Basta lunghe file per prenotare una visita medica o pagare il ticket per una prestazione sanitaria. Potrebbe essere presto attivo anche in Sardegna il nuovo servizio “Novacup” proposto dalla Federazione Italiana dei Tabaccai già presente in diverse regioni italiane. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina alle Commissioni V e VI del Consiglio regionale riunite in seduta congiunta. «E’ un servizio a costo zero per la Regione che consentirebbe a tutti i cittadini sardi di effettuare le operazioni dal proprio tabaccaio senza doversi recare in una struttura sanitaria – ha spiegato il delegato della Fit in Sardegna Massimo Farris – un servizio utile soprattutto nei piccoli paesi dove le tabaccherie svolgono una funzione sociale».
Sono 1298 le tabaccherie distribuite in tutto il territorio regionale. Punti aperti per almeno 10 ore al giorno e, in molti casi, anche la domenica e i festivi: «Siamo presenti in tutti i 377 comuni sardi – ha detto il funzionario Fit Matteo Marchetti – i nostri servizi permettono già da ora di pagare il bollo auto, effettuare ricariche telefoniche, pagare le utenze domestiche. Nelle città capoluogo e nei centri più grossi dell’Isola è anche possibile effettuare una visura camerale o catastale e ottenere un certificato anagrafico. Con Novacup sarà possibile interfacciarsi con il sistema sanitario per pagare una prestazion, prenotare una visita, cancellarla o spostarla a un’altra data». La proposta sarà ora valutata dalla giunta regionale. Per renderla operativa occorrerà firmare una convenzione con Fit e approvarla attraverso una delibera dell’esecutivo. Contenuti i costi per i cittadini: si va da un minimo di 0,50 centesimi di euro per la disdetta di una prenotazione ai 2 euro per una prenotazione ex novo. Un euro invece il costo per il pagamento del ticket sanitario.
Alla seduta di questa mattina non ha preso parte la minoranza. I consiglieri di opposizione hanno deciso di abbandonare l’aula per l’assenza di numerosi rappresentanti della maggioranza: «Non è possibile che sia l’opposizione a dover garantire il numero legale – afferma il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau – questo si sta verificando troppo spesso. Ma c’è anche un altro motivo per il quale abbiamo deciso di disertare la seduta congiunta della commissioni: la modifica dell’ordine del giorno non è stata concordata dall’Ufficio di presidenza della Commissione Sanità. Nonostante questo si è deciso di convocare – in deroga – una seduta congiunta con la commissione “Attività Produttive”. Non si può continuare a lavorare in questo modo».