CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI LEGISLATURA
ORDINE DEL GIORNO n. 84
approvato il 22 marzo 2022
PIGA – COCCO – AGUS – CADDEO – CAREDDA – CERA – CIUSA – COCCIU – COMANDINI – CORRIAS – COSSA – CUCCU – DERIU – ENNAS – GANAU – GIAGONI – LANCIONI – LI GIOI – LOI – MAIELI – MANCA Desiré Alma – MANCA Ignazio – MARRAS – MELE – MELONI – MORICONI – MORO – MULA – OPPI – ORRÙ – PERU – PINNA – PIRAS – PISCEDDA – PIU – SAIU – SATTA Gian Franco – SATTA Giovanni Antonio – SCHIRRU – SECHI – SOLINAS Alessandro – STARA – TALANAS – ZEDDA Massimo al fine di scongiurare il taglio delle filiali del Banco di Sardegna e la riduzione dei servizi in diciassette comuni delle aree interne e più periferiche dell’Isola.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione della discussione sul testo unificato n. 105-100/A recante “Disposizioni in materia di energia”, conclusasi con l’approvazione, ai sensi dell’articolo 86 del Regolamento, della questione sospensiva di rinvio del testo normativo in Commissione,
PREMESSO che:
– da notizie di stampa, si apprende dell’intenzione, da parte del gruppo Bper, di chiudere diciassette filiali del Banco di Sardegna nell’Isola;
– il piano industriale di razionalizzazione dell’istituto bancario su menzionato intende ridurre la propria presenza nel territorio isolano attraverso la chiusura delle filiali di Nughedu San Nicolò, Anela, Mara, Bultei, Cargeghe, Oniferi, Abbasanta, Tramatza, Nurachi, Ruinas, Sini, Putifigari, Silius, Turri, Siddi, Gesico e Guamaggiore;
– le nuove chiusure degli sportelli del Banco di Sardegna fanno seguito alle già numerose avvenute pochi anni fa, chiusure che ancora una volta riguardano prevalentemente piccoli centri dove l’impatto negativo sulla cittadinanza è ancora più forte; basti pensare l’anzianità delle popolazioni, le criticità strutturali di connessione ai servizi internet e le difficoltà del trasporto pubblico per gli spostamenti da un paese all’altro;
– tale scelta unilaterale non tiene conto di quanto l’azienda creditizia ha ricevuto dalle comunità interessate dalle chiusure e coinvolge sportelli che sono in attivo e che generano tuttora utili;
– la chiusura delle filiali del Banco di Sardegna va in controtendenza rispetto alle azioni che, da diversi anni, le istituzioni nazionali e regionali hanno avviato per la rigenerazione urbana e sociale dei piccoli centri, investendo cospicue risorse economiche per programmare azioni volte ad attrarre investimenti privati e nuovi residenti, creando nuove attività imprenditoriali, per lo sviluppo sostenibile delle aree interne, a sostegno dell’economia locale, nel rispetto delle specificità dei singoli territori;
CONSIDERATO che:
– il servizio bancario rappresenta un servizio essenziale e strategico per qualsiasi politica di sviluppo e diventa vitale per il mantenimento di un tessuto sociale ed imprenditoriale attivo nei territori più marginali;
– il Banco di Sardegna nasce grazie al denaro dei risparmiatori sardi ed ora, che tutte le quote della proprietà sono state acquisite dal Gruppo Bper, resta il fatto che il benessere dei cittadini sardi e delle rispettive comunità dovrebbe essere collocato al primo posto delle priorità a prescindere da qualsiasi calcolo di carattere economico o di profitto;
RILEVATO che la decisione di chiudere diciassette ulteriori filiali in Sardegna, se confermata, avrebbe indirettamente riflessi negativi sulle politiche di contrasto allo spopolamento dei comuni più piccoli della Sardegna;
VALUTATO invece, che il Banco di Sardegna, adempiendo alla funzione economico-sociale per la quale è nata, in linea con le politiche nazionali e regionali in atto ed in armonia con le tendenze sociali e culturali in corso, dovrebbe avviare un percorso di investimenti nei piccoli centri della Sardegna in sinergia con le amministrazioni locali che ancora oggi sono il vero motore economico dell’Isola;
RITENUTO:
– di condividere le preoccupazioni espresse dai Comuni di Nughedu San Nicolò, Anela, Mara, Bultei, Cargeghe, Oniferi, Abbasanta, Tramatza, Nurachi, Ruinas, Sini, Putifigari, Silius, Turri, Siddi, Gesico e Guamaggiore e condivise anche dall’Anci Sardegna, circa l’imminente chiusura delle filiali del Banco di Sardegna nei rispettivi territori;
– di voler sostenere politicamente la vertenza promossa da tali comuni al fine di scongiurare il taglio delle filiali del Banco di Sardegna e la riduzione dei servizi nelle aree interne e più periferiche della Sardegna,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a dare supporto alle legittime rivendicazioni dei Comuni di Nughedu San Nicolò, Anela, Mara, Bultei, Cargeghe, Oniferi, Abbasanta, Tramatza, Nurachi, Ruinas, Sini, Putifigari, Silius, Turri, Siddi, Gesico e Guamaggiore, avviando, di concerto con i rispettivi Sindaci, le organizzazioni sindacali, e le associazioni degli enti locali, le più opportune interlocuzioni con i vertici del Banco di Sardegna ed ogni utile azione volta a favorire un ripensamento rispetto alla chiusura delle filiali ed il contestuale avvio di un percorso di potenziamento degli organici e delle filiali dislocate in Sardegna;
2) a favorire una discussione sul ruolo del credito e sulle opportunità che le istituzioni possono creare anche al sistema creditizio in Sardegna, nonché ad assumere tutte le iniziative necessarie nei confronti del Banco di Sardegna e del Gruppo BPER al fine di scongiurare l’imminente chiusura di ulteriori 17 filiali operative del Banco di Sardegna, penalizzando numerose comunità locali dell’Isola.
Cagliari, 22 marzo 2022
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 22 marzo 2022.