CXXV SEDUTA
(ANTIMERIDIANA)
Giovedì 15 Aprile 2021
Presidenza del Presidente Michele PAIS
indi
del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA
indi
del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 10 e 04.
TALANAS GIUSEPPE, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta del 7 aprile 2021 (118), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Andrea Biancareddu, Sara Canu, Angelo Cocciu, Daniele Secondo Cocco, Carla Cuccu, Annalisa Mele, Pietro Moro, Francesco Mura, Fausto Piga, Giovanni Satta e Fabio Usai hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 15 aprile 2021.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107/A.
Siamo arrivati all'emendamento numero 18, per quanto riguarda l'articolato del DL numero 107, con riferimento all'articolo 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Grazie Presidente. Confermo il parere contrario da parte della Commissione e anticipo il voto negativo da parte del Gruppo Misto.
PRESIDENTE. Io ho prenotato l'onorevole Zedda, non so perché, però… non è possibile… è una prenotazione di ieri? L' onorevole Zedda non c'è.
Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
Avete portato gli iPad, quindi potete prenotarvi attraverso gli iPad.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Oggi rinizia la discussione in merito agli emendamenti presentati sull'articolo 1. L'emendamento numero 18, preannuncio il mio voto favorevole, diciamo che rispecchia un po' il ragionamento fatto ieri, ovvero la volontà di incidere e modificare una legge che per noi è una legge che effettivamente non rispecchia la risistemazione e la volontà di intervenire in maniera organica sull'apparato. Ritorno alle note dei sindacati perché sappiate che, nonostante il Covid-19 non consenta alle persone di indignarsi o comunque di effettuare manifestazioni, scendere in piazza, ciò nonostante tante cittadine e tanti cittadini anche molto giovani sono venuti in questi giorni sotto il Consiglio e ci hanno fatto presente che questo testo non è utile e certamente non va incontro alle loro aspettative, molti sindacati si sono espressi negativamente, e coloro che sono stati più attenti, cioè gli addetti ai lavori, scrivono questo e vi lanciano anche in qualche maniera una sfida, perché proprio al relatore di maggioranza scrivono che, nella relazione di maggioranza che accompagna il testo in Aula, scritta appunto dal consigliere Tunis come relatore di maggioranza, si auspica che la rappresentanza politica si faccia interprete di una nuova relazione tra interesse pubblico e cittadini, ma l'intento, per quanto nobile nell'enunciazione, diventa pericoloso nella sua declinazione pratica, dato che il DL numero 107 costituisce un sistema di controllo dell'apparato amministrativo affidato a soggetti magari non propriamente qualificati, ma certamente scelti su base fiduciaria. E continuano a scrivere dicendo che questo non è accettabile dato che, è giusto anche ricordarlo, sono i dirigenti in primis che rispondono delle proprie attività in termini di responsabilità personale, amministrativa ed erariale, e ai dirigenti la legge chiede di essere i garanti dell'imparzialità e terzietà dell'azione amministrativa. Su questo infatti lanciano questa sfida chiedendo di essere conseguenti e coerenti con una visione di gestione della cosa pubblica, tanto che chiedono di presentare un disegno di legge che, superando il DL numero 107, attribuisca alla parte politica la piena responsabilità degli atti amministrativi. Scrivono di essere coraggiosi, magari anche sfidando un po' il dettato costituzionale, tanto lo avete fatto tante volte in tanti provvedimenti che avete portato, e scrivono che "una legge che attribuisca al Presidente e agli Assessori il potere di adottare gli atti tecnici e amministrativi, assumendosene la responsabilità personale…".
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie Presidente, per dichiarare il mio voto favorevole a questo emendamento e per reiterare la richiesta di ritiro di questa legge, perché? Perché ritengo che il nostro tempo, proprio il tempo del Consiglio qui in aula possa essere dedicato in maniera molto più proficua ad occuparci delle vere istanze che ci giungono dai territori, dall'isola, dalle persone che la abitano su diversi problemi. Quello che traspare da una legge come questa è l'intento di attrezzare in qualche modo sempre più articolato questo Ufficio di Presidenza e degli Assessorati, però si sta perdendo tempo ad organizzarlo senza affrontare poi le vere sfide alle quali dobbiamo invece rispondere, una fra tutte quella della sanità in questo momento. Io credo che sarebbe davvero molto più utile per tutti noi ragionare insieme, trovare le strategie per superare questa impasse che stiamo vivendo per esempio sul piano delle vaccinazioni, che non è soltanto la calendarizzazione, la presenza o meno di quantità sufficienti, ma è anche l'attenzione che stiamo dedicando, o meglio, che non stiamo dedicando alle fasce più esposte, più fragili, più trascurate e che hanno pochi paladini, a dire il vero, a difendere la loro causa. Mi riferisco davvero alle persone fragili, alle centinaia, se non di più, di bambini, bambine, ragazzi, e in modo particolare i ragazzi che hanno concluso il percorso di istruzione e formazione secondaria, con disabilità gravi, che non possono frequentare i centri che li accoglievano per la riabilitazione, perché molti di questi centri sono chiusi per impossibilità probabilmente a mettersi in regola con le norme di sicurezza o anche semplicemente economiche, e questi ragazzi sono abbandonati, e abbandonate sono le loro famiglie. Allora io dico, la nostra attenzione non dovrebbe andare soprattutto a questi ragazzi? Perché, e torno all'inizio del mio discorso, rincorrendo una perfezione organizzativa che ci garantisca, perché questo sembra lo scopo…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
Comunico che l'onorevole Piga è rientrato dal congedo.
CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Siamo all'emendamento numero 18 che si rifà appunto all'articolo 1, "Oggetto e finalità", come abbiamo detto questo "Oggetto e finalità" che viene esposto nella legge non ci trova affatto d'accordo perché, a mio giudizio, non va a dire la verità sul fine di questa legge, un fine che a mio giudizio mette in forte pericolo il rapporto fra la politica e l'amministrazione, si rischia di compromettere appunto quell'equilibrio tra politica e amministrazione quando invece l'amministrazione deve basarsi, ispirarsi sull'imparzialità e la terzietà. Bisogna mettere in luce questo aspetto perché è doveroso, soprattutto se vogliamo andare a efficientare e rendere ancora migliore la nostra macchina amministrativa che, come abbiamo già detto, ha delle carenze che nessuno vuole negare, e quindi c'era sicuramente la necessità di andare a rivedere il nostro sistema Regione. Ma non in questi termini, a mio giudizio invece di andare a spendere così tanti soldi per creare nuovi livelli gerarchici, quindi nuovi dirigenti, ma quando, in questo momento, alla nostra amministrazione regionale occorrerebbe avere nuovo personale per il disbrigo delle pratiche che giacciono inevase, e tanti cittadini chiedono risposte alla nostra Amministrazione. Quindi, sarebbe necessario effettuare nuovi concorsi proprio perché innanzitutto svecchierebbe la macchina amministrativa e sarebbe un fatto importante, e sarebbe necessario sicuramente anche un altro aspetto, quello di armonizzare, rendere più giovane, migliore la nostra macchina e darebbe sicuramente un impatto importante per una migliore resa. Quindi ribadisco la mia contrarietà a questo disegno di legge e voterò favorevole all'emendamento, grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente. Io sto intervenendo sull'ordine dei lavori, Presidente, sempre per sollecitare, se �� possibile, e noi ci mettiamo a disposizione, per la famosa modifica regolamentare che vorremmo portare avanti, Presidente, perché è impensabile che in quest'Aula si continui ad avere un atteggiamento di questo tipo, perché anche stamattina vediamo le presenze quali sono, e con responsabilità, debbo dire anche da parte dell'opposizione, ci ha permesso anche di iniziare i lavori, sappiamo benissimo che stanno aspettando la prima votazione e quant'altro per la verifica del numero legale, questo lo abbiamo capito, però è veramente una vergogna, Presidente. Quindi io la sollecito in primis per questa modifica regolamentare, e, ripeto, noi ci mettiamo a disposizione. La seconda cosa che volevo dire, e mi permetta, sull'ordine dei lavori, che non è attinente, nel senso che non voglio divagare in altre questioni, mi sarebbe piaciuto oggi, e speriamo che più tardi ci sia la presenza di qualche componente della Giunta, perché la situazione che si sta verificando a Nuoro che riguarda la sanità è veramente vergognosa e disastrosa. Per sollecitare che noi non possiamo più stare zitti e per sollecitare che comunque, se non verranno presi provvedimenti urgenti, poi noi siamo disposti a fare tutte le azioni possibili e immaginabili anche all'interno di quest'aula. Grazie Presidente.
PRESIDENTE. Atteniamoci al tema e non apriamo altri file.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per chiedere la votazione a scrutinio palese e anche il fatto che ci siano durante la votazione i Segretari per verificare la presenza in Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Per dichiarazione di voto e sull'ordine dei lavori visto che è stato consentito, vedo che ci sono delle regole anomale. Per dirle che, visto che io in questi giorni ho voluto evitare di parlare di sanità, però è assurdo quello che si sta verificando. C'è chi ha fallito in Sardegna la vaccinazione, e siamo sull'orlo del precipizio, anche ieri 502 casi, eccetera. Quindi non solo non stiamo migliorando con il lockdown, ma addirittura stiamo peggiorando rispetto al periodo scorso. A questo si aggiunga però che non c'è organizzazione, quindi mi faccio carico di dirlo a lei, Presidente del Consiglio, che si faccia carico verificando che ci sia anche un Assessore del suo Gruppo, perché la settimana scorsa nel territorio più povero della Sardegna, o quasi, che è il Sulcis, erano previste 3100 vaccinazioni agli ultra ottantenni e si è verificato che tutti quanti, c'è un'organizzazione capillare eccellente già verificata in altre due circostanze, sono stati autorizzati e poi all'ultimo momento è stato detto che non c'erano i vaccini; è ora di finirla, è ora di finirla! Addirittura è stato detto all'interessato di modificare il tiro e rivolgersi ad altre persone, non agli ultraottantenni, ebbene, ovviamente il funzionario, che è persona intelligente, bisogna cercarli sempre intelligenti non asini, ha risposto che, ahimè, visto il casino che si sta creando in Sardegna, che gli hanno tolto le figure fondamentali per poter fare il CUP, non era in condizioni di farlo, perché questa deportazione è ora definirla, se ne faccia carico però, perché stiamo rovinando la Sardegna, e chi si lamenta ha ragione, noi parliamo di tante cose ma non affrontiamo i problemi più importanti che sono questi.
PRESIDENTE. Me ne faccio carico però rimaniamo all'interno… una preghiera, vi prego di rimanere all'interno del seminato.
Ha domandato di parlare la consigliera Elena Fancello. Ne ha facoltà.
FANCELLO ELENA (PSd'Az). Grazie, Presidente. Volevo segnalare una cosa gravissima che sta assistendo a livello nazionale…
PRESIDENTE. No no, non si può, le tolgo la parola. Basta, no, non ha la parola onorevole Fancello.
Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Mario Mundula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MUNDULA ANTONIO MARIO (FdI). Grazie, Presidente. Interveniamo su questo emendamento, su questa legge 107, sull'articolo 1. Questo emendamento, secondo me, non ha ragione di esistere, non doveva neppure essere rappresentato, perché questa è una legge che sicuramente riuscirà a smuovere quella che è la macchinosa macchina regionale, perché è chiaro che in questo momento di pandemia se da un lato è vero che ci sono tante cose a cui pensare, è anche vero che la macchina regionale deve essere messa in condizioni di funzionare al meglio, proprio per questo fatto della pandemia è utile a tutti che questa macchina regionale possa funzionare e possa dare dei risultati. Ogni giorno vediamo, infatti, che ci sono delle difficoltà sull'espletare tante cose, per cui io sono contrario a questo emendamento e annuncio il mio voto negativo.
PRESIDENTE. Bene, mettiamo in votazione…
(Proteste da parte dei consiglieri dell'opposizione)
Scusate un attimo, se non la finite sospende i lavori e ci aggiorniamo a questo pomeriggio, ok? Decido io qui dentro, quindi riferitemi a me e non parlatevi tra di voi.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Dato che lei nei prossimi minuti farà rispettare il Regolamento e il diritto dei consiglieri di esprimere la loro dichiarazione di voto prima della messa in votazione
PRESIDENTE. Non c'è ombra di dubbio! Non ho mai negato nessuno di intervenire.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Non ho il minimo dubbio… sull'ordine dei lavori, visto che i temi sono stati sollevati da due autorevoli colleghi e credo che non sia giusto far cadere nel vuoto l'appello, il tema della sanità nuorese non può essere derubricato da questo Consiglio come elemento disturbativo per perdere qualche secondo di discussione. Le dico questo; considerato che i lavori del Consiglio vengono convocati mattina e pomeriggio, però è possibile prima del Consiglio, magari alle 4, convocare, anche in presenza dell'Assessore, la Commissione sanità, in presenza dell'Assessore e anche del Commissario dell'ATS, io le chiedo, Presidente, visto che nelle prossime ore, perché si tratta di ore, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, a Nuoro e in tutto il resto della Sardegna, io le chiedo di dedicare un orecchio anche all'ascolto di quei problemi, perché non ci costa niente interrompere la seduta, riunire la Commissione sanità, verificare e fare in modo che il Consiglio regionale possa intervenire, anche semplicemente con la correzione degli errori citati dall'onorevole Oppi.
PRESIDENTE. Giusto per fare sintesi, accolgo assolutamente il suo invito, verifichiamo la possibilità di fare questo passaggio che dice lei e che è stato anche segnalato da altri consiglieri, però andiamo avanti con l'ordine del giorno.
Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Volevo scusarmi con il collega Agus se mi sono sovrapposto con la voce al suo intervento e per ringraziarlo per lo spunto interessante, che peraltro conferma quello dell'onorevole Mula. Peraltro ho inteso dalla voce del Presidente, se non ho inteso male, che era aperta la votazione, quindi volevo sapere se ci troviamo in una circostanza in cui la votazione è aperta salvo che ci siano delle rimembranze improvvise da parte di colleghi; per capire io solo una volta, mi basta una.
PRESIDENTE. È facilissimo capirlo, però lo rispiego. Stava intervenendo l'onorevole Mundula in fase di dichiarazioni di voto, io devo sempre verificare la presenza di iscritti per esprimere dichiarazioni di voti, in questo momento ho l'onorevole Meloni, Ganau, l'onorevole Li Gioi e l'onorevole Lai che hanno chiesto di intervenire in fase di… non l'ho detto "è aperta la votazione" assolutamente no.
Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Per esprimere parere favorevole rispetto all'andamento 18 e per chiedere che senso abbia stare in quest'Aula a parlare di questi emendamenti e di questo disegno di legge quanto quando la Sardegna vive la situazione che sta vivendo. L'hanno detto adesso due colleghi, il Capogruppo del PSd'Az, l'onorevole Oppi, insomma, non due colleghi che non conoscono i temi di cui hanno parlato, e io sono sicuro che non sono intervenuti semplicemente per fare in modo che riempissero i banchi della maggioranza e fare in modo che la maggioranza potesse avere il numero legale, sono intervenuti perché si tratta di problemi che esistono, altrimenti avrebbero potuto parlare di altro, problemi gravissimi, però io colleghi vi chiedo di essere conseguenti insieme a noi su questo tema; blocchiamo i lavori rispetto a questo disegno di legge, parliamo di sanità. In quest'isola in questo momento bisogna parlare di sanità e cercare di risolvere i problemi della sanità, sulla campagna vaccinale in primis certamente, poi l'andamento dei contagi vediamo in quale situazione si trova e sicuramente non è collegabile al 100 per cento rispetto all'andamento della campagna vaccinale, sicuramente se invece avessimo avuto però una campagna vaccinale in fase avanzata oggi non avremmo di questi problemi. Ieri mi ha mi ha impressionato vedere un posto del Presidente della Regione Emilia Romagna che parlava della vaccinazione degli over 60, e un post di un sindaco del sud Sardegna, quindi non sto parlando di zone insomma che frequento abitualmente, essendo un consigliere regionale della Sardegna mi preoccupo comunque di tutta la Sardegna, ovviamente, un post di un sindaco del sud Sardegna che diceva; "È aperta la campagna vaccinale per gli over 80"; cioè noi stiamo ancora forse procedendo a rilento e con ritardi rispetto alla vaccinazione degli over 80 e dei fragili, dei fragili! Che non sanno veramente cosa fare, e in altri territori invece procedono più celermente di noi e in modo più ordinato, e noi qua stiamo a parlare di una legge che prevede l'incremento delle poltrone. Io trovo veramente assurdo, vergognosi e offensivo nei confronti dei sardi che noi possiamo qua sederci e stare seduti a parlare e ascoltare interventi magari anche interessanti, però su un tema che è veramente l'opposto di quelle che sono le esigenze dei sardi. L'invito quindi ai colleghi che sono intervenuti in primis e a tutta l'Aula è a fare una riflessione affinché ci si blocchi in tempo e si possa lavorare, come ha detto bene il collega Agus, magari in Commissione con la presenza dell'Assessore alla sanità e poi in Aula…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Intanto per esprimere parere favorevole come votazione all'emendamento numero 18, e ne approfitto perché ho sentito degli interventi che rendono un attimo giustizia al fatto che stiamo discutendo una legge che non interessa sicuramente ai sardi rispetto alla situazione economica e sanitaria che stiamo vivendo, che è disastrosa e che richiederebbe il massimo dell'applicazione da parte di questo Consiglio. Ho sentito anche la richiesta di portare in Aula la riforma, la revisione del Regolamento consiliare; ecco, io ritengo quest'atto assolutamente illiberale, un tentativo di strozzare, di ammutolire le opposizioni. Avete i numeri per fare quello che volete in quest'Aula, quello che volete, noi non siamo in grado di modificare sostanzialmente rispetto a una scelta della maggioranza i vostri provvedimenti, abbiamo semplicemente il ruolo di denunciare le distanze che ci sono tra noi e le vostre proposte; questo è quello che fa una minoranza in democrazia e credo che sia assolutamente inaccettabile quello che è stato fatto nella Giunta per il Regolamento, di modifica del Regolamento in termini di restrizioni dei diritti e delle competenze che spettano alle minoranze. Allora, io ritengo che questo sia un atto gravissimo, gravissimo! Tra l'altro le modifiche del Regolamento normalmente vengono applicate per la legislatura successiva, quindi anche la richiesta di intervenire sul Regolamento a partita in atto non è corretto, io vorrei che tutti quanti rifletteste su questo, oggi siete in maggioranza, domani potreste trovarvi in minoranza, e usereste tutti gli stessi strumenti che sta utilizzando questa minoranza per far sentire la nostra voce e le vostre ragioni. Quindi credo che su questo non sia possibile procedere, perché è un atteggiamento assolutamente inaccettabile, l'ho detto già la volta precedente e lo ripeto oggi in Aula perché oggi è stata riproposta la modifica regolamentare. Io credo che quando si inizia una partita le regole debbano essere certe e vadano dall'inizio alla fine della partita, non si cambiano le regole in corso d'opera, a piacimento e per garantirsi un consenso che c'è già, perché qui dentro avete i numeri per fare, ripeto, quello che volete, come avete fatto fino ad oggi, noi abbiamo semplicemente il ruolo di denunciare le differenze.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie, Presidente. Mi fa piacere da oggi poter partecipare a questo dibattito dato che ieri ero impegnato a Roma per i lavoratori Air Italy, un'altra vicenda che sicuramente è una gravità tale da sola da poter assurgere a maggiore importanza rispetto a quello a cui stiamo assistendo, perché a mio parere stiamo perdendo del tempo per parlare di un qualcosa sicuramente rinviabile, dato che sicuramente non è una priorità per i cittadini sardi. D'altronde le dichiarazioni di autorevolissimi esponenti di maggioranza che hanno preceduto i nostri interventi, dimostrano che non soltanto i cittadini sardi, ma anche quelli che li rappresentano, si rendono conto che in una situazione pandemica di tale gravità sarebbe quello il settore su cui intervenire pesantemente e con coscienza, ecco, con coscienza, evidentemente qualora non si intervenga, la coscienza non si ha, e quindi noi qua, dai banchi dell'opposizione, siamo tenuti a denunciare questo fatto e a far conoscere ai cittadini la nostra Isola, quella che è la realtà che si vive in questo Consiglio regionale, completamente avulso per quanto riguarda la maggioranza da quelli che sono i problemi reali, maggioranza che, come ha sottolineato il collega Ganau, avrebbe i numeri per approvare qualsiasi cosa e appunto per questo dovrebbe dimostrare la coscienza di parlare delle cose che veramente interessano la salute, in questo caso dei nostri concittadini, dato che questa legge, che ha avuto poi anche delle ripercussioni sardaresi, potrebbe essere approvata in qualsiasi momento, anche in poco tempo, perché se loro volessero potrebbero fare sedute fiume, no limits, portando a compimento il loro obiettivo. Noi comunque saremo qua in questi giorni a fare la nostra battaglia affianco dei cittadini sardi, perché noi siamo convinti di esserci a fianco ai cittadini sardi, mentre riteniamo che i colleghi che sono alla nostra sinistra pensano a qualcos'altro che sicuramente è lontano anni luce da quelle che sono le esigenze degli stessi cittadini che li hanno votati, quindi dopo aver approvato dodici leggi incostituzionali adesso stanno portando avanti questa norma "ad personas", perché sono tante le persone che ne usufruiscono, in barba a quelli che sono i veri problemi e i sacrifici e le sofferenze dei cittadini della nostra Isola, che sono in ginocchio mentre c'è qualcuno che si alza in piedi e dice che questa è la legge che possa veramente…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. Intanto per annunciare il voto positivo all'emendamento 18 e per correggere il verbo del Capogruppo del PD, l'onorevole Ganau, io non porre neanche il dubbio, non è "potreste essere", "sarete" certamente all'opposizione, il fatto che voi vi ostinate a portare all'attenzione di questo Consiglio regionale questi disegni di legge, giustificandoli quali grandi disegni di legge di riforma dell'assetto istituzionale della nostra Regione, a dispetto invece di quello che pensano tutti i sardi e dell'indignazione che c'è fuori da quest'Aula, vi consentirà probabilmente di essere, con molta probabilità di essere all'opposizione la prossima volta. Il tema che invece pone il Gruppo dei Progressisti con l'emendamento numero 18 è dirimente, infatti i sardi non stanno chiedendo maggiore attenzione rispetto ai posti di sottogoverno, i sardi stanno ponendo l'attenzione sulla questione della semplificazione, della sburocratizzazione, della possibilità di una vita che sia più semplice nel quotidiano. E allora posso fare l'esempio dell'importanza di questo emendamento; abbiamo ancora comuni in Sardegna, l'ho detto più volte all'interno di quest'Aula, che fanno capo ad una Camera di commercio di una determinata provincia, allo stesso tempo fanno capo a una prefettura di un'altra provincia, fanno capo ulteriormente ad un servizio di un'altra provincia ancora, bene, un'impresa che nasce e che cresce con questo sistema è costretta a morire, perché per una semplice pratica che dovrebbe durare una mezz'ora o una un'ora all'interno di un ufficio, dura settimane e settimane, perché costretto ad andare alla Prefettura di Nuoro, alla Camera di commercio di Nuoro, poi magari fa un altro salto su un'altra questione a Cagliari negli uffici regionali, poi lo fa invece a Sanluri su altre questioni. I temi dirimenti di quest'isola non sono certamente quelli che ci state ponendo all'attenzione dell'ordine del giorno, e mi fa piacere che anche l'onorevole Oppi, che è rappresentante di un importante Gruppo di maggioranza, sollevi il tema sulla questione dei vaccini, perché noi stiamo denunciando questa situazione da più di una settimana, da più di un mese, da più di qualche mese, e lo diciamo a gran forza, il tema oggi è correre sulla vaccinazione. L'unica soluzione per riprendere immediatamente lo sviluppo della nostra Isola è la vaccinazione e bisogna cambiare modo e sistema, e non serve nominare ulteriori dirigenti, serve far funzionare bene la macchina. Quindi su questo, Presidente, noi vorremmo un confronto serrato…
PRESIDENTE. Onorevole Lai, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente. L'emendamento numero 18, al quale annuncio già il mio voto favorevole, pone al centro dell'attenzione dell'Aula la materia del contendere, cioè qual è la vostra priorità relativamente a quella che è la priorità dei sardi. Nell'emendamento è detto con chiarezza, al comma 2, che il processo di riforma della Regione, ormai vecchio di oltre quarant'anni, è prioritario nei confronti di qualsiasi altro intervento legislativo ed è prioritario perché più che potenziare gli uffici di gabinetto, che hanno un indirizzo politico e non gestionale e amministrativo di quelle che sono le funzioni della Regione, credo che ci sia l'esigenza di mettere mano, anche insieme, alla riforma della legge del 1977, la legge numero 1, e alle successive leggi che hanno dato una organizzazione strutturale alla Regione stessa. Ed è per questo che noi in questi giorni, in queste settimane, in questi mesi, vi abbiamo sempre chiesto di riportare il vostro disegno di legge in Commissione e riscrivere partendo dalle basi se vogliamo una Regione efficiente, attenta al momento che viviamo, adeguata ai tempi che stiamo vivendo, bisogna partire dalle fondamenta, costruire la riforma della Regione, rivedere la composizione e l'organizzazione dei vari Assessorati, degli enti strumentali, del sistema Regione, mettere in sicurezza la macchina Regione per dare le risposte, oggi e anche domani, che saranno sempre più difficili, l'organizzazione della Regione con i nuovi bisogni che hanno le persone, anche dopo la pandemia.
Invece voi cosa fate? Voi partite dall'attico. Voi volete fare la riforma della Regione partendo dall'attico, dove c'è più sole, dove ci sono le stanze più nobili. Mettiamo in sicurezza l'attico, dove si sta in maniera più comoda, dove c'è il sole, dove si fa la politica che interessa alla maggioranza, e tutto il resto non ci interessa. Bene, cari colleghi, il vostro attico ha i pilastri sulle sabbie mobili. Non riuscirà assolutamente a produrre l'efficienza che vi chiedono i sardi, non riuscirà sicuramente a portare quegli indirizzi che voi credete di avere. Allora riscriviamo insieme questa riforma, lo facciamo per gli stessi problemi che voi avete detto, e ringrazio il collega Franco Mula e il collega Giorgio Oppi, perché i problemi che voi avete posto sulla sanità sarda sono figli della vostra mentalità, della vostra organizzazione, sono figli della vostra idea che avete di organizzazione della Regione, sono dovuti a come voi pensate di fare, dove avete un commissario di ATS che a sua volta è commissario…
PRESIDENTE. Onorevole Comandini, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Grazie Presidente. Intervengo annunciando il mio voto favorevole all'emendamento numero 18 e anche per sottolineare il fatto che l'emendamento numero 18 potrebbe essere, e sarebbe sicuramente, l'articolo 1 di una norma completamente riscritta che chiaramente non corrisponde al DL 107 che voi avete presentato e che state chiedendo a quest'Aula di votare. Il DL 107, invece, potrebbe e dovrebbe avere all'articolo 1 dichiarate le vere finalità. Le vere finalità le ha scritte molto bene il Gruppo dei Progressisti, e che io sposo completamente, dovrebbero essere questo: "La presente legge detta norme di modifica dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Sardegna al fine di aumentare la dotazione organica degli uffici di gabinetto della Presidenza e degli assessorati e determinando l'aumento rilevante della spesa a carico del bilancio regionale per il funzionamento delle strutture di supporto agli organi politici rispetto agli esercizi finanziari precedenti all'anno 2021". Questo è un modo chiaro di dire ai sardi quali sono le vostre vere intenzioni relativamente al DL 107. Non sono quelle strombazzate, raccontate alle televendite. Non sono quelle di migliorare la macchina amministrativa della Regione per poter procedere speditamente per dare i ristori, per dare la salute, per migliorare la sanità, per consentire alle persone di vivere meglio. No. È solo ed esclusivamente la centuplicazione delle poltrone per gli amici o per gli amici degli amici, e guai e mai sia che i sardi possano essere informati ed essere edotti circa le competenze possedute dai componenti dello staff, perché quello è top secret. Chiedo ancora che vengano resi pubblici, secondo il principio della trasparenza e secondo il dovere della pubblica amministrazione, i curricula dei componenti degli staff della Presidenza e degli Assessorati. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Intanto il fatto che anche due colleghi della maggioranza, oltretutto due colleghi che ricoprono ruoli importanti come il collega Oppi e il collega Mula, pongano le questioni riguardanti i vaccini e la questione della sanità, in particolar modo nuorese, determina il fatto che voi stessi avvertite che le priorit�� sono altre, eppure non riuscite a stravolgere l'ordine delle cose che vi siete dati, che non corrisponde alla realtà delle esigenze fuori da questo palazzo. Nel frattempo c'è una delibera della ATS, la 257 del 14 aprile, che ricerca personale per le vaccinazioni in modo volontario e gratuito. Mentre voi vorreste attribuire ingenti risorse ai nominati, cerchiamo personale sanitario al quale chiediamo in modo gratuito e volontario di mettersi a disposizione. Dobbiamo rivedere il bilancio - badate che sarà difficile trovare risorse per soddisfare i bisogni di chi soffre in questo momento - e gli elementi che conosciamo oggi cambiano anche la questione che abbiamo affrontato nei giorni scorsi.
Al pranzo di Sardara pare fosse presente il portavoce del Presidente della Regione che aveva dichiarato, o così almeno era stato riportato dagli organi di informazione, che mai e poi mai, giurando e spergiurando, fosse stato componente della comitiva. È una cosa differente. Non stiamo parlando di un dirigente, che ha un contratto particolare, qui stiamo parlando di uno strettissimo collaboratore del Presidente che era presente al pranzo di Sardara. O il Presidente sapeva oppure assuma gli atti conseguenti, altrimenti è connivente con quel pranzo. C'è un limite! C'è un limite perché non può un portavoce di un'istituzione mettere in imbarazzo l'istituzione, perché per molto meno negli Stati Uniti, e in altri Stati e in altri momenti, anche nel nostro Paese, sono state mandate via, allontanate dalle istituzioni, persone solo per frasi inopportune. Frasi, non comportamenti illegittimi in violazione delle norme di legge! Questo chiediamo: che si ripristini una dignità all'esterno percepita dai cittadini nei nostri confronti. Tutti, perché all'esterno non fanno molte distinzioni. Quel 45 per cento, 60 ogni tanto, che non va più a votare non è che distingue chi c'era o non c'era a Sardara, considera tutta la politica inutile ed elemento semplicemente di danno alla vita delle persone. Tutti, nessuno escluso!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente. Se Atene piange Sparta non ride. Ha fatto bene l'onorevole Oppi e chi con lui, l'onorevole Mula, a segnalare la sofferenza a Nuoro, che non è solo a Nuoro. Sembra che sia altrettanta a Cagliari, vi assicuro che tale in Ogliastra, dove se non ci fosse il lavoro e l'abnegazione dei sindaci, continuamente operativi e convocati permanentemente in Conferenza sociosanitaria, non si riuscirebbe a raggiungere a fatica i risultati che si raggiungono con la vaccinazione nei territori, e il fatto che se ne prenda atto tutti insieme è un fatto importante che comunque fa riflettere. Noi qua, invece, stiamo dibattendo su questo disegno di legge che è concettualmente sbagliato nel suo impianto, una legge che invece sarebbe potuta essere, ma siete ancora in tempo per concepirla in maniera diversa, innovativa davvero nei contenuti e concreta nell'applicazione, che potrebbe essere utile davvero ai cittadini sardi passata la tempesta del Covid. Ma non è così purtroppo. E questo emendamento numero 18, che va ad agire sull'articolo 1, richiama opportunamente in maniera molto chiara la necessità di rafforzare le amministrazioni del sistema Regione per renderle pienamente al servizio della crescita economica e occupazionale delle comunità locali. Più chiaro di così, scusate! Come ci si può ostinare nel non riconoscere la bontà di questo emendamento, che evidentemente voterò e voteremo a favore. Se si parla di comunità locali siete i primi, siamo stati anche noi, da questo punto di vista, corresponsabili ad aver richiamato la necessità di tornare alle comunità locali che oggi stanno soffrendo ad Atene e a Sparta, a Nuoro, in Ogliastra e dappertutto, per l'emergenza pandemica. Invece no, voi vi ostinate a portare avanti questo disegno di legge che non ci siamo ancora stancati e non ci stancheremo, nei prossimi giorni, di segnalarvi come intempestivo e inopportuno, ma lo ribadiremo anche in sede di discussione degli altri articoli e degli altri emendamenti. Quindi diamo priorità a tutto il resto. Siete voi che ci avete segnalato, noi per primi, e siete voi che ci sostenete in questa necessità di dare risposte oggi ai sardi, perché ne attendono altre di risposte, non stanno aspettando le vostre poltrone, è giusto che ve lo ricordiamo, e quindi concordo sulla necessità segnalata dal collega Agus di convocare la Commissione sesta in presenza dell'Assessore affinché veramente si faccia il punto su una situazione che è drammatica. Siamo nel profondo rosso. Io rimpiango quell'illusione pia della zona bianca, che era una bandiera bianca che però annunciava la resa. Io non mi voglio arrendere, signori. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente. Quotidiano della stampa nazionale; anche oggi, come in altri giorni, abbiamo ottenuto un grande risalto, Presidente. L'apertura de Il Fatto Quotidiano oggi recita: "Casta sarda, pranzo con fuga dalla finestra". Già di per sé questo titolo descrive ed esemplifica perfettamente lo sdegno e la vergogna che l'istituzione tutta del Consiglio regionale dovrebbe provare per quello che è successo e ripeto, l'ho già detto ieri e non finirò mai di dirlo fin quando non verrà fatta chiarezza, non è tanto, quanto anche lo è, il fatto che fossero lì in spregio di qualsiasi normativa, ma anche il perché fossero lì, visto che in questo momento stiamo votando questa legge che ci fa altrettanto vergognare di sedere in questo Consiglio regionale.
Stamattina mentre uscivo di casa - ve lo dico, è vero - il mio vicino, che era costretto in casa e impedito dall'andare a lavoro dato il fatto che siamo in zona rossa, mi fa: "Beato te che stai andando a lavorare". E io gli stavo per dire io: "Guarda, caro vicino, tu non sai quanto sia indispensabile il servizio che noi svolgiamo per la collettività". Il problema è che qui oggi non stiamo svolgendo alcun servizio per la collettività. Noi stiamo cercando di dissociarci il più possibile. Stiamo esemplificando ed essendo l'emblema della qualifica di parassiti che il pubblico sta sempre più affibbiando ai politici tutti, a tutta la categoria dei politici, e questo è vero. Quello che dicevano i miei colleghi prima è vero. Non si fa distinzione alcuna tra chi sta cercando di contrastare queste cose e chi, invece, se ne fa protagonista, chi le promuove, chi le promuove e le propone al pubblico in maniera del tutto fumosa e quasi mistificatoria, questo va detto. Questo va detto perché è vero, perché tutte le informazioni che sono state date all'esterno sono volutamente precostituite ed utilizzate al fine di sviare l'attenzione da quello che veramente si sta facendo. Tantissimi ragazzi in questi giorni stanno scrivendo a me, come ai miei colleghi, perché il messaggio che passa, ed è una delle cose peggiori che stiamo facendo, uno degli esempi peggiori che stiamo dando, è che la classe politica sarda ritiene che non sia necessario alcun tipo di riconoscimento di meriti se non di quelli relativi alla partecipazione e all'affiliazione politica per riuscire a fare carriera all'interno degli organi regionali. Questo è il messaggio che stiamo dando.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 18. Usiamo l'iPad; chi non ce l'ha poi verrà chiamato per esprimere il voto nominale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 18.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, il voto palese può essere espresso o con il sistema diciamo informatico, quindi attraverso l'iPad e il software installato, oppure attraverso la chiamata nominale. Quello che abbiamo appena visto è un sistema misto che crea solo disastri, perché tra i presenti che hanno votato favorevolmente risulta un consigliere che voi poi avete richiamato per votare non avendo espresso il voto, e invece è nell'elenco dei favorevoli. Quello che di solito il tabellone luminoso riesce sempre ad evitare, perché ovviamente se uno appare…
PRESIDENTE. Mi scusi, chi?
TALANAS GIUSEPPE (FI). Ma infatti, onorevole, io ho chiesto se avevo votato o no!
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Certo, ma infatti, Giuseppe, non c'è alcun tipo di responsabilità. Sto dicendo però che per l'integrità della procedura di votazione, Presidente, oggi è un emendamento che è stato bocciato con maggioranza bulgara, domani c'è un voto di differenza e crea un problema nel processo legislativo, quindi io le chiederei a questo punto….
PRESIDENTE. Rettifico l'esito: 27 a 21. Non è un sistema ibrido, ma anche quando utilizziamo il voto elettronico, chi non riesce a esprimere il voto, la trasparenza del fatto è che tutti voi potete poter leggere chi ha votato a favore e chi ha votato contro. Quindi, c'è stato solamente���
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, però, a volte quando per mero errore materiale un collega ha sbagliato nell'atto di votare è stato considerato immutabile quel risultato, anche quando c'erano dichiarazioni di voto.
PRESIDENTE. Ma infatti ho rettificato l'esito della votazione, quindi anziché 28 contrari, 27.
Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Ma, diamo, certamente c'è confusione. Ma c'è un sistema che si è adottato tante volte, i funzionari si mettevano lì. Allora per essere più rapidi, più dinamici, basta che praticamente si voti, vota prima votano chi vota con alzata di mano, e poi chi vota sì per alzata di mano, ed è una cosa molto rapida. Verificato con questo sistema, perdiamo un sacco di tempo e c'è molta confusione, o qualche tentativo di falsare il voto, ma non credo assolutamente. E così nessuno può dire niente, uno solleva la mano, per il sì, per il no eccetera, e vengono contati dai funzionari, così si faceva tante volte, è il sistema rapido che è infallibile.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Magari il collega Giuseppe Talanas vorrebbe dire le cose che vorrei dire io, dire perché condivido le perplessità del collega Agus. Siccome questo sistema non sta funzionando, Presidente, perché anche adesso dice che sta caricando e dovrebbe caricare. Per evitare di fare confusione facciamo un tipo di votazione, anche a chiamato uninominale, così ci stiamo solo confondendo. Questo è un sistema secondo me fallimentare, non so quanto ci è costato, ma è fallimentare.
PRESIDENTE. Ma non è fallimentare! Scusate, come tutti i sistemi, all'atto dell'avvio crea certamente qualche problema, però non è assolutamente fallimentare, stiamo ripristinando il sistema di votazione elettronico nei banchi, purtroppo c'è necessità di maggior tempo, però vedrete che quello che oggi sembra complesso a brevissimo non lo sarà.
Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.
TALANAS GIUSEPPE (FI). Dunque, l'errore è stato dato perché io ce l'ho ancora in tilt, l'ho spento e l'ho riacceso. Quando sono andato a votare ho toccato il rosso non ha dato segnali di vita, ho toccato il verde non ha dato segnali di vita, invece mi risulta che ho votato a favore. Cioè, quindi la mia espressione di voto è determinata da un errore del sistema. Lo sto verificando e ce l'ho ancora imballato!
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. Sono dichiarati decaduti gli emendamenti numero 20, 21 e 22 perché legati all'emendamento numero 16.
Passiamo all'emendamento numero 19.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Non mi sembra che l'emendamento numero 20 possa in qualche modo essere contenuto nel testo dell'emendamento numero 16. Le chiederei, come è stato fatto ieri, di metterli da parte per un esame più attento.
PRESIDENTE. Allora, io ho ancora sospesi gli emendamenti numero 11, 12 e 13. L'emendamento numero 20, 21 e 22 sono dichiarati decaduti in quanto è stato votato l'emendamento numero 16. Eh, mi sembra che il testo dell'emendamento numero 16 sia molto diverso rispetto agli altri, quindi, siccome io conosco il Regolamento e so che è un suo giudizio supportato dagli uffici, però la invito a una riflessione a inserire anche questi tra quelli da giudicare ancora.
Il punto è che l'incipit viene considerato come principio, quindi bocciandosi il principio vengono dichiarati decaduti gli emendamenti collegati al principio stesso. State tranquilli che gli emendamenti che dichiaro decaduti… cioè non faccio il gioco delle tre carte.
Quindi, emendamento numero 19.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, per quanto l'emendamento numero 20 contenesse degli aspetti, al di là dei principi, almeno al numero 3, completamente diversi, perché riguardava la revoca dei commissariamenti degli enti, delle agenzie, avete commissariato tutto.
Invece per quanto riguarda l'emendamento numero 19 vengono poste da noi una serie di questioni riguardanti il rispetto delle norme, né più né meno, nel senso che state intervenendo con legge su argomenti che non potete stravolgere con un intervento di questo tipo, perché riguardano gli assetti della 31 e riguardano gli aspetti strettamente connessi alla legge statutaria, e cioè ai principi fondamentali che regolano i rapporti tra Presidente, Giunta e Consiglio. Oltretutto voi intervenite talmente tanto nella dinamica di intromettervi negli aspetti più di dettaglio della Amministrazione regionale, tanto che i Direttori di Dipartimento alla fin fine potrebbero dare indicazioni ed indirizzi persino ai dipendenti degli Assessorati, facendo saltare la catena di comando, le relazioni e anche i rapporti istituzionali tra Direttore Generale dell'Assessorato, i dipendenti di quell'assessorato e i direttori di servizio di quell'Assessorato, e gli indirizzi che potrebbero dare i Direttori di Dipartimento a chi? Ai Direttori generali in funzione di indirizzi dati dalla politica…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Presidente, per annunciare il mio voto favorevole all'emendamento e per ribadire che a mio avviso è fondamentale che il presidente Solinas venga in Aula per chiarire sui fatti di Sardara. Anche perché le dichiarazioni della Vicepresidente di ieri, ovvero la volontà del Presidente di aspettare l'esito delle indagini della magistratura, all'interno delle leggi regionali non sono sufficienti. Perché se si vuole revocare l'incarico a un dirigente regionale si applica la legge regionale 31, si deve seguire un procedimento preciso, dettato dall'articolo 50 della legge regionale 31, che al comma 2 prevede che l'addebito deve essere contestato entro dieci giorni da quando il dirigente competente all'applicazione della sanzione abbia avuto notizia del fatto, e ai sensi del comma 7 della stessa legge che recita esattamente questo: "l'irrogazione delle sanzioni disciplinari nei confronti dei dirigenti è effettuata dalla Giunta regionale o dal Consiglio d'amministrazione dell'ente, previo espletamento delle procedure di cui al presente articolo in quanto applicabili da parte o dell'Assessore competente in materia di personale, o del Presidente del consiglio d'amministrazione dell'ente", ciò significa che decorsi 10 giorni, che sono tassativi, decorrono da domenica per alcuni esponenti che comunque hanno dichiarato questo, e da ieri per altri. E' fondamentale nell'immediato che il Presidente o gli assessori competenti dichiarino cosa hanno intenzione di fare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, in quest'Aula tutto passa leggero, passo leggero anche il fatto riportato ormai dai quotidiani, come ha citato l'onorevole Zedda, a quel pranzo che non si può nominare perché sulla cui composizione, sui quei temi al centro del banchetto vige il segreto come se fosse il Fight Club, per cui la prima regola è non si parla del pranzo di Sardara, in quella composizione spunta anche quello che dovrebbe essere il braccio destro del Presidente della Regione. L'impressione è che attorno a quel tavolo o ci fosse qualcosa organizzate in nome e per conto del Presidente della Regione, visto che era presente il suo fedelissimo, o si trattava di un complotto ai suoi danni. I silenzi però pesano più delle parole. Lui ha avuto l'opportunità per due giorni di venire in quest'Aula e chiarire quali sarebbero state le sue azioni, le ha annunciate a mezzo stampa quasi a voler ammansire l'opinione pubblica, anche i vostri dirigenti di partito. Tra l'altro l'assessore alla Sicurezza del Comune di Cagliari ha eliminato quel post, quindi il contrordine è arrivato e lui non pensa più che siano infami i partecipanti a quel banchetto. Resta però il fatto grave di una retromarcia che non può in alcun modo essere tollerata. Quel silenzio rischia di essere rumoroso all'esterno di questo palazzo. Io non so come siete giunti in questo in quest'aula oggi per partecipare a questa seduta. Io ho fatto una camminata nel quartiere che ospita questo Consiglio regionale della Sardegna, un quartiere tra i più animati dell'isola, forse il più animato dell'isola, con più attività, con più bar, con più ristoranti, con più piccole imprese che danno pane e lavoro a migliaia di persone, non mi era mai capitato di percepirlo così triste e desolato, una desolazione acuita dal fatto che nessuno di noi ha la certezza che si possa riprendere l'attività normale tra una settimana o due, perché la zona rossa è qualcosa che potrebbe durare più delle due settimane, le responsabilità sono quelle già citate dai colleghi anche di maggioranza, e quest'Aula scrolla le spalle e di fronte a questo grido di dolore evidente parla di altro. Colleghi la legislatura è ancora lunga, vi conviene fare così? Vi conviene pregiudicare i prossimi tre anni per voler per forza forzare la mano su qualcosa che potete tranquillamente approvare…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, io non so se lei è un po' distratto!
PRESIDENTE. No, allora guardi, non glielo consento! Io non sono distratto, ascolto tutti, ascolto le cose che dite.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Allora ci ascolti un attimino!
PRESIDENTE. Allora il distratto è lei!
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Perfetto, Presidente, allora ascolti quello che ho da dire. Noi non ci stiamo a continuare questo dibattito in Aula dove non stiamo parlando di quello che è l'oggetto, degli emendamenti in discussione, ma stiamo parlando ancora di pranzi, di gente che passa per strada che gli dicono "ma perché ci avete ridotti così", "no ci stanno riducendo", qualcuno gli dovrebbe dire ci avete già ridotto voi in quelle condizioni, perché il collega Agus non si ricorda che cinque anni fa c'era lui ad amministrare, e se li hanno ridotti male i nostri concittadini probabilmente qualche responsabilità ce l'ha anche lui. Ma detto questo sul pranzo di Sardara non ci appassiona la discussione. E qualcuno vuole sapere che fine faranno le persone vicine al Presidente, state tranquilli che il Presidente prenderà gli opportuni provvedimenti, e siccome non deve rendere conto né a te e né all'Aula sull'atteggiamento di alcune persone, ma a agli organi competenti, e ti posso garantire che se qualcuno non avrà la dignità di fare quello che dovrebbe fare, perché c'è anche l'onorabilità del partito, il Presidente prenderà i provvedimenti che saranno necessari, quando ci sarà chiarezza sulla storia. E vi vorrei ricordare che anche ieri stavano facendo degli interrogatori, quindi mi sembra che sia il caso un attimino di stare un po' in silenzio.
PRESIDENTE. Grazie onorevole Mula. Lo dico per l'ennesima volta. Chi cerca di attribuire una qualificazione di destra o di sinistra a quel pranzo sbaglia, fa un torto alla politica. Lo dico e lo ribadisco la politica è parte civile, la politica è parte lesa. Cerchiamo di stamparci in testa questo fatto, non cediamo al gioco è colpa vostra, è colpa nostra. Spero che questo tipo di atteggiamento informi i nostri interventi futuri, perché a questo gioco al massacro, sbagliato, non ci sto!
Quindi parliamo della legge. Naturalmente i Consiglieri possono intervenire come voglio, non sarò certo io a censurare gli interventi dei consiglieri, ma mi appello al senso di responsabilità, di onorabilità e di sensibilità che tutti quanti noi non solo abbiamo, ma che dobbiamo avere anche qualora questa sensibilità non ce l'avessimo. Sforziamoci, grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, mi riferisco alle sue parole, che sono totalmente differenti rispetto alle parole del collega Mula
MULA FRANCESCO (PSd'AZ). Ma pensa a quello che dici tu!
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). E la differenza è questa, che io penso a ciò che dico e dico ciò che penso, qualcuno, essendo scollegato tra cervello e parola…
PRESIDENTE. No, però, onorevole Zedda…
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, lei ha detto, lei ha giustamente detto che la politica in relazione ai comportamenti di alcune persone… lasciamo perdere l'appartenenza politica di coloro che hanno partecipato, ma coloro che hanno partecipato hanno - parole sue - arrecato un tale danno che in diritto potrebbe prevedere addirittura di potersi costituire parte civile, e questo, come ovviamente lei sa essendo avvocato e possedendo la materia, sia in sede penale sia in sede civile per il risarcimento del danno, perché vi �� un danno alla politica. Se è così è, altro che se il Presidente deve rendere conto alla politica, in quanto politico - e mi riferisco al Presidente della Regione, ovviamente, non a lei, Presidente -, per sminare questi aspetti e ripristinare quel senso di dignità dell'Aula e della politica, e deve riferire all'Aula perché quest'Aula rappresenta la volontà popolare nell'ambito delle articolazioni politiche. Quindi è questo l'aspetto: più si tace sulla vicenda, più coloro che hanno potere di intervento anche nei confronti di alcune persone, che non c'entra nulla con le indagini in corso che accertano fatti di materia e rilevanza penale, non questioni di inopportunità o il fatto che persone vicino al Presidente, stando a quel che venne dichiarato, senza informare il Presidente, mettono in difficoltà il Presidente e l'istituzione con comportamenti in violazione delle regole. Questo è il punto che secondo me dovremmo sminare.
PRESIDENTE. Grazie onorevole Zedda, apprezzo il garbo del suo intervento. L'abbiamo detto, ripetuto, ribadito, va bene.
Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Sull'ordine dei lavori. Non è la prima volta che registro, ahimè, ed è la prima volta che mi capita una cosa di questo tipo, registro un tono molto al di sopra delle righe da parte di alcuni consiglieri, in particolare da parte del Capogruppo Mula, che più di una volta…
(Interruzioni)
Presidente, sull'ordine dei lavori, mi faccia parlare!
PRESIDENTE. Scusate, però, se ci sono fatti di carattere personale… nel senso che se lei si riferisce a un singolo consigliere allora interviene per fatto personale, e lo fa alla fine della seduta.
PINNA ROSSELLA (PD). Non sto intervenendo per fatto personale e le chiedo di intervenire e di lasciarmi finire di parlare.
(Interruzioni)
Non mi deve togliere la parola, Presidente, le chiedo la cortesia di farmi terminare.
PRESIDENTE. Io la faccio terminare se il suo intervento rimane all'interno dell'ordine dei lavori, se lei invece vuole parlare dell'ordine del consigliere Mula, la faccio parlare alla fine. Decida: ordine dei lavori o ordine del consigliere Mula, di cosa vuole parlare?
PINNA ROSSELLA (PD). Sull'ordine dei lavori. Presidente, mi permetto di farle notare con molta umiltà che l'ordine dei lavori riguarda anche l'atteggiamento dei consiglieri e dell'Aula nei confronti del Presidente, allora, non faccio riferimento a singoli consiglieri, per carità, ritiro il nome del collega Mula, lo ritiro e chiedo scusa, ma tanto chi ha assistito ai lavori di quest'Aula capirà anche che mi riferisco al modo in cui alcuni colleghi apostrofano il Presidente dell'Aula, al modo in cui altri colleghi, in particolare sempre gli stessi, apostrofano quasi con un atteggiamento da bullo…
(Interruzioni)
Non ho offeso nessuno, io non ho fatto nomi ma si qualifica da solo. Presidente, termino con questo, non c'è nessuno qua dentro che deve dire a me o ad altri consiglieri di che cosa dobbiamo parlare e quali sono le cose che dobbiamo dire, per cortesia, lo chiedo per rispetto del ruolo e della democrazia…
PRESIDENTE. Sì, però stiamo perdendo…
PINNA ROSSELLA (PD). Presidente, mi sta interrompendo di nuovo.
PRESIDENTE. Sto interloquendo, non la sto interrompendo. Ogni qualvolta io intervengo, si blocca il suo tempo di intervento.
PINNA ROSSELLA (PD). Non è una questione di tempo di intervento, Presidente, siamo tutti adulti e vaccinati, conosciamo le tecniche…
(Interruzioni)
Vaccinati no, è vero, ho toccato un tasto dolente, siamo tutti adulti e battezzati, per capire che quando vogliamo creare un problema all'interlocutore lo interrompiamo, non è che dobbiamo fare corsi di comunicazione per capire queste cose. Quindi, sto stigmatizzando l'atteggiamento aggressivo e nervoso di alcuni consiglieri nei suoi confronti e nei confronti anche degli altri consiglieri.
PRESIDENTE. Grazie, io so difendermi da solo, grazie però del suo intervento ad adiuvandum. Proseguiamo con l'argomento all'ordine del giorno.
Discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto sull'emendamento numero 19. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRE' (M5S). Grazie Presidente, prima di iniziare volevo chiederle, Presidente, se mi fa parlare: sono libera di parlare e di dire ciò che voglio? Okay, se mi dà l'okay, Presidente, vado avanti, e lei, cara collega, non mi tolga il primato perché la parola viene tolta a me sempre, non a lei.
Detto questo, Presidente, vado avanti. Mi sfugge qualcosa, cioè oggi siamo qua per parlare del disegno di legge 107, oggi siamo qua per parlare di nomine e di poltrone, di 6 milioni che vengono dati agli amici degli amici, e però intervengono due colleghi a parlare, giustamente, di sanità, però mi sfugge o forse sfugge a qualcuno un particolare: ma al governo di questa Regione chi c'è, ci siamo noi o ci siete voi? Quando parlate di sanità, quando parlate che l'ospedale di Nuoro, e le posso assicurare che non è solo quello di Nuoro perché Oristano e peggio, perché Olbia ancora di più, perché Sassari non ne parliamo, ma al governo di questa Regione chi c'è? C'è il Movimento 5 Stelle, c'è il PD, c'è LEU, ci sono i progressisti, o c'è il Partito Sardo d'Azione, la Lega, l'UDC-Cambiamo, Fratelli d'Italia e Forza Italia? Ci siete voi! Cioè voi che vi rimproverate da soli di non riuscire a risolvere il problema della sanità, a me viene da ridere, se non da piangere, a me viene da ridere se non fosse che stiamo parlando di persone, di sanità e di gente!
E allora, Presidente, potremmo anche interrompere qua la discussione di questo obbrobrio di legge, di questa oscenità di legge, potremmo parlare di sanità, come potremmo parlare anche del portavoce del Presidente della Regione Sardegna. Lo dice la parola stessa, "portavoce", allora che voce porta al Presidente di quel pranzo? Perché non si può parlare di quel pranzo, bisogna mettersi il bavaglio! Io il bavaglio non me lo metto, non ci sto, parlo!
Il portavoce del Presidente della Regione era presente in quel pranzo e il Presidente deve riferire, visto che è il suo portavoce e che sicuramente sa ed è a conoscenza dei motivi e del perché! Ecco perché non voleva venire, perché non si è presentato avantieri, il Presidente! E cosa diceva? "C'era anche il mio portavoce".
Sul Regolamento
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.
DERIU ROBERTO (LEU). Signor Presidente, io non so quale opinione lei abbia di me ma, presuntuosamente, io mi ritengo una persona seria. Allora le dico che a norma dell'articolo 10, comma 1, ritengo che, dovendo i Segretari tenere nota quando occorra dei singoli voti, non si sia in questo momento in condizioni di svolgere questa funzione, però siccome lei, a norma del comma 2 dell'articolo 7, interpreta il Regolamento, dia lei un'interpretazione, sapendo che io non potrò sottoscrivere, dare nota di quei voti che non ho potuto contare nella votazione sull'articolo 18. Mi dica cosa devo fare, compreso il fatto magari che io mi debba dimettere da Segretario perché non posso adeguarmi a un'interpretazione del Regolamento che preveda che io debba sottoscrivere atti che non posso conoscere.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Deriu, la ringrazio della segnalazione. Lei ha preso nota, l'ho visto, anch'io ho voluto prendere, ho potuto prendere personalmente i nomi dei consiglieri che hanno espresso il voto. Ritengo che naturalmente c'è necessità di migliorare il sistema di votazione, il sistema come sappiamo è nuovo; magari la prossima votazione la faremo più lenta in maniera tale da consentire a tutti di poter prendere nota, però l'articolo 18 è stato votato. Comunque, grazie per la segnalazione.
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). onorevole Comandini grazie Presidente nella continuare a spiegare i motivi della nostra contrarietà nei confronti di una vostra pseudo riforma del sistema Regione, credo che i colleghi abbiano introdotto dei ragionamenti estremamente puntuali, precisi e corretti, primo fra tutti che questa non è una riforma che riguarda la Regione, questa non è una riforma che può riguardare i sardi, questa non è sicuramente una riforma che sburocratizzerà e faciliterà il rapporto fra i cittadini e il sistema Regione, questa è una riforma che probabilmente avrà un unico obiettivo, ed è l'obiettivo che probabilmente terrà più salda la maggioranza. Quindi io credo che dovremmo dare d'ora in poi il vero nome a questi articoli che avete sistemato, una riforma che permette alla vostra maggioranza di rimanere più salda, perché la vostra maggioranza, lo avete dimostrato in questi mesi, è una maggioranza che ha sempre bisogno di una poltrona in più, siete riusciti anche in una delle operazioni credo più bizantine che la politica ricordi, fare anche una poltrona per due relativamente alla Città metropolitana di Cagliari, giusto per non indispettire una componente importante della vostra maggioranza come Fratelli d'Italia. È chiaro quindi che se una poltrona per due non è sufficiente a tenere salda la maggioranza ne occorrono molte di più, e 61 forse è il numero esatto. Su questo però è chiaro che i sardi vi stanno guardando, vi stanno ascoltando, si stanno rendendo conto che le risposte che aspettano da un punto di vista economico, da un punto di vista sociale, da un punto di vista di sicurezza sanitaria non stanno arrivando. Stanno arrivando altri cattivissimi esempi, e questa vostra legge è un cattivissimo esempio, come lo era quello della discussione di ieri.
Cari colleghi noi possiamo anche non parlarne di Sardara, possiamo anche non parlare del portavoce, io mi fido che il Presidente venga in Aula a riferire, perché prima o poi in Aula a riferire dovrà venire, io ho, probabilmente unico in questa parte, fiducia che il Presidente arrivi in Aula, non a spiegare perché il suo portavoce ha fatto o non ha fatto (cosa che non mi riguarda) ma capire come lui intende tenere alta la dignità delle Istituzioni, che, guardate, sono colpite al cuore con quello che è successo. Perché anche con questa legge, ugualmente si lede il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, sia quando parliamo di poltrone che anche quando parliamo che chi deve dare l'esempio sia il primo a mantenere forte quell'esempio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Io, preannunciando il mio voto favorevole a questo emendamento presentato dai Progressisti, vorrei riportare l'attenzione sulla motivazione per cui in quest'Aula in questi giorni si respira questo clima. Sicuramente la ragione non è riconducibile ai banchi della minoranza ma è riconducibile semplicemente all'oggetto di questa legge che stiamo discutendo, perché a mio parere se ci fosse in discussione una legge che avesse come oggetto le emergenze lavorative, ad esempio, che stiamo vivendo, eventuali interventi economici per le categorie che sono sul lastrico, oppure interventi sulla materia sanitaria che è quella che sta maggiormente cogendo i nostri poveri concittadini, sicuramente non ci sarebbe questo clima. Perché dai banchi della minoranza arriverebbe sicuramente una collaborazione, così come è sempre stato in questi due anni o poco più di legislatura; quando c'è stato da intervenire immediatamente a favore dei nostri concittadini noi lo abbiamo fatto con responsabilità, e questo clima, prescinde da Sardara. Sardara o non Sardara, il clima è questo, poi magari, ovviamente, qualora voi ve ne foste appenati e aveste ritirato questa legge per rinviarla tra 6, 7 mesi o quando la situazione emergenziale sarebbe finita, è chiaro che magari il pranzo di Sardara si sarebbe verificato tra 6, 7 mesi, ma questo è un altro discorso. E il nervosismo che serpeggia tra i banchi della maggioranza è evidente, è palpabile, perché c'è buona parte della maggioranza che mal digerisce questo provvedimento giustamente. Però, ovviamente, facendo parte di una maggioranza deve obtorto collo votare favorevolmente a questa legge. E quindi io richiamo ancora una volta al senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza perché si rendano conto che il Caterpillar Tunis, che vuole passare sopra i cittadini sardi, può essere fermato, perché il Caterpillar Tunis è uno, voi siete trentasette, e se tra di voi ci fosse un barlume di coscienza vi rendereste conto, ma ve ne siete già resi conto, che state portando avanti qualcosa di osceno, soprattutto in questo momento storico per la nostra isola. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente, anch'io intervengo per esprimere il mio voto favorevole all'emendamento che stiamo discutendo in questo momento, e visto che stiamo affrontando una legge che parla comunque sia della parte politica sia dalla parte amministrativa, e visto che in quest'Aula non si può parlare del pranzo di Sardara, io voglio parlare di Sardara nel senso che voglio portare la mia solidarietà alla Comunità di Sardagna, perché molte volte viene citata, ormai quasi come se fosse come quei fatti di cronaca viene buttata lì, e invece questo Consiglio secondo me non ha detto una parola su quella comunità che in maniera responsabile sta rispettando tutte le norme anti-Covid, e secondo me questo era necessario, visto che sul pranzo non se ne può parlare. Ma parlando della legge, che è una legge che graverà non solo sull'amministrazione regionale, appunto soffocandola, creando nuova burocrazia, rallentando quel processo amministrativo che dovrebbe essere agile e veloce per poter dare le migliori risposte, graverà anche dal punto di vista economico.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA
(Segue MICHELE CIUSA.) Quelle risorse che potremmo andare a destinare appunto per i problemi della sanità, che prima sono stati citati da altri colleghi e per migliorare la nostra sanità, ma anche in questo tempo di pandemia migliorare tutte le questioni che riguardano le vaccinazioni, perché ci sarebbe tanto da parlare di vaccinazioni, i problemi dei fragili che da primi sono diventati quasi ultimi della campagna vaccinale. Sono questi i temi che i cittadini sardi vorrebbero sentire da quest'Aula, invece siamo costretti a parlare di una legge che nulla ha a che vedere con i problemi dei sardi, ma va a parlare di creare, aggiungere, aumentare personale all'interno degli Uffici di Gabinetto, una necessità che sinceramente non ho mai sentito esporre da nessun cittadino, dirmi: "Serve più personale all'interno degli Uffici di Gabinetto nei vari Assessorati, eccetera". Per questo io sono contrario a questa legge e voterò favorevole a questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente e colleghi. Dire che il presidente Solinas adesso non è tenuto a venire a riferire a noi come per dire chi siamo noi, che cosa vogliamo noi, perché potremmo volere dei chiarimenti da parte del Presidente della Regione…
PRESIDENTE. Onorevole Solinas, le ricordo che è in dichiarazione di voto.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Premetto di dichiarare il mio voto favorevole a questo in discussione, ma ci tengo a proseguire il ragionamento che facevo prima premettendo anche la questione relativa al fatto che il presidente Solinas comunque deve venire a riferire, stando così le cose, fin quando non verranno smentite, nel momento in cui una persona così vicina a me, io mi metto nei suoi panni, è presente lì quanto meno o me ne dissocio, oppure qualche dubbio legittimo lo creo.
Tornando alla questione dei giovani, i tanti giovani che in questi giorni scrivono a me e ai miei colleghi per quanto riguarda l'approccio che la politica sarda in particolare sta avendo nei confronti dell'epidemia da Covid-19. Ragazzi, cosa state facendo, ci chiedono, in che modo state agendo, come state giustificando i lauti stipendi che vi vengono elargiti? Io personalmente provo grande vergogna nel descrivere a loro quello che stiamo facendo adesso e come sta venendo fatto adesso, e non è che non c'entra nulla menzionare la mancanza di volontà del presidente Solinas di conferire con quest'Aula e di riferire a quest'Aula nel nome dei sardi che lui come noi rappresenta, perché l'atteggiamento è sempre lo stesso, è un atteggiamento chiuso, un atteggiamento autoreferenziale, un atteggiamento volto ad autoalimentarsi, e non c'è cosa più sbagliata, non c'è atteggiamento più sbagliato, è anche poco lungimirante da parte della politica, è un atteggiamento avido. Io non so se i colleghi di maggioranza che sostengono questo provvedimento, ed è già stato detto non sono tutti, anzi, siano così sicuri di riuscire a garantire un futuro a se o a chi hanno intenzione di piazzare in quei ben remunerati posti nel futuro, è evidente che non sarà così, è evidente che è il sistema dello spoil system che è stato esasperato qui come mai in altre legislature in primo luogo, ed in secondo luogo è stato utilizzato male qui come mai in altre legislature, non riuscite a trovare le persone per riempire la poltrona che già avete e ne dovete creare di nuove, non è non è credibile, non è pensabile, non è pensabile che la politica possa approcciarsi alla risoluzione dei problemi…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Solinas.
Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Naturalmente sono consapevole del rischio di essere noiosa, ma continuo a riproporre all'onorevole Tunis, e alla Giunta naturalmente, il ritiro di questo disegno di legge che non è ancora legge, quindi siamo ancora in tempo. E soprattutto di proporre in alternativa l'impegno ad occuparci di bilancio di quella cosiddetta finanziaria politica che può venire incontro anche a tutti quei problemi che sono stati abbondantemente sottolineati dai colleghi prima di me. Io penso anche che la proposta che è stata avanzata di interrompere i lavori su questo disegno di legge per convocare alcune Commissioni, in modo particolare la sesta, ma io direi anche la seconda, che si occupa di lavoro, e che diviene particolarmente strategica in questo momento perché tutti noi riceviamo e conosciamo le istanze che giungono dalla popolazione, dai territori proprio in materia di lavoro e di crisi che attualmente il lavoro sta vivendo, questo ovunque naturalmente e non solo in Sardegna, io penso che dovremmo cominciare non più soltanto a preoccuparci, ma ad allarmarci per quello che si sta bloccando, per questo immobilismo lavorativo, occupazionale al quale non può corrispondere il nostro immobilismo, il nostro impegno nei loro confronti. Allora davvero io esorto la Giunta e l'onorevole Tunis a proporre a questo punto la sospensione di questo disegno di legge, voterò a favore di questo emendamento perché, come è stato già detto, sarebbe l'inizio, diciamo l'incipit ideale per una legge utile, perché nessuno qui ha mai negato che la macchina amministrativa regionale ha necessità di riforma, necessita di supporto però, non di sostituzioni che poi aprono naturalmente a polemiche e a illazioni che vorrei davvero fossero solo illazioni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente. Annuncio il voto favorevole all'emendamento e dico il perché questa legge è in correlazione anche a ciò che sta succedendo in questi giorni. Lo è perché quando si scelgono le figure, soprattutto se sono nomine fiduciarie o se sono dirigenti esterni, quindi neanche vincitori diretti di selezioni per entrare nel sistema Regione, c'è un problema morale, c'è un problema etico. E allora fanno bene i colleghi a sottolineare il fatto che poco cambierà rispetto all'approvazione di questa legge se non cambierà il metodo di scelta della politica delle proprie persone che nomina e a cui confluisce la fiducia. Cioè la questione non è tanto il numero di persone che andrete a nominare, è la qualità delle persone che andrete a nominare, perché se il Presidente continuerà ad andare a nominare consulenti che avranno difficoltà a dargli la consulenza, non è tanto nominarne uno, due, cinque, dieci, l'effetto sarà solo quello di aumentare la spesa pubblica, poc'altro. E badate, quello che stiamo discutendo oggi anche all'interno di questa legge è vergognoso per altri aspetti, perché ieri è emersa una manifestazione di interesse anche da parte del commissario dell'ATS che cerca infermieri e medici a titolo gratuito per vaccinare, e noi invece oggi stiamo discutendo di aumentare la spesa pubblica di 6 milioni di euro per provare a nominare posti di sottogoverno. Cioè, volete risparmiare sul garantire la salute ai sardi, ma volete aumentare la spesa pubblica sulle leggi e sulle nomine che vi consentono di nominare qualche altro posto di sottogoverno. Questo è il tema ed è per questo che chiediamo anche con questo emendamento di tornare alle origini, di provare a discutere di elementi seri, di norme serie che siano anche di interesse generale e non solo ed esclusivamente di questioni che vi possono aiutare nei vostri equilibri interni, ma poco interessano ai sardi.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Ricordo l'assenza del Segretario di minoranza e credo che i problemi sollevati dal collega Deriu riguardo all'integrità del voto e al rispetto del Regolamento debbano essere verificati. Siamo in una situazione emergenziale dal punto di vista della strumentazione elettronica, lo siamo già da diverso tempo. Presidente, io le chiederei, anche per evitare di inficiare il procedimento legislativo, di convocare la Giunta per il Regolamento e di chiarire una volta per tutte come proseguire le votazioni durante la discussione di questo testo di legge, perché quanto è avvenuto in occasione dell'ultimo voto, come ha ricordato l'onorevole Deriu, è qualcosa che non può essere ripetuto. I Segretari sottoscrivono anche la validità del voto e il suo risultato e nessuno tra i Segretari di minoranza, sicuramente non l'onorevole Deriu che l'ha annunciato, è disponibile a certificare un voto della cui certezza non possiamo esserne appunto certi.
PRESIDENTE. Onorevole Agus, il fatto da lei evidenziato non è un fatto di importanza minima, è un fatto importante, così come ha detto l'onorevole Deriu. Io comunque proverei di nuovo, perché anche con il sistema elettronico noi abbiamo sempre chiesto l'integrazione del voto ai singoli consiglieri che non erano riusciti a esprimere il voto. Ora verifichiamo, dopodiché non c'è, questo non c'è bisogno neanche che lo dica, nessuna intenzione di fare cose che… anche perché la registrazione del voto ce l'avete tutti, quindi direi di provare…
Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Sull'ordine lavori. Grazie Presidente. Innanzitutto non trovo peregrina la proposta del collega Agus di convocare la Giunta per il Regolamento e valutare le migliori opzioni per il voto, credo che al termine della seduta questa sera possa essere un momento appropriato per affrontare l'argomento. Allo stesso tempo vorrei proporre l'eventualità di chiedere ai Segretari di verificare i numeri per alzata di mano di chi è in Aula, mi sembra la cosa più efficiente, rapida e che si collega alla presenza del consigliere in Aula, perché se teniamo le mani su al momento della votazione è sufficiente che i Segretari d'Aula contino le mani sollevate.
PRESIDENTE. Proviamo, lo ritestiamo, qualora dovessimo verificare che ci sono problemi, abbandoniamo il sistema in attesa di una migliore elaborazione dello stesso.
Metto in votazione l'emendamento numero 19.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 19.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Emendamento numero 23. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. L'emendamento inizia con una frase importante, almeno dal punto di vista delle volontà che noi vorremmo condividere con voi, e cioè "un protagonismo attivo e responsabile dei soggetti sociali ed istituzionali nello svolgimento di funzioni di interesse generale in capo alle Amministrazioni del sistema Regione", in estrema sintesi ciò che non avete fatto per quanto riguarda la discussione sul fondo per la ripresa e i fondi europei, cioè il coinvolgimento del tessuto sardo, di coloro che sono portatori di interessi, rappresentano associazioni, mondi della nostra Isola, per costruire insieme un percorso di progetti ed idee. Però uso qualche secondo dell'intervento per porre a lei, Presidente, una questione. Presidente, perché non sospende e non convocate, non convoca, lei, una Conferenza di Capigruppo? Non solo per chiarire gli aspetti più di dettaglio in relazione alla modalità di voto, ma più che altro per, in una sede riservata, ragionare sull'aspetto se sia opportuno andare avanti nella discussione, perché le affermazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei diversi Ministri l'altro giorno pongono la questione della possibilità di riaperture in relazione alla fase turistica, strettamente connesse all'essere zona gialla e all'andamento della campagna vaccinale; noi non possiamo permetterci di star chiusi a giugno e a luglio, ad Alghero come a Cagliari, io non penso che solo noi dell'opposizione veniamo travolti, passeggiando per casa, dalla preoccupazione di tanti operatori del settore e tanti altri, pur non operatori del settore ma che condividono con quel mondo che opera nel turismo purtroppo la crisi, penso che questo sarebbe un passo avanti nel cogliere le esigenze contingenti, perché tra qualche settimana, non tra qualche mese, tra qualche settimana sar�� troppo tardi, se non risolti i nodi, anche posti dall'onorevole Oppi e da tanti di noi sulle questioni dei vaccini, noi rischiamo di non poter aprire, noi rischiamo di veder la Sardegna chiusa e serrande che non si alzeranno più. Semplicemente le trasferisco questa riflessione non volendo usare il tempo per un intervento sull'ordine dei lavori e avendo colto l'occasione dell'emendamento che poi, comunque, riguarda il coinvolgimento della società e le aspettative della società sarda, e quindi i rapporti istituzioni e società in questa fase.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S) Grazie, Presidente. Per annunciare il mio voto favorevole a questo emendamento presentato dai colleghi Progressisti, e mi ricollego a quello che ha testé affermato il collega Massimo Zedda relativo alla grave situazione sanitaria che sta purtroppo inserendosi sulle prospettive di riapertura dal punto di vista turistico. Nella mia Città ieri il Sindaco ha annunciato il record di 459 contagiati, ci sono oltre mille persone che sono in quarantena ad Olbia, Olbia la nomino perché ovviamente dal punto di vista turistico doveva essere la porta per una ripartenza, almeno per quanto riguarda la parte nord-est della nostra Isola. Ecco, questi sono i problemi fondamentali di cui si dovrebbe occupare questo Consiglio, anche sugli spunti che lo stesso onorevole Oppi e l'onorevole Mula hanno dato, spunti che chiaramente sono razionali e rispondono a quella che è la realtà che stiamo vivendo. D'altronde poi questo emendamento non mette in discussione il fatto che la struttura amministrativa regionale non debba essere rinnovata, è chiaro che deve essere rinnovata, perché i tempi sono cambiati e la struttura deve essere adeguata a quelle che sono le nuove esigenze che il mondo contemporaneo impone, però deve essere adeguata in maniera razionale, organica, asettica, senza favorire i colori politici, che poi sappiamo siano multabili, e comunque quasi sempre sono lontani dalla efficacia, dalla competenza, ecco, la nostra Regione i nostri cittadini hanno bisogno di competenza, di persone competenti che siano nei posti giusti, affinché la qualità della loro vita migliori, in questo modo invece si sta secolarizzato direi un modus operandi che porta soltanto gli amici a sedere su certe poltrone e porta quindi ad un menefreghismo nei confronti di quelli che dovrebbero essere i veri destinatari di una Amministrazione saggia, consapevole e appassionata.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Questo emendamento è un sostitutivo totale e fa parte dei temi che abbiamo cercato di inserire nel dibattito per far capire, oltre al danno grave che ne deriverebbe dall'approvazione della legge, il danno grave che sta derivando dal non applicarsi sui problemi reali dell'Amministrazione regionale; norme che rendono la nostra Regione più smart, per usare le infelici parole dell'Assessore al personale, servono e sono indispensabili in una fase come questa, la nostra Regione, lo ripeto, è rimasta indietro anche rispetto alle regioni a statuto ordinario, la prova evidente è quello che è successo riguardo i fondi necessari a tirare fuori dalla situazione gravissima in cui sono capitate le imprese sarde, fondi stanziati dal Consiglio regionale e mai messi in circolo nell'economia. Non passa giorno senza che amici imprenditori o lavoratori delle imprese non ci segnalino questi gravi problemi; risorse promesse e mai messa in circolo. Mi ha colpito anche la conferenza stampa recentemente organizzata dall'Assessorato al lavoro in cui, tra i tanti problemi che hanno impedito l'erogazione delle risorse, è stato inserito anche il fatto che i dipendenti fossero in smart working, una pratica applicate in tutto il Paese, in cui la nostra Regione arriva colpevolmente in ritardo, e non so colpa è solo vostre, voglio essere chiaro, che però diventa l'alibi per poter scrollare le spalle di fronte alla crisi e dire: "Quei soldi che vi abbiamo promesso non ve li possiamo dare". Non solo, si pensa di aumentare lo stanziamento, ed è ovvio, perché 60 milioni per il fondo resisto non basteranno, ne servono almeno tre o quattro volte tanto per dare realmente una risposta. Lo ricordo, sono quei fondi che voi avete raccontato quando avete parlato della Regione prima in Italia nello stanziamento di risorse per la crisi, stanziate ma non erogate; con lo stanziamento cosa fai, vai in banca a chiedere un aumento del Fido? Chiederei di non pagare le rate? Vai dal padrone del locale a chiedere una rateizzazione ulteriore dell'affitto? Son cose che non puoi fare. E allora chiudo; noi stiamo perdendo un'occasione, perché in questo momento il Consiglio regionale dovrebbe essere, anche in virtù del fatto che qui dentro siano rappresentate tutte le parti, che si possa evitare la polemica, che si possa creare una strada ed evitare che…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Per annunciare il mio voto favorevole all'emendamento e per riprendere e sottolineare quanto espresso dai colleghi, l'onorevole Zedda e l'onorevole Agus, perché i problemi della Sardegna effettivamente sono tanti, tantissimi, non soltanto i problemi di tipo emergenziale, quelli che stiamo vivendo per via della pandemia, che dovrebbe essere al centro del dei pensieri di ognuno di noi e tutte le energie dovrebbero essere messe a disposizione per risolvere questo grande problema e vaccinare quante più persone possibili, anche tra l'altro in condizioni tra virgolette normali, considerato il fatto che ci sono lunghe file e in alcune città sta funzionando davvero male, e poi abbiamo un'infinità di temi; parliamo dei trasporti, perché non si sta parlando dei trasporti? Tra poco esploderà il caso e non è pensabile che l'Assessore è non pervenuto da tantissimo tempo. Per quanto riguarda l'agricoltura, cosa si sta facendo viste anche le interlocuzioni a livello nazionale? Perché non si chiarisce anche in Aula che posizioni si stanno prendendo sul tema, visto che è uno dei temi principali che dovrebbero stare anche all'interno dei ragionamenti sul Recovery Plan. Turismo sostenibile; dobbiamo guardare alle emergenze e occuparcene in maniera profonda e avere una uno sguardo in maniera lungimirante verso il futuro, piuttosto che occuparci di una legge che continua a generare posti di comando che poi, però, non aiutano nell'esecutività e l'operatività perché poi, alla fine, i funzionari, qualcuno che opera concretamente ci deve essere. Voi lo state svilendo continuamente, lo state svilendo anche portando proposte di per bypassare i concorsi pubblici e per far sì che alcune persone che sono entrate senza concorso vengano stabilizzate, e questa è una cosa gravissima, lo ripeto e lo ripeteremo fino alla nausea, non è pensabile che nel nostro sistema regionale chi merita e chi comunque si applica e segue le leggi venga sempre bypassato da chi invece questo non lo fa. E i fatti che ho espresso prima, la preoccupazione del fatto che comunque il presidente Solinas o gli Assessori non intervengano è grave, perché i dirigenti che hanno commesso un abuso, se di abuso si tratta, è fondamentale che si prendano dei provvedimenti in merito, e la legge è chiara, questi provvedimenti devono essere presi dall'Assessora…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Grazie, Presidente. Intervengo sull'emendamento 23 per esprimere il mio voto favorevole, perché questo è un emendamento che ripropone in forma sintetica ciò di cui per più volte ho personalmente parlato assieme agli altri colleghi, ritenuto di dover anteporre la revisione dell'organizzazione complessiva e della governance della Regione Sardegna a questo provvedimento. Questo perché è chiaro che il funzionamento della macchina amministrativa, che evidentemente deve essere governata dai vertici della Regione, è comunque prioritaria rispetto alla strutturazione di uno staff o immissione di nuovi posti di supporto al governatore o al suo staff, che consentano appunto di dar luogo alla riorganizzazione. Al comma 3 dell'emendamento parliamo di processo di riforma come prioritario rispetto agli interventi legislativi finalizzati al potenziamento degli uffici di supporto della direzione politica, è questa la sintesi di cui parliamo, è questa il tentativo costante che facciamo rispetto a sensibilizzare questa maggioranza sulla necessità di interrompere questo percorso assolutamente fuori luogo, specie in questo momento, e mi unisco in questo senso all'invito a caldeggiare alla maggioranza affinché veramente blocchi questo percorso, si parli dei problemi che sono stati anche evidenziati dai colleghi, ovvero della imminente stagione turistica, della necessità di anteporre l'interesse dell'oggi, oltre che quello del domani, rispetto a un provvedimento che nulla ha a che fare con l'interesse dei sardi. Molti giovani oggi, che avevano in corso pendenti dei rapporti con le aziende turistiche, lo cito in particolar modo perché vedo presente l'onorevole Chessa, l'Assessore del turismo, non sanno cosa fare; dovevano incominciare il primo maggio e non incominceranno, forse a metà maggio, forse a fine maggio, bene, è tempo che la politica anteponga questi temi che sono fondamentali per la vita dei nostri cittadini, piuttosto che parlare di staff del Presidente, di poltrone, di argomenti che sono lontanissimi dal vivere quotidiano.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente, Assessore Chessa, sono contenta di vederla in Aula, anche perché lei è uno dei pochi Assessori che ascolta anche l'opposizione, mi rendo conto, perché ciascuno di noi quando parla poi… lei è sempre molto attento e mi pongo una domanda, la porrei anche a lei se magari potesse rispondere: quanto di questi 6 milioni lei, se avesse la possibilità di poterli spendere per il suo Assessorato, le farebbero comodo o no? Quante volte ci siamo fermati a parlare e lei proprio è stato il primo a dire "io purtroppo ho un portafoglio sempre molto ristretto, non ho la possibilità di muovermi più di tanto", e quindi mi sorprende, mi per prima e che poi tutta la Giunta, ma io so perfettamente che voi un po' siete Indirizzati dal Presidente della Regione Sardegna, decide invece autonomamente di dirottare questi soldi non verso magari il suo Assessorato, verso il turismo, verso tutte le nomine. Però vede, Assessore, perché ce l'ho qua di fronte insieme agli altri due, ma lei mi ispira maggiormente in questo momento, ieri parlavo della piramide di questa legge, ma lei è consapevole del fatto che se dovesse passare questo disegno di legge lei non sarà più libero? Lei è consapevole del fatto che ci sarà un'altra persona sopra di lei che risponde direttamente al Direttore generale, il quale risponderà direttamente al Presidente, e quindi lei sarà sempre molto, molto seguito, e dovrà marciare molto bene, dovrà lavorare molto bene, sempre nel seguire l'indirizzo che il Capo di dipartimento lo indicherà, e che il Direttore generale indicherà al Capo di dipartimento e che il Presidente indicherà al Direttore generale, al Capo dei dipartimento e poi lei; lei in poche parole, Assessore, non varrà quasi niente, io lo dico per correttezza, magari pensarci anche a questo. Ma non dice niente, eppure io la conosco come una persona anche abbastanza combattiva, no, cioè, andare a… sempre che, sempre che, caro Assessore, sempre che insomma tutte le persone nominate, designate sempre dal Presidente della Regione Sardegna, si comportino bene, seguano l'indirizzo politico del Presidente, perché con questa legge il Presidente qualora dovesse…
PRESIDENTE. Onorevole Manca, il tempo a sua disposizione è terminato.
Concordo assolutamente sull'apprezzamento all'assessore Chessa.
Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Non è in aula, quindi decade.
Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente. Colleghi, mi riallaccio al ragionamento, più che opportuno aggiungerei, che stava concludendo la mia collega Desirè Manca. Dovrebbe venire da parte della Giunta, da parte degli stessi consiglieri e Assessori di maggioranza, la più aspra opposizione all'approvazione di questa nuova piramide organizzativa così come è concepita e proposta all'interno del DL 107, e questo lo dico oramai con cognizione di causa perché anch'io conosco il carattere di svariati degli Assessori e sicuramente tra tutti loro può rinvenirsi la volontà di garantire la propria indipendenza come indirizzo politico. Il problema che si porrà, e sarà evidente, è che l'Assessore, nel momento in cui questa legge verrà approvata, non riuscirà più a fare nulla che non sia esattamente sottoposto e approvato con il beneplacito del Presidente, perché questa piramide discendente che passa dal Segretario generale, che passa per il Capo di Dipartimento, che arriva fino al direttore generale dell'Assessorato, farà sì che, tramite il complesso, neanche tanto complesso, anche abbastanza antico come meccanismo, "o lo fai o ti mando via", tramite il complesso e astruso meccanismo che questa legge concepisce, farà sì che non ci sarà nessuna possibilità per l'Assessore, non dico di intraprendere delle azioni discordanti con la linea politica della Giunta e del Presidente della Regione, ma quantomeno di garantire un minimo di indipendenza, di dare un minimo di impronta all'attività politica che da parte dell'Assessore e dell'Assessorato viene portata avanti. Presidente, mi sta ascoltando? È importante, è importantissimo.
Quindi questo è uno dei tanti problemi. Metteteci in più poi che il capo di dipartimento, che si metterà a spadroneggiare, meno del Segretario generale della Regione, sull'attività degli Assessorati, non sarà un amministrativo, ma un politico. Ma pensiamo veramente che si può efficientare la macchina amministrativa aggiungendo nel sistema amministrativo un cuscinetto di natura politica, quindi un'ulteriore intermediazione, un ulteriore appetito partitico da sfamare, un ulteriore livello decisionale privo però delle competenze amministrative necessarie per poter dare l'impulso all'attività degli Assessorati che dal suo posto di potere discendono?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie Presidente, mi sono allontanato un secondo visto che in coda c'erano due persone e invece mi avete chiamato prima, ma ero vicinissimo. Approfitto della presenza dell'Assessore all'agricoltura, e collegandomi all'emendamento in votazione, per il quale esprimo parere favorevole, per dire che abbiamo visto tutti che sono stati banditi dei concorsi importanti nelle agenzie Laore, Agris, se non sbaglio, insomma mi ha colpito favorevolmente questa condizione perché ormai è di dominio pubblico, non solo in queste agenzie, bensì anche in altri settori, della sanità abbiamo parlato e parleremo, il problema connesso all'assenza di personale che impedisce anche di portare avanti le pratiche, e qualche collega ieri ha fatto delle polemiche rispetto al fatto che probabilmente queste procedure concorsuali dovreste adottarle regolarmente e non portare avanti dei disegni di legge come questo dove, nel caso in cui diventasse legge, tutto viene valorizzato tranne il merito. E allora tornando ai concorsi che sono stati banditi nelle agenzie di riferimento del suo Assessorato, faccio una raccomandazione a lei, Assessora. Le recenti gelate che hanno interessato tutta la Sardegna, in particolare quella della notte fra il 7 e l'8 aprile del 2021, hanno determinato una situazione gravissima che ha compromesso la produzione di tantissimi vigneti, anche pregiati, in Sardegna per le prossime annate. Al di là dell'intervento immediato - io spero che lo stato di calamità naturale venga dichiarato immediatamente e vengano soprattutto ristorati quei produttori rispetto ai danni ingentissimi che hanno e che avranno - io mi auguro che, anche con queste persone che verranno assunte, venga messa su un'équipe di studio per fare in modo, lo abbiamo scritto in una mozione recentemente depositata, che possano essere adottati e studiati degli accorgimenti…
PRESIDENTE. Onorevole Meloni, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente. Intervengo per esprimere il mio voto favorevole all'emendamento numero 23 e per ribadire che questo emendamento vuole tracciare un percorso che è quello corretto per una riforma della Regione che porti ad una maggiore efficienza dei servizi erogati a favore dei cittadini, e quindi si parla di una riforma della governance, che non è quella che state provando a fare voi per i motivi che abbiamo già provato spiegare più volte, a una ridefinizione delle competenze degli Assessorati che tenga conto delle variazioni delle condizioni sociali ed economiche nella nostra isola in questi anni, con una riorganizzazione dei servizi che dia risposte dirette ai cittadini e che sia in grado di applicare le leggi in termini rapidi e veloci, con un passaggio e un conferimento di funzioni agli enti locali, con una riorganizzazione, quindi, dell'apparato regionale a favore di un decentramento vero delle funzioni verso gli enti locali. A questo aggiungerei un programma di aggiornamento e di formazione del personale, con concorsi pubblici per dirigenti e funzionari che siano in grado di colmare quel gap incredibile nell'organico della Regione che ormai raggiunge oltre 600 unità mancanti e che evidentemente crea un rallentamento di tutti quei procedimenti che, invece, dovrebbero essere, soprattutto in una fase così delicata come quella che stiamo attraversando, accelerati e arrivare a compimento il più rapidamente possibile, quindi a beneficio dei diretti interessati il più rapidamente possibile. Questa è la strada che dovrebbe essere seguita. Ecco, l'approvazione di questo emendamento bloccherebbe immediatamente la discussione degli ulteriori articoli e rimanderebbe tutto quanto ad una proposta di legge da parte della Giunta che su questi temi entrasse nel merito e fosse in grado davvero di apportare modifiche al sistema regionale nel senso che noi tutti quanti auspichiamo. Questa è la strada e su questo vi invito ancora una volta, anche se mi pare che da quelle parti non ci si senta, per i motivi che abbiamo più volte detto, che mi pare che ci sia più attenzione ad una spartizione di poltrone e di incarichi fiduciari piuttosto che a una riorganizzazione seria che porti ad una maggiore efficienza della Regione, quindi anche su questo vi invito ancora una volta a riflettere perché questa è la strada che porta ad un miglioramento delle condizioni dell'operatività…
PRESIDENTE. Onorevole Ganau, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente. Prendo l'abbrivio dagli interventi che mi hanno preceduto per ribadire l'assoluta combattività dell'assessore Chessa, che io stimo e apprezzo, ma mi chiedo se l'assessore Chessa, e chi con lui, nei tempi prossimi potrà metterla in campo quella combattività o se potrà avvalersi solo di logori vessilli, di ronzini e di un'armata Brancaleone, perché questo prevede il disegno di legge, di reclutamenti sulla fiducia o su altri sentimenti. Eppure io avrei voluto, per la sua combattività e per quella dei suoi colleghi, delle truppe prussiane, che è quello che noi vorremmo, perché oggi non dico che siamo in guerra ma quasi, ahimè, c'è bisogno di organizzazione per affrontare le avversità dei tempi. Mi rivolgo davvero a lei, Assessore, con la stessa stima di sempre. Siamo a fine aprile quasi, nel profondo rosso che tutti conosciamo, ma ci si sta preoccupando poco poco almeno di presagire quali siano le misure da adottare per la stagione turistica imminente, semmai ce ne sarà una? Io questo ho il dovere di chiederlo qua, invece evidentemente stiamo preoccupati di organizzare l'armata Brancaleone quando c'è bisogno d'altro, perché le imprese, e non lo dico per qualunquismo, sono alla canna del gas, in particolare nei comparti del settore turistico in una regione a forte vocazione turistica come la nostra e il sistema Regione, che questo emendamento richiama molto bene, l'emendamento numero 23 a cui evidentemente voterò a favore, deve essere tale per cui è la condizione necessaria, il campo necessario per garantire la crescita civile, economica, sostenibile e democratica della comunità sarda. Ma non c'è democrazia e non c'è civiltà se non c'è un'economia che si muove e che, invece, sta rischiando di soccombere dinnanzi alla pandemia, e perché questa comunità viva e sopravviva c'è bisogno di coesione e di solidarietà. Voi con questo disegno di legge non sembrate affatto preoccupati di questi presupposti e di queste condizioni necessarie. L'economia, e anche l'economia del turismo, funziona se c'è un sistema Regione che funziona, in tempi certi per le imprese, secondo presupposti di rapidità nelle istruttorie e di snellimento delle pratiche. Tutto si vuole fare con questo disegno di legge tranne che questo. Per esempio, siccome noi attendiamo con ansia la Finanziaria, ci stiamo preoccupando di come gestire i fondi che verranno? E parlo di Next Generation EU, di Transition Fund, di fondi strutturali, tutto ciò che serve alle imprese della Sardegna, in particolare alle imprese del turismo. Questo chiediamo e per questo voterò a favore di questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Per dichiarare il voto favorevole a questo emendamento e, devo dire la verità, ormai dichiarare il voto favorevole agli emendamenti per me è un po' una contraddizione perché io vorrei assolutamente non dovermi occupare di questo disegno di legge, per cui, lo dico subito, ne chiedo il ritiro e, come ho fatto prima, provo a immaginare il nostro impegno qua dentro in alternativa. E siccome sono molto affezionata al comma 3 dell'articolo 97 della Costituzione vorrei insistere sul fatto che il personale dirigente e altro della Regione debba essere assunto attraverso un concorso in maniera che chi arriverà ad occuparsi e di materie così importanti, così urgenti, così determinanti per il benessere dell'isola, sia preparato e lo dimostri con appositi concorsi. Anche io, come l'onorevole Corrias, riflettevo su quanto dovremmo impegnarci e con urgenza, siamo già in ritardo, sulla eventuale, speriamo prossima, ripartenza delle attività, sulla riapertura speriamo imminente di tutte le attività economiche e di tutto il comparto lavorativo della Sardegna e penso che occuparci del turismo sicuramente sarà una delle priorità. Ma sarà? Stiamo parlando al futuro quando invece io immagino e spero che tutti gli Assessorati siano già impegnati a programmare e ad affrontare la ripartenza, e mi perdonerete un po' adesso l'ironia ma solo apparente, non è che per occuparci della ripartenza del turismo, visto che qualcuno diceva che forse in quel famoso pranzo fatto al mio paese, Sardara, si parlava della riapertura delle attivit�� ricettive, spero non sia così perché altrimenti chissà quanti altri pranzi si dovranno dedicare alla riapertura delle attività.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PIU ANTONIO (Progressisti). Grazie Presidente. Buongiorno ai colleghi e alle colleghe. Io credo che l'opposizione che sta venendo fuori in questi giorni dia l'esatto racconto di quello che quest'Aula e quello che l'Amministrazione della Regione sta vivendo in questi mesi. Tra il 20 e il 26 di aprile ci saranno le nuove valutazioni sulla curva epidemiologica, e il ragionamento è collegato al DL che stiamo discutendo oggi, quindi lo porterò a conclusione per far capire esattamente che investire 6 milioni di euro oggi per un qualcosa che poteva essere rimandato e che può essere rimandato, piuttosto che investire 6 milioni di euro sarebbe importante cercare di limitare quanto più possibile gli indici di contagio, perché a differenza di quanto avveniva sino a qualche settimana fa l'indice di contagio, che in Sardegna purtroppo in questi giorni è aumentato, sarà un indice di valutazione per decidere su che fascia andiamo. Purtroppo in queste settimane non vedendo l'assessore Nieddu né sui giornali, né tantomeno in Aula, io vorrei capire che tipo di contromisure si stanno prendendo, perché non sono sicuro che le persone che andrete a inserire negli uffici di gabinetto degli Assessorati quanta competenza e quanta possibilità avranno di incidere su temi come questi, sul tema dei vaccini; vedo l'Assessore all'agricoltura, e capire nel bilancio prossimo tutte le calamità naturali che hanno colpito la nostra Regione nei mesi di gennaio, febbraio e marzo quanti soldi riuscirete a inserire all'interno del bilancio, e questo lo dico perché ormai gli organi di diffusione della politica sono quelli dei social, difficilmente sulla stampa si riesce a dare sintesi esatta di quello che si dice, anzi purtroppo si fa una sintesi talmente sintesi che la voce dell'opposizione non sta riuscendo e non riesce ad emergere purtroppo sui temi su cui siete fermi, perché siamo fermi sulle cose più importanti, la sanità e il bilancio. Perché gli Assessori che son qua presenti oggi non riescono a fare… io non so come facciate a fare delle azioni politiche efficaci per il territorio senza avere il bilancio! Io lo trovo assurdo e trovo assurdo discutere di una legge che, ripeto, potrà vedere la luce solo ed esclusivamente tra qualche anno. Perché che benefici possono dare queste figure che andrete a nominare nell'arco di poco tempo? O forse per i benefici per i sardi e per la situazione di epidemia pandemica che stiamo vivendo oggi sarebbe più efficace mettere all'organizzazione dei vaccini e soprattutto cercare di uscire da questa…
PRESIDENTE. Onorevole Piu, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente. Intervengo anch'io per esprimere il mio voto favorevole all'emendamento in discussione e in qualche modo per cercare di convincere, so che è un'impresa ardua, difficile e impossibile, i colleghi della maggioranza, la Giunta, gli esponenti di Giunta che sono presenti, in qualche modo di rivedere l'agenda delle priorità in questo momento. Un'agenda cruda che ci deve porre di fronte a una realtà che non è sicuramente la realtà di guardare all'attico della Regione, ma è quella di guardare ai lavoratori che ieri erano presenti a Roma a protestare di Air Italy per quanto riguarda la loro cassa integrazione, il loro futuro. E' un'agenda che ci pone oggi il tema di quello che deciderà il Tribunale di Milano sulla Tirrenia, che anch'essa rischia di mettere 6000 lavoratori a casa, e il tema collegato di quale sarà veramente la prossima stagione turistica, come ricordava il mio collega di gruppo, che non si può sicuramente basare su indicazioni di strutture piramidali che servono soltanto per dare posti negli uffici di gabinetto, ma che hanno necessità di una politica dei trasporti, hanno necessità di un bilancio che metta risorse, hanno necessita di una serenità occupazionale. Noi l'abbiamo già detto nelle negli interventi precedenti, c'è una Sardegna reale, che basta non solo passeggiare per le strade di Cagliari, ma anche andare nei piccoli centri urbani, che chiede vaccini, che chiede ristori, che chiede la possibilità di vedere un futuro, c'è quella Sardegna reale, e c'è una Sardegna virtuale, la vostra Sardegna, nella quale l'unica cosa che vedete è la possibilità di trovare le ragioni di stare insieme. E noi le ragioni di stare insieme le abbiamo viste in questi primi due anni di legislatura, sono legate alla possibilità di dare posti di governo e sottogoverno. E allora senza scomodare grossi paroloni relativamente alla riforma, iniziate a dare i posti vuoti che ci sono. Siete da circa due anni senza direttore generale del Centro di programmazione, cuore pulsante di una Regione che dovrebbe funzionare per quanto riguarda la programmazione dei fondi, siamo ancora in attesa di cliccare la delibera della Giunta con le dichiarazioni del direttore generale dell'Aspal, altro grande mistero. E allora avete già queste due prime caselle, forse non vi siete ancora messi d'accordo, però iniziate da quello che avete.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, approfitto della presenza dell'assessore nominato qualche giorno fa, e al di là del fatto che io ovviamente sono seduto da questa parte del transatlantico, e quindi sono all'opposizione, però devo dire che ho apprezzato la nomina di Aldo Salaris che in qualche modo riequilibra anche la presenza territoriale all'interno della Giunta e sono convinto che comunque insomma si adopererà per cercare di portare risultati concreti nel nord Sardegna e nel Sassarese. Ma la cosa che vorrei porre all'attenzione dello stesso e che con questa riforma con la possibilità di istituire Dipartimenti si va ovviamente in conflitto su quelli che sono gli indirizzi poi impartiti da parte dell'Assessore e da parte della dirigenza. Perché dico questo? E vorrei richiamare anche l'attenzione di un Consiglio, dei colleghi distratti, perché rispetto alle note vicende ormai del pranzo a Sardara, dove risulta da fonti giornalistiche la presenza di un capo di gabinetto dell'Assessorato all'industria, il Direttore generale dell'assessorato all'industria, un imprenditore che si occupa di energie di fonti rinnovabili e di fotovoltaico, sarà capitato a molti di voi, che molti agricoltori, imprenditori agricoli, sono chiamati per valutare da molti la possibilità di impianti fotovoltaici, e chiedono a noi spiegazioni, qual è il comportamento della Regione. Quindi c'è un boom di richieste di impianti fotovoltaici a danno dell'agricoltura. Quindi siccome è presente anche l'Assessore all'agricoltura, e non vorrei che quella presenza, e quindi anche quel richiamo fatto dall'onorevole Orrù rispetto ai tempi della richiesta di revoca da parte dell'assessore, anche rispetto ai ruoli di direttore generale e di Capo di Gabinetto, non possa inficiare anche qualche richiesta di autorizzazione di impianti nella nostra Sardegna.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 23.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Allora, l'emendamento numero 24 è decaduto; l'emendamento numero 60 va l'articolo 3;
Passiamo all'emendamento numero 468.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, l'emendamento è un sostitutivo totale, il 468, proposto dai colleghi del Movimento 5 Stelle. La presente legge detta norme che delineano un nuovo modello organizzativo delle strutture della Presidenza della Regione e degli Assessorati, al fine di realizzare un migliore coordinamento tra gli interventi nei diversi settori di competenza regionale. Queste dovrebbero essere finalità più generali e di miglior funzionamento della macchina amministrativa, che possono essere realizzate non riempiendo gli Assessorati di portavoce che si occupano di pranzi, ma riempiendo gli uffici tramite concorsi pubblici di figure e professionalità di altissimo livello che mancano. Basti pensare che la questione legata ai fondi citati dall'onorevole Corrias e altri canali di finanziamento esistenti dovrebbero determinare un intervento in termini di complessità di competenze e di professionalità difficilmente riscontrabili all'interno della Regione, anche in maniera puntuale. Basti pensare al tema dell'ecologia, della riqualificazione ambientale, ma per stare ad alcuni temi, o delle reti tecnologiche, questi sono aspetti che intanto è opportuno che vengano colti in termini di prospettiva dalla pubblica amministrazione regionale, cioè organizzando concorsi pubblici perché quelle persone svolgono una funzione di supporto e ausilio in termini di competenze, ma incardinate all'interno dell'Amministrazione, non come consulenti esterni o società esterne alle quali appaltare le idee di sviluppo della Sardegna. Perché il rischio, oltretutto è un monitoraggio che è stato fatto da Banca d'Italia, dalla Corte dei Conti, e da grandi organismi che di questo si occupano, che questo elemento porta alla fin fine le pubbliche amministrazioni nell'appaltare all'esterno le idee di sviluppo ad una linea quasi omogenea in tutto il territorio nazionale, e non invece calata nella realtà dei fatti, delle cose, e delle esigenze come d'altronde necessiterebbe la nostra isola che ha delle peculiarità e caratteristiche diversissime rispetto ad altre regioni, ad esempio quelle del Nord Italia. E questo ha arrecato un danno, il fatto di aver appaltato all'esterno a società esterne, non avere nuclei di progettazione interni, ha arrecato un danno allo sviluppo. Quindi per correre ai ripari, perché queste non sono operazioni che si fanno in tempi rapidissimi, occorrerebbe cogliere l'occasione di un ripensamento della Regione in termini di prospettive, di riorganizzazione, ma dotandoci di professionalità, anche in relazione al fatto che…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Presidente, ma per riprendere il discorso diciamo introdotto prima di ritornare un po' sui fatti di Sardara, ovvero riprendere il discorso in merito alle richieste che sono state fatte da parte del sindacato dei dirigenti e dei direttivi della Regione Sardegna. Su questo tema loro invitano il Consiglio regionale e quindi la maggioranza di lanciare proprio una sfida, che è quella anche abbastanza impegnativa, ma su questo e mi rivolgo anche alla Vicepresidente, l'onorevole Zedda, che in passato ha avuto sensibilità sul tema, mi ricordo, è capitato di parlarne. E la sfida che lanciano i sindacati è quella di trovare il coraggio per attribuire al Presidente o agli Assessori il potere di adottare degli atti tecnici amministrativi assumendosene la responsabilità personale, amministrativo ed erariale. Perché questo? Questo lo chiedono perché questi aspetti, che probabilmente sono abbastanza impegnativi e non piacciono alla parte politica, richiedono appunto impegno, fatica, e rischio personale e patrimoniale che oggi la politica non ha più. Allora è chiaro che se questo coraggio non lo si ha è fondamentale invece applicare le norme oggi vigenti e rispettare l'autonomia dei dirigenti e dei funzionari dell'Amministrazione regionale, e non dettare loro le linee, quindi togliere la loro libertà in maniera come si vuole fare con l'approvazione di questo disegno di legge, dove ci sono anche degli emendamenti che prevedono il passaggio di competenze. L'onorevole Satta prima parlava della questione energia in Sardegna, e stranamente le competenze dell'assessorato all'ambiente, alcune funzioni, si vogliono passare sulla Presidenza. Poiché il tema dell'energia è uno dei temi fondamentali per la nostra regione, e su cui vertono le gambe di molti fondi che arriveranno anche dall'Unione europea bisogna stare attenti, perché la Sardegna non può e non deve diventare la piattaforma di produzione energetica per il resto d'Italia, è su questo che dobbiamo far valere la nostra autonomia ed è su questo che dobbiamo fare le battaglie, le dobbiamo fare fin da subito perché non ci calino dall'alto i progetti, e poi diciamo che siamo sempre sporchi, brutti e cattivi e i calimeri della situazione…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, condivido pienamente quanto appena detto dalla collega Orrù, l'autonomia regionale la si utilizzi per questi motivi. è un'arma che abbiamo utilizzato poco, molto meno di altre regioni, parla anche l'elenco delle norme di attuazione che nel caso della nostra isola si contano realmente nelle dita, specialmente se confrontate con invece l'estrema attività, per l'attività molto frenetica e continua portata avanti dalle regioni a statuto speciale del nord Italia, in particolar modo dalle province autonome di Trento e di Bolzano, e in particolar modo sui temi della difesa del territorio. Lo dico perché tra le discipline, appunto, la possibilità di normare con legge regionale in materia di ordinamento degli uffici regionali è stata invece utilizzata e viene utilizzata in alcuni casi per eludere le disposizioni che valgono per tutte le altre regioni. Nel caso di questa legge, al netto di qualche emendamento correttivo, che però non ho visto tra quelli presentati, quindi magari potrà essere un emendamento all'emendamento al massimo, perch�� tra gli emendamenti non c'è niente capace di salvare l'articolo 2 e l'articolo 3 in particolare che son quelli che verosimilmente faranno la stessa fine che ha fatto il Piano Casa, appena arriveranno sulla scrivania del Governo, perché vanno oltre, vanno oltre la nostra potestà legislativa e vanno oltre le disposizioni statali che la nostra Regione è tenuta ad applicare, o perché contenute in norme di grande riforma economica e sociale, o perché contenute in principi costituzionali. Da questo non si può fuggire, i prossimi articoli, il contenuto, la trippa di questa legge è qualcosa che difficilmente passerà al vaglio del Governo. Tra l'altro abbiamo già avuto la prova, appunto nel giudizio sul piano casa, di come anche il cambio di colore politico a livello nazionale non abbia portato a un cambio di giudizio nei vostri confronti: il Governo brutto e cattivo che vi sanzionava ogni errore è rimasto un Governo sanzionatorio, perché ci sono temi e ci sono situazioni per cui sarebbe impensabile tollerare un abuso compiuto in Sardegna agli occhi delle altre 19 Regioni che, mezz'ora dopo, potrebbero pensare di fare lo stesso abuso, magari permettendo a persone estranee alla pubblica amministrazione estranee alla qualifica dirigenziale…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Agus, il tempo sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CIUSA MICHELE (M5S). L'emendamento 468 è presentato dal mio Gruppo e cerca di sottolineare quali dovrebbero essere oggetto e finalità da perseguire in relazione di una riforma del sistema Regione. La legge che è stata proposta a questo Consiglio persegue un assurdo scopo, quello di pensare che aggiungendo burocrazia, perché stiamo creando nuovi livelli gerarchici del sistema Regione, possa facilitare il suo funzionamento e quindi possa anche creare delle migliorie. In realtà tutto questo non è così, perché se penso alla struttura che stiamo andando a delineare sarà una struttura un po' pesante, farraginosa, ci sarà il Segretario generale, poi avremo i Direttori di dipartimento, e poi si prevede di aumentare di 20 unità l'Ufficio di gabinetto del Presidente, di 41 il numero dei componenti degli Uffici di gabinetto degli Assessori, e poi ci sono anche altre figure. Stiamo andando cioè ad appesantire una macchina già congestionata, che dovrebbe avere come obiettivo quello di snellire e anche armonizzare diversi processi all'interno del comparto Regioni, e soprattutto tutto questo non è assolutamente accettabile dal momento che stiamo vivendo una situazione particolare, e potremmo utilizzare questi soldi per andare ad aiutare quelle situazioni di imprese che chiedono una mano e stanno cercando di sopravvivere a una situazione veramente complicata. Quindi sarebbe necessario rivedere questo testo di legge in cui veramente è difficile trovare dei punti sostenibili, perché vanno a cambiare molto la nostra struttura regionale, e soprattutto anche coloro che lavorano nella struttura regionale non trovano nessun beneficio da questa legge ma solo grandi problemi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera del Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Poco fa io proprio parlando di questa legge ho nominato l'assessore Chessa, con il quale ho sempre avuto un buon rapporto e soprattutto credo che sia uno dei pochi che si dia da fare, per quanto può fare, anche perché la disponibilità finanziaria ed economica è quella che è, ecco perché mi chiedo se questi 6 milioni di euro che vengono stanziati per questo obbrobrio di legge le sarebbero potuti servire. Sicuramente sì, credo, e mi domandavo che cosa si provasse al pensiero che poi lei dovrà essere un po' seguito, un po' diretto dal suo Capo dipartimento e dovrà fare esattamente quello che dice il suo Capo dipartimento, il quale dovrà fare esattamente quello che dice il Direttore generale, il quale a sua volta dovrà fare esattamente quello che dice il Presidente della Regione. Se il Presidente della Regione un giorno si alzerà di malumore o deciderà che il lavoro del Direttore generale non va bene, o che il lavoro dei Capi di dipartimento non va bene, il Presidente della Regione avrà anche la facoltà di destituirli e quindi di mandarli a casa e di assumere qualcun altro, è quello che ho sempre dichiarato, questo potere quasi illimitato che acquisisce il Presidente della Regione Sardegna, il potere di vita o di morte: se mi sta bene fai quello che ti dico io, lavori, se non mi sta bene e non fai quello che ti dico io, vai a casa, avanti un altro e così si va avanti. Io dico sempre a tutte le persone che mi scrivono: "State sbagliando tutto, non dovete seguire me, io sono una dei pochi consiglieri regionali che ancora ha la sorella disoccupata", porca miseria è così! E allora io dico, Assessore, a queste le persone che mi scrivono: "Voi dovete andare a scrivere alle persone che contano non alle persone che non contano come me, alle persone che contano, e dovete cercare di fare una buona impressione, cercare di diventare amici delle persone che contano, perché solo così avrete la possibilità di essere nominati in questi incarichi in così fiduciari": io ti do fiducia perché ti conosco, poi se tu hai i requisiti e la professionalità chi se ne frega, i concorsi pubblici li mettiamo da parte però c'è la possibilità di essere nominato da me perché sei un mio amico. Io questa indicazione, caro assessore Chessa, la do alle persone che mi scrivono.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Sempre cercando di rimanere nel tema del singolo emendamento, su cui esprimo il mio voto favorevole, e poi in un filo conduttore che cerca, partendo dal relatore di maggioranza, di convincere a prendere elementi degli amici di maggioranza per ritirare il disegno di legge. Sono argomenti che in qualche modo riguardano la funzionalità della Regione, per quanto riguarda soprattutto gli aspetti futuri che questa Regione dovrà prendersi in carico.
Introduco un ragionamento. Noi abbiamo ragionato e discusso, grazie alla iniziativa dei Gruppi di minoranza, sui fondi del Recovery fund, però, dopo aver ragionato dando anche delle indicazioni nella discussione molto interessante, alla quale ha partecipato anche il Presidente, però già in quella occasione si è dimostrato che c'è un problema all'interno della Regione, che è il problema della progettazione di opere cantierabili quando si presentano occasioni o partecipazione a bandi europei come nel caso del Recovery fund. Io ricordo, a me per prime e ai colleghi, che già in quell'occasione, invece di avere un ufficio di programmazione e progettazione di opere strategiche per la Regione da presentare per il Recovery fund si era andati a prendere i progetti nei cassetti, questo la dice lunga sull'esigenza di una riforma strutturale della Regione che metta voi oggi, ci auguriamo noi domani, nelle possibilità di partecipare al meglio ai bandi. Allora questo noi lo diremo e lo continueremo a dire, c'è bisogno di ristrutturare partendo dal basso ma soprattutto c'è l'esigenza non di costruire una sorta di commissariamento di quello che già esiste, con l'istituzione dei Dipartimenti incardinati nella Presidenza, e dico questo perché già l'onorevole Oppi e l'onorevole Franco Mula l'hanno detto stamattina, uno di questi commissariamenti, quello sulla sanità… perché io lo continuerò a dire sino alla fine, se non si fanno i vaccini, se la situazione ci ha portato e ci porta a essere fra gli ultimi in Italia in termini di vaccini, sec'è ancora un problema di disordine, per essere buoni, nella sanità è perché siamo in una sorta di commissariamento, non più occulto ma è evidente, chiaro, fisico dell'ATS e dell'Assessorato alla Sanità. Ora, se questo lo moltiplichiamo per tutti gli altri Assessorati, per tutte le altre articolazioni della Regione, ci renderemo conto che il commissariamento…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Comandini, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Pur continuando a ritenere questo disegno di legge non emendabile, e quindi da ritirare, esprimo il voto favorevole per questo emendamento, e vorrei proseguire con l'articolo 97 della Costituzione che ho citato prima, perché contiene i principi che stanno alla base della pubblica amministrazione italiana, e sono stati anche citati dall'onorevole Tunis più volte, l'efficienza, l'imparzialità e il buon andamento. E per imparzialità si intende il fatto che la pubblica amministrazione deve mantenere un atteggiamento non pregiudiziale, sia nei confronti dei cittadini che dalle sfere del pubblico e del privato, e questa deve essere una garanzia per tutti noi. La mia preoccupazione è che con nomine e incarichi intuitu personae, questa garanzia si indebolisca, venga a mancare, e soprattutto ciclicamente ci si trovi a rinnovare questo capitale di esperti e di professioni, rimettendo sempre tutto in discussione, quando invece la pubblica amministrazione deve poter lavorare creando una continuità e immaginando una prospettiva, quindi una continuità col passato e una prospettiva sul futuro, capacità quindi di programmare considerando e studiando in maniera imparziale le risorse che la nostra Isola offre in termini di capacità imprenditoriali, capacità progettuali, creatività di delle menti che si mettono a disposizione della crescita di un Paese. Ecco, io credo che occorrerà riflettere molto bene su questo, anche perché non vorrei che al termine di un ciclo si crei un precariato per il quale chiederemo ancora quelle forme di stabilizzazione che sfuggono, ahimè, poi alle maglie di una vera verifica delle capacità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Colleghi, ogni volta che trascorriamo cos�� tanto tempo in quest'Aula mi preoccupo sempre di non staccarmi dalla realtà che c'è fuori, da quello che succede fuori e dalle esigenze che all'esterno si palesano e dall'esterno cercano in tutti i modi di entrare qua, trovando però il muro di gomma di una politica autoreferenziale e del tutto lontana dai bisogni dei cittadini.
Ci sarebbero tante cose di cui parlare oggi, tra cui per esempio gli indennizzi o i vaccini. C'è qualcuno che parla di vaccini, oggi e anche negli scorsi giorni, ma non chi dovrebbe, cioè non l'ATS, non i medici, bensì la Procura di Oristano, la quale ha aperto un'inchiesta dove sono stati indagati medici ed anche vaccinati più o meno illustri che non ne avevano diritto. Purtroppo anche in questo caso la sanità della mia città, per quanto vi siano, e ne siamo certi, tantissimi operatori di valore che tanto hanno fatto anche nella lotta contro i Covid 19 per tenere in piedi un sistema sanitario che cade a pezzi, purtroppo la sanità della mia provincia, la mia provincia, e la mia città soprattutto, in questo momento si fanno riconoscere di certo non per note positive. Qui non siamo da meno, qui non stiamo facendoci riconoscere per note positive, qui non stiamo facendoci riconoscere certo come degli innovatori, per quanto stiamo facendo una legge smart… poi c'è da dire: siete una maggioranza così tanto smart che ancora non siamo riusciti a capire come votare con il tablet per l'Aula. Ci sono due tasti in più rispetto ai semplici tasti che avevamo davanti nel primo sistema di votazione, che aveva la mia età e che poveraccio ha fatto il suo tempo, io volevo anche esprimere apprezzamento per il sistema di votazione che si sta utilizzando, perché lo trovo anche funzionale, ci tenevo a dirlo, ma passiamo all'emendamento.
L'emendamento numero 468, per il quale io esprimo il mio voto favorevole, visto così sembrerebbe anche che vogliamo partecipare alla modifica di questa legge non solo però in questo ambito, questo emendamento si inserisce in tutta una serie di questo emendamento si inserisce in tutta una serie di emendamenti da noi proposti volti a modificare sostanzialmente la legge, quindi naturalmente il mio voto sarà positivo, non perché penso che veramente questi siano gli intenti della legge, qualora questo emendamento venga approvato e vada ad inserirsi al posto dell'articolo 1, ma perché questo è l'incipit di tutta una…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Solinas, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Non posso che confermare le parole del mio collega Alessandro Solinas, noi abbiamo presentato con grande convinzione questo emendamento 468, perché seppure siamo arrivati in quest'Aula come Movimento 5 Stelle da poco più di due anni qualche idea ce la siamo fatta sul funzionamento della macchina amministrativa, e siamo consapevoli che un nuovo modello organizzativo delle strutture della Presidenza della Regione sia necessario, è necessario perché altrimenti, così come abbiamo vissuto in questi due anni, le norma che vengono approvate magari anche in 40 minuti qua in Aula quando c'è emergenza, per arrivare effettivamente ai cittadini della nostra Isola devono passare mesi, quindi con le rimostranze legittime di chi doveva usufruire di queste risorse e che invece viene praticamente umiliato continuamente perché aspetta i continui rinvii che magari dipendono effettivamente da una struttura organizzativa che non funziona. Ma noi sappiamo benissimo, ne siamo certi, che questa vostra proposta di legge non porterà alcun vantaggio da questo punto di vista, anzi porterà ad una sorta di lotta interna tra Dipartimenti o tra Assessorati che saranno costretti a subire le decisioni del Presidente della Regione per quanto riguarda eventualmente anche i budget da poter utilizzare, perché ci potranno essere Dipartimenti più ricchi e Dipartimenti meno ricchi, perché sappiamo che sarà il Presidente della Regione, il Re Sole dell'Isola Ichnusa, a stabilire quali Assessorati saranno in un Dipartimento e quali non ci saranno, e quanti soldi andranno a un Dipartimento piuttosto che all'altro, quindi infischiandosene di quelle che sono le reali esigenze dei singoli settori amministrativi e quindi anche politici della nostra Isola, ma privilegiando soltanto chi è più vicino a lui, perché questa regola della vicinanza mi sembra quella essenziale e alla base di questa piramide. Una piramide che sicuramente non avrà la fama di quelle egizie, perché sotto questa piramide si schiacceranno gli interessi e le esigenze dei cittadini sardi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Io ho ascoltato con attenzione le motivazioni che il collega Solinas ha provato a portare per sostenere questo emendamento numero 468, e ne comprendo anche le ragioni, in particolare nel senso che i colleghi del Movimento 5 Stelle volevano provare a stravolgere il testo così come tutta l'opposizione e provare a farvi capire che stiamo ragionando su una legge totalmente iniqua, fuori contesto, che i sardi continuano a non capire. Il problema è che probabilmente il Gruppo del Movimento 5 Stelle ripone troppa fiducia in questa maggioranza, io purtroppo, sarà che ho visto già alcuni dei disastri che siete stati in grado di combinare, ripongo poca fiducia nella vostra azione legislativa e programmatoria. Ed è per questo che ho difficoltà a votare a favore di questo emendamento e annuncio che il mio voto sarà contrario a questo emendamento, perché, badate, con questa legge, se non viene totalmente emendata come voi proponete, non si va a migliorare il coordinamento tra gli interventi nei diversi settori di competenza regionale, anzi si va ad appesantire il livello di coordinamento. Perché l'ho detto anche nell'intervento sull'articolo 1, la riforma della sanità, che è stata approvata da questa maggioranza e sbandierata ai quattro venti come semplificazione della nostra isola, altro non è che l'appesantimento invece della burocrazia e delle decisioni. Cioè, il manager o il commissario della ASL di Cagliari non potrà mai prendere delle decisioni in piena autonomia, non c'è nella legge questo aspetto, c'è invece che deve passare prima tra il direttore della ASL di Cagliari, poi deve andare alla vecchia ATS. Quindi ci sono dei livelli di governance che appesantiscono totalmente le decisioni, ed è anche questo probabilmente frutto del risultato che stiamo vedendo in questi giorni con personale che faceva servizio in un determinato territorio, l'onorevole Oppi diceva nei CUP, e che viene trasferito immediatamente a Nuoro perché è all'interno di una posizione vantaggiosa per un contratto a tempo indeterminato, non contando i disastri invece che si lasciano alle spalle, perché quel determinato servizio da cui proviene naturalmente è totalmente scoperto. E quindi non si può dare fiducia…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Io, a furia di sentire determinati interventi, ritengo di fare una domanda a coloro i quali fino ad oggi hanno fatto delle valutazioni. Io voterò contro perché ritengo che l'organizzazione del sistema Regione non funzioni, e mi meraviglio che voi possiate dire invece che se si vuole modificare si modifica bene, e sarebbe una cosa molto valida. Vedete, per anni ho detto che c'era una carenza di medici, mi sono sentito dire dagli Assessori che si sono succeduti soltanto parole vaghe, e non ci sarebbero stati medici di base nell'arco di quattro anni e altrettanto dei medici pediatri di libera scelta, poi puntualmente si è verificato. Noi abbiamo fatto una leggina perché ci possano essere più medici, mi sentivo dire dagli Assessori di turno che in effetti di medici ce n'erano troppi, per poi dire che c'era carenza di medici. C'era carenza di medici, per esempio negli (…) in Sardegna li hanno fatti fuori tutti. E perché non scegliere e preoccuparsi invece di carenza di medici che sono gli oculisti, per esempio nel Sassarese, dove non ci sono medici certamente di valore. Allora io credo che se parliamo noi aspettiamo, secondo me bisogna aspettare, perché probabilmente aspettando riusciremo forse quando tratteremo l'argomento specifico. Oggi stiamo parlando esattamente di un'organizzazione della Regione che non funziona, ci saranno errori, ma verifichiamole queste cose quando cominciamo a parlare dell'articolo 3, che probabilmente saranno diverse. Peraltro la responsabilità, bisogna dirlo con molta chiarezza, dei posti guida sono ancora in mano alla precedente amministrazione: risorse umane, ufficio legale, gli acquisti, le gare, posso fare i nomi di tutti quanti, sono sempre gli stessi e con retribuzioni molto, molto alte. Ma non è l'argomento questo, devo parlare di chi poi è stato trasferito all'Egas, posso parlare di Oppo, posso parlare di Tecleme, posso parlare di tutti coloro i quali si sono succeduti, eccetera, e questi comandano ancora. Le gare durano due anni, tutti sistemi arcaici, superati e non si modificano. Quindi io credo che probabilmente sarà opportuno nell'articolo 3, anche io ho sempre detto anche in Commissione che sono per i Dipartimenti impostati in modo diverso, quando arriveremo lì parleremo di questo, cercheremo di fare questa legge nel migliore dei modi, però se parliamo di organizzazione parliamo di altro, allora è un'altra cosa, perché l'unica leggina che abbiamo fatto per quanto riguarda i medici la abbiamo fatta noi, e in passato questo problema non c'era, mancavano gli anestesisti, diciotto a Cagliari e sedici a Sassari, si modificavano gli statuti, invece non �� stato fatto, c'è stata molta disattenzione…
PRESIDENTE. Grazie. Metto in votazione l'emendamento numero 468.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 468.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Sono le 13. Scusate, riprendiamo comunque alle 15 e 30, consideriamo che abbiamo 40 minuti almeno a votazione. Mettiamo in votazione? Per me non c'è problema.
Metto in votazione gli emendamenti numero 469 e 470.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Rinuncio.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 469 uguale al numero 470.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Sono decaduti gli emendamenti numero 471, 472, 473, 474, 475, 476, 477, il numero 478 è inammissibile.
La seduta è tolta, il Consiglio è aggiornato alle ore 16 e 30. Grazie.
La seduta è tolta alle ore 13 e 34.