La Quarta commissione, presieduta da Giuseppe Talana (Fi) ha concluso le audizioni sul Disegno di legge n. 108 (piano casa) e nel pomeriggio ha ascoltato gli interventi delle organizzazioni delle imprese, degli ambientalisti e dei sindacati.
Il presidente della sezione degli edili di Confartigianato, Giacomo Meloni (Anaepa), ha espresso un giudizio positivo sulla proroga del piano casa ed ha rimarcato la necessità di maggiori servizi nel comparto della ricettività turistica. Il presidente regionale di Confartigianato, Daniele Serra, ha dunque posto l’accetto sull’urgenza di norme certe per i cittadini e le imprese insieme con una pianificazione di lungo periodo che superi la stagione delle deroghe e delle proroghe.
Il Dl n. 108, non piace, invece, agli artigiani della Cna che con il loro segretario regionale, Francesco Porcu, hanno denunciato la presenza di “elementi di dubbia costituzionalità” soprattutto con riferimento alla mancata pianificazione congiunta tra Stato e Regione. «Il testo di legge – ha aggiunto Porcu – è impregnato dalla logica derogatoria che punta a scardinare l’impianto paesaggistico e ambientale senza affrontare i temi della qualità urbanistica e del paesaggio». Critiche anche per le cubature in agro e gli incrementi volumetrici nella fascia costiera.
Un giudizio sostanzialmente positivo è arrivato da parte di Confindustria che, con il presidente regionale, Maurizio De Pascale, ha dichiarato di aver riscontrato “molti aspetti positivi per il rilancio dell’edilizia e del turismo e per il miglioramento e la sicurezza del patrimonio edilizio esistente”. Nel merito dei singoli articoli del provvedimento, pur preannunciando la trasmissione di un apposito documento, il presidente degli industriali ha proposto l’obbligatorietà della verifica statica per le strutture residenziali che dovrebbero beneficiare degli incrementi volumetrici previsti agli articoli 2 e 3.
Il presidente di Federalberghi, Paolo Manca, ha parlato di “provvedimento parziale” ed ha rilanciato la necessità di una nuova legge urbanistica insieme con una serie di politiche che mettano al centro l’offerta turistica della Sardegna. «Auspichiamo – ha affermato Manca – il coraggio delle scelte a favore del residenziale alberghiero che è cosa differente dal residenziale turistico delle seconde case, chiediamo cioè una scelta in favore del turismo e non già a favore del mattone».
«Siamo a favore di tutte quelle norme che favoriscono lo sviluppo – ha dichiarato Il presidente dell’associazione dei consorzi industriali, Valerio Scanu – e pertanto guardiamo con favore al piano casa proposto della Regione come al superbonus promosso dal Governo». Apprezzamento per il disegno di legge 108 è stato dichiarato dal presidente regionale di Confapi-Aniem, Andrea Virdis, che ha anche ribadito al necessità di procedere con lo snellimento dei diversi iter burocratici e autorizzativi, mentre il delegato dell’Ance, Salvatore Nieddu, ha salutato con favore “un provvedimento che dà stabilità al fondamentale comparto dell’edilizia in Sardegna”.
Le bordate al piano casa, sono arrivate dalle associazioni ambientaliste che hanno bocciato senza appello forma e sostanza, filosofica e misure contenute nel disegno di legge varato dalla Giunta regionale. «Questo piano – ha attaccato il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana – ci riporta indietro di 60 anni e si configura come un progetto di sottosviluppo, andando in direzione contraria rispetto alle strategie approvate in Europa proprio in materia di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio». Tiana ha parlato di “incrementi volumetrici indiscriminati” ed ha evidenziato rischi di incostituzionalità per quelle parti del Dl che, a suo giudizio, riducono la protezione del territorio. «Si è arrivati – ha concluso il rappresentante di Legambiente – a introdurre il Covid per giustificare gli incrementi volumetrici, come se la Sardegna abbia l’intenzione di restare ancora a lungo nell’emergenza pandemica».
«Il primo vizio di costituzionalità del piano casa – ha proseguito la presidente di Italia Nostra, Maria Paola Morittu – è proprio nei suoi 11 anni di proroghe, considerato che la Corte Costituzionale ha sentenziato che gli incrementi volumetrici in deroga sono consentiti soltanto in via straordinaria e temporanea». «Chiederemo al governo – ha proseguito Morittu – di impugnare la legge, qualora approvata, e denunciamo che non è mai stata fatta una verifica sugli effetti prodotti dai precedenti piano casa di volta in volta prorogati».
«Questo piano casa è una deregulation generalizzata – ha insistito il presidente del Wwf, Carmelo Spada – che priva di pianificazione compromette ambiente e paesaggio nelle città e nelle campagne». «In 21 articoli – ha proseguito l’ambientalista – si demolisce il sistema di tutela del paesaggio, in violazione delle norme che da 35 anni regolano il delicato comparto nell’Isola».
In linea con le dichiarazioni di Vincenzo Tiana, le osservazioni della presidente del Fai, Monica Scanu che ha definito il Dl 108 “una norma obsoleta che ripropone la moda desueta del cemento quale elemento di rilancio per l’economia”. «Non serve più parlare di piano casa – ha spiegato Scanu – bisognerebbe parlare di piano sostenibile per la Sardegna, abbandonando la politica delle deroghe e ricordando a tutti che il piano regionale paesaggistico c’è e deve essere rispettato, così come deve esserci la garanzia del rispetto di tutte le altre norme attualmente in vigore».
Il presidente del Gruppo di intervento giuridico, Stefano Deliperi, ha puntato il dito contro “l’ennesimo tentativo di incidere sul delicato sistema costiero” ed ha escluso “che la Sardegna possa uscire dalla crisi favorendo una cementificazione delle sue coste”. Una critica a tutto campo, sui premi volumetrici, sulle proposte edificatorie in agro, sull’utilizzo dei seminterrati: «Tutte scelte sbagliate, come quelle che portano alle calamità “innaturali” frutto di politiche scellerate nell’utilizzo del territorio”. «In ogni caso – è stata la conclusione polemica di Deliperi – contrariamente a quanto si lascia intendere nel Dl 108, il contrasto al Covid e alla crisi non si fa con il mattone e il cemento».
Pareri discordanti tra le forze sindacali. Sostanzialmente a favore del piano casa la Uil che con il segretario Finea, Marco Foddai, ha espresso un giudizio positivo sulle misure contenute nel Dl 108: «Ha l’ambizione di andare oltre la durata dei 12 mesi e si propone di rilanciare il comparto dell’edilizia ormai da tempo in crisi». Nello specifico dell’articolato di legge, la Uil ha proposto l’innalzamento dal 35 al 40% della percentuale di utilizzo dei materiali e dei manufatti made in Sardegna.
Molto critica rispetto al piano casa, invece, la Cgil che, con il segretario Michele Carrus, ha contestato l’equazione “più mattone e più sviluppo” e quella che dice “che lo sviluppo turistico passa per lo sviluppo dell’edilizia”. «Sono affermazioni smentite dai fatti – ha dichiarato il leader Cgil – non fosse altro perché dopo decenni di piano casa e premi in cubatura il comparto è in piena crisi». Lo sviluppo passa, a giudizio di Carrus, per tutt’altra filosofia e per misure incentrate sul risparmio energetico, la qualità del costruito, i nuovi materiali: «Allo stesso modo di come lo sviluppo del settore turistico poggia su attrattori culturali, ambientali, identitari e da una qualità ambientale non deprezzata». Carrus ha definito alcune norme contenute nel Dl 108 “pericolose” ed ha aspramente criticato le misure riguardanti i seminterrati, i sottotetto, l’agro e “il ricorso al Covid per aumentare le cubature delle strutture ricettive”. «Con questo piano casa – ha concluso il segretario Cgil – si cerca surrettiziamente di intaccare le tutele sancite dal Ppr».
Più cauto il giudizio della segretaria Cisl, Federica Tilocca, che ha contestato il metodo “in solitaria” adottato dalla Giunta nell’affrontare i temi dell’edilizia e più in generale tutti quelli legati allo sviluppo della Sardegna. Tilocca non ha nascosto il disappunto per la riproposizione di un provvedimento in deroga “e di misure spot” piuttosto che per un impianto normativo strutturato e solido “come sarebbe una nuova legge urbanistica”. Nel salutare con soddisfazione, invece, alcune delle previsioni normative contenute nel Dl 108 (rivitalizzazione delle campagne e riqualificazione dei centri urbani), la Cisl ha auspicato il varo di una nuova legge per il rilancio dei centri storici delle nostre città.
Favorevole all’approvazione del piano casa, Franco Cabras, segretario Ugl, che ha definito “apprezzabili i passaggi del Dl 108 riferiti al rilancio dell’economia attraverso il rilancio del comparto dell’edilizia”. Gli auspici hanno riguardato, invece, azioni mirate allo snellimento delle procedure amministrative e nel verso della semplificazione.