(POMERIDIANA)
Mercoledì 17 febbraio 2021
Presidenza del Presidente MICHELE PAIS
La seduta è aperta alle ore 18 e 09.
PRESIDENTE. Colleghi consiglieri, prendiamo posto. Il tempo che abbiamo perso è stato utilizzato per redigere e stilare un ordine del giorno sulla base dei suggerimenti e della discussione che è stata fatta in Conferenza dei Capigruppo. Non c'è nessuna volontà diversa da quella di trovare un documento che sia davvero unitario di un Consiglio regionale, questo è l'obiettivo che ci siamo tutti posti.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). (…) farci prendere in giro, non è pensabile che si scambi il senso delle istituzioni, il rispetto istituzionale, la consapevolezza di un momento drammatico che stanno vivendo il Paese e la nostra Regione con la possibilità di calpestare anche il semplice diritto di entrare in quest'Aula e di poter incidere sulle discussioni e sulle decisioni care a tutti i sardi!
Abbiamo chiesto di poter discutere di questo tema dal mese di novembre, abbiamo portato questa esigenza in Capigruppo per almeno cinque o sei volte, per cinque o sei volte abbiamo chiesto di poter discutere di questo tema, quando finalmente il Presidente ha deciso di entrare in quest'Aula, di dare la disponibilità per la discussione, ha prima fissato una data e un orario, poi ha cambiato l'orario e poi un'ora dopo l'ora fissata ancora non è in Aula!
Presidente, la scusa dell'ordine del giorno da modificare è ridicola, perché quell'ordine del giorno… è ridicola, se lo faccia dire.
PRESIDENTE. Onorevole Agus, io rispetto le sue opinioni la prego però di avere rispetto…
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Massimo rispetto, Presidente, il rispetto deve essere reciproco, però, non è rispettoso convocare una riunione alle quattro su un tema come questo e pensare di poterla iniziare alle sette di sera! Io qui alle 11, per una discussione così impegnativa che richiederà tempo… io credo che sia indecoroso finirla a tarda notte, soprattutto quando c'è da parte nostra la piena disponibilità a discuterla domani.
PRESIDENTE. Onorevole Agus, senza essere mossi da animosità, il Consiglio regionale può anche decidere di discutere in un'altra data, però lo si fa in maniera serena, con la responsabilità che richiamava lei di affrontare un tema così importante. Quindi non ci sono cose predefinite, non ci sono scatole chiuse, c'è stata una volontà di trovare un terreno comune su cui confrontarci rispetto a un problema che coinvolge il futuro della Sardegna.
Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Io stamattina sono venuto intorno alle 11, sono andato via all'1 e 10 perché c'era il funerale di mio suocero, non sono un pagliaccio come tanti, e lei, Presidente, ha sbagliato tutto, perché lei ha consentito che si parlasse di un artista qui a uno del suo partito. Lei recentemente ha fatto un minuto di raccoglimento per il padre di un consigliere regionale, per carità, niente da eccepire, non l'ha fatto per mio fratello (non l'avrei mai voluto fare), non è stato mai fatto per nessun Presidente, neanche per Delrio e tanti altri uomini illustri di questo Consiglio. Se mi permette però qua nessuno è fesso, gliel'ho detto anche personalmente questo recentemente, e però hanno ragione loro, anche noi ce ne andiamo, perché ci sono 53 progetti di valore, e io ho detto prima che voglio vedere i progetti, li voglio leggere, guardare, non è che mi affido alla magnanimità di qualcuno, perché sono pagliacciate! Allora, se dobbiamo essere parte integrante di una maggioranza, abbiamo il diritto di verificare tutti gli atti che si fanno! Quindi a questo punto sarebbe corretto che lei aggiornasse a domani mattina.
PRESIDENTE. Onorevole Mula, prego.
Scusate, onorevole Desirè Manca, io ho gli appunti presi dal Segretario, per cortesia la parola la do a tutti. Se poi per galanteria vuole che la dia a lei… allora le scenate… questo non è un luogo di scenata! Prego, onorevole Mula.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, i progetti penso che li vogliamo conoscere tutti, no? E ci siamo dati anche un metodo di lavoro, e siccome ci abbiamo lavorato in tutti questi giorni per cercare, personalmente, condivisione correggendo, integrando, modificando anche le virgole, io chiedo anche a voi dell'opposizione, non fatemi dire cose che non vorrei dire! Per cosa abbiamo incontrato i Capigruppo… Presidente, va bene…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Avanti col circo!
PRESIDENTE. No, però! Non è "avanti col circo", non glielo consento perché altrimenti lei è un'attrice di questo circo!
MANCA DESIRÈ (M5S). Non ho mai detto il contrario, Presidente!
PRESIDENTE. Non permetto a nessuno di offendere quest'Aula! Quest'aula non è un circo! E lei non è una circense!
MANCA DESIRÈ (M5S). Presidente, non sento neanche io quello che devo dire, per cui faccio la cortesia, ma se lei garantisce il silenzio la ringrazio.
PRESIDENTE. Io la sento.
MANCA DESIRÈ (M5S). Non mi deve sentire solo lei! Presidente, io l'ho detto, l'ho dichiarato anche ieri, ci sono 206 progetti che sono stati presentati, a quanto si dice, dal presidente Solinas, 206 progetti che non mi avete voluto consegnare, che non avete voluto consegnare al Gruppo del Movimento 5 Stelle. Oggi ci avete convocato qua per le 4, sono le 18 e 20 minuti, ancora il Presidente non è venuto. Noi vogliamo sapere di che cosa stiamo parlando, perché l'onorevole Mula parla di un ordine del giorno non di progetti, noi vogliamo i progetti! Noi vogliamo le azioni! Non un ordine del giorno, tutto qua, Presidente.
PRESIDENTE. A questo punto mi pare che non si possa che aggiornare la seduta. Permettetemi però di esprimere… se deve intervenire, esprimo la mia delusione alla fine del suo intervento. Prego, onorevole Zedda.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Intanto, brevemente, mi permetto di esprimere le condoglianze - perché l'ho saputo adesso dalle parole dell'onorevole Oppi - all'onorevole Oppi in relazione a quello che è stato detto, e penso che possiamo essere almeno su questo tutti d'accordo. L'altro elemento è che ci sono documenti formali, Presidente. Lasciamo perdere l'invito a riunirsi o a riunirci domani mattina, riunitevi voi, trovate voi un momento di sintesi dove poter verificare i progetti. Perché il rischio vero all'esterno è far vedere progetti che sono irricevibili da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, questo è il vero dramma! Il 3 novembre è stata inviata una nota a tutti gli Assessorati chiedendo di presentare i progetti entro due giorni, ma voi pensate veramente che in due giorni sia stato possibile predisporre piani, strumenti, progetti? Tirate fuori i dati, i documenti e in modo serio si lavori su un tema che riguarda lo sviluppo della Sardegna per i prossimi trent'anni, grazie.
PRESIDENTE. Va bene, io penso che il dibattito su questo tema fondamentale fosse incanalato su dei binari, su una strada corretta, perché l'ordine del giorno che abbiamo insieme pensato e ideato tende proprio a costituire un gruppo di lavoro che valuti non solo quei progetti, ma gli ulteriori che questo gruppo di lavoro avrà modo di pensare e ideare. Penso che su questi temi non possano esserci divisioni, abbiamo l'esempio del Governo nazionale che di fronte a un momento così critico trova la forza e la responsabilità di mettersi d'accordo sul futuro dell'Italia, mi sembra che la stessa responsabilità possa informare questo Consiglio regionale. Non stiamo discutendo delle sorti della destra, non stiamo discutendo delle sorti della sinistra, ma stiamo discutendo delle sorti della Sardegna, rispetto alle quali tutti siamo chiamati.
Quindi io penso che questo tipo di discussione sia una discussione che merita la serenità, tutta la serenità possibile, penso e auspico che il dibattito non debba essere caratterizzato da animosità e contrapposizioni; sono corrette le legittime diversità di posizione, però certamente questa responsabilità deve informare anche i nostri lavori. Detto questo, prendendo atto del fatto che non ci sono le condizioni oggi di affrontare un tema così importante, tolgo la seduta e aggiorno i lavori a data da concordarsi con i Capigruppo, anche stasera stessa.
La seduta è tolta.
La seduta è tolta alle ore 18 e 22.