrone che appunto avrà l'opportunità di andare a nominare tante figure, tra cui anche quella appunto del Segretario generale. Questa figura del Segretario generale è la prima cosa che salta agli occhi, ma come tutte le altre figure sarà una figura nominata, quindi la prima cosa che mi viene in mente in maniera chiara e che è sotto gli occhi di tutti, è che si sta andando a minare l'equilibrio che ci deve essere tra la funzione politica e la funzione amministrativa. La gestione della Direzione amministrativa si deve ispirare sull'imparzialità, sulla terzietà, e noi tutto questo aspetto lo stiamo mettendo a forte rischio. Nella legge, nell'articolo 2 appunto, si parla di questa nomina che può essere anche trovata al di fuori della dotazione organica della Regione e qua salta un altro problema, stiamo andando un po' a penalizzare o comunque a rendere più complicata anche l'opportunità del personale della Regione a poter avere anche un avanzamento di carriera. Invece così noi stiamo dicendo al personale della Regione che magari devi trovarti, avere una conoscenza particolare per poter accedere a un certo tipo di ruolo. Ecco, stiamo andando a minare un concetto che dovrebbe essere centrale nella vita di una comunità, cioè mettere al centro la meritocrazia. Per questo noi ribadiamo che è necessario che ci siano concorsi pubblici, l'Amministrazione regionale ne ha bisogno, c'è una forte carenza di personale, ma anche concorsi interni per poter garantire quella opportunità, quello scatto di carriera, avanzamento, per poter dare i meritati benefici di un buon lavoro.

E questo è un aspetto secondo noi centrale, noi lo stiamo dicendo da tempo, perché è anche l'esempio che dobbiamo mandare fuori da quest'Aula. L'esempio è dire di trovarsi nelle giuste condizioni, di prepararsi per un concorso pubblico e poter partecipare all'amministrazione pubblica. Questo è un fatto importante, come ha sottolineato molto spesso il mio collega Alessandro Solinas, che ha ricordato spesso le difficoltà di tanti ragazzi giovani che sono costretti, perché non hanno altra scelta, quello di dover andare a cercare fortuna altrove perché molto spesso qui in Sardegna si cerca di puntare non sulla meritocrazia. Da questo punto di vista per questo noi in questi giorni stiamo cercando di spiegare a voi colleghi della maggioranza le motivazioni che ci stanno spingendo a chiedervi di fermarvi, di ragionare e di riportare questo testo in Commissione, di accantonarlo, anche perché questo testo non è stato condiviso con nessuna sigla sindacale che da tempo chiede di rivedere la struttura dell'amministrazione pubblica, rivederla in maniera più efficiente, più snella, perché nessuno ha mai negato che c'è la necessità di rivedere l'impianto della nostra macchina amministrativa, ma di fatto qui si sta procedendo proprio senza tener conto delle esigenze dei dipendenti dell'amministrazione pubblica che molto spesso poi vengono accusati di non compiere il lavoro nei tempi congrui. Ecco, noi dovremmo pensare di agire in questa maniera, di poterli sostenere in maniera fattiva, perché dal loro lavoro dipendono anche le risposte che possiamo dare all'esterno, per questo noi abbiamo preparato degli emendamenti proprio per cercare di farvi ragionare e riuscire a fermare questo testo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io ho sempre pensato che lassù, o meglio da questa parte, qualcuno mi ama. Dico questo perché chi svolge la mia professione, io sono un tecnico di radiologia, avrà la possibilità con questo articolo, se venisse votato questo articolo, se venisse approvata questa legge, di poter fare il Segretario generale della Regione Sardegna con una indennità sicuramente importante, che se non verrà rivista sicuramente porterà ad un'impugnazione. Io suggerirei anche un'altra cosa, all'articolo che parla dell'entrata in vigore della legge di mettere anche una data di scadenza della stessa, perché qualcuno dice che questa legge alla fine poi nel caso, nell'ipotesi che alla prossima legislatura dovreste essere voi a governare questa Regione, questi che voi in questo momento chiamate privilegi o poltronificio potreste beneficiarne voi come nuova maggioranza. Quindi io metterei oltre che la data di entrata in vigore anche una data di scadenza. Ma siamo ancora in tempo, mi rivolgo alla Vicepresidente della Regione, alla stimatissima Vicepresidente della Regione Sardegna. Siamo ancora in tempo, io l'ho detto prima, lo ribadisco perché ne sono profondamente convinto, dicevo stamattina che noi avremmo smesso di dire la nostra, non di fare ostruzionismo perché non stiamo facendo ostruzionismo, stiamo dicendo la nostra, quello che pensiamo, quello che crediamo che in questo momento sia più giusto, e dicevo io stamattina, saremo in grado di approvare la legge oggi se da questa legge venisse rimossa la dotazione finanziaria, e la stessa mi ha corretto, l'assessora, Vicepresidente, e la ringrazio, perché io ho proposto di far scorrere quella famosa graduatoria di ASPAL e la Vicepresidente mi ha detto: "Ma anche quella ha necessità di una dotazione finanziaria". Appunto, la dotazione finanziaria prevista in questo DL può benissimo essere traslata, trasferita e utilizzata per lo scorrimento di quella graduatoria, se quei fondi saranno sufficienti, bene, sennò potrebbero ugualmente implementarsi. Tra l'altro, ricordavamo ieri, abbiamo il FNOL che è abbastanza intonso in questo momento, per cui una parte di quelle risorse potrebbero essere utilizzate. Dicevo che non mi appassionava tanto parlare di questa legge, ma credo che non appassioni nessuno di noi e neanche di voi, perché in questo momento, e oggi ne abbiamo avuto ce ne fosse bisogno un'altra dimostrazione lampante, ci sono al di fuori di quest'aula delle persone, delle famiglie, delle entità che respirano che vedono le loro prospettive di vita interrotte da una pandemia che ha colpito tutti, ma soprattutto quelli che già stavano male.

Quindi noi abbiamo un dovere che è il dovere di persone che siamo state delegate da cittadini che sono amici miei, ma soprattutto amici vostri visto e considerato che hanno votato molto più voi che me e noi. Ci hanno votato per delegarli e quindi noi abbiamo il dovere di provare a proporre soluzioni e a dare risposte, in questo momento più che mai. Non potete dire che noi non abbiamo un senso di responsabilità, lo abbiamo dimostrato, il DL approvato ieri con 73 milioni è stato approvato perché nessuno delle opposizioni ha chiesto i fatidici dieci giorni, perché capivamo e abbiamo capito che c'era necessità di mettere immediatamente a correre quelle somme che comunque non sono sufficienti, abbiamo detto, e oggi ce l'hanno ricordato. Bene ha fatto l'assessore essa Gianni Chessa in riunione con i Capigruppo e con noi i rappresentanti di quelle categorie a dire quello che pensa e quello che dovremmo fare tutti insieme, perché su questa cosa credo che sia indifferibile l'unitarietà, per arrivare a un punto di caduta che davvero dia una risposta che è quella risposta attesa. E su quelle cose che hanno necessità, l'abbiamo detto prima, e poi mi risulta che io non ero presente nella Capigruppo precedente, si sia deciso di portare in Aula un 102. Questa è la politica che a me piace, quando capiamo dove c'è il problema, cercare di aggredirlo e provare a risolverlo.

Io stamattina parlavo di una situazione. Non è meschino parlare di un signore che arriva all'ospedale di Nuoro alle ore 19 e 30 di sera con una emorragia cerebrale e Nuoro non è in grado, nonostante abbia le strutture e i macchinari, di poter eseguire quell'esame perché il medico non c'è e non può fare l'esame, e c'era prima, qualche anno fa c'era, qualche mese fa c'era. Quel paziente è dovuto rimanere nel nosocomio di Nuoro per 3 ore e poi finalmente è stato accompagnato, non in elicottero ma in ambulanza, al Brotzu di Cagliari.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, nel sito della Regione che non sempre viene aggiornato celermente, specialmente per quanto riguarda la pubblicazione delle delibere, è stata caricata oggi una delibera approvata un mese fa che riguarda la valutazione dei direttori generali. Ogni anno i direttori generali sono sottoposti a valutazione, è una legge dello Stato risale alla riforma Brunetta, è applicata nella nostra Regione dal 2014, e ovviamente la valutazione è affidata a un nucleo esterno, l'OIV, che provvede alla valutazione dei direttori generali della Regione. Le valutazioni pubblicate oggi sulla base del quale viene data appunto una retribuzione aggiuntiva ai direttori generali sono relative al 2019. Ecco, uno che dovesse vedere questa delibera dopo aver letto la relazione del relatore di maggioranza difficilmente potrebbe pensare che si parla dello stesso per le stesse persone. La relazione di maggioranza ha parlato di un apparato burocratico amministrativo da buttare, che non dà risposte, che ostacola la politica e che impedisce alla politica di portare a casa i risultati. Nella valutazione dei dirigenti però tutti i dirigenti hanno ottenuto un punteggio, parlo dei vostri direttori generali, tra 98 e 100 centesimi. E allora che ci facciamo qua? Se tutti sono impeccabili, compresi quelli che hanno collaborato alla scrittura di leggi che ci sono state impugnate tutte quante, compresi quelli che non sono riusciti a portare avanti i bandi anche su leggi approvate dal Consiglio regionale, compreso quelli che son già stati efficacemente descritti dai colleghi di maggioranza e non di opposizione, io mi chiedo che ci stiamo a fare qui. È evidente che la nostra Amministrazione è la migliore possibile, tanto che un nucleo di valutazione esterno ha certificato che parliamo di estrema eccellenza, io mi chiedo che senso abbia proseguire con questo discorso. Ovviamente il discorso è più complicato, io ricordo che anche per quanto riguarda il contratto dei dirigenti c'è stata una modifica non da poco che ha limitato la percentuale nella retribuzione affidata alla retribuzione accessoria, quella decisione probabilmente nasceva proprio per evitare questa valutazione flat che meritò anche le pagine del Corriere della Sera qualche anno fa, siamo invece tornati all'eccellenza diffusa, tanto diffusa appunto da rendere ormai inutile ogni tentativo di modifica di questa norma. Avremo modo di discuterne anche nei prossimi giorni e anche di tornare su questo aspetto della valutazione, che non è un aspetto di poco conto, perché quello è un tema che potrebbe essere utilizzato per migliorare dall'interno un'Amministrazione che deve essere al passo coi tempi e che non può tirarsi indietro rispetto a processi virtuosi di autoriforma. Questo non è un processo virtuoso di autoriforma, questa è una legge che nasce con un intento ben preciso, non è un intento positivo, non è un intento che guarda al futuro, non è un intento che pensa all'Amministrazione ideale per dare futuro alle prossime generazioni, è un intento che guarda al rimpasto e agli equilibri tra i partiti politici. Tra l'altro bisogna anche saper leggere i segni, mai mi era capitato di vedere una legge discussa in Aula con questa ostinazione nonostante sia chiaro che in questa fase almeno la maggioranza abbia Saturno contro. L'avete portata in Aula e parallelamente, proprio per quanto riguarda i direttori generali e l'apparato amministrativo è scoppiato uno scandalo di rilievo nazionale. Volevate farla alla chetichella senza farvi notare e avete avuto la sfortuna di avere un riflettore puntato che a un certo punto forse per questo testo è persino eccessivo visto dove si trova il Paese, però vi è andata male. Decidiamo di fare un ostruzionismo severo e senza sconti e proprio pochi giorni prima di questa azione condivisa da tutta l'opposizione si rompe il sistema di voto elettronico, per cui ogni volta che chiediamo il voto segreto l'Aula perde 20 minuti tanto da far spazientire anche i colleghi più pazienti. Forse questo meriterebbe una riflessione ulteriore oltre che politica. Per cui io non posso che continuare l'invito fatto anche nei giorni scorsi. Questo testo mette una volta per tutte una pietra tombale sulla possibilità di rivedere la macchina amministrativa regionale. Dopo la discussione di questo testo la legislatura continuerà tra rinvii, impugnazioni e invettive contro una macchina burocratica incapace di dare risposte. Noi non ci iscriviamo alla parte che vorrebbe assolvere la politica e magari continuare a giocare il gioco delle promesse fuori dal palazzo, ben sapendo di non poterle mantenere perché dettate dai limiti di bilancio, perché i limiti sono dettati dal bilancio e dai limiti oggettivi di una macchina da riformare.

PRESIDENTE. È conclusa la discussione sull'articolo 2, passiamo ora agli emendamenti soppressivi totali numero 68, uguale al 488, 849 e 750, ricordo col parere contrario della Giunta e della Commissione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, noi vorremmo sopprimere l'articolo 2 in relazione al fatto che ad esempio al comma 7 è straordinario quel che viene detto in legge e che determinando ulteriori costi, così come quelli già indicati che sono oltretutto parziali rispetto alla spesa reale, sarà uno degli elementi che non consentendo la possibilità, non dando la possibilità, non consentendo agli uffici della Ragioneria di comprendere realmente la spesa, il testo verrà impugnato in relazione

al fatto che un principio fondamentale, un principio cardine di finanza pubblica contenuto anche nella Costituzione, determina, o dovrebbe determinare visti i testi che portate, che la legge debba indicare in modo puntuale la spesa e debba essere indicata la provenienza delle risorse. Al comma 7 la dotazione organica e l'articolazione degli uffici del Segretario generale sono approvati con decreto del Presidente della Regione, su proposta del Segretario generale, che significa che ogni articolo contiene un comma che moltiplica ulteriormente il personale da trasferire presso la Presidenza della Regione, in questo caso, o l'ufficio del Segretario generale. Avete già fatto razzia di persone negli enti locali, sottraendo professionalità agli enti locali, volete continuare nel depauperare la dotazione dell'apparato pubblico trasferendo queste persone negli Assessorati o in capo alla Presidenza: state determinando il crollo e lo stallo di tutto l'apparato burocratico. Alcune colleghe e colleghi hanno cercato di riportarvi sulle priorità: mentre abbiamo 303 casi, il tasso di infezione in termine tamponi raggiunge l'8,7 per cento, 9 Sono i decessi, siamo in zona rossa e non si vede il colore diverso, i vaccini ancora sono fermi e ci sono intere categorie che sono state scavalcate da persone che non avevano diritto. Mentre ci sono attività chiuse, noi discutiamo di 240.000 euro da dare al Segretario generale. E' la moltiplicazione delle poltrone, non serve una sfera di cristallo per comprendere che cosa accadrà, siamo a quasi due anni e mezzo di legislatura, inizia una discesa rapida…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zedda, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Stavamo valutando il testo perché, alla luce anche dei degli emendamenti non migliorativi presentati dalle forze di maggioranza, si tentava di capire se alcuni aspetti distorsivi fossero o non fossero cancellati. Sicuramente c'è un tema, quello della retribuzione, che più volte nella comunicazione esterna a quest'Aula è stato derubricato a fake news, in realtà le uniche fake news sono quelle diffuse nei profili social dei componenti della Giunta. Tra l'altro io chiederei sommessamente un utilizzo più consapevole anche di questi strumenti, in questa fase. In periodi di vacche grasse ciascuno di noi può permettersi di scrivere quello che vuole, però in un momento come questo bisogna evitare di diffondere notizie false, evitare di dire che tutti verranno pagati se non abbiamo la certezza, evitare di dire che alcuni dipendenti entrano in Regione se magari gli stessi dipendenti son già in Regione da vent'anni, e non ha senso esacerbare un conflitto tra chi è dentro e chi è fuori l'Amministrazione regionale, in questo periodo, e anche fuori dal mondo del lavoro, ed evitare anche di dire che le retribuzioni non sono così elevate quando poi, nero su bianco, l'unico documento che abbiamo a disposizione ci dice invece che sono così elevate. Poi il fatto che sarà impossibile per la ragioneria effettivamente versare quelle somme perché in contrasto con una norma nazionale, non entra nel merito però del fatto che quelle somme siano scritte nero su bianco e non sia ancora pervenuta all'Aula una rettifica di quelle cifre. Rettifica doverosa, rettifica che tutti attendono, alcuni consiglieri ne hanno parlato al punto da crederci, probabilmente, ma che ancora non è arrivata.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue AGUS.) Per cui sommessamente, Presidente, io le chiederei di consentire all'Aula di discutere questo tipo di testi con più chiarezza, perché anche le bestialità a volte necessitano di una forma tale da poter evitare danni ancora peggiori rispetto a quelli che già sono contenuti nel semplice dettato dei suoi articoli. Lo dico anche perché quest'Aula non si sta caratterizzando, e parlo delle leggi approvate dalla maggioranza, per chiarezza nell'attività legislativa. La legge di riforma degli enti locali pubblicata pochi giorni fa ha richiesto un lungo periodo per il collazionamento, so che nelle Province, che esistono ancora perché esistono ancora le precedenti Amministrazioni che in queste ore stanno lavorando alla fase transitoria, hanno segnalato non pochi problemi nella transizione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Rinuncio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Questo emendamento firmato dai colleghi Progressisti ci trova assolutamente d'accordo ed è stato presentato anche dal nostro Gruppo un emendamento analogo dove abbiamo appunto chiesto di sopprimere questo articolo. Ricordiamo quanto ci costa, quanto costa ai sardi la nomina del Segretario generale della Regione, e sarei curiosa di sapere, sarei curiosa di capire chi è in lista per diventare il Segretario generale della Regione, cioè il fortunato che verrà direttamente nominato dal Presidente della Regione, sarei proprio curiosa di sapere chi è, sicuramente ci sarà già qualcuno in pole position. Non vorrei essere tra gli amici del Presidente, perché sicuramente in questo periodo gli saranno sempre più vicino, sono certa che in questo periodo saranno anche molto, molto più socievoli con lui, perché si giocherà una bella carta chi sarà più amico, chi sarà più fedele: chi farà esattamente quello che dirà il Presidente della Regione, sarà il fortunato nominato, non purtroppo il fortunato eletto ma il fortunato nominato.

Cari colleghi, questo fortunato nominato andrà a prendere uno stipendio di circa 240.000 euro all'anno. Che cosa sono 240.000 euro all'anno? Tenendo presente che uno stipendio medio-alto, perché adesso è da considerarsi medio-alto, è di 1200 euro al mese, rappresentano per un povero disgraziato, non amico del presidente Solinas, 200 mensilità, non so se rendo l'idea, 200 mensilità! Dividiamo 200 per dodici mesi e voi sapete perfettamente a quanti anni di stipendi equivalgono 240.000 euro, che l'amico del Presidente potrà prendere in un anno solo. E allora ecco perché io dico sempre a tutte le persone che mi scrivono: "Mi raccomando, cercate di stare più vicino…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Manca, il tempo a sua disposizione è terminato. Comunico che è rientrato dal congedo l'onorevole Salaris.

Procediamo con la votazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Gli impegni erano chiari e da rispettare, chiedo di sospendere la seduta e di riprendere domani mattina dalla votazione.

PRESIDENTE. Va bene, la seduta è tolta, il Consiglio è aggiornato a domani mattina alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 19 e 20.