CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Ordine del giorno n.54

ORDINE DEL GIORNO DERIU – ANEDDA – COCCO Daniele Secondo – COCCO Pietro – DESINI – USULA – ZANCHETTTA – AGUS – BUSIA – CHERCHI Augusto – COLLU – COMANDINI – CONGIU – COZZOLINO – DEMONTIS – FORMA – GAIA – LAI – LEDDA – LOTTO – MANCA Gavino – MANCA Pier Mario – MELONI – MORICONI – PERRA – PINNA Rossella – PISCEDDA – PIZZUTO – RUGGERI – SABATINI – SOLINAS Antonio – TENDAS – UNALI – ZEDDA Paolo Flavio sul raddoppio delle borse di studio agli studenti universitari in possesso dei requisiti di merito e di reddito.

Data: 30/03/2016

IL CONSIGLIO REGIONALE


a conclusione della discussione dei disegni di legge n. 297/S/A (legge di stabilità 2016) e n. 298/A (Bilancio di previsione per l’anno 2016 e bilancio pluriennale per gli anni 2016-2018);

PREMESSO che:
– per l’articolo 3 della Costituzione “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”;
– per l’articolo 34 della Costituzione “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”;
– per l’articolo 5 dello Statuto speciale della Regione Sardegna “la Regione ha facoltà di adattare alle sue particolari esigenze le disposizioni delle leggi della Repubblica, emanando norme di integrazione e attuazione, sulle seguenti materie: istruzione di ogni ordine e grado, ordinamento degli studi.”;
– la borsa di studio è un contributo in denaro che viene concesso a studenti in possesso di requisiti di merito e di reddito, contributo emanato da un bando di concorso approvato dall’Ente regionale per il diritto allo studio universitario (ERSU) che varia a seconda dello status di sede del richiedente, pendolari o fuori sede, calcolato in relazione alla fascia ISEEU del beneficiario;

CONSIDERATO che:
– la percentuale di popolazione sarda tra i 30-34 anni che possiede una laurea è del 17,4 per cento, mentre “l’obbiettivo Europa 2020” punta al 40 per cento, secondo OECD – Education at a Glance 2015;
– la percentuale del calo degli iscritti all’Università degli studi di Cagliari nell’ultimo anno è del 7,2 per cento (25.296 contro i 27.085 dell’anno accademico 2014/2015 – Dati EUROSTAT, GISCO 2015);
– il fondo per il diritto allo studio è erogato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca alle regioni, le quali possono provvedere ad integrare lo stesso con fondi regionali e con i proventi delle tasse regionali per il diritto allo studio universitario;
– tra i parametri di assegnazione dei fondi alle regioni che garantisce maggiori entrate vi è la spesa che ogni regione, con fondi propri, fa sulle borse di studio;
– le risorse nazionali per il finanziamento del sistema universitario e per il sostegno al diritto allo studio hanno avuto una riduzione del 20 per cento;

PRESO ATTO che:
– n. 1.113 studenti nell’ultimo anno accademico, in seguito all’introduzione del nuovo sistema di calcolo dell’ISEE, sono stati esclusi dalla graduatoria per le borse di studio (beneficiari di borsa: da n. 5.131 del 2014/15 a n. 4.018 del 2015/16 – riduzione del 21,69 per cento);
– negli ultimi due anni accademici (anno accademico 2013/14 e anno accademico 2014/15) n. 500 studenti risultati idonei, non beneficiari di borsa di studio per mancanza di fondi regionali, non si sono iscritti all’università sarda per mancanza di possibilità economiche personali;
– secondo la ripartizione del fondo di funzionamento ordinario agli atenei a livello nazionale, basata sul “costo standard studente” (rapporto: studente/costo di formazione per l’ateneo), il singolo studente immatricolato porta per l’anno corrente 6.800 euro nelle casse dell’ateneo, riportando la stessa cifra per ogni anno in cui tale studente rimane in corso;
– l’ateneo sardo ha quindi perso 3.400.000 euro negli scorsi due anni, ossia il numero degli studenti persi per mancanza di borse di studio moltiplicato per i soldi che entrano in cassa per ogni studente immatricolato;
– il Consiglio regionale della Sardegna vuole garantire un maggior numero di iscrizioni, facendo in modo che ogni studente in graduatoria ottenga la borsa di studio,


impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale


1) ad abrogare, nei limiti di quanto stabilito nello statuto e nel decreto ministeriale del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, il limite ISPE ai fini dell’accesso ai benefici, quali servizio alloggi, borse di studio e servizio ristorazione, erogati dagli enti regionali per il diritto allo studio universitario e contemporaneamente a innalzare la soglia ISEE, attualmente stabilita a 17.472 euro ai fini dell’accesso ai benefici suddetti;
2) a innalzare, nel caso in cui non fosse possibile l’applicazione del punto 1, le soglie ISEE e ISPE, attualmente stabilite rispettivamente a 17.472 e 27.561 euro, ai fini dell’accesso ai benefici di cui al punto 1;
3) ad aumentare lo stanziamento dei fondi regionali per le borse di studio reperendo le somme necessarie, proponendo o adottando le opportune variazioni di bilancio.


Cagliari, 30 marzo 2016


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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 30 marzo 2016.

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