CXXVIII SEDUTA
Martedì 20 Aprile 2021
(POMERIDIANA)
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 16 e 02.
MELE ANNALISA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 13 aprile 2021 (121), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Andrea Biancareddu, Angelo Cocciu, Pietro Moro, Valter Piscedda e Giuseppe Talanas hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 20 aprile 2021.
L'onorevole Piscedda è rientrato dal congedo.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Continuazione della discussione generale del disegno di legge: Ulteriori interventi a favore delle attività economiche e dei lavoratori a seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 (261/A).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione del disegno di legge numero 261/A.
Eravamo rimasti agli interventi dei Capigruppo.
È iscritto a parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.
GIAGONI DARIO (LEGA). Grazie signor Presidente. Onorevoli colleghe e colleghi, Assessori presenti, non nego, né ho mai negato la ferma volontà del Gruppo Lega di voler discussi in Aula, prima di qualsiasi altro tema, gli interventi volti a favorire il sostegno alle nostre imprese. Per tale ragione siamo ben felici di affrontare oggi il dibattito sul disegno di legge predisposto dall'Assessore del lavoro, Alessandra Zedda, a cui non posso esimermi dal rivolgere il mio sentito grazie, non solo da parte mia, ma anche del Gruppo Lega, per il modo sempre puntuale e preciso con il quale assolve il suo delicato e fondamentale compito. Una volontà energica e determinata la nostra che nasce dalla consapevolezza che il protrarsi della situazione emergenziale che attanaglia la nostra isola e il mondo intero ormai da più di un anno sta portando il nostro sistema produttivo a soffrire sempre di più e a domandarsi con che forze e con qualche liquidità sarà in grado di risollevarsi al momento del tanto atteso e agognato ritorno alla normalità. Come già auspicato in passato, di fronte a un tema tanto rilevante speravamo in una assoluta volontà di uscire fuori dagli schemi conflittuali che hanno caratterizzato le sedute delle scorse settimane, in una capacità di mettere da parte ogni disparità di vedute e concentrarsi esclusivamente su un dibattito propositivo e sano, così come meritano i tanti imprenditori e i lavoratori autonomi che guardano all'Istituzione che rappresentiamo con fiducia e una buona dose di speranza. Ma devo dire con rammarico che così non è stato, a partire dall'onorevole Comandini, relatore di minoranza, che nella sua relazione lascia intendere solo ostruzionismo, vero ostruzionismo politico, al collega Deriu il quale mi pare essere sempre più confuso circa il suo reale ruolo in seno a questa Assemblea, che solo oggi pare essersi lamentato che siede tra le file di coloro che hanno il delicato compito di fare opposizione sempre, non solo a convenienza, intendo opposizione costruttiva. Eguale atteggiamento ben poco costruttivo, forse non sarà stato in giornata, ho riscontrato ad opera del collega Zedda, che non si capisce bene a che partito fa capo; pare piuttosto più incentrato su se stesso, visto e considerato che il movimento di cui è fittizio Capogruppo ben poca rilevanza pare avere.
La Regione Sardegna ha già stanziato sino ad oggi più di 152 milioni. Non lo ripeto più volte, come ha ben fatto il mio collega Saiu, dire che oggi stiamo stanziando 73 milioni, però ne abbiamo già stanziato 152 a sostegno del sistema produttivo isolano, risorse che, benché non sufficienti a restaurare appieno le perdite subite a causa della mancata attività, hanno consentito un po' di respiro, un briciolo. Ciò che vorremmo ora, nel limite ovviamente delle disponibilità finanziarie, è quello di garantire una boccata di ossigeno a tutti coloro che sino a questo momento sono rimasti purtroppo esclusi totalmente o parzialmente. Penso, per fare alcuni esempi, alle imprese nate nell'infausto 2020, che con coraggio hanno dovuto fare i conti con il momento più particolare e delicato della vita di un'impresa, il suo avvio, in piena pandemia potendo giovare poco o nulla di interventi a loro favore in quanto sprovvisti di uno storico aziendale, o ancora tutte quelle categorie che sono state quasi dimenticate ed escluse dai passati ristori, come ad esempio le imprese armatoriali di navi minori a scopo turistico che si ritrovano a fare i conti con un'ancora incerta stagione turistica per il secondo anno di seguito.
Non posso ovviamente soffermarmi su ogni singola categoria, che meriterebbe uguale menzione e attenzione anche in questo contesto, rischierei di protrarmi nel discorso troppo a lungo, ma vorrei solo ribadire e ricordare che dietro ogni settore, ogni comparto, ogni impresa, c'è una famiglia, c'è il futuro di tanti lavoratori, c'è il futuro dell'Isola. Proprio con il pensiero rivolto a ognuno di loro, il nostro Gruppo ha depositato quest'oggi un ordine del giorno condiviso da tutta la maggioranza che raccoglie le istanze di tutti i partiti, pertanto ritiriamo quegli emendamenti, come d'accordo in maggioranza, perché all'interno dello stesso ordine del giorno quegli interventi sono stati inseriti. Nessuno, come ho detto prima, deve rimanere escluso, le risorse messe in campo servono a dare una risposta concreta a chi oggi vuole sopravvivere a questa grave crisi, nessuna impresa può essere considerata sacrificabile rispetto ad altre. Concludo ringraziando ancora una volta l'Assessore che ha previsto di rifinanziare misure come l'una tantum e il fondo Resisto, tanto partecipate e necessarie e i colleghi componenti della seconda e terza Commissione e non posso che augurarmi che siano le ultime di questo tenore poiché questo significherebbe la definitiva riapertura di ogni attività, cosa di cui abbiamo disperato bisogno. Basta chiusure indiscriminate, basta, basta e basta. Basta Speranza, come cognome, non come sostantivo e più sicurezza e serenità per tutti.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri Biancareddu e Talanas sono rientrati dal congedo.
È iscritto a parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.
CERA EMANUELE (FI). Ho ascoltato con grande attenzione e interesse gli interventi dei colleghi consiglieri. Alcune considerazioni espresse mi trovano assolutamente d'accordo, altre non le condivido e le ritengo alquanto strumentali e per certi versi fuori luogo, visto il particolare momento emergenziale in cui viviamo.
Nello specifico, sulla necessità di capire gli effetti e l'impatto che le diverse misure hanno avuto sulle imprese in crisi, sono d'accordo, dobbiamo arrivarci quanto prima, perché sono la base delle prossime programmazioni. Ma questi dati al momento non sono nella nostra disponibilità, perché, come tanti hanno detto in quest'Aula e come tutti ben sappiamo, gli aiuti di fatto non si sono completamente concretizzati. Questo in considerazione del fatto che la legge, come ben sappiamo, nasce a fine luglio, ne seguono le diverse delibere di Giunta per la sua attuazione e i successivi e relativi bandi, a cui i richiedenti hanno partecipato. Il tutto portato avanti con le gravi carenze di efficienza dei sistemi informatici di cui l'Amministrazione regionale dispone e le lungaggini accumulate a causa di alcuni passaggi tecnico-amministrativi che la legge impone, quali la chiusura dei capitoli di bilancio e il riaccertamento dei residui. Sappiamo benissimo che la gara di riassegnazione del SIL non era una scusa, purtroppo, ma un dato di fatto, così come è un dato di fatto la revisione del sistema dei pagamenti. Perciò è comprensibile e per certi versi giustificabile il ritardo accumulato ad oggi. Certo, le aziende non sanno e non gli interessa sapere di questi problemi e di queste difficoltà, hanno reali e giustificate esigenze alle quali la politica ha l'obbligo e il dovere di rispondere. Lo sta facendo andando ad integrare risorse ai bandi già espletati, lo sta facendo con la grande volontà e capacità che orgogliosamente come Capogruppo di Forza Italia riconosco al nostro assessore Alessandra Zedda. Con il provvedimento oggi all'attenzione dell'Aula si dà risposta definitiva alla misura relativa alla concessione di contributi una tantum alle agenzie e agli enti di formazione professionale, a quella relativa alla concessione di contributi una tantum ai lavoratori autonomi con o senza partita IVA, agenti e scuole operanti nel mondo dello spettacolo dal vivo, teatro, musica, cultura, danza, inclusi professionisti e tecnici del settore audiovisivo e cinema, organizzazione di feste e cerimonie, agenzie di viaggi, palestre, ambulanti, eccetera eccetera. Ancora, quelle inerenti i contributi per il potenziamento economico delle cooperative e dei consorzi di cooperativa, queste sarebbero tutte definitive e liquidabili per gli aventi diritto, resterebbero da incrementare i capitoli, ad oggi ancora insufficienti per dare risposte a tutti i partecipanti, al bando Resisto sul quale occorre certamente ritornare quanto prima, possibilmente nel prossime passaggio finanziario, che dovrà contenere ulteriori risorse prevedendo anche la necessità di rimpinguare il capitolo relativo a Lavoras che oggi stiamo momentaneamente finanziariamente riducendo, per il quale occorrerà, a mio modesto avviso, apportare una necessaria revisione perché è impensabile procedere all'attuazione dei progetti con due anni di ritardo rispetto all'anno di stanziamento, soprattutto con la grande carenza occupazionale in atto.
Per queste ragioni, cari colleghi, mi appello alla sensibilità e al buon senso di tutti, non cadiamo nel gioco delle parti, non lasciamoci sfuggire questa ulteriore opportunità, votiamo all'unanimità questo provvedimento e diamo un messaggio di grande maturità al popolo sardo che non ha bisogno di slogan, di primogeniture, di apripista, ma di fatti concreti da parte di tutti noi che indistintamente rappresentiamo l'Amministrazione regionale.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). La Regione in questa fase ha principalmente un difetto e compie principalmente un peccato, e questo è quello della distrazione, si sta comportando come un chirurgo non troppo bravo che durante un'operazione complicata, un trapianto multiplo di organo, con una mano tiene il bisturi e con l'altra gioca col telefono cellulare, a volte videogame, altre volte apre Facebook per scrivere che l'operazione sta andando benissimo. Lo dico perché la stranezza, il tema su cui al di là del mare, chi ci guarda in queste ore si sta interrogando, è il perché la Sardegna pur alle prese con gravissimi problemi, gravi quanto quelli di tutte le altre regioni e di tutti gli altri Stati, ma più gravi in questa determinata fase, perda tempo a parlare d'altro, perda tempo nelle polemiche, perda tempo nel portare in Aula leggi divisive e rinunciabili, si lascia andare in un'agenda che ha visto nel 2021 una piccola e breve discussione sul recovery plan voluta dalla minoranza, l'approvazione di una finanziaria tecnica che ovviamente ci lascia oggi completamente scoperti, perché alla prima curva non sappiamo più dove prendere i soldi. Abbiamo approvato un atto grazie all'impegno della minoranza, ma oggi quell'atto è così tecnico da permetterci solo piccole partite di giro. Possiamo spostare i carri armati da una parte all'altra, ma non sappiamo come comprare nuovi mezzi per fronteggiare le emergenze. Abbiamo perso un mese nelle trattative interne alla maggioranza sugli emendamenti del nuovo assetto delle province, così urgente da non essere stato ancora pubblicato sul BURAS, abbiamo perso e perderemo tutte le settimane successive perché vi state ostinando a portare in Aula una legge su cui abbiamo già detto tanto, parlo del poltronificio, ma su cui non abbiamo ancora detto tutto e quindi nelle prossime settimane continueremo a dire la nostra. La domanda è: "Perché?"
In questa fase abbiamo due problemi, sono due problemi complicatissimi. Nessuno vi chiede di firmare un'obbligazione di risultato, perché purtroppo il risultato non ce l'ha nelle mani nessuno. Amministrazioni più organizzate, più equipaggiate, più ricche della nostra stanno faticando a portare avanti la partita. Il Covid era qualcosa di estremamente imprevedibile quando siete stati eletti, saremmo stati ben contenti di tollerare anche qualche inefficienza e qualche errore, saremmo stati con voi a prendersi anche le responsabilità degli errori, non siamo con voi però nel tollerare il fatto che il Consiglio regionale parli di questi temi ogni tanto, e quasi sempre per merito e iniziativa dell'opposizione, e mai con un minimo di visione organica. Da un lato c'�� l'aspetto sanitario. Non mi ricordo quando abbiamo parlato in quest'Aula di sanità, sarebbe stato una cosa gravissima in un momento normale, attiene alla sensibilità degli extraterrestri non parlare di sanità in un momento come questo, dove tutti al di fuori di quest'Aula parlano di sanità, e quando dico al di fuori di quest'Aula parlo anche dei corridoi di questo palazzo. Idem vale per la questione relativa ai fondi di cui discutiamo oggi. Questo è un argomento complesso, difficile. Ogni volta che l'Assessore si giustifica, ovviamente perché alcune colpe non attengono strettamente alle decisioni politiche, intavola una discussione su temi complicati che probabilmente richiedono una riflessione maggiore di qualche ora a margine di una discussione che invece riguarda soltanto la moltiplicazione di posti di potere. È un tema talmente difficile da necessitare del supporto della struttura regionale, dei dirigenti regionali, e per essere risolta ha bisogno di soluzioni complesse. Se c'è un problema anche di forza lavoro che è chiamata a portare avanti dei processi, è evidente che qualche intervento sia urgente. Oggi noi, a fronte dell'Assessore che ci dice che c'è un imbuto ostruito, pensiamo possa essere sufficiente aumentare il flusso. Se l'imbuto è ostruito stiamo aumentando solo il flusso di delusione tra qualche mese. Alcune cose è possibile farle, perché dopo un anno di emergenza non possiamo più chiamare emergenza qualcosa che ormai era prevista, almeno in questo stretto frangente, qualcosa si può fare. Ci sono servizi regionali che ovviamente stanno lavorando meno, perché alcune attività sono chiuse da mesi e non riapriranno nei mesi prossimi, potremmo ragionare per brevi tempi di utilizzare quella forza lavoro, quelle professionalità, per rafforzare i servizi dove siamo più deboli, dove siamo evidentemente più deboli. Se però ci vediamo in quest'Aula e c'è una parte che invece dice che va tutto bene, che quello stanziamento trasmette già di per sé fiducia, quindi chi ha il fido in banca che sta per arrivare al fondo, con lo stanziamento e il giornale di domani può andare in banca a dire guardate che non mi dovete chiudere, non devo portare i libri in tribunale. Non funziona così, perché la cosa che stiamo scontando è anche una grande differenza tra l'annunciato, lo stanziato e l'erogato. Sono tre mondi diversi, la gente vive nell'ultimo però. E oggi dovremmo stare attenti anche a pesare le parole. Quell'annuncio del Presidente, non so se l'abbia scritto lui, perché ormai non si capisce più se chi parla per bocca del Presidente ha davvero quel mandato oppure scrive semplicemente per il gusto di scrivere per poi essere smentito mezz'ora dopo, quando il Presidente dice "paghiamo tutti", io mi aspetto che quest'Aula capisca il momento e trovi il modo per pagare tutti. Si valuti la spesa, capitolo per capitolo, si taglino le spese superflue, si rimandi all'anno prossimo quello che si può rimandare all'anno prossimo, ma si chiudano i conti, non si lasci non pagato nemmeno un imprenditore che altrimenti sarebbe costretto a licenziare i suoi dipendenti o mantenerli in cassa integrazione. Perché anche quanto deciso a livello statale, quelle risorse per cui lo Stato sta scavando il fondo, e ormai al fondo ci è arrivato, non bastano e non possono essere infinite. Anche nella migliore delle ipotesi, anche immaginando che per un breve periodo si possa vivere col 40 per cento della propria paga erogata tre mesi dopo, dobbiamo capire come Regione quali interventi fare per fare in modo che più imprese possibile riaprano, non utilizzino la cassa integrazione come palliativo anche nei periodi dove magari è possibile aprire, dove è possibile riassumere i dipendenti e consentono alle persone di arrivare a fine mese. Questo ragionamento però non può avvenire in questo modo, è un ragionamento che richiede studio, richiede dati, richiede confronto con la struttura e richiede anche mettersi in discussione senza dover giocare al gioco delle parti nei quarti d'ora che ci separano dal voto finale che è urgente perché deve lasciare il posto a ben altre iniziative, ben altri discorsi, ben altre priorità. Non funziona così! Oggi il testo che noi licenziamo interviene sulla cosa più semplice, sullo stanziamento. Più semplice perché semplicemente si decide di svuotare due capitoli, su quello c'è una differenza di visione tra maggioranza e minoranza, ed è anche una differenza di visione politica, perché per quanto ci riguarda Lavoras non è uno strumento perfetto, è uno strumento anche molto lontano dal come vedo gli strumenti di politica attiva del lavoro, ma in assenza di un'alternativa immediata ci teniamo stretto Lavoras e soprattutto se lo tengono stretto le migliaia di persone che grazie a Lavoras hanno un reddito, quando ci sarà un'alternativa la valuteremo, però non siamo per buttare il bambino con l'acqua sporca. Riguarda gli stanziamenti, io avendo oggi in assenza di un bilancio politico oltre 30 milioni di euro accantonati nel Fnol, prima di togliere i soldi a capitoli destinati già alle imprese e ai capitoli destinati a Lavoras io li tolgo dal Fnol, e poi tra due mesi, quando arriverà il bilancio, spero il prima possibile, ragioniamo, è una proposta dell'onorevole Meloni, l'abbiamo sottoscritta, e credo sia sufficiente anche a eliminare ogni dubbio dalla proposta che oggi discutiamo, altrimenti si rimane sempre a cavallo tra il non detto e il promesso che poi magari il giorno dopo viene disconosciuto, e tra un mese rischiamo di essere doppiamente in crisi. Avremo le imprese che ci rinfacceranno il fatto che ancora non è stato erogato un euro, magari alla loro impresa e magari è stato erogato all'impresa del vicino, e avremo una coperta troppo corta…
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, ma, Assessore Zedda, se oggi lei si è presentato in aula per avere elogi da parte delle opposizioni credo che oggi per l'ennesima volta è stato smentito. Se qualcuno pensava di poter avere anche il minimo, non dico ringraziamento, ci mancherebbe altro, ma di dire ci siamo impegnati, manco questo. E io mi rivolgo a lei, non farò come sempre mai nomi, della serie che ho sentito oggi che siamo noi che vi abbiamo chiesto e abbiamo ottenuto di interrompere i lavori sul 107, ma quando mai? I lavori del 107 era già in programma di poterli interrompere quando il provvedimento che ha presentato l'Assessore era pronto e avesse avuto, così come ha avuto, l'approvazione in Giunta da portare in Aula. Certo vi ringraziamo per la sensibilità dimostrata per dire siamo d'accordo, anziché fargli fare l'iter in Commissione e quindi i dieci giorni e quant'altro, lo portiamo subito in Aula, ma così come ha detto qualche mio collega stiamo parlando di mettere a disposizione 73 milioni di euro, non è che stiamo parlando di entrare in aula per indebitare chissà chi, o che cosa dovevamo fare. Quindi se lei Assessora si stava aspettando chissà quale tipo di riconoscimento ha sbagliato, il riconoscimento glielo diamo noi, perché ha lavorato in maniera seria, così come ha sempre dimostrato, non perché noi non siamo seri, perché non si riconosce mai il lavoro che viene fatto anche dagli assessori quando veramente ci si mettono per fare veramente le cose serie.
Però oggi ho sentito anche un po' di tutto. C'è chi viene in quest'Aula che dice, però stiamo spostando le risorse da Lavoras, che io dico che Lavoras dovrebbe essere cancellato, per chi ha fatto il Sindaco, per come sta funzionando. Però dico, bisognerebbe fare un ragionamento serio, oggi non stiamo qui a dire che Lavoras deve essere cancellato ma apriamo un ragionamento su quello che sta succedendo, perché non è vero che dia risposte a 360 per quanto riguarda le aspettative dei lavoratori in ogni Comune, perché accontenta sempre i soliti, quelli che sono in graduatoria. Anche io ho fatto il Sindaco, so come funziona, grazie a Dio, e se vai a chiedere oggi ai Sindaci, anche quelli del tuo partito, dicono che quel provvedimento è da rivedere… non sto parlando con te, sto parlando con Santu Lussurgiu.
Detto questo, ho sentito anche altre cose molto carine oggi, "dove possiamo trovare le risorse?", perché sembrerebbe che abbiamo illuso… il Presidente della Regione con comunicati dove dice che daremo soddisfazione a tutte le domande e invece soddisfiamo solo il 40 per cento, però noto con stupore che qualcuno dice "ma questi soldi li possiamo trovare anche all'interno del Recovery fund". Secondo me qualcuno non sa manco di che cosa sta parlando sul Recovery fund, io dico che noi abbiamo messo delle risorse importanti a disposizione, che non basteranno sicuramente ma c'è un impegno, e poi tecnicamente lo spiegherà l'Assessore dopo, su cosa si sta pensando di fare per arrivare a medio, non dico lungo periodo per dare soddisfazione a tutte le richieste, e non come quella della legge 7 che avete fatto voi e che già abbiamo ereditato nel 2018, quando noi siamo dovuti intervenire con 7 milioni e passa di euro per andare a coprire tutte quelle richieste. Ve ne siete dimenticati? Questa è l'eredità che ci avete lasciato voi.
Quando il collega Eugenio Lai dice "io passo per strada e mi dicono, ma che mondo ci state lasciando?": il mondo che ci avete consegnato voi, caro Eugenio, perché continuo a dire che voi arrivate in quest'Aula e per chi non vi conosce sembra che siete dei verginelli, e invece fate parte di una Amministrazione regionale che negli ultimi cinque anni hanno amministrato questa Regione, e non sto qui a dire che cos'è che avete lasciato. Ci avete lasciato il paese delle meraviglie? Ma non mi sembra. Ci avete lasciato una sanità che funziona? Ma Dio ce ne scampi e liberi. Vi vorrei ricordare quando siete arrivati in quest'Aula a parlare di sanità, e se non ricordo male quella seduta del Consiglio venne chiusa in maniera anche molto celere, perché i cari consiglieri allora di maggioranza, oggi all'opposizione, poco ci mancava che arrivassero alle mani, però oggi dicono "vi abbiamo lasciato un mondo perfetto". Non è un mondo perfetto. Continuano a parlare di questo 107, di "poltronificio", (continuo a dire che non sono i 6 milioni, continuo a dire che arriveranno gli emendamenti in Aula che diranno la verità), ma vorrei ricordare a qualcuno che ha fatto il Sindaco, e non faccio nomi, quando qualcuno di questi signori si �� fatto i suoi staff tempo fa, e sta negli atti, ci ha messo un bel po' di soldini, se non ricordo male quasi mezzo milione di euro per nominarsi degli staff stratosferici, e oggi vengono qui e sembra che siano arrivati dal nulla! Noi siamo tutti disonesti e delinquenti e questi invece sono tutti bravi, però, senza fare nomi ci mancherebbe altro, io non faccio mai i nomi, però sta negli atti, se andiamo a vedere le cose.
Devo dire la verità, a me è piaciuto l'intervento del collega Moriconi, se non altro per la stima perché lo conosco da un po' di tempo… mi ero segnato cosa ha detto il mio amico Cesare (posso dirgli "mio amico" perché è un mio amico) che in maniera molto sommessa dice "noi abbiamo provato a…, poi magari non è la stessa visione che noi abbiamo", però in quest'Aula ci si deve confrontare in maniera costruttiva, perché se continuiamo a dirci "siete disonesti e noi siamo invece quelli migliori", non andiamo da nessuna parte. La gente fuori da quest'Aula sta morendo, l'economia sta morendo, se voi continuate a dire "quanto siete cialtroni, noi invece siamo bravi", non andiamo da nessuna parte.
Continuate a parlare del pranzo di Sardara, immaginiamo quanti argomenti avete a disposizione! Non avete argomenti, parlate ancora di Sardara, ma perché non parlate di quello che sta succedendo a livello nazionale? Dei vostri referenti di partito che sono travolti dagli scandali? Però fate finta di nulla, venite in quest'Aula e sembra che quel mondo non vi appartenga, e quando vi fa comodo… è inutile, cara collega Pinna, che faccia così. Non sto a fare nomi, però quando i vostri referenti a livello nazionale vi fanno comodo… quando invece arrivano gli scandali, così come stanno arrivando, per voi dobbiamo andare oltre.
Pensate a quello che avete fatto, e se avete veramente coraggio e ci vogliamo confrontare sulle cose serie, noi ci siamo, però questo vostro modo di fare, di alcuni per la verità, non ci appassiona, perché continuo a dire che se parliamo di questi pranzi, tanto l'ho dichiarato, chi ha sbagliato pagherà… e inutile che faccia così, glielo posso assicurare che pagherà. Poi se a tutti i costi volete vedere il sangue, io vi dico che il sangue può arrivare non solo dalla destra ma attenzione che non arrivi poi dalle vostre parti.
Comunque, complimenti Assessora, noi non le faremo domande particolari, noi ci fidiamo del provvedimento che lei ha presentato e siamo convinti che darà risposte non solo a quel 40 per cento ma saremo in grado, entro poco tempo, di soddisfare tutte le richieste che sono state presentate.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Oggi discutiamo del DL 261, che entra dopo ripetute sollecitazioni che sono venute anche da questa parte, questo mi pare evidente agli atti del Consiglio dove abbiamo più volte richiesto di interrompere la discussione sul DL 107 per far entrare argomenti che fossero più attesi dai sardi, come quelli per il ristoro economico cui risponde, parzialmente, questo provvedimento, e una discussione ampia sullo stato della sanità su cui ci sono il massimo delle attenzioni dei nostri concittadini. Si tratta di un provvedimento che stanzia 73 milioni di euro e va ad integrare la legge 22 del 23 luglio 2020 che metteva a disposizione oltre 152 milioni a favore delle attività produttive e dei lavoratori, un provvedimento sul quale già avevamo espresso forti perplessità, poi risultate fondate, per una mancata preliminare analisi dei bisogni che consentisse di mirare le risorse insufficienti verso quei comparti che avevano maggiore bisogno del sostegno e non in maniera distributiva così a campo largo, come di fatto è stato fatto. Oggi si ripropone, oltre a quell'errore della mancata analisi dei bisogni, un ulteriore errore, quello di una mancata valutazione dell'efficacia del provvedimento adottato a luglio per avere una base per quelle che sono le necessarie correzioni che secondo noi andavano fatte, proprio in funzione delle risorse limitate e alla necessità di mirare queste risorse verso i settori che avevano più sofferto e che hanno più bisogno. Ricordo che da luglio ad oggi sono arrivati alle imprese e ai lavoratori poco più del 10 per cento dei fondi stanziati, e anche questo dovrebbe essere oggetto di riflessione di questo Consiglio per valutare se sia possibile una semplificazione delle procedure oppure se sia necessario un apporto di personale aggiuntivo per sbrigare le pratiche in maniera più rapida, perché nove mesi dalla disponibilità delle risorse all'acquisizione da parte delle imprese, e soltanto per una parte, è un tempo inaccettabile e non utile in una fase così delicata come questa che stiamo attraversando. Anche con questa integrazione sul fondo Resisto che è indirizzato alle medie, piccole e grandi imprese, si coprirà solo il 40 per cento delle richieste, e, vede onorevole Mula, se la legge 7 ha richiesto un intervento di 7 milioni, questo provvedimento richiede un intervento di 137 milioni per arrivare a compimento di tutti i richiedenti, altri 137 milioni. Per questo non può essere condivisibile il metodo che è stato adottato ancora una volta, quello di comprimere la discussione e gli approfondimenti in Commissione, anche sull'efficacia dell'azione intrapresa a luglio, negando il diritto di esprimere un parere al CAL, nonostante siano sottratte le risorse a disposizione dei Comuni per i cantieri di lavoro del piano Lavoras, che, mi consenta, onorevole Mura, non servono solo per diminuire gli indici di disoccupazione, ma danno lavoro a migliaia di sardi e garantiscono servizi spesso essenziali a favore delle comunità. Si è negata l'acquisizione del parere delle forze sociali, sindacali e datoriali, che non sono state neanche ammesse a un'audizione in Commissione. Vede, onorevole Ennas, per giustificare la nostra eventuale astensione basterebbero questi argomenti, tuttavia noi ci riserviamo l'atteggiamento sul voto finale valutando quello che sarà l'atteggiamento della maggioranza rispetto agli emendamenti che sono stati presentati da questa minoranza. E poi mi consenta di proseguire con la sua dissertazione, io non sarei così ottimista sul tema delle riaperture, la Sardegna purtroppo ha dimostrato a tutti come in assenza di una adeguata copertura ottimale che siamo lontani dal raggiungere sia molto probabile una nuova riaccensione della pandemia, con un conseguente ripristino delle chiusure e con un colpo davvero mortale per tutta l'economia non soltanto dell'isola. Come già detto, non condividiamo la sottrazione dei fondi Lavoras, per questo presentiamo un emendamento che utilizza i 32 milioni di quelli disponibili e accantonati sul fondo FNOL, che sono secondo noi molto più utili rispetto all'utilizzo che se ne vuole fare per finanziare il disegno di legge numero 107 e che vanno a dare garanzie certe subito ai Comuni sulla disponibilità delle risorse. Grazie.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Grazie Presidente. Mi rendo conto che sfuggono due concetti molto importanti. Oggi in quest'Aula assistiamo veramente a posizioni che sono di lotta e di governo e soprattutto qualcuno finge di ignorare che esiste una forte separazione tra il potere politico di indirizzo e controllo e il potere di gestione. E questo lo dico soprattutto all'onorevole Solinas perch�� nessuno ha accusato i servizi amministrativi, così li ha definiti, qui si assumono responsabilità su fatti e procedimenti e provvedimenti esistenti, e allora andiamo per ordine. Tutte le leggi sono state proposte, dalla "22" e le successive, per lavoratori e imprese per lavoratori autonomi con e senza partita IVA, con e senza dipendenti, e non sono state impugnate neppure dal Governo, che invece spesso fa questo tipo di provvedimento nei confronti delle nostre leggi. Il tempo: il tempo a disposizione vorrei metterlo in evidenza, perché da fine luglio siamo ad aprile, in questo lasso di tempo le norme sono state integrate e migliorate, e insieme, perché mi pare che siano tutte norme approvate dal Consiglio, abbiamo inserito di volta in volta nuove categorie, nuovi codici ATECO, abbiamo valutato se i parametri di assegnazione erano corretti, mi sto riferendo prima al fatturato e dopo alle percentuali del taglio del costo del lavoro. Siamo anche arrivati a fare una cosa che non è avvenuta in nessuna parte d'Italia, a dare le sovvenzioni per il mancato reddito senza quel famosissimo documento che, se fossi al Governo, avrei già messo in discussione, il DURC. Non solo, vorrei anche dire che i provvedimenti non si hanno con gli stanziamenti, su questo concordo, i provvedimenti sono efficaci e la loro efficacia, cari colleghi, che piaccia o no, può essere valutata nel momento in cui le aziende, i lavoratori, i beneficiari li hanno nei loro conti correnti, nelle loro casse, nelle loro aziende. E allora vogliamo dire che ci sono dei ritardi sulla tempistica? Siamo perfettamente d'accordo. Che questi ritardi probabilmente vanno ricercati sia nei provvedimenti e nei percorsi amministrativi che questi devono avere? Vanno ricercati nella forza lavoro che è venuta meno, probabilmente per colpa di nessuno, la pandemia ha colpito anche il modo di lavorare, le risorse a disposizione. Si parla di smart working, si parla di strumenti che non hanno potuto supportare lo smart working, si parla sostanzialmente di procedimenti e di operazioni da semplificare sui quali credo che possiamo concordare, perché i provvedimenti di riaccertamento dei residui, di riassegnazione e riaperture dei vari capitoli… chiedo scusa, se vi disturbo posso anche finire… dicevo, tutte le operazioni che sono obbligatorie per poter mettere davvero in pratica i provvedimenti sono dei percorsi obbligati e non è necessario talvolta trovare un colpevole per forza. Quindi io non sono né affranta né frastornata, non credo che lei, onorevole Li Gioi, abbia assunto il ruolo in quest'Aula di psicologo, non ne abbiamo bisogno, io non soffro di nessuna di queste patologie, sono molto realista però, e quindi dico: "Ma di quali operazioni farsa state parlando sotto il profilo finanziario, di quali sottrazioni state parlando?". Qui ci sono semplicemente delle operazioni di anticipazioni di spesa su capitoli che attualmente, lo dico soprattutto per il discorso Lavoras, non possono essere spesi nell'immediato perché hanno necessità probabilmente, ed è emerso oggi in quest'aula, di essere rivisti anche nei procedimenti, anche nello strumento, perché è stato evidenziato. Ad oggi, io vi do un dato, nessun lavoratore che è stato selezionato o che ha prestato servizio nei cantieri Lavoras è stato assunto dalle amministrazioni di riferimento, e questo non c'è un sindaco che può appurarlo, nessuno, non solo, i meccanismi di Lavoras, e l'onorevole Zedda li può raccontare a tutti visto che il suo Comune nel 2018 fino al 2020 non ha potuto portare avanti i cantieri Lavoras, colpa delle graduatorie, onorevole Zedda? Colpa del sistema di reclutamento, colpa dei soldi della Regione che le sono arrivati in ritardo, colpa di mancanza di risorse di personale per poter utilizzare questi procedimenti? Tante sono le ragioni, il succo finale però è che oggi a distanza di quasi tre anni non possiamo dire che sia uno strumento perfettamente funzionante, o meglio non lo è per tutti i Comuni, e anche su questo da parte nostra c'�� l'onestà intellettuale di rivederlo e di assegnarli i fondi ai Comuni, tant'è vero che sono rimaste le risorse, abbiamo prelevato una quota, quella che serve per evitare i proiettili che arrivano nei momenti di guerra, e non si sta a guardare se poi ce n'è in un cassetto o in un altro fucile un altro più pronto, si spara quello che si ha per difendersi, senza imbrogli però, senza falsità perché il provvedimento è molto chiaro, indica esplicitamente le poste di bilancio da cui devono essere utilizzate le risorse. E sapete perché lo facciamo oggi? Perché oggi possiamo dire che il provvedimento di istruttoria che abbiamo costruito può andare a buon fine perché stiamo iniziando a pagare, soprattutto quello per cui si stanno chiedendo le integrazioni. E allora, anche questa decisione, vogliamo ammetterla la verità, il presidente Solinas ne parla da tempo, in Giunta ne parliamo da tempo, in maggioranza è stato uno dei primi provvedimenti che abbiamo deciso di portare, perché noi a luglio l'abbiamo detto e l'onorevole Moriconi è testimone quando io dissi che tutte le valutazioni sull'efficacia e sull'efficienza dei provvedimenti messi in campo le avremmo potute fare nel momento in cui avremmo avuto il numero dei partecipanti, il numero dei beneficiari, e allora oggi possiamo dire e potremmo anche dire di più, le tipologie di intervento in settori più bisognosi… ma signori! Io mi reputo ancora in guerra, non so se per voi è tutto finito. Quindi, detto questo, vorrei ancora andare a precisare un po' meglio le risorse. Le risorse di cui parliamo noi, e di questo dovete tener conto, non sono risorse fittizie, perché quando noi aspettiamo dal ministro Provenzano da un anno e mezzo i fondi per il Sud e ci dicono che c'è un accordo e potremmo già registrarli, noi quei soldi non li abbiamo utilizzati, quei soldi saranno utilizzati al momento della pubblicazione, entro il 15 maggio, ci dicono, quando c'è il titolo esecutivo per cui si possono iscrivere le poste in bilancio, non prima. Parliamo della rimodulazione dell'FSE; allora, cari colleghi, sappiate che c'è una rimodulazione di FSE nell'anno 2020, che può comprendere fino all' n 3, della programmazione 2014-2020, e se avanzeranno delle risorse cosa ne dovremmo fare? In questo provvedimento c'è la capacità di poterle reinserire con deliberazione della Giunta regionale e quindi di rimpinguare quei capitoli, e lo voglio sottolineare, l'unica risorsa che rimane non totalmente coperta è il Fondo resisto per le piccole e micro e medie imprese, che anche qui potremo comprendere definitivamente solo dopo che abbiamo finito l'istruttoria, e il fatto di finire l'istruttoria è una scelta di questa maggioranza, di questa Giunta, perché se avessimo fatto il click day, di cui tanto si sbandierano le inefficace, e siamo perfettamente d'accordo, avremmo chiuso le prenotazioni a mille domande, a 900 domande, a 5700 domande, e via via una volta esaurito il budget, abbiamo scelto di farlo invece con prenotazione di istruttoria ma è come se fosse un bando a sportello, perché noi facciamo le istruttorie a tutti, questa è la differenza, se noi avessimo fatto un click day, come qualcuno molte volte si spaccia, e rappresenta realtà che non sono completamente reali, avremo chiuso le prenotazioni e non ci sarebbe stato questo provvedimento. Quindi potremmo attivare un procedimento virtuoso, che consentirà di scorrere le graduatorie non appena ci saranno le attività ammissibili. Mentre parliamo ovviamente sono in corso istruttorie e pagamenti, e allora, per essere precisi, alcuni hanno avuto il pagamento al 100 per cento, altri lo hanno avuto in parte, altri lo avranno al 100 per cento con questo stanziamento, quindi quando si dice che noi non lasceremo indietro nessuno, questa è la frase più vera ed è l'intenzione più vera. La forza lavoro; anche su questo, a parte che voglio dire al collega Agus che la metafora sulla salute non mi appassiona, però posso dargli garanzie che abbiamo scelto di attivare delle vere e proprie squadre di lavoro, diversificate con tutti i procedimenti che abbiamo in corso, perché non esiste solo la legge sui ristori o questo provvedimenti, l'Assessorato, l'ho detto altre volte, a fronte di 5-6 bandi ordinari ne ha fatti venti quest'anno, e pensiamo che con il personale a disposizione è stato tutto facile, è tutto facile? Certo che no, abbiamo scelto, l'abbiamo messo in legge, vi abbiamo detto chiaramente come volevamo procedere, siamo intervenuti chiedendo una collaborazione con ASPAL, e con quello stiamo proseguendo, senza dover intervenire neanche con altri Assessorati che sono oberati anche loro perché la pandemia ha colpito tutti. Quindi io, veramente, credo che bisogna riportare un po' di verità in quest'Aula, sicuramente questo provvedimento in altre parti d'Italia… qualcuno di voi ha detto che stiamo dando delle briciole; provate a farvi una ricognizione, andate a verificare se saranno e sono briciole, io credo che dalle richieste e dalle continue sollecitazioni, credo arrivate ad ognuno di voi, forse fuori non sono visti proprio come briciole, e io ne sono fermamente convinta. Quindi l'unica soluzione, l'unica veramente possibilità che abbiamo di far arrivare i soldi è da parte nostra di accelerare i percorsi amministrativi di pagamento, però sulla bontà del provvedimento io credo che non ci fosse veramente alternativa, e lo dico da subito, onorevole Ganau e onorevole Comandini, insomma, avete proposto di prelevare i fondi ovviamente dal FNOL, noi crediamo che queste coperture siano quelle più sensate e più corrette, anche perché andatevi a rileggere con la legge 1 del 2018 cosa scrivete dei cantieri Lavoras, guardate nella natura e poi andate a capire se stiamo noi distraendo risorse e, ripeto, sono anticipazioni non distrazioni.
PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1 a cui sono stati presentati degli emendamenti.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Alfonso Maras, relatore di maggioranza.
MARRAS ALFONSO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 1 parere favorevole, sul 17 parere contrario, sul 2 favorevole,
PRESIDENTE. Gli emendamenti 3, 6 ,7 8, 9, 5 e 4 non sono ammissibili. Sull'emendamento numero 18 il parere è contrario.
MARRAS ALFONSO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Il 10, ne parlavamo con l'Assessore; onorevole Comandini, questo potrebbe essere accolto però con la modifica invece che 15 giorni, 10 giorni.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Intanto utilizzo la discussione generale sull'articolo 1 per ripercorrere anche alcune affermazioni che non corrispondono al vero. Intanto l'assessore Zedda ha, nella sua illustrazione in Commissione, ha affermato di voler utilizzare le risorse stanziate dal Governo per poter compensare e ulteriormente garantire sussidi alle imprese…
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione sicurezza sociale. Quando arrivano
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Beh, Assessore, certo utilizzarle non essendo ancora arrivate è difficile. Il riferimento, è che ovviamente non lasciate mai concludere e quindi intervenite sistematicamente a sproposito, il riferimento è a coloro che cercano di introdurre sistematicamente un elemento di scontro tra la Regione Sardegna e il Governo. C'è uno sforzo difficilissimo perché stiamo contraendo debito come Paese per far fronte alla difficoltà dell'oggi e quando le risorse arriveranno verranno utilizzate. Il riferimento al fatto che dal Governo non sta arrivando nulla, Governo che sostenete in tanti e tante sono le forze politiche che lo sostengono presenti anche in quest'Aula, e mi riferisco ovviamente non al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle, ma mi riferisco a coloro che sembrano non appartenere a questo mondo politico ma a tutt'altro.
L'altro aspetto riguarda, Assessore, il fatto che l'Assessore al personale dell'epoca del Comune di Cagliari, per sua sfortuna, lavora presso il Consiglio regionale e per sua sfortuna l'Assessore dell'epoca del Comune ha sentito le sue parole e mi ha cortesemente fornito i dati dell'8 agosto 2018 sui cantieri Lavoras del Comune di Cagliari. La Regione ha tardato. Non c'eravate voi, ma non c'entra nulla il Comune di Cagliari, perché la Regione ha tardato, come ha tardato anche questa volta, nell'autorizzare in quel caso, a suo tempo, 160 progetti e purtroppo è una prassi che sta determinando una drammatica situazione in termini di sblocco della spesa.
Per quanto riguarda il riferimento, invece, dell'onorevole Mula, lì abbiamo dello straordinario. Lo sa, onorevole Mula, perché sapevo perfettamente che ci sarebbe stato il riferimento ai miei staff? Lo sa perché sapevo perfettamente che ci sarebbe stato il riferimento allo staff del Comune di Cagliari, del Sindaco?
(Interruzione del consigliere Francesco Mula)
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Guardi, o sono io o è il collega Ganau, perché non è che quella spesa la può contrarre il sindaco di Santu Lussurgiu. Lo sa perché lo so? Perché siete talmente geniali che un mese e mezzo fa quella lista l'avete stampata nella stampante del mio ufficio. Quella lista l'avete stampata ed è comparsa nella stampante del mio ufficio! Pensate quando siete geni, assunti co.co.pro. ai servizi segreti. Se fosse stato per loro noi tra qualche giorno non festeggeremo il 25 aprile per la Liberazione perché avrebbero confuso e fatto lo sbarco in Lombardia, non in Normandia. Questo è il livello. E per stare a quegli staff ho né più né meno fatto quello che la legge consentiva senza aumentare spesa, dimezzandola, perché ricorderà il suo collega, che non l'ha informata, o l'ha informata male, voglio sperare la prima e non la seconda, che durante il mio mandato vennero tagliati tutti gli staff del Consiglio comunale, d'accordo i Consiglieri comunali, tutti. Non ci fu più nessun assunto nei Gruppi. Quando sono stato eletto, Presidente, e questa è storia, e mi sono occupato dell'ippodromo, c'erano più componenti del CdA che cavalli all'ippodromo di Cagliari. Non galoppavano quei componenti del CdA, ma prendevano lauti compensi. C'erano tre cavalli della Polizia municipale, che probabilmente mangiavano aragosta, che costavano all'anno 300.000 euro e venivano usati un giorno per Sant'Efisio e basta. 300.000 euro. Il CdA dell'ippodromo, il Direttore Generale del Comune è passato da una retribuzione superiore ai 200.000 euro a 120.000, così come quello del CTM, così come quello… per i risparmi di milioni di euro. Siccome avete citato cose che neanche conoscete, Sant'Efisio costava un milione e mezzo di euro, sapete perché? Perché venivano affittate da anni le tribune per un costo di 500.000 euro; abbiamo tolto le tribune, abbiamo risparmiato, abbiamo dato quei soldi ai sevizi sociali, il Santo è passato lo stesso, e via dicendo perché posso continuare. Non parlate di cose che non conoscete. State raddoppiando gli staff, nessuno ha contestato gli staff attuali di Presidente e Assessori. State raddoppiando gli staff esistenti! Questo è il tema e la vergogna in una fase come questa. Ho terminato, Presidente. Cosa dicono riguardo gli imprenditori…
PRESIDENTE. Onorevole Zedda, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Siccome mi ha citato in causa l'amico Zedda, io non mi sono inventato nulla, è quello che dice la stampa. Visto che molte volte fa comodo quello che scrive la stampa a nostro sfavore, questo è quello che ha scritto la stampa, ma posso dire anche altre cose. Qualcuno si ricorderà in quest'Aula quando abbiamo portato, fui io che la portai, quella leggina per quanto riguarda gli staff del Consiglio regionale. Si ricorda, Presidente? Gli staff, che qui ne è uscito fuori di tutto e di più, e qui mi fermo, perché non c'è un Gruppo politico dentro il Consiglio regionale che non ha attinto a quel disegno di legge, perché qui molte volte si professa una cosa e se ne fa un'altra. Magari voi, Daniele, non lo so, però ho certezza che chi è venuto in quest'Aula, che ne ha dette di tutti i colori parlandone in un certo modo, oggi, invece, fa finta di nulla, perché quello che fa la mano sinistra poi si dimentica di quello che fa la mano destra.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente. Ho l'impressione che nelle discussioni, anche sentendo alcuni interventi dei colleghi, talvolta ci sia una descrizione e una interpretazione della realtà diversa da quella che almeno io percepisco, e questo vale anche evidentemente, sulla base di alcune affermazioni che ho sentito, rispetto a come viene considerata e come viene valutata la gente, come vengono valutati i cittadini, rispetto all'interpretare o meno alcuni comportamenti, alcuni atteggiamenti, alcune dichiarazioni e quella che sarà poi, come è stata richiamata da qualche collega, la votazione finale sul provvedimento. Nel senso che io personalmente, mi unisco alle parole che diceva l'onorevole Ganau, valuterò nell'incedere della discussione quale sarà la votazione, con la convinzione di ritenere gli interlocutori i cittadini, elettori o meno, perché ci rivolgiamo, lo ricordo sempre, a tutta la componente della popolazione sarda, con la convinzione, dicevo, che il mio voto, laddove pure dovesse essere negativo, sarà in grado di essere giustificato dalla sostanza del ragionamento che ho fatto prima, che vuol dire che non si va contro le imprese laddove si voti contro, perché nessuno è così fuori dal mondo da poter credere che l'interlocutore la beva rispetto a questa sorta di, chiamiamoli così, tranelli d'Aula. Non è così. Io non credo nella stoltezza delle persone, credo nella capacità di valutare. Detto questo, continuo a confermare che l'intervento a favore delle imprese è importante, ma io nel mio intervento precedente, lo dico perché non vorrei fosse travisato, non ho giudicato negativo l'operato dell'Assessora, non ho detto che l'intervento non è opportuno, specie in questo momento. Ho detto che non ritengo corretto che le risorse vengano tolte dal programma dei cantieri occupazionali legati all'intervento Lavoras, che pure sappiamo avere delle criticità, e l'impegno che ho chiesto prima, e che anche con l'ordine del giorno viene ribadito, è quello di far sì che questi interventi rimangano in capo e possano essere uno strumento di politica per i territori, e questo lo dico perché anche con riferimento ad alcune affermazioni che sono state fatte, laddove ci fosse stoltezza, incapacità di comprendere la realtà, incapacità di strutturare una visione strategica delle politiche, cadremmo nella presunzione, così come è stata richiamata da qualcuno, ovvero che risolviamo l'occupazione in quei cantieri occupazionali dei comuni.
Chi conosce le politiche per il lavoro, chi sa dentro, dal di dentro come funzionano la politica, l'amministrazione pubblica unita alle politiche pubbliche per il lavoro, sa che in casi particolarmente critici come questo, anche i cantieri occupazionali costituiscono una risorsa molto importante per le nostre comunità, nessuno e lo dico con forza, mi meraviglia che qualche collega Sindaco lo abbia detto, mi meraviglia come si possa pensare di far passare un intervento come i cantieri occupazionali come la risoluzione dei problemi dei nostri paesi, nessuno folle, per primo io, può affermare una cosa del genere. Non è questo, ma nello stesso tempo la non valutazione di quanto un paio di mesi di lavoro, un paio alla sarda, Lavoras ha avuto la visione di averne otto e questo è importante anche per quello che avviene dopo a seguito degli ammortizzatori sociali che ne derivano, questo consente di dare un po' di respiro. Nessuno ha la presunzione di immaginare che l'economia della Sardegna passi attraverso percorsi di assunzione nei comuni che derivano da stabilizzazioni da cantieri, perché non è realtà di questo mondo. Nessuno dei nostri comuni, che sia piccolo o grande, ha quasi mai avuto la possibilità di impostare le politiche di sviluppo, le politiche di lavoro nella propria realtà attraverso questi strumenti. Questo io lo contrasto fondamentalmente e non posso ritenere che le mie affermazioni siano collegate a una visione diversa rispetto all'importanza. Su questo spero che ci sia la volontà, innanzitutto dell'Assessora, di prendersi l'impegno con i Comuni rispetto a questo strumento, sicuramente semplificando le procedure, ma ripeto, questa è una richiesta che arriva anche dall'ANCI e quindi dalla rappresentanza evidentemente dei sindaci.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io ho ascoltato come sempre con attenzione la replica dell'assessore Zedda, a cui riconosco un'onestà intellettuale e anche una voglia di mettersi in gioco e di disponibilità. Però dico a lei per prima, a me e ai colleghi di maggioranza, che il tema non è quanti elogi noi facciamo all'assessore Zedda o ad altri esponenti della Giunta, perché credo che gli elogi poi verranno valutati dai cittadini, verranno valutati all'esterno di quest'Aula. Il nostro compito non è la critica, il nostro compito è anche la critica, ma è soprattutto quello di confrontarci su provvedimenti sui quali noi crediamo fermamente. Perché credo che in quest'Aula non ci sia nessuno, da una parte e dall'altra, che non creda che siano importanti i provvedimenti nei confronti dei lavoratori, delle imprese, delle famiglie.
Noi ci siamo sempre dimostrati fortemente responsabili, ve lo abbiamo ricordato stamattina, ve lo ricordiamo ancora e quindi non dovete giudicarci sui toni o sul livello dei nostri interventi, ma dovete giudicarci sui fatti. E allora, se noi riconosciamo l'onestà intellettuale all'assessore Zedda, voi dovete riconoscerci la stessa nostra onestà intellettuale quando dai primi provvedimenti che son stati portati in quest'aula, dalla "22" in poi, ma io dico anche prima della "22", anche la "8", questa parte dell'Aula, il centrosinistra, è sempre stato responsabile, ha sostenuto e ha garantito il numero legale anche quando molti di voi non erano presenti in Aula, quando molti di voi facevano dichiarazioni però non assicuravano il numero legale, noi siamo rimasti, sia in Aula che nelle Commissioni. Quindi per favore rimettiamo le cose nei punti giusti, come quello di cercare responsabilità nazionali, quando buttare la palla fuori dal campo, perché non si hanno altri argomenti da portare nel campo in cui ognuno di noi deve giocare, significa non voler confrontarsi sui temi.
Ora i temi non sono i 73 milioni, perché è chiaro che siamo tutti d'accordo che arrivino risorse alle imprese attraverso dei bandi, però il tema è un altro, che è quello se ci vogliamo fermare un attimo a ragionare e a verificare se questi soldi sono spesi bene.
Perché guardate che noi ieri, 24 ore fa, sotto questo Palazzo avevamo i giostrai, avevamo gli ambulanti, ma se noi non ci fermiamo a verificare la spesa e come spendiamo i soldi, noi li avremo tutti i giorni sotto il palazzo del Consiglio regionale i lavoratori che protestano, le imprese che protestano. Perché la spesa va verificata, lo stato di attuazione della spesa è fondamentale e non credo che questo sia un elemento di divisione, anzi se vogliamo è un elemento che aiuta più voi che noi. Perché a noi andrebbe benissimo che tutto quello che voi fate vada male, però non siamo in questa fase che noi godiamo quando le cose vanno male, noi siamo nella fase in cui crediamo e siamo insieme perché siamo in guerra che le cose funzionino bene e quindi gli elementi e i suggerimenti che noi vi diamo non prendeteli come un'offesa, perché in politica non bisogna offendersi, perché chi si offende quando fa un ruolo politico istituzionale importante, vuol dire che è permaloso e la permalosità non deve appartenere alla politica, alla politica deve appartenere all'intelligenza di capire che quando c'è un criterio che è sbagliato si possa aggiustare, quella è la politica che fa la differenza fra chi vuole mettersi in gioco e chi è convinto di avere il sapere solo dalla sua parte. Allora Assessore, lei sa benissimo che io ho criticato non soltanto la questione relativamente a Lavoras, sulla quale abbiamo presentato un ordine del giorno perché noi ci fidiamo di lei, lei si fida di noi però è anche un atto di indirizzo. Però vogliamo ragionare in quest'Aula perché non ha funzionato la legge numero 8, l'articolo 7? Perché nessuno l'ha detto stamattina, però noi abbiamo tolto i soldi dell'articolo 7, voi avete dato come suggerimento, cioè uno degli interventi migliori che quella legge stava facendo e potrei leggere decine di dichiarazioni dell'assessore Chessa, dell'assessore Zedda, del Presidente, 70.000 euro dati alle imprese turistiche, in quella giornata in qualche minuto si sono esaurite le richieste delle imprese turistiche, in qualche minuto. Eppure in quel qualche minuto che si sono esauriti quei soldi oggi voi dite che i 15 milioni di euro li togliamo e li rimettiamo in questo provvedimento. Voi andate a chiedere, oppure ho la sfortuna di seguirvi solo io, ai vostri amici che hanno imprese turistiche se preferiscono 7000 euro o preferiscono una situazione in cui con i 70.000 euro gli diamo la possibilità di avere a tasso zero, a tasso zero, un prestito bancario.
Ora quelli che vi chiederanno i 70.000 euro a prestito bancario sono quelli che rimarranno ieri, oggi e saranno domani le imprese, perché sono quelli che non aspettano il sussidio ma vogliono continuare a fare impresa e imprenditori.
Allora perché togliete i soldi a quella legge che era rivolta alle imprese che volevano fare impresa e preferite metterli…
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'emendamento numero 17.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sempre a proposito di staff, sempre all'onorevole Mula e a lei Presidente, in quanto i contratti li firma lei, così come ho detto più e più volte in Commissione che quella nostra legge per il Consiglio sarebbe dovuta servire per reperire quelle professionalit�� assenti nell'ambito della pubblica amministrazione e il mio Gruppo ha provveduto su mia indicazione, ma condivisa da tutto il Gruppo, nella ricerca di un giornalista professionista. Perché? Perché i comunicati stampa non possono essere mandati e non può svolgere la funzione di addetto stampa se non colui che è un giornalista iscritto all'ordine, anche non esattamente professionista, ma solo un giornalista, quella è l'unica figura.
La informano male, onorevole Mula, la informano molto male. E mi dispiace che si sia spostata l'assessore Zedda, perché la risposta l'ha data l'assessore Zedda, perché erano bloccati i cantieri Lavoras? Comunicato stampa dell'Assessorato, a firma dell'assessore Zedda, che dice che i cantieri Lavoras, 10 giugno 2019, erano bloccati "veri i ritardi, ma risolveremo" in relazione alla crisi di INSAR e a tutte le difficoltà che conosciamo. L'emendamento numero 17 che cosa dice? Prendiamo i 6 milioni di euro della 107, che ricordo in un triennio sono 20 milioni quasi, che corrispondono a due terzi dell'intero finanziamento per raggiungere la quota del 40 per cento dei beneficiari. Stona in una fase come questa? Poi durante la discussione, avendo più tempo, sull'articolo 2 avrò modo, Presidente, a lei per comprendere qual è il clima all'esterno, e per tutti noi per chi vorrà ascoltare, di leggere il sondaggio dell'SWG dall'altro ieri sul clima che si respira nel Paese, è una fotografia drammatica di quel che sta accadendo nel Paese, ed è per quello che sprecare 6 milioni di euro per raddoppiare i portaborse, con questo emendamento vorremmo trasferire quelle risorse a favore invece delle imprese in crisi e delle lavoratrici e dei lavoratori che aspettano e attendono risposte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Presidente, questo emendamento presentato dai colleghi progressisti è uguale a un emendamento che ha presentato il nostro Gruppo relativamente alla 107, quindi lo votiamo ovviamente a favore, ma soprattutto lo sposiamo. Quello che noi chiediamo è in questo momento di profonda crisi, in questo momento in cui non possiamo che appoggiare le richieste e gli sforzi dell'Assessore Zedda, ci mancherebbe altro, ma siccome siamo assolutamente consapevoli che gli importi stanziati con questo disegno di legge, portato anche questa volta con la massima urgenza, non basteranno per tutti, anzi diciamoci la verità forse riusciranno ad accontentare il 30 per cento ancora degli aventi diritto, il problema è che rimangono fuori gli altri, il 70 per cento. Per cui noi vi offriamo una possibilità, la offriamo anche ai colleghi della Lega che sono così agguerriti e che sono così favorevoli su questa legge. Allora lo chiediamo anche a voi, noi con questo emendamento che appoggiamo presentato dai colleghi chiediamo non solo di appoggiare questo disegno di legge e questa richiesta per aiutare e sostenere maggiormente le imprese sarde, ma chiediamo di destinare i 6 milioni e più di euro destinati agli amici degli amici, di chi deve ricoprire le poltrone, invece alle imprese sarde. Vede, onorevole Saiu, vede onorevole Ennas, questo sarebbe un atto concreto, poche parole e fatti, allora vi chiediamo di appoggiarlo questo emendamento, date i 6 milioni di euro alle imprese che stanno soffrendo, l'avete detto anche voi. Sposiamo in pieno questo emendamento e non solo lo sposiamo, Presidente, e chiediamo di apporre la nostra firma a questo emendamento.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 17.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Poiché nessuno domanda di parlare sul testo dell'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 18.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). L'emendamento 18, come l'altro emendamento, pone la questione dell'utilizzo delle risorse destinate al "poltronificio" perché queste risorse vengano destinate alle imprese, alle lavoratrici e ai lavoratori in questo caso per stanziare anche quelle risorse a valere sulle annualità successive del 2022 e del 2023: perché? Sondaggio a risposta multipla dell'altro giorno rispetto al marzo 2020, "Quali sono i sentimenti che vive il popolo italiano": incertezza, dal 49 sale al 50; speranza, dal 38 al 30; rabbia, dal 17 al 28; rassegnazione, dal 12 al 22; tristezza, 27; angoscia, 24; paura, 22; vulnerabilità, 18; noia, 15; fiducia, 11; gratitudine, 3; gioia, 2. Questo è il clima, se a questo clima si vuole aggiungere che l'aspetto rabbia, insoddisfazione e ingratitudine nei confronti della classe politica addirittura aumenti rispetto a un dato già drammatico, non si può far altro che approvare quella vergognosa legge sulla moltiplicazione delle poltrone.
Vi stiamo dando la possibilità di non sottrarre risorse destinate ad altre questioni importanti, per utilizzare invece risorse pubbliche che vadano a beneficio delle cittadine, dei cittadini e del tessuto economico produttivo, perché, se è pur vero che tutto può essere ripensato, persino il progetto Lavoras, o i cosiddetti cantieri di un tempo, è anche vero che quei cantieri, e su questo si sbagliano le colleghe e i colleghi che sono intervenuti, servivano in quel periodo perché la non possibilità di assunzione per i Comuni, legata al blocco delle assunzioni per coloro che andavano in quiescenza, legata al Patto di stabilità, e via dicendo, è stato superato da molte Amministrazioni, per quanto in modo parziale e a tempo determinato, utilizzando i cantieri Lavoras, anche utilizzando laureati, diplomati e persone con professionalità e competenza. Quindi non è vero che è stato inutile o che non ha determinato benefici, ci sono stati episodi di utilizzo forse non congruo rispetto alle esigenze, ci sono stati episodi, tanti, uno è stato citato dall' l'onorevole Loi, episodi di assunzione di persone che hanno compensato l'assenza di personale nell'ambito di quei Comuni. Non si può fare di tutta l'erba un fascio, men che meno si può sottovalutare l'esigenza di assunzione e di prospettiva lavorativa per tante ragazze e ragazzi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Anche questo emendamento ci trova come Gruppo assolutamente d'accordo, e quindi già da adesso chiediamo di apporre la nostra firma. Che cosa si chiede in questo emendamento? Onorevole Zedda, come non essere d'accordo con lei? Anche perché i dati relativi alla chiusura delle imprese in Italia relative all'emergenza Covid nel 2020, si parla di 390.000 aziende già chiuse nel 2020; il 46 per cento delle imprese sarde hanno chiuso nel 2020, non oso immaginare che cosa succederà quest'anno, quindi nel 2021, e quali saranno gli effetti di questa crisi senza precedenti nel 2022 e nel 2023. Un emendamento, onorevole Zedda, di buon senso, ed è a quello che mi appello ai colleghi della maggioranza, ed è quello a cui io mi appello ai colleghi che hanno veramente dichiarato la loro sensibilità e il loro appoggio totale su questa legge, ed è su questo che io mi appello anche perché sappiamo perfettamente che non viene stanziato l'importo che servirebbe per scorrere la graduatoria e per pagare il 100 per cento delle imprese sarde. Per cui chiediamo un piccolo sforzo, onorevole Zedda, alla maggioranza, noi chiediamo di dirottare i 6 milioni di euro che erano destinati ai loro amici, alle nomine dei loro amici, invece al popolo sardo, alle imprese sarde, quindi uno sforzo che per noi rientra nella normalità e che evidentemente per qualcuno significherebbe uno sforzo che non può compiere. Ripeto, oltre che ribadire che apponiamo la firma su questo emendamento, Presidente, anche su questo il voto nominale e chiediamo che i 6 milioni più 6 milioni di euro vengano destinati su questo disegno di legge a valere dal 2022 e 2023 proprio per cercare di intervenire maggiormente a sostegno di tutte le imprese sarde. Chi è che può dire di no a questo emendamento di buonsenso, lo vedremo onorevole Zedda.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sono certo che non mancheranno, onorevole Manca, come non sono mancati al precedente, eppure l'intento di questi emendamenti è tutto tranne che provocatorio. Adesso mi dispiace che l'assessora Zedda non abbia apprezzato la metafora, io non volevo assolutamente fare riferimenti ai temi della sanità, ho pensato però all'operazione più difficile, all'azione più difficile, e ho immaginato potesse essere quella del chirurgo durante un'operazione complicata. Poteva essere quello dell'autista di pullman o di qualunque altra cosa, però in questo caso parliamo realmente di una situazione ai limiti della bravura umana, ai limiti anche di quanto questa amministrazione possa realmente fare, quello che contesto dal punto di vista del bilancio, perché questo atto, quello che votiamo oggi, è più un atto di bilancio che un atto relativo alle politiche del lavoro, spostiamo delle somme, trasferiamo delle somme, non interveniamo purtroppo su quelli che sono i reali problemi, su cui quest'Aula non ha nemmeno potere di intervento diretto. Lei lo ha detto bene, Assessora, quando ha precisato la differenza tra ruolo politico e ruoli amministrativi, certo che in un momento in cui si ascoltano le dichiarazioni dei direttori generali che rimettono un mandato possiamo immaginare che questa confusione non sia solo nostra. Questo è certo, però è anche certo che qualcosa si può fare, quest'Aula può agire con leggi, può intervenire dove possibile per introdurre anche delle deroghe che consentano alla macchina regionale di intervenire in maniera migliore, certo non può però dare oggi la colpa al fatto che i lavoratori dell'amministrazione regionale siano in smart working, ci sono altre amministrazioni che lavorano in quel modo meglio della nostra, noi eravamo già indietro nella precedente legislatura, e l'abbiamo anche più volte sottolineato, certo è che di questi problemi che ormai sono di tutti, per cui ormai avremmo dovuto avere una soluzione, non possiamo utilizzarli oggi come scusa per i ritardi dell'erogazione della macchina regionale, questo dico. E poi riguardo i fondi, visto che si tratta di un testo di bilancio, in questa fase andava fatto uno studio attento del bilancio regionale per eliminare tutti gli sprechi. È stato fatto dalle amministrazioni comunali nel 2011 quando l'introduzione delle nuove tasse per i Comuni e i tagli ai finanziamenti ai Comuni, alle Province e alle Regioni ha costretto quelle amministrazioni a tagliare tutto il superfluo e a concentrare le risorse sull'indispensabile. Questa operazione la Regione non l'ha mai fatta, non l'ha fatta in quegli anni o l'ha fatta…
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 18.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 18.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 10. Parere favorevole, però con la modifica "dieci giorni".Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2. All'articolo 2 è stato presentato l'emendamento numero 19.
Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Alfonso Marras, relatore di maggioranza.
MARRAS ALFONSO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 19 parere contrario.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Conforme.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie Presidente. Mi rammarica il fatto che la Commissione rappresentata dal Presidente e la Giunta rappresentata dall'assessora Zedda abbiano espresso parere contrario rispetto a questo emendamento. Questo emendamento ha un significato ben preciso, ha il significato sostanzialmente di lasciare quasi tutte, e sottolineo quasi tutte, nemmeno tutte, le risorse… gli stanziamenti su Lavoras, poi provo a spiegare perché, per quale motivo è il caso di lasciarli, e attingere invece, magari a titolo di anticipazione di spesa, dal cosiddetto FNOL, il fondo per i nuovi oneri legislativi, che ha una capienza da 33 milioni di euro e attingeremmo con 32 milioni di euro, lasceremmo 1 milione di euro. Questo è un fondo che viene utilizzato… quali sarebbero i nuovi organi legislativi che hanno questa urgenza per la quale non si può utilizzare questo fondo a livello di anticipazione? Quali sarebbero, il Dl 107? Il Dl sul poltronificio? Quindi voi state sottraendo risorse ai comuni per quanto riguarda Lavoras perché dovete intanto assicurare, assicurare e non basta, il Fondo abbastanza capiente, ma anche di più, rispetto alla legge che vi accingete a votare sulle poltrone. E allora io accetto l'invito, ho accettato e noi abbiamo accettato l'invito del collega Saiu a essere propositivi, abbiamo proposto di proprio di non utilizzare le somme destinate a Lavoras, proprio ora, Assessora, proprio ora che stanno partendo quei progetti, proprio ora che stanno pubblicando le graduatorie, proprio ora, perché interrompere a ottobre di quest'anno? Perché interrompere ottobre di quest'anno quei progetti! Per quale motivo interrompere a ottobre di quest'anno? E per quale motivo la Lega è così contraria? Anzi, è chiaro perché la Lega è così contraria! Perché ha solo un sindaco, in pompa magna hanno eletto un sindaco! Hanno eletto in pompa magna un sindaco qualche tempo fa, poi non ne hanno più vinto una e quindi cosa facciamo? Puniamo i sindaci, poniamo i comuni, non lo capisco invece da parte di quei Gruppi politici, da quei colleghi che sono anche sindaci; come faranno a rientrare dai loro assessori, dai loro funzionari a spiegare che stanno sottraendo risorse ai comuni per assicurare un fondo che oggi non serve a nulla! A meno che non ci sia qualcosa di importante che ci dovete spiegare; spiegatecelo in quest'Aula cos'è così importante. E quando lei si riferisce al cassetto, non è che il cassetto è uguale per tutti, ci sono diversi cassetti per poter fronteggiare la guerra, lei avrebbe potuto attingere dal cassetto di un fondo dedicato a questi interventi, ora, non anticipare risorse che i comuni probabilmente non vedranno mai. Non ha senso Assessora; siete ancora in tempo, rivedete questa posizione, perché state commettendo un gravissimo errore a discapito dei comuni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DESIRÉ ALMA MANCA (M5S). Grazie, Presidente. Quando il collega Meloni ci ha sottoposto questo emendamento l'abbiamo subito accolto favorevolmente e anche sottoscritto, sottoscritto per questo motivo, perché vede, onorevole Meloni, essendo anche Vicepresidente della Commissione lavoro io credo che dovrebbe essere l'obiettivo di tutti i consiglieri regionali, ma soprattutto di chi fa parte della Commissione lavoro, andare a salvaguardare tutti i posti di lavoro, tutti indistintamente, se poi questo significa andare a toccare delle risorse messe da parte per nuovi oneri legislativi, per noi è molto più importante cercare di non togliere le risorse agli enti locali, per cui ai comuni e ai sindaci, per assicurare il posto di lavoro ai lavoratori. Detto questo, è significativo avere un parere negativo del Presidente della Commissione, con il quale io generalmente ho sempre avuto un buon rapporto, ma per questo non mi trova assolutamente d'accordo, perché credo che 33 milioni ci siano, siano a disposizione non capiamo perché debbano essere tenuti da parte, anche per sapere cosa sono questi nuovi oneri legislativi, quando su 33, 32 potremmo darli ai sindaci per pagare gli stipendi per i lavoratori; non riesco a capirla onestamente, Presidente, non riesco a capire la sua posizione, non riesco a capire la posizione della Giunta. Detto questo, Presidente, noi naturalmente, avendolo anche sottoscritto, lo voteremo a favore, e anche su questo chiediamo il voto nominale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Insomma, il vulnus di questa legge sta proprio in questo passaggio, nel senso che ci sono delle risorse che vengono messe a disposizione delle imprese che sono sottratte alla attività dei cantieri di lavoro e dei comuni e quindi alla lotta alla disoccupazione, quindi il problema e il senso di questo emendamento è proprio quello di evitare questo vulnus, di lasciare le risorse ai comuni e di utilizzare altre risorse che sono immediatamente disponibili, quindi non capisco il perché della posizione espressa dalla Commissione e dalla Giunta contro questo emendamento, e questo è l'elemento su cui noi baseremo la nostra valutazione sulla legge. Quindi chiedo che ci sia un minimo di attenzione, e se c'è davvero la volontà di non toccare quelle risorse questa è una soluzione che rende praticabile la legge fino in fondo, lasciando a disposizione dei comuni le risorse di 39 milioni, in questo caso sono 32 che vengono spostati e gli altri rimangono nel Fondo, per dare questo tipo di risposte. Io credo che sia una cosa ragionevole e quindi chiedo a tutti quanti di rivalutare con attenzione l'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. Nell'annunciare il nostro voto positivo naturalmente a questo emendamento proviamo a rispondere alle domande che stamattina l'onorevole Saiu ci poneva come opposizione, ossia, i 73 milioni di euro che si stanno andando a stanziare per scorrere le graduatorie, da dove si prendono? Si possono fare tante scelte, e proprio qui sta la differenza della visione politica, si può decidere di far entrare in competizione il mondo del lavoro e dire: il disoccupato a meno diritto rispetto all'impresa, o l'impresa ha più diritto rispetto al disoccupato, così come ho sentito quest'oggi da diversi colleghi anche di maggioranza, addirittura ripudiato i progetti Lavoras e i cantieri occupazionali, che da anni, soprattutto nei comuni dell'interno e nei piccoli comuni danno una risposta a alla crisi occupazionale in cui versano i nostri piccoli centri. Ed è vero che nessuno è stato assunto dai comuni, ma era anche vietato dalle normative nazionali, badate, è chiaro, perché creare delle aspettative di assunzione a tempo indeterminato sui cantieri Lavoras io credo che sia scorretto; si sa dal principio che i cantieri Lavoras sono a sostegno dell'occupazione, è un inserimento attivo perché la persona lavora e non riceve soltanto il sussidio e basta, lavora e presta la propria professionalità a sostegno di quel determinato ente per cui è stato assunto, e credo che attaccare i cantieri occupazionali sia un grosso errore, perché è una pezza in un momento in cui tutte le imprese si trovano in forte difficoltà. Noi stiamo dicendo una cosa, e lo diciamo con molta semplicità; ci sono le risorse, le abbiamo individuate, il collega Meloni che è primo firmatario le ha individuate, vi chiediamo di fare una scelta, vi chiediamo di lasciare intatti i capitoli destinati a Lavoras per l'annualità in corso, naturalmente non quella pregressa, quella pregressa è già coperta, quindi per i progetti che stanno partendo adesso, che son partiti nel corso di questi mesi, sono coperti ma vi chiediamo di lasciare per l'annualità 2021 i fondi Lavoras e di individuare le coperture finanziarie nel capitolo che abbiamo perfettamente citato. Sono scelte, qui sta la differenza di visione politica, qui sta la differenza tra chi dice: "Aiutiamo Tizio, aiutiamo Caio"; io credo che in questo momento la Sardegna vada aiutata tutta, non ci siano differenze da fare tra imprese e disoccupati. È naturale che se muore l'impresa ci saranno più disoccupati, ma è altrettanto naturale che in un momento di forte difficoltà non si può chiedere alle imprese di assumere tutti, e allora proviamo a proporvi una scelta politica che vi consentirà successivamente, eventualmente in un periodo più florido, di trovare le famose coperture per i posti di sottogoverno in altre voci del nostro bilancio. Io credo che la nostra proposta sia una proposta di buon senso, spetta solo a voi decidere qual è la risposta che in questo caso volete darci. I numeri sono dalla vostra parte, non entriamo naturalmente su questo tema perché i numeri sono dalla vostra parte. Ci auguriamo almeno che qualche Gruppo politico più sensibile rispetto ad altri nella maggioranza ci segua e approvi con noi questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Grazie Presidente. Io mi chiedo se i colleghi della maggioranza abbiano interloquito con i loro sindaci di riferimento per sentire da loro cosa pensino di questa possibilit�� che i cantieri Lavoras vengano in questo momento definanziati. Noi siamo arrivati nella scorsa legislatura a finanziarli e ci siamo arrivati con una discussione a 360 gradi che ha visto la partecipazione attiva anche di tutta l'attuale maggioranza, arrivando poi a una decisione finale che ci ha visto tutti insieme votare quella legge che tanti risultati ha dato, perché io sono testimone diretto, da sindaco, di come ha funzionato bene il cantiere Lavoras nel mio Comune. Finalmente si �� data la possibilità a laureati e diplomati di potere svolgere un'attività lavorativa anche per la prima volta. È chiaro che nessuno ha detto che quell'inizio di attività lavorativa poteva o doveva concludersi con un lavoro a tempo indeterminato, però per un giovane che non ha mai fatto nulla, che si sta affacciando al mondo del lavoro, già iniziare con un'esperienza all'interno di un comune, da diplomato o da laureato, è qualcosa di importante che comunque lo immette nel mondo del lavoro. Oggi - l'abbiamo detto prima, ha detto l'onorevole Saiu: "Fate proposte perché opposizione non vuol dire solo mi oppongo" e in effetti è così, non vuol dire solo mi oppongo - noi la proposta la stiamo facendo e crediamo che sia una proposta sensata e io vi chiedo di rivalutare le vostre posizioni e le vostre indicazioni di negatività sull'emendamento perché noi abbiamo un cantiere… non è la stessa cosa, Assessore, che fra qualche mese, in assestamento, rimettiamo quei fondi in capitolo perché i Comuni non avranno la possibilità in questo momento di cominciare a fare i bandi, perché se io ho i soldi già da oggi posso fare il bando per il nuovo cantiere Lavoras, se i soldi non ce li ho è chiaro che è sospeso. Quindi noi in maniera chiara, abbiamo detto anzi potenziamo ancora questa dotazione finanziaria per le imprese, non stiamo dicendo che non siamo d'accordo, stiamo dicendo addirittura che vorremmo potenziarla, ma potenziare non vuol dire che poi andiamo dai comuni… e l'ANCI ci ha fatto una lettera, credo che l'ANCI rappresenti tutti i sindaci della Sardegna e non credo che siano in maggioranza di una parte piuttosto che di un'altra parte, perché ci sono sindaci dell'UDC, di Forza Italia, di Fratelli d'Italia, anche della Lega. Chiedo all'amico Dario se lui ha parlato con Titino per dirgli: "Guarda, per quest'anno probabilmente Lavoras non te lo diamo più" per sentire cosa ne pensa. Credo che stiamo facendo un grave danno a quei comuni, perché da una parte stiamo aiutando le imprese, che comunque potremo aiutare ugualmente con il FNOL che in questo momento è inutilizzato e quindi quei soldi li prendiamo, li mettiamo e non facciamo nocumento a nulla, però ai cantieri, se spostiamo quelle somme, stiamo facendo un grosso danno e lo sapete benissimo tutti, perché io credo che la lettera dell'ANCI l'abbiate letta tutti e vi ricordo che l'esecutivo dell'ANCI non è composto da componenti del centrosinistra, è composto da componenti forse più del centrodestra che del centrosinistra, e ci chiedono una cosa, che è quella cosa che noi oggi abbiamo tradotto in un emendamento molto serio, molto sensato, molto di buonsenso, che dice: procediamo e facciamo in questa maniera. Io credo che il buonsenso vi dovrebbe portare a rivalutare davvero le vostre posizioni su questo emendamento che io trovo molto, molto sensato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente. Su una cosa credo sia utile fare una precisazione. È normale che nessuno tra gli assunti attraverso i cantieri Lavoras sia stato stabilizzato nelle pubbliche amministrazioni perché quei cantieri nascevano anche evitando alla radice quella possibilità che in passato aveva creato delle storture e dei problemi principalmente alle amministrazioni comunali, quindi il fatto che semplicemente in alcuni casi si sia continuato ad appoggiarsi agli uffici di collocamento per avere graduatorie e utilizzare quelle per portare avanti i cantieri rientra tra le finalità per cui nasceva il progetto. Poi in alcuni casi quei cantieri sono stati utilizzati ottimamente, in altri casi hanno creato dei problemi anche alle amministrazioni comunali, oltre che ai diretti interessati. Sono stati utilizzati male, hanno favorito la creazione di precariato e non hanno migliorato le amministrazioni per cui hanno lavorato, però vale lo stesso ragionamento già fatto in quest'Aula per quanto riguarda le unioni dei Comuni o i GAL. Ci sono realtà nell'isola dove funzionano, dove continuano a migliorare l'amministrazione pubblica e migliorare i servizi al cittadino, e ci sono altre realtà dove non hanno funzionato. La cosa che però dobbiamo evitare, soprattutto noi che facciamo leggi, o almeno abbiamo l'ambizione di fare leggi, per l'intera Sardegna e quindi per territori molto diversi tra loro sotto tutti gli aspetti, è quello di tagliare alcune cose con l'accetta, prendere delle posizioni come se la propria realtà, quella del proprio Comune, quella dei comuni vicini, fossero assolute e non ci fosse alcun dubbio sul fatto che quelle posizioni siano giuste. Non è così. Ci sono colleghi che hanno un'altra opinione, di solito in questi casi si ascolta chi ha la rappresentanza formale, chi ha il compito formale di rappresentare quelle istanze e magari si lavora anche insieme per trovare il modo di migliorare uno strumento e soprattutto di non creare altri danni, perch�� a volte, nell'entrare soprattutto con la leva finanziaria, e quindi nello spostare una risorsa, un capitolo di bilancio, si creano disastri perché ci si trova magari al momento di fare i bandi, lo ha ricordato bene l'onorevole Cocco, a cui faccio tutti i miei auguri di buona guarigione in questa fase, che si è preso anche l'onere di rappresentare i Comuni avendo lui una lunga esperienza di amministratore comunale, però non è lui che ha questo compito formale. Noi avremmo dovuto dedicare un lungo lavoro in Commissione che, invece, non è stato fatto. Evitiamo, in assenza di questo lungo lavoro, di creare altri danni ad amministrazioni comunali…
PRESIDENTE. Onorevole Agus, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. L'emendamento presentato come primo firmatario dal collega Meloni, come giustamente ha detto l'onorevole Ganau e con lui gli altri che sono intervenuti, coglie nel segno e va nella direzione di utilizzare somme che sono accantonate per non sottrarre risorse ai comuni, perché i cantieri Lavoras possono essere rivisti, ma in ogni caso le procedure anche di assunzione di personale a tempo indeterminato determinano una complessità e una tempistica per cui nel frattempo, per compensare alcune posizioni non reperibili nell'ambito dell'organico delle strutture dei comuni, sono state nel corso degli anni utilizzate quelle risorse con i cantieri per andare in quella direzione. Lo ha detto l'onorevole Agus, lo abbiamo ribadito prima. Tutti in modo perfetto? No, forse no, però stiamo attenti, nel piccolo comune e rifaccio l'esempio, mi perdonerà l'onorevole Lai, di Escolca, quando il sindaco di Escolca deve dare un contributo a coloro che hanno difficoltà economica, il fatto che quel contributo determini una prestazione di lavoro in un piccolo Comune, la persona che beneficia di quel contributo ma lavora e viene visto lavorare dai suoi concittadini determina per il Sindaco Lai di Escolca una possibilità di dire: "Si è messo a disposizione della comunità, lo stiamo aiutando, ma lui restituisce col proprio lavoro quell'aiuto dato", e consente a quella persona di essere sollevata dall'imbarazzo di percepire un reddito o un contributo senza svolgere una mansione, ed è eliminato anche l'aspetto e l'elemento della mortificazione nell'erogare un contributo per chi può lavorare, e vale anche nelle grandi realtà. È tutto un banalizzare anche le cose drammatiche, è un tentativo, un tentativo difficile, non cito neanche il cognome, perché penso che sia stata una battuta fuori luogo. Ma colleghe e colleghi, qualche volta o approfondiamo la materia oppure diventa inutile discutere. Qualcuno di noi è ancora convinto, a ragione o torto, e qualche volta anche qualcuno di noi può avere torto nelle affermazioni, però di poter convincere qualcuno di…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CORRIAS SALVATORE (PD). Un Sindaco illustre che mi ha preceduto nell'amministrazione del mio bel Paese, ricevette un cittadino disoccupato, disperato tempo fa il quale andò da lui e gli disse: "Mi devi aiutare", e lui gli rispose: "Ma non ti posso aiutare perché non me lo permette la legge" e il disperato disoccupato cittadino rispose a sua volta: "Ma se la legge avesse consentito tutto, io non sarei venuto da te a cercarti". E non lo dico con implicazioni di carattere moralistico, dico solo che con questa scelta di legge, oggi sull'articolo 2 voi state togliendo le basi ad una norma varata in passato che giustifica su ogni piano giuridico, sociale ed economico, Lavoras. Di fatto, l'emergenza della disoccupazione e della disperazione tra i cittadini delle piccole comunità precede l'emergenza della pandemia. Guardate, l'emergenza e soprattutto i sindaci non sono di destra e di sinistra, sono sindaci chiamati sul fronte a gestire le emergenze. Ma come si può pensare oggi e sentirlo qua mi fa specie, che si possano togliere soldi alla disperazione per andare ad intervenire su altri comparti, si creano potenziali conflitti. Semmai, io e lo dico in particolare a chi prima ha detto che ideologicamente o ha lasciato intendere questo almeno non è il modo per intervenire sulle nostre comunità, per arginare la disoccupazione, lo spopolamento, come Giunta fate un'altra cosa, perché da tempo che lo chiedo io questo come Sindaco, visto che si affidano le graduatorie dei cantieri ai centri per l'impiego, garantite la rotazione sui 24 mesi non sui 48, certo che sono sempre gli stessi alla fine, è normale, questo è un altro luogo comune tipico delle nostre comunità, e probabilmente si gestisce l'emergenza in corso e si cerca di prevenire le emergenze che verranno perché si sta solo iniziando. Se ogni volta andando ad aggiungere fondi per le imprese che sono sacrosanti, ci mancherebbe, si va a togliere da ciò che comunque è necessario, è necessario evitare per le nostre comunità, si fa un errore sul piano delle scelte di legge e sul piano degli effetti socio economici che si vogliono generare nelle nostre comunità. Tornate indietro, ve lo chiediamo con questo emendamento che voterò a favore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Anche questa volta la sollecitazione dei colleghi di opposizione è stata tale da non consentirmi di vincere il desiderio di non intervenire e quindi mi trovo costretto a farlo per evidenziare ancora una volta il tentativo di inquinare questo dibattito con clamorose falsità. La prima falsità: "Ci vogliono togliere soldi ai Comuni, questa Giunta e questa maggioranza vuole togliere soldi ai Comuni". O non l'avete ascoltata bene o non l'avete capita. Quello che ha detto l'assessore Zedda è stato chiarissimo, attraverso questa operazione non vengono tolti i soldi ai Comuni, questi soldi i Comuni adesso non li possono spendere, questi soldi adesso i Comuni non li possono spendere, ve l'ha spiegato, è inutile che continuate a ripetere la stessa cosa, a ripetere la stessa falsità. La falsità perpetrata all'infinito rimane una falsità, rimane una bugia, anche se la ripeterete altre cento volte! Questi soldi non possono essere spesi e se c'è un Governo regionale che ha dato soldi ai Comuni è proprio questo e lo ha fatto proprio nel momento più grave della pandemia. Questa Giunta regionale, questa maggioranza ha dato soldi ai comuni e l'ho già fatto stamattina, cito ancora una volta il mio di comune, sapete nel bilancio del Comune di Nuoro nell'esercizio 2021 a fronte di 700 mila euro di fondi Covid quanti ne vengono spesi dal Comune? 52 mila, 52 mila 500. Perché poi sembra che in quest'Aula parliamo di cose senza sapere quello che succede fuori. Allora, non è vero che questo Governo, che questa maggioranza sta togliendo soldi ai Comuni, è una bugia, è una falsità, e io non permetterò che voi inquinate questo dibattito con questa bugia e con questa falsità, nessuno di voi si permetta di dire che questa maggioranza o questa Giunta ha tolto soldi ai comuni perché questa maggioranza e questa Giunta i soldi ai Comuni li ha dati e come vi ho fatto vedere, come vi ho dimostrato, un Comune, il Comune di Nuoro questi soldi non li spende e poi cerchiamo di capirci sull'utilità dello strumento Lavoras. Anche qui surrettiziamente avete introdotto un elemento di dibattito che è estraneo al punto all'ordine del giorno, però l'assessore Zedda ha detto una cosa corretta, lo strumento genera lavoro precario, genera lavoro precario, voi state difendendo uno strumento che genera lavoro precario. Io chiedo a questa maggioranza, chiedo a questo Consiglio regionale che su Lavoras si faccia una riflessione seria e che i soldi del bilancio regionale vengano spesi per sostenere le imprese che generano lavoro, che generano sviluppo, che generano lavoro vero, non lavoro precario. E a proposito di proposte, e concludo Presidente, le chiedo solo trenta secondi di pazienza in più, a proposito di proposte, questo non è un emendamento aggiuntivo, voi non state proponendo di aggiungere soldi, questo è un emendamento sostitutivo, se fosse stato un emendamento aggiuntivo, se voi con questo emendamento aveste proposto nuove risorse allora forse ci avremmo potuto pensare, ma questa non è una proposta seria, così come non può essere considerata una…
(Interruzioni)
Onorevole Saiu, la richiamo!
Sospendo la seduta fino alle 18 e 30.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 16, viene ripresa alle ore 18 e 30.)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Presidente, per esprimere il mio voto favorevole all'emendamento e per alcune riflessioni rispetto ad alcune affermazioni che sono state fatte. Intanto il tema della sostanza delle riflessioni che sono poi l'invito che è stato fatto all'Assessore e che praticamente insomma queste risorse vengano rimesse in disponibilità dei Comuni, che come la vogliamo girare o rigirare sostanzialmente sia che non si possa, sia che si possa, sia che a destra che a sinistra queste risorse stiamo chiedendo che ritornino ai Comuni. Sul tema della disponibilità e soldi che non possono essere spesi, in realtà mi risulta dalla mia esperienza amministrativa, che ha visto peraltro in questi due anni, 2020-2021, ma soprattutto il 2020, vedere le Amministrazioni fare un tale esercizio di elasticità di bilancio, con variazioni dal giorno all'altro per introdurre risorse che venivano stanziate, tali per le quali non si può dire che i Comuni non avrebbero potuto spenderli. Questo da un punto di vista generale, perché sarebbe bastato che nell'ambito della riprogrammazione dei ragionamenti sull'intervento, pur da modificare, fossero state stanziate le risorse a favore dei Comuni dicendo vi aggiungo tot euro a Comune, sulla base di uno stanziamento e di una previsione regionale, scorrete le graduatorie, quei Comuni che stanno avviando adesso sulle annualit�� precedenti i bandi Lavoras avrebbero potuto assumere più persone. Questo non vuol dire che non è preso atto di quanto ha detto lei, Assessore, per me va bene se nell'ambito dell'impegno che viene richiesto come l'ordine del giorno si ritorni a valorizzare quel provvedimento anche nella sua compiutezza. E poi il mio invito è un po' quello a considerare o riconsiderare da un punto di vista generale quelle che sono le politiche del lavoro, evitando di parlare troppo di lavoro precario, perché se parliamo di lavoro precario legato ai cantieri comunali Lavoras bisognerebbe considerare il lavoro che nella stessa modalità anima i cantieri forestali ad esempio legati ai Forestas, con stagionali che vanno…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, intanto dichiaro il mio voto favorevole all'emendamento del collega Meloni, però vorrei chiarire a quest'Aula che qua almeno dalla valutazione che ne faccio io della discussione sull'opportunità di confermare lo stanziamento di Lavoras, qua si sta mettendo in discussione lo strumento di Lavoras. Quindi ciò che io ho colto da quest'Aula che domani lo strumento di Lavoras non rientra nella prossima programmazione di questa maggioranza, quindi questo, cari colleghi, mi riferisco soprattutto ai colleghi dell'opposizione, bisogna chiaramente prenderne atto, perché molti che in qualche modo richiamano l'attenzione sul fatto che bisogna studiare, e mi riferisco al collega Saiu, probabilmente lui dovrebbe studiare su quelle che sono le opportunità e la possibilità che attraverso Lavoras in Sardegna si sono create delle stabilita nel lavoro. Perché Lavoras consente ai Comuni di avvalersi anche di cooperative sociali di tipo B, e mi risulta che in questi anni attraverso lo strumento Lavoras si è data la possibilità a molti giovani diplomati e laureati di avere un posto duraturo e stabile nel tempo.
Queste sono verità, dovete studiare colleghi della Lega. Perché vada ad Arzachena, collega Giagoni, e chieda come è stato gestito il contiene cantiere Lavoras, è stato affidata a una cooperativa di tipo B che ha creato dei posti di lavoro duraturi nel tempo. Vi ricordo che questi lavoratori hanno la possibilità di prestare servizio per 20 ore settimanali per otto mesi e poi attingere ad ammortizzatori sociali dopo aver finito gli otto mesi, diverso da quello che noi stiamo proponendo oggi. Quindi io vorrei…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, il mio intervento a sostegno di questo emendamento presentato dal collega Meloni, firmato anche dal mio gruppo, in quanto anche noi riteniamo che le misure di sostegno al reddito e avviamento al lavoro siano indispensabili per la salvaguardia della vita delle comunità e dello stile di vita che all'interno delle comunità si porta avanti. Vede non c'è cosa più arrogante, non c'è cosa più vile da parte di una classe politica strapagata che bistrattare le misure di sostegno al reddito che tante persone sottraggono alla delinquenza, tante persone sottraggono alle dinamiche come il voto di scambio, tante persone tra le quali molte se non fossero diventati Consiglieri regionali probabilmente ci sareste anche voi.
(Interruzioni)
In ogni caso, colleghi, non volevo essere provocatorio.
Evidentemente la nostra visita a Nuoro di ieri ha scatenato, Presidente, un inferno. Noi volevamo semplicemente fare una visita di cortesia per vedere le condizioni dell'ospedale, collega Saiu, torniamo anche la settimana prossima a questo punto. Magari ci invita il caffè! Mancavi solo tu eri collega!
(Interruzioni)
C'era anche l'Assessore della Lega e mancava il collega Saiu.
Comunque le misure di sostegno al reddito sono importantissime da sostenere…
(Interruzioni)
PRESIDENTE. Scusate, allora facciamo così, che sospendiamo e ritorniamo domani? Se non si è sereni in Aula io aggiorno a domani. Se ricapita aggiorniamo a domani!
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, grazie davvero per avermi difeso. Le misure di sostegno al reddito, e qui concludo nel dichiarare il mio voto favorevole a questo emendamento, come in tutto il resto del mondo vengono attuate devono essere prese nella dovuta considerazione anche da parte nostra, come classe politica, e non trattare ogni misura di sostegno al reddito come un assegno in bianco firmato a fannulloni e delinquenti, perché chi dice così non ha evidentemente capito il verso in cui la società sta andando.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, per esprimere anch'io il voto favorevole all'emendamento che vede come primo firmatario il collega Meloni, su un argomento che è stato oggetto di discussione anche durante la discussione generale, però devo dire che la cosa che un po' mi ha più insospettito, al di là del contenuto dell'emendamento, è capire quanto il collega Saiu deve elaborare il lutto, perché in questi giorni mi sembra che il collega Saiu stia in qualche modo elaborando un lutto, non sappiamo quanto sarà lungo, per aver perso le elezioni comunali a Nuoro, visto che nei suoi interventi ripete spesso e volentieri fatti che riguardano l'amministrazione del suo Comune.
PRESIDENTE. Onorevole Comandini, atteniamoci all'oggetto dell'argomento dell'emendamento 19, dopo di che le questioni vostre interne ve le regolate in altra occasione. Grazie.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Sì, entrando nel merito dell'emendamento, io credo che, pur rimanendo in quello che giustamente lei ricorda di rimanere nel merito del dell'oggetto dell'emendamento, quindi io posso evitare la parola "lutto" per chi perde le elezioni comunali, però invito anche i colleghi di non utilizzare termini come "falsità", perché le falsità poi ritornano al mittente. Basterebbe infatti andare a leggere la norma finanziaria per rendersi conto che effettivamente nella norma finanziaria, non scritta dalla minoranza ma scritta dalla maggioranza, c'è scritto con chiarezza che le somme di Lavoras, vengono spostate e messe a disposizione per finanziare la manovra di questa legge, quindi non sono falsità ma son certezze messe nero su bianco dalla Giunta che le ha deliberate, e che, per quanto ci riguarda, rappresentano un pericolosa precedente nonché un mettere in difficoltà le Amministrazioni comunali nell'applicazione di un programma che, con tutti i limiti che può avere, ha permesso a giovani e meno giovani di poter avere un'occupazione, precaria sicuramente, ma di avere un'occupazione, perché sull'occupazione, che sia precaria o che sia fatta dalle imprese, io vi posso garantire che per chi non vede la fine del mese la possibilità anche di avere 600-700 euro sono una ricchezza. Allora noi guardiamo anche a quella ricchezza, perché bisogna guardare a chi sta peggio non a chi sta meglio, perché guardare a chi sta meglio è molto facile, è più difficile avere uno sguardo lungo per chi soffre! E allora, se un programma come Lavoras ti permette di avere 600-700 euro al mese, io lo ritengo un grande risultato, sul quale noi faremo una battaglia oggi e faremo anche una battaglia domani quando probabilmente molti di voi cercheranno di non ripresentarlo quel programma!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Per dare due spiegazioni e soprattutto per sperare che i colleghi si convincano della bontà di questo percorso. Intanto facciamo un primo chiarimento. Nessuno dice che Lavoras non serve, che Lavoras non è una forma di sostegno, però al reddito, non è una soluzione per un'occupazione stabile. Ad oggi, lo riconfermo, né tramite le cooperative di supporto ai progetti, né tramite le Amministrazioni ci sono state delle assunzioni stabili. Okay?
Detto questo, andiamo all'aspetto finanziario perché se abbiamo scelto di fare l'anticipazione con Lavoras è perché il meccanismo dei cantieri Lavoras presuppone che siano terminati i cantieri precedenti, perché, come molti di voi sanno, ci sono tanti Comuni dove i beneficiari vengono a coincidere, e allora sono d'accordo con lei quando dice che bisogna aumentare l'arco temporale e quindi poter coinvolgere anche le stesse persone, se poi alla fine sono quelle disoccupate del Comune, ma con questo meccanismo non si può fare. Ad oggi vi devo dire che 10 Comuni hanno rinunciato, che 368 hanno presentato la domanda, di questi sono stati presentati 542 progetti, solo 32 sono stati avviati,2229 sono tutti i lavoratori coinvolti con questi progetti, e assunti ad oggi appena 86. Ora, colleghi, il meccanismo è bloccato, quindi dobbiamo dare corso a questi progetti e rifinanziare l'annualità. Come rifinanziare l'annualità, che nessuno ha intenzione di distrarre ma verrà finanziata, dovremo trovare però un meccanismo che possa essere immediatamente spendibile per i Comuni, perché diversamente, caro onorevole Loi, ad oggi non possiamo dire che diamo dei soldi in più per aumentare la platea, non è possibile, è un meccanismo che non è assolutamente perseguibile con la norma in corso.
Detto questo, l'ultima precisazione la faccio sui fondi futuri. Ad oggi i fondi saranno ripristinati con: Fondo di sviluppo e coesione; manovra 2014-2020 FSE; manovra 2021-2027 FSE, e, qualora occorresse, è dell'altro giorno la nota della ministra Carfagna che informa che c'è l'anticipazione del fondo (…) progetti cantierabili, con somme spendibili. È chiaro? Spero.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 19, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
(Proteste dai banchi dell'opposizione)
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, sull'ordine dei lavori, lei ha chiesto a tutti noi, anche con messaggi ricevuti sui nostri telefonini, di munirsi tramite gli Uffici dell'iPad, perché usando l'iPad noi possiamo prenotarci, possiamo votare, eccetera, quindi le chiederei cortesemente di osservare con l'ausilio degli Uffici le prenotazioni che vi sono già per l'articolo successivo, e comunque il fatto che alcuni di noi, seguendo quello che lei ha detto, Presidente, ci dotiamo dell'iPad e utilizziamo lo strumento che il Consiglio a fornito a noi tutti.
PRESIDENTE. Procediamo con le dichiarazioni di voto sull'articolo 2.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, abbiamo chiesto la votazione nominale sull'emendamento 19! Non ha alzato la mano nessuno, si proceda con la votazione nominale!
PRESIDENTE. Onorevole Ganau, lungi da me… se volete possiamo allungare… non mi sono accorto della richiesta di voto palese. Se vogliamo lo possiamo pure ripetere, però obiettivamente…
(Proteste dai banchi dell'opposizione)
Scusate un attimo, non c'è nessuna intenzione da parte mia di non consentire le prerogative dei consiglieri. Annulliamo la votazione, rimettiamo in votazione palese l'emendamento 19.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facolt��.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per aggiungere le firme dei consiglieri del Gruppo dei Progressisti all'emendamento numero 19.
PRESIDENTE. È aperta la votazione sull'emendamento numero 19.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 19.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'articolo 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. La discussione sulla vicenda legata ai cantieri Lavoras e l'uso delle risorse, tenendo conto che l'articolo 2 tratta della materiale riguardante la norma finanziaria, mi ha stupito perché è un discorso, quello portato avanti da alcuni colleghi della maggioranza, di persone che non hanno alcuna conoscenza dei meccanismi dei cantieri Lavoras. Il cantiere Lavoras consente ad alcune persone che hanno un profilo professionale avendo lavorato solo nel privato di entrare a contatto con la pubblica amministrazione, e in quel periodo di lavoro per la pubblica amministrazione consente loro di possedere i meccanismi della pubblica amministrazione e di conoscere l'altro volto della medaglia avendo loro visto e frequentato solo l'aspetto della professione privata. Aggiunge professionalità, tanto è vero che molte persone, nel momento in cui beneficiando del cantiere Lavoras hanno poi avuto la possibilità di beneficiare di un concorso pubblico, sono state agevolate rispetto ad altre o comunque messe sullo stesso piano rispetto a dipendenti pubblici che volevano avere uno scatto, un passaggio in avanti, un miglioramento delle loro condizioni, quei cantieri hanno consentito a una platea più ampia, più vasta, e a noi tutti di avere persone con maggiore competenza rispetto al passato, hanno consentito loro di partecipare a concorsi pubblici avendo avuto un'esperienza nel pubblico, con maggiore consapevolezza, maggiore conoscenza delle questioni. Sarebbe come per lei, Presidente, o altre persone, donne, uomini, colleghe e colleghi, ma in questo caso sui colleghi come avvocati, se in un percorso lavorativo avendo svolto la professione nel privato, in uno studio professionale, potesse anche beneficiare, lei e altri, nell'ambito del suo percorso di formazione anche dell'aver fatto parte dell'avvocatura della Regione, dell'avvocatura di un Consiglio comunale. È un elemento che accresce e determina una capacità e professionalità in più o è un elemento che ha arrecato un danno? E vengono pensati i cantieri Lavoras nel momento in cui, e sono stati poi utilizzati dopo, a dire il vero gli è stato cambiato nome, prima si chiamavano in altro modo, nel momento in cui i Comuni non potevano assumere perché c'era il blocco delle assunzioni, non è che ci fosse la possibilità per un Comune di avere la sostituzione di tutti quelli che sono andati in pensione con altri facendo concorsi a tempo indeterminato, c'era il blocco delle assunzioni rispetto ai pensionati, non che noi non lo si viva in Regione, sembra che stiamo parlando di cose che non c'entrano nulla o che nessuno di noi ha mai trattato o che nessuno ha approfondito. Non è così, vanno sicuramente potenziati, vanno sicuramente immaginate soluzioni nuove e innovative, ma noi abbiamo persone con titoli che sono a spasso, che non trovano lavoro e che hanno chiuso gli studi professionali, non gli diamo opportunità, non gli diamo occasioni di lavoro anche in un margine temporale consentendo loro di poter trovare altro. Chi si augura che una persona lavori poco e in modo non stabile? Nessuno penso auspichi questo, ma non dargli neanche quella possibilità li condanna alla disoccupazione. Questo �� e questo è stato. Non vuol dire che non si possa rivedere uno strumento, sono tutti migliorabili alla fin fine, tutti, non esiste la perfezione…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zedda.
Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Sull'entrata in vigore mi auguro che entri in vigore quanto prima per la possibilità di dare risorse alle imprese, mi auguro che quanto prima si cerchino le risorse per soddisfare i bisogni di coloro che ancora attendono, ma anche il 60 per cento, sono 140 milioni, ne sprecate alcuni per le nuove province, solo per gli amministratori, ne sprecate altri per le nuove ASI, solo per gli amministratori, non mi pare che dal punto di vista della campagna vaccinale le cose stiano andando bene e anche in quel di Nuoro o in quel di Oristano e purtroppo a Cagliari, a Sassari, a Olbia, a Tempio e in altre parti le cose non vanno bene, così come a Carbonia e a Iglesias, nell'ambito delle strutture ospedaliere, e nel frattempo, mentre tutti gli organi di stampa nazionali parlano di poltrone e di vaccini fatti agli amici, pochi minuti dopo questa legge, o domani, continueremo a discutere di poltrone; guardate che nuoce a voi, io non ci credo che nessuno di voi sia stato raggiunto da un amico, un conoscente, un qualcuno per strada che non vi abbia chiesto il perché di una norma simile, e tutti i suoni di unghie sugli specchi li abbiamo sentiti, "non stiamo aumentando" "ci serve per more modernizzare la macchina", con chi la volete modernizzare, con gli stessi che erano a Sardara? Un capolavoro! Adesso stanno dicendo tutti che erano lì per lavoro; ma per quante ore, avevano prenotato per tre mesi? Ma questo proprietario di quell'impresa ma quante riunioni di lavoro ha fissato in una sola giornata? Quaranta riunioni di lavoro? E che avrebbe dedicato trenta secondi ad ognuno? Adesso anche al Teatro lirico, contemporaneamente si discuteva della Brigata Sassari per la convenzione, poi dopo per quanto riguarda l'ampliamento della struttura, poi dopo per le cure termali con l'accreditamento nel pubblico, poi per organizzare un concerto, un concerto! Altro che concerto, per chi suona la campana! E la campana dovrebbe suonare per ognuno di noi, per tutti noi! Eh, va bè… è come dire, il nome della rosa, "bellissimo quel film", c'è un libro, cioè è impossibile, Presidente, è impossibile… Hemingway è uno scrittore!!! La sceneggiatura trae spunto dal libro, ma almeno se uno non ha nessun tipo di cultura, né cinematografica né tantomeno letteraria, non è necessario commentare sistematicamente eh, lo può fare solo l'onorevole Caddeo, perché essendo professoressa sa di che cosa parla, insieme all'onorevole Corrias, boh, che essendo professore sa di che cosa parla. Per quanto riguarda quindi questi provvedimenti, a fronte della vergogna che è calata, ricordo che attendere ancora significa attendere la scadenza dei termini per i provvedimenti disciplinari, omissione d'atti d'ufficio, non è che si può far finta di nulla su questa vicenda, e voi vorreste aumentare le nomine per raddoppiare i pranzi a Sardara? Beh, l'entrata in vigore, di altro, con soldi sottratti al lavoro, con soldi sottratti ai cantieri di Lavoras, non è che subito dopo determina che stiamo a ragionare sul bilancio per cercare noi tutti come compensare, trovare quei 140 milioni, stasera o domani saremo impegnati e continueremo a discutere di poltrone. Guardate che il rischio è serio rispetto alla rabbia che c'è fuori, il rischio è serio, e a furia di calcare la mano sulla tensione dell'opinione pubblica il rischio è farsi male, e non solo politicamente, perché la rabbia fuori esiste, è palpabile, quindi i suggerimenti, quelli portati all'attenzione delle colleghe e i colleghi, da ultimo dall'onorevole Meloni, guardano nella direzione e vanno nella direzione di poter alleviare quelle sofferenze e quella rabbia, perché questa entrata in vigore non determinerà la soluzione dei problemi che purtroppo attendono risposte e non troveranno, se non parziale, parzialissima soluzione, aggravata dalla sottrazione di risorse ai cantieri Lavoras con questo provvedimento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Va bé, il pranzo di Sardara per il collega Zedda è sempre qualcosa che gli fa notizia, Presidente però, siccome qualcuno, un mio carissimo collega che è Piero Comandini, prima ha citato Nuoro, e siccome io da nuorese ci tengo anche a dire due cose sulle elezioni di Nuoro, perché non voglio difendere il collega Saiu che si difende anche da solo, grazie a Dio, però gli vorrei ricordare che le elezioni noi a Nuoro le abbiamo perse, è vero, con onore, perché noi siamo andati oltre che molto bene come Partito, il problema è stato il vostro, che siete scomparsi a Nuoro, mai come questa volta il PD è sceso in una soglia al di sotto diciamo della… boh, non classificato, per non parlare dei 5 Stelle e compagnia, quindi prima di parlare di Nuoro dovrebbe un attimino andare a controllarsi come sono andate le cose, perché lì c'è stato veramente un capolavoro della politica, perché oltre il fatto che la sinistra è sparita, però siamo riusciti a fare un miracolo, perché abbiamo un Sindaco che è appoggiato da, basta vedere la Giunta, composta da ex della giunta Pigliaru, un po' di Centrodestra e un po' di Centrosinistra, insomma, il miracolo! Questo è stato il miracolo. Quindi, caro amico Comandini, è una semplice risposta che è un dato di fatto rispetto a quello che è successo con dati elettorali. Quindi non è che voglio difendere la Lega, che è andata pure bene, oltretutto, basta andare a vedere i risultati e ognuno dovrebbe farsi un piccolo ragionamento, e Nuoro era sempre la roccaforte vostra.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Mario Mundula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MUNDULA ANTONIO MARIO (FdI). Grazie, Presidente, colleghi, Assessori. A questo punto dell'iter di questo provvedimento non è sicuramente, o non dovrebbe essere sicuramente il momento delle polemiche ma il momento di pensare che si sono trovati altri 73 milioni di euro di aiuti per imprese e autonomi che saranno, per dirlo con un termine medico, un'iniezione di gerovital, non so se ricordate il farmaco, ma soprattutto un'iniezione di fiducia per quei lavoratori e per quelle imprese sarde a cui non è mai arrivata quella famosa e tanto declamata potenza di fuoco sparata dal Governo Conte, sparata non in senso balistico ma sparata e basta, nel senso pratico. Un provvedimento questo che dimostra quanto e quale sia l'impegno di questa maggioranza per le condizioni in cui si trovano in questo momento i sardi dettate dalla pandemia e da un Governo fallimentare, quindi cercare di estendere al maggior numero possibile di imprese e lavoratori è il motivo che ha indotto questa maggioranza e l'assessore Zedda, e spero anche tutti voi, a reperire ulteriori fondi. Questi fondi, è vero, sono stati con una variazione di bilancio presi da cantieri di Lavoras, ma credo che l'assessore Zedda abbia ben spiegato dove intende anche ritrovare i soldi per i cantieri Lavoras e soprattutto che i cantieri Lavoras non saranno chiusi. Quindi, qualcuno ha parlato di una semplice variazione di bilancio, ma una variazione di bilancio per sopperire a qualcosa che in questo momento è molto più urgente, anzi direi vitale, nel mezzo di una crisi economica importantissima contornata da una pandemia, che ci sta rendendo la vita impossibile, penso che sia una cosa più che giustificata. La gente è stanca, le difficoltà stanno diventando quasi insormontabili, parliamo di una cifra importante e sinceramente non capisco, su un argomento come questo, come si possa da parte dell'opposizione andare alla ricerca del pelo nell'uovo, che è il motivo che vi ha portato in Commissione ad astenervi. Stiamo parlando di ristori, ripeto la cifra, 73 milioni di euro; non sarà la panacea di tutti i mali, ma sicuramente aiuteranno a condurre imprese e lavoratori a uscite dalla pandemia. Quindi mentre annuncio il voto favorevole anche del mio Gruppo, così anticipo la dichiarazione di voto, ringrazio l'assessore Zedda per l'impegno che ha profuso, e si vede anche da come difende questa sua proposta di legge. Siamo comunque al momento della verità. Sono curioso di vedere come si trasformerà, e se si trasformerà, quella astensione che abbiamo visto in Commissione. Si trasformerà come? In un voto favorevole, in un voto negativo? Perché poi, secondo quale sarà l'esito del voto, bisognerà spiegarlo ai sardi e non credo che lì basterà cercare il pranzo di Sardara o farsi qualche selfie per riuscire a spiegare ai sardi che i 73 milioni di euro non andavano cercati in questo modo. Grazie Presidente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, visto che parliamo fuori tema consentirà anche a me di andare fuori tema e il mio riferimento alla discussione di Nuoro, caro collega Mula, non era relativamente a un risultato elettorale che è evidente e sul quale nulla abbiamo da dire, se non farci un esame in casa nostra, ma era quello relativo a come uno affronta le sconfitte: c'è la classe del mio collega Deriu, esponente autorevole del Partito Democratico, e c'è in qualche modo ancora il rancore di elaborare un lutto del collega che non fa altro che rimarcare quello che fa il suo Sindaco. Purtroppo ognuno di noi ha un differente atteggiamento nell'affrontare le sconfitte e noi ne abbiamo uno diverso, cioè rispettare il voto però occuparci, quando veniamo in quest'Aula, dei fatti, delle cose che riguardano i consiglieri regionali e non delle questioni che, pur quanto autorevoli, riguardano un Comune importante come quello di Nuoro. Era soltanto questo, ma non altro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie Presidente. Approfitto dell'ultimo intervento dell'onorevole Comandini per prendere esempio da lui sull'elaborazione del lutto elettorale. Del resto se lei è all'opposizione, onorevole Comandini, spero che se ne sia accorto, è perché il suo partito e la sua coalizione hanno perso le elezioni regionali ed è un'abitudine, quella della sconfitta elettorale, perché, come ricordava bene anche l'onorevole Mula, a Nuoro il suo partito ha perso le elezioni e le ha perse male perché non è arrivato nemmeno al ballottaggio, però, ripeto, lei da questo punto di vista per me è un esempio di come si può elaborare il lutto della sconfitta che la riguarda. Per quanto attiene, invece, al tema che io ho introdotto parlando di Nuoro, l'ho fatto non in ragione di un rancore che non provo, anche perché io sono Consigliere comunale a Nuoro e quindi sono stato eletto, anche lì, l'ho fatto perché troppe volte ho sentito parlare in quest'Aula da parte vostra di comuni, di soldi tolti ai comuni, di come questo Governo regionale non aiuti i comuni e mi sono permesso di citare due episodi che riguardano il Comune del quale io sono amministratore, del quale io sono Consigliere, due episodi relativi a risorse Covid: 1.400.000 euro del Governo che non si capisce che fine abbia fatto e, rispetto all'ultimo bilancio, approvato i 52.000 euro destinati a fronte dei 700.000 che, invece, sono attribuiti al Comune di Nuoro. Ecco perché ne ho parlato, perché in quest'Aula a volte per inseguire un disegno che io considero sbagliato da parte vostra, di mistificare la realtà, si parla di comuni, e fra di voi ci sono anche alcuni sindaci, però ci sono anche altri amministratori locali, e così come i sindaci della vostra coalizione portano la loro esperienza in questo Consiglio regionale ritengo che sia legittimo da parte mia fare altrettanto, portando un'esperienza che conosco direttamente e, ribadendo, prendendo esempio da lei su come si elabora il lutto della sconfitta elettorale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). A me non appassionano molto i lutti, però volevo tornare sul discorso di Lavoras perché non ho capito in seno alla maggioranza come effettivamente la si pensi, perché l'Assessore ha ribadito che Lavoras è assolutamente importante, che non c'è nessuna intenzione di modificare le poste in bilancio adesso in riferimento alla vecchia normativa, mentre mi è parso di capire invece dai banchi della maggioranza, dai Consiglieri, che molti ritengono che Lavoras sia qualcosa di inutile e da rivedere. Bene ha fatto il collega Saiu a riportare gli esempi del Comune di Nuoro e nessuno qui ha dubbi su quello che lui sta asserendo perché essendo lì consigliere, essendo lì presente alla votazione del bilancio, credo che abbia chiesto anche spiegazioni sul fatto per cui non si conoscano le finalità del finanziamento nazionale, cioè che fine abbiano fatto quei fondi, però questo non vuol dire che l'esempio di Nuoro sia poi un esempio mutuabile in tutti gli altri comuni della Sardegna perché non è così. Io, ripeto, ma non lo dico io, lo dice l'associazione dei comuni, Lavoras ha dato…
Vedo che è molto sorridente l'onorevole Ennas; se vuol far ridere anche noi visto che stavamo parlando di lutti.
Comunque credo che in moltissimi altri comuni Lavoras abbia dato le risposte che ci si aspettava. Lo ribadisco sino alla fine: nessuno sta dicendo che qui siamo contrari a dare risposte alle imprese, ma ci mancherebbe altro, anche perché siamo stati noi a sollecitare, non io, io non c'ero purtroppo, ma da questa parte si è sollecitato a più riprese il fatto di portare in Aula immediatamente questo DL perché lo ritenevamo prioritario rispetto all'altro, quindi ci mancherebbe altro, noi addirittura vogliamo implementare le somme dello stesso. Noi stiamo dicendo che comunque non accettiamo in nessun modo che Lavoras venga svuotato delle risorse che sono state previste sino ad oggi con legge approvata anche da componenti dell'attuale maggioranza. Questo stiamo dicendo e su questo abbiamo le nostre ragioni che credo che siano anche le vostre ragioni in parte.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'allegato 1 A. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'allegato 1 B. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Comunico che sono stati presentati due ordini del giorno.
Passiamo all'ordine del giorno numero 1, presentato dai consiglieri Comandini, Ganau e più, sulla necessità di ripristinare per l'anno 2021 lo stanziamento di 70 milioni di euro per il programma Lavoras.
Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Così ci sono delle imprecisioni, Presidente, quindi vorrei rimettermi all'Aula e magari le chiedo un minuto di sospensione per fare una valutazione.
PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso.
(La seduta, sospesa alle ore 19 e 20, viene ripresa alle ore 19 e 24.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Visto che non voglio essere un cattivo esempio, devo dire che correggiamo la cifra che giustamente dice l'assessore Zedda, ripristinando la cifra dei 38.925, la cifra che è, ma soprattutto considerando anche il dibattito che si è avuto in merito all'importanza dei fondi Lavoras, ritengo che l'ordine del giorno è aperto, quindi anche la maggioranza, i consiglieri e i Capigruppo senza primogenitura di firme possono tranquillamente e credo anche doverosamente apporre la firma, partendo dai Capigruppo di maggioranza, da questo punto di vista.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Giusto per dire a nome della maggioranza, che l'intervento del collega Comandini è giusto, è perfetto, e condividiamo pienamente sia la correzione dell'importo che ci sembra corretto, sia per quanto quello dichiarato dal collega, quindi voto favorevole comunque.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.
GIAGONI DARIO (LEGA). Per confermare come Capogruppo anche la mia firma.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'ordine del giorno numero 3 con un'integrazione, onorevole Zedda: "verso anche l'individuazione come destinatari dell'ordine del giorno stesso i collaboratori sportivi impiegati con rapporti di collaborazione o altre forme contrattuali presso le federazioni sportive, le associazioni sportive dilettantistiche che hanno dovuto sospendere e cessare l'attività e che non hanno avuto alcun ristoro".
Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. La Giunta è favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Intanto per avere una spiegazione circa l'aspetto che riguarda nell'impegno a prevedere, diciamo, aiuti alle imprese, soggetti economici e imprenditori nascenti a partire dal mese di giugno 2019. Noi avevamo, se non ricordo male purtroppo, introdotto un argomento nell'ambito di un provvedimento, quello sugli aiuti, "almeno operanti da tre anni", poi era stato corretto. Assessore, dopo il Presidente le darà la parola perché ho chiesto semplicemente un approfondimento su questo punto, è inutile che continui sempre a fare gesti. Quindi con questa dicitura raggiungiamo tutte le imprese operanti o rimane qualcuno escluso? Perché basta dire, ovviamente, se uno ha già beneficiato di qualcosa non potrà purtroppo beneficiare d'altro, basta dire: le imprese operanti in Sardegna, a prescindere dalla data o dal giorno di nascita e correggerei nate, non nascenti, non è che nasceranno nel passato, sono già nate, ma semplicemente imprese che operano in Sardegna, se è questo il problema. Non vorrei che poi introducendo sempre mesi, addirittura, manco annualità, il rischio è che possa essere quello di tenere fuori imprese. Questo era il dubbio perché ricordo che avevamo già approfondito la materia a suo tempo.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Solo per precisare che i nostri ristori hanno preso in esame fino al 30 giugno 2019, quindi non tre anni prima, o un bilancio di anni precedenti. Quindi tutti coloro che si sono costituiti dopo il giugno 2019 non hanno avuto nessun ristoro, quindi ecco perché è precisato così.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Una riflessione anche veloce, nel senso che ne avevamo già parlato anche con la Giunta e mi sembra l'occasione, tanto stiamo parlando di un ordine del giorno che come si dice non si nega a nessuno.
Il riferimento era, qui parliamo così come ha detto l'Assessore, nascenti dal mese di giugno 2019. Il ragionamento che noi avevamo fatto è che comunque rimanevano penalizzate tutte quelle attività che hanno preso corpo e sono nate i primi due mesi prima della pandemia, quindi gennaio e febbraio che hanno aperto le attività, poi è arrivata la pandemia e si sono trovate penalizzate in quell'arco di tempo di quei due mesi per dire: "Noi che siamo nati oggi rimaniamo fuori?" E quindi era un ragionamento per cercare di capire se si poteva comunque vedere di andare incontro anche a questo genere di attività che oggi si trovano in quel limbo e purtroppo non hanno nulla, non possono manco pensare di poter avere un aiuto in futuro.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 3. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo alla votazione finale.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sempre nell'ottica di dare un suggerimento, Assessore, nel momento in cui noi, come ha detto anche qualche altro collega, andiamo nella direzione di dare un aiuto a una platea più ampia, anche di soggetti nati nel '20, non è che dobbiamo intervenire su quel parametro del fatturato dell'anno precedente? Avete già stabilito che ovviamente chi nasce nel '20 non può avere fatturato nel '19 immagino, siccome poi ogni volta ci sono problematiche di interpretazione, penso che diamo tutti per scontato che l'interpretazione sia nella direzione che se uno nasce a gennaio del '20 non può avere fatturati nel '19. È pacifico quindi che sia recepita questa indicazione e quindi va dato in termini di aiuto, proprio perché sono soggetti che indubbiamente hanno fatto spese, hanno ancora una fase di avviamento e quindi sono in una difficoltà, perché l'avviamento ha coinciso con la chiusura. Detto questo, per quanto riguarda la legge, l'unico dubbio che rimane è che non ci sia sotto una volontà di portare i meccanismi di Lavoras in capo alla Regione, eliminando i Comuni dalla possibilità di presentare progetti. Lo so Assessore che lei avendo quale provenienza quella amministrativa, come già fatto nell'intervento precedente, lei ha dichiarato che Lavoras è un progetto importante, migliorabile quanto si vorrà, se ne saremo capaci, ma che Lavoras non si tocca, per semplificare. Se così è, e così sarà, Lavoras non si tocca nella formulazione, almeno da un punto di vista dei soggetti che devono proporre, presentare e poi istruire le pratiche e beneficiare, insomma mantenere in capo ai Comuni quell'autonomia di decisione e di operatività per far fronte alle difficoltà dell'oggi e del domani. Per quanto riguarda invece, se così è, il suggerimento è semmai: in una fase drammatica come questa valutare anche per i piccoli l'estensione di quei cantieri a soggetti con professionalit�� per sbloccare lavoro all'esterno, perché il tema che noi abbiamo davanti, quello che lei, Assessore Zedda, dei progetti cantierabili, o c'è qualcuno che compone un nucleo di progettazione e in una corsa contro il tempo riesce a elaborare progetti immediatamente cantierabili, oppure i Comuni non saranno in grado di fornirgli nessuna mano d'aiuto in termini di progetti cantierabili, perché non c'è più nessuno nei Comuni che sia nelle condizioni e in grado, perché non c'è più personale, che possa elaborare quei progetti. E allora forse anche per non disperdere ulteriori risorse, a fronte di alcuni cantieri che sono stati utilizzati per la pulizia delle caditoie, o dei corsi dei fiumi, con operai specializzati, ma comunque un lavoro finalizzato a un elemento puntuale di pulizia in quell'ambito e via dicendo, vanno anche aggiunti e aiutati i Comuni perché a fronte di quell'operazione possano fare operazioni strategiche che guardano allo sviluppo futuro delle loro comunità e dei loro territori.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Presidente, per annunciare il voto di astensione del Gruppo di LEU Sardigna. Siamo a favore del sostegno delle imprese, lo abbiamo detto più volte, siamo contrari a trovare le coperture nei fondi Lavoras, l'abbiamo detto e ribadito in più occasioni in questa discussione. Siamo contrari a una contrapposizione delle logiche sul lavoro, non siamo a favore certamente di mettere disoccupati contro imprenditori, o imprenditori contro disoccupati. E per queste ragioni naturalmente il nostro voto è di astensione. Prendiamo atto del fatto che con l'ordine del giorno anche l'Assessore al Lavoro ha preso un impegno, ha preso un impegno specifico di rifinanziare per l'annualità 2021 i cantieri Lavoras, e naturalmente saremo lì a verificare se questo accadrà, perché crediamo al di là dell'elaborazione dei lutti che la vita reale vada avanti e che i bisogni dei cittadini vadano oltre le piccole schermaglie di parte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cesare Moriconi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MORICONI CESARE (PD). Presidente, io mi sono accorto da subito che le elezioni le abbiamo perse e distinguo, Assessore, le responsabilità di Governo dalle responsabilità di indirizzo, all'interno del Consiglio le responsabilità di chi sta in maggioranza e di chi sta all'opposizione. E penso anche che la possiamo pensare diversamente, non è un reato e certe volte basta rispettarsi, anche nella discussione, ed è più semplice arrivare alla conclusione del confronto. Ma che Consiglio è quello nel quale nonostante gli sforzi che sono stati compiuti ci viene chiesto di dimostrare il coraggio di votare contro una legge. Io la penso diversamente, onestamente, penso che ci voglia coraggio a portare un disegno di legge importante come questo a pochi minuti dall'inizio dei lavori della Commissione, a poche ore dall'inizio dei lavori del Consiglio, eludendo il confronto tra le forze politiche e anche tra le forze sociali, perché noi abbiamo pensato che sarebbe stato giusto andare avanti con le audizioni. Penso che ci voglia coraggio a inviare un foglio Excel alle ore 9 e 19, a 41 minuti dall'inizio dei lavori del Consiglio con la pretesa che quel foglio Excel voglia essere la sintesi dello stato di attuazione di una legge, in cui sono racchiusi 8 articoli su 41, numeri non ragionamenti sulla verifica dello stato di attuazione. Penso che ci voglia coraggio ad affermare che sia mancato il senso di responsabilità da parte delle opposizioni, l'abbiamo detto. Penso che ci voglia coraggio a dichiarare che nessuno resterà indietro, lo abbiamo visto, e lo abbiamo visto nelle manifestazioni di questi giorni. Penso che ci voglia coraggio a sfuggire al dovere della verifica dello stato di attuazione di una legge così importante e della sua efficacia, dello studio e della lettura dei dati e dei fenomeni socio economici per effetti della pandemia, della fatica, del coordinamento delle misure nazionali con quelle regionali. Io non mi sento rassicurato dalle sue parole, non sono soddisfatto, non mi basta, sono deluso, e penso di poter dire che ci voglia coraggio a votarla questa legge, per cui io dichiaro il mio voto contrario perché sento più forte il dovere di votare contro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Grazie Presidente. Assessore Zedda chiariamolo subito nel suo discorso lei ha citato i buoni propositi e come non essere d'accordo con lei? C'è solo un piccolo particolare che evidentemente ci differenzia. La gente non mangia con i buoni propositi, la gente non vive con i buoni propositi. Parla di riportare nel suo discorso, mi hanno colpito molto le sue parole, un po' di verità in questa Aula, quale verità Assessore? La vostra o quella reale? E chi è chi stabilisce la verità, lei? Le abbiamo dato fiducia la prima volta. Lei sa perfettamente che la prima volta voi ci avete portato in quest'Aula, consegnandoci la documentazione qualche ora prima, cioè una legge corposa, la legge 22, io me lo ricordo come fosse oggi, chiedendoci lo sforzo, parlo per il mio gruppo, ma credo che sia per tutti, lo sforzo di stare una notte sveglia per cercare di studiare quel provvedimento, ma non era un discorso di stare la notte sveglia, perché il provvedimento era talmente corposo che ci sarebbero voluto un mese per studiarlo bene, e quella volta le ricordo, Assessore, che noi le abbiamo dato fiducia, non solo le abbiamo dato fiducia ma abbiamo cercato nel nostro piccolo anche di apportare delle modifiche migliorative, di contribuire in maniera positiva a quella legge. Sono passati nove mesi in cui le abbiamo chiesto di venire in Commissione, nove mesi in cui in Commissione lei ha dichiarato le sue non verità, perché lei ha dichiarato che a fine febbraio sarebbero state in pagamento 400 domande al giorno, cosa che non è avvenuta. Lei ha dichiarato che la Commissione era già stata convocata, ma la verità è che la Commissione non era stata convocata. Adesso oggi lei ci riporta in Aula e ci chiede fiducia, la fiducia che il nostro Gruppo decide di darle è quella di non votarle contro questo provvedimento, ma se avessimo davvero la certezza del rispetto della tempistica, e se avessimo davvero la certezza che tutti indistintamente quelli che fanno parte della graduatoria fossero veramente tutti pagati, io sarei la prima a votarglielo, ma dopo nove mesi in cui abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni di persone che non hanno ricevuto niente…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GAINFRANCO (PD). Presidente, pur comprendendo la gran parte delle motivazioni addotte dall'onorevole Moriconi come gruppo consiliare non ce la sentiamo di dire no a una legge che comunque comporta la disponibilità di 75 milioni a favore delle imprese in un momento così delicato, riteniamo di avere dimostrato che c'era la possibilità di avere i finanziamenti senza toccare il fondo Lavoras che per noi rimane importante e che c'è stata una volontà da parte di questa maggioranza invece di togliere i fondi dal progetto Lavoras per finanziare questa manovra almeno in parte. Credo che sia stata utile l'approvazione dell'ordine del giorno con cui si impegna comunque la Giunta a ripristinare i fondi, pur tuttavia non ce la sentiamo di dare un parere favorevole su questa legge e quindi la nostra posizione sarà quella di astensione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Per dichiarare il voto favorevole di tutto il Gruppo del PSd'Az e per riconoscere il lavoro che ha fatto con responsabilità e serietà l'assessora Zedda, e lei sa bene che io sono sempre abbastanza critico con i nostri Assessori, e quando non c'è da esaltare o vantare nessuno ho sempre fatto critiche, pubblicamente. Credo quindi che meriti non solo l'approvazione ma merita anche la fiducia, perché sulla sua serietà io non ho nessun dubbio.
Mi meraviglia veramente qualche voto, anche del collega Moriconi, che vota contro, con le sue motivazioni per carità e ha chiesto anche rispetto giustamente per quelle che sono le scelte dei consiglieri, però vorrei anche ricordare a qualche altro consigliere, che in quest'Aula ha predicato che grazie a loro questo provvedimento è arrivato in Aula, che non è vero, perché non è grazie a qualcuno, che non so che cosa abbia fatto, ma grazie alla volontà dei Capigruppo che hanno riconosciuto che l'intervento era meritevole di arrivare in Aula senza chiedere i famosi dieci giorni della Commissione, perché stiamo parlando pur sempre di 75 milioni di euro che vanno a favore di tutte quelle persone che comunque stanno aspettando.
Ognuno può fare tutte le considerazioni che vuole, questi sono soldi e mi auguro che vadano quanto prima… ecco, questa non è una critica che faccio all'Assessore ma purtroppo questa macchina amministrativa regionale continua a non funzionare, e non è certo colpa né dell'Assessora e manco di noi consiglieri: potessimo, come facciamo in altra occasione, riportare qualcuno alle sue responsabilità, l'avremmo fatto volentieri.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressiti). Per dichiarare l'astensione del Gruppo dei Progressisti alla votazione finale di questo testo. Sono 75 milioni in più per il lavoro ma, lo abbiamo detto negli interventi che hanno caratterizzato la seduta antimeridiana e pomeridiana, vengono presi sempre dalle stesse tasche.
Dispiace che su un argomento del genere il Consiglio abbia rinunciato a un lavoro serio, che andava fatto ovviamente nelle settimane e nei giorni scorsi, e che si sia trovato ancora una volta a discutere una legge blindata, senza troppe possibilità di modifica. Crediamo però abbiano fatto bene i colleghi di minoranza della Terza Commissione e della Seconda Commissione, a cui competeva la possibilità di chiedere eventualmente dieci giorni per la presentazione della relazione di minoranza: quei dieci giorni non avrebbero migliorato una situazione ormai già incancrenita da mesi di ritardi, da un bilancio ancora non presentato, eccezione fatta appunto per la finanziaria tecnica approvata qualche mese fa. Per cui, augurando a questa legge che approverete miglior fortuna della precedente, ci asterremo nel voto finale della stessa.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Per annunciare il voto favorevole del Gruppo dei Riformatori al provvedimento e per ribadire anche l'apprezzamento al lavoro fatto dall'Assessore e da tutta la Giunta nell'esitare rapidamente questo provvedimento. È chiaro che non possiamo permetterci trionfalismi, nessuno può permettersi trionfalismi perché si fa quello che le condizioni date permettono di fare, e credo che oggettivamente sia difficile fare di più rispetto allo sforzo enorme che la Regione Sardegna sta facendo per venire incontro all'emergenza, perché non dimentichiamoci che siamo nella fase in cui stiamo cercando di aiutare le imprese a sopravvivere, e quindi non piace a nessuno quello che stiamo facendo. Speriamo presto di poterci concentrare sulla ripartenza e sulla costruzione di una economia resiliente, che è quello che ci chiede di fare il piano nazionale ma è l'impegno sul quale noi come Consiglio regionale e come Regione ci dovremmo concentrare, per non trovarci mai più, speriamo, ad affrontare una situazione in cui uno shock esogeno, come quello che si è verificato in occasione della pandemia, fiacca una economia già fragile come la nostra, la cui debolezza è determinata in gran parte dalla condizione di insularità, che per definizione rende più fragile una economia. Quindi, noi affrontiamo questa situazione con gli strumenti che abbiamo, spero che a breve, assessore Zedda, tutta quanta la Giunta, ci confronteremo su quello che c'è da fare in futuro per la ripartenza e, perché no, anche per ragionare su Lavoras, perché Lavoras rientra nello stesso capitolo dell'assistenzialismo e io credo che noi non ci dovremmo concentrare sull'assistere le persone o sul distribuire soldi a pioggia, oggi siamo costretti a farlo perché forse è una delle poche cose che si può fare ma noi dobbiamo fare interventi che facciano nascere lavoro in modo virtuoso, non in modo drogato, come ha detto giustamente qualche collega. Bisognerà farlo in maniera condivisa, partendo, su questo sono d'accordo, dall'esperienza fatta, però in modo laico, senza innamorarci di ricette che purtroppo, è sotto gli occhi di tutti, non hanno prodotto un buon risultato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Filippo Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facolt��.
SECHI GIAN FILIPPO (UDC Cambiamo). Anche noi, come Gruppo UDC- Cambiamo- Italia Viva, esprimiamo il nostro voto favorevole ed esprimiamo anche grande apprezzamento per il lavoro che ha fatto l'Assessore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Per esprimere il voto favorevole a nome del Gruppo della Lega al disegno di legge e per ringraziare l'Assessore, la Giunta, le Commissioni e i consiglieri di quest'Aula per il lavoro che hanno fatto.
È un provvedimento che stanzia altri 73 milioni di euro, che aiuta le aziende, le imprese, i lavoratori che hanno aderito ad alcune misure fondamentali, che consente di dare risposta a tutte le persone che hanno richiesto di accedere allo strumento dell'una tantum, che incrementa le risorse sul fondo Resisto. E' un provvedimento quindi che va nella direzione che già questo Governo regionale ha tracciato dai primi momenti della pandemia, un provvedimento sostenuto con risorse del bilancio regionale.
Condivido poi le osservazioni che hanno fatto i consiglieri che sono intervenuti prima di me, e cioè che una riflessione poi sullo strumento Lavoras dovrà essere fatta, e io mi auguro che questa riflessione vada nella direzione di nuove risorse a favore delle imprese, nuove risorse a favore del sistema produttivo, che oggi dobbiamo sostenere ma che domani dobbiamo incentivare nel senso degli investimenti e dello sviluppo, perché sono le imprese che nel nostro sistema economico generano sviluppo, sono le imprese che generano lavoro vero, e in quella direzione questa maggioranza, la Giunta, e io mi auguro il Consiglio regionale, deve andare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CERA EMANUELE (FI). Per comunicare all'Aula il voto favorevole convinto a questo provvedimento da parte del gruppo di Forza Italia, quindi del sottoscritto, l'altro collega non c'è, e sicuramente rappresentiamo il nostro favore per l'impegno profuso dall'Assessore, che è un nostro Assessore e questo ci teniamo in modo particolare a sottolinearlo.
Si tratta di un provvedimento che, come qualcuno ha detto, certamente non risolve tutti i problemi, ma �� pur sempre un provvedimento che da una boccata d'ossigeno a tante imprese che hanno presentato richiesta nei bandi aperti, alcuni dei quali, ribadisco, verranno azzerati, verranno ristorati nella loro composizione, altri, lo abbiamo detto, c'è la necessità di un ulteriore impegno. Mi dispiace che l'appello che ho fatto durante l'intervento non sia stato accolto anche perché le perplessità dei colleghi di minoranza erano principalmente quelle di una cancellazione delle risorse sul fondo Lavoras, che abbiamo detto non verranno assolutamente cancellate, ma verranno reinserite appena ci sarà un primo provvedimento finanziario in Aula. Pertanto non riesco a capire il motivo per cui quest'Aula ha perso l'occasione di dimostrare unità, ha perso l'occasione di dare una risposta alle tante persone che soffrono in relazione alla crisi che stiamo attraversando. Grazie, assessore Zedda, grazie a tutti coloro i quali convintamente hanno sostenuto questo provvedimento, un primo passo, ma è un passo importante per dare risposte ai tanti sardi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Fausto Piga per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PIGA FAUSTO (FdI). Grazie Presidente. Intervengo…
PRESIDENTE. Aveva già espresso il voto comunque l'onorevole Mundula, prego, però.
PIGA FAUSTO (FdI). Ho detto: "Grazie Presidente". Intervengo per esprimere il voto favorevole a questo provvedimento da parte di tutto il Gruppo di Fratelli d'Italia, un provvedimento atteso dal tessuto produttivo isolano che stanzia ulteriori 73 milioni di euro per lo scorrimento delle graduatorie dei ristori regionali, un provvedimento che, come ho detto anche in discussione generale, ovviamente non ci fa gioire perché la speranza è che questa pandemia passi nel più veloce tempo possibile e soprattutto l'augurio che noi facciamo a tutte le aziende è quello di vivere del proprio lavoro, di riprendere a lavorare e a fare quello che più desiderano e non quello di aspettare sicuramente i ristori. Dispiace un po' perché poteva essere un'occasione di unità all'interno di quest'Aula consiliare e invece registriamo i voti in parte contrari e di astensione da parte delle opposizioni su un tema che invece dovrebbe vederci sicuramente uniti anche per dare un buon messaggio alle attività produttive che ci guardano. Chiudo con una riflessione per quanto riguarda Lavoras, credo che sicuramente bisognerà fare delle riflessioni per il futuro e chiedo anche a quest'Aula di discutere poi insieme la mozione che ho presentato qualche settimana fa dove propongo quello di creare una collaborazione con il Governo per rivedere il reddito di cittadinanza, candidare la Regione Sardegna a un progetto pilota che possa cambiare i connotati del reddito di cittadinanza e mettere al centro non soltanto l'assistenzialismo, ma anche le politiche attive del lavoro in modo reale e soprattutto le aziende. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Caredda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAREDDA ROBERTO (MISTO). Grazie Presidente. Per annunciare il voto a favore del Gruppo Misto, ma soprattutto per fare anche un plauso al Presidente della Regione per questo importante disegno di legge, all'assessore Zedda, ma penso a tutta la Giunta, e ancor di più al Consiglio, io non voglio entrare tanto nel merito, ma ancora di più al Consiglio che vota questo importante disegno di legge e lo vota a favore, perché è un momento importantissimo per tutte quelle persone che hanno bisogno visto che questa emergenza virus ha creato problemi un po' per tutti, soprattutto per gli imprenditori. Quindi, grazie e il nostro voto è a favore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie Presidente. Per annunciare il mio voto di astensione e per dire che sarebbe stato un voto favorevole se aveste accolto l'emendamento numero 19. Non avete accolto l'emendamento numero 19, sarebbe stato un voto contrario se non aveste accolto l'ordine del giorno, e quindi non ci resta, non mi resta che un voto di astensione. Vorrei ricordare ad alcuni colleghi, in particolare se non ricordo male il collega Mundula, che 39 milioni di euro non sono il pelo nell'uovo, 39 milioni di euro non sono il pelo nell'uovo, sono parecchi fondi, parecchi, e io non mi fido degli impegni che voi avete assunto con un ordine del giorno, non mi fido. Spero di essere smentito perché ho sentito degli interventi oggi, contrariamente a quelli fatti dall'Assessora, dove si mette in discussione l'esistenza stessa di Lavoras, senza peraltro delineare un'alternativa vera. Qualcuno adesso parlava, fa anche un po' di confusione, della questione legata, qua la chiamiamo (…) per essere chiari, diamogli un nome sardo, reddito di cittadinanza, o comunque abbiamo capito bene a cosa ci stiamo riferendo, ma non c'entra nulla con Lavoras, e avrei preferito un'aula più granitica che probabilmente mi avrebbe convinto a votare una legge che oggi stralcia risorse importanti per i lavoratori nei comuni, grazie.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Come consigliere ovviamente esprimo il mio voto a favore, ma adesso, a parte le battute, volevo fare un ringraziamento a quest'Aula e anche ai lavori preparatori, a chi ha rinunciato ai dieci giorni perché comunque può sembrare banale però anche dieci giorni nell'impostazione dei procedimenti sono importanti. Ringrazio la Giunta e consentitemi un ringraziamento particolare al collega Fasolino che mi ha supportato in tutte le operazioni, seppur a casa ovviamente convalescente dal Covid, ed è per questo onorevole Meloni che non mi sembrava corretto distrarre invece le poste di bilancio che mi ha indicato l'onorevole Fasolino per le coperture. Quindi credo che bisogna rispettare anche il lavoro degli altri, ringrazio ovviamente in modo particolare la maggioranza e la Giunta per questo risultato che non è una soluzione per tutto, ma, credetemi, spero che il tempo e il risultato potrà dire che avremo davvero fatto beneficiare di un sostegno importante tutte le nostre imprese, ma qualcuno oggi l'ha sottovalutato, ci sono all'interno tanti lavoratori autonomi che hanno avuto mancato reddito.
PRESIDENTE. Metto in votazione il disegno di legge numero 261/A.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 261.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Ora do la parola all'onorevole Manca per fatto personale.
Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Alma Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Grazie, Presidente. Ho riflettuto e pensato a questo intervento, ho scelto di non far sprecare tempo a quest'Aula anche perché preferisco dedicarmi a migliorare la pratica dei selfie. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Bene, grazie. L'ordine del giorno prevede la discussione del Dl 107, siamo arrivati all'articolo 1 quindi per discussione generale chi si prenota?
(Interruzione)
Sono le 20, scusate, non possiamo lavorare un'altra ora? Oppure dobbiamo per forza andare a casa? Io sino alle 21 chiedo di rimanere qua per lavorare. Chi è che vuole intervenire?
(Interruzioni)
Stiamo parlando dell'articolo 1 articolo…
(Interruzioni)
Come non avete niente? Scusate non è colpa mia se non avete niente!
(Interruzioni)
No, dobbiamo votare l'articolo 1. Dobbiamo fare l'articolo 1, non esiste la votazione finale dell'articolo 1, non esiste né quella iniziale né finale, esiste la votazione dell'articolo 1, punto.
(Interruzioni)
Eh, ho capito, però non c'è un inizio e una fine, c'è una votazione. Scusate, possiamo iniziare la discussione dell'articolo 1?
(Interruzioni)
No, ma io mi accontento di tutto, che ho molta più convenienza a tornare a casa piuttosto che continuare qua, però penso che sia un fatto di dovere nei confronti anche dei cittadini continua a lavorare quantomeno a un orario…
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Intanto a che emendamento siamo arrivati, perché ovviamente non sono presenti in aula le fotocopie con gli emendamenti, l'iPad ci aiuta di sicuro a lavorare e quindi possiamo… condivido il suo il suo modo di spronare l'Aula a una maggior produttività, però abbiamo necessità di capire dove siamo arrivati. Io qui nel sistema ho ancora degli emendamenti, l'emendamento 61, 67, 26, nella parte sull'articolo articolo 1… magari può aiutare il relatore di maggioranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Presidente, accolgo la richiesta d'aiuto da parte del collega Agus che, essendo intervenuto tante volte oggi, è sicuramente meno fresco di me che non sono mai intervenuto. Quindi, siamo andati via l'altra volta avendo terminato l'esame degli emendamenti all'articolo 1…
(Interruzioni)
Si, ragazzi, se non eravate attenti io non ci posso fare niente, fidatevi e affidatevi al relatore di maggioranza.
(Interruzioni)
No, no, no, vi chiedo scusa, io comprendo che la stanchezza la scorsa volta vi abbia fatto perdere la parte finale, io sono rimasto attento sino alla fine e posso dire di aver ascoltato, tant'è che poi li ho buttati via, il Presidente annunciare quali emendamenti erano dichiarati decaduti, una volta che il Presidente dichiara che gli emendamenti sono decaduti non esiste una circostanza in cui possono essere resuscitato, tanto è vero che la seduta si è chiusa che io ero convinto che bastasse l'ultimo come voto sull'articolo, invece prendo atto del fatto che bisogna votare sull'articolo e quindi proseguire dopo, infatti io ero pronto a rendere il parere della Commissione sugli emendamenti all'articolo 2.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù . Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Per fare chiarezza; intanto ci sono i verbali e converrebbe riguardare i verbali, a memoria, ma anche perché l'ho segnato e ho lasciato l'indicazione, siamo esattamente all'emendamento 61 a pagina 60.
PRESIDENTE. Quello che dice l'onorevole Orrù è corretto, ma prima dobbiamo votare l'articolo 1, perché quello è un aggiuntivo e quindi prima di arrivare dobbiamo fare l'articolo e l'emendamento…
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Quindi mancano tutti gli aggiuntivi dell'articolo 1.
PRESIDENTE. Corretto. Scusate, ho capito, la seduta è tolta, il Consiglio è aggiornato a domani alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 20 e 13.