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Presidente Lombardo: nessun assunzione di personale, tanto meno imbrogli

Data: 22/09/2012 – Cagliari

“Nessuna assunzione di personale subordinato e tanto meno nessun imbroglio. L’ex assessore all’agricoltura, Andrea Prato, ha preso un grande abbaglio e ho l’impressione che vi sia dolo”. Così la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, commenta l’intervento di Prato.


Infatti, la norma in questione, approvata dall’aula, è stata sollecitata dagli uffici del Consiglio regionale e si è resa necessaria per adeguare, alla nuova disciplina del lavoro intellettuale, la legge regionale 37 del 1995 che disciplina il personale dei gruppi consiliari.
Le modifiche approvate offrono l’opportunità ai gruppi consiliari di avvalersi di prestazione d’opera intellettuale. In sostanza consentono il ricorso a docenti o esperti di consolidata competenza su materie specifiche, superando il vecchio vincolo di limitare le prestazioni ai soli iscritti a un albo. Un’evoluzione dettata dalla nuova disciplina del lavoro e non dalla volontà del Consiglio regionale, che assicura comunque il divieto di contrarre rapporti di lavoro subordinato e di usufruire di prestazione d’opera autonoma per l’attività ordinaria.


È importante ricordare come la disponibilità di personale subordinato a supporto dei gruppi può avvenire soltanto tramite comando di dipendenti di ruolo in servizio presso  l’Amministrazione regionale o in altri enti pubblici.


“Il vero imbroglio è di chi manipola e mistifica la realtà per raggiungere i propri fini personali e cioè costruire un consenso politico con la facile demagogia ed il populismo in un momento in cui dilaga l’antipolitica”, sottolinea la Presidente Lombardo che prosegue: “Non è credibile chi veste i panni dell’inquisitore, solo dopo essere stato costretto ad abbandonare l’assessorato all’Agricoltura, e istiga una caccia alle streghe disprezzando quella tanto agognata poltrona su cui si è già seduto”.


La Presidente Claudia Lombardo rivolge quindi un appello: “In un momento così difficile per i cittadini, è necessario assumere sempre più un ruolo di responsabilità ed evitare che il confronto decada a un livello di bassezza populista che istiga allo scontro”. (S.L.)

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