Data: 16/03/2013 – Cagliari
Un plauso per l’elezione di Laura Boldrini a Presidente della Camera dei Deputati è stato espresso dalla Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo.
“Come donna e come Presidente dell’Assemblea sarda – ha spiegato la Presidente Lombardo – non posso che esprimere soddisfazione per la scelta della Camera dei Deputati di affidare ad una donna, per la terza volta nella storia della Repubblica, la terza carica dello Stato. È stato un segno di grande maturità e civiltà, espressione della volontà di colmare un deficit di democrazia che nel nostro Paese si appalesa con l’esclusione delle donne dai centri decisionali e del potere. Tuttavia, qualcosa sta cambiando”.
“Un notevole passo avanti si è, infatti, compiuto con l’elezione nell’attuale Parlamento del 31% di donne- ha sottolineato la Presidente Lombardo che ha proseguito: “Una percentuale che è notevolmente aumentata e che, finalmente, ci colloca in Europa tra le prime posizioni per presenza femminile. La parità di genere è un obiettivo non più eludibile, le donne rappresentano una realtà che non si può continuare ad ignorare. Promuovere la presenza delle donne significa riaffermare la credibilità della democrazia, soprattutto in un momento come questo di grande disaffezione nei confronti della politica e delle Istituzioni. Non si tratta più di superare un gap tra la capacità delle donne ed i compiti istituzionali. Quello che occorre superare è un gap tra la realtà e la politica, tra la società e le Istituzioni”.
“Sono fermamente convinta – ha concluso la Presidente Lombardo – che una maggiore presenza femminile nelle Istituzioni e nei loro vertici, consentirebbe di dare un’impronta diversa alla politica, con l’apertura di un nuovo corso, soprattutto in una situazione di grande incertezza e confusione, come quella che si sta vivendo a livello nazionale. È il momento della concretezza e della responsabilità, qualità che certo non mancano alle donne, abituate a rimboccarsi le maniche e a mettere da parte tutto nei momenti di grande difficoltà. L’auspicio è, che anche a livello regionale, prevalga il buon senso sull’istinto di sopravvivenza. Mi riferisco, in particolare, all’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale, per dare compiuta applicazione al principio di uguaglianza sancito dall’articolo 51 della Costituzione. Un Consiglio regionale responsabile dovrebbe provvedere, senza indugi e in tempi brevi”.