CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Ordine del giorno n.9

ORDINE DEL GIORNO COCCO Pietro – PITTALIS – ANEDDA – ARBAU – COCCO Daniele Secondo – DEDONI – DESINI – FENU – RUBIU – SOLINAS Christian – USULA sulle dichiarazioni del Presidente della Regione in relazione alle servitù militari dopo l’audizione presso la IV Commissione Difesa della Camera dei deputati.

Data: 17/06/2014

IL CONSIGLIO REGIONALE


a conclusione della discussione sulle dichiarazioni del Presidente della Regione, Pigliaru, in seguito all’audizione presso la IV Commissione Difesa della Camera dei deputati,


PREMESSO che:
– nei giorni 18 e 19 giugno 2014 si terrà a Roma la seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari; in tale sede il Presidente della Regione interverrà al fine di rappresentare una posizione unitaria e condivisa dal Consiglio regionale;
– a partire dagli anni ’50 in Sardegna è stata realizzata la maggiore piattaforma addestrativa europea;


CONSIDERATO lo storico legame dei sardi con la gloriosa Brigata Sassari, che ha contribuito in maniera decisiva alle operazioni militari del Regno d’Italia prima e della Repubblica italiana poi;


PREMESSO che attualmente sulla Sardegna pesa oltre il 65 per cento del gravame militare nazionale;


RICORDATO che:
– in Sardegna oltre 30.000 ettari sono proprietà dello Stato e sono impegnati dal Demanio militare, 13.000 ettari sono gravati da servitù militari, oltre 80 km di costa non sono accessibili ad alcuna attività produttiva;
– in Sardegna sono dislocati 3 poligoni di tiro: Capo Teulada, Capo Frasca e Salto di Quirra; i poligoni di Capo Teulada e Perdasdefogu sono i più vasti d’Europa: in essi si articola l’attività esercitativa, addestrativa e sperimentale più intensa di tutta Italia;


PRESO ATTO che la necessità di un riequilibrio della presenza militare nell’Isola è ormai stata riconosciuta in tutte le sedi a partire dal 1981 a conclusione della prima Conferenza nazionale sulle servitù militari e, da ultimo, anche dal Governo centrale nella passata legislatura con l’approvazione della mozione 8 marzo 2012, n. 1-00582;


CONSIDERATO:
– che gli insediamenti militari furono realizzati in un contesto storico e politico risalente agli anni ’50; i nuovi equilibri internazionali intervenuti fino ai giorni nostri hanno profondamente modificato i presupposti di tali insediamenti;
– inoltre, che l’innovazione tecnologica ha profondamente modificato anche le modalità addestrative, per le quali non sono più necessarie così ampie aree di territorio;
– il preminente interesse alla tutela della salute e dell’ambiente, il diritto delle popolazioni e dei lavoratori dei poligoni ad essere informati circa gli impatti delle attività addestrative,
– che il documento conclusivo della commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito (Senato, XVI legislatura) votato all’unanimità, proponeva per la Sardegna la chiusura dei poligoni di Capo Frasca e Capo Teulada e la riqualificazione, riperimetrazione e riconversione del poligono di Quirra,


impegna la Giunta regionale


1) a porre, come primo obiettivo, nel quadro dei rapporti tra Stato e Regione, la graduale dismissione dei poligoni militari ed il loro superamento dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali esistenti;
2) a proseguire, a partire dai lavori della seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari, le interlocuzioni con il Governo ai fini della successiva stipula di un’intesa con il Governo, i cui contenuti saranno preliminarmente illustrati al Consiglio regionale; l’intesa sarà finalizzata a sancire l’impegno del Governo verso:
a) un riequilibrio in termini di compensazione economica rispetto ai danni ambientali, sanitari ed economici subiti nel corso degli anni a causa del gravame militare nell’Isola;
b) la progressiva diminuzione delle aree soggette a vincoli militari e la dismissione dei poligoni;
c) l’avvio di una valutazione indipendente, secondo standard internazionali, degli eventuali costi da mancati sviluppi alternativi dei territori;
d) l’avvio di una valutazione indipendente, secondo standard internazionali, sui danni sanitari e di salute pubblica legati alla presenza dei poligoni militari;
e) l’istituzione presso ciascun poligono militare di osservatori permanenti per il monitoraggio ambientale;
f) l’avvio di un tavolo tecnico finalizzato alla ridefinizione del sistema dei contributi ai comuni maggiormente oberati da servitù militari;
g) la destinazione, nell’ambito dei processi di riconversione delle attività svolte nei poligoni, di una quota degli investimenti statali in ricerca e innovazione, proporzionale al gravame militare, purché sia ad uso esclusivo civile nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione e non sia impattante per l’ambiente;
h) la sospensione delle esercitazioni militari nel periodo estivo a partire dal 1° giugno sino al 30 settembre;
3) a chiedere risorse adeguate per le bonifiche ambientali delle aree in cui sono presenti servitù militari in via di dismissione e a consentire l’avvio ed il supporto di attività socio-economiche tese a garantire il progressivo superamento della dipendenza sociale ed economica delle popolazioni dalle servitù militari;
4) a chiedere al Governo la ridefinizione, incrementandola, della misura dei contributi erogati ai comuni oberati, anche attraverso specifici strumenti di fiscalità di vantaggio stabilendo, altresì, che gli stessi dovranno essere programmati ed erogati con cadenza annuale e non più quinquennale.


Cagliari, 17 giugno 2014


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Il presente ordine del giorno è stato stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 17 giugno 2014.

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